Bandi di concorso --> Lista bandi --> Dettaglio atto
MINISTERO DELL'INTERNO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, a sessantatre posti per
l'accesso alla carriera prefettizia
Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.
Fonte: | Gazzetta ufficiale n.103 del 31/12/2002 |
Ente: | MINISTERO DELL'INTERNO |
Località: | Nazionale |
Codice atto: | 02E10157 |
Sezione: | Amministrazioni centrali |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | 63 |
Scadenza: | 30/1/2003 |
Testo piccolo - Testo medio - Testo grande
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
per gli affari interni e territoriali
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, contenente il testo unico delle disposizioni concernenti lo
statuto degli impiegati civili dello Stato e le successive modifiche
ed integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686, concernente norme di esecuzione del testo unico delle
disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato e le
successive modificazioni;
Vista la legge 22 agosto 1985, n. 444, recante provvedimenti
intesi al sostegno dell'occupazione mediante copertura dei posti
disponibili nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento
autonomo, e negli enti locali;
Vista la legge 24 dicembre 1986, n. 958, recante norme sul
servizio militare di leva e sulla ferma prolungata;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 370, concernente l'esenzione
dell'imposta di bollo per le domande di concorso e di assunzione
presso le pubbliche amministrazioni;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni
positive per la realizzazione della parita' uomo-donna nel lavoro;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante la legge quadro
per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate e le successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174, contenente il regolamento recante norme
sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai
posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, contenente il regolamento recante norme sull'accesso agli
impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di
svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di
assunzione nei pubblici impieghi e le successive modificazioni;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, concernente la tutela
delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati
personali;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, in materia di riforma della
Pubblica amministrazione e di semplificazione amministrativa;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, recante misure urgenti per
lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di
decisione e di controllo e le successive modificazioni ed
integrazioni;
Visto l'art. 39, commi 3 e 20 della legge 27 dicembre 1997,
n. 449, e le successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l'art. 6, comma 3, della legge 8 luglio 1998, n. 230, in
materia di obiezione di coscienza;
Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28, in materia di imposta di
bollo;
Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto
al lavoro dei disabili;
Visto il decreto del Ministro dell'interno 29 luglio 1999,
n. 357, concernente il regolamento recante norme sui limiti di eta'
per la partecipazione ai concorsi pubblici di accesso ai ruoli del
personale della carriera prefettizia;
Visto il decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, recante
disposizioni in materia di rapporto di impiego del personale della
carriera prefettizia;
Vista la nota del 13 dicembre 2000 della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica con la quale e'
stata autorizzata la procedura per il reclutamento di sessantatre
posti per l'accesso alla carriera prefettizia;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, concernente il testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di documentazione
amministrativa;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro dei dipendenti delle
amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 maggio 2001,
n. 316, concernente il recepimento dell'accordo per il personale
della carriera prefettizia relativo al biennio 2000-2001 per gli
aspetti normativi e retributivi;
Visto il decreto del Ministro dell'interno 4 giugno 2002, n. 144,
concernente il regolamento sulla disciplina del concorso pubblico di
accesso alla carriera prefettizia;
Visto il decreto del Ministro dell'interno 13 luglio 2002,
n. 196, concernente il regolamento sulle modalita' di svolgimento del
corso di formazione del personale della carriera prefettizia;
Visto il decreto del Ministro dell'interno 4 ottobre 2002,
n. 243, concernente il regolamento sulla modifica delle dotazioni
organiche della carriera prefettizia;
Considerato che in relazione alle esigenze degli uffici centrali
e periferici del Ministero dell'interno occorre provvedere, mediante
concorso pubblico, per titoli ed esami, alla copertura di sessantatre
posti per l'accesso alla carriera prefettizia;
Decreta:
Art. 1.
Posti messi a concorso
E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, a
sessantatre posti per l'accesso alla carriera prefettizia.
Ai sensi dell'art. 4, comma 4, del decreto legislativo 19 maggio
2000, n. 139, il dieci per cento dei posti e' riservato ai dipendenti
dell'amministrazione civile dell'interno, inquadrati nell'area
funzionale C, in possesso di una delle lauree indicate al successivo
art. 2 del presente bando e con almeno due anni di effettivo servizio
in posizione funzionale per il cui accesso e' richiesto il possesso
di uno dei titoli di studio specificati nel citato art. 2.
I posti riservati, qualora non utilizzati, saranno conferiti agli
idonei.
Art. 2.
Requisiti per l'ammissione
Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana;
b) eta' non superiore a trentacinque anni.
Tale limite di eta' e' elevato, ai sensi di quanto disposto dal
decreto del Ministro dell'interno 29 luglio 1999, n. 357, concernente
il regolamento recante norme sui limiti di eta' per la partecipazione
ai concorsi pubblici di accesso ai ruoli del personale della carriera
prefettizia:
di un anno per i coniugati;
di un anno per ogni figlio vivente;
di cinque anni per gli appartenenti alle categorie di cui
alla legge 12 marzo 1999, n. 68 e per coloro ai quali e' esteso lo
stesso beneficio;
di un periodo pari all'effettivo servizio prestato, comunque
non superiore a tre anni, a favore dei cittadini che hanno prestato
servizio militare volontario di leva e di leva prolungata, ai sensi
della legge 24 dicembre 1986, n. 958.
Il limite massimo non puo' comunque superare, anche in caso di
cumulo di benefici, i quarant'anni di eta'.
Lo stesso limite massimo e' applicabile ai candidati che siano
dipendenti civili di ruolo della pubblica amministrazione, agli
ufficiali e sottufficiali dell'Esercito, della Marina o
dell'Aeronautica cessati d'autorita' o a domanda; agli ufficiali,
ispettori, sovrintendenti, appuntati, carabinieri e finanzieri in
servizio permanente dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della
Guardia di finanza, nonche' alle corrispondenti qualifiche negli
altri corpi di polizia;
c) laurea specialistica conseguita presso un'universita' della
Repubblica italiana o presso altro istituto di istruzione
universitaria equiparato, appartenente ad una delle seguenti classi
di cui al decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 28 novembre 2000, pubblicato nel
supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio
2001: giurisprudenza, scienze della politica, scienze delle pubbliche
amministrazioni, scienze dell'economia, sociologia, programmazione e
gestione delle politiche e dei servizi sociali, storia contemporanea,
studi europei. Sono altresi' ammessi a partecipare i candidati in
possesso dei diplomi di laurea in giurisprudenza, in scienze
politiche, in scienze dell'amministrazione, in economia e commercio,
in economia politica, in economia delle amministrazioni pubbliche e
delle istituzioni internazionali, in sociologia o in storia,
rilasciati secondo l'ordinamento didattico vigente prima del suo
adeguamento previsto dall'art. 17, comma 95, della legge 15 maggio
1997, n. 127;
d) godimento dei diritti politici;
e) idoneita' fisica all'impiego;
f) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
g) possesso delle qualita' morali e di condotta di cui
all'art. 26 della legge 1 febbraio 1989, n. 53.
Non sono ammessi coloro che sono esclusi dall'elettorato attivo
politico, coloro che sono stati destituiti o dispensati dall'impiego
presso una pubblica amministrazione, ovvero che sono stati dichiarati
decaduti da altro impiego statale ai sensi dell'art. 127, lettera d),
del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3.
I requisiti richiesti per l'ammissione al concorso devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la
presentazione della domanda di partecipazione di cui al successivo
art. 3.
Art. 3.
Presentazione della domanda - Termini e modalita'
La domanda di partecipazione al concorso deve essere redatta, a
pena di irricevibilita', alternativamente:
a) sull'apposito modulo riportato in allegato o sulla fotocopia
dello stesso;
b) sulla copia stampabile dal sito internet del Ministero
dell'interno (www.interno.it).
Il citato modello e' disponibile anche presso le Prefetture -
Uffici Territoriali del Governo.
La domanda dovra' essere presentata a mano oppure spedita a mezzo
raccomandata postale, con avviso di ricevimento, alla Prefettura -
Ufficio Territoriale del Governo della provincia di residenza del
candidato, entro il termine perentorio di trenta giorni, che decorre
dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4a serie speciale
"Concorsi ed esami".
I candidati residenti nelle province di Trento e Bolzano e nella
regione Valle d'Aosta dovranno presentare le domande, con le stesse
modalita' ed entro lo stesso termine, rispettivamente al
Commissariato del Governo per la provincia di Trento o di Bolzano o
al Presidente della Giunta regionale della Valle d'Aosta.
Il personale di ruolo e non di ruolo delle pubbliche
amministrazioni, avente titolo a partecipare al concorso, potra'
inoltrare la domanda, con le modalita' ed entro il termine
sopraindicato, per il tramite dell'ufficio ove presta servizio.
La mancata utilizzazione del modello sopraindicato comporta
l'esclusione dal concorso.
Nella domanda, debitamente sottoscritta, il candidato deve
dichiarare sotto la propria responsabilita', consapevole delle
conseguenze penali in caso di falsita' in atti e di dichiarazioni
mendaci (art. 76 del decreto del Presidente della Repubblica
28 dicembre 2000, n. 445):
a) il cognome, il nome, il luogo, la data di nascita, la
residenza e il codice fiscale; il candidato che ha superato i
trentacinque anni di eta' deve dichiarare in base a quale titolo ha
diritto all'elevazione del limite di eta';
b) il possesso della cittadinanza italiana;
c) l'idoneita' fisica all'impiego;
d) il comune presso il quale e' iscritto nelle liste elettorali
ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle
liste medesime;
e) le eventuali condanne penali e gli eventuali procedimenti
penali pendenti;
f) il titolo di studio di cui e' in possesso, specificando
presso quale universita' o istituto di istruzione universitario
equiparato lo ha conseguito ed in quale data;
g) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
h) le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego;
i) in quale delle due lingue inglese o francese intende
sostenere la prova obbligatoria scritta e orale;
j) in quale lingua tra francese, inglese, tedesco e spagnolo,
diversa da quella oggetto della prova scritta ed orale, intende
eventualmente sostenere la prova facoltativa orale;
k) i dipendenti dell'amministrazione civile dell'interno
inquadrati nell'area funzionale C, aventi diritto alla riserva di
posti di cui all'art. 1, devono specificare il periodo di effettivo
servizio prestato nella posizione funzionale;
l) l'eventuale possesso del diploma di specializzazione o del
dottorato di ricerca conseguito in relazione agli obiettivi e alle
attivita' formative dei titoli di studio di cui all'art. 2 del
presente bando, da far valere ai fini della formazione della
graduatoria finale;
m) i titoli previsti dal decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive integrazioni e
modificazioni, dei quali e' eventualmente in possesso, che danno
luogo a parita' di punteggio a preferenza.
I titoli previsti dalle lettere k), l), m), devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine per la presentazione
della domanda di partecipazione stabilito dal presente bando.
I titoli non espressamente dichiarati nella domanda stessa non
verranno presi in considerazione in sede della formazione della
graduatoria.
Il candidato deve inoltre specificare:
n) il proprio domicilio;
o) l'indirizzo - comprensivo di numero di codice di avviamento
postale e di numero telefonico - presso il quale chiede che siano
trasmesse le eventuali comunicazioni relative alla procedura;
p) ove riconosciuto portatore di handicap ai sensi della legge
5 febbraio 1992, n. 104, dovra' fare esplicita richiesta in relazione
al proprio handicap, riguardo l'ausilio necessario, nonche' segnalare
l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi per l'espletamento delle
prove di esame. In ragione di cio' la domanda di partecipazione
dovra' essere corredata, secondo quanto previsto dalla circolare n. 6
del 24 luglio 1999, prot. n. 42304/1999 del Dipartimento della
funzione pubblica, da una certificazione rilasciata da apposita
struttura sanitaria che ne specifichi gli elementi essenziali in
ordine ai benefici di cui sopra, al fine di consentire
all'amministrazione di predisporre per tempo i mezzi e gli strumenti
atti a garantire una regolare partecipazione al concorso anche per i
soggetti portatori di qualsiasi tipo di handicap;
q) il proprio consenso all'utilizzo dei dati personali forniti
per la partecipazione al concorso.
Al fine dell'accertamento della tempestivita' nella presentazione
della domanda, fa fede il timbro a data dell'ufficio ricevente per le
domande presentate a mano, ovvero il timbro a data dell'ufficio
postale accettante per le domande spedite a mezzo raccomandata
postale con avviso di ricevimento.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' in caso di
trasmissione della domanda a mezzo posta per eventuali dispersioni,
ritardi o disguidi non imputabili all'amministrazione stessa.
Il candidato ha inoltre l'obbligo di comunicare, a mezzo
raccomandata con avviso di ricevimento, al Ministero dell'interno -
Dipartimento per gli affari interni e territoriali - Direzione
centrale per le risorse umane - ufficio concorsi - piazza del
Viminale, 00184 Roma - le eventuali variazioni di indirizzo e/o di
recapito.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' in caso di
dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte o incomplete
indicazioni del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o
tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo e/o del recapito
indicato nella domanda ne' per eventuali disguidi postali o
telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o
di forza maggiore, ne' per la mancata restituzione dell'avviso di
ricevimento della raccomandata.
Art. 4.
Esclusione dal concorso
Nelle more della verifica del possesso dei requisiti, tutti gli
aspiranti partecipano con riserva alle prove concorsuali.
Determinano l'esclusione dal concorso:
le domande dalle quali non risulti il possesso di tutti i
requisiti prescritti per l'ammissione al concorso;
le domande prive della sottoscrizione autografa;
le domande spedite o presentate oltre il termine stabilito
dall'art. 3 del presente bando.
L'amministrazione puo' disporre in ogni momento, con motivato
provvedimento, l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti
prescritti, nonche' per la mancata osservanza delle modalita' e dei
termini perentori stabiliti nel presente bando.
Art. 5.
Commissione giudicatrice
Con successivo decreto verra' nominata la Commissione
giudicatrice ai sensi di quanto disposto dall'art. 4 del decreto del
Ministro dell'interno 4 giugno 2002, n. 144 sulla disciplina del
concorso pubblico di accesso alla carriera prefettizia.
Art. 6.
Prove d'esame
Le prove d'esame consistono:
a) in una prova preselettiva;
b) in cinque prove scritte;
c) in una prova orale.
Art. 7.
Prova preselettiva - Disposizioni generali
La prova preselettiva consiste in quesiti a risposta multipla
diretti ad accertare la conoscenza delle seguenti discipline: diritto
costituzionale, diritto amministrativo, diritto civile, diritto
comunitario, economia politica e storia contemporanea. Il
questionario a risposta sintetica conterra' inoltre quesiti attinenti
alla cultura generale in relazione all'evoluzione della societa'
contemporanea, volti ad accertare l'attitudine del candidato ad
affrontare e risolvere problemi concreti connessi con la funzione di
governo sul territorio.
Quarantacinque giorni prima della prova preselettiva saranno
pubblicati i quesiti concernenti le sopraindicate discipline in
ragione di mille per ciascuna disciplina.
Ciascun quesito viene elaborato predisponendo un'unica domanda
seguita da quattro risposte, delle quali una sola e' esatta.
I quesiti hanno un grado di difficolta' di 1, 2 e 3, in relazione
alla natura della domanda che e' rispettivamente facile, di
difficolta' media e difficile.
L'attribuzione del punteggio alle singole risposte e'
differenziata secondo l'indice statistico riportato nella tabella
allegata ai quesiti, in rapporto al grado di difficolta' della
domanda.
Qualora il numero dei candidati lo richieda l'espletamento della
prova preselettiva puo' aver luogo in piu' sedi decentrate a livello
regionale o interregionale. In tale ipotesi, ferme restando le
attribuzioni della Commissione giudicatrice, sono costituiti per ogni
sede di espletamento della prova preselettiva appositi Comitati di
vigilanza con le modalita' di cui ai commi 7 ed 8 dell'art. 9 del
decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487.
Sulla base dei risultati della prova preselettiva e' ammesso a
sostenere le prove scritte un numero di candidati pari a 5 volte i
posti messi a concorso. Sono comunque ammessi i candidati che hanno
conseguito un punteggio uguale al piu' basso risultato utile ai fini
dell'ammissione secondo il suddetto criterio.
La prova preselettiva non concorre alla formazione del voto
finale di merito.
Art. 8.
Svolgimento della prova preselettiva
La prova preselettiva e' effettuata per gruppi di candidati in
numero non superiore a cinquecento per ciascuna sessione, divisi
secondo l'ordine alfabetico del loro cognome in base al calendario
che verra' pubblicato successivamente.
Dopo l'ingresso dei candidati nei locali ove si svolge la prova,
la commissione giudicatrice provvede alla distribuzione dei
questionari gia' selezionati automaticamente. I questionari sono
contenuti in confezioni individualmente sigillate la cui apertura
contestuale da parte dei candidati e' autorizzata dalla Commissione.
E' disposta l'esclusione dalla prova del candidato che abbia aperto
il plico contenente il questionario prima della autorizzazione della
Commissione.
Per essere ammessi nella sede di esame i candidati dovranno
essere muniti di uno dei seguenti documenti di riconoscimento in
corso di validita':
a) carta d'identita';
b) patente di guida;
c) passaporto;
d) porto d'armi;
e) altro documento di riconoscimento equipollente ai sensi
dell'art. 35 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445.
I candidati non possono avvalersi, durante la prova preselettiva,
di codici, raccolte normative, testi, appunti di qualsiasi natura e
di strumenti idonei alla memorizzazione di informazioni o alla
trasmissione di dati.
A ciascun candidato sono assegnati 210 quesiti vertenti sulle
discipline indicate nell'art. 7 in ragione di 30 per ciascuna
materia, con tempo massimo per la risposta di 240 minuti. I quesiti
da sottoporre ai candidati sono individuati mediante procedura
automatizzata, tenendo conto dell'esigenza di ripartire egualmente
l'incidenza del grado di difficolta' della domanda. A tal fine le
domande facili rappresentano il 30% del totale, quelle di media
difficolta' il 50% e quelle difficili il 20%.
I quesiti sono formulati come domande dirette cui deve
corrispondere una, ed una sola delle quattro risposte.
Art. 9.
Diario della prova preselettiva
Nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami"
- del 28 marzo 2003 saranno rese note le modalita' di pubblicazione
dei quesiti oggetto della prova preselettiva, nonche' il calendario e
le modalita' di svolgimento della prova stessa.
Tale pubblicazione avra' valore di notifica a tutti gli effetti.
Art. 10.
Formazione della graduatoria
La correzione degli elaborati e l'attribuzione del relativo
punteggio vengono effettuati con idonea strumentazione automatica,
utilizzando procedimenti di lettura ottica.
Avvalendosi del sistema automatizzato, la Commissione
giudicatrice, forma la graduatoria della prova preselettiva sulla
base dei punteggi attribuiti, al termine di ogni sessione, alle
risposte dei candidati.
La graduatoria e' resa pubblica mediante consultazione sul sito
internet del Ministero dell'interno (www.pers.mininterno.it.) o
presso il Ministero dell'interno - Dipartimento per gli affari
interni e territoriali - Direzione centrale per le risorse umane -
ufficio concorsi.
Dell'approvazione della graduatoria stessa e' data notizia
mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale
"Concorsi ed esami".
Ai candidati utilmente collocati in graduatoria e' comunicata
l'ammissione almeno quindici giorni prima dello svolgimento delle
prove scritte.
Art. 11.
Prove scritte
Le prove scritte consistono:
a) nello svolgimento di tre elaborati, rispettivamente, su
diritto amministrativo e/o diritto costituzionale, diritto civile,
storia contemporanea (a partire dall'unita' d'Italia) e della
pubblica amministrazione italiana;
b) nella risoluzione di un caso in ambito
giuridico-amministrativo o gestionale-organizzativo, al fine di
verificare l'attitudine del candidato all'analisi e alla soluzione di
problemi inerenti alle funzioni dirigenziali;
c) nella traduzione, con l'uso del vocabolario, di un testo o
nella risposta ad un quesito nella lingua inglese o francese, a
scelta del candidato.
La durata delle prove scritte e' stabilita in otto ore per quelle
di cui alla lettera a), in sette ore per quella di cui alla lettera
b) ed in quattro ore per quella di cui alla lettera c).
I candidati non possono portare telefoni cellulari, ancorche'
spenti, carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri, periodici,
giornali, quotidiani ed altre pubblicazioni di alcun tipo, ad
eccezione di codici di legislazione e altre fonti normative, purche'
non commentati e del dizionario bilingue per la prova di lingua
straniera.
Art. 12.
Disposizioni a favore di alcune categorie di candidati
I candidati affetti da patologie limitatrici della autonomia sono
assistiti nell'espletamento della prova preselettiva e delle prove
scritte, anche da personale del Ministero dell'interno in possesso di
laurea in materie diverse da quelle indicate nell'art. 2 o di diploma
di scuola media superiore di secondo grado, individuato con apposito
decreto ministeriale.
Per i portatori di handicap che ne abbiano fatto richiesta, il
tempo previsto per l'espletamento della prova preselettiva e delle
prove scritte e' aumentato fino ad un massimo di un quarto.
Art. 13.
Correzione degli elaborati
La Commissione giudicatrice, qualora durante la valutazione degli
elaborati scritti abbia attribuito ad uno di essi un punteggio
inferiore a quello minimo prescritto, non procede all'esame dei
successivi elaborati.
Art. 14.
Prova orale
Alla prova orale sono ammessi a partecipare i candidati che nelle
prove scritte abbiano conseguito in media una votazione non inferiore
a ventuno/trentesimi e non inferiore a diciotto/trentesimi in
ciascuna prova. Agli stessi sara' data individualmente, almeno venti
giorni prima del giorno e dell'ora in cui dovranno presentarsi per
sostenere la prova orale, la comunicazione del voto riportato in
ciascuna delle prove scritte e della sede d'esame.
L'esame verte sulle materie delle prove scritte e sulle seguenti
altre: nozioni generali di sociologia e di scienza
dell'organizzazione; diritto comunitario; scienza delle finanze;
diritto penale (codice penale libro I; libro II, titoli II e VII);
elementi di amministrazione del patrimonio e di contabilita' generale
dello Stato; legislazione speciale amministrativa, con riferimento ai
seguenti settori:
a) ordinamento del Ministero dell'interno e del personale;
b) ordine e sicurezza pubblica;
c) ordinamento regionale, provinciale e comunale; finanza
locale; ordinamento elettorale;
d) difesa civile e protezione civile;
e) stato civile e anagrafe;
f) immigrazione e asilo; misure antiracket e antiusura.
Nel corso della prova orale e' accertata inoltre la conoscenza
dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche piu'
diffuse da realizzarsi anche mediante una verifica applicativa,
nonche' la conoscenza delle potenzialita' organizzative connesse
all'uso degli strumenti informatici.
Nell'ambito della prova orale, i candidati che ne abbiano fatto
richiesta nella domanda di ammissione, possono sostenere una prova
facoltativa di lingua straniera tra le lingue francese, inglese,
tedesco e spagnolo diversa da quella oggetto della prova scritta e
orale. Alla prova facoltativa e' attribuito un punteggio aggiuntivo
fino ad un massimo di 0,5 trentesimi.
Le sedute della prova orale sono pubbliche. Al termine di ogni
seduta la Commissione giudicatrice forma l'elenco dei candidati
esaminati con l'indicazione del voto da ciascuno riportato. L'elenco,
sottoscritto dal Presidente e dal Segretario della Commissione, e'
affisso nel medesimo giorno nell'albo della sede d'esame.
I candidati che nella prova orale hanno conseguito una votazione
non inferiore a diciotto/trentesimi, sono dichiarati idonei e
collocati in graduatoria secondo l'ordine determinato dalla somma dei
punteggi conseguiti nelle singole prove scritte e nella prova orale.
Art. 15.
Formazione della graduatoria
La votazione complessiva e' stabilita dalla somma del punteggio
conseguito nelle singole prove scritte e nella prova orale.
Il possesso del diploma di specializzazione o del dottorato di
ricerca conseguiti in relazione agli obiettivi e alle attivita'
formative dei titoli di studio di cui all'art. 2 del presente bando
determina, ai fini della formazione della graduatoria finale,
l'attribuzione di un ulteriore punteggio, rispettivamente di 0,75
trentesimi e di 1 trentesimo.
Ai fini della formazione della graduatoria saranno valutati
esclusivamente i titoli di cui alle lettere k), l), m) dell'art. 3,
espressamente dichiarati ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nella
domanda di partecipazione.
A parita' di punteggio l'ordine e' determinato dalla minore eta'.
La graduatoria finale del concorso e' approvata con decreto del
Capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali,
consultabile anche sul sito internet (www.pers.mininterno.it) o
presso il Ministero dell'interno, Dipartimento per gli affari interni
e territoriali, Direzione centrale per le risorse umane e pubblicata
nel Bollettino Ufficiale del personale del Ministero dell'interno.
Di tale pubblicazione e' data notizia mediante avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Da tale data decorre il termine per eventuali impugnative al
T.A.R. per il Lazio (entro sessanta giorni) oppure al Presidente
della Repubblica (entro centoventi giorni).
Art. 16.
Nomina dei vincitori e trattamento economico
Ai sensi di quanto disposto dall'art. 1, comma 1, del decreto del
Ministro dell'interno 13 luglio 2002, n. 196, i vincitori del
concorso per l'accesso alla carriera prefettizia sono nominati
consiglieri e ammessi al corso di formazione iniziale, della durata
di due anni, organizzato dalla Scuola superiore dell'amministrazione
dell'interno, con sede in Roma.
I vincitori devono presentare, entro il termine perentorio di
trenta giorni dalla data della richiesta da parte
dell'amministrazione e sotto pena di decadenza, i documenti
attestanti il possesso di tutti i requisiti dichiarati.
I documenti medesimi, ad eccezione della certificazione medica,
possono essere sostituiti da una dichiarazione resa ai sensi
dell'art. 46 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, entro il medesimo termine di trenta giorni dalla data
della richiesta e sotto pena di decadenza.
L'inosservanza dei termini prescritti nella presentazione o
dichiarazione dei documenti, ovvero la mancanza anche di uno solo dei
requisiti richiesti, nonche' la mancata presentazione al corso di
formazione senza giustificati motivi, comporteranno la decadenza
dalla nomina.
Ai consiglieri spettera' il trattamento economico complessivo
secondo la disciplina vigente all'atto della nomina.
Art. 17.
Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso il Ministero dell'interno - Dipartimento degli affari interni
e territoriali - per le finalita' di gestione del concorso.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti per la partecipazione, pena l'esclusione
dal concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate
esclusivamente alle amministrazioni pubbliche direttamente
interessate allo svolgimento del concorso o alla posizione
giuridico-economica del candidato.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 13 della citata
legge tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo
riguardano, nonche' alcuni diritti complementari tra cui il diritto
di far rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati
erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge,
nonche' il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi
legittimi.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del
Ministero dell'interno - Dipartimento degli affari interni e
territoriali - Direzione centrale per le risorse umane, piazza del
Viminale, 00184 Roma.
Art. 18.
Norme di salvaguardia
Per quanto non previsto dal presente bando valgono le norme
generali vigenti.
Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica.
Roma, 18 dicembre 2002
Il capo del Dipartimento: Malinconico
Clicca qui per leggere gli ALLEGATI
Ti stai preparando per un concorso?
Scarica l'app ufficiale di Mininterno per Android e potrai:
Esercitarti con oltre 1.000.000 di quiz per tutti i concorsiAvere tutte le banche dati ufficiali tempestivamente aggiornate
Centinaia di materie e di batterie di quiz con cui studiare
Conoscere tutti i nuovi bandi di concorso a cui puoi partecipare
Scaricala subito GRATIS!
Non hai uno smartphone Android? Esercitati online!