Mininterno.net - Bando di concorso UNIVERSITA' DELLA TUSCIA DI VITERBO Concorso pubblico, per esami, per ...
 
 
 

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UNIVERSITA' DELLA TUSCIA DI VITERBO

Concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo indeterminato
di un posto da dirigente - area tecnica - presso la III divisione.

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.59 del 4/8/2006
Ente:UNIVERSITA' DELLA TUSCIA DI VITERBO
Località:Viterbo  (VT)
Codice atto:06E05389
Sezione:Università
Tipologia:Concorso
Numero di posti:1
Scadenza:4/9/2006
Tags:Tecnici

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                             IL RETTORE
 
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, istitutiva del Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica e
concernente, tra l'altro, l'autonomia delle universita';
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni
ed integrazioni, recante nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente la pari
opportunita' tra uomini e donne per l'accesso al lavoro;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni
ed integrazioni, concernente l'assistenza, l'integrazione sociale e i
diritti delle persone handicappate;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174 e successive modificazioni, recante norme
sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai
posti di lavoro presso le pubbliche amministrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e successive modificazioni, recante norme sull'accesso agli
impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di
svolgimento dei concorsi e delle altre forme di assunzione nel
pubblico impiego;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni,
recante misure urgenti per lo snellimento dell'attivita'
amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo;
Vista le legge 18 febbraio 1999, n. 28 e in particolare
l'art. 19, che prevede l'esenzione dall'imposta di bollo per le
domande di partecipazione a pubblici concorsi e per i documenti da
allegare alle domande stesse;
Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto
al lavoro dei disabili e relativo regolamento di esecuzione emanato
con decreto del Presidente della Repubblica del 10 ottobre 2000,
n. 333;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445 - testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa;
Visto il decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 - testo unico
delle disposizioni legislative in materia di tutela e di sostegno
della maternita' e della paternita';
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive
modificazioni ed integrazioni, recante norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche;
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale
dirigente dell'area 1 - stipulato il 5 aprile 2001;
Visto il decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215 e successive
modificazioni ed integrazioni, recante disposizioni per disciplinare
la trasformazione progressiva dello strumento militare in
professionale;
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante disposizioni per
il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di
esperienze e l'interazione tra pubblico e privato;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 «Codice in
materia dei dati personali»;
Vista la legge 29 luglio 2003, n. 229, recante interventi in
materia di qualita' della regolazione, riassetto normativo e
codificazione;
Visto il decreto interministeriale 5 maggio 2004, concernente
l'equiparazione dei diplomi di laurea (DL) secondo il vecchio
ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche (LS), ai
fini della partecipazione ai concorsi pubblici;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre
2004, n. 272 - Regolamento di disciplina in materia di accesso alla
qualifica di dirigente, ai sensi dell'art. 28, comma 5, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311 e in particolare
l'art. 1, comma 105;
Vista la legge 31 marzo 2005, n. 43, di conversione, con
modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, recante, tra
l'altro, disposizioni urgenti per l'universita';
Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006);
Visto lo statuto dell'Universita' degli studi della Tuscia
emanato con decreto rettorale n. 8729 del 29 luglio 1996 e successive
modificazioni ed integrazioni e in particolare l'art. 45;
Visto il regolamento generale di Ateneo emanato con decreto
rettorale n. 1373/00 del 26 ottobre 2000;
Visto il regolamento per l'amministrazione, la finanza e la
contabilita' emanato con decreto rettorale n. 872/01 del 23 agosto
2001 e successive modificazioni e in particolare l'art. 31;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica 27 dicembre 2000, n. 6350/4.7;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica 8 novembre 2005, n. 4/05,
concernente il riconoscimento del titolo di studio ai fini
dell'accesso alla qualifica di dirigente nelle pubbliche
amministrazioni;
Considerato che si e' provveduto agli adempimenti di cui
all'art. 1, comma 105, della legge n. 311/2004 e art. 1, comma 1,
della legge n. 43/2005;
Vista la nota prot. n. 482 del 4 aprile 2005 del Ministero
dell'istruzione universita' e ricerca, relativa alla valutazione
positiva della programmazione formulata dall'Universita' ex art. 1,
comma 105 della legge n. 311/2004;
Vista la delibera del C.d.A. del 21 dicembre 2005 sulla
riorganizzazione degli uffici dell'amministrazione centrale e delle
strutture periferiche;
Visto il D.D.A. n. 13/06 del 17 gennaio 2006 con il quale sono
state attivate le strutture dell'amministrazione centrale individuate
nella delibera di riorganizzazione suddetta e fissate le dotazioni di
personale, con il quale si e' provveduto al conferimento degli
incarichi connessi alla titolarita' degli uffici e dei servizi, con
il quale e' stato disposto che i servizi afferenti alle divisioni,
nelle more del conferimento degli incarichi dirigenziali, fossero
direttamente dipendenti dal direttore amministrativo;
Vista la nota prot. n. 244 del 1° marzo 2006 del Ministero
dell'istruzione universita' e ricerca in materia di programmazione
del fabbisogno di personale e reclutamento per l'anno 2006;
Rilevata la necessita' di dare attuazione alla riorganizzazione
dell'Amministrazione centrale deliberata dal C.d.A. in data
21 dicembre 2005 anche per quel che riguarda la titolarita' delle
divisioni;
Vista la delibera del consiglio di amministrazione del 4 maggio
2006 con la quale, tra l'altro, e' stata autorizzata, verificata la
disponibilita' finanziaria sul bilancio di previsione per l'anno
2006, la copertura di un posto di dirigente dell'area tecnica e il
relativo impegno di spesa;
Considerato che e' stata data attuazione all'art. 34-bis del
decreto legislativo n. 165/2001, con esito negativo;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Concorso e numero dei posti
 
E' indetto un concorso pubblico, per esami, per la copertura a
tempo indeterminato di un posto da dirigente - area tecnica - presso
la III divisione dell'Universita' degli studi della Tuscia.
Sono garantite pari opportunita' tra uomini e donne per l'accesso
al lavoro ed il trattamento sul lavoro.

                               Art. 2.
 
Requisiti generali di ammissione
 
Al concorso pubblico per esami sono ammessi a partecipare:
1) i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni,
muniti di laurea in architettura o equipollente (da intendere laurea
specialistica LS, magistrale LM o diploma di laurea vecchio
ordinamento DL) e relativa abilitazione professionale, che abbiano
compiuto almeno cinque anni di servizio, svolti in posizioni
funzionali per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del
diploma di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni statali
reclutati a seguito di corso-concorso, il periodo di servizio e'
ridotto a quattro anni;
2) i soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti
e strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione
dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, muniti del
diploma di laurea in architettura o equipollente (da intendere laurea
specialistica LS, magistrale LM o diploma di laurea vecchio
ordinamento DL) e relativa abilitazione professionale, che hanno
svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali;
3) coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o
equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore
a cinque anni, purche' muniti di diploma di laurea in architettura o
equipollente (da intendere laurea specialistica LS, magistrale LM o
diploma di laurea vecchio ordinamento DL) e relativa abilitazione
professionale;
4) i cittadini italiani, forniti di laurea in architettura o
equipollente (da intendere laurea specialistica LS, magistrale LM o
diploma di laurea vecchio ordinamento DL) e relativa abilitazione
professionale, che hanno maturato con servizio continuativo per
almeno quattro anni, presso enti od organismi internazionali,
esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea.
I candidati devono inoltre essere in possesso dei seguenti
requisiti:
a) cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri
dell'Unione europea;
b) godimento dei diritti politici;
c) idoneita' fisica all'impiego;
d) essere in regola con le norme concernenti gli obblighi
militari.
Non possono essere ammessi al concorso coloro che siano esclusi
dall'elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti o
dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per
persistente insufficiente rendimento, ovvero siano stati dichiarati
decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, primo comma,
lettera d), del testo unico approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3.
I cittadini degli Stati membri dell'Unione europea devono
possedere i seguenti requisiti:
a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
b) essere in possesso, fatta eccezione della titolarita' della
cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i
cittadini della Repubblica;
c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine ultimo per la presentazione della domanda di
ammissione.
I candidati sono ammessi al concorso con riserva.
L'amministrazione puo' disporre in qualunque momento, con decreto
motivato del rettore, l'esclusione dal concorso per difetto dei
requisiti prescritti.

                               Art. 3
 

Domande e termine di presentazione
 
Le domande di ammissione, redatte in carta libera, in conformita'
allo schema allegato al presente bando, devono essere indirizzate e
presentate direttamente o a mezzo di raccomandata con avviso di
ricevimento all'Universita' degli studi della Tuscia - Ufficio
personale tecnico-amministrativo, via Santa Maria in Gradi, 4 - 01100
Viterbo, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, entro il termine
perentorio, a pena di esclusione, del trentesimo giorno successivo a
quello della pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed
esami».
Si considerano prodotte in tempo utile le domande spedite a mezzo
raccomandata con ricevuta di ritorno entro il termine suindicato. A
tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante.
Nella domanda, ai sensi delle vigenti disposizioni, i candidati
dovranno dichiarare sotto la propria personale responsabilita':
a) il cognome e il nome, la data ed il luogo di nascita;
b) il possesso della cittadinanza italiana (sono equiparati ai
cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica) ovvero
quella di uno degli Stati membri dell'Unione europea;
c) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, ovvero i
motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste
elettorali medesime;
d) di non aver riportato condanne penali ovvero le eventuali
condanne penali riportate (anche se sia stata concessa amnistia,
condono, indulto o perdono giudiziale);
e) il possesso del titolo di studio e della relativa
abilitazione professionale, che da' luogo all'ammissione al concorso
cosi' come specificato all'art. 2 del presente bando;
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
g) i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni con
l'indicazione della qualifica ed anzianita' e, relativamente ai
servizi gia' conclusi, delle cause di risoluzione degli stessi;
h) di non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego
presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente
rendimento e di non essere dichiarati decaduti da un impiego statale,
ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d), del testo unico
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio
1957, n. 3, per aver conseguito l'impiego mediante la produzione di
documenti falsi o viziati da invalidita' insanabile;
i) la propria attuale residenza, l'indirizzo al quale si
desidera che vengano effettuate le eventuali comunicazioni,
impegnandosi a segnalare tempestivamente le variazioni che dovessero
intervenire successivamente, nonche' il numero di telefono;
j) i cittadini degli stati membri della Unione europea devono
altresi' dichiarare di avere adeguata conoscenza della lingua
italiana;
k) il possesso di eventuali titoli di preferenza a parita' di
merito, ai sensi dell'art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni.
Ai sensi dell'art. 3 della legge 15 maggio 1997, n. 127, la firma
del candidato in calce alla domanda di partecipazione al concorso non
e' soggetta ad autenticazione.
La mancata sottoscrizione della domanda di partecipazione da
parte dei candidati comporta l'esclusione dal concorso.
I candidati portatori di handicap, ai sensi della legge
5 febbraio 1992, n. 104, dovranno fare esplicita richiesta in
relazione al proprio handicap, riguardo l'ausilio necessario, nonche'
l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi per l'espletamento delle
prove d'esame.
L'amministrazione non assume responsabilita' per la dispersione
di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da
parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali e telegrafici o comunque imputabili a fatti di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

                               Art. 4.
 
Commissione giudicatrice e trasparenza amministrativa
 
La commissione giudicatrice e' nominata ai sensi dell'art. 31 del
regolamento di amministrazione finanza e contabilita' di questo
Ateneo.
La commissione e' composta da un Presidente e due componenti,
scelti tra dirigenti della pubblica amministrazione e docenti, tutti
esterni all'Ateneo.
Le funzioni di segretario sono svolte da personale non inferiore
alla categoria D dell'area amministrativa-gestionale.
La commissione esaminatrice, alla prima riunione, stabilisce i
criteri e le modalita' di valutazione delle prove concorsuali da
formalizzare nei relativi verbali al fine di assegnare i punteggi
attribuiti alle singole prove.
La commissione immediatamente prima dell'inizio della prova orale
determina i quesiti da porre ai candidati per ciascuna delle materie
di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa
estrazione a sorte.
I candidati hanno facolta' di esercitare il diritto di accesso
agli atti del procedimento concorsuale ai sensi dell'art. 9 del
decreto rettorale n. 994 del 7 agosto 2000 «Regolamento di esecuzione
della legge 7 agosto 1990, n. 241» pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 208 del 6 settembre 2000, con le modalita' ivi previste.

                               Art. 5.
 
Prove di esame
 
Le prove d'esame consisteranno in due prove scritte, della durata
di otto ore ciascuna, e una prova orale.
La prima prova scritta, a contenuto teorico, verte sulle materie
indicate al comma 3. La seconda prova scritta, a contenuto pratico e'
diretta ad accertare l'attitudine dei candidati alla soluzione
corretta, sotto il profilo della legittimita', della convenienza e
della efficienza ed economicita' organizzativa di questioni connesse
con l'attivita' istituzionale dell'amministrazione universitaria.
Le prove scritte e la prova orale verteranno sui seguenti
argomenti:
legislazione universitaria e legislazione sui lavori pubblici;
procedure tecnico-amministrative di strumentazione urbanistica
con particolare riferimento all'edilizia universitaria;
procedure di acquisizione di patrimoni immobiliari a carattere
storico-artistico;
recuperi architettonici;
gestione del patrimonio immobiliare.
La prova orale consiste in un colloquio interdisciplinare volto
ad accertare la preparazione e la professionalita' del candidato e a
valutare l'eventuale esperienza posseduta, nonche' l'attitudine
all'espletamento delle funzioni dirigenziali.
Durante il colloquio sara' altresi' accertata la conoscenza a
livello avanzato di una lingua straniera a scelta del candidato, la
conoscenza e l'utilizzo delle apparecchiature e delle applicazioni
informatiche piu' diffuse nonche' la conoscenza delle problematiche e
delle potenzialita' organizzative connesse all'uso degli strumenti
informatici.
Del diario delle prove scritte e della sede di svolgimento delle
stesse sara' data notifica personale, a mezzo raccomandata con avviso
di ricevimento, ad ogni candidato ammesso al concorso, almeno
quindici giorni prima dello svolgimento delle stesse.
I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal
concorso sono tenuti a presentarsi per le prove scritte, con un
valido documento di riconoscimento, nei locali nell'ora e nei giorni
stabiliti.
Per essere ammessi a sostenere le prove d'esame, i candidati
dovranno essere muniti, ad esclusione di altri, di uno dei seguenti
documenti di riconoscimento:
a) fotografia recente applicata su carta da bollo, con la firma
dell'aspirante autenticata dal sindaco o da un notaio;
b) tessera di riconoscimento rilasciata dalle amministrazioni
dello Stato ai propri dipendenti;
c) tessera postale o porto d'armi o patente automobilistica o
passaporto o carta d'identita'.
Saranno ammessi alla prova orale i candidati che avranno
riportato in ciascuna prova scritta una votazione di almeno 70/100.
Ai candidati che avranno conseguito l'ammissione alla prova
orale, sara' data comunicazione, a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento, almeno venti giorni prima dello svolgimento della
stessa.
La prova orale non si intendera' superata se il candidato non
avra' riportato una votazione di almeno 70/100.
Le sedute della commissione esaminatrice, durante lo svolgimento
della prova orale, sono pubbliche.
Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale la
commissione esaminatrice formera' l'elenco dei candidati esaminati,
con l'indicazione del voto riportato da ciascuno di essi e, nello
stesso giorno, curera' l'affissione di tale elenco, sottoscritto dal
presidente e dal segretario, all'albo della sede di esame.
Il punteggio complessivo e' determinato sommando i voti riportati
in ciascuna prova scritta ed il voto riportato nella prova orale.

                               Art. 6
 

Preferenze a parita' di merito
 
I candidati, che abbiano superato la prova orale dovranno far
pervenire all'Universita' degli studi della Tuscia - Ufficio
personale Tecnico-amministrativo - via Santa Maria in Gradi, 4 -
01100 Viterbo, entro il termine perentorio di quindici giorni
decorrenti dal giorno successivo a quello in cui hanno sostenuto il
colloquio, i documenti in carta semplice attestanti il possesso dei
titoli di preferenza a parita' di valutazione, gia' indicati nella
domanda, dai quali risulti, altresi', il possesso del requisito alla
data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda
di ammissione al concorso.
Tali documenti possono essere prodotti anche in fotocopia
unitamente ad una autocertificazione attestante la conformita' degli
stessi all'originale, od infine sostituite con dichiarazioni
sottoscritte dall'interessato.
Resta salva in quest'ultimo caso la possibilita' per
l'amministrazione di procedere ad idonei controlli sulla veridicita'
delle dichiarazioni sostitutive.
Si fa presente altresi' che le dichiarazioni mendaci o false sono
punibili ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia
e nei casi piu' gravi possono comportare l'interdizione temporanea
dai pubblici uffici, ferma restando la decadenza dai benefici
eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della
dichiarazione non veritiera.
I documenti si considerano prodotti in tempo utile, anche se
spediti a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro il
termine suindicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio
postale accettante.
A parita' di merito i titoli di preferenza sono:
1) gli insigniti di medaglia al valor militare;
2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e
privato;
5) gli orfani di guerra;
6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra;
7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e
privato;
8) i feriti in combattimento;
9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione
speciale di merito di guerra, nonche' i capi di famiglia numerosa;
10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex
combattenti;
11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel
settore pubblico e privato;
13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di
guerra;
15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio
nel settore pubblico e privato;
16) coloro che abbiano prestato servizio militare come
combattenti;
17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque
titolo, per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto
il concorso;
18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei
figli a carico;
19) gli invalidi ed i mutilati civili;
20) militari volontari delle Forze armate congedati senza
demerito al termine della ferma o rafferma.
A parita' di merito e di titoli la preferenza e' determinata:
1) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto
che il candidato sia coniugato o meno;
2) dall'avere prestato lodevole servizio nelle pubbliche
amministrazioni;
3) dalla minore eta'.

                               Art. 7.
 
Approvazione della graduatoria
 
Con provvedimento del rettore, tenuto conto - a parita' di
punti - delle preferenze previste dall'art. 6 del presente bando,
sara' approvata la graduatoria generale di merito e sara' dichiarato
il vincitore. Tale provvedimento sara' affisso all'albo dell'Ateneo.
Di tale pubblicazione viene data notizia mediante avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale
«Concorsi ed esami». Dalla data di pubblicazione di detto avviso
decorre il termine per le eventuali impugnative.
La graduatoria definitiva rimane efficace per un termine di
ventiquattro mesi dalla data di pubblicazione dell'avviso nella
Gazzetta Ufficiale.
L'Universita' si riserva la facolta' di utilizzare la graduatoria
per la copertura del posto resosi vacante per qualsiasi causa, per
ulteriori assunzioni di personale, secondo le delibere degli organi
di governo e per assunzioni a tempo determinato.

                               Art. 8.
 
Assunzione in servizio
 
Il candidato dichiarato vincitore e' invitato a sottoscrivere il
contratto di lavoro a tempo indeterminato per la nomina in prova, in
conformita' a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale
vigente relativo al personale dirigente del comparto universita'.
Il candidato vincitore e' tenuto a presentare, entro trenta
giorni dalla data della stipulazione del contratto di lavoro
individuale, la documentazione prescritta dalle vigenti disposizioni:
1) certificato medico, in regola con le vigenti disposizioni
sul bollo, rilasciato dall'azienda sanitaria competente per
territorio attestante l'idoneita' fisica al servizio continuativo ed
incondizionato nell'impiego al quale si riferisce la nomina (in caso
di presenza di qualche imperfezione, questa dovra' essere
specificatamente menzionata con la dichiarazione che la stessa non
menoma l'attitudine fisica all'impiego per il quale ha concorso).
Tale certificato deve essere di data non anteriore a sei mesi
rispetto alla data di stipula del contratto di lavoro.
Se appartenente alle categorie protette dovra' inoltre produrre
la dichiarazione legalizzata rilasciata da un ufficiale sanitario
comprovante che l'invalido, per la natura e il grado della sua
invalidita' o mutilazione, non puo' riuscire di pregiudizio alla
salute o alla incolumita' dei compagni di lavoro o alla sicurezza
degli impianti.
Ai soggetti portatori di handicap, ai sensi della legge
5 febbraio 1992, n. 104, saranno applicate le disposizioni di cui
all'art. 22 della legge stessa.
L'amministrazione ha la facolta' di sottoporre a visita medica di
controllo il vincitore di concorso, in base alla normativa vigente.
2) Dichiarazione resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del
decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445,
dalla quale risulti:
a) luogo e data di nascita;
b) cittadinanza e godimento dei diritti politici, con
l'indicazione che tali requisiti erano posseduti anche alla data di
scadenza del bando;
c) la posizione agli effetti dell'adempimento degli obblighi
militari;
d) la mancanza di condanne penali e di carichi pendenti;
e) titolo di studio e abilitazione professionale previsto al
precedente art. 2;
f) se il candidato ricopra o meno altri posti retribuiti alle
dipendenze dello Stato, di enti pubblici o di aziende private e se
fruisca, comunque, di redditi di lavoro subordinato ed in caso
affermativo relativa opzione, nonche' di non esercitare il commercio,
l'industria, ne' alcuna professione e di non coprire cariche in
societa' costituite a fine di lucro. Detta dichiarazione deve
contenere le eventuali indicazioni concernenti le cause di
risoluzione di precedenti rapporti di impiego (art. 2, lettera g) del
decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686) e deve
essere rilasciata anche se negativa.
Il personale statale di ruolo deve presentare, sempre nel termine
suindicato, una copia integrale dello stato matricolare, il
certificato medico, la dichiarazione di cui al punto 2) per quanto
riguarda il titolo di studio e la relativa abilitazione professionale
ed e' esonerato dalla presentazione degli altri documenti di rito
(art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686).
Per i dipendenti di questo Ateneo valgono le disposizioni di cui
all'art. 9 del decreto rettorale n. 951 del 27 luglio 2000.
I certificati rilasciati dalle competenti autorita' dello Stato
di cui lo straniero e' cittadino, debbono essere conformi alle
disposizioni vigenti nello Stato stesso e debbono, altresi', essere
legalizzati e tradotti dalle rappresentanze diplomatiche o consolari
italiane.
Agli atti e documenti redatti in lingua straniera deve essere
allegata una traduzione in lingua italiana certificata conforme al
testo straniero redatto dalla competente rappresentanza diplomatica o
consolare, ovvero da un traduttore ufficiale.
I documenti si considerano prodotti in tempo utile anche se
spediti a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento entro il
termine suindicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio
postale accettante.
Il termine di trenta giorni puo' essere prorogato
dall'Universita' in caso di comprovato impedimento, scaduto
inutilmente il suddetto termine, non si da' luogo alla stipulazione
del contratto di lavoro, ovvero si provvede, per i rapporti gia'
instaurati, all'immediata risoluzione dei medesimi.
L'amministrazione, nei trenta giorni successivi la presentazione
dei suddetti documenti, provvedera' ad invitare gli interessati a
regolarizzare l'eventuale documentazione incompleta o affetta da vizi
sanabili.

                               Art. 9.
 
Norma finale
 
Per tutto quanto non previsto nel presente bando, valgono le
disposizioni vigenti in materia, in quanto compatibili.
Il presente bando di concorso viene inoltrato al Ministero di
grazia e giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami».
Ne viene altresi' data pubblicita' mediante affissione all'albo
ufficiale dell'Ateneo e reso disponibile nel sito Internet
dell'Universita': http://www.unitus.it> Viterbo, 27 luglio 2006
Il rettore: Mancini

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