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UNIVERSITA' DI TRENTO

Bando per la scuola di dottorato di ricerca in «Studi giuridici
comparati ed europei» - 23° ciclo

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.54 del 10/7/2007
Ente:UNIVERSITA' DI TRENTO
Località:Trento  (TN)
Codice atto:07E04403
Sezione:Università
Tipologia:Concorso
Numero di posti:-
Scadenza:30/8/2007

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                             IL RETTORE
 
Vista la legge del 3 luglio 1998, n. 210 e in particolare
l'art. 4, che demanda alle universita' il compito di disciplinare con
proprio regolamento l'istituzione dei corsi di dottorato di ricerca,
le modalita' di accesso e di conseguimento del titolo, nel rispetto
dei criteri generali fissati con regolamento ministeriale;
Visto il decreto ministeriale del 30 aprile 1999, n. 224, recante
i criteri generali cui debbono attenersi le singole sedi
universitarie nel disciplinare i corsi di dottorato di ricerca;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
9 aprile 2001, e successive modificazioni e integrazioni, con il
quale sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di
trattamento sul diritto agli studi universitari;
Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Trento e in
particolare l'art. 8, comma 3;
Visto il regolamento di Ateneo in materia di scuole di dottorato
di ricerca, emanato con decreto rettorale del 16 dicembre 2003,
n. 997, e successivamente modificato con decreto rettorale del
19 aprile 2006, n. 359;
Vista la proposta del dipartimento di scienze giuridiche;
Vista la relazione del nucleo di valutazione interna del
16 gennaio 2007 in ordine ai requisiti di idoneita' delle scuole di
dottorato di ricerca proposte;
Vista la delibera assunta congiuntamente dal senato accademico e
dalla commissione della ricerca scientifica in data 6 febbraio 2007;
Tutto cio' premesso;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Attivazione
 
E' attivato presso l'Universita' degli studi di Trento il 23°
ciclo della Scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici
comparati ed europei, in collaborazione con:
Dipartimento di scienze giuridiche, dottorato di ricerca in
diritto penale, Universita' di Parma;
Max Planck Institute for Intellectual Property Competition and
Tax Law, Munich (D);
Ecole Normale Superieure Lettres et Sciences Humaines, Lyon
(F);
Departamento de Derecho Penal, UNED (Universidad Nacional de
Educacion a Distancia) (E);
University of Illinois at Urbana Champaign (USA);
Wirtschaftswissenschaft Fakultät Eichstätt, Ingolstadt (D);
Departamento de Derecho Penal y Criminologia, Facultad de
Derecho, Universidad de Buenos Aires (ARG);
Rotterdam Institute of Law and Economics (RILE), Universita' di
Rotterdam (NL);
Departamento de Derecho del Trabajo, Universidad de Salamanca
(E);
Departamento de Derecho Publico, Universidad de Salamanca (E);
Institute for Criminal Law and Justice, Department of Foreign
and International Criminal Law, Georg-August Universität Goettingen
(D);
Dipartimento di diritto pubblico, Universita' Jaume I di
Castellon de la Plana (E);
G.J. Wiarda Instituut of Legal Sciences, Utrecht Law School,
Utrecht (NL);
Institut für geschichtliche Rechtswissenschaft - Romanistische
Abteilung, Universität Heidelberg (D);
Institute of European Law and Comparative Legislation, Faculty
of Law, University of Rijeka (HR).
Durata: triennale.
Indirizzi specialistici attivati:
A. diritto privato, privato comparato e commerciale;
B. scienze pubblicistiche;
C. diritto e procedura penale e filosofia del diritto;
D. storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo
E. diritto sostanziale e processuale del lavoro;
Settori scientifico-disciplinari:
diritto privato (IUS/01);
diritto privato comparato (IUS/02);
diritto commerciale (IUS/04);
diritto del lavoro (IUS/07);
istituzioni di diritto pubblico (IUS/09);
diritto amministrativo (IUS/10);
diritto processuale civile (IUS/15);
diritto processuale penale (IUS/16);
diritto penale (IUS/17);
diritto romano e diritti dell'antichita' (IUS/18);
storia del diritto medievale e moderno (IUS/19);
filosofia del diritto (IUS/20);
diritto pubblico comparato (IUS/21);
storia delle dottrine politiche (SPS/02).
Coordinatore: prof. Gabriele Fornasari - Tel. 0461 883886 -
e.mail: fornasari@jus.unitn.it
Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese.
E' indetta selezione pubblica per la copertura di sedici posti di
cui otto coperti da borsa di studio, finanziati dall'Universita'
degli studi di Trento.
I posti con borsa di studio potranno essere aumentati a seguito
di finanziamenti, erogati da altre universita', enti pubblici di
ricerca o da qualificate strutture produttive private, che si
rendessero disponibili dopo l'emanazione del presente bando ed entro
la data fissata per l'espletamento della prima prova concorsuale.
L'eventuale aumento del numero di borse di studio potra' determinare
l'incremento dei posti complessivamente messi a concorso. Di tale
incremento sara' data comunicazione alla pagina Internet: http://
portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm
>

                               Art. 2.
 
Requisiti di ammissione
 
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso di
ammissione alla Scuola di dottorato di ricerca di cui al precedente
articolo, senza limiti di sesso, di eta' e di cittadinanza, coloro
che sono in possesso di laurea specialistica (magistrale), attivata
ai sensi del decreto ministeriale n. 509 del 3 novembre 1999 e
successive modifiche, di diploma di laurea del previgente ordinamento
o di analogo titolo accademico conseguito all'estero.
I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non
sia gia' stato dichiarato equipollente a una laurea italiana,
dovranno fare espressa richiesta di idoneita' del titolo di studio
nella domanda di partecipazione al concorso. In tal caso sara'
necessario allegare alla domanda stessa, oltre al certificato di
laurea o all'autocertificazione di laurea (prevista, ai sensi del
decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000,
per i soli cittadini comunitari), anche la traduzione in inglese del
certificato relativo al titolo accademico conseguito, con
l'indicazione degli esami sostenuti e delle corrispondenti votazioni,
sottoscritta sotto la propria responsabilita', al fine di consentire
al collegio dei docenti la dichiarazione di idoneita', valida
unicamente ai fini dell'ammissione alla selezione pubblica.
I candidati extracomunitari risultati vincitori, in possesso di
titolo accademico straniero, dovranno presentare la dichiarazione di
valore e il certificato di laurea con esami e votazioni, tradotto e
legalizzato dalle rappresentanze diplomatiche o consolari del Paese
al cui ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato entro
la data fissata per l'iscrizione.
Possono partecipare alla selezione anche coloro che conseguiranno
il diploma di laurea entro la data fissata per l'espletamento della
prima prova concorsuale. In tale caso l'ammissione alla selezione
verra' disposta «con riserva» e il candidato sara' tenuto a
presentare, a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea o
autocertificazione (prevista, ai sensi del decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000, per i soli cittadini
comunitari) prima di tale data.

                               Art. 3.
 
Programma del corso
 
Il programma formativo del primo anno e' comune a tutti i
curricula attivati.
Esso si fonda su un corso di complessive 80 ore
sull'interpretazione giuridica, dai punti di vista storico,
filosofico, comparatistico e relativo alle diverse discipline del
diritto.
Lo svolgimento dei corsi potra' aver luogo anche tramite il
ricorso a docenti italiani o stranieri esterni al dipartimento; parte
delle lezioni saranno tenute in lingua inglese.
Altre 20 ore del programma formativo saranno costituite da
iniziative seminariali su tematiche trasversali, quali,
esemplificativamente, la circolazione dei modelli giuridici, le
istituzioni del diritto islamico, il rapporto tra scienze giuridiche
e scienze sociali, innovazioni giuridiche dovute al fenomeno della
globalizzazione, l'analisi economica del diritto.
Altre 20 ore del programma formativo saranno a disposizione dei
dottorandi per la partecipazione ad attivita' convegnistiche interne
o esterne al dipartimento.
Il programma degli anni successivi si articola per curricula,
attraverso iniziative seminariali e brevi corsi.
Programma degli anni successivi (suddivisi per indirizzi
specialistici):
 
A) Diritto privato, privato comparato e commerciale.
 
Gli ambiti tematici del dottorato in riferimento al secondo e
terzo anno di corso saranno:
la conoscenza dei modelli - macrocomparazione e comparazione
diacronica;
la comparazione degli istituti - microcomparazione e
comparazione sincronica;
il diritto delle imprese: struttura finanziaria, modelli
societari di corporate governance, integrazione tra imprese, profili
sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo.
Saranno approfondite in particolare le seguenti tematiche
corrispondenti a moduli didattici:
sistemi giuridici comparati - proprieta', contratto,
responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law;
formazione di un diritto privato comune europeo;
circolazione dei modelli nell'ambito del diritto privato
europeo - circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law;
diritto dell'economia - circolazione dei modelli ed analisi
economica.
Gia' nel corso dei cicli precedenti, il percorso di analisi
economica del diritto inserito all'interno della Scuola di dottorato
in studi giuridici comparati ed europei ha consentito una stretta
collaborazione con il dipartimento di economia per la realizzazione
di alcune iniziative rivolte ai dottorandi. In particolare, si
segnala l'esperienza, che si intende ripetere, della tavola rotonda
su «Teoria e prassi della regolazione» che ha visto il coinvolgimento
del prof. Lorenzo Sacconi. Anche per questo ciclo i dottorandi
potranno partecipare ad altre iniziative organizzate dal dipartimento
di economia, come il Summer Institute in Behavioral Economics, e ad
altri seminari su temi di ricerca comuni ai dipartimenti di scienze
giuridiche e di economia. E' previsto, inoltre, lo svolgimento di
lezioni di analisi economica del diritto in comune con la Scuola di
dottorato in economics and Management.
B) Scienze pubblicistiche.
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere
giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali.
In questa parte, l'indirizzo specialistico manterra' al proprio
interno una struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita'
di centri d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una
prospettiva di diritto nazionale, comparato e comunitario, e
internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e
procedurali della tutela dei diritti fondamentali.
In particolare, oggetto specifico del curriculum saranno i
seguenti temi:
diritti fondamentali: origini filosofiche e codificazione
costituzionale;
diritti fondamentali: fondamento, regime, struttura e
contenuto;
diritti dei cittadini comunitari;
diritti dei cittadini extracomunitari;
gli strumenti internazionali di tutela: strumenti universali
(ONU) e strumenti regionali (Consiglio d'Europa, OUA, OSA);
gli strumenti processuali internazionali e sovranazionali:
giudici internazionali e giudice comunitario; rapporti con le
giurisdizioni nazionali;
gli strumenti di tutela del settore: la liberta' di
manifestazione del pensiero (liberta' informatica, liberta' di
comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela
dei dati sanitari, tutela dei dati statistici, il regime delle
deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le carte
dei servizi (la posizione dell'utente nei confronti dei soggetti
erogatori di servizi pubblici); gli strumenti di attuazione del
principio di sussidiarieta' orizzontale;
i diritti delle minoranze (etniche, linguistiche): strumenti di
tutela individuale e collettiva;
i diritti fondamentali di fronte alle nuove tecnologie
applicate alla biomedicina (BioDiritto);
strumenti di tutela: a) giustizia costituzionale; b) giustizia
amministrativa; c) giurisdizione ordinaria;
strumenti di tutela: tutela definitiva e tutela cautelare.
C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto.
I temi di ricerca proposti si sviluppano nei seguenti settori:
armonizzazione del diritto penale e processuale penale in
prospettiva europea e transnazionale.
In questo ambito, si intende privilegiare studi relativi alla
comparazione tra gli ordinamenti con particolare attenzione ai
profili di armonizzazione, oggi incentivati da iniziative
sovranazionali che vanno nella direzione di un adeguamento dei
diritti nazionali a principi fissati in disposizioni di diritto
comunitario o internazionale.
Riguardo alla relazione con il diritto comunitario, si guardera'
soprattutto all'individuazione degli strumenti di contrasto comuni
nella lotta contro le frodi, il riciclaggio, la tutela dell'ambiente,
considerando sia le fattispecie incriminatici che le misure di natura
processuali, come ad esempio l'introduzione del mandato di cattura
europeo.
Riguardo alla relazione con il diritto internazionale, sara'
oggetto principale di attenzione lo statuto della Corte penale
internazionale, e la sua attuazione mediante i procedimenti davanti
alla Corte dell'Aia. La giurisprudenza della Corte sara' in grado di
fornire interessantissimi e numerosi spunti per articolate indagini
scientifiche su questioni fondamentali concernenti i presupposti di
teoria generale del reato (criteri di imputazione, elemento
soggettivo ed errore, concorso di persone, scriminanti e scusanti,
commisurazione della pena), le singole fattispecie criminose
(genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanita) ed
importanti aspetti processuali (ruolo dell'accusa, azione penale,
tecniche di indagine, formazione della prova, ne bis in idem,
efficacia del giudicato).
La riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso
la ricerca di una giustizia «sostanziale», da' luogo anche ad un
ripensamento di natura giusfilosofica sul concetto di giustizia e
sull'opportunita' di armonizzare principi e regole, per individuare
spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i
limiti mostrati dal formalismo;
diritto penale e nuove tecnologie.
Al centro dell'analisi saranno, in questo settore, il diritto
penale dell'informatica e di internet da un lato ed il rapporto fra
diritto penale e bioetica, dall'altro.
Sul primo punto, con l'ausilio delle competenze in tema di
informatica giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica, le
ricerche potranno avere ad oggetto le esigenze di disciplina e di
armonizzazione giuridica causate dall'imponente sviluppo delle
relazioni attraverso la rete, con la conseguente quantita' di
problemi di natura penale in riferimento alla tutela della privacy e
del copyright, alle intercettazioni illecite, alla diffusione di
materiali pornografici, all'individuazione di profili di
responsabilita' dell'internet provider, nonche', sul versante
processuale, al regime delle prove ed alla cooperazione
internazionale.
Sul secondo punto, si potranno sviluppare ricerche di natura
interdisciplinare, nelle quali far convergere le competenze
giuspenalistiche e giusfilosofiche, sui temi relativi, tra l'altro,
alla identita' genetica, alle tecniche di fecondazione assistita e
alla tutela della vita prenatale, ai trattamenti di fine vita, alla
produzione di organismi geneticamente modificati;
tecniche alternative di risoluzione dei conflitti.
Si tratta di un settore di indagine di grande attualita',
incentrato in particolare sul versante della giustizia conciliativa
attuata attraverso la mediazione tra autore e vittima e sulla
conseguente individuazione di sanzioni pur sempre penali ma
caratterizzate dalla natura riparatoria.
Terreno privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace,
chiamato ad intervenire proprio con strumenti di questo tipo, e
comunque mai con sanzioni detentive, nel regolare conflitti
interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'.
Interessante, al riguardo, e' lo studio delle particolari forme
processuali che il giudice di pace utilizza per raggiungere i
suddetti scopi, dei criteri di imputazione del fatto e soprattutto
della funzionalita' del regime sanzionatorio che e' chiamato ad
applicare, la cui caratteristica non e' tanto la mitezza quando
l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione
del reo e di riconciliazione tra autore e vittima.
Nella chiave interdisciplinare di questo tipo di indagine, la
riflessione giusfilosofica apporta un necessario contributo sul
versante della struttura e dei fini della pena, reso ancor piu'
attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene
tradizionali;
argomentazione giuridica, diritto e processo penale.
In questo percorso si affronteranno i temi soprattutto connessi
alla forma del ragionamento giuridico che si realizza nel processo
penale, sia in chiave descrittiva con riguardo ai diversi
ordinamenti, sia prescrittivamente con riguardo alle specificita'
logiche e linguistiche che derivano dalla struttura dialogica della
controversia. Quest'ultima esige infatti, per meglio essere compresa
e tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica che
la piu' recente epistemologia giuridica post-positivista ha messo
ampiamente in luce.
Essenziale, nel merito, lo studio, in una prospettiva di natura
teorico-giuridica, delle questioni legate all'interpretazione delle
norme penali e processuali (come nel caso della cd. prova
scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il
diritto penale come prassi sociale.
D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo.
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
saranno rivolti ad abbracciare un orizzonte molto ampio di studi
storico-giuridici, dai diritti dell'antichita' e dalla tradizione
romanistica al diritto comune fino alla piena modernita',
caratterizzandosi per un'attenzione speciale alla dimensione
giurisprudenziale e dottrinale del diritto. Il curriculum
storico-giuridico non e' destinato a svolgere alcuna funzione
incoativa, ma a sottolineare l'intrinseca dimensione storica
dell'esperienza giuridica, e in particolar modo del pensiero
scientifico nella grande stagione classica della giurisprudenza
romana e, successivamente, dell'elaborazione giusdottrinale nella
lunga durata dello ius commune Europaeum.
Il contributo delle discipline storiche alla formazione dei
dottorandi si indirizza percio' da una parte verso la comunicazione
del patrimonio metodologico e concettuale depositato nel diritto
romano e nella piu' ampia tradizione giuridica europea, dall'altra
verso la comprensione di specifici ambiti di esperienza storica del
diritto, individuati in relazione ai temi di ricerca dei singoli
dottorandi.
Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due anni
successivi al primo anno comune, si palesano quelli relativi
all'esperienza giuridica romana, alla produzione dottrinale
nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra forme
letterarie ed elaborazione teorica (letteratura consulente e
commentariale), alla comparazione tra i diritti propri nella loro
dimensione storica.
Nel suo complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta.
Per tutti i dottorandi e' previsto un periodo di soggiorno
all'estero della durata di 6 mesi (anche non consecutivi) presso le
strutture che hanno manifestato la disponibilita' ad accoglierli.
I dottorandi saranno incentivati a frequentare stages e masters
tenuti presso importanti universita' straniere con le quali si
intrattengono rapporti di scambio di giovani studiosi e presso le
quali insegnano, stabilmente o in qualita' di visiting professor,
alcuni componenti del collegio dei docenti.
E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro.
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere
giuslavoristico, in particolare la disciplina dei rapporti
individuali e collettivi di lavoro in prospettiva europea e
transnazionale, nonche' i profili fondamentali del rito e
dell'arbitrato lavoristici.
In questa parte si approfondiranno, attraverso una lettura
interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato,
parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di tutela
dei lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro piu'
ampia accezione, nell'ambito della dimensione nazionale e
transnazionale.
Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di sistemi
caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di fonti normative
nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di
affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere
un curriculum formativo strutturato su due livelli: il primo
finalizzato all'approfondimento dei principi generali in materia di
tutela dei diritti fondamentali della persona e dei principi
caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di
tematiche piu' specifiche, strettamente inerenti al diritto
sostanziale e processuale del lavoro e attinenti alla tutela dei
lavoratori. Si tratta di due centri d'attenzione diversi, ma
liberamente aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul piano
del diritto nazionale e comparato, sia sul piano del diritto
internazionale e sovranazionale.
In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata ai temi
connessi alla sempre piu' forte spinta all'armonizzazione normativa
certamente derivante dal rafforzamento dell'Unione Europea, ma
riscontrabili anche sul piano transnazionale, che determina un
sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno
dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale.
Pertanto, oltre alle problematiche di carattere generale
concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della
persona, saranno oggetto del curriculum i seguenti grandi temi:
rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare riguardo
al diritto dell'Unione europea e dell'OIL - e diritto interno;
armonizzazione o «comunitarizzazione» delle discipline nei
diversi settori con particolare riferimento a:
liberta' di circolazione dei lavoratori;
diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari;
tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive;
tutela della privacy e nuove tecnologie;
promozione dell'impiego e formazione professionale;
sicurezza e ambiente di lavoro;
tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato,
parasubordinato, autonomo;
promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita'
in entrata ed in uscita dal mercato del lavoro;
poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro;
strumenti e tecniche di tutela: autotutela e tutela
giurisdizionale: civile, penale e amministrativa;
le tecniche di tutela alternative al processo
giurisdizionale: conciliazione ed arbitrato;
ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel
contesto nazionale, comunitario e internazionale;
contrattazione collettiva transnazionale ed europea.
I dottorandi verranno inoltre indirizzati alla frequenza delle
iniziative culturali e scientifiche organizzate dall'Associazione
italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (AIDLASS),
nonche' a quella promossa dalla Associazione italiana fra gli
studiosi del processo civile.

                               Art. 4.
 
Domanda di ammissione
 
La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta
utilizzando il fac-simile allegato al presente bando.
La domanda, corredata degli allegati richiesti, dovra' pervenire
all'Universita' degli studi di Trento, entro il termine perentorio
del 30 agosto 2007, con una delle seguenti modalita':
consegna a mano all'ufficio dottorati di ricerca, via Inama
n. 5 - 38100 Trento, dal lunedi' al venerdi', dalle ore 10,00 alle
ore 12,00;
spedizione tramite posta al seguente indirizzo: al magnifico
rettore dell'Universita' degli studi di Trento, via Belenzani n. 12 -
38100 Trento - Italia (specificando sulla busta «Concorso per la
Scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed
europei»);
via fax al seguente numero: 0039 0461 882191.
L'Universita' degli studi di Trento non assume alcuna
responsabilita' per la perdita di comunicazioni dipendente da
inesatta indicazione del recapito da parte del candidato, ne' per
eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa
dell'amministrazione stessa.
Non si terra' conto delle domande pervenute oltre il 30 agosto
2007 anche se spedite prima.
Ai sensi della legge n. 104/1992, art. 20, nonche' della legge
n. 68/1999, art. 16, comma 1, i candidati in situazione di handicap
dovranno fare esplicita richiesta, nella domanda di ammissione al
concorso, riguardo l'ausilio e i tempi aggiuntivi eventualmente
necessari per poter sostenere le prove. A tale riguardo, i dati
sensibili saranno custoditi e trattati con la riservatezza prevista
dal decreto legislativo n. 196/2003 «Codice in materia di protezione
dei dati personali».
Allegati alla domanda di partecipazione:
fotocopia della carta d'identita' in carta libera o del
passaporto;
curriculum di studi;
eventuali certificati di conoscenza di lingue straniere.
I candidati in possesso di titolo accademico straniero non ancora
dichiarato equipollente ad una laurea italiana dovranno far pervenire
anche una traduzione in inglese del certificato relativo al titolo
accademico conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti e
delle relative votazioni, sottoscritta sotto la propria
responsabilita', al fine di consentire al collegio dei docenti la
dichiarazione di idoneita', valida unicamente ai fini dell'ammissione
alla selezione pubblica.
Qualora, successivamente alla presentazione della domanda di
partecipazione al concorso, il candidato dovesse integrare la propria
documentazione, dovra' far pervenire entro e non oltre il 30 agosto
2007 il materiale aggiuntivo specificando sulla busta: nome, cognome,
scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed
europei e l'oggetto: integrazione domanda.
L'Universita' degli studi di Trento si riserva di effettuare
controlli anche a campione secondo quanto previsto dagli articoli 71
e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del
28 dicembre 2000. Potra' essere disposta in ogni momento, con
provvedimento motivato, l'esclusione dei candidati alla selezione per
difetto di requisiti previsti dal presente bando.

                               Art. 5.
 
Prove di ammissione
 
Le prove di esame si svolgeranno in lingua italiana o in altra
lingua straniera scelta dal candidato tra l'inglese, il tedesco, il
francese e lo spagnolo e sono intese ad accertare le conoscenze di
base e l'attitudine del candidato alla ricerca con specifico
riferimento all'indirizzo specialistico prescelto.
La selezione consiste in una prova scritta su un tema vertente,
per ciascun indirizzo, su di un argomento estratto a sorte tra quelli
predisposti dalla commissione, nonche' in una prova orale comprensiva
di una verifica delle conoscenze relative ad una lingua a scelta fra
inglese, tedesco, francese e spagnolo.
Per sostenere le prove i candidati dovranno esibire un idoneo
documento di riconoscimento.
Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta
abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60.
La prova orale si intende superata con il conseguimento di un
punteggio pari o superiore a 36/60.
Il calendario delle prove, con l'indicazione della data, del
luogo e dell'ora in cui si terranno, sara' reso noto almeno venti
giorni prima, con avviso pubblicato in Internet, alla pagina:
http://portale.unitn.it /ic/dott/sgce.htm come previsto dall'art. 20
del regolamento di Ateneo in materia di scuole di dottorato di
ricerca.

                               Art. 6.
 
Programma di esame
 
La prova scritta consiste in un elaborato avente ad oggetto un
argomento relativo ad uno degli indirizzi specialistici attivati.
I candidati avranno l'opzione tra diversi elaborati nell'ambito
dell'indirizzo specialistico scelto.
In particolare:
indirizzo di diritto privato, privato comparato e commerciale:
diritto privato comparato/analisi economica del diritto/diritto
commerciale;
indirizzo di scienze pubblicistiche: diritto
costituzionale/diritto amministrativo;
indirizzo di diritto e procedura penale e filosofia del
diritto: diritto penale/diritto processuale penale/filosofia del
diritto;
indirizzo di diritto sostanziale e processuale del lavoro:
diritto del lavoro/diritto processuale civile;
indirizzo di storia del diritto romano e del pensiero giuridico
europeo: diritto romano/storia del pensiero giuridico europeo.
La prova orale sara' volta ad una verifica generale delle
conoscenze del candidato riguardo alla materia dell'indirizzo
prescelto ed avra' altresi' ad oggetto la ricerca che il candidato
intende svolgere.

                               Art. 7.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice per l'accesso al corso e' nominata
dal rettore sentito il collegio dei docenti. Essa si compone di tre
membri scelti tra i professori e i ricercatori di ruolo, anche
stranieri, afferenti alle aree scientifico-disciplinari cui si
riferiscono gli indirizzi specialistici. La commissione puo' essere,
inoltre, integrata da non piu' di due esperti, anche stranieri,
scelti nell'ambito di enti e di strutture pubbliche e private di
ricerca. La nomina di tali esperti e' obbligatoria nel caso di
convenzioni o intese con piccole e medie imprese.
Espletate le prove di concorso, la commissione compila la
graduatoria generale di merito sulla base dei punteggi ottenuti dai
candidati nelle singole prove.
La graduatoria sara' resa pubblica sul sito Internet
all'indirizzo: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm> Mediante tale avviso si intende assolto l'adempimento relativo
alla pubblicita' degli atti.
Ai vincitori non saranno inviate comunicazioni personali.

                               Art. 8.
 
Ammissione alla scuola di dottorato
 
I candidati saranno ammessi alla scuola di dottorato secondo
l'ordine di graduatoria fino alla concorrenza del numero dei posti
messi a concorso.
In caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di
studio prevale la valutazione della situazione economica determinata
ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
9 aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni; per
l'assegnazione dei posti senza borsa di studio prevale la minore
eta'.
In corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima
dell'inizio del corso, subentra altro candidato secondo l'ordine
della graduatoria.
In caso di rinuncia o di esclusione del vincitore nel primo
trimestre del primo anno di corso, e' facolta' del collegio dei
docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto vacante con un
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In base all'art. 19, comma 3 del regolamento di Ateneo in materia
di scuole di dottorato di ricerca e a quanto precedentemente
deliberato dal collegio dei docenti, la commissione esaminatrice
ammettera' in soprannumero, in misura non eccedente il 12,5% del
totale dei posti attivati, candidati idonei nella graduatoria di
merito appartenenti ad una della seguenti categorie:
candidati extracomunitari che risultino assegnatari di borsa di
studio a qualsiasi titolo conferita;
candidati appartenenti a Paesi con i quali esista uno specifico
accordo intergovernativo seguito da apposita convenzione con
l'Ateneo, senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita' di
Trento;
assegnisti di ricerca, ai sensi dell'art. 51 della legge n.
449/1997.

                               Art. 9.
 
Modalita' di iscrizione alla scuola di dottorato
 
I candidati, utilmente collocati nella graduatoria di merito,
dovranno presentare o fare pervenire domanda di iscrizione alla
scuola di dottorato in carta legale al seguente indirizzo:
«Universita' degli studi di Trento - Direzione servizi e
comunicazione - Ufficio dottorati di ricerca, via Inama n. 5 - 38100
Trento - Italia», entro quindici giorni a decorrere dal giorno
successivo a quello di pubblicazione della graduatoria finale alla
pagina: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm> La domanda dovra' essere corredata, ove previsto, della ricevuta
del pagamento della tassa provinciale per il diritto allo studio
universitario (TDS).
Nella domanda di iscrizione (disponibile presso l'ufficio
dottorati di ricerca e scaricabile alla pagina:
http://portale.unitn.it/ic/dott.htm) il candidato dichiara:
di chiedere/non chiedere l'erogazione della borsa di studio
(anche i vincitori non beneficiari di borsa devono effettuare tale
opzione nell'eventualita' che un candidato avente titolo alla borsa
vi rinunci);
di essere/non essere titolare di una borsa di studio conferita
dal Ministero degli affari esteri o da altra istituzione italiana o
straniera;
di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di una borsa di
studio (anche per un solo anno) per un corso di dottorato di ricerca
in Italia;
di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi
di diploma, di laurea, a scuole di specializzazione, ad altre
scuole/corsi di dottorato e a master di I e II livello fino al
conseguimento del titolo. In caso affermativo, di impegnarsi a
sospenderne la frequenza prima dell'inizio del corso;
di essere/non essere in servizio presso una pubblica
amministrazione o altro ente pubblico italiano;
di impegnarsi a richiedere preventivamente al collegio dei
docenti l'autorizzazione allo svolgimento di eventuali attivita'
lavorative;
di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni cambiamento
della propria residenza e recapito.
I vincitori provenienti da Paesi non comunitari, in possesso di
titolo accademico straniero, dovranno inoltre allegare il certificato
di laurea con esami e votazioni, tradotto e legalizzato dalle
rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del Paese al cui
ordinamento appartenga l'istituzione che l'ha rilasciato e la
relativa dichiarazione di valore.
I vincitori che non presentano la domanda di ammissione nel
termine di quindici giorni, decorrente dal giorno successivo a quello
di pubblicazione della graduatoria finale alla pagina Internet:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm sono considerati
rinunciatari e i posti corrispondenti sono messi a disposizione dei
candidati classificatisi idonei, secondo l'ordine della graduatoria.

                              Art. 10.
 
Borse di studio
 
Le borse di studio sono assegnate in base alla graduatoria
generale di merito redatta dalla competente commissione esaminatrice.
Qualora l'avente titolo rinunci alla borsa subentra altro
candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In presenza di una o piu' borse di dottorato finanziate da enti
esterni, i candidati possono scegliere di quale fruire in relazione
alla loro posizione nella graduatoria generale di merito. Qualora la
borsa finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione della stessa a
specifiche tematiche di tesi, il candidato puo' scegliere se
accettare la borsa o rinunciarvi. In caso di accettazione il
candidato sara' tenuto a menzionare l'ente finanziatore nella tesi di
dottorato e, a consegnare, all'ottenimento del titolo, una copia
della tesi all'ente finanziatore stesso.
L'importo annuo netto della borsa di studio ammonta per il 2007 1
a:
euro 9.920,46 per i dottorandi residenti in Italia;
euro 10.561,54 per i dottorandi residenti all'estero;
euro 10.209,88 per i dottorandi residenti in Italia iscritti ad
altre forme assicurative obbligatorie.
Le somme vengono erogate, di norma, a cadenza bimestrale
anticipata, salvo recupero di indebito per le ipotesi di esclusione o
sospensione del dottorando.
Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse
di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse
da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando.
La borsa di studio e' aumentata del 50%, per i periodi di
permanenza all'estero autorizzati dal coordinatore o dal collegio dei
docenti.
Previo mantenimento dei requisiti di merito, la durata
dell'erogazione della borsa di studio e' pari all'intera durata del
ciclo.
Le sospensioni della frequenza del corso di durata superiore a
trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa.

                              Art. 11.
 
Obblighi e diritti dei dottorandi
 
I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato
e di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca,
secondo i programmi e le modalita' fissate dal collegio dei docenti,
come specificato all'art. 3 del presente bando.
I dottorandi impegnati in un programma di co-tutela di tesi hanno
altresi' l'obbligo di seguire le attivita' di studio e di ricerca
fissate secondo l'apposita convenzione con l'universita' straniera.
Ogni dottorando, nel periodo compreso tra l'inizio del secondo e
la fine del terzo anno di corso, e' tenuto a trascorrere un periodo
minimo di sei mesi (non necessariamente continuativi) di ricerca
presso istituti stranieri, salva espressa deroga del collegio dei
docenti su richiesta dell'interessato.
A seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando,
il collegio dei docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al
rettore la sua esclusione dalla scuola.
Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano lo
svolgimento di una specifica attivita' di ricerca, vincolano gli
assegnatari allo svolgimento di tale attivita'.
L'Universita' garantisce nel periodo di frequenza del corso la
copertura assicurativa per infortuni e responsabilita' civile,
limitatamente alle attivita' che si riferiscono al dottorato di
ricerca.
Il pubblico dipendente ammesso al dottorato di ricerca puo'
domandare di essere collocato, fin dall'inizio e per tutta la durata
del corso di dottorato, in aspettativa per motivi di studio, senza
assegni, e puo' usufruire della borsa di studio, ove ricorrano le
condizioni richieste.
In caso di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa
di studio, o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa
conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in
godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e'
instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del
dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'amministrazione
pubblica cessi per volonta' del dipendente nei due anni successivi,
e' dovuta la ripetizione degli importi corrisposti durante il corso
di dottorato.
1 Alla data di emanazione del presente bando, la normativa
vigente stabilisce ex art. 2, comma 26 della legge n. 335/1995, e
successive modifiche e integrazioni, che la borsa di dottorato e'
assoggettabile a contributo INPS, pari al 16% o 23,50%, di cui 1/3 a
carico del dottorando.

                              Art. 12.
 
Conseguimento del titolo
 
A conclusione del ciclo, il dottorando sostiene un esame finale
davanti ad una commissione giudicatrice nominata dal rettore, su
designazione del collegio dei docenti in conformita' al regolamento
di Ateneo in materia di scuole di dottorato di ricerca.
Il dottorando discute la tesi nella lingua concordata con il
coordinatore.
Il dottorando, che abbia sostenuto l'esame finale con esito
positivo, consegue il titolo di dottore di ricerca.

                            Art. 12-bis.
 
Dottorato europeo
 
Il dottorato prevede la possibilita' di conseguire il
riconoscimento di carattere europeo a condizione che rispetti i
requisiti richiesti dalla dichiarazione della Conferenza dei rettori
dell'Unione europea, formulata al Congresso di Salamanca del 1991.
In particolare, in questi casi:
1) la tesi dottorale dovra' essere approvata da almeno due
docenti, di almeno due istituzioni di istruzione superiore
appartenenti a due Stati europei diversi dallo Stato in cui la tesi
sara' discussa;
2) almeno uno dei membri della commissione giudicatrice sara'
un professore di uno dei due Stati europei diversi dallo Stato in cui
la tesi sara' discussa;
3) almeno una parte della discussione della tesi avverra' in
una lingua ufficiale diversa da quella dello Stato in cui ha luogo
l'esame finale;
4) la preparazione della tesi avra' luogo con attivita' di
ricerca che preveda la permanenza all'estero in uno Stato europeo,
per almeno un trimestre, presso le strutture universitarie e di
ricerca che hanno aderito o dichiarato la disponibilita' alla
collaborazione con il dottorato.

                              Art. 13.
 
Trattamento dei dati personali
 
L'Universita' degli studi di Trento, in attuazione del decreto
legislativo n. 196/2003 «Codice in materia di protezione dei dati
personali», si impegna a utilizzare i dati personali forniti dal
candidato per l'espletamento delle procedure concorsuali e per fini
istituzionali.
La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi
di cui alla succitata legge espressione di tacito consenso a che i
dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali
vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli studi di
Trento.

                              Art. 14.
 
Norme di riferimento
 
Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento
all'art. 4 della legge n. 210 del 3 luglio 1998, al decreto
ministeriale n. 224 del 30 aprile 1999 e al regolamento di Ateneo in
materia di scuole di dottorato di ricerca, emanato con decreto
rettorale n. 997 del 16 dicembre 2003, e successivamente modificato
con decreto rettorale n. 359 del 19 aprile 2006.
Trento, 22 giugno 2007
Il rettore: Bassi

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