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MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO
Indizione, per l'anno 2023, degli esami di Stato di abilitazione
all'esercizio della libera professione di perito agrario e perito
agrario laureato. (Ordinanza n. 115).
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Fonte: | Gazzetta ufficiale "Concorsi ed Esami" n.45 del 16/6/2023 |
Ente: | MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO |
Località: | Nazionale |
Codice atto: | 23E07483 |
Sezione: | Amministrazioni centrali |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | - |
Scadenza: | 16/7/2023 |
Testo piccolo - Testo medio - Testo grande
IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE
E DEL MERITO
Visto l'art. 33, comma 5, della Costituzione;
Vista la direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'Unione europea;
Vista la direttiva 2013/55/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'Unione europea;
Vista la legge 8 dicembre 1956, n. 1378, recante norme sugli
«Esami di Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni»;
Vista la legge 28 marzo 1968, n. 434, concernente l'Ordinamento
della professione di perito agrario, cosi' come modificata ed
integrata dalla legge del 21 febbraio 1991, n. 54;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi»;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante «Legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate»;
Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 recante
«Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti
in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e
grado»;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante
«Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della
legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante
«Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche»;
Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, concernente
«Attuazione della direttiva 2005/36/ CE relativa al riconoscimento
delle qualifiche professionali, nonche' della direttiva 2006/100/CE
che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle
persone a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania» ed in
particolare il Titolo III;
Vista la legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante «Nuove norme in
materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico»;
Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante «Norme in
materia di organizzazione delle universita', di personale accademico
e reclutamento, nonche' delega al Governo per incentivare la qualita'
e l'efficienza del sistema universitario» e, in particolare, l'art.
17;
Visto il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con
modificazioni dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, recante «Disposizioni
urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la
competitivita'» e, in particolare, l'art. 9, comma 6;
Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti» ed in particolare l'art. 1,
comma 52;
Visto il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, recante
«Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della
normativa in tema di mansioni, a norma dell'art. 1, comma 7, della
legge 10 dicembre 2014, n. 183», ed in particolare l'art. 45;
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, recante
«Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto
dell'art. 117 della Costituzione, nonche' raccordo con i percorsi
dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'art. 1,
commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107»;
Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante
«Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle
disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e
del Consiglio del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
nonche' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)»;
Visto il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, recante «Misure
urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno
scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, nonche' in
materia di procedure concorsuali e di abilitazione e per la
continuita' della gestione accademica», convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41 e, in particolare,
l'art. 6, commi 1 e 2, secondo cui «1. qualora sia necessario in
relazione al protrarsi dello stato di emergenza, con uno o piu'
decreti del Ministro dell'universita' e della ricerca possono essere
definite, anche in deroga alle vigenti disposizioni normative e in
ogni caso nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo 9
novembre 2007, n. 206, in materia di riconoscimento delle qualifiche
professionali, l'organizzazione e le modalita' della prima e della
seconda sessione dell'anno 2020 degli esami di Stato di abilitazione
all'esercizio delle professioni regolamentate ai sensi del decreto
del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, delle
professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo
alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonche'
delle prove integrative per l'abilitazione all'esercizio della
revisione legale. 2. Con i decreti di cui al comma 1 possono essere
altresi' individuate modalita' di svolgimento diverse da quelle
ordinarie, ivi comprese modalita' a distanza, per le attivita'
pratiche o di tirocinio previste per l'abilitazione all'esercizio
delle professioni di cui al comma 1, nonche' per quelle previste
nell'ambito dei vigenti ordinamenti didattici dei corsi di studio,
ovvero successive al conseguimento del titolo di studio, anche
laddove finalizzate al conseguimento dell'abilitazione
professionale»;
Visto il decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito, con
modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15, recante
«Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi», e, in
particolare, l'art. 6, comma 4, il quale prevede che: "Le
disposizioni di cui all'art. 6, commi 1, 2 e 2-bis, del decreto-legge
8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
giugno 2020, n. 41, relative alle modalita' di svolgimento degli
esami di Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni e dei
tirocini professionalizzanti e curriculari, sono prorogate fino al 31
dicembre 2022. Le medesime disposizioni si applicano anche alle
professioni di agrotecnico e agrotecnico laureato, geometra e
geometra laureato, perito agrario e perito agrario laureato, perito
industriale e perito industriale laureato, per le quali
l'organizzazione e le modalita' di svolgimento degli esami sono
definite, ai sensi dei commi 1 e 2 del predetto art. 6, con decreto
del Ministro dell'istruzione;
Vista la legge 15 luglio 2022, n. 99, concernente l'istituzione
del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore;
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei
Ministeri», convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre
2022, n. 204 e, in particolare, l'art. 6;
Visto il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, recante
«Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi», e, in
particolare, l'art. 6, comma 8-bis, primo periodo, il quale dispone
che «Il termine di cui all'art. 6, comma 4, primo periodo, del
decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito, con
modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15, e' prorogato al
31 dicembre 2023»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,
n. 642, recante «Disciplina dell'imposta di bollo»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998,
n. 323, «Regolamento recante disciplina degli esami di Stato
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore a
norma dell'art. 1 della legge 10 dicembre 1997, n. 425» ed in
particolare l'art. 15, comma 8, il quale dispone che «Il diploma
rilasciato in esito all'esame di Stato negli istituti professionali,
e' equipollente a quello che si ottiene presso gli istituti tecnici
di analogo indirizzo»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001,
n. 328, recante «Modifiche ed integrazioni della disciplina dei
requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove
per l'esercizio di talune professioni, nonche' della disciplina dei
relativi ordinamenti», e particolare l'art. 55, cosi' come modificato
dall'art. 1, comma 52, della legge n. 107/2015;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,
n. 88, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 31
luglio 2017, n. 134, «Regolamento recante norme per il riordino degli
istituti tecnici a norma dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133» ed in particolare l'allegato D contenente la
tabella di confluenza dei percorsi degli Istituti tecnici previsti
dall'ordinamento previgente;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012,
n. 137, «Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali,
a norma dell'art. 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n.
138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n.
148» e, in particolare, l'art. 6;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25
gennaio 2008, recante linee guida per la riorganizzazione del sistema
di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli
istituti tecnici superiori - I.T.S., emanato ai sensi dell'art. 1,
comma 631, della legge n. 296/2006;
Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione 16 marzo
1993, n. 168, recante «Regolamento per gli esami di Stato per
l'abilitazione all'esercizio della libera professione di perito
agrario», il quale, all'art. 1, comma 1, dispone che gli esami hanno
luogo, ogni anno, in un'unica sessione indetta con ordinanza del
Ministro della pubblica istruzione, d'ora in avanti denominato
«regolamento»;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca 4 agosto 2000, cosi' come modificato dal decreto
ministeriale 16 marzo 2007, recante «Disciplina delle classi di
laurea»;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca 22 ottobre 2004, n 270, «Modifiche al regolamento
recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei,
approvato con decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509»;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca 7 settembre 2011, n. 8327, di concerto con il Ministro
del lavoro e delle politiche sociali, adottato ai sensi della legge
17 maggio 1999, n. 144, art. 69, comma 1, recante norme generali
concernenti i diplomi degli istituti tecnici superiori (I.T.S.) e
relative figure nazionali di riferimento, la verifica e la
certificazione delle competenze di cui agli articoli 4, comma 3, e 8,
comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25
gennaio 2008;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle
politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro
dell'economia e finanze, 7 febbraio 2013, n. 93, con il quale sono
state adottate le linee guida in attuazione dell'art. 52, comma 2,
della legge n. 35 del 4 aprile 2012;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita'
e della ricerca e il Ministro dell'economia e delle finanze del 12
ottobre 2015, recante definizione degli standard formativi
dell'apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei
percorsi di apprendistato, in attuazione dell'art. 46, comma 1, del
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, ed in particolare l'art.
4, comma 5 e l'art. 5, comma 9;
Visto il regolamento per lo svolgimento della pratica
professionale e dell'attivita' tecnico-agricola subordinata approvato
dal Consiglio nazionale dei periti agrari e dei periti agrari
laureati il 14 gennaio 2011;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione e del merito 1°
giugno 2023, n. 102, con il quale sono state disposte le modalita' di
svolgimento degli esami di Stato della sessione 2023 di abilitazione
all'esercizio delle professioni di agrotecnico e agrotecnico
laureato, geometra e geometra laureato, perito agrario e perito
agrario laureato, perito industriale e perito industriale laureato;
Visto il decreto del direttore generale degli ordinamenti
scolastici del 27 luglio 2011, prot. n. 5213, di delega ai direttori
generali degli uffici scolastici regionali ed ai sovrintendenti delle
Province di Trento e Bolzano;
Visto il parere reso in data 16 giugno 2015 dall'ufficio
legislativo del Ministero dell'istruzione dell'universita' e della
ricerca sull'accesso agli esami abilitanti alle professioni di perito
agrario, perito industriale, geometra ed agrotecnico e condiviso
dall'Ufficio di Gabinetto con nota prot. n. 27133 del 28 settembre
2015;
Visto il parere espresso dal Consiglio universitario nazionale,
reso in data 15 marzo 2017 ed acquisito dalla DGOSV il 7 aprile 2017,
prot. 3786, in merito alla richiesta presentata dal Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca - Dipartimento per
la formazione superiore e per la ricerca - Direzione generale per lo
studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione
superiore - con nota n. 7432 del 13 marzo 2017, al fine di integrare,
con l'indicazione delle lauree specialistiche e magistrali, i titoli
di accesso agli esami di Stato;
Vista la sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 2209/2020,
pubblicata il 2 aprile 2020;
Ritenuto di disciplinare, in osservanza delle disposizioni
sopracitate, l'organizzazione e le modalita' di svolgimento degli
esami di Stato di abilitazione all'esercizio delle suddette
professioni;
Acquisiti i pareri e le indicazioni specifiche, anche sotto il
profilo tecnico, del Consiglio nazionale interessato, ed acquisita,
altresi', la disponibilita' dello stesso alla realizzazione della
sessione d'esame;
Ordina:
Art. 1
Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della libera
professione di perito agrario e di perito agrario laureato per la
sessione 2023
1. E' indetta, per l'anno 2023, la sessione degli esami di Stato
per l'abilitazione all'esercizio della libera professione di perito
agrario e di perito agrario laureato.
2. Ai soli fini dell'individuazione dei titoli di accesso e dei
conseguenti, ulteriori, requisiti posseduti dai candidati, si
applicano le seguenti definizioni:
a) candidato perito agrario: il candidato in possesso del
diploma di istruzione secondaria superiore di perito agrario
conseguito presso un Istituto tecnico agrario statale, paritario o
legalmente riconosciuto, ovvero in possesso del diploma afferente al
settore «tecnologico», indirizzo «Agraria, agroalimentare e
agroindustria» di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15
marzo 2010, n. 88, unitamente al possesso di uno dei requisiti
previsti dall'art. 2, comma 1, lettere A, B, C, D, E, F, G ed H della
presente ordinanza;
b) candidato perito agrario laureato: il candidato in possesso
di:
diploma universitario triennale di cui all'art. 2 della legge
19 novembre 1990, n. 341, tra quelli indicati nella tabella A
allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001,
definita dall'art. 8, comma 3 e riportata nella tabella C allegata
alla presente ordinanza;
laurea di cui alle classi indicate dall'art. 55, comma 2, del
decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001 e riportate nella
tabella D, allegata alla presente ordinanza, comprensiva di un
tirocinio di sei mesi di cui all'art. 55, comma 1 del citato decreto
del Presidente della Repubblica, svolto anche secondo le modalita'
indicate dall'art. 6, commi da 3 a 9, del decreto del Presidente
della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137;
ai sensi del parere espresso dal Consiglio universitario
nazionale in data 15 marzo 2017, lauree specialistiche di cui al
decreto del Ministro dell'istruzione e della ricerca scientifica e
tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, lauree magistrali di cui al
decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca del 22 ottobre 2004, n. 270, cosi' come riportate nella
tabella E, allegata alla presente ordinanza, nonche' i relativi
diplomi di laurea, di durata quadriennale o quinquennale,
dell'ordinamento previgente ai citati decreti ministeriali ed
equiparati alle lauree specialistiche ed alle lauree magistrali ai
sensi del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca del 9 luglio 2009.
3. La sessione d'esame - da svolgersi secondo il programma
riportato nell'allegato B alla presente ordinanza - e' unica per
tutti i candidati di cui al precedente comma.
Art. 2
Requisiti di ammissione
1. Alla sessione d'esame sono ammessi i candidati periti agrari
in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore di perito
agrario conseguito presso un istituto tecnico agrario statale,
paritario o legalmente riconosciuto, ovvero in possesso del diploma
afferente al settore «tecnologico», indirizzo «Agraria,
agroalimentare e agroindustria» di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 citato in premessa, che, alla
data di presentazione della domanda:
A - abbiano completato il tirocinio professionale della durata
massima di 18 mesi, ai sensi dell'art. 6, comma 1, del decreto del
Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, secondo le
modalita' indicate dall'art. 6, commi da 3 a 9, dello stesso decreto,
ovvero, sussistendone i presupposti, secondo le modalita' di cui al
decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto
con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e
il Ministro dell'economia e delle finanze del 12 ottobre 2015. La
durata e le modalita' di svolgimento del tirocinio di cui alla
presente lettera A si osserva, per l'eventuale periodo residuo
necessario al raggiungimento dei diciotto mesi, anche per coloro i
quali hanno iniziato ma non terminato entro il 15 agosto 2012 il
tirocinio secondo le tipologie di cui alle successive lettere B, C, e
D, di cui al presente comma. Lo svolgimento del tirocinio si
considera completato per i soggetti che, pur non avendo completato il
loro tirocinio nella misura prevista dal previgente ordinamento,
abbiano maturato il nuovo termine (diciotto mesi) introdotto con
effetto retroattivo ed immediato dall'art. 6 del 7 agosto 2012, n.
137;
B - abbiano completato il periodo di tirocinio, ove previsto,
svolto in tutto o in parte durante il corso di studi secondo
modalita' stabilite con le convenzioni stipulate fra gli ordini o
collegi, le universita', con gli istituti di istruzione secondaria o
con gli enti che svolgono attivita' di formazione professionale o
tecnica superiore ai sensi dell'art. 6, comma 1 del decreto del
Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, ovvero secondo le
modalita' disposte dall'art. 6, comma 4, del decreto del Presidente
della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137;
C - abbiano completato, entro il 15 agosto 2012, il periodo di
pratica biennale, presso un perito agrario o un dottore in scienze
agrarie o forestali iscritti ai rispettivi Albi professionali da
almeno un quinquennio oppure lo svolgimento per almeno tre anni di
attivita' tecnico agricola subordinata, anche al di fuori di uno
studio professionale, ai sensi dell'art. 31, comma 2 della legge 28
marzo 1968, n. 434 cosi' come modificato dall'art. 10, comma 2, della
legge 21 febbraio 1991, n. 54; il periodo di pratica si considera
completato per i soggetti che, pur non avendo completato il loro
tirocinio nella misura biennale prevista dal previgente ordinamento
entro il 15 agosto 2012, abbiano comunque maturato il nuovo termine
(diciotto mesi), introdotto con effetto retroattivo ed immediato
dall'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto
2012, n. 137;
D - abbiano svolto, a far data dal 15 agosto 2012, ai sensi
dell'art. 1 del regolamento sul tirocinio, approvato dal Consiglio
nazionale il 14 novembre 2018, ai sensi dell'art. 6, comma 1, del
decreto del Presidente della Repubblica n. 137/2012, un tirocinio
presso lo studio di un libero professionista iscritto negli Albi
delle categorie tecnico scientifiche;
E - abbiano svolto, a far data dal 15 agosto 2012, ai sensi
dell'art. 1 del regolamento sul tirocinio approvato dal Consiglio
nazionale il 14 novembre 2018, ai sensi dell'art. 6 del decreto del
Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, mansioni inerenti
alle competenze previste dall'art. 2 della legge 434/68 cosi' come
modificata dalla legge n. 54/1991 e dalle leggi speciali presso
istituzioni pubbliche, Enti pubblici e privati, societa' e imprese
della filiera agricola, agroalimentare, del verde privato e pubblico
e dell'ambiente, societa' di cooperative di servizi che operano nei
settori della manipolazione degli alimenti, aziende agrarie, imprese
e cooperative commerciali di prodotti agricoli, del verde;
F - siano in possesso, oltre ad uno dei titoli di cui al comma
1 del presente articolo, della certificazione di istruzione e
formazione tecnica superiore, di cui agli allegati C e D del decreto
del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di
concerto, con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del 7
febbraio 2013 n. 91, adottato ai sensi dell'art. 69, comma 1, della
legge 17 maggio 1999 n. 144, concernente la definizione dei percorsi
di specializzazione tecnica superiore - I.F.T.S. - di cui al Capo III
del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio
2008, comprensivi di tirocini non inferiori a sei mesi coerenti con
le attivita' libero professionali previste dall'Albo. I collegi
provinciali dei periti agrari e dei periti agrari laureati accertano
la sussistenza della detta coerenza, da valutare in base a criteri
uniformi sul territorio nazionale. Eventuali, motivati giudizi
negativi, preclusivi dell'ammissione agli esami, sono tempestivamente
notificati agli interessati;
G - siano in possesso, oltre ad uno dei titoli di cui al comma
1 del presente articolo, del diploma rilasciato dagli istituti
tecnici superiori - I.T.S. - di cui al capo II del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008 - ai sensi
dell'art. 1 del regolamento sul tirocinio approvato dal Consiglio
nazionale il 14 novembre 2018, ai sensi dell'art. 6 del decreto del
Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, purche' il
percorso formativo frequentato, inerente all'area tecnologica nuove
tecnologie per il Made in Italy/ambito Sistema agroalimentare, sia
comprensivo del tirocinio di sei mesi coerente con le attivita'
libero professionali previste dall'Albo. I collegi provinciali dei
periti agrari e dei periti agrari laureati accertano la sussistenza
della detta coerenza, da valutare in base a criteri uniformi sul
territorio nazionale. Eventuali, motivati giudizi negativi,
preclusivi dell'ammissione agli esami, sono tempestivamente
notificati agli interessati;
H - siano in possesso, oltre ad uno dei diplomi di istruzione
secondaria di cui al comma 1 del presente articolo, della
specializzazione di enotecnico attivata, ai sensi dell'art. 8, comma
1, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88,
con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze il
24 aprile 2012.
2. Alla sessione d'esame sono ammessi, altresi', i candidati
periti agrari laureati in possesso di uno dei seguenti titoli:
A - diploma universitario triennale di cui all'art. 2 della
legge 19 novembre 1990, n. 341, tra quelli indicati nella tabella A
allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001,
definita dall'art. 8, comma 3 e riportata nella tabella C allegata
alla presente ordinanza;
B - laurea, di cui alle classi indicate dall'art. 55, comma 2,
del decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001 e riportate
nella tabella D, allegata alla presente ordinanza, comprensiva di un
tirocinio di sei mesi di cui all'art. 55, comma 1 del citato decreto
del Presidente della Repubblica, svolto anche secondo le modalita'
indicate dall'art. 6, commi da 3 a 9, del decreto del Presidente
della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, ovvero, sussistendone i
presupposti, secondo le modalita' di cui al decreto del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e il Ministro
dell'economia e delle finanze del 12 ottobre 2015;
C - lauree specialistiche di cui al decreto del Ministro
dell'istruzione e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre
1999, n. 509, lauree magistrali di cui al decreto del Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca del 22 ottobre
2004, n. 270, cosi' come riportate nella tabella E, allegata alla
presente ordinanza, nonche' i relativi diplomi di laurea, di durata
quadriennale o quinquennale, dell'ordinamento previgente ai citati
decreti ministeriali ed equiparati alle lauree specialistiche ed alle
lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca del 9 luglio 2009.
3. Sono ammessi alla sessione d'esami, inoltre, i candidati che
al momento della presentazione della domanda di ammissione non
abbiano completato il tirocinio ma che comunque lo completeranno
entro e non oltre il giorno antecedente la prova d'esame. Il
Consiglio, effettuate le verifiche di competenza, provvedera' ad
inviare in tempo utile alle Commissioni d'esame il certificato di
compiuta pratica.
Art. 3
Calendario, sede
e prova d'esame
1. Gli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della libera
professione di perito agrario e perito agrario laureato consistono,
per la sessione 2023, in un'unica prova orale, svolta esclusivamente
con modalita' a distanza, con inizio nello stesso giorno su tutto il
territorio nazionale. Il calendario della sessione d'esame e' di
seguito indicato:
21 novembre 2023, ore 8.30: insediamento delle commissioni
esaminatrici e riunione preliminare, per gli adempimenti previsti dal
regolamento dei rispettivi ordini nazionali;
22 novembre 2023, ore 8.30: prosecuzione della riunione
preliminare;
23 novembre 2023, ore 8.30: predisposizione del calendario
della prova orale e comunicazione del calendario ai candidati ammessi
agli esami;
28 novembre 2023, ore 8.30: inizio della prova orale.
2. La prova d'esame viene effettuata in una sede virtuale, con
interazione audio/video tra la commissione ed i candidati. La
piattaforma viene fornita dal Consiglio/ collegio nazionale dei
periti agrari e periti agrari laureati, garantendo la sostenibilita'
e tenuta del sistema, nonche' l'assistenza e il supporto tecnico
necessario. Il Consiglio/ collegio nazionale mette a disposizione
delle commissioni esaminatrici la propria piattaforma di riferimento,
assicurando l'osservanza delle prescrizioni vigenti in materia di
protezione dei dati personali di cui al regolamento (UE) 2016/679
(GDPR).
3. Non e' consentito l'utilizzo di piattaforme diverse da quella
fornita dal citato Consiglio/ collegio nazionale.
4. La prova orale verte sugli argomenti di cui all'allegato B
alla presente ordinanza e deve consentire alla Commissione
esaminatrice di accertare l'acquisizione delle competenze, conoscenze
e abilita' richieste per lo specifico profilo professionale.
5. La prova ha la durata massima di trenta minuti. Sono convocati
non meno di cinque candidati al giorno per almeno cinque giorni a
settimana, ove possibile.
6. I candidati che, per comprovati e documentati motivi,
sottoposti tempestivamente alla valutazione discrezionale e
definitiva della Commissione esaminatrice, non siano in grado di
sostenere la prova d'esame nel giorno stabilito possono dalla
Commissione stessa essere riconvocati in altra data solo a condizione
che non si determini un prolungamento del previsto calendario di
esami (art. 11, commi 8 e 9, del regolamento).
7. Non sono consentite prove suppletive e, pertanto, i candidati
che risultino, per qualsiasi motivo, assenti alla prova sono esclusi
dalla sessione d'esame.
8. L'abilitazione all'esercizio della libera professione di
perito agrario e perito agrario laureato e' conseguita solo da parte
dei candidati che riportino nella prova orale una valutazione di
almeno 60/100.
Art. 4
Domanda di ammissione
alla sessione d'esame
1. La domanda di ammissione alla sessione d'esame, sulla quale va
apposta marca da bollo da euro 16,00, va presentata utilizzando il
modello riportato nell'allegato A alla presente ordinanza. A corredo
della domanda occorre allegare la documentazione indicata nel
successivo art. 5. La presentazione di piu' di una domanda, per la
sessione in corso, comporta l'esclusione in qualsiasi momento dagli
esami.
2. I candidati con disabilita' devono, ai sensi dell'art. 20
della legge n. 104/1992, indicare nella domanda quanto loro
necessario per lo svolgimento della prova (specifici ausili ed
eventuali tempi aggiuntivi, come certificati da una competente
struttura sanitaria in relazione allo specifico stato). I medesimi
attestano nella domanda, con dichiarazione ai sensi dell'art. 39
della legge 23 dicembre 1998, n. 448, la sussistenza delle
«condizioni personali richieste».
3. I candidati con diagnosi di disturbo specifico di
apprendimento (DSA) devono presentare nella domanda esplicita
richiesta, in funzione delle proprie necessita', opportunamente
documentata ed esplicitata con apposita dichiarazione resa dalla
commissione medico-legale dell'A.S.L. di riferimento o da equivalente
struttura pubblica, di strumenti compensativi e/o di eventuali tempi
aggiuntivi necessari per l'espletamento delle prove d'esame.
L'adozione delle suddette misure e' stabilita dalla commissione
d'esame sulla scorta della documentazione presentata.
4. Ai sensi della normativa vigente, i dati personali forniti dai
candidati sono trattati ai soli fini dell'espletamento delle
procedure connesse allo svolgimento degli esami. I candidati possono
esercitare, alle condizioni e nei limiti di cui al regolamento (UE)
2016/679, i diritti previsti dagli articoli 15 e seguenti dello
stesso e, in particolare, il diritto di accedere ai dati che li
riguardano e di far rettificare i dati erronei, incompleti o raccolti
in difformita' alle disposizioni di legge. Il candidato puo',
altresi', esercitare il diritto di proporre reclamo all'autorita'
garante per la protezione dei dati personali ai sensi dell'art. 77
del regolamento (UE) 2016/679.
Art. 5
Documentazione da allegare
alla domanda di ammissione
1. Alla domanda di ammissione alla sessione d'esame devono essere
allegati i seguenti documenti:
a) curriculum in carta semplice, sottoscritto dal candidato,
relativo all'attivita' professionale svolta ed agli eventuali
ulteriori studi compiuti;
b) eventuali pubblicazioni di carattere professionale;
c) ricevuta dalla quale risulti l'avvenuto versamento della
tassa di ammissione agli esami dovuta all'erario nella misura di
49,58 euro (art. 2, capoverso 3, del decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 21 dicembre 1990). Il versamento, in favore
dell'ufficio locale dell'Agenzia delle entrate, deve essere
effettuato presso una banca o un ufficio postale utilizzando il
modello F23 (codice tributo: 729T; codice ufficio: quello
dell'Agenzia delle entrate «locale» in relazione alla residenza
anagrafica del candidato);
d) fotocopia non autenticata di un documento di identita' (art.
38, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n.
445/2000);
e) elenco in carta semplice, sottoscritto dal candidato, dei
documenti, numerati in ordine progressivo, prodotti a corredo della
domanda.
Art. 6
Modalita' di presentazione della domanda
di ammissione - Termine - Esclusioni
1. I candidati devono presentare, entro il termine perentorio di
trenta giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami», la domanda di ammissione alla sessione
d'esame, unitamente ai documenti di cui all'art. 5, al collegio di
appartenenza, il quale provvedera' agli adempimenti previsti
dall'art. 7 della presente ordinanza.
2. Le domande devono pervenire al collegio di appartenenza
secondo una delle seguenti modalita':
a. tramite Posta elettronica certificata - PEC (fa fede la
stampa che documenta l'inoltro della PEC);
b. a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento (fa fede il
timbro dell'ufficio postale accettante, cui compete la spedizione).
2. Non sono ammessi alla prova d'esame i candidati che abbiano
spedito la domanda di ammissione corredata dai documenti di cui
all'art. 5 oltre il termine di scadenza stabilito quale ne sia la
causa, e coloro i quali risultino sprovvisti dei requisiti prescritti
dall'art. 2, salvo quanto previsto dal comma 3 del medesimo articolo.
3. L'esclusione puo' avere luogo in qualsiasi momento, quando ne
siano emersi i motivi, anche durante lo svolgimento degli esami.
4. A norma dell'art. 12 del regolamento le Commissioni
esaminatrici verificano il possesso da parte dei candidati dei
requisiti prescritti per l'ammissione agli esami e vigilano sul
regolare svolgimento delle prove. Qualora venga accertata la mancanza
o la irregolare documentazione di uno dei requisiti indicati
nell'art. 2 della presente ordinanza o nei casi in cui si verifichino
frodi o comportamenti contrari alle norme relative ai doveri dei
candidati durante lo svolgimento della prova, le Commissioni
esaminatrici dispongono, con provvedimento motivato, l'annullamento
della prova e l'esclusione degli interessati dagli esami.
Art. 7
Adempimenti dei collegi
1. Dopo la scadenza del termine per la presentazione delle
domande, entro e non oltre i successivi quaranta giorni, i collegi
provinciali o territoriali verificano la regolarita' delle domande
ricevute ed utilmente prodotte e, compiuto ogni opportuno
accertamento di competenza, comunicano al Ministero dell'istruzione e
del merito, esclusivamente tramite posta elettronica certificata
all'indirizzo dgosv@postacert.istruzione.it:
a) il numero dei candidati in possesso dei requisiti, ai fini
della determinazione del numero delle Commissioni da nominare. La
comunicazione deve essere inoltrata anche nell'ipotesi in cui non sia
pervenuta alcuna domanda;
b) un unico elenco nominativo, in ordine alfabetico e numerico,
dei candidati ammessi a sostenere la prova d'esame, con espressa
indicazione del titolo di studio posseduto, per consentire al
Ministero dell'istruzione e del merito di provvedere alla loro
assegnazione alle Commissioni. I collegi provvedono a formare detti
elenchi previo puntuale controllo (articoli 71 e 72 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 445/2000), delle dichiarazioni
sostitutive rese dai candidati nelle domande, con riferimento, in
particolare, sia all'iscrizione nel Registro dei praticanti sia al
possesso di uno dei requisiti di cui all'art. 2.
2. Nell'elenco di cui al comma 1 lettera b) vengono indicati, per
ciascun candidato:
a) il cognome e il nome;
b) il luogo e la data di nascita;
c) il titolo di studio;
d) il requisito di ammissione posseduto, di cui all'art. 2, da
indicare con la lettera corrispondente.
3. Nell'elenco di cui al comma 1 lettera b) vanno indicati anche
i nominativi dei candidati con requisiti di ammissione ancora in
corso di maturazione, a fianco dei quali deve essere apposta anche la
dicitura «Requisito in corso di maturazione» con la data prevista di
acquisizione che, ai sensi dell'art. 2, non puo' essere successiva al
giorno antecedente la prova d'esame.
4. In calce all'elenco di cui al comma 1 lettera b), datato e
sottoscritto dal Presidente del collegio, deve essere apposta da
parte di quest'ultimo attestazione di avvenuta verifica della
regolarita' delle domande ricevute e di compimento di ogni
accertamento di competenza.
5. Qualsiasi variazione all'elenco di cui al comma 1 lettera b)
deve essere tempestivamente comunicata al Ministero dell'istruzione e
del merito per gli adempimenti di competenza, tramite le modalita' di
cui sopra.
6. Ogni collegio/ordine territoriale, il giorno dell'insediamento
della Commissione d'esame, dopo aver provveduto alla scansione degli
eventuali fascicoli cartacei dei candidati, li rende disponibili, per
via telematica, ai presidenti ed agli altri componenti della
Commissione, ai fini della verifica del possesso dei requisiti
prescritti per l'ammissione agli esami stessi.
Art. 8
Adempimenti degli Istituti scolastici
1. Con comunicazione della Direzione generale per gli ordinamenti
scolastici, la valutazione e l'internazionalizzazione del sistema
nazionale di istruzione sara' reso noto l'elenco degli istituti
scolastici incaricati di provvedere alla tenuta dei verbali degli
esami, che saranno loro inviati a cura dei presidenti delle
commissioni esaminatrici, al fine di renderli disponibili per
eventuali successivi adempimenti.
2. Gli istituti scolastici di cui al comma 1 provvederanno
altresi' alla conservazione dei fascicoli cartacei dei candidati,
ricevuti da parte del collegio nazionale e provvederanno alla loro
conservazione unitamente a tutti gli atti relativi all'espletamento
degli esami, al fine di renderli disponibili per eventuali,
successivi adempimenti.
3. E' compito degli istituti di cui al comma 1 rilasciare il
certificato di abilitazione a coloro che hanno superato positivamente
gli esami.
4. Eventuali modifiche dell'elenco degli Istituti scolastici, di
cui al comma 1, da apportare per sopravvenute esigenze, saranno rese
note ai presidenti delle Commissioni esaminatrici costituite nella
Regione sede degli istituti scolastici interessati.
Art. 9
Attivita' tecnico-agricola subordinata. Esperienze formative.
Requisiti e riconoscimento
1. Coloro che, in possesso dei titoli di cui all'art. 2 della
presente ordinanza, intendano far valere lo svolgimento di attivita'
tecnico-agricola alle dipendenze di datori di lavoro pubblici e
privati, per l'ammissione all'esame di abilitazione all'esercizio
della professione, devono rivolgere al collegio provinciale nella cui
circoscrizione essi risiedono domanda per il riconoscimento
dell'idoneita' dell'attivita' svolta.
2. L'attivita' di titolare di impresa agricola e' equiparata a
quella di lavoro subordinato, condividendone le direttive generali e
specifiche, a condizione che la stessa sia dimostrata tramite valida
documentazione fiscale, amministrativa e previdenziale.
Art. 10
Rinvio
1. Per quanto non previsto dalla presente ordinanza, si osservano
le disposizioni contenute nel regolamento.
Art. 11
Delega
1. Per l'emanazione di tutti i successivi provvedimenti,
attuativi delle disposizioni contenute nella presente ordinanza, e'
conferita delega al direttore generale per gli ordinamenti
scolastici, la valutazione e l'internazionalizzazione del sistema
nazionale di istruzione.
La presente ordinanza e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Roma, 12 giugno 2023
Il Ministro: Valditara
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