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UNIVERSITA' "LA SAPIENZA" DI ROMA
Concorso pubblico, per titoli ed esami, ad un posto di categoria D,
posizione economica D1, dell'area tecnica, tecnico-scientifica ed
elaborazione dati, presso il dipartimento di scienze storiche,
archeologiche e antropologiche dell'antichita'.
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Fonte: | Gazzetta ufficiale n.91 del 19/11/2002 |
Ente: | UNIVERSITA' "LA SAPIENZA" DI ROMA |
Località: | Roma (RM) |
Codice atto: | 02E09000 |
Sezione: | Università |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | 1 |
Scadenza: | 19/12/2002 |
Tags: | Tecnici |
Testo piccolo - Testo medio - Testo grande
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Visto lo statuto dell'Universita' degli studi "La Sapienza" di
Roma;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3 - Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli
impiegati civili dello Stato nonche' le relative norme di esecuzione,
approvate con decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370, riguardante l'esenzione
dall'imposta di bollo per le domande di ammissione nei pubblici
concorsi;
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, che istituisce il Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, recante nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari
opportunita' tra uomini e donne per l'accesso al lavoro e al
trattamento nei luoghi di lavoro;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, e in particolare
l'art. 20 recante norme per l'assistenza, l'integrazione sociale e i
diritti dei portatori di handicap nell'ambito delle prove d'esame nei
concorsi pubblici;
Visto il regolamento disposto con decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, recante norme
sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai
posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, recante disposizioni sulla normativa concorsuale, e
successive modificazioni ed integrazioni effettuate con decreto del
Presidente della Repubblica 30 ottobre 1996, n. 693;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, recante norme sulla
tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali;
Visto il decreto rettorale 5 agosto 1999 con il quale e' stato
emanato il regolamento interno sul reclutamento del personale non
docente;
Visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale
tecnico e amministrativo del comparto universita'.
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, concernente disposizioni legislative e regolamentari in
materia di documentazione amministrativa;
Visto il decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, recante il
testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e
sostegno della maternita' e della paternita';
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, concernente
le norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche;
Vista la legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria);
Visto il decreto rettorale 10 ottobre 2001 con il quale e' stato
assegnato, tra gli altri, un posto di categoria D, posizione
economica D1, dell'area tecnica, tecnico scientifica ed elaborazione
dati al dipartimento di scienze storiche, archeologiche ed
antropologiche dell'antichita';
Ravvisata la necessita' di emettere il bando di concorso per la
copertura del posto sopracitato;
Considerato che per l'unicita' del posto messo a concorso, le
riserve di cui all'art. 5, terzo comma, punti 1), 2) e 3) del decreto
del Presidente della Repubblica n. 487/1992 (legge 2 aprile 1968,
n. 482, legge 24 dicembre 1993, n. 537 e legge 20 settembre 1980,
n. 574, art. 40) risultano inoperanti;
Verificata la disponibilita' finanziaria:
Dispone:
Art. 1.
Numero dei posti
E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, a un posto
di categoria D, posizione economica D1, dell'area tecnica, tecnico
scientifica ed elaborazione dati presso il dipartimento di scienze
storiche, archeologiche e antropologiche dell'antichita'
dell'Universita' degli studi "La Sapienza" di Roma.
Art. 2.
Requisiti generali di ammissione
Gli aspiranti al concorso devono essere in possesso dei seguenti
requisiti:
1. cittadinanza italiana. Sono equiparati ai cittadini italiani
gli appartenenti ad uno stato dell'Unione europea;
2. titolo di studio: diploma di laurea in lettere, laurea in
conservazione dei beni culturali e laurea in materie letterarie;
Per i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea e per
coloro che hanno conseguito il titolo di studio all'estero e'
richiesto il titolo di studio equipollente a quello suindicato alla
data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda
di partecipazione al concorso, in base ad accordi internazionali,
ovvero con le modalita' di cui all'art. 332 del testo unico 31 agosto
1933, n. 1592.
Tale equipollenza dovra' risultare da idonea certificazione
rilasciata dalle competenti autorita'.
3. idoneita' fisica all'impiego. L'amministrazione ha facolta'
di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori di concorso in
base alla normativa vigente;
4. essere in regola con le norme concernenti gli obblighi
militari;
5. godimento dei diritti politici e civili.
6. eta' non inferiore agli anni 18.
Non possono accedere all'impiego coloro che siano stati esclusi
dall'elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti o
dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per
persistente insufficiente rendimento ovvero siano stati dichiarati
decaduti da un impiego statale ai sensi dell'art. 127, primo comma,
lett. d), del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto
degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3.
I cittadini degli Stati membri dell'Unione europea devono
possedere, ai fini dell'accesso ai posti della pubblica
amministrazione i seguenti requisiti:
a) godere dei diritti civili e politici degli Stati di
provenienza e appartenenza;
b) essere in possesso, fatta eccezione per la titolarita' della
cittadinanza italiana, di tutti i requisiti previsti per i cittadini
della Repubblica;
c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di
ammissione al concorso.
I candidati sono ammessi con riserva al concorso.
L'amministrazione puo' disporre in ogni momento, con decreto
motivato, l'esclusione per difetto dei requisiti previsti.
Art. 3.
Presentazione della domanda - Termini e modalita'
Le domande di ammissione al concorso, redatte su carta libera in
conformita' dell'allegato A del bando, debitamente firmate, possono
essere presentate direttamente o spedite a mezzo raccomandata con
avviso di ricevimento, al direttore amministrativo dell'Universita'
degli studi "La Sapienza" di Roma, ripartizione II personale -
Concorsi, piazzale Aldo Moro, 5 - 00185 Roma, entro il termine
perentorio di trenta giorni (pena esclusione), decorrente dal giorno
successivo alla data di pubblicazione del presente bando di concorso
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4a serie
speciale "Concorsi ed esami".
Si considerano prodotte in tempo utile le domande consegnate o
spedite entro il termine suindicato.
Per le domande spedite fa fede il timbro a data dell'ufficio
postale accettante.
Per le domande consegnate personalmente fa fede la ricevuta
rilasciata dall'ufficio concorsi.
I titoli che possono essere oggetto di valutazione da parte della
commissione giudicatrice, da produrre in carta semplice, debbono
essere allegati alla domanda in originale, in copia autenticata o
autocertificati ai sensi della legge 15 maggio 1997, n. 127, a pena
di non valutazione.
Nella domanda i candidati dovranno dichiarare sotto la propria
responsabilita':
1. cognome e nome (le aspiranti coniugate dovranno indicare
anche il cognome del coniuge);
2. data e luogo di nascita;
3. possesso della cittadinanza italiana o della cittadinanza di
uno degli Stati membri dell'Unione europea;
4. (se cittadini italiani) il comune nelle cui liste elettorali
sono iscritti, ovvero i motivi della mancata iscrizione o della
cancellazione dalle liste medesime;
5. di non aver mai riportato condanne penali e di non aver
procedimenti penali in corso; in caso contrario indicare le condanne
penali;
6. possesso del titolo di studio richiesto al punto 2
dell'art. 2;
7. la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
8. di essere idoneo al servizio continuativo ed incondizionato
all'impiego al quale il concorso si riferisce;
9. eventuali servizi prestati presso pubbliche amministrazioni
e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego;
10. di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego
presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente
rendimento e di non essere stato dichiarato decaduto da altro impiego
statale ai sensi dell'art. 127, lett. d), del testo unico approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3,
per aver conseguito l'impiego mediante la produzione di documenti
falsi o viziati da invalidita' insanabile;
11. il domicilio e recapito al quale si desidera siano
trasmesse eventuali comunicazioni.
I candidati cittadini degli Stati membri dell'Unione europea
devono dichiarare altresi' di avere adeguata conoscenza della lingua
italiana e di godere dei diritti civili e politici negli stati di
provenienza ovvero i motivi di mancato godimento e di essere in
possesso, fatta eccezione della titolarita' della cittadinanza
italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della
Repubblica.
La domanda dovra' contenere in modo esplicito tutte le
dichiarazioni di cui sopra; l'omissione di una sola di esse, se non
sanabile, determinera' l'invalidita' della domanda stessa con
l'esclusione dell'aspirante dal concorso.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' per il caso
di irreperibilita' del destinatario e per dispersione di
comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da
parte del candidato o da mancata oppure tardiva comunicazione del
cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, per eventuali
disguidi postali e telegrafici non imputabili a colpa
dell'amministrazione stessa, ne' per mancata restituzione dell'avviso
di ricevimento della domanda, dei documenti o delle comunicazioni
relative al concorso.
La firma del candidato in calce alla domanda di partecipazione al
concorso non e' soggetta ad autenticazione.
La mancata sottoscrizione della domanda di partecipazione da
parte dei candidati comporta l'esclusione dal concorso.
I candidati portatori di handicap, ai sensi della legge
5 febbraio 1992, n. 104, dovranno fare esplicita richiesta in
relazione al proprio handicap, riguardo l'ausilio necessario, nonche'
l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi per l'espletamento delle
prove d'esame. Tale richiesta dovra' essere corredata da apposita
certificazione rilasciata da una competente struttura sanitaria per
la concessione di detti benefici.
Art. 4.
Commissione giudicatrice
La commissione giudicatrice verra' costituita ai sensi della
vigente normativa.
Art. 5.
Prove d'esame - Diario e svolgimento
I candidati, ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal
concorso, sono tenuti a presentarsi, muniti di un valido documento di
riconoscimento provvisto di fotografia, presso il dipartimento di
scienze storiche, archeologiche e antropologiche dell'antichita',
piazzale Aldo Moro, n. 5 - Roma, per sostenere le prove d'esame.
Il diario delle prove scritte e' cosi' fissato:
ore 9 dei giorni: 23 e 24 gennaio 2003.
Le prove d'esame consisteranno in due prove scritte, di cui una
a contenuto teorico-pratico ed una prova orale, comprensiva
dell'accertamento della conoscenza della lingua inglese, sui seguenti
argomenti:
prima prova scritta: svolgimento di un tema nell'ambito della
storia antica e delle discipline archeologiche;
seconda prova scritta a contenuto teorico-pratico: conoscenza
delle applicazioni informatiche piu' diffuse, con particolare
riguardo all'informatizzazione e gestione dei dati provenienti da
scavi archeologici, all'editing ed alla grafica.
prova orale: il colloquio vertera' sulle materie oggetto delle
prove scritte e sara' comprensivo dell'accertamento della conoscenza
della lingua inglese.
A ciascuna delle prove d'esame sara' attribuito un punteggio fino
ad un massimo di punti 30/30.
Le prove si intenderanno superate se il candidato avra' riportato
il punteggio di almeno 21/30 o equivalente in ciascuna di esse. Ai
candidati che abbiano conseguito l'ammissione alla prova orale verra'
data comunicazione con l'indicazione dei voti riportati nella prova
scritta e nella prova pratica o a contenuto teorico pratico, almeno
venti giorni prima di quello in cui devono sostenere la prova orale,
mediante raccomandata con avviso di ricevimento.
Le sedute della commissione per lo svolgimento della prova orale
sono pubbliche.
Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale la
commissione giudicatrice forma l'elenco dei candidati esaminati, con
l'indicazione del voto da ciascuno riportato, che sara' affisso nella
sede degli esami.
Ai titoli oggetto di valutazione sara' assegnato un punteggio
massimo di punti 10/30, cosi' ripartiti:
titoli valutabili:
pubblicazioni attinenti all'ambito disciplinare del
dipartimento, fino ad un massimo di punti 1;
partecipazione a ricerche di scavo, catalogazione di
materiali, di documenti etc., fino ad un massimo di punti 2;
partecipazione a corsi di informatica applicata ai beni
culturali, fino ad un massimo di punti 2;
esperienza in campo informatico applicata alle discipline
storico-archeologiche, fino ad un massimo di punti 4;
eventuali titoli post-laurea, fino ad un massimo di punti 1.
La valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri,
sara' effettuata dopo le prove scritte e prima che si proceda alla
correzione dei relativi elaborati.
La votazione complessiva e' determinata dalla somma dei voti
conseguiti nelle prove d'esame e dal punteggio riportato nella
valutazione dei titoli.
Art. 6.
Titoli di preferenza
I candidati che abbiano superato la prova orale dovranno far
pervenire al direttore amministrativo dell'Universita' degli studi
"La Sapienza" di Roma, Ripartizione II - Concorsi, piazzale Aldo
Moro, n. 5 - 00185 Roma, entro il termine perentorio di quindici
giorni che decorrono dal giorno successivo a quello in cui hanno
sostenuto la prova orale, i documenti, in originale o in copia
autenticata o autocertificati, attestanti il possesso dei titoli di
preferenza dai quali risulti altresi' il possesso del requisito alla
data del termine utile per la presentazione della domanda di
ammissione al concorso.
A parita' di merito i titoli di preferenza sono:
1. gli insigniti di medaglia al valor militare;
2. mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
3. i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
4. i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e
privato;
5. gli orfani di guerra;
6. gli orfani dei caduti per fatto di guerra;
7. gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e
privato;
8. i feriti in combattimento;
9. gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione
speciale di merito di guerra, nonche' i capi di famiglia numerosa;
10. i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex
combattenti;
11. i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
12. i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel
settore pubblico e privato;
13. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra;
14. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di
guerra;
15. i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e
le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio
nel settore pubblico e privato;
16. coloro che abbiano prestato servizio militare come
combattenti;
17. coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque
titolo, per non meno di un anno nell'Amministrazione che ha indetto
il concorso;
18. i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei
figli a carico;
19. gli invalidi ed i mutilati civili;
20. i militari volontari delle forze armate congedati senza
demerito al termine della ferma o rafferma.
A parita' di merito e di titoli la preferenza e' determinata:
a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto
che il candidato sia coniugato o meno;
b) dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni
pubbliche;
c) dalla piu' giovane eta'.
Art. 7.
Approvazione della graduatoria
Espletate le prove del concorso, la commissione redige la
graduatoria di merito secondo l'ordine decrescente della votazione
complessiva riportata. Con dispositivo direttoriale, tenuto conto
della norma che concerne il titolo di preferenza, sara' approvata la
graduatoria generale e dichiarato il vincitore.
Detta graduatoria verra' pubblicizzata mediante affissione
all'albo del rettorato e all'albo dell'ufficio concorsi dell'Ateneo.
Di tale pubblicazione e' data notizia mediante avviso nella
Gazzetta Ufficiale delle Repubblica. Dalla data di pubblicazione di
detto avviso - laddove la conoscenza non sia avvenuta altrimenti -
decorre il termine per le eventuali impugnative.
La graduatoria generale rimane efficace per 24 mesi dalla data di
emissione per eventuali coperture di posti per i quali il concorso e'
stato bandito.
Art. 8.
Assunzione in servizio
Il vincitore del concorso sara' invitato ad assumere servizio e
contestualmente a stipulare, ai sensi dell'art. 16 del nuovo
contratto collettivo di lavoro del personale del comparto
universitario, un contratto individuale a tempo indeterminato nel
giorno fissato dall'amministrazione nonche' a presentare - entro
trenta giorni dalla stipulazione del contratto a pena risoluzione del
rapporto di lavoro - la documentazione di rito prevista dalla vigente
normativa.
Il vincitore che non si presenti in tale data per la
sottoscrizione del contratto, salvo comprovati e giustificati motivi
di impedimento che l'amministrazione dovra' valutare, decade dal
diritto alla stipulazione.
Il periodo di prova ha la durata di tre mesi. Decorso il periodo
di prova senza che il rapporto sia stato risolto da una delle parti,
il dipendente si intende confermato in servizio e gli viene
riconosciuta l'anzianita' dal giorno dell'assunzione a tutti gli
effetti.
Art. 9.
Trattamento dei dati personali
Ai fini della legge 31 dicembre 1996, n. 675, si informa che
l'Universita' si impegna a rispettare il carattere riservato delle
informazioni fornite dai candidati: tutti i dati saranno trattati
solo per le finalita' connesse e strumentali al concorso ed alla
eventuale stipula e gestione del contratto di lavoro, nel rispetto
delle disposizioni vigenti.
Art. 10.
Norma di salvaguardia
Per quanto non previsto dal presente bando si rimanda, in quanto
compatibili, alle disposizioni vigenti sullo svolgimento dei
concorsi.
Il presente bando di concorso sara' acquisito alla raccolta
nell'apposito registro ed inoltrato al Ministero di giustizia per la
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi
ed esami".
Roma, 11 novembre 2002
Il direttore amministrativo
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