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MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
Concorso pubblico, per esami, a sette posti di dirigente di seconda
fascia
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Fonte: | Gazzetta ufficiale n.92 del 22/11/2005 |
Ente: | MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI |
Località: | Nazionale |
Codice atto: | 05E07519 |
Sezione: | Amministrazioni centrali |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | 7 |
Scadenza: | 22/12/2005 |
Testo piccolo - Testo medio - Testo grande
IL DIRETTORE GENERALE
per la gestione delle risorse umane
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, con il quale e' stato approvato il testo unico delle
disposizioni concernenti lo Statuto degli impiegati civili dello
Stato, e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686, relativo alle norme di esecuzione del citato testo unico, e
successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 giugno 1992,
n. 352, recante il regolamento per la disciplina delle modalita' di
esercizio e dei casi di esclusione del diritto di accesso ai
documenti amministrativi;
Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, contenente norme in favore
dei privi di vista per l'ammissione ai pubblici concorsi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari
opportunita' fra uomini e donne per l'accesso al lavoro;
Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, concernente
l'attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parita' di trattamento
tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica;
Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, riguardante
l'attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parita' di trattamento
tra le persone senza distinzione di religione, di convinzioni
personali, di handicap, di eta' e di orientamento sessuale;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, per l'assistenza,
l'integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate;
Visto il decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468,
concernente la revisione della disciplina sui lavori socialmente
utili, a norma dell'art. 22 della legge 24 giugno 1997, n. 196;
Vista la legge 12 marzo 1998, n. 68, contenente norme per il
diritto al lavoro dei disabili;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, concernente disposizioni
in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174, recante norme sull'accesso di cittadini
degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le
amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni ed integrazioni
ed in particolare l'art. 1, comma 1, lettera a);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
23 marzo 1995, concernente la determinazione dei compensi da
corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici e al
personale addetto alla sorveglianza di tutti i tipi di concorso
indetti dalle amministrazioni pubbliche;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, concernente la tutela
delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati
personali e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, concernente norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche
amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, e
successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, concernente la delega al
Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed
enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la
semplificazione amministrativa;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, concernente misure urgenti
per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti
di decisione e di controllo;
Vista la legge 16 giugno 1998, n. 191, concernente modifiche e
integrazioni alle leggi 15 marzo 1997, n. 59 e 15 maggio 1997,
n. 127;
Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, concernente «il
regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli
atenei»;
Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 4 agosto 2000, recante determinazione delle
classi delle lauree universitarie;
Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 28 novembre 2000, recante determinazione
delle classi delle lauree universitarie specialistiche;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica, 27 dicembre 2000, n. 6350/4.7,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 6 del 9 gennaio 2001, in
materia di titoli di studio universitari per l'accesso al pubblico
impiego;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, contenente il testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione
amministrativa;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante il
codice in materia di protezione dei dati personali;
Visto il decreto ministeriale 23 giugno 2004, n. 225, concernente
il regolamento di attuazione dell'art. 20, commi 2 e 3, dell'art. 21
e dell'art. 181, comma 1, lettera a) del succitato decreto
legislativo n. 196/2003;
Visto il decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive
modificazioni recanti la riforma dell'organizzazione del Governo, a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto il decreto legislativo 12 giugno 2001, n. 217, convertito
dalla legge 13 agosto 2001, n. 317;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366 recante
«disposizioni per la riorganizzazione del Ministero delle
comunicazioni»;
Vista la legge 16 gennaio 2003, n. 3, concernente disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004,
n. 176, recante «regolamento di organizzazione del Ministero delle
comunicazioni»;
Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni 16 dicembre
2004 recante «riorganizzazione del Ministero delle comunicazioni»;
Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni del 27 giugno
2005 recante Organizzazione dell'Istituto Superiore delle
Comunicazioni e delle Tecnologie dell'Informazione;
Visto il C.C.N.L. del personale con qualifica dirigenziale
dipendente dalle amministrazioni pubbliche ricomprese nel comparto
del personale dei Ministeri relativo al quadriennio normativo
1994-1997, sottoscritto il 9 gennaio 1997 e pubblicato nel
supplemento ordinario n. 12 alla Gazzetta Ufficiale n. 17 del
22 gennaio 1997;
Visto il C.C.N.L. del personale dirigente dell'Area 1 per il
quadriennio 1998-2001, sottoscritto il 5 aprile 2001 e pubblicato nel
supplemento ordinario n. 97 alla Gazzetta Ufficiale n. 98 del
28 aprile 2001;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, contenente le
norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni ed integrazioni
ed in particolare l'art. 28 concernente l'accesso alla qualifica di
dirigente;
Vista la legge 29 luglio 2003, n. 229, recante interventi in
materia di qualita' della regolazione, riassetto normativo e
codificazione - Legge di semplificazione 2001 ed in particolare
l'art. 14;
Visto la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante «Disposizioni per
il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di
esperienze e l'interazione tra pubblico e privato» ed in particolare
l'art. 3, comma 5;
Visto la circolare della Presidenza del Consiglio, Dipartimento
della funzione pubblica, 31 luglio 2002, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2002, concernente le modalita'
applicative della legge sul riordino della dirigenza;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica, 24 settembre
2004, n. 272, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del
13 novembre 2004, che, in applicazione dell'art. 28, comma 5, del
decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, e successive modificazioni
ed integrazioni, disciplina le modalita' di accesso alla qualifica di
dirigente;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, concernente norme
generali sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilita'
generale dello Stato, ed in particolare l'art. 39, come
successivamente modificato ed integrato;
Considerato il combinato disposto di cui all'art. 3, comma 2 e
all'art. 22, comma 2 del predetto regolamento n. 272/2004, da cui
deriva che, in sede di prima applicazione, il trenta per cento dei
posti messi a concorso e' riservato al personale appartenente da
almeno quindici anni alla qualifica apicale, comunque denominata,
della carriera direttiva nel Ministero delle comunicazioni e nel caso
in cui detta quota non venga interamente ricoperta da personale
avente le caratteristiche sopra citate, la parte rimanente, fino alla
concorrenza del trenta per cento dei posti messi a concorso, e'
riservata a personale dipendente della stessa Amministrazione;
Vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2003);
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004,
n. 108, recante norme regolamentari che disciplinano l'istituzione,
l'organizzazione ed il funzionamento del ruolo dei dirigenti presso
le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo;
Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, recante «disposizioni
per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato
(legge finanziaria 2004)»;
Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311 recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2005);
Visto che questo Ministero delle comunicazioni ha ottemperato
agli adempimenti inerenti alla riduzione delle dotazioni organiche di
cui all'art. 1, comma 93, della legge 30 dicembre 2004, n. 311,
secondo le modalita' previste dalla circolare della Presidenza del
Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e del
Ministero dell'economia e delle finanze dell'11 aprile 2005;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in
data 4 agosto 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica - serie generale - n. 224 del 26 settembre 2005, con il
quale il Ministero delle comunicazioni e' stato autorizzato ad
avviare la procedura di reclutamento per la copertura di sette posti
di dirigente di seconda fascia;
Vista la nota n. 14347 del 4 ottobre 2005 con la quale il
Ministero delle comunicazioni, ha trasmesso alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica -
ufficio P.P.A., la richiesta di autorizzazione ad avviare le
procedure concorsuali in assenza dei presupposti per l'attivazione
delle procedure di mobilita' dall'esterno, ai sensi della legge
16 gennaio 2003, n. 3;
Vista la nota n. DFP/39325/05/1.2.3.2 dell'8 novembre 2005, con
la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
della funzione pubblica, ufficio P.P.A. - servizio mobilita', ha
comunicato che allo stato non sussiste personale corrispondente al
fabbisogno di professionalita' segnalato ai sensi dell'art. 34-bis
del decreto legislativo n. 165/2001;
Considerata l'esigenza di questa Amministrazione di reperire
risorse umane che abbiano acquisito un'esperienza minima di sei mesi
nel settore delle comunicazioni elettroniche e/o di tutte quelle
attivita' che raggiungono gli obiettivi della comunicazione nelle
pubbliche amministrazioni, cosi' come previsto dalla legge 7 giugno
2000, n. 150, specificatamente al capo I, punto 1, sub 5;
Ritenuto, pertanto, opportuno procedere all'indizione di un
concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di sette dirigenti
di seconda fascia per far fronte alle esigenze della sede centrale di
Roma e delle sedi periferiche di Torino, Milano, Venezia e Cagliari;
Considerato che le assunzioni in servizio dei vincitori del
concorso saranno subordinate a successive autorizzazioni sottoposte
all'esame del Consiglio dei Ministri ai fini dell'adozione della
delibera autorizzatoria, previa istruttoria da parte della Presidenza
del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e
del Ministero dell'economia e delle finanze, e che tali
autorizzazioni potrebbero essere condizionate da criteri di
scaglionamento degli ingressi;
Decreta:
Art. 1.
Posti a concorso
1. E' indetto un concorso per esami a sette posti di dirigente di
seconda fascia del Ministero delle comunicazioni cosi' suddivisi:
n. 3 posti per le esigenze della sede centrale, ubicata in
Roma;
n. 1 posto per le esigenze della sede periferica di Torino;
n. 1 posto per le esigenze della sede periferica di Milano;
n. 1 posto per le esigenze della sede periferica di Venezia;
n. 1 posto per le esigenze della sede periferica di Cagliari.
2. Il 30% per cento dei posti messi a concorso, pari a due posti,
e' riservato al personale del Ministero delle comunicazioni
appartenente da almeno quindici anni alla qualifica apicale, comunque
denominata, della carriera direttiva, purche' in possesso dei
requisiti di cui al successivo art. 3.
3. Coloro che intendono avvalersi della suddetta riserva ne
devono fare espressa dichiarazione nella domanda di partecipazione al
concorso, secondo quanto specificato nel successivo art. 4.
4. I posti riservati, se non utilizzati a favore della
sopraindicata categoria di riservatari, sono conferiti agli idonei
secondo l'ordine di graduatoria.
Art. 2.
Candidati ammessi a partecipare
1. Al concorso sono ammessi a partecipare i candidati che si
trovano nelle seguenti posizioni:
posizione a)
i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti
di laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio svolti
in posizioni funzionali per l'accesso alle quali e' richiesto il
possesso del diploma di laurea e con comprovata esperienza minima di
sei mesi nel settore delle comunicazioni intesa come esperienza nel
settore delle comunicazioni elettroniche e/o di tutte quelle
attivita' che raggiungono gli obiettivi della comunicazione nelle
pubbliche amministrazioni, cosi' come previsto dalla legge 7 giugno
2000, n. 150 specificatamente al capo I, punto 1, sub 5;
i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti
di laurea ed in possesso del diploma di specializzazione conseguito
presso le scuole di specializzazione individuate con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, che abbiano
compiuto almeno tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali
per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di
laurea e con comprovata esperienza minima di sei mesi nel settore
delle comunicazioni, intesa come esperienza nel settore delle
comunicazioni elettroniche e/o di tutte quelle attivita' che
raggiungono gli obiettivi della comunicazione nelle pubbliche
amministrazioni, cosi' come previsto dalla legge 7 giugno 2000, n.
150 specificatamente al capo I, punto 1, sub 5;
i dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a seguito
di corso-concorso, muniti di laurea, che abbiano compiuto almeno
quattro anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per
l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea
con comprovata esperienza minima di sei mesi nel settore delle
comunicazioni, intesa come esperienza nel settore delle comunicazioni
elettroniche e/o di tutte quelle attivita' che raggiungono gli
obiettivi della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, cosi'
come previsto dalla legge 7 giugno 2000, n. 150, specificatamente al
capo I, punto 1, sub 5;
posizione b)
i soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti e
strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione
dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
muniti del diploma di laurea, che abbiano svolto per almeno due anni
le funzioni dirigenziali, con comprovata esperienza minima di sei
mesi nel settore delle comunicazioni, intesa come esperienza nel
settore delle comunicazioni elettroniche e/o di tutte quelle
attivita' che raggiungono gli obiettivi della comunicazione nelle
pubbliche amministrazioni, cosi' come previsto dalla legge 7 giugno
2000, n. 150 specificatamente al capo I, punto 1, sub 5;
posizione c)
coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati
in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque
anni, purche' muniti del diploma di laurea, con comprovata esperienza
minima di sei mesi nel settore delle comunicazioni, intesa come
esperienza nel settore delle comunicazioni elettroniche e/o di tutte
quelle attivita' che raggiungono gli obiettivi della comunicazione
nelle pubbliche amministrazioni, cosi' come previsto dalla legge
7 giugno 2000, n. 150 specificatamente al capo I, punto 1, sub 5;
posizione d)
i cittadini italiani, forniti di idoneo titolo di studio
universitario, che abbiano maturato, con servizio continuativo per
almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali,
esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea, con
comprovata esperienza minima di sei mesi nel settore delle
comunicazioni, intesa come esperienza nel settore delle comunicazioni
elettroniche e/o di tutte quelle attivita' che raggiungono gli
obiettivi della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, cosi'
come previsto dalla legge 7 giugno 2000, n. 150 specificatamente al
capo I, punto 1 sub 5.
Art. 3.
Requisiti
1. Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana;
b) laurea specialistica (LS), ai sensi della Circolare
n. 6350/4.7/2000 citata nelle premesse, ovvero diploma di laurea (DL)
di cui all'art. 1 della legge 19 novembre 1990, n. 341, conseguiti
presso universita' o istituti di istruzione universitaria.
I candidati in possesso di laurea specialistica, di laurea o
altro titolo accademico equivalente che sia stato rilasciato da un
Paese dell'Unione europea, possono essere ammessi alle prove
concorsuali purche' i titoli suddetti siano stati equiparati con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'art.
38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Il
candidato e' ammesso con riserva alle prove di concorso qualora tale
decreto non sia stato ancora emanato ma sussistano i presupposti per
l'attivazione della procedura medesima;
c) idoneita' fisica allo svolgimento delle funzioni proprie del
dirigente. L'amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita
medica di controllo i vincitori del concorso, in base alla normativa
vigente;
d) godimento dei diritti politici. Non possono accedere al
concorso coloro che siano esclusi dall'elettorato politico attivo,
nonche' coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego
presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente
rendimento, ovvero siano stati dichiarati decaduti da un impiego
statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d), del decreto
del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, ovvero siano
stati licenziati ai sensi delle disposizioni dei contratti collettivi
nazionali di lavoro relativi al personale dei vari comparti;
e) posizione regolare nei confronti dell'obbligo di leva per i
cittadini soggetti a tale obbligo.
3. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine stabilito dal successivo art. 4 per la
presentazione delle domande di ammissione alle prove concorsuali.
4. Se le prove d'esame vengono precedute dal test di
preselezione, di cui al successivo art. 7, l'Amministrazione verifica
la validita' delle domande solo dopo lo svolgimento del medesimo e
limitatamente ai candidati che lo hanno superato. La mancata
esclusione dal test di preselezione non costituisce garanzia della
regolarita' della domanda di partecipazione al concorso, ne' sana la
irregolarita' della domanda stessa.
Art. 4.
Presentazione della domanda di ammissione
al concorso Termine e modalita'
1. Il candidato dovra' produrre apposita domanda di ammissione al
concorso redatta, su carta semplice, conformemente allo schema
allegato al presente bando, pena la irricevibilita' della domanda.
Detto schema e' reperibile anche nel sito Internet del Ministero
delle comunicazioni www.comunicazioni.it nonche' presso la sede
centrale del Ministero stesso - ufficio relazioni con il pubblico,
sita in viale America n. 201 - 00144 Roma.
La domanda deve essere sottoscritta dal candidato, indirizzata a
mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento a: Ministero delle
comunicazioni - Direzione generale per la gestione delle risorse
umane - Ufficio I, viale America, n. 201 - 00144 Roma, entro il
termine perentorio di giorni trenta compresi i giorni festivi,
decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del
presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -
4ª serie speciale «Concorsi ed esami».
La data di spedizione della domanda e' stabilita e comprovata dal
timbro a data dell'ufficio postale accettante.
Il termine per la presentazione delle domande, ove cada in giorno
festivo, sara' prorogato di diritto al giorno successivo non festivo.
Oltre la data di scadenza dei termini, non e' ammessa la
regolarizzazione delle domande stesse da parte dei candidati che
abbiano omesso, totalmente o in modo parziale, anche una sola delle
dichiarazioni prescritte.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella suddetta
domanda di ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di
falsita' in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni
previste dall'art. 76 del suddetto decreto del Presidente della
Repubblica n. 445/2000.
2. Alla domanda il candidato deve allegare, ai sensi della
normativa vigente, fotocopia di un documento di identita' in corso di
validita'.
3. Nella domanda il candidato deve dichiarare, sotto la propria
responsabilita' ed ai sensi degli articoli 46 e 47 del citato decreto
del Presidente della Repubblica n. 445/2000:
a) cognome e nome, (le donne coniugate devono indicare
eventualmente: il cognome da nubile, il cognome da coniugata e il
nome);
b) luogo e data di nascita e, se nato all'estero, Stato e
localita' nei cui registri di stato civile sia stato trascritto
l'atto di nascita;
c) codice fiscale;
d) di essere cittadino italiano;
e) il comune di residenza;
f) diploma di laurea posseduto ed estremi relativi al suo
conseguimento nonche' gli estremi del provvedimento di riconoscimento
di equipollenza qualora il diploma di laurea sia stato conseguito
all'estero;
g) di possedere esperienza minima di sei mesi nel settore delle
comunicazioni, intesa come esperienza nel settore delle comunicazioni
elettroniche e/o di tutte quelle attivita' che raggiungono gli
obiettivi della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, cosi'
come previsto dalla legge 7 giugno 2000, n. 150 specificatamente al
capo I, punto 1, sub 5;
h) se si trova nelle condizioni previste dall'art. 1 ai fini
delle riserve di posti;
i) il possesso di eventuali titoli che danno luogo a precedenza
o, a parita' di punteggio, a preferenza (di cui all'art. 5 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994, allegato 1);
tali titoli devono essere posseduti alla data di scadenza del termine
stabilito per la presentazione della domanda. I titoli non
espressamente dichiarati nella domanda di partecipazione al concorso
non saranno presi in considerazione in sede di formazione della
graduatoria dei vincitori e degli idonei del concorso;
l) l'idoneita' fisica all'impiego al quale il concorso di
riferisce;
m) la sede per la quale si intende concorrere;
n) in quale lingua, tra quelle indicate nel successivo art. 8,
punto 6, intende sostenere la prova nel corso del colloquio;
o) l'indirizzo - comprensivo di codice di avviamento postale,
di numero telefonico ed eventualmente, ove ritenuto opportuno dal
candidato, del numero di fax e del recapito di posta elettronica -
presso cui chiede che siano trasmesse le comunicazioni relative alle
prove concorsuali, con l'impegno di far conoscere tempestivamente le
eventuali successive variazioni;
p) il comune nelle cui liste elettorali e' iscritto, ovvero i
motivi della eventuale non iscrizione o della cancellazione dalle
liste medesime;
q) le eventuali condanne penali riportate, anche all'estero
(anche se siano stati concessi amnistia, condono, indulto, perdono
giudiziale, ovvero applicazione della pena su richiesta ai sensi
dell'art. 444 del codice di procedura penale, ecc.), e gli eventuali
procedimenti penali pendenti, in Italia o all'estero, precisando in
caso affermativo gli estremi del provvedimento di condanna o di
applicazione dell'amnistia o del perdono e il titolo del reato; la
dichiarazione deve essere resa anche se negativa;
r) la sua posizione nei riguardi delle norme sul servizio di
leva;
s) i servizi prestati come impiegato presso pubbliche
amministrazioni e le cause di risoluzione di eventuali precedenti
rapporti di pubblico impiego.
5.Ai fini della verifica dei requisiti di partecipazione di cui
al precedente art. 2, il candidato dovra' altresi' dichiarare in
quale posizione si trovi tra quelle elencate con lettera a), b), c),
e d) nel suddetto articolo, ed inoltre;
se si trova nella posizione a) dovra' dichiarare:
la qualifica attualmente rivestita e la sua decorrenza,
l'ufficio e l'amministrazione di appartenenza nonche' l'attuale sede
di servizio;
se reclutato in un'amministrazione statale a seguito di
corso-concorso;
gli estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di
periodi di aspettativa per motivi di famiglia autorizzati, la durata
dei periodi stessi nonche' ogni altro provvedimento interruttivo del
computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa
anche se negativa;
se si trova nella posizione b) dovra' dichiarare:
la qualifica attualmente rivestita e la sua decorrenza,
l'ufficio e l'ente o struttura pubblica di appartenenza, nonche'
attuale sede di servizio;
gli estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di
periodi di aspettativa per motivi di famiglia autorizzati, la durata
dei periodi stessi nonche' ogni altro provvedimento interruttivo del
computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa
anche se negativa;
se si trova nella posizione c) dovra' dichiarare:
l'ufficio e l'amministrazione presso i quali ha ricoperto
incarichi dirigenziali o equiparati nonche' il periodo di servizio
prestato con le suddette funzioni;
gli estremi dei provvedimenti relativi alla concessione di
periodi di aspettativa per motivi di famiglia autorizzati, la durata
dei periodi stessi nonche' ogni altro provvedimento interruttivo del
computo dell'effettivo servizio. Tale dichiarazione deve essere resa
anche se negativa;
se si trova nella posizione d) dovra' dichiarare e altresi'
certificare:
l'ente o organismo internazionale presso il quale ha maturato
esperienze lavorative, indicando il periodo di servizio nonche' la
posizione funzionale nella quale ha svolto il predetto servizio.
6. Il candidato disabile e/o portatore di qualsiasi tipo di
handicap dovra' corredare la domanda di partecipazione al concorso
con una certificazione rilasciata da apposita struttura sanitaria che
ne specifichi gli elementi essenziali al fine di consentire
all'Amministrazione di predisporre per tempo i mezzi e gli strumenti
atti a garantire una regolare partecipazione al concorso, ai sensi
dell'art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e dell'art. 16,
comma 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68.
Il medesimo dovra' specificare nella domanda l'ausilio e i tempi
aggiuntivi eventualmente necessari per lo svolgimento delle prove.
E fatto comunque salvo il requisito dell'idoneita' fisica, tale da
permettere di svolgere le funzioni proprie del dirigente di seconda
fascia.
7. Non si tiene conto delle domande incomplete ed irregolari. In
particolare, non saranno ammessi alle prove concorsuali i candidati
le cui domande di partecipazione non siano sottoscritte e non
contengano tutte le indicazioni circa il possesso dei requisiti
richiesti per l'ammissione alle prove concorsuali stesse e tutte le
dichiarazioni richieste dal presente bando. In considerazione di
quanto sopra ed alla luce delle disposizioni vigenti in materia di
autocertificazione, le domande devono essere redatte conformemente
allo schema allegato al presente bando. La mancanza anche di una sola
delle dichiarazioni in questione comporta la non ammissione alle
prove concorsuali.
8. L'Amministrazione non e' responsabile in caso di smarrimento
delle proprie comunicazioni dipendente da inesatte o incomplete
dichiarazioni da parte del candidato circa il proprio recapito oppure
da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di recapito
rispetto a quello indicato nella domanda, nonche' in caso di
eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
Art. 5.
Irricevibilita' delle domande e cause
di esclusione dal concorso
1. Non sono prese in considerazione:
a) le domande non redatte conformemente allo schema allegato al
presente bando, come da art. 4, comma 1;
b) le domande non inviate secondo le modalita' di cui
all'art. 4, comma 2, del presente bando;
c) le domande che non siano firmate dal candidato in maniera
autografa e in originale e che non contengano tutte le indicazioni di
cui al presente decreto circa il possesso dei requisiti per
l'ammissione al concorso;
d) le domande che presentino correzioni o abrasioni;
e) le domande spedite a mezzo di raccomandata con avviso di
ricevimento dopo la scadenza del termine stabilito dal presente
bando;
f) le domande spedite entro il termine di trenta giorni dalla
pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale e pervenute
oltre il termine di venti giorni dalla scadenza fissata nel presente
bando.
2. Sono esclusi dal concorso i candidati che non siano in
possesso di uno o piu' tra i requisiti indicati all'art. 3 del
presente bando.
3. Tutti i candidati sono ammessi al concorso con riserva di
accertamento del possesso dei requisiti di ammissione.
L'Amministrazione puo' disporre l'esclusione dei candidati, in
qualsiasi momento della procedura del concorso, ove venga accertata
la mancanza dei requisiti di ammissione al concorso stesso alla data
di scadenza del termine per la spedizione delle domande di
partecipazione nonche' la mancata osservanza dei termini perentori
stabiliti nel presente provvedimento.
L'eventuale esclusione dal concorso verra' comunicata
all'interessato con provvedimento motivato.
Art. 6.
Commissione esaminatrice
1. La commissione esaminatrice del concorso e' nominata con
decreto del Direttore generale della Direzione generale per la
gestione delle risorse umane ed e' composta secondo quanto stabilito
dall'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 272/2004
citato nelle premesse ed in particolare:
il presidente della commissione e' scelto tra magistrati
amministrativi, ordinari, contabili, avvocati dello Stato, dirigenti
di prima fascia, professori di prima fascia di universita' pubbliche
o private designati nel rispetto delle norme dei rispettivi
ordinamenti di settore;
i componenti sono scelti fra dirigenti di prima fascia delle
amministrazioni pubbliche, professori di prima fascia di universita'
pubbliche o private, nonche' tra esperti di comprovata qualificazione
nelle materie oggetto del concorso;
le funzioni di segretario sono svolte da personale appartenente
all'area funzionale C;
la commissione esaminatrice puo' essere integrata da uno o piu'
componenti esperti nelle lingue straniere oggetto del concorso e da
uno o piu' componenti esperti di informatica.
Art. 7.
Preselezione
1. Qualora il numero delle domande lo renda necessario e'
facolta' dell'Amministrazione effettuare una preselezione, della
durata di un'ora, consistente in 40 quesiti a risposta multipla,
vertenti sulle materie oggetto delle prove scritte ed orali.
2. In tale eventualita', saranno ammessi alle prove scritte i
candidati che, effettuata la preselezione, risulteranno collocati
nella relativa graduatoria entro i primi settanta posti, purche'
soddisfino i requisiti di ammissione previsti dai precedenti
articoli 2 e 3. I candidati eventualmente classificatisi al
settantesimo posto con pari punteggio verranno tutti ammessi alle
prove scritte.
3. Il punteggio conseguito nella prova preselettiva non concorre
alla formazione del voto finale di merito.
4. Per l'espletamento della preselezione l'Amministrazione potra'
avvalersi anche di procedure automatizzate gestite da enti o societa'
specializzate in selezione del personale.
Art. 8.
Prove d'esame
1. Le prove d'esame consistono in due prove scritte ed una prova
orale. I punteggi sono espressi in centesimi.
2. La prima prova scritta, a contenuto teorico, verte sulle
tematiche di piu' diretta attinenza con l'attivita'
dell'Amministrazione relativamente alle seguenti materie: diritto
amministrativo, contabilita' di Stato, diritto civile, diritto del
lavoro, legislazione che disciplina l'attivita' della P. A.,
legislazione in materia di TLC.
3. La seconda prova scritta, a contenuto teorico-pratico, e'
diretta ad accertare l'attitudine dei candidati alla soluzione
corretta - sotto i profili della legittimita', convenienza,
efficienza, ed economicita' organizzativa - di questioni riguardanti
l'attivita' istituzionale del Ministero delle comunicazioni.
4. La durata delle prove scritte sara' stabilita dalla
commissione esaminatrice.
5. Per superare le prove scritte ed essere ammessi al colloquio i
candidati devono riportare in ciascuna prova scritta una votazione di
almeno settanta centesimi.
6. Il colloquio verte sulle materie oggetto delle prove scritte
ed inoltre su diritto comunitario e sull'ordinamento e funzioni del
Ministero delle comunicazioni.
Detto colloquio comprende una prova di conoscenza, di una lingua
straniera scelta dal candidato tra le seguenti: inglese, francese,
spagnolo e tedesco.
7. Nel corso della prova orale e' accertata la conoscenza a
livello avanzato dell'utilizzo del personal computer e dei software
applicativi piu' diffusi da realizzarsi anche mediante una verifica
pratica nonche' la conoscenza da parte del candidato delle
problematiche e delle potenzialita' connesse all'uso degli strumenti
informatici in relazione ai processi comunicativi in rete,
all'organizzazione e gestione delle risorse e al miglioramento
dell'efficienza degli uffici e dei servizi.
8. Per superare il colloquio e' necessario conseguire una
votazione di almeno settanta centesimi.
Art. 9.
Voto finale delle prove d'esame e graduatoria di merito
1. Il punteggio complessivo e' determinato sommando i voti
riportati in ciascuna prova scritta ed il voto riportato nella prova
orale. Il punteggio ottenuto nell'eventuale test di preselezione, di
cui al precedente art. 7 non ha valore ai fini della votazione
complessiva.
2. La graduatoria di merito del concorso e' formata dalla
commissione esaminatrice secondo l'ordine derivante dal voto finale
conseguito da ciascun candidato.
Art. 10.
Svolgimento delle prove d'esame
Verra' dato avviso della sede e della data di svolgimento della
eventuale prova preselettiva ovvero delle prove scritte o di
eventuali rinvii nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4ª serie
speciale «Concorsi ed esami» - del 27 gennaio 2006.
La medesima informazione potra' essere reperita sul sito Internet
del Ministero delle comunicazioni: www.comunicazioni.it
> I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione
disposta ai sensi del precedente art. 4, sono ammessi al concorso con
riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per
l'assunzione e dovranno senza alcun preavviso o invito presentarsi,
muniti di un valido documento di riconoscimento, nei locali e nei
giorni indicati nella Gazzetta Ufficiale di cui sopra.
L'assenza dalla eventuale prova preselettiva e dalle prove
scritte comportera' l'esclusione dal concorso, qualunque ne sia la
causa.
L'Amministrazione verifica la validita' delle domande solo dopo
lo svolgimento della eventuale preselezione, ed in questo caso
limitatamente ai candidati che l'hanno superata, ovvero dopo lo
svolgimento delle prove scritte. La mancata esclusione dalla
eventuale preselezione non costituisce garanzia della regolarita'
della domanda di partecipazione al concorso, ne' sana la
irregolarita' della domanda stessa.
Per aver accesso all'aula dove verranno espletate le
preselezioni, le prove scritte e la prova orale i candidati dovranno
esibire un idoneo documento di riconoscimento, in corso di validita'.
Per l'espletamento delle prove i concorrenti non potranno portare
con se telefoni cellulari, palmari, libri, periodici, giornali,
quotidiani ed altre pubblicazioni di alcun tipo ne' potranno portare
borse o simili, capaci di tenere pubblicazioni del genere, che
dovranno in ogni caso essere consegnati prima dell'inizio delle prove
al personale di sorveglianza, il quale provvedera' a restituirli al
termine delle stesse, senza, per altro, assumere alcuna
responsabilita'.
I candidati potranno consultare soltanto i dizionari e i testi di
legge non commentati e autorizzati dalla commissione esaminatrice.
Durante lo svolgimento delle prove i candidati non potranno
comunicare tra loro in alcun modo ne' utilizzare i cellulari, pena
l'immediata espulsione dall'aula degli esami.
La prova orale avra' luogo a Roma e si svolgera' in un'aula
idonea ad assicurare la partecipazione del pubblico.
I candidati che avranno superato la preselezione, ove essa venga
effettuata, saranno convocati per l'espletamento delle prove scritte
almeno venti giorni prima della data fissata, mediante raccomandata
con ricevuta di ricevimento.
Sul sito del Ministero delle comunicazioni (www.comunicazioni.it)
verra' contestualmente pubblicato, nel caso di svolgimento della
preselezione, l'elenco dei candidati ammessi alle prove scritte e
successivamente l'elenco dei candidati ammessi alla prova orale.
L'avviso per la presentazione alla prova orale sara' dato ai
singoli candidati almeno venti giorni prima di quello in cui essi
debbono sostenerla, mediante raccomandata con avviso di ricevimento.
Ai medesimi sara' data contemporaneamente comunicazione del voto
riportato in ciascuna delle prove scritte.
Art. 11.
Presentazione dei titoli di riserva e preferenza
Entro il termine perentorio di giorni quindici decorrenti dal
giorno successivo a quello in cui hanno sostenuto la prova orale con
esito positivo, i candidati che abbiano superato le prove d'esame
devono presentare direttamente o far pervenire al Ministero delle
comunicazioni - Direzione generale per la gestione delle risorse
umane - Ufficio I, viale America, n. 201 - 00144 Roma, la
documentazione in carta semplice attestante il possesso di eventuali
titoli di riserva e/o, a parita' di merito, di preferenza previsti
dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994,
e successive modifiche, citato nelle premesse. I suddetti titoli
saranno valutati esclusivamente se gia' dichiarati nella domanda di
partecipazione e purche' risulti dai medesimi il possesso del
requisito alla data di scadenza del termine utile per la
presentazione della domanda di ammissione al concorso.
Art. 12.
Titoli valutabili ai fini del concorso
In aggiunta alla votazione complessiva di cui al precedente
art. 9, la commissione esaminatrice dispone di un punteggio massimo
di 10 punti per i titoli ritenuti valutabili nel presente articolo.
Non saranno valutati i titoli che per qualsiasi motivo non siano
stati dichiarati nelle domande di partecipazione al concorso.
Il risultato della valutazione dei titoli verra' reso noto, agli
interessati, prima dell'effettuazione delle prove orali.
I titoli valutabili sono:
titoli di studio aggiuntivi: abilitazioni e specializzazioni
universitarie post-laurea della durata non inferiore a sei mesi: 5
punti per ciascun titolo, per un massimo di 10 punti.
Art. 13.
Approvazione e pubblicazione della graduatoria di merito
Saranno dichiarati vincitori, sotto condizione dell'accertamento
del possesso dei requisiti prescritti per l'ammissione all'impiego,
nel limite dei posti conferibili, i candidati utilmente collocati in
graduatoria, ferme restando le riserve di cui all'art. 1 del presente
bando di concorso.
La graduatoria di merito sara' approvata con apposito decreto
ministeriale e successivamente pubblicata nel Bollettino ufficiale
del Ministero delle comunicazioni nonche' sul sito Internet del
Ministero delle comunicazioni: www.comunicazioni.it
> Di tale pubblicazione sara' data notizia, mediante avviso, nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4ª serie speciale «Concorsi ed
esami».
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorrera' il termine
di quindici giorni per presentare reclamo scritto all'Amministrazione
per eventuali errori od omissioni e dalla medesima data decorrera'
altresi' il termine per le eventuali impugnative.
La graduatoria, secondo quanto previsto dalla vigente normativa
in materia, rimarra' efficace per ventiquattro mesi, a decorrere
dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'avviso di
avvenuta pubblicazione della graduatoria nel Bollettino ufficiale del
Ministero delle comunicazioni.
Non si dara' luogo a dichiarazioni di idoneita' al concorso.
Art. 14.
Costituzione del rapporto di lavoro
1. La vincita del concorso non costituisce garanzia
dell'assunzione. La costituzione del rapporto di lavoro e'
subordinata all'autorizzazione all'assunzione da parte della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
2. Il candidato dichiarato vincitore del concorso e' invitato a
stipulare un contratto individuale di lavoro, a tempo pieno e
indeterminato, per l'assunzione nel ruolo dei dirigenti del Ministero
delle comunicazioni, ai sensi della normativa vigente.
3. I vincitori del concorso assunti in servizio sono soggetti ad
un periodo di prova di sei mesi ai sensi dell'art. 15 del C.C.N.L.
del personale con qualifica dirigenziale, sottoscritto il 9 gennaio
1997, citato nelle premesse. Decorso il periodo di prova senza che il
rapporto di lavoro sia stato risolto, gli interessati saranno
confermati in ruolo dalla data di assunzione in servizio.
4. Possono essere esonerati dal periodo di prova i dirigenti che
lo abbiano gia' superato nella stessa qualifica, presso altra
pubblica amministrazione.
In ogni caso non puo' essere attivato alcun comando o distacco o
trasferimento per un periodo minimo di cinque anni, salvo che
l'Amministrazione non lo disponga per esigenze di servizio.
5. Ai fini dell'accertamento del possesso dei requisiti
prescritti per l'assunzione il vincitore deve presentare all'Ufficio
I della Direzione generale per la gestione delle risorse umane, entro
trenta giorni dalla data di ricezione di una specifica richiesta in
tal senso:
a) una dichiarazione, sottoscritta sotto la propria
responsabilita' ed ai sensi degli articoli 46 e 47 del citato decreto
del Presidente della Repubblica n. 445/2000, attestante che gli
stati, fatti e qualita' personali, suscettibili di modifica,
autocertificati nella domanda di ammissione al concorso non hanno
subito variazioni. A norma dell'art. 71 del medesimo decreto del
Presidente della Repubblica n. 445, l'amministrazione effettuera'
idonei controlli, anche a campione, sulla veridicita' delle predette
dichiarazioni con le conseguenze di cui ai successivi articoli 75 e
76, in caso di dichiarazioni rispettivamente non veritiere o mendaci;
b) un certificato medico, di data non antecedente a sei mesi
dalla data di ricezione della predetta richiesta, dal quale risulti
che egli e' fisicamente idoneo allo svolgimento delle funzioni
proprie del dirigente. Il certificato medico deve essere rilasciato
dalla A.S.L. competente per territorio o da un medico militare in
servizio permanente effettivo; qualora il candidato sia affetto da
una qualsiasi imperfezione fisica, il certificato medico deve farne
menzione ed indicare se l'imperfezione stessa menomi l'attitudine al
servizio.
Per quanto riguarda i candidati invalidi il certificato medico
deve contenere, oltre a una esatta descrizione delle condizioni
attuali, risultanti da un esame obiettivo, anche la dichiarazione che
l'invalido non ha perduto ogni capacita' lavorativa e che egli, per
la natura e il grado della sua invalidita' o mutilazione, non puo'
riuscire di danno alla salute e alla incolumita' dei compagni di
lavoro e alla sicurezza degli impianti e che il suo stato fisico e'
compatibile con le mansioni dell'impiego cui aspira.
La capacita' lavorativa del candidato disabile e' accertata dalla
commissione di cui all'art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
L'Amministrazione si riserva di accertare il requisito
dell'idoneita' fisica dei vincitori in qualsiasi momento.
6. Al momento dell'assunzione, il vincitore deve inoltre
presentare una dichiarazione circa l'insussistenza delle situazioni
di incompatibilita' richiamate dall'art. 53 del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165, e successive integrazioni e modificazioni.
7. Se il vincitore, senza giustificato motivo, non assume
servizio entro il termine stabilito decade dall'assunzione.
Art. 15.
Accesso agli atti del concorso
L'accesso alla documentazione attinente ai lavori concorsuali e'
escluso fino alla conclusione dell'iter procedurale curato dalla
Commissione esaminatrice.
Art. 16.
Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso il Ministero delle comunicazioni - Direzione generale per la
gestione delle risorse umane - Ufficio I, per le finalita' di
gestione del concorso e saranno trattati, anche successivamente
all'eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le finalita'
inerenti alla gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti richiesti per la partecipazione al
concorso, pena l'esclusione dallo stesso.
Le medesime informazioni potranno essere utilizzate unicamente
per lo svolgimento del concorso relativamente alla posizione
giuridico-economica del candidato. Gli stessi dati potranno essere
comunicati a soggetti terzi che forniranno specifici servizi
elaborativi strumentali allo svolgimento della procedura concorsuale.
Ogni candidato gode dei diritti di cui all'art. 14 della citata
legge n. 675/1996 tra i quali figura quello di accesso ai dati che lo
riguardano, nonche' quello del diritto di rettificare, aggiornare,
completare o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in
termini non conformi alla legge e il diritto di opporsi al loro
trattamento per motivi illegittimi.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del
Ministero delle comunicazioni - Direzione generale per la gestione
delle risorse umane - Ufficio I.
Art. 17.
Norme di salvaguardia
Per quanto non previsto dal presente bando, valgono le
disposizioni normative e contrattuali vigenti in materia di
reclutamento di personale.
Il presente decreto, sottoposto al controllo previsto dalla
normativa vigente, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami».
Roma, 11 novembre 2005
Il direttore generale: Ciminiello
N.B. Avverso il presente bando di concorso e' proponibile ricorso
straordinario al Capo dello Stato in via amministrativa entro
centoventi giorni dalla data di pubblicazione o ricorso
giurisdizionale al competente Tribunale amministrativo regionale
entro sessanta giorni dalla stessa data.
Clicca qui per leggere gli ALLEGATI
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