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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Concorso per l'ammissione di sei allievi cittadini italiani e tre
allievi cittadini stranieri, al corso di tre anni nel settore
"Restauro del mosaico" anno scolastico 2001-2002, gestito dalla
Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di
Ravenna.
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Fonte: | Gazzetta ufficiale n.66 del 21/8/2001 |
Ente: | MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI |
Località: | Nazionale |
Codice atto: | 001E7360 |
Sezione: | Amministrazioni centrali |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | - |
Scadenza: | 5/10/2001 |
Tags: | Architetti |
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IL DIRETTORE GENERALE
per il patrimonio storico, artistico
e demoetnoantropologico
Vista la legge 22 luglio 1939, n. 1240, concernente la creazione
dell'Istituto centrale per il restauro;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 luglio 1997,
n. 399, con cui e' stato approvato il regolamento circa l'istituzione
dei corsi per l'insegnamento del restauro;
Visto il decreto ministeriale 31 ottobre 1984, con il quale il
Ministero demanda la gestione della Scuola per il restauro del
mosaico di Ravenna, esclusivamente alla Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio di Ravenna, d'intesa con l'Istituto
centrale del restauro di Roma;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370, recante l'esenzione
dell'imposta di bollo per le domande di concorso e di ammissione
presso le amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998,
n. 403, recante norme di attuazione degli articoli 1, 2 e 3 della
legge 15 maggio 1997, in materia di semplificazione delle
certificazioni amministrative;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127;
Visto il decreto legislativo n. 368/1998 art. 9;
Vista la nota n. 10681 del 12 luglio 2001 della Soprintendenza
per i beni architettonici e per il paesaggio di Ravenna;
Decreta:
Art. 1.
E' indetto un concorso pubblico, per esami e titoli, per
l'ammissione di sei allievi italiani e tre allievi stranieri, al
corso di tre anni piu' uno, anno scolastico 2001-2002 della
Soprintendenza precitata, nel settore "Restauro del mosaico".
I candidati che sono forniti di duplice cittadinanza (italiana e
straniera) possono concorrere come cittadini italiani.
Art. 2.
1. Per l'ammissione al concorso si richiede:
1) eta' non inferiore ai diciotto e non superiore ai trenta
anni;
2) godimento dei diritti politici;
3) idoneita' fisica all'attivita' che il settore di studio
comporta;
4) diploma di istruzione secondaria superiore;
5) cittadinanza italiana o comunitaria. Sono ammessi alle
stesse condizioni anche i cittadini di altri Stati, purche' in
possesso dei requisiti e del titolo di studio equiparato a quello
richiesto ai cittadini italiani.
I limiti di eta' di cui al punto 1) del presente articolo non
terranno conto di quanto stabilito dalla legge 15 maggio 1997,
n. 127, in quanto trattasi di concorso per l'accesso in un corso
scolastico, regolato dal decreto del Presidente della Repubblica
16 luglio 1997, n. 214.
I requisiti sopraindicati debbono essere posseduti dal candidato
alla data di scadenza dei termini di presentazione della domanda di
ammissione.
Per difetto dei requisiti descritti, la Scuola per il restauro
del mosaico, puo' disporre in ogni fase della procedura l'esclusione
dal concorso, dandone comunicazione agli interessati.
Art. 3.
Le domande di ammissione, redatte su carta libera secondo lo
schema allegato, devono essere inviate per posta, esclusivamente a
mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, alla Soprintendenza per
i beni architettonici e per il paesaggio di Ravenna, via S. Vitale
n. 17 - 48100 Ravenna, entro il termine perentorio di quarantacinque
giorni dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Per i cittadini non comunitari, la domanda va presentata secondo
le modalita' di cui al successivo art. 4.
La validita' delle domande, ai fini della scadenza, sara'
stabilita unicamente dal timbro dell'ufficio postale accettante
ovvero, per i cittadini non comunitari, dal protocollo di partenza
della competente rappresentanza diplomatico-consolare italiana che ha
spedito la domanda.
Nella domanda i candidati devono dichiarare sotto la propria
responsabilita':
1) cognome e nome;
2) luogo e data di nascita;
3) residenza;
4) di quale cittadinanza sono in possesso;
5) di godere dei diritti politici;
6) le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata
concessa amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale) nonche'
procedimenti penali eventualmente pendenti;
7) il conseguimento del diploma di istruzione secondaria
superiore (o titolo equipollente per i cittadini comunitari e non);
8) di possedere l'idoneita' fisica al tipo di attivita' pratica
prevista dai corsi;
9) l'indirizzo (con il codice di avviamento postale) presso il
quale intendono ricevere le comunicazioni relative al concorso.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403 le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsi atti
e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni previste
dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15.
La mancata apposizione della firma autografa in calce alla
domanda comporta l'esclusione dal concorso.
L'amministrazione procedera' ai controlli previsti dall'art. 11
del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 sulla
veridicita' del contenuto della dichiarazione.
Qualora dal controllo emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera.
Alla domanda di cui sopra dovranno essere allegati esclusivamente
documenti che comprovino il possesso di eventuali requisiti che
conferiscano diritti preferenziali a parita' di merito, per
Iammissione al corso. A norma dell'art. 11 del decreto del Presidente
della Repubblica 16 luglio 1997, n. 399 sono titoli di precedenza:
1) attestati di effettivo esercizio della professione di
restauratore;
2) attestati di tirocinio compiuto presso raccolte pubbliche di
antichita' ed arte o presso studi di restauro;
3) attestati conclusivi di partecipazione a corsi di restauro
regionali o riconosciuti dalla regione;
4) titoli di studio conseguiti in licei artistici o istituti
d'arte;
5) titoli di studio di istruzione universitaria;
6) diplomi dell'Accademia di Belle Arti;
7) idoneita' conseguita al concorso di ammissione presso le
scuole dell'Opificio delle pietre dure e/o dell'Istituto centrale per
il restauro.
Non saranno considerate valide le domande inviate oltre i termini
di scadenza e fatte pervenire in maniera difforme a quanto stabilito
al comma 1, oppure incomplete di una qualunque fra le dichiarazioni
richieste al comma 3 di questo stesso articolo.
Ai sensi della legge 31 dicembre 1996, n. 675, e successive
integrazioni e modificazioni, in materia di tutela delle persone e di
altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali si dichiara
che i dati forniti verranno utilizzati esclusivamente ai fini
concorsuali.
La Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio
non assume alcuna responsabilita' per la dispersione di
comunicazioni, dipendente da inesatta o incompleta indicazione del
recapito postale fornito dai candidati o da mancata oppure tardiva
informazione del cambiamento di indirizzo menzionato nella domanda di
ammissione, neppure per eventuali disguidi postali non imputabili
alla sopracitata Soprintendenza.
Art. 4.
Le pratiche per l'ammissione al concorso dei cittadini non
comunitari devono essere svolte tramite le rappresentanze
diplomatiche o consolari italiane che hanno sede nel Paese di
residenza del candidato.
Le rappresentanze di cui al precedente comma dovranno:
1) tradurre il titolo di studio, di cui al punto 4) del comma
1, dell'art. 2, conseguito all'estero, legalizzarlo e dichiararne il
valore in loco, indicando gli anni complessivi di scolarita'
necessari per il suo conseguimento;
2) provvedere, per i candidati privi di residenza anagrafica in
Italia, all'inoltro della suddetta documentazione direttamente alla
Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di
Ravenna nel tempo previsto dal comma 1, dell'art. 3.
Art. 5.
L'esame di ammissione consiste in:
1) una prova di conversazione in lingua italiana, riservata
esclusivamente ai candidati cittadini stranieri;
2) una prova di disegno;
3) un esperimento pratico;
4) una prova orale di storia dell'arte (in lingua italiana
anche per i cittadini stranieri), seguendo l'ordine stabilito dalla
commissione giudicatrice e secondo il seguente programma:
prova di disegno: consiste nella trasposizione grafica di un
elemento architettonico o parte di esso, condotta con l'ausilio di
una riproduzione fotografica in bianco e nero. Il disegno dovra'
essere eseguito a matita nera, a tratto lineare, senza chiaroscuro.
Per trasposizione grafica a trattolineare si intende la trasposizione
di tutti gli elementi decorativi mediante un tratto unico modulato
che, variando nella sua intensita', possa rendere sia i tratti
formali che le caratteristiche chiaroscurali. La prova ha durata di
sei ore consecutive. Per tale prova i candidati dovranno portare con
se' soltanto il seguente materiale: matita in grafite, gomma,
temperamatite, righe e squadre. I fogli da disegno saranno forniti
dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio. E'
vietato tassativamente l'utilizzo di qualsiasi altro materiale da
parte dei candidati.
Esperimento pratico: consiste nell'esecuzione di un saggio di
mosaico a tessere lapidee sulla base di un modello dato:
1) esecuzione del rilievo a contatto;
2) preparazione del piano di malta;
3) stampa del rilievo sul piano di malta;
4) taglio delle tessere lapidee;
5) esecuzione del mosaico.
Tale prova va effettuata in quattro giorni consecutivi per sei
ore giornaliere. I materiali e gli strumenti necessari saranno
interamente forniti dalla Soprintendenza per i beni architettonici e
per il paesaggio.
Sono ammessi a sostenere la prova orale soltanto coloro che hanno
riportato il punteggio di almeno 7/10 come media tra la prova pratica
e il disegno e non meno 6/10 in ciascuna delle prove stesse.
Prova orale di storia dell'arte: antica, medioevale e moderna.
E' richiesta la conoscenza generale della materia, nonche'
l'approfondimento di due argomenti: uno di storia dell'arte antica e
uno di storia dell'arte medioevale e moderna da scegliere tra quelli
di seguito elencati:
arte antica:
primo argomento: la ricerca artistica e le principali
personalita' in Grecia e nel mondo Greco nel IV secolo a.C. e
nell'eta' ellenistica: urbanistica, architettura religiosa e civile,
scultura, ceramica, pittura e mosaico. Caratteri generali del periodo
e specifici aspetti nei principali centri (Atene, Pergamo,
Alessandria);
secondo argomento: da Traiano a Costantino (100-350 d.C.): la
dissoluzione della forma artistica ellenistica con approfondimenti
dell'arte musiva nei principali centri dell'impero;
arte medioevale e moderna:
primo argomento: l'arte bizantina in generale con particolare
approfondimento delle realizzazioni musive a Ravenna, ed altri centri
italiani;
secondo argomento: storia dell'arte italiana nei secoli XIV e
XV (architettura, pittura, scultura).
E' inoltre richiesta per tutti la conoscenza delle tecniche
musive dalle origini all'era moderna e la storia dell'arte del
mosaico con particolare riferimento ai centri italiani.
Le indicazioni di orientamento bibliografico sono reperibili
presso Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di
Ravenna, segreteria dei corsi.
La prova si intende superata se il candidato ottiene il punteggio
di almeno 6/10.
Art. 6.
La commissione giudicatrice del presente concorso e' composta ai
sensi dell'art. 5 del regolamento approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 16 luglio 1997, n. 399.
Art. 7.
Espletata la prova orale del concorso, la commissione forma la
graduatoria dei vincitori e degli idonei secondo l'ordine decrescente
della votazione complessiva, risultante dalla somma aritmetica del
punteggio riportato nelle singole prove d'esame, nonche' dalla
valutazione dei titoli di precedenza nel caso di candidati a parita'
di merito. Nei caso che non vi siano candidati stranieri vincitori, i
tre posti riservati potranno essere utilizzati da allievi italiani.
Art. 8.
I candidati dichiarati vincitori del concorso devono entro il
termine di trenta giorni dalla data di ricezione della comunicazione
in tal senso, sotto pena di decadenza inviare alla Soprintendenza per
i beni architettonici e per il paesaggio di Ravenna conferma scritta
di accettazione accompagnata in conformita' con il decreto del
Presidente della Repubblica n. 403/1998, da un'autocertificazione in
cui dovra' essere dichiarato, sotto la propria responsabilita', il
possesso di tutti i documenti citati dal presente bando nell'art. 3
con eventuali variazioni intercorse dalla data della presentazione
della domanda di ammissione al presente concorso alla data di
presentazione della stessa autocertificazione.
A tutti i vincitori sono inoltre richieste 4 fotografie formato
tessera.
Art. 9.
Qualora dal controllo emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera.
Resta salvo quanto previsto relativamente alle sanzioni di cui
all'art. 26 della legge n. 15/1968.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Roma, 31 luglio 2001
Il direttore generale: Serio
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