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ISTITUTO NAZIONALE PER LA FAUNA SELVATICA "ALESSANDRO GHIGI"
Concorso, per titoli ed esame-colloquio, per l'assegnazione di cinque
assegni di ricerca dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica
"Alessandro Ghigi". (Bando n. 071).
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Fonte: | Gazzetta ufficiale n.104 del 31/12/1999 |
Ente: | ISTITUTO NAZIONALE PER LA FAUNA SELVATICA "ALESSANDRO GHIGI" |
Località: | - |
Codice atto: | 99E10491 |
Sezione: | Amministrazioni centrali |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | - |
Scadenza: | - |
Tags: | Ricercatori |
Testo piccolo - Testo medio - Testo grande
IL PRESIDENTE
Visto lo statuto dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica
"Alessandro Ghigi" approvato dal Presidente del Consiglio dei
Ministri con decreto del 27 febbraio 1998 e registrato dall'ufficio
centrale del bilancio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
27 marzo 1998, al n. 413/I;
Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante "Norme per la
protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo
venatorio";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre
1997, n. 357 relativo al "Regolamento recante attuazione della
direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat
naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna selvatica"
e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449 ed in particolare
l'art. 6, nonche' il relativo regolamento di attuazione di cui al
decreto ministeriale 11 febbraio 1998;
Visto il regolamento per il conferimento di borse di studio e
assegni di ricerca, approvato con deliberazione del consiglio
direttivo dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro
Ghigi" n. 4 dell'8 settembre 1998;
Vista la deliberazione del consiglio direttivo dell'Istituto
nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Ghigi" n. 12 del
21 dicembre 1998, recante ad oggetto "Conferimento borse di studio ed
assegni di ricerca";
Decreta
Art. 1.
Numero degli assegni di ricerca
L'Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Ghigi"
indice un concorso, per titoli ed esame-colloquio, per l'assegnazione
di cinque assegni per la collaborazione ad attivita' di ricerca.
I suddetti assegni sono ripartiti per gruppi come segue:
A) primo gruppo: un assegno per lo svolgimento del tema
"Variabilita' genetica in popolazioni selvatiche ed allevate di
ungulati e galliformi"; responsabile scientifico dott. Ettore Randi.
Titolo di studio richiesto: diploma di laurea in scienze
biologiche.
E' richiesta esperienza di ricerca relativamente a metodi e
tecniche di genetica molecolare e biochimica applicate all'analisi
della variabilita' in popolazioni allevate e naturali di vertebrati;
genetica di popolazioni e filogenesi molecolare; analisi della
struttura geografica delle popolazioni; strategie di conservazione
della variabilita' genetica; conoscenza della lingua inglese;
B) secondo gruppo: un assegno per lo svolgimento del tema
"Fauna selvatica e miglioramenti ambientali negli agro-ecosistemi";
responsabile scientifico dott. Marco Genghini.
Titolo di studio richiesto: diploma di laurea in scienze agrarie,
scienze forestali, scienze naturali, scienze biologiche.
E' richiesta esperienza di ricerca inerente allo studio dei
rapporti tra agricoltura, conservazione dell'ambiente e gestione
della fauna selvatica, con conoscenze di metodologie statistiche per
analisi di dati, di metodologie di rilevamento e di censimento della
fauna selvatica, esperienze di indagine diretta o indiretta
(questionari) ad agricoltori e/o enti pubblici e privati su tematiche
agro-ambientali. E' inoltre richiesta esperienza nell'uso di
strumenti informatici adeguati all'applicazione delle suddette
metodologie e la conoscenza di una lingua straniera (preferibilmente
l'inglese).
C) terzo gruppo: un assegno per lo svolgimento del tema
"Individuazione e valutazione delle misure economiche e legislative
per la conservazione e la gestione degli habitat a fini faunistici";
responsabile scientifico dott. Marco Genghini.
Titolo di studio richiesto: diploma di laurea in scienze agrarie,
economia e commercio, statistica, economia ambientale, scienze
ambientali.
E' richiesta esperienza di ricerca inerente allo studio degli
aspetti economici e legislativi dei rapporti tra agricoltura,
conservazione dell'ambiente e gestione della fauna selvatica, con
conoscenze di metodologie econometriche di analisi dei dati, di
metodologie di indagine statistica attraverso questionari ed
interviste dirette, di metodologie per la valutazione dei costi
diretti ed indiretti per interventi agro-ambientali e dell'uso di
strumenti informatici adeguati all'applicazione delle suddette
metodologie e la conoscenza di una lingua straniera (preferibilmente
l'inglese);
D) quarto gruppo: due assegni per lo svolgimento del tema
"Reintroduzione del capriolo italico"; responsabile scientifico dott.
Stefano Focardi.
Titolo di studio richiesto: diploma di laurea in scienze
biologiche, naturali, agrarie o forestali.
E' richiesta esperienza di ricerca nel campo dell'ecologia
comportamentale e nelle problematiche di gestione degli ungulati, con
particolare riguardo al capriolo; conoscenza della lingua inglese.
I candidati, in possesso dei requisiti indicati nel successivo
art. 2, potranno concorrere per un solo gruppo di assegni di ricerca,
pena l'esclusione dal concorso.
Art. 2.
Requisiti di ammissione
Al suddetto concorso possono partecipare i candidati che, alla
data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale,
abbiano maturato, dopo il conseguimento del diploma di laurea utile
per l'ammissione al concorso stesso, un'esperienza di lavoro e/o
ricerca, cosi' come precisato al precedente art. 1, di almeno un anno
nel settore indicato per ogni gruppo di assegni. Tale esperienza
s'intende acquisita attraverso borse di studio, tirocinii
post-laurea, dottorati di ricerca, corsi di specializzazione, corsi
di perfezionamento o da altri canali equivalenti di formazione quali:
servizi di ruolo, contratti, ospitalita' presso istituti scientifici
o d'istruzione universitaria, statali o liberi, italiani o stranieri,
o presso le istituzioni o gli enti del comparto ricerca.
E' inoltre richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza in uno degli Stati membri dell'Unione europea;
b) adeguata conoscenza della lingua italiana (per i candidati
cittadini di Stati membri dell'Unione europea diversi dall'Italia).
Detta conoscenza verra' accertata dalla commissione esaminatrice
tramite apposito colloquio in sede di prova orale;
c) diploma di laurea corrispondente a quello richiesto per il
gruppo di assegni di ricerca per il quale s'intende concorrere cosi'
come indicato nel precedente art. 1. Valgono le equipollenze previste
per legge o per decreto. Il diploma di laurea dovra' essere stato
conseguito presso un'Universita' di uno degli altri Stati membri
dell'Unione europea; nel caso di laurea conseguita in una Universita'
non italiana, la medesima dovra' essere stata riconosciuta dal
Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica
ai sensi della direttiva n. 89/48/CEE e dal decreto legislativo
n. 115/ 1992 di recepimento della stessa;
d) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
e) idoneita' fisica per lo svolgimento dell'attivita' prevista
dall'assegno di ricerca.
L'Istituto si riserva di sottoporre a visita medica di controllo
gli assegnatari, ai fini della legge n. 626/1994.
I requisiti di cui al presente articolo devono essere posseduti
alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle
domande di ammissione al concorso.
L'esclusione dal concorso per difetto dei prescritti requisiti
potra' essere disposta in ogni momento, con provvedimento motivato
del direttore generale dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica
"A. Ghigi".
Art. 3.
Durata, rinnovo ed importo
Gli assegni di ricerca hanno una durata iniziale di un anno e
possono essere rinnovati nei limiti massimi previsti dall'art. 6
della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
L'eventuale rinnovo, previa verifica della sua necessita', e'
disposto a giudizio insindacabile dell'Istituto.
Il conferimento di assegni di ricerca non da luogo a diritti in
ordine all'accesso ai ruoli dell'Istituto.
L'ammontare dell'assegno di ricerca e' di L. 28.000.000 annuali,
comprensivi di tutti gli oneri carico dell'amministrazione, ivi
compresi gli importi dei premi per le coperture assicurative e per le
visite mediche di controllo da parte del medico del lavoro
competente.
Il pagamento dell'assegno di ricerca e' effettuato in rate
mensili posticipate.
Art. 4.
Divieto di cumulo e incompatibilita'
Gli assegni di cui al presente bando non sono cumulabili con
altri assegni di ricerca, borse di studio ne' con sovvenzioni di
analoga natura a qualsiasi titolo conferite, tranne quelle concesse
da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare con soggiorni
all'estero, l'attivita' di ricerca dei titolari di assegni.
Gli assegni dl ricerca non possono essere cumulati neppure con
stipendi retribuzioni o compensi di qualsiasi natura, derivanti da
rapporti di lavoro subordinato o parasubordinato, pubblici o privati.
Fermo restando l'integrale assolvimento dei propri compiti, i
titolari di assegni di ricerca, possono svolgere incarichi esterni
all'Ente, previa autorizzazione espressa del responsabile
scientifico, a condizione che l'attivita':
sia compatibile con l'esercizio dell'attivita' di ricerca;
non comporti un conflitto di interessi con la specifica
attivita' di ricerca svolta dal titolare di assegno;
non rechi, in relazione alle attivita' svolte, pregiudizio
all'Istituto.
A nessun titolo possono essere attribuiti all'assegnatario, oltre
l'importo dell'assegno, ulteriori compensi che facciano carico a
contributi od assegnazioni dell'Istituto nazionale per la fauna
selvatica.
Non possono essere titolari di assegno di ricerca i dipendenti di
pubbliche amministrazioni (salva la possibilita' per costoro di
essere collocati in aspettativa senza assegni ai sensi dell'art. 51,
comma 6, della legge n. 449/1997) ed in ogni caso il personale di
ruolo presso universita', osservatori astronomici, astrofisici e
vesuviano, ENEA, ASI, enti pubblici e istituzioni di ricerca di cui
all'art. 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
30 dicembre 1993, n. 593.
Art. 5.
Domanda e termine di scadenza
La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta semplice e
rivolta all'Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro
Ghigi", via Ca' Fornacetta n. 9 - 40064 Ozzano dell'Emilia (Bologna),
dovra' essere spedita a mezzo dl raccomandata con avviso di
ricevimento, con esclusione di' qualunque altro mezzo, entro il
termine perentorio di giorni trenta dalla data di pubblicazione del
presente bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Tale termine, qualora venga a scadere in giorno festivo,
s'intendera' protratto al primo giorno non festivo immediatamente
seguente.
Faranno fede, al fine dell'accertamento del termine di cui sopra,
il timbro a data dell'ufficio postale dl destinazione. Il ritardo
nella presentazione della domanda, quale ne sia la causa, anche se
non imputabile al candidato, importa l'inammissibilita' della domanda
stessa al concorso.
Le domande, a pena di esclusione, dovranno essere dattiloscritte
ovvero compilate a stampatello, e redatte secondo lo schema
esemplificativo di cui all'allegato A). Nelle domande i concorrenti,
sempre a pena di esclusione, dovranno dichiarare, assumendosene la
piena ed integrale responsabilita':
1. cognome, nome, data e luogo di nascita;
2. residenza, completa di c.a.p. e numero telefonico, nonche'
indirizzo al quale ricevere eventuali comunicazioni se diverso dalla
prima. Qualunque loro variazione dovra' essere tempestivamente
comunicata;
3. il possesso della cittadinanza di uno degli altri Stati
membri dell'Unione europea, indicando quale;
4. il godimento del diritti politici dello Stato di
appartenenza;
5. eventuali condanne penali riportate indicando gli estremi
delle relative sentenze (la dichiarazione va resa anche se negativa);
6. il titolo di studio di cui si e' in possesso con indicazione
del voto, della data e dell'Universita' in cui e' stato conseguito.
In caso di laurea dichiarata equipollente con legge o con decreto il
candidato dovra' indicarne gli estremi. In caso di titolo di studio
conseguito presso un'Universita' straniera il candidato dovra'
indicare gli estremi del provvedimento di riconoscimento;
7. di non essere titolare di altri assegni di ricerca o borse
di studio o di essere titolare (indicare quale) e di essere disposto
a rinunciarvi;
8. di non essere dipendente di aziende private o di essere
dipendente di azienda privata (indicare quale) e di essere disposto a
rinunciare all'impiego;
9. di non essere dipendente di pubbliche amministrazioni o di
essere dipendente di pubblica amministrazione (indicare quale) e di
poter essere collocato da quest'ultima in aspettativa senza assegni;
10. di non essere dipendente di ruolo presso universita',
osservatori astronomici, astrofisici e Vesuviano, ENEA, ASI, enti
pubblici e istituzioni di ricerca di cui all'art. 8 del decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 1993, n. 593,
ovvero di essere dipendente di ruolo dei medesimi enti e di essere
disposto a rinunciare all'impiego;
11. la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
12. il gruppo di assegni di ricerca, tra quelli indicati nel
precedente art. 1, per il quale si intende concorrere;
13. di autorizzare l'Istituto nazionale per la fauna selvatica
a raccogliere e trattare i propri dati nella gestione del concorso
medesimo.
L'eventuale portatore di handicap, ai sensi di quanto previsto
dall'art. 20, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, dovra'
specificare l'ausilio necessario per sostenere l'esame in relazione
al proprio handicap.
Sempre a pena di esclusione le domande di partecipazione al
concorso dovranno essere firmate in calce dal candidato.
L'Istituto non assume responsabilita' alcuna per la dispersione
di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del recapito da
parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
Art. 6.
Trattamento dati
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati nelle domande di
partecipazione al concorso saranno raccolti e trattati presso
l'Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Ghigi" -
Servizio concorsi, esclusivamente per le finalita' di gestione del
concorso medesimo.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridico-economica del
candidato.
Art. 7.
Titoli e curriculum professionale
Alla domanda dovranno essere allegati i titoli che il candidato
intende presentare ai fini della valutazione di merito nonche' un
curriculum analitico e dettagliato dell'attivita' e degli studi
svolti e l'elenco sintetico dei titoli presentati. Il curriculum,
obbligatoriamente sottoscritto in calce, varra' quale
autocertificazione delle informazioni ivi contenute e, pertanto,
dovra' essere completo di tutti gli elementi che rendano utilizzabili
le informazioni medesime.
Per la valutazione dei titoli la commissione esaminatrice
disporra' nel complesso, per ciascun candidato, di un punteggio non
superiore a punti 10.
Le categorie dei titoli ed i relativi punteggi massimi sono i
seguenti:
a) voto di laurea richiesta per la partecipazione: max 1 punto;
b) dottorato di ricerca: max 2 punti;
c) diplomi di specializzazione, attestati di frequenza di corsi
di perfezionamento post-laurea, conseguiti in Italia o all'estero,
eventuale seconda laurea: max 1 punto;
d) svolgimento di documentata attivita' di ricerca presso
soggetti pubblici e privati con contratti, tirocinii post-laurea,
borse di studio o incarichi, sia in Italia che all'estero: max 3
(tre) punti;
e) pubblicazioni tecnico-scientifiche: max 3 punti.
Il punteggio attribuito ai titoli dipendera' dal grado di
pertinenza con l'attivita' prevista dal gruppo di assegni per il
quale si concorre e dall'importanza tecnico-scientifica delle
attivita' di ricerca.
La commissione esaminatrice fissera' in primo luogo i criteri per
la valutazione dei titoli di merito ed i criteri e le modalita' di
valutazione della prova concorsuale. Successivamente valutera' la
correttezza formale delle domande presentate, e, per quelle ammesse,
si procedera' alla valutazione dei titoli, anche mediante analisi dei
curricula.
Le pubblicazioni scientifiche, gli elaborati tecnici e gli altri
titoli, compreso il diploma di laurea, potranno essere prodotti in
originale, copia autenticata, ovvero, ai sensi dell'art. 2 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998, in semplice
fotocopia dichiarata conforme all'originale. I lavori in corso di
stampa saranno presi in considerazione soltanto se accompagnati dalla
lettera di accettazione dell'editore, in originale o in copia
autenticata nei modi di legge o, in luogo dl tale lettera, da una
dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta' con la quale il
candidato attesti che i lavori medesimi sono stati accettati per la
pubblicazione. Tale dichiarazione dovra' indicare con esattezza il
titolo del lavoro, il nome dei relativi autori, la data di
accettazione nonche' il nome della rivista scientifica nella quale il
lavoro stesso sara' pubblicato. Non saranno presi in considerazione
lavori ciclostilati, dattiloscritti o manoscritti.
Le dichiarazioni mendaci o la falsita' degli atti, secondo quanto
previsto dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, sono puniti
ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.
L'Istituto si riserva di richiedere al vincitore l'esibizione dei
titoli o di verificare l'esattezza del contenuto delle
autocertificazioni.
Alla domanda dovra' essere allegato, altresi, un elenco sintetico
di tutti i titoli presentati. Detto elenco dovra' essere firmato in
calce dal candidato medesimo.
Ciascun titolo dovra' essere numerato progressivamente e la
numerazione dovra' essere riportata nell'elenco.
Non e' consentito il riferimento a documenti o pubblicazioni che
siano stati presentati per altro concorso ovvero giacenti presso
l'Istituto nazionale per la fauna selvatica "Alessandro Ghigi" o
presso altre amministrazioni dello Stato.
I documenti di cui al presente articolo non sono soggetti
all'imposta sul bollo, ai sensi della legge n. 370/1988.
Art. 8.
Esame-colloquio
Saranno ammessi all'esame-colloquio i candidati che abbiano
ottenuto nella valutazione dei titoli un punteggio almeno pari 3
punti sui 10 disponibili.
Per il gruppo di assegni di ricerca di cui alla lettera A)
dell'art. 1 del bando (tema "Variabilita' genetica in popolazioni
selvatiche ed allevate di ungulati e galliformi"), il colloquio
vertera' su:
metodi e tecniche di genetica molecolare e biochimica applicate
all'analisi della variabilita' in popolazioni allevate e naturali di
vertebrati; genetica di popolazioni e filogenesi molecolare; analisi
della struttura geografica delle popolazioni; strategie di
conservazione della variabilita' genetica;
discussione sulle attivita' precedentemente svolte dal
candidato e sulle eventuali pubblicazioni presentate dal medesimo;
accertamento della conoscenza parlata e scritta della lingua
inglese (e della lingua italiana per i candidati di altri Stati
membri dell'Unione europea).
Per il gruppo di assegni di ricerca di cui alla lettera B)
dell'art. 1 del bando (tema "Fauna selvatica e miglioramenti
ambientali negli agro-ecosistemi"), il colloquio vertera' su:
rapporti tra agricoltura, conservazione dell'ambiente e
gestione della fauna selvatica; metodologie statistiche per l'analisi
dei dati; metodologie di rilevamento e di censimento della fauna
selvatica; metodologie di indagine diretta o indiretta (questionari)
ad agricoltori e/o enti pubblici e privati su tematiche
agro-ambientali;
uso di strumenti informatici adeguati all'applicazione delle
suddette metodologie;
discussione sulle attivita' precedentemente svolte dal
candidato e sulle eventuali pubblicazioni presentate dal medesimo;
accertamento della conoscenza parlata e scritta di una lingua
straniera, preferibilmente l'inglese (e della lingua italiana per i
candidati di altri Stati membri dell'Unione europea).
Per il gruppo di assegni di ricerca di cui alla lettera C)
dell'art. 1 del bando (tema "Individuazione e valutazione delle
misure economiche e legislative per la conservazione e la gestione
degli habitat a fini faunistici"), il colloquio vertera' su:
aspetti economici e legislativi dei rapporti tra agricoltura,
conservazione dell'ambiente e gestione della fauna selvatica;
metodologie econometriche di analisi dei dati; metodologie di
indagine statistica attraverso questionari ed interviste dirette;
metodologie per la valutazione dei costi diretti ed indiretti per
interventi agro-ambientali;
uso di strumenti informatici adeguati all'applicazione delle
suddette metodologie;
discussione sulle attivita' precedentemente svolte dal
candidato e sulle eventuali pubblicazioni presentate dal medesimo;
accertamento della conoscenza parlata e scritta di una lingua
straniera, preferibilmente l'inglese (e della lingua italiana per i
candidati di altri Stati membri dell'Unione europea).
Per il gruppo di assegni di ricerca di cui alla lettera D)
dell'art. 1 del bando (tema "Reintroduzione del capriolo italico"),
il colloquio vertera' su:
tematiche di ecologia degli ungulati riguardanti il
comportamento sociale, l'alimentazione, il ciclo riproduttivo e l'uso
degli habitat; tecniche radiotelemetriche; metodi di stima dei
parametri demografici, dinamica di popolazione, competizione e
predazione; tecniche di gestione delle popolazioni;
discussione sulle attivita' precedentemente svolte dal
candidato e sulle eventuali pubblicazioni presentate dal medesimo;
accertamento della conoscenza parlata e scritta della lingua
inglese (e della lingua italiana per i candidati di altri Stati
membri dell'Unione europea).
Per il colloquio la commissione esaminatrice disporra', per ogni
candidato, di un punteggio non superiore a punti 20. Per superare il
colloquio il candidato dovra' riportare un punteggio non inferiore a
punti 14 dei 20 disponibili.
Il colloquio si svolgera' in un'aula aperta al pubblico.
Per sostenere la prova d'esame i candidati dovranno essere muniti
di valido documento d'identita'.
Art. 9.
Commissione esaminatrice
La commissione esaminatrice sara' nominata con successivo decreto
del presidente dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica
"Alessandro Ghigi" e sara' formata da tre membri effettivi, da un
membro supplente e da un segretario.
Ai fini del giudizio di merito, la commissione tiene conto dei
titoli e del risultato dell'esame-colloquio, valutando la
preparazione dei candidati e la loro attitudine a svolgere i compiti
di ricerca previsti nel bando.
La votazione complessiva sara' determinata sommando il punteggio
conseguito nella valutazione dei titoli ed il punteggio riportato nel
colloquio.
La graduatoria dei vincitori comprende nell'ordine i primi
classificati nella graduatoria di merito, in numero pari a quello
degli assegni messi a concorso per ciascuno dei gruppi di assegni di
cui all'art. 1 del bando. A parita' di merito la preferenza e'
determinata dall'eta' in favore del candidato piu' giovane.
Il giudizio di merito della commissione e' insindacabile.
Art. 10.
Conferimento assegni di ricerca, decadenza
Con provvedimento del direttore generale dell'Istituto nazionale
per la fauna selvatica "Alessandro Ghigi", riconosciuta la
regolarita' del procedimento e tenuti presenti gli eventuali titoli
di preferenza a parita' di merito, saranno conferiti gli assegni di
ricerca ai vincitori del concorso, distintamente per ciascuno dei
gruppi di assegni di cui all'art. 1 del presente bando.
Gli assegni che si rendessero disponibili per rinuncia o
decadenza dei vincitori, potranno essere assegnati ai candidati
risultati idonei nell'ordine della graduatoria, distintamente per
ciascuno dei gruppi di assegni di cui all'art. 1 del presente bando.
Decadono dal diritto all'assegno di ricerca i vincitori che non
diano inizio all'attivita' nel termine e nei modi stabiliti
dall'apposita comunicazione di assegnazione.
Art. 11.
Contratto e risoluzione anticipata del rapporto
I rapporti tra l'Istituto e i titolari dell'assegno di ricerca
saranno regolati da apposito contratto di diritto privato, che
definira', tra l'altro, l'ambito dell'attivita' di ricerca per la
collaborazione al progetto di cui ai gruppi indicati all'art. 1,
senza vincolo di subordinazione, e l'assunzione di specifiche
responsabilita' nell'esecuzione delle attivita' tecnico-scientifiche,
secondo le direttive impartite dai responsabili scientifici.
Il contratto stabilira' altresi le ipotesi di risoluzione del
rapporto nel caso in cui l'assegnatario, dopo aver iniziato
l'attivita' prevista, non la prosegua senza giustificato motivo, si
renda responsabile di gravi o ripetute mancanze, dia prova di non
possedere sufficiente attitudine alla ricerca ovvero qualora
l'assegnatario, per sopravvenute ragioni personali, non possa portare
a compimento l'attivita' prevista.
Al termine di ciascun anno di attivita', gli assegnatari devono
inviare al direttore generale dell'Istituto una relazione dettagliata
sull'attivita' svolta, vistata dal responsabile.
Ozzano dell'Emilia, 30 novembre 1999.
Il presidente: Manelli
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