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UNIVERSITA' "CA' FOSCARI" DI VENEZIA

Selezione pubblica per il conferimento di due assegni di durata
biennale

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.48 del 20/6/2000
Ente:UNIVERSITA' "CA' FOSCARI" DI VENEZIA
Località:Venezia  (VE)
Codice atto:000E5625
Sezione:Università
Tipologia:Concorso
Numero di posti:-
Scadenza:5/7/2000

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                            IL DIRETTORE
 
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, ed in particolare
l'art. 51, comma 6;
Visto il decreto del Ministero dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica dell'11 febbraio 1998;
Viste le deliberazioni del senato accademico del 25 gennaio 2000,
del 22 febbraio 2000, e del 18 aprile 2000;
Viste le deliberazioni del consiglio di amministrazione del
21 dicembre 1998, del 28 febbraio 1999, e del 28 febbraio 2000;
Vista la deliberazione del consiglio di dipartimento del 22 marzo
2000, con la quale sono stati determinati i programmi di ricerca ai
fini dell'attribuzione degli assegni;
Visto il regolamento per il conferimento degli assegni di ricerca
emanato con decreto del rettore n. 122 del 28 dicembre 1998, e
modificato con decreto rettorale n. 421 del 10 giugno 1999;
Vista la nota prot. n. 2000/30703 del 17 febbraio 2000, con la
quale il Ministero delle finanze - dipartimento delle entrate -
comunica che gli emolumenti relativi agli assegni di ricerca sono
riconducibili alla categoria dei redditi assimilati a quelli di
lavoro dipendente;
 
Dispone:
 
Art. 1.
 
Indizione selezione
 
E' indetta una selezione pubblica per il conferimento di due
assegni di durata biennale. L'importo annuo lordo di ciascun assegno.
comprensivo di tutti gli oneri a carico dell'Universita', e' di
L. 26.955.460 (13.921,33 euro) per ciascun anno.
Gli assegni sono conferiti per lo svolgimento di attivita' di
collaborazione ai due seguenti programmi di ricerca del dipartimento
di studi eurasiatici;
a) programma di ricerca: "Costituzione e messa in rete di
banche-dati di immagini dell'architettura medievale delle regioni
subcaucasiche, vicino e medio orientali".
Creazione di un archivio ipertestuale aperto alla consultazione
intranet ed internet di immagini, disegni e rilievi relativi ai
monumenti architettonici medievali delle regioni subcaucasiche
(principalmente Armenia e Georgia) e vicino/mediorientali
(principalmente Siria, Iraq, Giordania, Israele e Iran).
Elaborazione di database di immagini per la trattazione di un
numero molto elevato di dati con la possibilita' di affiancare le
immagini con ampie schede di testo ove possano trovare spazio sia i
dati relativi all'immagine (secondo i criteri internazionali dettati
da The Dublin Core Metadata Initiative ) sia quelli storici, tecnici
e bibliografici relativi al monumento e/o manufatto (secondo i
criteri internazionali di Iconclass classification system).
Requisiti per lo svolgimento della ricerca:
Il candidato/a dovra' dimostrare una solida conoscenza della
storia dell'architettura medievale delle aree subcaucasiche e vicino/
mediorientali e preparazione a livello "expert" di software per la
creazione di Imagedatabases, come Image Base Pro 4 Dimensioni
Thumbsplus o simili e per la creazione di pagine WEB in ambiente
Windows. Possono essere ammesse a documentazione della preparazione
del candidato/a il riferimento a siti WEB specialistici, oltre alle
pubblicazioni a stampa.
b) programma di ricerca: "Il ruolo della Millet armena
nell'economia ottomana all'epoca del sultano Mahmut II (1808-1839) e
nel contesto dei processi riformatori preludenti alle Tanzimat
(1839)".
Il XIX secolo fu caratterizzato, per l'Impero ottomano, tra
l'altro dalla vivacita', al proprio interno, delle sue varie
componenti etniche. Tra queste emersero particolarmente gli armeni.
Partiti dal ruolo loro congeniale di agenti mercantili
internazionali, espertissimi nel commercio d'intermediazione, gli
armeni vennero acquisendo all'interno dell'Impero, nella sua economia
in particolare, un ruolo crescente, con un raggio d'azione che
ricopriva le stesse finanze imperiali. Tale ruolo degli armeni trova
una figura emblematica nella persona del celebre "amira" Kazaz Artin,
ossia Haruthiun Kazazyan, con cui Mahmut II coltivo' un rapporto del
tutto privilegiato. In un breve, ma significativo studio del 1980,
Kazaz Artin viene considerato come la figura piu' eminente del
settore sotto il regno di Mahmut II. Egli sarebbe persino l'artefice
pioniere di una visione economica di risanamento delle finanze di
Stato attraverso la creazione d'inflazione. Comunque sia, l'intera
questione, e in particolare la figura di Kazaz Artin e il suo operato
economico-finanziario necessitano a tutt'oggi di uno studio
articolato ed approfondito, in base alla documentazione originale, di
prima mano, che possono fornirci le fonti sia turco-ottomane, sia
armene, sia eventualmente di altre provenienze.
Gli obiettivi concreti della ricerca possono essere piu'
precisamente definiti nei seguenti punti: a) individuazione dei
protagonisti economici e finanziari dell'Impero nell'epoca presa in
considerazione e dei rispettivi ruoli; b) individuazione degli
obiettivi da essi perseguiti, dei settori di cui si sono maggiormente
interessati e dei metodi adottati per il risanamento delle finanze;
c) le effettive conseguenze economiche, sociali, politiche delle
politiche economiche messe in atto.
Requisiti per lo svolgimento della ricerca: oltre i titoli di
ammissione generali indicati dal bando di selezione, per un adeguato
e rigoroso svolgimento della ricerca sono per di piu' necessarie le
seguenti competenze: a) la conoscenza delle due lingue di base per lo
studio delle fonti originarie in lingua, cioe' l'armeno e il turco, e
piu' precisamente il turco, ottomano; b) un'esperienza documentata di
ricerca archivistica; c) una sufficiente e documentata conoscenza
della storia dell'economia, con particolare riferimento al vicino e
Medio Oriente.
La selezione mira all'accertamento dei requisiti
scientifico-professionali ritenuti necessari per lo svolgimento delle
attivita' di ricerca sopraindicate.

                               Art. 2.
 

Requisiti per la partecipazione alla selezione
 
Alla selezione possono partecipare coloro che siano in possesso
del titolo di dottore di ricerca o di laurea o di titolo straniero
riconosciuto equipollente alla laurea ai sensi delle disposizioni
vigenti, e di curriculum scientifico-professionale adeguato allo
svolgimento delle attivita' di ricerca relative ai programmi indicati
nel precedente articolo 1. Possono partecipare anche coloro che sono
in possesso di un titolo accademico straniero riconosciuto ai fini
della selezione equivalente alla laurea o al dottorato di ricerca
dalla commissione selezionatrice.
I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del
termine stabilito dal presente bando di selezione.
Non possono essere titolari di assegno, e sono pertanto
automaticamente esclusi dalla partecipazione alla selezione, i
dipendenti di ruolo delle universita' italiane, degli osservatori
astronomici, astrofisici e vesuviano, degli enti pubblici di ricerca
indicati nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
30 dicembre 1993, n. 593, dell'ENEA e dell'ASI (Agenzia spaziale
italiana).

                               Art. 3.
 

Modalita' di selezione
 
La selezione e' effettuata, per ciascuno dei due assegni da
conferire, attraverso valutazione dei titoli
scientifico-professionali degli aspiranti, integrata da un colloquio.
Gli aspiranti sono ammessi al colloquio sulla base della
valutazione dei titoli scientifico-professionali posseduti.
Sono esclusi dal colloquio i candidati i cui titoli siano
giudicati insufficienti dalla commissione selezionatrice.
L'esclusione e' comunicata agli interessati solo a domanda.
Oltre alle pubblicazioni, sono titoli valutabili il dottorato di
ricerca, borse di studio post-dottorali, i diplomi di
specializzazione e gli attestati di frequenza di corsi di
perfezionamento post-lauream, conseguiti sia in Italia che
all'estero, lo svolgimento di documentata attivita' di ricerca presso
soggetti pubblici e privati con contratti, borse di studio o
incarichi sia in Italia che all'estero. Il candidato puo' presentare
qualunque altro titolo scientifico qualificante ai fini dello
svolgimento dell'attivita' di ricerca relativa al programma di
riferimento.
Il colloquio mira all'accertamento dell'idoneita' del candidato
allo svolgimento dell'attivita' di ricerca cui l'assegno si
riferisce.
Relativamente ai candidati stranieri residenti fuori dal
territorio italiano, il colloquio puo' essere sostenuto per via
telematica, utilizzando esclusivamente postazioni situate presso le
ambasciate o gli uffici consolari italiani i cui funzionari dovranno
attestare che il colloquio e' sostenuto dal candidato senza alcun
ausilio.

                               Art. 4.
 
Domanda di partecipazione alla selezione e termine
 
La domanda di partecipazione alla selezione, redatta in carta
semplice secondo lo schema allegato, deve essere presentata, assieme
alla relativa documentazione, al direttore del dipartimento di Studi
eurasiatici, Universita' "Ca' Foscari" di Venezia, San Polo 2035 -
30125 Venezia, entro il termine perentorio di 15 giorni dalla data di
pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale. Qualora il
termine di scadenza cada in un giorno festivo la scadenza e'
prorogata al primo giorno feriale utile. Sul plico contenente la
domanda documentata i candidati devono riportare la dicitura:
"domanda di partecipazione alla selezione per il conferimento di un
assegno di ricerca".
La domanda documentata puo' essere inoltrata anche per posta, al
seguente indirizzo: "al direttore del dipartimento di studi
eurasiatici - Universita' "Ca' Foscari" di Venezia, casella postale
685 - 30100 Venezia", mediante raccomandata con avviso di
ricevimento, entro il termine sopraindicato. In tale caso fa fede la
data di spedizione risultante dal timbro a data dell'ufficio postale
accettante.
Nella domanda il candidato deve precisare in modo inequivocabile
per quale dei due programmi di ricerca indicati nel precedente
articolo 1 intende essere selezionato. Non e' consentita la
presentazione di un'unica domanda per entrambi i programmi. In tale
ipotesi, come in quella di domanda comunque priva della
specificazione del programma di ricerca, il candidato e' ammesso
soltanto alla selezione relativa al primo dei due programmi indicati
nel presente bando.
Per la partecipazione alla selezione per il conferimento di
entrambi gli assegni indicati nel precedente art. 1, il candidato e'
tenuto a presentare domanda con relativa documentazione,
distintamente, per ciascuno di essi.
Alla domanda il candidato deve allegare:
a) il proprio curriculum scientifico-professionale,
sottoscritto in originale, recante oltre all'indicazione del titolo
di studio posseduto ai fini dell'accesso alla selezione, una puntuale
descrizione dei titoli scientifico-professionali che intende far
valere, con, in calce, la dichiarazione resa ai sensi della legge
n. 15/1968 e successive modifiche ed integrazioni, che quanto in esso
dichiarato corrisponde a verita';
b) le pubblicazioni scientifiche di cui sia eventualmente in
possesso.
Il curriculum e le pubblicazioni devono essere consegnati o
spediti per posta assieme alla domanda, entro il termine e
all'indirizzo sopraindicati, a pena di inammissibilita'.
In caso di consegna personale della domanda, i candidati dovranno
esibire un documento valido di riconoscimento.
In tutti i casi in cui la domanda e la relativa documentazione
non siano presentate personalmente dal candidato (esempio, per posta
o tramite terze persone) dovra' essere allegata la fotocopia di un
valido documento di riconoscimento del candidato.
L'Universita' effettua controlli a campione sulla veridicita' di
quanto dichiarato dai candidati nelle domande e nel curriculum.
I dati personali dei candidati risultanti dalle domande e dalla
documentazione allegata, sono trattati dall'Universita' per le
finalita' di cui al presente bando e comunque nel rispetto della
legge n. 675/1996.

                               Art. 5.
 

Commissione selezionatrice
 
Relativamente a ciascun assegno da conferire e' costituita
un'apposita commissione selezionatrice.
La commissione, designata dal consiglio di dipartimento,
costituita da tre docenti del dipartimento stesso, di cui almeno due
con la qualifica di professore di ruolo di prima o seconda fascia.

                               Art. 6.
 

Svolgimento della selezione e formazione della graduatoria
 
Per la formazione della graduatoria e la conseguente
individuazione del candidato cui conferire l'assegno, la commissione
selezionatrice dispone complessivamente di 100 punti di cui 70 punti
sono riservati ai titoli scientifico-professionali, 30 punti al
colloquio.
La commissione, prima dell'esame delle domande, determina i
criteri generali di valutazione dei titoli scientifico-professionali,
avendo riguardo alla loro specifica rilevanza rispetto allo
svolgimento dell'attivita' di ricerca da svolgere, e stabilisce, per
ciascuna tipologia di titoli, il punteggio da attribuire.
Sempre preliminarmente, la commissione determina i criteri di
valutazione del colloquio.
I candidati ammessi a sostenere il colloquio, sono convocati
mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, inviata al
domicilio eletto nella domanda, con un preavviso di almeno dieci
giorni, con indicazione del luogo, del giorno e dell'ora di
svolgimento.
L'Universita' non assume alcuna responsabilita' per i casi di
irreperibilita' del destinatario o di dispersione delle comunicazioni
dipendenti da inesatta indicazione del domicilio da parte del
candidato o di mancata o tardiva comunicazione di variazione di esso.
L'esclusione dei candidati dal colloquio per insufficienza dei
titoli posseduti, e' adeguatamente motivata dalla commissione
selezionatrice nel verbale delle operazioni di selezione.
Per lo svolgimento del colloquio i candidati devono essere muniti
di un valido documento di riconoscimento.
Il colloquio si svolge pubblicamente.
In base alla somma dei punti assegnati ai titoli e al colloquio,
la commissione formula, per ciascun assegno, una graduatoria di
merito dei candidati ritenuti idonei allo svolgimento della specifica
attivita' di ricerca. Per l'idoneita' si stabilisce in 40 punti il
punteggio minimo per il superamento della valutazione dei titoli e in
20 punti il punteggio minimo per il superamento del colloquio.
Nell'ipotesi che due o piu' candidati ottengano, a conclusione della
selezione, pari punteggio, e' preferito il piu' giovane di eta'.
La graduatoria puo' essere utilizzata secondo l'ordine in cui e'
formulata, in caso di rinuncia dell'assegnatario o di cessazione
anticipata della collaborazione all'attivita' di ricerca.

                               Art. 7.
 

Pubblicita' della procedura di selezione
 
E' assicurata la pubblicita' dei risultati della selezione
mediante affissione di apposito avviso nei locali e negli appositi
spazi del dipartimento interessato, con l'indicazione dei punteggi
assegnati ai titoli e al colloquio e della graduatoria finale.
E' comunque garantito l'accesso agli atti della selezione ai
sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 e del relativo regolamento
interno di attuazione.

                               Art. 8.
 

Attivita' del titolare dell'assegno
 
L'attivita' del titolare dell'assegno e' svolta in condizioni di
autonomia e senza orario di lavoro preordinato, nei soli limiti del
programma di ricerca e delle indicazioni fornite dal responsabile
della ricerca stessa, al quale spettano le funzioni di tutor. Nel
caso di assenza o impedimento di quest'ultimo, le funzioni di tutor
sono svolte da altro docente appositamente incaricato dal consiglio
di dipartimento, su indicazione del tutor titolare.
Al titolare di assegno saranno forniti dal dipartimento i
supporti necessari alla realizzazione del programma di ricerca. Sono
inoltre garantiti l'accesso ai locali, alle attrezzature e la
fruizione dei servizi tecnico-amministrativi.
L'attivita' del titolare dell'assegno non prefigura in nessun
caso un'attivita' di lavoro dipendente e non da' luogo a diritti in
ordine all'accesso ai ruoli dell'Universita'.
L'importo dell'assegno verra' erogato in rate fisse trimestrali.

                               Art. 9.
 

Incompatibilita' - Divieto di cumulo - Sospensione dell'attivita'
 
I titolari di assegno non possono essere titolari di contratto
d'insegnamento nell'Universita'. Essi possono far parte delle
commissioni d'esame di profitto in qualita' di cultori della materia.
Non e' consentito il cumulo dell'assegno con borse di studio a
qualsiasi titolo conferite, tranne quelle conferite da istituzioni
nazionali o straniere utili ad integrare, con soggiorni all'estero,
l'attivita' di ricerca del titolare dell'assegno.
Il titolare dell'assegno, in servizio presso Amministrazioni
pubbliche puo' essere collocato in aspettativa non retribuita. Sono
fatte salve le disposizioni di legge che regolano il conferimento di
incarichi retribuiti a dipendenti pubblici in regime di tempo pieno.
L'attivita' di ricerca e l'assegno possono essere sospesi per
servizio militare, gravidanza e grave infermita' per un massimo di un
anno, fermo restando che l'intera durata dell'assegno non e' ridotta
a causa delle suddette sospensioni. Non costituisce sospensione e,
conseguentemente, non va recuperato, un periodo complessivo di
assenza giustificata inferiore a trenta giorni in un anno.
Il titolare di assegno puo' frequentare corsi di dottorato di
ricerca anche in soprannumero, fermo restando il superamento delle
prove di ammissione.

                              Art. 10.
 

Modalita' di controllo e valutazione dell'attivita' svolta dai
titolari di assegno
 
Fermo restando quanto stabilito dal secondo comma del presente
articolo, il titolare dell'assegno e' tenuto a dare conto della
propria attivita' di ricerca tutte le volte che gli venga richiesto
dal tutor. A tal fine puo' essere richiesta al titolare dell'assegno
la compilazione di un diario-registro in cui annotare periodicamente
lo stato di attuazione del programma prefissato.
Il titolare dell'assegno e' tenuto a presentare al dipartimento,
al termine del primo anno di durata dell'assegno, una relazione
scritta sull'attivita' di ricerca svolta. Nella relazione il titolare
deve rendere conto del/i metodo/i di ricerca applicati e dei
risultati, anche parziali, conseguiti.
La relazione, corredata del giudizio del tutor sulla congruita'
dei metodi di ricerca applicati e sulla validita' dei risultati
conseguiti, e' portata all'esame del consiglio di dipartimento.
Nel caso di valutazione negativa, il consiglio di dipartimento,
sentito il titolare dell'assegno, puo' proporre la revoca
dell'assegno. La cessazione anticipata della collaborazione
all'attivita' di ricerca e' deliberata dal consiglio di dipartimento.
Al termine del secondo ed ultimo anno di durata dell'assegno, la
relazione di cui ai precedenti commi dovra' rendere conto in modo
puntuale ed esauriente del raggiungimento dei risultati prefissati
nel programma di ricerca, anche al fine dell'eventuale rinnovo
dell'assegno.
Resta salva la cessazione anticipata della collaborazione
all'attivita' di ricerca nei casi di gravi e documentate inadempienze
del titolare dell'assegno segnalate dal tutor o dal consiglio di
dipartimento.
Resta altresi' impregiudicata ogni azione legale dell'Universita'
a tutela dei propri interessi e del proprio patrimonio.

                              Art. 11.
 
Trattamento fiscale, previdenziale e assicurativo
 
Agli assegni si applicano, in materia fiscale, le disposizioni di
cui all'art. 4 della legge 13 agosto 1984, n. 476 e successive
modificazioni e integrazioni, nonche' in materia previdenziale,
quelle di cui all'art. 2, commi 26 e seguenti della legge 8 agosto
1995, n. 335 e successive modificazioni e integrazioni.
Gli emolumenti, alla luce della risoluzione n. 17/E del Ministero
delle finanze, prot. n. 2000/30703 del 17 febbraio 2000, sono
riconducibili alla categoria dei redditi assimilati a quelli di
lavoro dipendente in quanto rientrano nell'ambito dell'art. 47, comma
1, lettera c) del testo unico delle imposte sui redditi approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 e successive
modificazioni.
L'Universita' provvede a favore dei titolari di assegno alla
copertura assicurativa per infortuni e per responsabilita' civile
verso terzi nell'espletamento dell'attivita' di ricerca.
Venezia, 1o giugno 2000
Il direttore: Zipoli

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