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Concorso dirigenti scolastici - Preparazione agli SCRITTI
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Da: machimmofafa 04/12/2011 14:42:39
...mmmhh...

servono (per me) parole più semplici
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Da: x machimmofafa04/12/2011 14:44:10
L' "individualizzazione" in senso stretto si riferisce alle strategie didattiche che mirano ad assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento delle competenze fondamentali del curricolo, attraverso una diversificazione dei percorsi di insegnamento.

La "personalizzazione" indica invece le strategie didattiche finalizzate a garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso possibilità elettive di coltivare le proprie potenzialità intellettive.

In altre parole, l'individualizzazione ha lo scopo di far sì che certi traguardi siano raggiunti da tutti, la personalizzazione è finalizzata a far sì che ognuno sviluppi propri personali talenti; nella prima gli obiettivi sono comuni per tutti, nella seconda l'obiettivo è diverso per ciascuno.
Rispondi

Da: machimmofafa 04/12/2011 14:44:33
il maestro consegna i numeri in colore, una scheda e un foglio bianco a tre bambnini per spiegare lo stasso concetto (individualizzazione)

il maestro sviluppa le capacità dei bambini su percorsi diversi (personalizzazione)
Rispondi

Da: un dubbio04/12/2011 14:45:01
@machi
ti riporto il passo di un documento
La personalizzazione sta dentro la teoria liberale-classica che vuole stimolare le doti e i talenti e la libertà individuale. (potenzialità)
L'individualizzazione fa invece riferimento alla teoria dell'uguaglianza di esiti.(recupero eventuali lacune per il raggiungimento degli obiettivi fissati)
Le due parole chiave potrebbero dunque essere libertà per la personalizzazione, uguaglianza per l'individualizzazione.

è più chiaro?
Rispondi

Da: fil04/12/2011 14:46:07
Per machimmofafa!
poichè avrei dei dubbi che sono troppo lunghi da esplicitare qui....ti lascio in fiducia la mia email: filva29@tiscali.it, pregandoti, se vuoi e quando vuoi di contattarmi...per dirigere la rotta!
GRAZIE in anticipo .
Rispondi

Da: Viva la Vida04/12/2011 14:46:08
Ma è vero quello che c'è scritto nell'articolo di @Diciamoci la Verità?
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Da: x machimmofafa04/12/2011 14:46:28

http://www.funzioniobiettivo.it/glossadid/individualizzazione.htm
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Da: marimadda 04/12/2011 14:46:43
L'individualizzazione è riconducibile all'idea pedagogica dell'uguaglianza delle opportunità, riferendosi alle strategie utilizzate dai docenti affinchè tutti gli alunni acquisiscano i contenuti essenziali e le competenze fondamentali del curricolo, diversificando le metodologie e i percorsi di insegnamento-apprendimento. La personalizzazione, indica, invece, le strategie didattiche e le modalità organizzative volte a garantire a ogni studente una propria "eccellenza cognitiva", attraverso la possibilità di coltivare i personali talenti: dal punto di vista pedagogico si pone, pertanto, sul piano della valorizzazioni delle eccellenze".
Rispondi

Da: machimmofafa 04/12/2011 14:47:02
sì, ora ci sono, grazie a tutti, anche a @machimmofafà che non so chi sia... ginepraio sfoltito
Rispondi

Da: pat04/12/2011 14:48:00
aslan ciao!!! puoi postare il link dell'adi? altra domanda hai ricevuto la raccomandata per l'invio dei titoli... io no!!!! cosa hai deciso per l'albergo?
Rispondi

Da: norma1 04/12/2011 14:48:20
per chiarire la differenza fra individualizzazione e personalizzazione 
http://www.funzioniobiettivo.it/glossadid/individualizzazione.htm
del prof. Baldacci , che trovo estremamente chiaro. Vi consiglio anche il suo video sulle competenze.buon studio
Rispondi

Da: Form. 04/12/2011 14:49:59
buona domenica ragazzi,
individualizzazione, personalizzazione,
grazie a tutti
marimadda, ottimo
copio/incollo
meno male che avete le idee chiare.
grazie
Rispondi

Da: norma1 04/12/2011 14:51:06
scusate non mi ero accorta che il link era già stato postato. Scriveremo tutti le stesse cose, semplificando il compito delle commissioni e passeremo tutti lo scritto!!!!
Rispondi

Da: Form. 04/12/2011 14:52:39
tranquilla norma, ognuno ci metterà di suo.
Rispondi

Da: primus inter pares04/12/2011 14:52:47

nel caso citato, se la bocciatura è stata deliberata avendo seguito le procedure, previsto gli strumenti compensativi e dispensativi ,la dispensa dell'alunno dallo studio della lingua straniera...il DS è inattaccabile anche in caso di ricorso al TAR della famiglia dell'alunno e quindi spiegherà i motivi della bocciatura ovviamente coadiuvato dal Coordinatore , al contrario invece se nulla è stato previsto a monte  per l'alunno con DSA e  di conseguenza  è stato bocciato,a quel punto,un ricorso sarà inevitabile e con un esito prevedibilmente sfavorevole per la scuola .....in autotutela, il DS può riconvocare il consiglio e rieffettuare lo scrutinio sì, ma se ci sono carenze a monte....sarebbe una promozione "strategica"solo per evitare il ricorso!
direi che non bisogna proprio arrivare a questi estremi....

Rispondi

Da: ..domanda...04/12/2011 14:53:24
Quando si costituisce un ITS , la scuola  deve predisporre un piano formativo e un programma annuale diverso e distinto rispetto al POF e al relativo programma annuale??? i docenti come vengono scelti ???
Rispondi

Da: Form. 04/12/2011 14:55:31
vediamo cosa si dice, mi interessa.
Intanto lascio un saluto a Divenire con la febbre! Speriamo riesca a studiare uguale!
Rispondi

Da: speriamochecelacaviamo04/12/2011 14:56:01
Qualcuno potrebbe spiegarmi che differenza c'è tra fonti di apprendimento " non formali " e "informali" ?
Grazie
Rispondi

Da: Form. 04/12/2011 14:59:09
le fonti formali sono quelle costituite da contesti in cui vi è un insegnamento/apprendimento intenzionale, tipo la scuola, informali sono le fonti da cui si apprende in maniera non intenzionale, il gruppo di pari, la televisione, la rete.

Ora, in cambio, mi dici dove lo hai trovato?
Rispondi

Da: avverbio04/12/2011 14:59:47
Un mio problema
Ho appena terminato il primo  - e unico - elaborato (per inciso sull'integrazione degli alunni stranieri). Penso che non ne scriverò altri. M'è difficile argomentare su un argomento con una traccia che non chiarisce il paradigma entro cui muoversi; d'altra parte, se lo facesse, stimolerebbe un esercizio sommamente inutile.
Mi sembra un po' un tema generico, vago, non ordinato a forti ragioni, ossia a motivanti richieste.
Rispondi

Da: Form. 04/12/2011 15:00:47
ma chiedevi altro, scusa, informali e non formali, ora ci penso!
Rispondi

Da: pat04/12/2011 15:02:17
    apprendimento non formale: apprendimento erogato nell'ambito di attività pianificate non specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all'apprendimento). L'apprendimento non formale è intenzionale dal punto di vista del discente. (es. frequento un corso per migliorare la conoscenza delle lingue)

    apprendimento informale: apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse dell'apprendimento. Nella maggior parte dei casi l'apprendimento informale non è intenzionale dal punto di vista del discente.
Rispondi

Da: speriamochecelacaviamo04/12/2011 15:03:00
A riguardo della valutazione..non ricordo esattamente dove..comunque la mia domanda era riferita a INFORMALI E NON FORMALI...appena ritrovo la fonte la inserisco.
Rispondi

Da: Form. 04/12/2011 15:03:55
la chiave potrebbe essere nella distinzione fra informale, e non formale. Forse il primo termine è riferito ad un contesto più comune mentre il secondo un contesto rigido codificato ma non formale.
Ma dove lo hai trovato?
Rispondi

Da: Form. 04/12/2011 15:05:19
wow! pat grazie, è la seconda lezione di oggi, ragazzi, ma siete bravi!
Rispondi

Da: un dubbio04/12/2011 15:06:07
gli apprendimenti informali sono quelli descritti da form, mentre quelli non formali sono caratterizzati, come quelli formali, da intenzionalità ... lo sono ad esempio gli apprendimenti in contesti che sviluppano abilità e competenze, spesso anche trasversali, ma con una didattica innovativa, tipo quella "in situazione"
Rispondi

Da: Form. 04/12/2011 15:09:06
ho capito,
non formali, perché innovativi ma certamente intenzionali ed in contesti predisposti all'insegnamento/apprendimento.
Rispondi

Da: pat04/12/2011 15:09:33
form il prolema si pone per il riconoscimento degli apprendimenti non formali e informali che ovviamente non hanno un riscontro in termini di certificazione...quindi come valutarli soprattutto in funzione del sostegno e promozione dell'educazione in età adulta?
Rispondi

Da: mery7304/12/2011 15:11:52
Sistemi di educazione non formale

Sono tutte quelle attività educative organizzate al di fuori del sistema di educazione formale. Pur essendo socialmente utili non rivestono lo stesso carattere di ufficialità del sistema formale. Sono organizzate da enti o associazioni che possono rilasciare certificati di frequenza ma non titoli titoli o qualifiche di studio formalmente riconosciute.
Sistemi di educazione informale

Sono tutti quei processi per mezzo dei quali, anche inconsapevolmente, si originano nell'individuo fenomeni educativi. Questo evento, altrettanto importante e spesso legato alla quotidianità, permette l'acquisizione di alcuni valori fondamentali, di molte abilità anche sociali e di conoscenze che potranno rivelarsi basilari nelle scelte di vita future. La famiglia, le conoscenze, il contesto sociale, i mass media unitamente alla qualità del contesto culturale sono variabili importanti di questo aspetto dell'educazione.
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Da: Form. 04/12/2011 15:14:12
e chi si pone questo problema?
Io so che i miei alunni apprendono da fonti informali e non formali, so che hanno competenze di vario genere, le conoscenze informatiche ad esempio, e guido ad acquisire e sistematizzare quanto necessario. Forse qui compare la necessità di conoscere e collaborare con altre agenzie formative, con la famiglia, con il territorio. Ma quando valutare?
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