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UNIVERSITA' DI TRENTO
Bando di concorso per la scuola di dottorato di ricerca in studi
giuridici comparati ed europei - 25° ciclo
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Fonte: | Gazzetta ufficiale n.51 del 7/7/2009 |
Ente: | UNIVERSITA' DI TRENTO |
Località: | Trento (TN) |
Codice atto: | 9E004522 |
Sezione: | Università |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | - |
Scadenza: | 4/9/2009 |
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IL RETTORE
Vista la legge del 3 luglio 1998, n. 210 e in particolare l'art.
4, che demanda alle Universita' il compito di disciplinare con
proprio regolamento l'istituzione dei corsi di Dottorato di Ricerca,
le modalita' di accesso e di conseguimento del titolo, nel rispetto
dei criteri generali fissati con regolamento ministeriale;
Visto il decreto ministeriale del 30 aprile 1999, n. 224, recante
i criteri generali cui debbono attenersi le singole sedi
universitarie nel disciplinare i corsi di Dottorato di Ricerca;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9
aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni, con il quale
sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento sul
diritto agli studi universitari;
Visto lo Statuto dell'Universita' degli Studi di Trento e in
particolare l'art. 8, comma 3;
Visto il Regolamento di Ateneo in materia di Scuole di Dottorato
di Ricerca, emanato con decreto rettorale del 16 dicembre 2003, n.
997, e successivamente modificato con decreto rettorale del 19 aprile
2006, n. 359;
Vista la proposta del Dipartimento di Scienze Giuridiche;
Vista la relazione del Nucleo di Valutazione Interna del 16
gennaio 2007 in ordine ai requisiti di idoneita' delle Scuole di
Dottorato di Ricerca proposte;
Vista la delibera assunta congiuntamente dal Senato Accademico e
dalla Commissione della Ricerca Scientifica in data 4 marzo 2009;
Tutto cio' premesso;
Decreta:
Art. 1.
Attivazione
E' attivato per l'anno accademico 2009/10 presso l'Universita'
degli Studi di Trento il 25° ciclo della Scuola di Dottorato di
Ricerca in Studi Giuridici Comparati ed Europei, in collaborazione
con:
Catedra Interuniversitaria de Derecho y Genoma Humano, Bilbao (E)
Departamento de Derecho del Trabajo, Universidad de Salamanca (E)
Departamento de Derecho Penal y Criminologia, Facultad de
Derecho, Universidad de Buenos Aires (ARG)
Departamento de Derecho Penal, UNED (Universidad Nacional de
Educacion a Distancia) (E)
Departamento de Derecho Publico, Universidad de Salamanca (E)
Dipartimento di Diritto pubblico, Universita' Jaume I di
Castellon de la Plana (E)
Dipartimento di Scienze Giuridiche, Dottorato di ricerca in
Diritto penale, Universita' di Parma
Ecole Normale Superieure Lettres et Sciences Humaines, Lyon (F)
Escuela de Derecho de la Universidad de Valparaiso (RCH)
G.J. Wiarda Instituut of Legal Sciences, Utrecht Law School,
Utrecht (NL)
Institut für geschichtliche Rechtswissenschaft - Romanistische
Abteilung - Universität Heidelberg (D)
Institut für Zivilverfahrensrecht, Universität Wien (A)
Institute for Criminal Law and Justice, Department of Foreign and
International Criminal Law, Georg-August Universität Goettingen (D)
Institute of European Law and Comparative Legislation, Faculty of
Law, University of Rijeka (HR)
Max Planck Institut für Strafrecht, Freiburg (D)
Max Planck Institute for Intellectual Property Competition and
Tax Law, Munich (D)
Rotterdam Institute of Law and Economics (RILE), Universita' di
Rotterdam (NL)
Universita' di Belgrano (ARG)
Universite' de Bordeaux (F)
University of Illinois at Urbana Champaign (USA)
Vermont Law School (USA)
Wirtschaftswissenschaft Fakultät Eichstätt - Ingolstadt (D).
Durata: triennale.
Indirizzi specialistici attivati:
A. Diritto privato, privato comparato e commerciale
B. Scienze pubblicistiche
C. Diritto e procedura penale e filosofia del diritto
D. Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo
E. Diritto sostanziale e processuale del lavoro.
Settori scientifico-disciplinari:
Diritto privato (IUS/01)
Diritto privato comparato (IUS/02)
Diritto commerciale (IUS/04)
Diritto del lavoro (IUS/07)
Istituzioni di Diritto pubblico (IUS/09)
Diritto amministrativo (IUS/10)
Diritto processuale civile (IUS/15)
Diritto processuale penale (IUS/16)
Diritto penale (IUS/17)
Diritto romano e diritti dell'antichita' (IUS/18)
Storia del diritto medievale e moderno (IUS/19)
Filosofia del diritto (IUS/20)
Diritto pubblico comparato (IUS/21)
Storia delle dottrine politiche (SPS/02)
Coordinatore: prof. Gabriele Fornasari - Tel. 0461 883886 -
E.mail: gabriele.fornasari@unitn.it
Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese.
E' indetta selezione pubblica per la copertura di dodici posti di
cui sei coperti da borsa di studio, finanziati dall'Universita' degli
Studi di Trento.
I posti con borsa di studio potranno essere aumentati a seguito di
finanziamenti, erogati da altre universita', enti pubblici di ricerca
o da qualificate strutture produttive private, che si rendessero
disponibili dopo l'emanazione del presente bando ed entro la data
fissata per l'espletamento della prima prova concorsuale. L'eventuale
aumento del numero di borse di studio potra' determinare l'incremento
dei posti complessivamente messi a concorso. Di tale incremento sara'
data comunicazione alla pagina Internet:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm.
>
Art. 2.
Requisiti di ammissione al concorso
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso di
ammissione alla Scuola di Dottorato di Ricerca di cui al precedente
articolo, senza limiti di sesso, di eta' e di cittadinanza, coloro
che sono in possesso di laurea specialistica (magistrale), attivata
ai sensi del decreto ministeriale n. 509 del 3 novembre 1999 e
successive modifiche, di diploma di laurea del previgente ordinamento
o di analogo titolo accademico conseguito all'estero.
I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non
sia gia' stato dichiarato equipollente ad una laurea italiana,
dovranno fare espressa richiesta di idoneita' del titolo di studio
nella domanda di partecipazione al concorso, allegando i seguenti
documenti:
certificato relativo al titolo accademico (i cittadini comunitari
possono presentare un'autocertificazione di possesso del titolo
accademico, come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica
n. 445 del 28 dicembre 2000);
traduzione in inglese del certificato relativo al titolo
accademico conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti e
delle relative votazioni, sottoscritta sotto la propria
responsabilita', al fine di consentire al Collegio dei Docenti di
valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al
presente concorso.
I candidati non UE in possesso di un titolo accademico non
conseguito in Italia, e i candidati UE in possesso di un titolo
accademico conseguito in un Paese non UE, qualora dovessero risultare
vincitori del concorso, al fine di perfezionare l'iscrizione dovranno
inoltre presentare la Dichiarazione di Valore ed il certificato
relativo al titolo accademico conseguito con esami e votazioni,
tradotto e legalizzato dalle Rappresentanze diplomatiche o consolari
del Paese al cui ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha
rilasciato entro il 31 ottobre 2009.
Possono partecipare alla selezione anche coloro che conseguiranno
il diploma di laurea entro la data fissata per l'espletamento della
prima prova concorsuale. In tale caso l'ammissione alla selezione
verra' disposta «con riserva» e il candidato sara' tenuto a
presentare, a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea o
autocertificazione (prevista, ai sensi del decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000, per i soli cittadini
comunitari) prima di tale data.
Art. 3.
Programma del corso
Il programma formativo del primo anno e' comune a tutti i
curricula attivati.
Esso si fonda su un corso di complessive 80 ore
sull'interpretazione giuridica, dai punti di vista storico,
filosofico, comparatistico e relativo alle diverse discipline del
diritto.
Lo svolgimento dei corsi potra' aver luogo anche tramite il
ricorso a docenti italiani o stranieri esterni al Dipartimento; parte
delle lezioni saranno tenute in lingua inglese.
Altre 20 ore del programma formativo saranno costituite da
iniziative seminariali su tematiche trasversali, quali,
esemplificativamente, la circolazione dei modelli giuridici, le
istituzioni del diritto islamico, il rapporto tra scienze giuridiche
e scienze sociali, innovazioni giuridiche dovute al fenomeno della
globalizzazione, l'analisi economica del diritto.
Altre 20 ore del programma formativo saranno a disposizione dei
dottorandi per la partecipazione ad attivita' convegnistiche interne
o esterne al Dipartimento.
Il programma formativo del secondo e terzo anno si articola per
curricula, attraverso iniziative seminariali e brevi corsi:
A) Diritto privato, privato comparato e commerciale.
Gli ambiti tematici del dottorato in riferimento al secondo e
terzo anno di corso saranno:
la conoscenza dei modelli - macrocomparazione e comparazione
diacronica;
la comparazione degli istituti - microcomparazione e comparazione
sincronica;
il diritto delle imprese: struttura finanziaria, modelli
societari di corporate governance, integrazione tra imprese, profili
sanzionatori e rimediali, imprese e scopo non lucrativo.
Saranno approfondite in particolare le seguenti tematiche
corrispondenti a moduli didattici:
sistemi giuridici comparati - proprieta', contratto,
responsabilita' nelle esperienze di Civil Law e di Common Law;
formazione di un diritto privato comune europeo;
circolazione dei modelli nell'ambito del diritto privato europeo
- circolazione di modelli di Civil Law e di Common Law;
diritto dell'economia - circolazione dei modelli ed analisi
economica.
Gia' nel corso dei cicli precedenti, il percorso di Analisi
economica del diritto inserito all'interno della Scuola di Dottorato
in Studi Giuridici Comparati ed Europei ha consentito una stretta
collaborazione con il Dipartimento di Economia per la realizzazione
di alcune iniziative rivolte ai dottorandi. In particolare, i
dottorandi potranno partecipare alle iniziative organizzate dal
Dipartimento di Economia, come la Summer School in Behavioral
Economics, la Winter School of Law and Economics e altri seminari su
temi di ricerca comuni ai Dipartimenti di Scienze Giuridiche e di
Economia. E' previsto, inoltre, lo svolgimento di lezioni di Analisi
economica del diritto in comune con la Scuola di Dottorato in
Economics and Management.
B) Scienze pubblicistiche.
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere
giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali.
In questa parte, l'indirizzo specialistico manterra' al proprio
interno una struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita'
di centri d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una
prospettiva di diritto nazionale, comparato e comunitario, e
internazionale, in virtu' delle analogie dei fondamenti sostanziali e
procedurali della tutela dei diritti fondamentali.
In particolare, oggetto specifico del curriculum saranno i
seguenti temi:
diritti fondamentali: origini filosofiche e codificazione
costituzionale;
diritti fondamentali: fondamento, regime, struttura e contenuto;
diritti dei cittadini comunitari;
diritti dei cittadini extracomunitari;
gli strumenti internazionali di tutela: strumenti universali
(ONU) e strumenti regionali (Consiglio d'Europa, OUA, OSA);
gli strumenti processuali internazionali e sovranazionali:
giudici internazionali e giudice comunitario; rapporti con le
giurisdizioni nazionali;
gli strumenti di tutela del settore: la liberta' di
manifestazione del pensiero (liberta' informatica, liberta' di
comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela
dei dati sanitari, tutela dei dati statistici, il regime delle
deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le carte
dei servizi (la posizione dell'utente nei confronti dei soggetti
erogatori di servizi pubblici); gli strumenti di attuazione del
principio di sussidiarieta' orizzontale;
i diritti delle minoranze (etniche, linguistiche): strumenti di
tutela individuale e collettiva;
i diritti fondamentali di fronte alle nuove tecnologie applicate
alla biomedicina (BioDiritto);
strumenti di tutela: a) giustizia costituzionale; b) giustizia
amministrativa; c) giurisdizione ordinaria;
strumenti di tutela: tutela definitiva e tutela cautelare.
C) Diritto e procedura penale e filosofia del diritto.
I temi di ricerca proposti si sviluppano nei seguenti settori:
armonizzazione del diritto penale e processuale penale in
prospettiva europea e transnazionale.
In questo ambito, si intendono privilegiare gli studi relativi
alla comparazione tra gli ordinamenti con particolare attenzione ai
profili di armonizzazione, oggi incentivati da iniziative
sovranazionali che vanno nella direzione di un adeguamento dei
diritti nazionali a principi fissati in disposizioni di diritto
comunitario o internazionale.
Riguardo alla relazione con il diritto comunitario, si guardera'
soprattutto all'individuazione degli strumenti di contrasto comuni
nella lotta contro le frodi, il riciclaggio, la tutela dell'ambiente,
considerando sia le fattispecie incriminatici che le misure di natura
processuale, come ad esempio l'introduzione del mandato di cattura
europeo.
Riguardo alla relazione con il diritto internazionale, sara'
oggetto principale di attenzione lo Statuto della Corte penale
internazionale, e la sua attuazione mediante i procedimenti davanti
alla Corte dell'Aia. La giurisprudenza della Corte sara' in grado di
fornire interessantissimi e numerosi spunti per articolate indagini
scientifiche su questioni fondamentali concernenti i presupposti di
teoria generale del reato (criteri di imputazione, elemento
soggettivo ed errore, concorso di persone, scriminanti e scusanti,
commisurazione della pena), le singole fattispecie criminose
(genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanita') ed
importanti aspetti processuali (ruolo dell'accusa, azione penale,
tecniche di indagine, formazione della prova, ne bis in idem,
efficacia del giudicato).
La riflessione sul diritto penale internazionale, implicando esso
la ricerca di una giustizia «sostanziale», da' luogo anche ad un
ripensamento di natura giusfilosofica sul concetto di giustizia e
sull'opportunita' di armonizzare principi e regole, per individuare
spazi in cui ne possa essere ammessa una concezione che non patisca i
limiti mostrati dal formalismo;
diritto penale e nuove tecnologie.
Al centro dell'analisi saranno, in questo settore, il diritto
penale dell'informatica e di internet da un lato ed il rapporto fra
diritto penale e bioetica, dall'altro.
Sul primo punto, con l'ausilio delle competenze in tema di
informatica giuridica derivanti dalla riflessione giusfilosofica, le
ricerche potranno avere ad oggetto le esigenze di disciplina e di
armonizzazione giuridica causate dall'imponente sviluppo delle
relazioni attraverso la rete, con la conseguente quantita' di
problemi di natura penale in riferimento alla tutela della privacy e
del copyright, alle intercettazioni illecite, alla diffusione di
materiali pornografici, all'individuazione di profili di
responsabilita' dell'internet provider, nonche', sul versante
processuale, al regime delle prove ed alla cooperazione
internazionale.
Sul secondo punto, si potranno sviluppare ricerche di natura
interdisciplinare, nelle quali far convergere le competenze
giuspenalistiche e giusfilosofiche, sui temi relativi, tra l'altro,
alla identita' genetica, alle tecniche di fecondazione assistita e
alla tutela della vita prenatale, ai trattamenti di fine vita, alla
produzione di organismi geneticamente modificati;
tecniche alternative di risoluzione dei conflitti.
Si tratta di un settore di indagine di grande attualita',
incentrato in particolare sul versante della giustizia conciliativa
attuata attraverso la mediazione tra autore e vittima e sulla
conseguente individuazione di sanzioni pur sempre penali ma
caratterizzate dalla natura riparatoria.
Terreno privilegiato e' la competenza penale del giudice di pace,
chiamato ad intervenire proprio con strumenti di questo tipo, e
comunque mai con sanzioni detentive, nel regolare conflitti
interpersonali non configurabili come gravi forme di criminalita'.
Interessante, al riguardo, e' lo studio delle particolari forme
processuali che il giudice di pace utilizza per raggiungere i
suddetti scopi, dei criteri di imputazione del fatto e soprattutto
della funzionalita' del regime sanzionatorio che e' chiamato ad
applicare, la cui caratteristica non e' tanto la mitezza quando
l'obiettivo di una effettivita' legata a profili di risocializzazione
del reo e di riconciliazione tra autore e vittima.
Nella chiave interdisciplinare di questo tipo di indagine, la
riflessione giusfilosofica apporta un necessario contributo sul
versante della struttura e dei fini della pena, reso ancor piu'
attuale dalla sempre piu' evidente crisi di legittimazione delle pene
tradizionali;
argomentazione giuridica, diritto e processo penale.
In questo percorso si affronteranno i temi soprattutto connessi
alla forma del ragionamento giuridico che si realizza nel processo
penale, sia in chiave descrittiva con riguardo ai diversi
ordinamenti, sia prescrittivamente con riguardo alle specificita'
logiche e linguistiche che derivano dalla struttura dialogica della
controversia. Quest'ultima esige infatti, per meglio essere compresa
e tematizzata, procedure argomentative di natura topico-retorica che
la piu' recente epistemologia giuridica post-positivista ha messo
ampiamente in luce.
Essenziale, nel merito, lo studio, in una prospettiva di natura
teorico-giuridica, delle questioni legate all'interpretazione delle
norme penali e processuali (come nel caso della c.d. prova
scientifica) e delle forme di razionalita' pratica che individuano il
diritto penale come prassi sociale.
D) Storia del diritto romano e del pensiero giuridico europeo.
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
saranno rivolti ad abbracciare un orizzonte molto ampio di studi
storico-giuridici, dai diritti dell'antichita' e dalla tradizione
romanistica al diritto comune fino alla piena modernita',
caratterizzandosi per un'attenzione speciale alla dimensione
giurisprudenziale e dottrinale del diritto. Il curriculum
storico-giuridico non e' destinato a svolgere alcuna funzione
incoativa, ma a sottolineare l'intrinseca dimensione storica
dell'esperienza giuridica, e in particolar modo del pensiero
scientifico nella grande stagione classica della giurisprudenza
romana e, successivamente, dell'elaborazione giusdottrinale nella
lunga durata dello ius commune Europaeum.
Il contributo delle discipline storiche alla formazione dei
dottorandi si indirizza percio' da una parte verso la comunicazione
del patrimonio metodologico e concettuale depositato nel diritto
romano e nella piu' ampia tradizione giuridica europea, dall'altra
verso la comprensione di specifici ambiti di esperienza storica del
diritto, individuati in relazione ai temi di ricerca dei singoli
dottorandi.
Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due anni
successivi al primo anno comune, si palesano quelli relativi
all'esperienza giuridica romana, alla produzione dottrinale
nell'ambito del diritto pubblico, al processo, al rapporto tra forme
letterarie ed elaborazione teorica (letteratura consulente e
commentariale), alla comparazione tra i diritti propri nella loro
dimensione storica.
Nel suo complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta.
E) Diritto sostanziale e processuale del lavoro.
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere
giuslavoristico, in particolare la disciplina dei rapporti
individuali e collettivi di lavoro in prospettiva europea e
transnazionale, nonche' i profili fondamentali del rito e
dell'arbitrato lavoristici.
In questa parte si approfondiranno, attraverso una lettura
interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato,
parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di tutela
dei lavoratori (giudiziali e stragiudiziali), intese nella loro piu'
ampia accezione, nell'ambito della dimensione nazionale e
transnazionale.
Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di sistemi
caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di fonti normative
nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di
affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere
un curriculum formativo strutturato su due livelli: il primo
finalizzato all'approfondimento dei principi generali in materia di
tutela dei diritti fondamentali della persona e dei principi
caratterizzanti il giusto processo; il secondo rivolto allo studio di
tematiche piu' specifiche, strettamente inerenti al diritto
sostanziale e processuale del lavoro e attinenti alla tutela dei
lavoratori. Si tratta di due centri d'attenzione diversi, ma
liberamente aggregabili entro una prospettiva unitaria sia sul piano
del diritto nazionale e comparato, sia sul piano del diritto
internazionale e sovranazionale.
In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata ai temi
connessi alla sempre piu' forte spinta all'armonizzazione normativa
certamente derivante dal rafforzamento dell'Unione Europea, ma
riscontrabili anche sul piano transnazionale, che determina un
sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno
dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale.
Pertanto, oltre alle problematiche di carattere generale
concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della
persona, saranno oggetto del curriculum i seguenti grandi temi:
rapporto fra diritto sovranazionale - con particolare riguardo al
diritto dell'Unione europea e dell'OIL e diritto interno;
armonizzazione o «comunitarizzazione» delle discipline nei
diversi settori con particolare riferimento a:
liberta' di circolazione dei lavoratori
diritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari
tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive
tutela della privacy e nuove tecnologie
promozione dell'impiego e formazione professionale
sicurezza e ambiente di lavoro
tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato, parasubordinato,
autonomo
promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita' in
entrata ed in uscita dal mercato del lavoro
poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro
strumenti e tecniche di tutela: autotutela e tutela
giurisdizionale: civile, penale e amministrativa
tecniche di tutela alternative al processo giurisdizionale:
conciliazione ed arbitrato
ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel contesto
nazionale, comunitario e internazionale
contrattazione collettiva transnazionale ed europea.
I dottorandi verranno inoltre indirizzati alla frequenza delle
iniziative culturali e scientifiche organizzate dall'Associazione
Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (AIDLASS),
nonche' a quella promossa dalla Associazione italiana fra gli
studiosi del processo civile.
I dottorandi saranno inoltre incentivati a frequentare stages ed
iniziative scientifiche presso importanti Universita' straniere con
le quali si intrattengono rapporti di scambio di giovani studiosi e
presso le quali insegnano, stabilmente o in qualita' di visiting
professor, alcuni componenti del Collegio dei Docenti.
Art. 4.
Domanda di ammissione
La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta in carta
semplice utilizzando il fac-simile allegato al presente bando.
La domanda, corredata di tutti gli allegati richiesti, dovra'
pervenire entro il termine perentorio delle ore 16.00 del giorno 4
settembre 2009 all'Universita' degli Studi di Trento, con una delle
seguenti modalita':
consegna a mano all'Ufficio Protocollo Centrale, Direzione
Generale dell'Universita' degli Studi di Trento, in Via Belenzani n.
12 - 38122 Trento, nei seguenti orari: dal lunedi' al venerdi', dalle
ore 10.00 alle ore 12.00;
spedizione tramite servizio postale al seguente indirizzo: Al
Magnifico Rettore dell'Universita' degli Studi di Trento, Via
Belenzani n. 12 - 38122 Trento - Italia (specificando sulla busta
«Concorso per la Scuola di Dottorato di Ricerca in Studi Giuridici
Comparati ed Europei - 25° ciclo»);
on-line collegandosi all'indirizzo
http://www4.unitn.it/Apply/it-IT/Home
> L'Universita' degli Studi di Trento non assume alcuna
responsabilita' per la perdita di comunicazioni dipendente da
inesatta indicazione del recapito da parte del candidato, ne' per
eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa
dell'Amministrazione stessa.
Non si terra' conto delle domande pervenute oltre venerdi' 4
settembre 2009 anche se spedite prima.
Ai sensi della legge n. 104/1992, art. 20, nonche' della legge n.
68/1999, art. 16 comma 1, i candidati in situazione di handicap
dovranno fare esplicita richiesta, nella domanda di ammissione al
concorso, riguardo l'ausilio e i tempi aggiuntivi eventualmente
necessari per poter sostenere le prove. A tale riguardo, i dati
sensibili saranno custoditi e trattati con la riservatezza prevista
dal decreto legislativo n. 196/2003 «Codice in materia di protezione
dei dati personali».
Allegati alla domanda di partecipazione:
devono essere allegati:
fotocopia della carta d'identita' in carta libera o del
passaporto;
certificato di conseguimento del titolo accademico, elenco degli
esami sostenuti e relative votazioni (o autocertificazione di
conseguimento del titolo prevista, ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000, per i soli
cittadini comunitari).
I candidati che prevedono di conseguire il titolo accademico entro
la data prevista per la prova scritta dovranno presentare, al fine di
ottenere l'ammissione al concorso, un certificato (o
un'autocertificazione prevista, ai sensi del decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000, per i soli cittadini
comunitari) di iscrizione al Corso di Studio, con l'elenco degli
esami sostenuti e dei voti riportati;
possono essere allegati: certificati di conoscenza di lingue
straniere.
I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non
sia gia' stato dichiarato equipollente ad una laurea italiana,
dovranno fare espressa richiesta di idoneita' del titolo di studio
nella domanda di partecipazione al concorso, allegando i seguenti
documenti:
certificato relativo al titolo accademico (i cittadini comunitari
possono presentare un'autocertificazione di possesso del titolo
accademico, come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica
n. 445 del 28 dicembre 2000);
traduzione in inglese del certificato relativo al titolo
accademico conseguito, con l'indicazione degli esami sostenuti e
delle relative votazioni, sottoscritta sotto la propria
responsabilita', al fine di consentire al Collegio dei Docenti di
valutarne l'idoneita', esclusivamente ai fini della partecipazione al
presente concorso.
Qualora, successivamente alla presentazione della domanda di
partecipazione al concorso, il candidato dovesse integrare la propria
documentazione, dovra' far pervenire entro e non oltre venerdi' 4
settembre 2009 il materiale aggiuntivo specificando sulla busta:
nome, cognome, Scuola di Dottorato di Ricerca in Studi Giuridici
Comparati ed Europei e l'oggetto: Integrazione domanda.
L'Universita' degli Studi di Trento si riserva di effettuare
controlli anche a campione secondo quanto previsto dagli articoli 71
e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28
dicembre 2000. Potra' essere disposta in ogni momento, con
provvedimento motivato, l'esclusione dei candidati alla selezione per
difetto di requisiti previsti dal presente bando.
Art. 5.
Prove di ammissione
Le prove di esame si svolgeranno in lingua italiana o in altra
lingua straniera scelta dal candidato tra l'inglese, il tedesco, il
francese e lo spagnolo, e saranno intese ad accertare le conoscenze
di base e l'attitudine del candidato alla ricerca, con specifico
riferimento all'indirizzo specialistico prescelto.
La selezione consiste in una prova scritta e in una prova orale.
Per sostenere le prove i candidati dovranno esibire un idoneo
documento di riconoscimento.
Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta
abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60.
La prova orale si intende superata con il conseguimento di un
punteggio pari o superiore a 36/60.
Il calendario delle prove, con l'indicazione della data, del luogo
e dell'ora in cui si terranno, sara' reso noto almeno 20 giorni
prima, con avviso pubblicato in Internet, alla pagina:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm
> come previsto dall'art. 20 del Regolamento di Ateneo in materia di
Scuole di Dottorato di Ricerca.
Art. 6.
Programma di esame e criteri di valutazione delle prove
La prova scritta consiste in un elaborato avente ad oggetto un
argomento estratto a sorte fra quelli predisposti dalla Commissione e
relativo ad uno degli indirizzi specialistici attivati.
I candidati avranno l'opzione tra diversi elaborati nell'ambito
dell'indirizzo specialistico scelto.
In particolare:
indirizzo di Diritto privato, privato comparato e commerciale:
Diritto privato comparato / Analisi economica del diritto / Diritto
commerciale;
indirizzo di Scienze pubblicistiche: Diritto costituzionale /
Diritto amministrativo;
indirizzo di Diritto e procedura penale e filosofia del diritto:
Diritto penale / Diritto processuale penale / Filosofia del diritto;
indirizzo di Diritto sostanziale e processuale del lavoro:
Diritto del lavoro / Diritto processuale civile;
indirizzo di Storia del diritto romano e del pensiero giuridico
europeo: Diritto romano / Storia del pensiero giuridico europeo.
La prova orale sara' volta ad una verifica generale delle
conoscenze del candidato riguardo alla materia dell'indirizzo
prescelto ed avra' ad oggetto la ricerca che il candidato intende
svolgere.
La prova orale sara' altresi' comprensiva di una verifica delle
conoscenze relative ad una lingua a scelta fra italiano, inglese,
tedesco, francese e spagnolo; la verifica delle conoscenze
linguistiche avra' ad oggetto obbligatoriamente la lingua italiana
qualora ne' la prova scritta ne' la prova orale siano state svolte in
italiano.
Per valutare la prova scritta la Commissione terra' conto
dell'aderenza dell'elaborato alla traccia, della completezza
descrittiva, del rigore dell'esposizione e del linguaggio, della
capacita' di sintesi e della chiarezza espositiva, dell'attenzione ai
profili della comparazione giuridica.
Per la valutazione della prova orale la Commissione terra' conto
della chiarezza di esposizione, del grado di conoscenza della materia
oggetto d'esame nei suoi profili nazionali e sovranazionali, del
grado di padronanza delle tematiche della ricerca che il candidato
intende svolgere.
Con specifico riguardo alla prova di conoscenza linguistica, si
terra' conto della capacita' di lettura e di traduzione e della
comprensione dei concetti giuridici nella lingua prescelta.
Art. 7.
Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice per l'accesso al corso e' nominata dal
Rettore sentito il Collegio dei Docenti. Essa si compone di tre
membri scelti tra i professori e i ricercatori di ruolo, anche
stranieri, afferenti alle aree scientifico-disciplinari cui si
riferiscono gli indirizzi specialistici. La Commissione puo' essere,
inoltre, integrata da non piu' di due esperti, anche stranieri,
scelti nell'ambito di enti e di strutture pubbliche e private di
ricerca. La nomina di tali esperti e' obbligatoria nel caso di
convenzioni o intese con piccole e medie imprese.
Espletate le prove di concorso, la Commissione compila la
graduatoria generale di merito sulla base dei punteggi ottenuti dai
candidati nelle singole prove.
La graduatoria sara' resa pubblica sul sito Internet
all'indirizzo: http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm
> Mediante tale avviso si intende assolto l'adempimento relativo
alla pubblicita' degli atti.
Ai vincitori non saranno inviate comunicazioni personali.
Art. 8.
Ammissione alla scuola di dottorato
I candidati saranno ammessi alla Scuola di Dottorato secondo
l'ordine di graduatoria fino alla concorrenza del numero dei posti
messi a concorso.
In caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di
studio prevale la valutazione della situazione economica determinata
ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9
aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni; per
l'assegnazione dei posti senza borsa di studio prevale la minore
eta'.
In corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima
dell'inizio del corso, subentra altro candidato secondo l'ordine
della graduatoria.
In caso di rinuncia o di esclusione del vincitore nel primo
trimestre del primo anno di corso, e' facolta' del Collegio dei
Docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto vacante con un
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In base all'art. 19, comma 3 del Regolamento di Ateneo in materia
di Scuole di Dottorato di Ricerca e a quanto precedentemente
deliberato dal Collegio dei Docenti, la Commissione esaminatrice
ammettera' in soprannumero, in misura non eccedente il 16,5% del
totale dei posti attivati, candidati idonei nella graduatoria di
merito appartenenti ad una della seguenti categorie:
candidati extracomunitari che risultino assegnatari di borsa di
studio a qualsiasi titolo conferita;
candidati appartenenti a Paesi con i quali esista uno specifico
accordo intergovernativo seguito da apposita convenzione con
l'Ateneo, senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita' di
Trento;
assegnisti di ricerca, ai sensi dell'art. 51 della legge n.
449/1997.
Art. 9.
Modalita' di iscrizione alla scuola di dottorato
I candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito
dovranno presentare o fare pervenire domanda di iscrizione alla
Scuola di Dottorato in carta legale al seguente indirizzo:
Universita' degli Studi di Trento - Ufficio Dottorati ed Esami di
Stato, Via Inama n. 5, 38122 Trento - Italia
entro 15 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di
pubblicazione della graduatoria finale alla pagina:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm
> La domanda dovra' essere corredata, ove previsto, della ricevuta
del pagamento della Tassa provinciale per il diritto allo studio
universitario (TDS).
Nella domanda di iscrizione (disponibile presso l'Ufficio
Dottorati di Ricerca e scaricabile alla pagina:
http://portale.unitn.it/ic/dott.htm) il candidato dichiara:
di chiedere/non chiedere l'erogazione della borsa di studio
(anche i vincitori non beneficiari di borsa devono effettuare tale
opzione nell'eventualita' che un candidato avente titolo alla borsa
vi rinunci);
di essere/non essere titolare di una borsa di studio conferita
del Governo italiano nell'ambito dei programmi di cooperazione allo
sviluppo e degli accordi intergovernativi culturali e scientifici;
di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di una borsa di
studio (anche per un solo anno) per un corso di Dottorato di Ricerca
in Italia;
di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi
di diploma, di laurea, a scuole di specializzazione, ad altre
Scuole/Corsi di Dottorato e a master di I e II livello fino al
conseguimento del titolo. In caso affermativo, di impegnarsi a
sospenderne la frequenza prima dell'inizio del corso;
di essere/non essere in servizio presso una Pubblica
Amministrazione o altro Ente pubblico italiano;
di impegnarsi a richiedere preventivamente al Collegio dei
Docenti l'autorizzazione allo svolgimento di eventuali attivita'
lavorative, anche gia' in corso, presso amministrazioni pubbliche o
enti privati;
di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni cambiamento della
propria residenza e recapito.
I vincitori non UE in possesso di un titolo accademico non
conseguito in Italia, e i vincitori UE in possesso di un titolo
accademico conseguito in un Paese non UE, dovranno presentare la
Dichiarazione di Valore ed il certificato relativo al titolo
accademico conseguito con esami e votazioni, tradotto e legalizzato
dalle Rappresentanze diplomatiche o consolari del Paese al cui
ordinamento appartiene l'istituzione che l'ha rilasciato entro il 31
ottobre 2009.
I vincitori che non presentano la domanda di ammissione nel
termine di 15 giorni, decorrente dal giorno successivo a quello di
pubblicazione della graduatoria finale alla pagina Internet:
http://portale.unitn.it/ic/dott/sgce.htm sono considerati
rinunciatari e i posti corrispondenti sono messi a disposizione dei
candidati classificatisi idonei, secondo l'ordine della graduatoria.
Art. 10.
Borse di studio
Le borse di studio sono assegnate in base alla graduatoria
generale di merito redatta dalla competente Commissione esaminatrice.
Qualora l'avente titolo rinunci alla borsa subentra altro
candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In presenza di una o piu' borse di dottorato finanziate da enti
esterni, i candidati possono scegliere di quale fruire in relazione
alla loro posizione nella graduatoria generale di merito. Qualora la
borsa finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione della stessa a
specifiche tematiche di tesi, il candidato puo' scegliere se
accettare la borsa o rinunciarvi. In caso di accettazione il
candidato sara' tenuto a menzionare l'ente finanziatore nella tesi di
dottorato e, a consegnare, all'ottenimento del titolo, una copia
della tesi all'ente finanziatore stesso.
L'importo annuo della borsa di studio ammonta a euro 13.638,47 al
lordo di eventuali oneri a carico del dottorando previsti dalla
normativa vigente (vedi nota 1)
Le somme vengono erogate, di norma, a cadenza bimestrale
anticipata, salvo recupero di eventuale indebito per le ipotesi di
esclusione o sospensione del dottorando.
Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse
di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse
da Istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando.
La borsa di studio e' aumentata del 50% per i periodi di
permanenza all'estero autorizzati dal Coordinatore o dal Collegio dei
Docenti.
Previo mantenimento dei requisiti di merito, la durata
dell'erogazione della borsa di studio e' pari all'intera durata del
ciclo.
Le sospensioni della frequenza del corso di durata superiore a
trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa.
(1) Alla data di emanazione del presente bando, la normativa vigente
stabilisce ex art. 2, comma 26 della legge n. 335/1995 e successive
modifiche e integrazioni, che la borsa di dottorato a decorrere dal
1° gennaio 2009 e' assoggettabile a contributo INPS, pari al 17% o
25,72%, di cui 1/3 a carico del dottorando.
Art. 11.
Obblighi e diritti dei dottorandi
I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato e
di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca,
secondo i programmi e le modalita' fissate dal Collegio dei Docenti,
come specificato all'art. 3 del presente bando.
I dottorandi impegnati in un programma di co-tutela di tesi hanno
altresi' l'obbligo di seguire le attivita' di studio e di ricerca
fissate secondo l'apposita convenzione con l'universita' straniera.
Ogni dottorando, nel periodo compreso tra l'inizio del secondo e
la fine del terzo anno di corso, e' tenuto a trascorrere un periodo
minimo di sei mesi (non necessariamente continuativi) di ricerca
presso istituti stranieri, salva espressa deroga del Collegio dei
Docenti su richiesta dell'interessato.
A seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando,
il Collegio dei Docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al
Rettore la sua esclusione dalla Scuola.
Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano lo
svolgimento di una specifica attivita' di ricerca, vincolano gli
assegnatari allo svolgimento di tale attivita'.
L'Universita' garantisce nel periodo di frequenza del corso la
copertura assicurativa per infortuni e responsabilita' civile,
limitatamente alle attivita' che si riferiscono al Dottorato di
Ricerca.
Il pubblico dipendente ammesso al Dottorato di Ricerca puo'
domandare di essere collocato, fin dall'inizio e per tutta la durata
del corso di Dottorato, in aspettativa per motivi di studio, senza
assegni, e puo' usufruire della borsa di studio, ove ricorrano le
condizioni richieste.
In caso di ammissione a corsi di Dottorato di Ricerca senza borsa
di studio, o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa
conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in
godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e'
instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del
Dottorato di Ricerca, il rapporto di lavoro con l'amministrazione
pubblica cessi per volonta' del dipendente nei due anni successivi,
e' dovuta la ripetizione degli importi corrisposti durante il corso
di Dottorato.
Art. 12.
Conseguimento del titolo
A conclusione del ciclo, il dottorando sostiene un esame finale
davanti ad una Commissione giudicatrice nominata dal Rettore, su
designazione del Collegio dei Docenti in conformita' al Regolamento
di Ateneo in materia di Scuole di Dottorato di Ricerca.
Il dottorando discute la tesi nella lingua concordata con il
Coordinatore.
Il dottorando, che abbia sostenuto l'esame finale con esito
positivo, consegue il titolo di Dottore di Ricerca.
Il rilascio della certificazione del conseguimento del titolo e'
subordinato al deposito, da parte dell'interessato, della tesi finale
nell'archivio istituzionale d'Ateneo ad accesso aperto, che ne
garantira' la conservazione e la pubblica consultabilita'; sara' cura
dell'Universita' effettuare il deposito a norma di legge presso le
Biblioteche Nazionali di Roma e di Firenze.
Art. 12-bis.
Dottorato europeo
Il Dottorato prevede la possibilita' di conseguire il
riconoscimento di carattere europeo a condizione che rispetti i
requisiti richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei Rettori
dell'Unione Europea, formulata al Congresso di Salamanca del 1991.
In particolare, in questi casi:
1) la tesi dottorale dovra' essere approvata da almeno due
docenti, di almeno due istituzioni di istruzione superiore
appartenenti a due Stati europei diversi dallo Stato in cui la tesi
sara' discussa;
2) almeno uno dei membri della Commissione giudicatrice sara' un
professore di uno dei due Stati europei diversi dallo Stato in cui la
tesi sara' discussa;
3) almeno una parte della discussione della tesi avverra' in una
lingua ufficiale diversa da quella dello Stato in cui ha luogo
l'esame finale;
4) la preparazione della tesi avra' luogo con attivita' di
ricerca che preveda la permanenza all'estero in uno Stato europeo,
per almeno un trimestre, presso le strutture universitarie e di
ricerca che hanno aderito o dichiarato la disponibilita' alla
collaborazione con il Dottorato.
Art. 13.
Trattamento dei dati personali
L'Universita' degli Studi di Trento, in attuazione del decreto
legislativo n. 196/2003 «Codice in materia di protezione dei dati
personali», si impegna a utilizzare i dati personali forniti dal
candidato per l'espletamento delle procedure concorsuali e per fini
istituzionali.
La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi
di cui alla succitata legge espressione di tacito consenso a che i
dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali
vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli Studi di
Trento.
Art. 14.
Norme di riferimento
Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento
all'art. 4 della legge n. 210 del 3 luglio 1998, al decreto
ministeriale n. 224 del 30 aprile 1999 e al Regolamento di Ateneo in
materia di Scuole di Dottorato di Ricerca, emanato con decreto
rettorale n. 997 del 16 dicembre 2003 e successivamente modificato
con decreto rettorale n. 359 del 19 aprile 2006.
Trento, 22 giugno 2009
Il rettore: Bassi
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