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UNIVERSITA' DI TRENTO
Bando di concorso per l'ammissione al dottorato di ricerca in «Studi
giuridici comparati ed europei» 29° ciclo.
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Fonte: | Gazzetta ufficiale n.62 del 6/8/2013 |
Ente: | UNIVERSITA' DI TRENTO |
Località: | Trento (TN) |
Codice atto: | 13E03264 |
Sezione: | Università |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | - |
Scadenza: | 18/9/2013 |
Testo piccolo - Testo medio - Testo grande
IL RETTORE
Vista la legge 3 luglio 1998, n. 210, e in particolare l'art. 4,
come modificato dall'art. 19, comma 1, della legge 30 dicembre 2010,
n. 240;
Visto il decreto Ministeriale dell'8 febbraio 2013, n. 45,
recante le modalita' di accreditamento delle sedi e dei corsi di
dottorato e i criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da
parte degli enti accreditati;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9
aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni, con il quale
sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento sul
diritto agli studi universitari;
Visto lo Statuto dell'Universita' degli Studi di Trento emanato
con decreto Rettorale n. 167 del 23 aprile 2012;
Visto il Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di
Ricerca, emanato con decreto Rettorale n. 383 del 4 luglio 2013;
Vista la proposta di attivazione del Corso di Dottorato di durata
triennale da parte della Facolta' di Giurisprudenza dd. 28 novembre
2012;
Vista la relazione del Nucleo di Valutazione Interna del 22
gennaio 2013 in ordine ai requisiti di idoneita' dei Dottorati di
Ricerca proposti;
Vista la delibera assunta dal Senato Accademico in data 29
gennaio 2013;
Vista la proposta della Facolta' di Giurisprudenza del 24 luglio
2013;
Tutto cio' premesso;
Decreta:
Art. 1
Attivazione
E' attivato per l'anno accademico 2013/14 dall'Universita' degli
Studi di Trento il 29° ciclo del Corso di Dottorato di Ricerca in
Studi Giuridici Comparati ed Europei presso il Dipartimento «Facolta'
di Giurisprudenza», via Verdi 53 - 38122 Trento (Italia).
E' indetta selezione pubblica per la copertura di n. 14 posti di
cui n. 7 coperti da borsa di studio, finanziati dall'Universita'
degli Studi di Trento.
Durata: triennale.
Coordinatore: prof. Giandomenico Falcon - tel. 0461 283833 -
E-mail: giandomenico.falcon@unitn.it
Segreteria del Corso: presso la Facolta' di Giurisprudenza
dell'Universita' degli Studi di Trento - tel. 0461 283811 - E-mail
dottorato.sgce@unitn.it
Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese.
Curricula attivati:
Diritto privato, privato comparato e commerciale;
Diritto amministrativo, costituzionale e internazionale;
Diritto e procedura penale e Filosofia del diritto;
Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo;
Diritto sostanziale e processuale del lavoro.
Il Corso di Dottorato opera in collaborazione con:
Parte di provvedimento in formato grafico
Settori scientifico-disciplinari: Tutti i settori dell'Area 12 -
Scienze giuridiche.
I posti con borsa di studio potranno essere aumentati a seguito
di finanziamenti, erogati da altre universita', enti pubblici di
ricerca o da qualificate strutture produttive private, che si
rendessero disponibili dopo l'emanazione del presente bando ed entro
la data fissata per l'espletamento dell'ultima prova prevista
nell'ambito del relativo concorso. L'eventuale aumento del numero di
borse di studio potra' determinare l'incremento dei posti
complessivamente messi a concorso. Di tale incremento sara' data
comunicazione alla pagina Internet:
http://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione.
Art. 2
Requisiti di ammissione
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso di
ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca di cui al precedente
articolo, senza limiti di sesso, di eta' e di cittadinanza, coloro
che sono in possesso di laurea magistrale attivata ai sensi del
decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270, o titolo di studio ad
essa equiparato, o di analogo titolo accademico conseguito all'estero
riconosciuto idoneo dalla commissione giudicatrice per l'accesso al
Corso di Dottorato.
Possono altresi' partecipare alla selezione coloro che
conseguiranno il titolo accademico entro il 31 ottobre 2013,
presentando:
un certificato d'iscrizione con esami sostenuti e la
corrispondente votazione (per i cittadini comunitari, una
dichiarazione sostitutiva di certificazione come previsto dall'art.
46 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre
2000 e successive modifiche, redatta utilizzando l'Allegato A);
una dichiarazione da parte del relatore della tesi o di altro
responsabile accademico nella quale sia precisato che si prevede
l'acquisizione del titolo accademico da parte dello studente entro il
31 ottobre 2013.
Qualora il candidato risultasse vincitore, l'ammissione al Corso
di Dottorato verra' disposta «con riserva» e il candidato sara'
tenuto a presentare alla Segreteria del Corso di Dottorato di Ricerca
in «Studi Giuridici Comparati ed Europei» (indirizzo via Verdi, 53 -
38122 Trento; tramite fax al seguente numero: +39 0461 281874), a
pena di decadenza, il certificato relativo al titolo (per i cittadini
comunitari, una dichiarazione sostitutiva di certificazione come
previsto dall'art. 46 del decreto del Presidente della Repubblica n.
445 del 28 dicembre 2000 redatta utilizzando l'Allegato A) entro e
non oltre l'8 novembre 2013.
Art. 3
Titolo accademico conseguito all'estero
I titoli universitari conseguiti all'estero devono essere
comparabili al titolo di Laurea Magistrale per durata, livello e
campo disciplinare. Nel rispetto di tale principio, sulla loro
ammissibilita' delibera il Collegio dei Docenti.
I candidati in possesso di titolo accademico straniero che non sia
gia' stato dichiarato equipollente
ad una laurea italiana dovranno fare espressa richiesta di idoneita'
del titolo di studio nella domanda di ammissione al concorso,
allegando alla domanda online i seguenti documenti:
certificato relativo al titolo accademico con esami sostenuti e
la corrispondente votazione (i cittadini comunitari possono
presentare una dichiarazione sostitutiva di certificazione come
previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28
dicembre 2000 e successive modifiche redatta utilizzando l'Allegato
A);
traduzione in lingua inglese, in lingua francese, tedesca o
spagnola, ove non gia' in tali lingue, del certificato relativo al
titolo accademico conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti
e delle relative votazioni, sottoscritta sotto la propria
responsabilita', al fine di consentire al Collegio dei Docenti di
valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al
presente concorso;
ogni altra documentazione ritenuta utile a valutare
l'ammissibilita' del titolo posseduto per la partecipazione al
concorso (Diploma Supplement (2) o Dichiarazione di valore in (3) ,
etc.).
I vincitori in possesso di un titolo accademico non conseguito in
Italia dovranno presentare entro il 31 dicembre 2013 alla Divisione
Supporto Corsi di Dottorato e Alta Formazione - Polo Citta' - fax n.
+39-0461-282191 o via e-mail dottorati-citta@unitn.it:
la Dichiarazione di Valore unitamente al certificato relativo
al titolo con esami e votazioni, tradotto e legalizzato dalle
Rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del Paese cui
appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato. La Dichiarazione di
Valore dovra' certificare che il titolo di studio posseduto e' valido
nel Paese di conseguimento per l'iscrizione ad un corso accademico
analogo al Dottorato di Ricerca;
o, in alternativa alla Dichiarazione di Valore, il Diploma
Supplement in lingua inglese, redatto secondo il modello sviluppato
dalla Commissione europea, dal Consiglio d'europa e
dall'UNESCO/CEPES).
(1)Maggiori informazioni alla pagina web
http://www.cimea.it/default.aspx?IDC=113
(2) Con Diploma Supplement si intende un documento allegato ad un
diploma di formazione superiore con la finalita' di migliorare la
"trasparenza" internazionale e facilitare il riconoscimento
accademico e professionale dei titoli conseguiti (diplomi,
lauree, certificati etc.). Il Diploma Supplement deve essere
emanato dalla stessa istituzione che ha rilasciato il titolo.
Ulteriori dettagli sul
sito:http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc12
> 39_en.htm
(3) locohttp://www.cimea.it/default.aspx?IDC=118;
http://www.studiare-in-italia.it/studying/inf-07.html
Art. 4
Programma del corso
Il programma formativo del primo anno e' comune a tutti i
curricula attivati.
Esso si fonda su:
un corso di almeno 80 ore costituito da iniziative seminariali,
predisposte nell'ambito di ciascun curriculum, aventi ad oggetto il
tema comune dell'interpretazione giuridica nonche' le problematiche
fondamentali del curriculum;
altre 20 ore vengono dedicate ad iniziative seminariali su
tematiche trasversali, quali, esemplificativamente, la circolazione
dei modelli giuridici, il rapporto tra scienze giuridiche e scienze
sociali, le innovazioni giuridiche dovute al fenomeno della
globalizzazione, l'analisi economica del diritto;
altre 20 ore sono a disposizione dei dottorandi per la
partecipazione a seminari, convegni e giornate di studio interne o
esterne alla Facolta'.
Le lezioni potranno essere svolte anche da docenti esterni alla
Facolta', italiani o stranieri. Potranno essere in parte svolte in
lingua inglese, e, ove opportuno a giudizio del Collegio dei Docenti,
anche in francese, tedesco e spagnolo.
I dottorandi parteciperanno inoltre ad altre attivita' formative
strutturate, organizzate nell'ambito della Facolta' di
Giurisprudenza, nonche' di strutture dell'Universita' degli Studi di
Trento, per un minimo di 80 ore.
Il programma degli anni successivi si articola per curricula,
attraverso iniziative seminariali e brevi corsi:
A) Diritto privato, privato comparato e commerciale
Gli ambiti tematici del dottorato in riferimento al secondo e
terzo anno di corso saranno:
la conoscenza dei modelli - macrocomparazione e comparazione
diacronica;
la comparazione degli istituti - microcomparazione e
comparazione sincronica;
il diritto delle imprese: struttura finanziaria, modelli
societari di corporate governance, integrazione tra imprese, profili
sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo.
Saranno approfondite in particolare le seguenti tematiche
corrispondenti a moduli didattici:
sistemi giuridici comparati - proprieta', contratto,
responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law;
analisi comparata, in prospettiva interdisciplinare, dei
sistemi di governo della proprieta' intellettuale;
formazione di un diritto privato comune europeo;
circolazione dei modelli nell'ambito del diritto privato
europeo - circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law;
diritto dell'economia - circolazione dei modelli ed analisi
economica.
Gia' nel corso dei cicli precedenti, il percorso di Analisi
economica del diritto inserito all'interno della Corso di Dottorato
in Studi Giuridici Comparati ed Europei ha consentito una stretta
collaborazione con il Dipartimento di Economia e management per la
realizzazione di alcune iniziative rivolte ai dottorandi. In
particolare, i dottorandi potranno partecipare alle iniziative
organizzate dal Dipartimento di Economia e management, come la Summer
School in Behavioral Economics, e altri seminari su temi di ricerca
comuni ai Dipartimenti «Facolta' di Giurisprudenza» e «Economia e
management».
B) Diritto amministrativo, costituzionale e internazionale
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere
giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali.
In questa parte, il curriculum manterra' al proprio interno una
struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita' di centri
d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una
prospettiva di diritto nazionale, comparato, comunitario e
internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e
procedurali della tutela dei diritti fondamentali.
In particolare, oggetto specifico del curriculum saranno i
seguenti temi:
i diritti fondamentali: origini filosofiche e codificazione
costituzionale;
i diritti fondamentali: fondamento, regime, struttura e
contenuto;
i diritti dei cittadini comunitari;
i diritti dei cittadini extracomunitari;
gli strumenti internazionali di tutela: strumenti universali
(ONU) e strumenti regionali (Consiglio d'Europa, UA - Unione
Africana, OSA - Organizzazione degli Stati Americani);
gli strumenti processuali internazionali e sovranazionali:
giudici internazionali e giudice comunitario; rapporti con le
giurisdizioni nazionali;
gli strumenti di tutela del settore: la liberta' di
manifestazione del pensiero (liberta' informatica, liberta' di
comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela
dei dati sanitari, tutela dei dati statistici, il regime delle
deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le carte
dei servizi (la posizione dell'utente nei confronti dei soggetti
erogatori di servizi pubblici); gli strumenti di attuazione del
principio di sussidiarieta' orizzontale;
i diritti dei popoli, con particolare riferimento al principio
di autodeterminazione, alla sovranita' permanente sulle risorse
naturali e ai diritti dei popoli indigeni;
i diritti delle minoranze (etniche, linguistiche, religiose):
strumenti di tutela individuale e collettiva;
la tutela dei diritti umani nei conflitti armati, con
riferimento alla relazione tra diritti umani e diritto umanitario,
alle situazioni di occupazione bellica e al problema dei diritti
umani dei combattenti;
la relazione tra la tutela dei diritti economici e sociali, la
protezione internazionale dell'ambiente e gli obblighi derivanti dal
diritto del commercio internazionale e dal diritto internazionale
degli investimenti;
i diritti fondamentali di fronte alle nuove tecnologie
applicate alla biomedicina (BioDiritto);
gli strumenti di tutela: a) giustizia in ambito europeo e
costituzionale; b) giustizia amministrativa; c) giurisdizione
ordinaria; d) giurisdizione internazionale;gli strumenti di tutela:
tutela definitiva e tutela cautelare.
C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto
I temi di ricerca proposti si sviluppano nei seguenti settori:
Armonizzazione del diritto penale e processuale penale in
prospettiva europea e transnazionale.
In questo ambito, si intendono privilegiare gli studi relativi
alla comparazione tra gli ordinamenti con particolare attenzione ai
profili di armonizzazione, oggi incentivati da iniziative
sovranazionali che vanno nella direzione di un adeguamento dei
diritti nazionali a principi fissati in disposizioni di diritto
comunitario o internazionale.
Riguardo alla relazione con il diritto dell'Unione Europea, si
guardera' soprattutto all'individuazione degli strumenti di contrasto
comuni nella lotta contro le frodi, il riciclaggio, la tutela
dell'ambiente, considerando sia le fattispecie incriminatici che le
misure di natura processuale, come ad esempio l'introduzione del
mandato di arresto europeo.
Riguardo alla relazione con il diritto internazionale, sara'
oggetto principale di attenzione lo Statuto della Corte penale
internazionale, e la sua attuazione mediante i procedimenti davanti
alla Corte dell'Aja. La giurisprudenza della Corte sara' in grado di
fornire interessantissimi e numerosi spunti per articolate indagini
scientifiche su questioni fondamentali concernenti i presupposti di
teoria generale del reato (criteri di imputazione, elemento
soggettivo ed errore, concorso di persone, scriminanti e scusanti,
commisurazione della pena), le singole fattispecie criminose
(genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanita') ed
importanti aspetti processuali (ruolo dell'accusa, azione penale,
tecniche di indagine, formazione della prova, ne bis in idem,
efficacia del giudicato).
La riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso
la ricerca di una giustizia "sostanziale", da' luogo anche ad un
ripensamento di natura giusfilosofica sul concetto di giustizia e
sull'opportunita' di armonizzare principi e regole, per individuare
spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i
limiti mostrati dal formalismo.
Diritto penale e nuove tecnologie.
Al centro dell'analisi saranno, in questo settore, il diritto
penale dell'informatica e di internet da un lato ed il rapporto fra
diritto penale e bioetica, dall'altro.
Sul primo punto, con l'ausilio delle competenze in tema di
informatica giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica, le
ricerche potranno avere ad oggetto le esigenze di disciplina e di
armonizzazione giuridica causate dall'imponente sviluppo delle
relazioni attraverso la rete, con la conseguente quantita' di
problemi di natura penale in riferimento alla tutela della privacy e
del copyright, alle intercettazioni illecite, alla diffusione di
materiali pornografici, all'individuazione di profili di
responsabilita' dell'internet provider, nonche', sul versante
processuale, al regime delle prove ed alla cooperazione
internazionale.
Sul secondo punto, si potranno sviluppare ricerche di natura
interdisciplinare, nelle quali far convergere le competenze
giuspenalistiche e giusfilosofiche, sui temi relativi, tra l'altro,
alla identita' genetica, alle tecniche di fecondazione assistita e
alla tutela della vita prenatale, ai trattamenti di fine vita, alla
produzione di organismi geneticamente modificati.
Tecniche alternative di risoluzione dei conflitti.
Si tratta di un settore di indagine di grande attualita',
incentrato in particolare sul versante della giustizia conciliativa
attuata attraverso la mediazione tra autore e vittima e sulla
conseguente individuazione di sanzioni pur sempre penali ma
caratterizzate dalla natura riparatoria.
Terreno privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace,
chiamato ad intervenire proprio con strumenti di questo tipo, e
comunque mai con sanzioni detentive, nel regolare conflitti
interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'.
Interessante, al riguardo, e' lo studio delle particolari forme
processuali che il giudice di pace utilizza per raggiungere i
suddetti scopi, dei criteri di imputazione del fatto e soprattutto
della funzionalita' del regime sanzionatorio che e' chiamato ad
applicare, la cui caratteristica non e' tanto la mitezza quanto
l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione
del reo e di riconciliazione tra autore e vittima.
Nella chiave interdisciplinare di questo tipo di indagine, la
riflessione giusfilosofica apporta un necessario contributo sul
versante della struttura e dei fini della pena, reso ancor piu'
attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene
tradizionali.
Argomentazione giuridica, diritto e processo penale.
In questo percorso si affronteranno i temi soprattutto connessi
alla forma del ragionamento giuridico che si realizza nel processo
penale, sia in chiave descrittiva con riguardo ai diversi
ordinamenti, sia prescrittivamente con riguardo alle specificita'
logiche e linguistiche che derivano dalla struttura dialogica della
controversia. Quest'ultima esige infatti, per meglio essere compresa
e tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica che
la piu' recente epistemologia giuridica post-positivista ha messo
ampiamente in luce.
Essenziale, nel merito, lo studio, in una prospettiva di natura
teorico-giuridica, delle questioni legate all'interpretazione delle
norme penali e processuali (come nel caso della c.d. prova
scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il
diritto penale come prassi sociale.
Allo studio del metodo argomentativo giudiziale si associano
approfondimenti di natura meta-didattica e deontologica, volti ad
indirizzare la formazione del giurista pratico, e del penalista in
particolare, alle competenze logico-dialettiche e retoriche
necessarie.
D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
saranno rivolti ad abbracciare un orizzonte molto ampio di studi
storico-giuridici, dai diritti dell'antichita' e dalla tradizione
romanistica al diritto comune fino alla piena modernita',
caratterizzandosi per un'attenzione speciale alla dimensione
giurisprudenziale e dottrinale del diritto. Il curriculum
storico-giuridico non e' destinato a svolgere alcuna funzione
incoativa, ma a sottolineare l'intrinseca dimensione storica
dell'esperienza giuridica, e in particolar modo del pensiero
scientifico nella grande stagione classica della giurisprudenza
romana e, successivamente, dell'elaborazione giusdottrinale nella
lunga durata dello ius commune Europaeum.
Il contributo delle discipline storiche alla formazione dei
dottorandi si indirizza percio' da una parte verso la comunicazione
del patrimonio metodologico e concettuale depositato nel diritto
romano e nella piu' ampia tradizione giuridica europea, dall'altra
verso la comprensione di specifici ambiti di esperienza storica del
diritto, individuati in relazione ai temi di ricerca dei singoli
dottorandi.
Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due anni
successivi al primo anno comune, si palesano quelli relativi
all'esperienza giuridica romana, alla produzione dottrinale
nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra forme
letterarie ed elaborazione teorica (letteratura consulente e
commentariale), alla comparazione tra i diritti propri nella loro
dimensione storica.
Nel suo complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta.
E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere
giuslavoristico, in particolare la disciplina dei rapporti
individuali e collettivi di lavoro in prospettiva europea e
transnazionale, nonche' i profili fondamentali del rito e
dell'arbitrato lavoristici.
In questa parte si approfondiranno, attraverso una lettura
interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato,
parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di tutela
dei lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro piu'
ampia accezione, nell'ambito della dimensione nazionale e
transnazionale.
Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di sistemi
caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di fonti normative
nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di
affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere
un curriculum formativo strutturato su due livelli: il primo
finalizzato all'approfondimento dei principi generali in materia di
tutela dei diritti fondamentali della persona e dei principi
caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di
tematiche piu' specifiche, strettamente inerenti al diritto
sostanziale e processuale del lavoro e attinenti alla tutela dei
lavoratori. Si tratta di due centri d'attenzione diversi, ma
liberamente aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul piano
del diritto nazionale e comparato, sia sul piano del diritto
internazionale e sovranazionale.
In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata ai temi
connessi alla sempre piu' forte spinta all'armonizzazione normativa
certamente derivante dal rafforzamento dell'Unione europea, ma
riscontrabili anche sul piano transnazionale, che determina un
sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno
dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale.
Pertanto, oltre alle problematiche di carattere generale
concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della
persona, saranno oggetto dell'indirizzo i seguenti grandi temi:
rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare riguardo
al diritto dell'Unione europea e dell'OIL (Organizzazione
internazionale del lavoro) - e diritto interno;
armonizzazione o «comunitarizzazione» delle discipline nei
diversi settori con particolare riferimento a:
liberta' di circolazione dei lavoratori;
diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari;
tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive;
tutela della privacy e nuove tecnologie;
promozione dell'impiego e formazione professionale;
sicurezza e ambiente di lavoro;
tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato, parasubordinato,
autonomo;
promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita' in
entrata ed in uscita dal mercato del lavoro;
poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro;
strumenti e tecniche di tutela: autotutela e tutela
giurisdizionale: civile, penale e amministrativa;
tecniche di tutela alternative al processo giurisdizionale:
conciliazione ed arbitrato;
ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel contesto
nazionale, comunitario e internazionale;
contrattazione collettiva transnazionale ed europea.
I dottorandi verranno inoltre indirizzati alla frequenza delle
iniziative culturali e scientifiche organizzate dall'Associazione
Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (AIDLASS),
nonche' a quella promossa dalla Associazione italiana fra gli
studiosi del processo civile.
I dottorandi saranno inoltre incentivati a frequentare stages ed
iniziative scientifiche presso importanti Universita' straniere con
le quali si intrattengono rapporti di scambio di giovani studiosi e
presso le quali insegnano, stabilmente o in qualita' di visiting
professor, alcuni componenti del Collegio dei Docenti.
Art. 5
Domanda di ammissione
La domanda di ammissione deve essere redatta utilizzando
l'apposita procedura online, che prevede due fasi:
1) registrazione al portale di ateneo collegandosi
all'indirizzo http://www.unitn.it/account. Una volta inseriti i dati
richiesti, entro un massimo di due giorni lavorativi, sono rilasciati
un nome utente e una password per utilizzare i servizi online Unitn;
2) compilazione della domanda di ammissione (4) , corredata
degli allegati richiesti in formato elettronico, collegandosi
all'indirizzo: http://www.unitn.it/apply/dott
La compilazione dovra' essere positivamente conclusa entro le
16.00 ora italiana del giorno mercoledi' 18 settembre 2013.
Si raccomanda di accertarsi di aver ricevuto via e-mail la
notifica di chiusura definitiva della domanda.
Si invitano i candidati a non attendere gli ultimi giorni
antecedenti la data di scadenza per la presentazione della
candidatura, ma a compilare la domanda con congruo anticipo.
L'Universita' non si assume alcuna responsabilita' per eventuali
malfunzionamenti dovuti a problemi tecnici e/o sovraccarico della
linea di comunicazione e/o dei sistemi applicativi, ne' per la
dispersione di comunicazioni derivanti da inesatte indicazioni del
recapito da parte del candidato o da tardiva comunicazione del
cambiamento di recapito indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi imputabili a fatti di terzi, al caso fortuito e forza
maggiore.
Il candidato puo' presentare domanda per uno solo dei cinque
curricula attivati per il Corso di Dottorato.
La domanda e' da considerarsi a tutti gli effetti di legge come
un'autocertificazione dei dati anagrafici e dei titoli dichiarati.
Non saranno ritenute valide le domande di partecipazione che
risultino incomplete o irregolari e che non siano state trasmesse
secondo le modalita' indicate dal presente articolo.
Tutti i candidati sono ammessi al concorso con riserva di
accertamento del possesso dei requisiti di ammissione.
L'Universita' degli Studi di Trento si riserva di effettuare
controlli, anche a campione, secondo quanto previsto dagli art. 71 e
seguenti del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28
dicembre 2000. Potra' essere disposta in ogni momento, con
provvedimento motivato, l'esclusione dei candidati dalla selezione
per difetto di requisiti previsti dal presente bando.
Ai sensi della legge 104/92, art. 20, nonche' della legge 68/99,
art. 16 comma 1, i candidati con disabilita' o portatori di DSA
(Disturbi specifici dell'Apprendimento) potranno fare, in relazione
al proprio deficit, esplicita richiesta, nella domanda di ammissione
al concorso, di ausili e di tempi aggiuntivi eventualmente necessari
per poter sostenere la prova. A tale riguardo, i dati sensibili
saranno custoditi e trattati con la riservatezza prevista dal decreto
Legislativo 196/03 «Codice in materia di protezione dei dati
personali».
Allegati obbligatori:
(1) Copia della carta d'identita' (per cittadini comunitari) o
del passaporto, in particolare le pagine con la fotografia, i dati
anagrafici, il numero del documento, luogo e data di rilascio, data
di scadenza.
(2) copia del titolo accademico:
per i candidati che hanno conseguito il titolo di studio in
Italia:
autocertificazione resa mediante dichiarazione sostitutiva di
certificazione, ai sensi dell'art. 46 del decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modifiche
(redatta utilizzando l'Allegato A), attestante il possesso del titolo
di studio (art. 2 del presente bando cui si rimanda), la data di
conseguimento, l'Universita' che lo ha rilasciato, la votazione
finale, l'elenco degli esami sostenuti e dei relativi voti;
per i candidati che hanno conseguito il titolo di studio
all'estero:
certificato di conseguimento del titolo accademico con
l'indicazione degli esami sostenuti e delle votazioni conseguite o
certificazione equivalente, ai sensi dell'art. 3 del presente bando,
cui si rimanda. Qualora il titolo accademico non sia stato dichiarato
(5) una laurea italiana, dovranno far pervenire anche una traduzione
in inglese o in francese (qualora l'originale non sia gia' in una di
queste lingue) del certificato relativo al titolo accademico con gli
esami sostenuti e relativa votazione, sottoscritta sotto la propria
responsabilita' (oppure, se gia' in possesso, copia del certificato
di laurea con esami e votazioni tradotto e legalizzato dalle
Rappresentanze diplomatiche o consolari italiane nel Paese al cui
ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato, munito
della Dichiarazione di valore), al fine di consentirne al Collegio
dei Docenti la valutazione di idoneita', valida esclusivamente ai
fini della partecipazione al presente concorso; a tal fine gli
studenti sono vivamente consigliati di allegare il Diploma Supplement
(6) se disponibile;
per i candidati che non possiedono ancora il diploma di
laurea al momento della domanda e che sono quindi ammessi con
riserva:
un certificato d'iscrizione con esami sostenuti e la
corrispondente votazione (per i cittadini comunitari, una
dichiarazione sostitutiva di certificazione come previsto dall'art.
46 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre
2000 e successive modifiche, redatta utilizzando l'Allegato A);
una dichiarazione da parte del relatore della tesi nella
quale sia precisato che si prevede l'acquisizione del titolo
accademico da parte dello studente entro il 31 ottobre 2013.
(3) il modulo «Allegato firma» in formato pdf generato in
automatico dall'application online: tale documento va stampato,
firmato ed allegato nell'apposita sezione «Upload allegato firma»
dell'application online.
Allegati facoltativi:
Certificati di conoscenza di lingue straniere.
Qualora, successivamente alla presentazione della domanda di
partecipazione al concorso tramite procedura online, il candidato
dovesse integrare la propria documentazione, dovra' far pervenire
entro il 18 settembre 2013, ultima data utile per l'accettazione
della domanda, il materiale aggiuntivo, all'indirizzo di posta
elettronica ateneo@unitn.it (indicare nell'oggetto: «ID della domanda
- Nome Cognome - Dottorato in Studi Giuridici Comparati ed Europei -
29° ciclo - integrazione domanda»).
(4) Il candidato potra' scegliere la lingua per la compilazione
(italiano o inglese).
(5) equipollentePer maggiori informazioni visita la pagina web
http://www.cimea.it/default.aspx?IDC=113 -
http://www.cimea.it/default.aspx?IDC=134ad
(6) Con Diploma Supplement si intende un documento allegato ad un
diploma di formazione superiore con la finalita' di migliorare la
"trasparenza" internazionale e facilitare il riconoscimento
accademico e professionale dei titoli conseguiti (diplomi,
lauree, certificati etc.). Il Diploma Supplement deve essere
emanato dalla stessa istituzione che ha rilasciato il titolo.
Ulteriori dettagli sul sito:
http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc1239_en
> .htm
Art. 6
Modalita' di ammissione al corso
L'accesso al Corso di Dottorato avviene tramite una procedura
selettiva, basata su una prova scritta ed una orale.
Sia la prova scritta che la prova orale richiedono la presenza
del candidato nel giorno, ora e luogo degli esami, e non possono
essere sostituite da procedure di altra natura. Il candidato indica
nella domanda di partecipazione per quale curriculum intende
concorrere ed in quale lingua intende sostenere le prove d'esame
scegliendo tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.
A pena di esclusione dalla selezione il candidato deve indicare
un solo curriculum per il quale intende partecipare.
Ai fini della prova scritta, la Commissione predispone tre tracce
per ognuna delle sottoelencate aree disciplinari facente parte di
ciascun curriculum.
Per ogni area disciplinare viene estratta a sorte una delle tre
tracce.
Nell'ambito del curriculum prescelto, il candidato potra'
scegliere tra le diverse tracce estratte; in particolare:
curriculum in Diritto privato, privato comparato e commerciale:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto privato/Diritto
privato comparato/Analisi economica del diritto/Diritto commerciale;
curriculum in Diritto pubblico amministrativo, costituzionale e
internazionale:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto
amministrativo/Diritto costituzionale/Diritto internazionale;
curriculum in Diritto e procedura penale e filosofia del
diritto:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto penale/Diritto
processuale penale/Filosofia del diritto;
curriculum in Storia del diritto romano e del pensiero
giuridico europeo:
i candidati potranno scegliere tra: Diritto romano/Storia del
pensiero giuridico europeo;
curriculum in Diritto sostanziale e processuale del lavoro: i
candidati potranno scegliere tra: Diritto del lavoro/Diritto
processuale civile.
Nella valutazione della prova scritta la Commissione terra' conto
dell'aderenza dell'elaborato alla traccia, della completezza
descrittiva, del rigore dell'esposizione e del linguaggio, della
capacita' di sintesi e della chiarezza espositiva, dell'attenzione ai
profili della comparazione giuridica.
Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta
abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60.
L'elenco degli ammessi al colloquio sara' pubblicato,
successivamente alla valutazione degli elaborati, alla pagina:
http://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione.
Nella prova orale si procedera' alla discussione dell'elaborato
scritto, all'accertamento dell'attitudine del candidato alla ricerca,
ad una verifica generale delle conoscenze del candidato riguardo alle
materie del curriculum prescelto.
La prova orale avra' altresi' ad oggetto la ricerca che il
candidato intende svolgere, e comprendera' la verifica delle
conoscenze relative ad una lingua scelta dal candidato fra inglese,
tedesco, francese e spagnolo, con riferimento alle abilita' richieste
per la comunicazione scientifica. Tuttavia tale verifica avra' ad
oggetto la conoscenza della lingua italiana qualora ne' la prova
scritta ne' la prova orale siano state svolte in italiano.
Nella valutazione della prova orale la Commissione terra' conto
della chiarezza di esposizione, del grado di conoscenza della materia
oggetto d'esame nei suoi profili nazionali e sovranazionali, del
grado di padronanza delle tematiche della ricerca che il candidato
intende svolgere. Con specifico riguardo alla prova di conoscenza
linguistica, si terra' conto della capacita' di lettura e di
traduzione e della comprensione dei concetti giuridici nella lingua
prescelta.
La prova orale si intende superata con il conseguimento di un
punteggio pari o superiore a 36/60.
Per sostenere le prove i candidati dovranno esibire un idoneo
documento di riconoscimento.
Il calendario delle prove, con l'indicazione della data, del
luogo e dell'ora in cui si terranno, sara' reso noto almeno 20 giorni
prima, con avviso pubblicato alla pagina web:
http://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione come previsto
dall'art. 21 comma 3 del Regolamento di Ateneo in materia di
Dottorato di Ricerca.
Art. 7
Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice per l'accesso al corso e' nominata
dal Rettore sentito il Collegio dei Docenti. Essa si compone di
almeno tre membri scelti tra docenti e tra ricercatori di enti
italiani o stranieri, qualificati nelle discipline attinenti alle
aree scientifiche cui si riferiscono i curricula del Corso di
Dottorato. La Commissione puo' essere, inoltre, integrata da non piu'
di due esperti, anche stranieri, scelti nell'ambito delle strutture
pubbliche e private di ricerca.
Espletate le prove di concorso, la Commissione compila la
graduatoria generale di merito sulla base dei risultati ottenuti dai
candidati nelle singole prove.
La graduatoria sara' resa pubblica all'indirizzo web:
http://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione.
Mediante tale avviso si intende assolto l'adempimento relativo
alla pubblicita' degli atti.
Ai vincitori non saranno inviate comunicazioni personali.
Art. 8
Ammissione al corso di dottorato
I candidati saranno ammessi al Corso secondo l'ordine di
graduatoria fino alla concorrenza del numero dei posti messi a
concorso.
In caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di
studio prevale la valutazione della situazione economica determinata
ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9
aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni; per
l'assegnazione dei posti senza borsa di studio prevale la minore
eta'.
In corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima
dell'inizio del corso (1° novembre 2013) subentra altro candidato
secondo l'ordine della graduatoria. Tale candidato sara' tenuto a
provvedere all'iscrizione entro 10 giorni a decorrere dal giorno
successivo a quello del ricevimento della comunicazione da parte
della Divisione Supporto Corsi di Dottorato e Alta Formazione - Polo
Citta'.
In caso di rinuncia o di esclusione del vincitore nel primo
trimestre del primo anno di corso, e' facolta' del Collegio dei
Docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto vacante con un
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In base all'art. 20, comma 3 del Regolamento di Ateneo in materia
di Dottorato di Ricerca potra' essere ammesso in sovrannumero senza
borsa di studio dell'Universita', previo superamento delle prove di
ammissione, un candidato che rientri in una delle seguenti tipologie:
a) extracomunitari, idonei nella graduatoria generale di
merito, che risultino assegnatari di borsa di studio a qualsiasi
titolo conferita;
b) appartenenti a Paesi con i quali esista uno specifico
accordo intergovernativo seguito da apposita convenzione con
l'Ateneo, senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita';
c) titolari di assegni di ricerca alla data di inizio del corso
di dottorato, previa verifica della congruita' del tema di ricerca
con il programma dottorale da parte del Collegio dei Docenti;
d) dipendenti pubblici o in regime di diritto pubblico.
L'ammissione e' subordinata al superamento delle prove di esame e al
collocamento in aspettativa o in congedo straordinario, ai sensi
dell'art. 2 della legge 13 agosto 1984, n. 476 e successive
modificazioni.
Non hanno diritto al congedo straordinario, con o senza assegni,
i pubblici dipendenti che hanno gia' conseguito il titolo di Dottore
di Ricerca, ne' i pubblici dipendenti che siano stati iscritti a
corsi di dottorato per almeno un anno accademico, beneficiando di
detto congedo, a prescindere dall'ambito disciplinare.
Art. 9
Modalita' di iscrizione al corso di dottorato
I candidati, utilmente collocati nella graduatoria di merito,
dovranno presentare o fare pervenire, anche tramite e-mail o fax,
domanda d'iscrizione al Corso di Dottorato di Ricerca al seguente
indirizzo: Universita' degli Studi di Trento - Divisione Supporto
Corsi di Dottorato e Alta Formazione - Polo Citta' - Via Verdi, 26 -
38122 Trento (Italia) - E-mail dottorati-citta@unitn.it - fax
+39-0461-282191, entro 10 giorni a decorrere dal giorno successivo a
quello di pubblicazione della graduatoria finale alla pagina:
http://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione.
La domanda dovra' essere corredata, ove previsto della ricevuta
del pagamento della Tassa provinciale per il diritto allo studio
universitario (TDS).
Nella domanda d'iscrizione, scaricabile alla pagina:
http://www.unitn.it/ateneo/2429/immatricolazione-e-iscrizione-agli-an
ni-successivi) il vincitore dichiara sotto la propria
responsabilita':
di chiedere/non chiedere l'erogazione della borsa di studio
(anche i vincitori non beneficiari di borsa devono effettuare tale
scelta nell'eventualita' che un candidato avente titolo alla borsa vi
rinunci);
di essere/non essere titolare di una borsa di studio conferita
dal Ministero degli Affari Esteri o da altra Istituzione italiana o
straniera;
di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di una borsa di
studio (anche per un solo anno) per un corso di Dottorato di Ricerca
in Italia;
di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi
di laurea, a corsi di specializzazione, ad altri Corsi di Dottorato e
a master di I e II livello in Italia o analoghe iniziative formative
all'estero, fino al conseguimento del titolo. In caso affermativo, di
impegnarsi a sospenderne la frequenza prima dell'inizio del corso;
di essere/non essere in servizio presso una Pubblica
Amministrazione o altro Ente pubblico italiano;
di impegnarsi a richiedere preventivamente al Collegio dei
Docenti l'autorizzazione allo svolgimento di eventuali attivita'
lavorative;
di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni cambiamento
della propria residenza e recapito.
I vincitori in possesso di un titolo accademico non conseguito in
Italia, dovranno presentare alla Divisione Supporto ai Corsi di
Dottorato e Alta Formazione - Polo Citta' (e-mail
dottorati-citta@unitn.it - fax +39-0461-282191) entro il 31 dicembre
2013:
la Dichiarazione di Valore unitamente al certificato relativo
al titolo con esami e votazioni, tradotto e legalizzato dalle
Rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del Paese cui
appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato. La Dichiarazione di
Valore dovra' certificare che il titolo di studio posseduto e' valido
nel Paese di conseguimento per l'iscrizione ad un corso accademico
analogo al Dottorato di Ricerca;
o, in alternativa alla Dichiarazione di Valore, il Diploma
Supplement in lingua inglese, redatto secondo il modello sviluppato
dalla Commissione europea, dal Consiglio d'Europa e
dall'UNESCO/CEPES).
I vincitori che non presentano la domanda di ammissione nel
termine dei 10 giorni, decorrenti dal giorno successivo a quello di
pubblicazione della graduatoria finale alla pagina web
http://www.unitn.it/ateneo/2578/concorso-di-ammissione sono
considerati rinunciatari e i posti corrispondenti sono messi a
disposizione dei candidati classificatisi idonei, secondo l'ordine
della graduatoria.
Art. 10
Borse di studio
Le borse di studio sono assegnate in base alla graduatoria
generale di merito redatta dalla competente Commissione esaminatrice.
Qualora l'avente titolo rinunci alla borsa subentra altro
candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In presenza di una o piu' borse di dottorato finanziate da enti
esterni, i candidati possono scegliere di quale fruire in relazione
alla loro posizione nella graduatoria generale di merito. Qualora la
borsa finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione della stessa a
specifiche tematiche di tesi, il candidato puo' scegliere se
accettare la borsa o rinunciarvi. In caso di accettazione il
candidato sara' tenuto a menzionare l'ente finanziatore nella tesi di
dottorato e, a consegnare, all'ottenimento del titolo, una copia
della tesi all'ente finanziatore stesso.
L'importo annuo della borsa di studio ammonta a euro 13.638,47 al
lordo di eventuali oneri a carico del dottorando previsti dalla
normativa vigente (7) .
Le somme vengono erogate, di norma, a cadenza mensile, salvo
recupero di eventuale indebito per le ipotesi di esclusione o
sospensione del dottorando.
Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse
di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse
da Istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando.
La borsa di studio e' aumentata del 50% per i periodi di
permanenza all'estero autorizzati dal Coordinatore o dal Collegio dei
Docenti.
Previo mantenimento dei requisiti di merito, la durata
dell'erogazione della borsa di studio e' pari all'intera durata del
ciclo.
Le sospensioni della frequenza del corso di durata superiore a
trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa.
Qualora in corso d'anno un dottorando rinunci a proseguire gli
studi, egli decade dal diritto alla fruizione della borsa di studio
per la quota non ancora corrisposta.
Chi ha gia' usufruito di una borsa di studio in Italia per un
corso di dottorato non puo' usufruirne una seconda volta allo stesso
titolo.
(7) Alla data di emanazione del presente bando, la normativa vigente
stabilisce ex art. 2 comma 26 della Legge 335/95 e successive
modifiche e integrazioni, che la borsa di dottorato a decorrere
dal 1/01/2013 e' assoggettata a contributo INPS, pari al 20% o
27,72%, di cui 1/3 a carico del dottorando.
Art. 11
Obblighi e diritti dei dottorandi
I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato
e di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca,
secondo i programmi e le modalita' fissate dal Collegio dei Docenti,
come specificato all'art. 4 del presente bando.
I dottorandi impegnati in un programma di co-tutela (8) di tesi
hanno altresi' l'obbligo di seguire le attivita' di studio e di
ricerca fissate secondo l'apposita convenzione con l'universita'
straniera.
Ogni dottorando, a partire dal secondo anno di corso, e' tenuto a
trascorrere un periodo minimo di sei mesi (non necessariamente
continuativi) per svolgimento di attivita' di ricerca presso istituti
stranieri, salva espressa deroga del Collegio dei Docenti, su
richiesta dell'interessato, per i dottorandi che non usufruiscono di
borsa di studio o per altri particolari motivi.
A seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando,
il Collegio dei Docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al
Rettore la sua decadenza dal Corso.
Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano lo
svolgimento di una specifica attivita' di ricerca, vincolano gli
assegnatari allo svolgimento di tale attivita'.
L'Universita' garantisce nel periodo di frequenza del corso la
copertura assicurativa per infortuni e responsabilita' civile,
limitatamente alle attivita' che si riferiscono al Dottorato di
Ricerca.
In base all'art. 2 primo comma, della legge 13 agosto 1984 n. 476
e successive modifiche il pubblico dipendente ammesso al Dottorato di
Ricerca puo' domandare di essere collocato, per il periodo di durata
del corso di Dottorato, in congedo straordinario per motivi di studio
senza assegni, e puo' usufruire della borsa di studio, ove ricorrano
le condizioni richieste.
In caso di ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca senza borsa
di studio, o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa
conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in
godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e'
instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del
titolo di Dottore di Ricerca, il rapporto di lavoro con
l'amministrazione pubblica cessasse per volonta' del dipendente entro
due anni dal termine del Corso, e' dovuta la restituzione degli
importi corrisposti durante il Corso di Dottorato (9) .
(8) Maggiori informazioni sui programmi di cotutela di tesi e sugli
accordi gia' in vigore sono reperibili alla pagina web
http://www.unitn.it/ateneo/1495/la-co-tutela-di-tesi-nel-dottorat
> o-di-ricerca
(9) Per gli opportuni approfondimenti si rimanda alla normativa
citata.
Art. 12
Criteri per l'ammissione agli anni successivi
Per essere ammesso al secondo anno, ogni dottorando dovra'
ottenere nel corso del I anno 60 crediti:
40 crediti per la frequenza alle attivita' didattiche del primo
anno, in misura non inferiore al 75% delle lezioni obbligatorie:
20 crediti per l'approvazione, da parte del Coordinatore o di
una Commissione consultiva eventualmente nominata dal Collegio dei
Docenti, di due elaborati scritti, uno in italiano ed uno in lingua
straniera (inglese, tedesco, francese o spagnolo). La Commissione
puo' invitare i dottorandi a colloquio. Gli elaborati dovranno
vertere su due degli incontri scientifici a cui i dottorandi
partecipano nel corso del primo anno, uno dei quali relativo al
proprio curriculum di studi, l'altro su un diverso curriculum. Gli
elaborati, di circa 20 cartelle, dovranno essere consegnati entro il
15 settembre.
Per essere ammesso al terzo anno, ogni dottorando dovra' ottenere
nel corso del II anno 60 crediti:
30 crediti per la frequenza alle attivita' didattiche sia
interne che esterne alla Facolta', in misura non inferiore al 75%
delle lezioni obbligatorie del secondo anno, sulla base di una
relazione presentata dal dottorando ed approvata dal responsabile del
curriculum;
30 crediti per il superamento di un colloquio, che si terra'
all'incirca all'inizio di ottobre davanti ad una commissione nominata
dal Collegio dei Docenti e che vertera' sullo stato della ricerca, in
base all'indice, ancorche' provvisorio, della tesi di Dottorato,
indice che ciascun dottorando fara' pervenire alla Segreteria del
Corso di Dottorato entro la meta' di settembre, unitamente al parere
del tutor sull'indice.
Art. 13
Ammissione all'esame finale e conseguimento del titolo
Per essere ammesso all'esame finale, ogni dottorando dovra'
ottenere nel corso del terzo anno 40 crediti:
20 crediti per la frequenza alle attivita' didattiche sia
interne che esterne alla Facolta', in misura non inferiore al 75%
delle lezioni obbligatorie del terzo anno, sulla base di una
relazione presentata dal dottorando ed approvata dal responsabile del
curriculum;
20 crediti per l'attivita' di elaborazione della tesi di
dottorato, sulla base dello stato di perfezionamento accertato
attraverso il parere favorevole del tutor.
Ulteriori 20 crediti sono riconosciuti con l'approvazione della
tesi e della relativa discussione.
Il Collegio dei Docenti, verificata l'acquisizione dei crediti
necessari esprime un giudizio articolato concernente l'attivita'
svolta dal candidato durante il dottorato, ed individua due o piu'
valutatori («referees») scegliendoli tra docenti e tra ricercatori di
enti italiani o stranieri di elevata qualificazione, esterni
all'Universita' degli Studi di Trento.
Su deliberazione del Collegio dei Docenti o su motivata richiesta
del candidato - da far pervenire al Coordinatore almeno trenta giorni
prima della conclusione dell'ultimo anno di corso - accolta dal
Collegio sulla base di motivazioni scientifiche e di opportunita'
generale, la sottomissione della tesi ai referees puo' essere
differita per un periodo massimo di dodici mesi rispetto alla durata
regolare del ciclo di dottorato.
I candidati provvedono ad inviare ai referees una copia della
propria dissertazione e una relazione sulle attivita' svolte nel
corso del dottorato e sulle eventuali pubblicazioni.
Ai referees spetta il compito di esprimere un giudizio analitico
scritto sulla tesi e di proporne l'ammissione alla discussione
pubblica o il rinvio per un periodo non superiore a sei mesi qualora
siano necessarie significative integrazioni o correzioni.
L'esame finale si svolge al cospetto di una Commissione
giudicatrice nominata dal Rettore, su designazione del Collegio dei
Docenti in conformita' al Regolamento di Ateneo in materia di
Dottorato di Ricerca.
Il dottorando discute la tesi nella lingua concordata con il
Coordinatore.
Il dottorando, che abbia sostenuto l'esame finale con esito
positivo, consegue il titolo di Dottore di Ricerca, ovvero PhD, in
«Studi Giuridici Comparati ed Europei», accompagnato dall'indicazione
del curriculum cui il dottorando ha fatto afferenza.
Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo e'
subordinato al deposito, da parte dell'interessato, della tesi finale
nell'archivio istituzionale d'Ateneo ad accesso aperto, che ne
garantira' la conservazione e la pubblica consultabilita'; sara' cura
dell'Universita' effettuare il deposito a norma di legge presso le
Biblioteche Nazionali di Roma e di Firenze.
Art. 14
Dottorato europeo
Il Dottorato prevede la possibilita' di conseguire il
riconoscimento di carattere europeo a condizione che rispetti i
requisiti richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei Rettori
dell'Unione europea, formulata al Congresso di Salamanca del 1991.
In particolare, in questi casi:
1. la tesi dottorale dovra' essere approvata da almeno due
docenti, di almeno due istituzioni di istruzione superiore
appartenenti a due Stati europei diversi dallo Stato in cui la tesi
sara' discussa;
2. almeno uno dei membri della Commissione giudicatrice sara'
un professore di uno dei due Stati europei diversi dallo Stato in cui
la tesi sara' discussa;
3. almeno una parte della discussione della tesi avverra' in
una lingua ufficiale diversa da quella dello Stato in cui ha luogo
l'esame finale;
4. la preparazione della tesi avra' luogo con attivita' di
ricerca che preveda la permanenza all'estero in uno Stato europeo,
per almeno un trimestre, presso le strutture universitarie e di
ricerca che hanno aderito o dichiarato la disponibilita' alla
collaborazione con il Dottorato.
Art. 15
Proprieta' intellettuale dei risultati della ricerca e pubblicazioni
Ferma restando la normativa italiana sul diritto d'autore
(Decreto legislativo n. 633/1941 e suc. mod.), gli utilizzi dei
risultati derivati da attivita' di ricerca di dottorato svolte con
borse di studio finanziate da enti esterni potrebbero essere soggetti
a limitazioni dovute a specifici accordi di finanziamento di cui i
dottorandi assegnatari saranno messi al corrente al momento
dell'attribuzione della borsa di studio stessa.
Art. 16
Trattamento dei dati personali
L'Universita' degli Studi di Trento, in attuazione del decreto
legislativo 196/03 «Codice in materia di protezione dei dati
personali», si impegna a utilizzare i dati personali forniti dal
candidato per l'espletamento delle procedure concorsuali e per fini
istituzionali.
La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi
di cui alla citata normativa, espressione di tacito consenso a che i
dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali
vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli Studi di
Trento.
Titolare del trattamento e' l'Universita' degli Studi di Trento,
via Belenzani, 12 - 38122 Trento.
Art. 17
Norme di riferimento
Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento
all'art. 4 della legge n. 210 del 3 luglio 1998 come modificato
dall'art. 19, comma 1 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, al
decreto Ministeriale n. 45 dell'8 febbraio 2013 al Regolamento di
Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca dell'Universita' degli
Studi di Trento emanato con decreto Rettorale n. 383 del 4 luglio
2013, e al Regolamento interno del Corso di Dottorato in Studi
Giuridici Comparati ed Europei approvato dal Consiglio della Facolta'
di Giurisprudenza il 24 luglio 2013
Trento, 24 luglio 2013
Il rettore: de Pretis
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