Mininterno.net - Bando di concorso UNIVERSITA' DI TRENTO Selezione pubblica per l'ammissione al corso di ...
 
 
 

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UNIVERSITA' DI TRENTO

Selezione pubblica per l'ammissione al corso di dottorato di ricerca
in studi giuridici comparati ed europei - 19° ciclo

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.51 del 1/7/2003
Ente:UNIVERSITA' DI TRENTO
Località:Trento  (TN)
Codice atto:03E03710
Sezione:Università
Tipologia:Concorso
Numero di posti:-
Scadenza:26/9/2003

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                             IL RETTORE
 
Vista la legge 3 luglio 1998, n. 210, e in particolare l'art. 4,
che demanda alle Universita' il compito di disciplinare con proprio
regolamento l'istituzione dei corsi di dottorato di ricerca, le
modalita' di accesso e di conseguimento del titolo, nel rispetto dei
criteri generali fissati con regolamento ministeriale;
Visto il decreto ministeriale 30 aprile 1999, n. 224, recante i
criteri generali cui debbono attenersi le singole sedi universitarie
nel disciplinare i corsi di dottorato di ricerca;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
9 aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni, con il quale
sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento sul
diritto agli studi universitari;
Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Trento e in
particolare l'art. 9, comma 3;
Visto il regolamento dell'Universita' di Trento in materia di
dottorati di ricerca, emanato con decreto rettorale del 23 giugno
1999, n. 663, modificato con decreto rettorale del 6 giugno 2001,
n. 538, e decreto rettorale n. 186 del 12 febbraio 2003;
Vista la proposta del Dipartimento di scienze giuridiche;
Visto il parere espresso dal comitato scientifico nella seduta
del 4 aprile 2003 in ordine alla rilevanza scientifica delle proposte
di attivazione di corsi di dottorato di ricerca;
Vista la relazione del nucleo di valutazione interna
dell'11 aprile 2003 in ordine ai requisiti di idoneita' dei corsi di
dottorato proposti;
Vista la delibera assunta congiuntamente dal senato accademico e
dalla commissione della ricerca scientifica in data 15 aprile 2003;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Attivazione
 
E' attivato presso l'Universita' degli studi di Trento il 19°
ciclo del dottorato di ricerca in studi giuridici comparati ed
europei, in collaborazione le Universita' di Göttingen (Germania),
Castellon de la Plana (Spagna), Pompeu Fabra-Barcelona (Spagna),
Maastricht University (Olanda), Illinois at Urbana Champaign (USA).
Durata: triennale.
Settori scientifico-disciplinari:
JUS/02 - Diritto privato comparato;
JUS/08 - Diritto costituzionale;
JUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico;
JUS/10 - Diritto amministrativo;
JUS/21 - Diritto pubblico comparato;
JUS/17 - Diritto penale;
JUS/11 - Diritto canonico e diritto ecclesiastico;
JUS/19 - Storia del diritto medievale e moderno;
SPS/02 - Storia delle dottrine politiche.
Coordinatore: prof. Gabriele Fornasari - tel. 0461/883886 -
E.mail: fornasari@jus.unitn.it
Lingua ufficiale del corso: italiano
E' indetta selezione pubblica per la copertura di venti posti, di
cui dieci coperti da borsa di studio, del corso di dottorato in studi
giuridici comparati ed europei - 19° ciclo.
Le borse di studio sono finanziate come di seguito:
otto borse di studio, Universita' degli studi di Trento;
due borse di studio, fondi MIUR (Internazionalizzazione)
destinate al curriculum di diritto penale.
I posti con borsa di studio potranno essere aumentati a seguito
di finanziamenti, erogati da altre Universita', enti pubblici di
ricerca o da qualificate strutture produttive private, che si
rendessero disponibili dopo l'emanazione del presente bando e prima
dell'inizio del relativo concorso. L'eventuale aumento del numero di
borse di studio potra' determinare l'incremento dei posti
complessivamente messi a concorso.
Di tale incremento sara' data comunicazione alla pagina Internet
http://www.unitn.it/ricerca/dottorati form av/bandi 19.htm

                               Art. 2.
 
Requisiti di ammissione
 
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso di
ammissione al dottorato di ricerca di cui al precedente articolo,
senza limiti di sesso, di eta' e di cittadinanza, coloro che sono in
possesso di laurea specialistica, attivata ai sensi del decreto
ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, diploma di laurea del
previgente ordinamento o di analogo titolo accademico conseguito
all'estero.
I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non
sia gia' stato dichiarato equipollente a una laurea italiana,
dovranno fare espressa richiesta di equipollenza nella domanda di
partecipazione al concorso. In tal caso sara' necessario allegare
alla domanda stessa i documenti (certificato di laurea con esami e
votazioni, tradotto e legalizzato dalle competenti rappresentanze
italiane nel Paese di provenienza e la relativa dichiarazione di
valore) utili a consentire al collegio dei docenti la dichiarazione
di equipollenza, valida unicamente ai fini dell'ammissione al
dottorato al quale intendono concorrere.
Possono partecipare alla selezione anche coloro che conseguiranno
il diploma di laurea entro la data fissata per l'espletamento della
prima prova concorsuale. In tale caso l'ammissione alla selezione
verra' disposta «con riserva» e il candidato sara' tenuto a
presentare, a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea o
autocertificazione (prevista, ai sensi del decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2002, ai soli cittadini
comunitari) prima di tale data.

                               Art. 3.
 
Programma del corso
 
I anno. Il programma formativo del primo anno, comune a tutti e 4
i curricula attivati (diritto privato comparato, diritto pubblico,
diritto penale e storia del diritto italiano e canonico), si
struttura in 4 moduli:
comparazione giuridica e circolazione dei modelli (40 ore);
regime ed evoluzione dei diritti fondamentali (30 ore);
formazione delle fonti e della scienza del diritto europeo (30
ore);
analisi economica del diritto (20 ore).
I moduli si svolgeranno attraverso lezioni ed incontri
scientifici in chiave interdisciplinare, in parte da docenti
afferenti al collegio dei docenti del dottorato ed al Dipartimento di
scienze giuridiche dell'Universita' di Trento, in parte da altri
docenti italiani e stranieri, in parte in lingua inglese.
Al termine del primo e del secondo anno di corso, ciascun
dottorando e' sottoposto ad un giudizio del collegio dei docenti allo
scopo di valutare l'attivita' di ricerca svolta durante l'anno, la
relazione annuale presentata e la metodologia di ricerca acquisita.
In questa valutazione si tiene conto anche del parere del docente che
segue il dottorando nei suoi studi e ricerche, parere che viene
acquisito dal Collegio e verbalizzato. Solo in caso di valutazione
positiva il dottorando e' ammesso al successivo anno di corso.
A) II e III anno: curriculum di diritto privato comparato.
Gli ambiti tematici del dottorato in riferimento al secondo e
terzo anno di corso del corso saranno:
la conoscenza dei modelli - macrocomparazione e comparazione
diacronica;
la comparazione degli istituti - microcomparazione e
comparazione sincronica.
Saranno approfondite in particolare le seguenti tematiche
corrispondenti a moduli didattici:
1) sistemi giuridici comparati-proprieta', contratto e
responsabilita' nelle esperienze di civil law e di common law;
2) formazione di un diritto privato comune europeo;
3) circolazione dei modelli nell'ambito del diritto privato
europeo circolazione di modelli di civil law e di common law;
4) diritto dell'economia-circolazione dei modelli ed analisi
economica.
B) II e III anno: curriculum di diritto pubblico.
Nel secondo e nel terzo anno verra' affrontato un percorso
specifico di approfondimento delle tematiche di carattere
giuspubblicistico relative alla tutela dei diritti fondamentali. In
questa seconda parte, il curriculum manterra' al proprio interno una
struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita' di centri
d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una
prospettiva sia di diritto nazionale e comparato, sia di diritto
internazionale e sopranazionale, in virtu' delle analogie dei
fondamenti sostanziali e procedurali della tutela dei diritti
fondamentali. In particolare, oggetto specifico del curriculum
saranno i seguenti temi:
diritti fondamentali: origini filosofiche e codificazione;
diritti fondamentali e pubblici poteri;
i nuovi profili della cittadinanza: diritti dei cittadini
comunitari e diritti dei cittadini extracomunitari;
gli strumenti internazionali di tutela: strumenti universali
(ONU) e strumenti regionali (Consiglio d'Europa, OSA)
gli strumenti processuali internazionali e sovranazionali:
giudici internazionali e giudice comunitario; rapporti con le
giurisdizioni nazionali;
gli sviluppi innovativi negli ambiti materiali di protezione
dei diritti: la liberta' informatica (liberta' di comunicazione,
diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela dei dati
sanitari, tutela dei dati statistici, il regime delle deroghe); la
partecipazione al procedimento amministrativo; le carte dei servizi
(la posizione dell'utente nei confronti dei soggetti erogatori di
servizi pubblici); gli strumenti di attuazione del principio di
sussidiarieta' orizzontale;
i diritti delle minoranze (etniche, linguistiche, religiose e
culturali): strumenti di tutela individuale e collettiva;
principi di eguaglianza e discriminazione;
strumenti di tutela: a) giustizia costituzionale; b) giustizia
amministrativa e c) giurisdizione ordinaria;
strumenti di tutela: tutela definitiva e tutela cautelare;
Si potranno utilizzare per lo svolgimento del curriculum di
diritto pubblico strutture di ricerca straniere, con le quali sono
gia' avviati contatti per la collaborazione scientifica.
C) II e III anno: curriculum di diritto penale.
I temi di ricerca proposti nel secondo e terzo anno dovranno
rientrare nei seguenti tre indirizzi specialistici, accomunati dalla
loro attualita' sul piano internazionale e dalla connessa necessita'
di ricerche nel campo della comparazione giuridica:
a) armonizzazione del diritto penale in prospettiva europea e
transnazionale;
b) diritto penale dell'economia e delle nuove tecnologie;
c) tecniche alternative di risoluzione dei conflitti in materia
penale: mediazione in ambito minorile e competenza penale del giudice
di pace;
a) innanzitutto, si propongono temi connessi alle esigenze
sempre piu' forti di armonizzazione del diritto penale nell'ambito
dell'Unione europea ed in prospettiva transnazionale. Si potranno
esaminare, in specie, le influenze del diritto comunitario sul nostro
ordinamento penale, nei piu' svariati settori; il rafforzamento della
cooperazione in campo penale e l'armonizzazione dei sistemi penali
nell'ambito del c.d. Terzo Pilastro dell'Unione europea, con
specifica attenzione alla lotta contro le frodi a danno degli
interessi finanziari dell'Unione europea e la prefigurata creazione
di un «diritto penale comunitario» in senso stretto (progetti Corpus
Juris e Libro verde); in una prospettiva piu' ampia: ricerche sui
«diritti fondamentali» quali oggetto e limite della tutela penale in
ambito transnazionale, con particolare riguardo alla Convenzione
europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta'
fondamentali ed allo sviluppo del diritto penale internazionale, dopo
l'entrata in vigore dello Statuto di Roma che ha istituito la Corte
penale internazionale permanente;
b) in secondo luogo, un altro gruppo di argomenti oggetto del
dottorato concernono il diritto penale dell'economia e delle nuove
tecnologie, nei diversi settori in cui si articola, del resto gia'
profondamente condizionati da direttive comunitarie, convenzioni e
raccomandazioni di fonte internazionale. Piu' specificamente, movendo
dalla ricognizione empirica offerta dalle ormai diffuse indagini
criminologiche in materia, si potranno individuare, quali riferimenti
tematici da riconsiderare in prospettiva comparata e sovranazionale,
soprattutto gli ambiti delle problematiche relative alla delinquenza
strumentale all'esercizio dell'impresa, e del diritto penale e nuove
tecnologie;
c) infine, un peculiare filone di indagine - gia' proposto nel
precedente ciclo di dottorato - concerne l'analisi delle tecniche
alternative di risoluzione dei conflitti in ambito penale, movendo
dal recente sviluppo, anche in Italia, delle esperienze di mediazione
(nell'ambito del diritto penale minorile) e soprattutto dalla nuova
disciplina dei reati di competenza del giudice di pace, cui e'
affidato il compito di promuovere la conciliazione fra le parti, con
nuove possibilita' di definizione alternativa del processo penale,
quali la pronuncia di non doversi procedere per «irrilevanza del
fatto» ovvero la declaratoria di estinzione del reato per «condotte
riparatorie», in ogni caso essendo prevista la possibilita' di
irrogazione ed esecuzione (non sospendibile) soltanto di sanzioni
penali diverse dalla pena detentiva.
D) II e III anno: curriculum di storia del diritto italiano e
canonico.
Gli ambiti tematici del dottorato in riferimento al secondo e
terzo anno di corso del corso saranno rivolti ad abbracciare un
orizzonte molto ampio di studi storico-giuridici, dai diritti
dell'antichita' e dalla tradizione romanistica al diritto comune fino
alla piena modernita', caratterizzandosi per un'attenzione speciale
alla dimensione giurisprudenziale e dottrinale del diritto. Il
curriculum storico-giuridico non e' destinato a svolgere alcuna
funzione incoativa, ma a sottolineare l'intrinseca dimensione storica
dell'esperienza giuridica, e in particolar modo dell'elaborazione
giusdottrinale nella lunga durata dello ius commune Europaeum.
Il contributo delle discipline storiche alla formazione dei
dottorandi si indirizza percio' da una parte verso la comunicazione
del patrimonio metodologico e concettuale depositato nella tradizione
giuridica europea, dall'altra verso la comprensione di specifici
ambiti di esperienza storica del diritto, individuati in relazione ai
temi di ricerca dei singoli dottorandi. Tra i temi specifici della
ricerca, da strutturarsi nei due anni successivi al primo anno
comune, si palesano quelli relativi alla produzione dottrinale
nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra forme
letterarie ed elaborazione teorica (letteratura consulente e
commentariale), alla comparazione tra i diritti propri nella loro
dimensione storica.
Nel suo complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta.

                               Art. 4.
 
Domanda di ammissione
 
La domanda di ammissione deve essere redatta in carta semplice
utilizzando il fac-simile allegato al presente bando.
La domanda, corredata di fotocopia della carta d'identita' o del
passaporto, dovra' pervenire all'Universita' degli studi di Trento -
Direzione servizi e comunicazione - Ufficio dottorati di ricerca, via
Inama n. 5 - 38100 Trento, entro e non oltre il 26 settembre 2003,
con una delle seguenti modalita':
consegna a mano all'ufficio dottorati di ricerca, via Inama
n. 5 - 38100 Trento dal lunedi' al venerdi' dalle ore 10.00 alle ore
12.00;
spedizione tramite servizio postale al seguente indirizzo:
Universita' degli studi di Trento - Direzione servizi e comunicazioni
- Ufficio dottorati di ricerca, via Inama n. 5 - 38100 Trento
(specificando che si desidera concorrere per il dottorato in «Studi
giuridici comparati ed europei»);
i candidati in possesso di titolo di studio italiano possono,
inoltre, trasmettere la domanda via telefax al seguente numero:
0461/882191.
L'Universita' di Trento non assume alcuna responsabilita' per la
perdita di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del
recapito da parte del candidato o da tardiva comunicazione del
cambiamento dell'indirizzo indicato in domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa
dell'Amministrazione stessa.
Non si terra' conto delle domande pervenute oltre il 26 settembre
2003 anche se spedite prima.
Nella domanda l'aspirante dovra' dichiarare con chiarezza e
precisione sotto la propria responsabilita':
il cognome, il nome, la data e il luogo di nascita, la
residenza e il recapito eletto agli effetti della selezione,
specificando codice di avviamento postale, numero di telefono,
eventuale numero di telefax e l'eventuale e-mail;
la propria cittadinanza;
l'esatta denominazione del corso di dottorato per il quale
presenta domanda e il curriculum, scelto sulla base di quelli
elencati all'art. 3. Ciascun candidato dovra', a pena di esclusione,
indicare un solo curriculum per il quale intende partecipare;
la laurea posseduta, specificando data e universita' presso cui
e' stata conseguita; ovvero il titolo accademico equipollente
(indicando la data del decreto rettorale con il quale e' stata
dichiarata l'equipollenza), o il titolo accademico conseguito presso
un'universita' straniera di cui si richiede l'equipollenza;
di impegnarsi a frequentare a tempo pieno il corso di dottorato
secondo le modalita' che saranno fissate dal collegio dei docenti del
corso;
di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni eventuale
cambiamento della propria residenza o del recapito eletto ai fini del
concorso.
Ai sensi della legge n. 104/1992 - art. 20, nonche' della legge
n. 68/1999, art. 16, comma 1, i candidati portatori di handicap
dovranno fare esplicita richiesta riguardo l'ausilio e i tempi
aggiuntivi eventualmente necessari per poter sostenere le prove. A
tale riguardo, i dati sensibili saranno custoditi e trattati con la
riservatezza prevista dalla legge n. 675/1996.
Allegati alla domanda di partecipazione:
fotocopia della carta d'identita' in carta libera o del
passaporto;
il proprio curriculum di studi;
eventuali certificati di conoscenza di lingue straniere.
Nel caso di candidati in possesso di titolo accademico straniero
non ancora dichiarato equipollente alla laurea dovranno, inoltre,
essere allegati i documenti (certificato di laurea con esami e
votazione, tradotto e legalizzato dalle competenti rappresentanze
italiane all'estero e la dichiarazione di valore), utili a consentire
al collegio dei docenti la dichiarazione di equipollenza.
Qualora, successivamente alla presentazione della domanda di
partecipazione al concorso, il candidato dovesse integrare la propria
documentazione, dovra' far pervenire entro e non oltre il
26 settembre 2003, il materiale aggiuntivo specificando sulla busta:
nome, cognome, corso di dottorato al quale concorre e l'oggetto
(«integrazione domanda»).

                               Art. 5.
 
Prove di ammissione
 
Le prove di esame si svolgeranno in lingua italiana o, in altra
lingua straniera scelta dal candidato tra l'inglese, il tedesco, il
francese o lo spagnolo e sono intese ad accertare le conoscenze di
base e l'attitudine del candidato alla ricerca con specifico
riferimento al curriculum prescelto.
La selezione consiste in una prova scritta su un tema vertente,
per ciascun curriculum, su di un argomento estratto a sorte tra
quelli predisposti dalla commissione, nonche' in una prova orale
comprensiva di una verifica delle conoscenze linguistiche.
Per sostenere le prove i candidati dovranno esibire un idoneo
documento di riconoscimento.
Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta
abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60.
La prova orale si intende superata con il conseguimento di un
punteggio pari o superiore a 36/60.
Il calendario delle prove con l'indicazione del giorno, del mese,
dell'ora e del locale in cui le prove avranno luogo sara' reso noto
almeno venti giorni prima dello svolgimento della prima prova con
avviso pubblicato in Internet, alla pagina:
http://www.unitn.it/ricerca/dottorati form av/calendario prove.htm.
Mediante tale avviso s'intende assolto l'adempimento di cui
all'art. 26 del regolamento di Ateneo in materia di dottorato di
ricerca.

                               Art. 6.
 
Programma di esame
 
La prova scritta consiste in un elaborato avente ad oggetto un
argomento relativo ad uno dei curricula attivati; si precisa che i
candidati che sceglieranno il curriculum di diritto pubblico avranno
l'opzione tra un tema concernente il diritto costituzionale ed uno
concernente il diritto amministrativo, mentre coloro che sceglieranno
il curriculum di diritto privato comparato avranno l'opzione tra un
elaborato concernente il diritto privato comparato ed uno concernente
l'analisi economica del diritto.
La prova orale sara' volta ad una verifica generale delle
conoscenze del candidato riguardo alla materia del curriculum
prescelto, ed avra' altresi' ad oggetto la ricerca che il candidato
intende svolgere.

                               Art. 7.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione giudicatrice per l'accesso al corso e' nominata
dal rettore sentito il collegio dei docenti. Essa si compone di tre
membri scelti tra i professori e ricercatori di ruolo, anche
stranieri, afferenti alle aree scientifico-disciplinari cui si
riferiscono i quattro curricula. La commissione puo' essere, inoltre,
integrata da non piu' di due esperti, anche stranieri, scelti
nell'ambito di enti e di strutture pubbliche e private di ricerca. La
nomina di tali esperti e' obbligatoria nel caso di convenzioni o
intese con piccole e medie imprese.
Espletate le prove di concorso, la commissione compila la
graduatoria generale di merito sulla base dei punteggi ottenuti dai
candidati nelle singole prove.
La graduatoria sara' resa pubblica sul sito Internet
all'indirizzo: http://www.unitn.it/ricerca/graduatorie.htm.> Mediante tale avviso si intende assolto l'adempimento relativo
alla pubblicita' degli atti.

                               Art. 8.
 
Ammissione ai corsi
 
I candidati saranno ammessi ai corsi secondo l'ordine di
graduatoria fino alla concorrenza del numero dei posti messi a
concorso.
In caso di rinuncia dell'avente diritto prima dell'inizio del
corso, subentra altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In caso di rinuncia o di esclusione del vincitore nel primo
trimestre del primo anno di corso, e' in facolta' del collegio dei
docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto vacante con un
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In base all'art. 20, comma 3 del regolamento di Ateneo in materia
di dottorato di ricerca e a quanto precedentemente deliberato dal
collegio dei docenti, la commissione giudicatrice ammettera' in
soprannumero in misura non eccedente il 10% del numero totale dei
posti attivati:
candidati, idonei nella graduatoria generale di merito, che
fruiscano di assegni di ricerca, ai sensi della legge n. 449/1997,
art. 51;
candidati extracomunitari, idonei nella graduatoria generale di
merito, che risultino assegnatari di borsa di studio a qualsiasi
titolo conferita;
candidati appartenenti a Paesi con i quali esista uno specifico
accordo intergovernativo seguito da apposita convenzione con l'Ateneo
(senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita' di Trento).

                               Art. 9.
 
Modalita' di iscrizione al corso
 
I candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito,
dovranno presentare o fare pervenire domanda di ammissione al corso
di dottorato in carta legale all'Universita' degli studi di Trento -
Direzione servizi e comunicazione - Ufficio dottorati di ricerca, via
Inama, 5 - 38100 Trento, Italia, entro quindici giorni a decorrere
dal giorno successivo a quello di pubblicazione della graduatoria
finale. La domanda, dovra' essere corredata, ove previsto, della
ricevuta del pagamento della tassa provinciale per il diritto allo
studio universitario (TDS).
Nella domanda di ammissione (schema di domanda e' disponibile
presso l'ufficio dottorati di ricerca dell'Ateneo e scaricabile alla
pagina: http://www.unitn.it/ricerca/download/iscriz grad ita.doc) il
candidato dichiara:
di chiedere/non chiedere l'erogazione della borsa di studio
(anche i vincitori non beneficiari della borsa di studio dovranno
effettuare tale opzione nell'eventualita' che un candidato avente
titolo alla borsa vi rinunci);
di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi
di laurea, a scuole di specializzazione, ad altre scuole/corsi di
dottorato e a master di primo e secondo livello fino al conseguimento
del titolo;
di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di borsa di
studio (anche per un solo anno) per un corso di dottorato di ricerca;
di essere/non essere in servizio presso una pubblica
amministrazione o altro ente pubblico.
I vincitori che non presentano la domanda di ammissione nel
termine di quindici giorni, decorrente dal giorno successivo a quello
di pubblicazione della graduatoria finale alla pagina Internet
http://www.unitn.it/ricerca/graduatorie.htm, sono considerati
rinunciatari e i posti corrispondenti sono messi a disposizione dei
candidati classificatisi idonei, secondo l'ordine della graduatoria.

                              Art. 10.
 
Borse di studio
 
Le borse di studio sono assegnate in base alla graduatoria
generale di merito redatta dalla competente commissione giudicatrice,
su domanda dell'avente titolo.
In presenza di una o piu' borse di studio finanziate da enti
esterni, i candidati possono scegliere di quale borsa fruire in
relazione alla loro posizione nella graduatoria generale di merito.
L'importo annuo lordo della borsa di studio, determinato ai sensi
dell'art. 1, comma 1, lettera a) della legge 3 agosto 1998, n. 315, e
successive modificazioni ammonta a Euro 10.561,54 (1).
L'importo della borsa di studio e' aumentato, per eventuali
periodi di permanenza all'estero autorizzati dal coordinatore o dal
collegio dei docenti, nella misura del 50% della borsa stessa.
Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse
di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse
da Istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando.
La durata dell'erogazione della borsa di studio e' pari
all'intera durata legale del corso.
Le sospensioni della frequenza del corso di durata superiore a
trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa.
Qualora l'avente titolo rinunci alla borsa di studio subentra
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.

                              Art. 11.
 
Obblighi e diritti dei dottorandi
 
I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato
e di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca,
secondo i programmi e le modalita' fissate dal collegio dei docenti,
come specificato all'art. 3 del presente bando.
Ogni dottorando, nel periodo compreso tra l'inizio del secondo e
la fine del terzo anno di corso, e' tenuto a trascorrere un periodo
minimo di sei mesi (non necessariamente continuativi) di ricerca
presso istituti stranieri, salva espressa deroga del collegio dei
docenti su richiesta dell'interessato.
Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano lo
svolgimento di una specifica attivita' di ricerca, vincolano gli
assegnatari allo svolgimento di tale attivita'. ^
(1) La borsa di studio e' soggetta a contibuto INPS (10% o 14%),
ex art. 2, comma 26 della legge n. 335/1995, di cui 1/3 a carico del
dottorando.
L'Universita' garantisce, per tutta la durata legale del corso,
la copertura assicurativa per infortuni e responsabilita' civile,
limitatamente alle attivita' che si riferiscono al corso di dottorato
di ricerca.
Il pubblico dipendente ammesso al dottorato di ricerca puo'
domandare di essere collocato, fin dall'inizio e per tutta la durata
del corso di dottorato, in aspettativa per motivi di studio, senza
assegni, e puo' usufruire della borsa di studio, ove ricorrano le
condizioni richieste.
In caso di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa
di studio, o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa
conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in
godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e'
instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del
dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'amministrazione
pubblica cessi per volonta' del dipendente nei due anni successivi,
e' dovuta la ripetizione degli importi corrisposti durante il corso
di dottorato.

                              Art. 12.
 
Conseguimento del titolo
 
A conclusione del corso, il dottorando sostiene un esame finale
davanti ad una commissione esaminatrice nominata dal rettore, su
designazione del collegio dei docenti in conformita' al regolamento
di Ateneo in materia di dottorato di ricerca.
Il dottorando discute la tesi nella lingua concordata con il
coordinatore.
Il dottorando che abbia sostenuto l'esame finale con esito
positivo consegue il titolo di dottore di ricerca.

                            Art. 12-bis.
 
Dottorato europeo
 
Il dottorato prevede la possibilita' di conseguire il
riconoscimento di carattere europeo a condizione che rispettino i
requisiti richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei rettori
dell'Unione europea, formulata al congresso di Salamanca del 1991.
In particolare, in questi casi:
1. la tesi dottorale dovra' essere approvata da almeno due
docenti, appartenenti a due Stati europei diversi dall'Italia;
2. almeno uno dei membri della commissione esaminatrice sara'
un professore di uno di questi due Stati diversi dall'Italia;
3. almeno una parte della discussione della tesi avverra' nella
lingua del Paese straniero ospitante (tedesco, spagnolo, inglese o
francese);
4. la preparazione della tesi avra' luogo con attivita' di
ricerca che preveda la permanenza all'estero, per almeno un
trimestre, presso le strutture universitarie e di ricerca che hanno
aderito o dichiarato la disponibilita' alla collaborazione con il
dottorato.

                              Art. 13.
 
Trattamento dei dati personali
 
L'Amministrazione universitaria, in attuazione della legge
n. 675/1996, e successive integrazioni e modificazioni si impegna a
utilizzare i dati personali forniti dal candidato per l'espletamento
delle procedure concorsuali e per fini istituzionali.
La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi
di cui alla succitata legge espressione di tacito consenso a che i
dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali
vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli studi di
Trento.

                              Art. 14.
 
Norme di riferimento
 
Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento
all'art. 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, al decreto ministeriale
30 aprile 1999, n. 224, e al regolamento dell'Universita' di Trento
in materia di dottorato di ricerca emanato con decreto rettorale del
23 giugno 1999, n. 663, e successive modifiche.
Trento, 23 giugno 2003
Il rettore: Egidi

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