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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Concorso per l'ammissione di sei allievi cittadini italiani e tre
allievi cittadini stranieri, al corso di tre anni piu' uno, nel
settore "Restauro del mosaico" anno scolastico 2002-2003, gestito
dalla Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio di
Ravenna.

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.4 del 14/1/2003
Ente:MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Località:Nazionale
Codice atto:03E00169
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:-
Scadenza:28/2/2003
Tags:Architetti

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                        IL DIRETTORE GENERALE
per i beni architettonici e il paesaggio
 
Vista la legge 22 luglio 1939, n. 1240, concernente la creazione
dell'Istituto centrale del restauro;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 luglio 1997,
n. 399, con cui e' stato approvato il regolamento circa l'istituzione
dei corsi per l'insegnamento del restauro;
Visto il decreto ministeriale 31 ottobre 1984, con il quale il
Ministero per i beni e le attivita' culturali demanda la gestione
della scuola per il restauro del mosaico di Ravenna esclusivamente
alla Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio di
Ravenna d'intesa con l'Istituto centrale del restauro di Roma;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370, recante l'esenzione
dell'imposta di bollo per le domande di concorso e di ammissione
presso le Amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998,
n. 403, recante norme di attuazione degli articoli 1, 2 e 3 della
legge 15 maggio 1997, in materia di semplificazione delle
certificazioni amministrative;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127;
Visto il decreto legislativo 1998, n. 368, art. 9;
 
Decreta:
 
Art. 1.
E' indetto un concorso pubblico, per esami e titoli, nel settore
"Restauro del mosaico" per l'ammissione di sei allievi italiani e tre
allievi stranieri, al corso di tre anni piu' uno, anno scolastico
2002-2003, presso la Scuola del restauro del mosaico gestita dalla
Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio di Ravenna
(di seguito denominata Soprintendenza).
I candidati che sono forniti di duplice cittadinanza (italiana e
straniera) possono concorrere come cittadini italiani.

                               Art. 2.
Per l'ammissione al concorso si richiede:
1) eta' non inferiore ai 18 e non superiore ai 30 anni;
2) godimento dei diritti politici;
3) idoneita' fisica all'attivita' che il settore di studio
comporta;
4) diploma di istruzione secondaria superiore;
5) cittadinanza italiana o comunitaria. Sono ammessi alle
stesse condizioni anche i cittadini di altri Stati, purche' in
possesso dei requisiti e del titolo di studio equiparato a quello
richiesto ai cittadini italiani.
Per i limiti d'eta' di cui al punto 1) del presente articolo non
si terra' conto di quanto stabilito dalla legge 15 maggio 1997,
n. 127, in quanto trattasi di concorso per l'accesso ad un corso
scolastico, regolato dal decreto del Presidente della Repubblica
16 luglio 1997, n. 214.
I requisiti sopraindicati debbono essere posseduti dal candidato
alla data di scadenza dei termini di presentazione della domanda di
ammissione.
Per difetto dei requisiti descritti, la Scuola per il restauro
del mosaico puo' disporre in ogni fase della procedura l'esclusione
dal concorso dandone comunicazione agli interessati.

                               Art. 3.
Le domande di ammissione, redatte su carta libera secondo lo
schema allegato, devono essere inviate per posta, esclusivamente a
mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, alla Soprintendenza per
i beni architettonici e il paesaggio di Ravenna, via S. Vitale n. 17
- 48100 Ravenna, entro il termine perentorio di quarantacinque giorni
dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Per i cittadini non comunitari, la domanda va presentata secondo
le modalita' di cui al successivo art. 4.
La validita' delle domande, ai fini della scadenza, sara'
stabilita' unicamente dal timbro dell'ufficio postale accettante
ovvero, per i cittadini non comunitari, dal protocollo di partenza
della competente rappresentanza diplomatico-consolare italiana che ha
spedito la domanda.
Nella domanda i candidati devono dichiarare sotto la propria
responsabilita':
1) cognome e nome;
2) luogo e data di nascita;
3) residenza;
4) di quale cittadinanza sia in possesso;
5) di godere dei diritti politici;
6) le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata
concessa amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale) nonche' i
procedimenti penali eventualmente pendenti;
7) il conseguimento del diploma di istruzione secondaria
superiore (o titolo equipollente per i cittadini comunitari e non);
8) di possedere l'idoneita' fisica al tipo di attivita' pratica
prevista dai corsi;
9) l'indirizzo (con il codice di avviamento postale) presso il
quale intendono ricevere le comunicazioni relative al concorso.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsi atti
e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni previste
dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15.
La mancata apposizione della firma autografa in calce alla
domanda comporta l'esclusione dal concorso.
La Soprintendenza di Ravenna procedera' ai controlli previsti
dall'art. 11 del citato decreto del Presidente della Repubblica
n. 403/1998 sulla veridicita' del contenuto della dichiarazione.
Qualora dal controllo emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base dichiarazione non
ventiera.
Alla domanda di cui sopra dovranno essere allegati esclusivamente
documenti che comprovino il possesso di eventuali requisiti che
conferiscano diritti preferenziali, a parita' di merito, per
l'ammissione al corso.
A norma dell'art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica
16 luglio 1997, n. 399, sono titoli di precedenza:
1) attestati di effettivo servizio della professione di
restauratore;
2) attestati di tirocinio compiuto presso raccolte pubbliche di
antichita' ed arte o presso studi di restauro;
3) attestati conclusivi di partecipazione a corsi di restauro
regionali o riconosciuti dalla regione;
4) titoli di studio conseguiti in licei artistici o istituti
d'arte;
5) titoli di studio di istruzione universitaria;
6) diplomi dell'Accademia delle Belle Arti;
7) idoneita' conseguita al concorso di ammissione presso le
Scuole dell'Opificio delle Pietre dure e/o dell'Istituto centrale del
Restauro.
Non saranno considerate valide le domande inviate oltre i termini
di scadenza e fatte pervenire in maniera difforme a quanto stabilito
al comma 1, oppure incomplete di una qualunque fra le dichiarazioni
richieste al comma 3 di questo stesso articolo.
Ai sensi della legge 31 dicembre 1996, n. 675, e successive
integrazioni e modificazioni, in materia di tutela delle persone e di
altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali si dichiara
che i dati forniti verranno utilizzati esclusivamente ai fini del
concorso.
La Soprintendenza di Ravenna non assume alcuna responsabilita'
per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta o
incompleta indicazione del recapito postale fornito dai candidati o
da mancata oppure tardiva informazione del cambiamento di indirizzo
menzionato nella domanda di ammissione, neppure per eventuali
disguidi postali non imputabili alla sopracitata Soprintendenza.

                               Art. 4.
Le pratiche per l'ammissione al concorso dei cittadini non
comunitari devono essere svolte tramite le rappresentanze
diplomatiche o consolari italiane che hanno sede nel Paese di
residenza del candidato.
Le rappresentanze di cui al precedente comma dovranno:
1) tradurre il titolo di studio di cui al punto 4) del comma 1
dell'art. 2, conseguito all'estero, legalizzarlo e dichiararne il
valore in loco, indicando gli anni complessivi di scolarita'
necessari per il suo conseguimento;
2) provvedere, per i candidati privi di residenza anagrafica in
Italia, all'inoltro della suddetta documentazione direttamente alla
Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio di Ravenna
nel tempo previsto dal comma 1, dell'art. 3.

                               Art. 5.
L'esame di ammissione consiste in:
1) una prova di conversazione in lingua italiana, riservata
esclusivamente ai candidati cittadini stranieri;
2) una prova di disegno;
3) un esperimento pratico;
4) una prova orale di storia dell'arte (in lingua italiana
anche per i cittadini stranieri), seguendo l'ordine stabilito dalla
commissione giudicatrice e secondo il seguente programma:
Prova di disegno: consiste nella trasposizione grafica di un
elemento architettonico o parte di esso, condotta con l'ausilio di
una riproduzione fotografica in bianco e nero. Il disegno dovra'
essere eseguito a matita nera, a tratto lineare, senza chiaroscuro.
Per trasposizione grafica a tratto lineare si intende la
trasposizione di tutti gli elementi decorativi mediante un tratto
unico modulato che, variando nella sua intensita', possa rendere sia
i tratti formali che le caratteristiche chiaroscurali. La prova ha
durata di sei ore consecutive. Per tale prova i candidati dovranno
portare con se' soltanto il seguente materiale: matita in grafite,
gomma, temperamatite, righe e squadre. I fogli da disegno saranno
forniti dalla Soprintendenza di Ravenna. E' vietato tassativamente
l'utilizzo di qualsiasi altro materiale da parte dei candidati;
Esperimento pratico: consiste nell'esecuzione di un saggio di
mosaico a tessere lapidee sulla base di un modello dato:
1) esecuzione del rilievo a contatto;
2) preparazione del piano di malta;
3) stampa del rilievo sul piano di malta;
4) taglio delle tessere lapidee;
5) esecuzione del mosaico.
Tale prova va effettuata in quattro giorni consecutivi per
sei ore giornaliere. I materiali e gli strumenti necessari saranno
interamente forniti dalla Soprintendenza.
Sono ammessi a sostenere la prova orale soltanto coloro che hanno
riportato il punteggio di almeno 7/10 come media tra la prova pratica
e il disegno e non meno di 6/10 in ciascuna delle prove stesse.
Prova orale di storia dell'arte: antica, medievale e moderna.
E' richiesta la conoscenza generale della materia, nonche'
l'approfondimento di due argomenti: uno di storia dell'arte antica e
uno di storia dell'arte medioevale e moderna da scegliere tra quelli
di seguito elencati:
Arte antica:
primo argomento: la ricerca artistica e le principali
personalita' in Grecia e nel mondo greco nel IV secolo a. C. e
nell'eta' ellenistica: urbanistica, architettura religiosa e civile,
scultura, ceramica, pittura e mosaico. Caratteri generali del periodo
e specifici aspetti nei principali centri (Atene, Pergamo,
Alessandria);
secondo argomento: da Traiano a Costantino (100 - 350 d. C.):
la dissoluzione della forma artistica ellenistica con approfondimenti
dell'arte musiva nei principali centri dell'impero.
Arte medioevale e moderna:
primo argomento: l'arte bizantina in generale con particolare
approfondimento delle realizzazioni musive a Ravenna ed altri centri
italiani;
secondo argomento: storia dell'arte italiana dei secoli XIV e
XV (architettura, pittura, scultura).
E' inoltre richiesta per tutti la conoscenza delle tecniche
musive dalle origini all'era moderna e la storia dell'arte del
mosaico con particolare riferimento ai centri italiani.
Le indicazioni di orientamento bibliografico sono reperibili
presso la Soprintendenza di Ravenna, segreteria dei corsi.
La prova si intende superata se il candidato ottiene il punteggio
di almeno 6/10.
La commissione giudicatrice del presente concorso e' composta ai
sensi dell'art. 5 del regolamento approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 16 luglio 1997, n. 399.

                               Art. 7.
Espletata la prova orale del concorso, la commissione forma la
graduatoria dei vincitori e degli idonei secondo l'ordine decrescente
della votazione complessiva, risultante dalla somma aritmetica del
punteggio riportato nelle singole prove d'esame, nonche' dalla
valutazione dei titoli di precedenza nel caso di candidati a parita'
di merito.
Nel caso che non vi siano candidati stranieri vincitori, i tre
posti riservati potranno essere utilizzati da allievi italiani.

                               Art. 8.
I candidati dichiarati vincitori del concorso devono entro il
termine di trenta giorni dalla data di ricezione della comunicazione
in tal senso, sotto pena di decadenza inviare alla Soprintendenza di
Ravenna conferma scritta di accettazione accompagnata, in conformita'
con il decreto del Presidente della Repubblica 403/1998, da
un'autocertificazione in cui dovra' essere dichiarato, sotto la
propria responsabilita', il possesso di tutti i documenti citati dal
presente bando nell'art. 3 con eventuali variazioni intercorse dalla
data della presentazione della domanda di ammissione al presente
concorso alla data di presentazione della stessa autocertificazione.
A tutti i vincitori sono inoltre richieste quattro fotografie
formato tessera.

                               Art. 9.
Qualora dal controllo emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera.
Resta salvo quanto previsto relativamente alle sanzioni di cui
all'art. 26 della legge n. 15/1968.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Roma, 7 gennaio 2003
Il direttore generale per i beni architettonici e il paesaggio Cecchi

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