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Concorso dirigenti scolastici - Preparazione agli SCRITTI
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Da: Mik 02/12/2011 22:33:23
SCUOLA
PERCHÉ DA UN DOCENTE MALVESTITO
SI IMPARA MENO?
di Luigi Ballerini il Sussidiario 30.11.2011

I professori sono i peggio vestiti del reame. Quantomeno di quello britannico. Lo rivela il Daily Mail presentando un sondaggio condotto in Gran Bretagna su duemila intervistati riguardo l'abbigliamento di diverse figure professionali. Il dato è eclatante: addirittura in mille hanno identificato gli insegnanti come i lavoratori dall'abbigliamento meno curato in assoluto. I diretti interessati, poi, a loro volta interrogati hanno candidamente ammesso nel 20% dei casi di indossare la stessa camicia o camicetta per tre giorni di fila. Questo il dato Oltremanica.
Ma come, con la crisi che c'è in giro e le difficoltà del mondo della scuola proprio di queste sciocchezze ci si deve occupare? - qualcuno potrebbe obiettare. Abbiamo ben altro cui pensare! Eppure la survey, più o meno discutibile nella sua conduzione e negli esiti, ha almeno il pregio di nascondere in sé e porre indirettamente sotto i riflettori una questione centrale per la scuola oggi: quella dell'appuntamento.
Ogni mattina, in ogni aula di ogni ordine e grado, a qualsiasi latitudine, si rinnova una straordinaria serie di appuntamenti. In fondo, i ragazzi e chi li accompagnerà nell'affascinante percorso di scoperta del reale e di apprendimento - inteso come facoltà di prendere ciò che viene offerto dentro l'idea di potersene fare qualcosa - sono buttati giù dal letto dalla sveglia, si lavano i denti, fanno la doccia e si vestono per presentarsi a un incontro. Il fatto che vi sia più o meno consapevolezza di ciò nulla toglie al fatto che di incontro su appuntamento, rinnovabile e rinnovato di giorno in giorno, effettivamente si tratti.
È per questo che non si può essere sciatti: perché qualcuno ci sta aspettando. Vestirsi, innanzitutto da parte dell'adulto, non è affatto coprirsi, ma curare la presentazione di sé in modo da tornare gradito a un altro, allievi o colleghi che siano. Un modo per onorare l'altro che incontro e con cui condivido il tempo.
È inoltre più facile trasmettere bene la storia, la geografia, l'inglese o la matematica se vestiti bene, perché la propria materia, cui molto è stato e viene dedicato da parte dell'insegnante, è parte di sé tanto quanto i vestiti che si indossano. Il fascino per la materia raramente può essere scisso dal fascino di chi la veicola, non dobbiamo negarlo. Un professore mal vestito è solitamente meno credibile e più difficile da seguire.
Si badi bene, non si tratta di pensare i corridoi della scuola come una passerella, né di dare il primato al fashion; ma di considerare che forma e sostanza non sono mai scindibili, vanno a braccetto. Accade in casa tra l'uomo e la donna, e nelle classi tra insegnante e discente.
Inoltre non è solo per questa forma transitiva - ossia relativa all'altro - che vale la pena vestirsi bene, è anche per se stessi. L'habitus è in primo luogo mentale, solamente dopo viene cucito in sartoria. Avere coscienza di sé e del proprio valore, anche professionale, suscita la voglia di presentarsi bene e di curarsi. Trattarci bene è un segno di rispetto personale in qualche modo dovuto a noi stessi. Nuovamente, non si tratta certo di investire un patrimonio nello shopping né tantomeno di agghindarsi; ispirare dignità e rispetto è oggi alla portata del portafoglio di qualunque professionista. A proposito di professionista, se proprio vogliamo passare anche a un piano sovra-individuale, certo meno interessante del precedente, non possiamo non spendere qualche parola su come veda se stessa la categoria degli insegnanti. Prima ancora che su come sia vista dall'esterno. Il terzo "Rapporto sulla scuola in Italia 2011" della Fondazione Giovanni Agnelli in uscita a dicembre, fra altri aspetti, ci dirà anche qualcosa circa la scarsa autostima degli insegnanti italiani.
Il ridotto riconoscimento sociale che ha purtroppo investito la classe insegnante necessita, per essere ribaltato, innanzitutto l'alzare la testa da parte dei professori stessi, un riprendere consapevolezza della dignità e dell'imprescindibilità del proprio ruolo per la società tutta. Essere dimessi dentro, e poi fuori, è il primo passo verso le dimissioni dal compito. E nel caso si alzi la testa è bene che la piega sia recente, se non fresca, e la barba ben rasata.
Siate ambiziosi, è forse questo l'invito da rivolgere agli insegnanti oggi. Proprio nel senso di riappropriarsi di un ambito in cui stare bene e a cui presentarsi anche con una certa eleganza. Dall'ambitus all'habitus il passo è infatti breve, e leggero. Con beneficio di tutti.
Rispondi

Da: arianna62 02/12/2011 22:36:51
ok tutto chiaro. Grazie

Ho letto il file FADRE, ci sono in circolazione titoli di caso e/o anche casi svolti con questo metodo, oltre a quelli di esercizio della Armone?
Rispondi

Da: marimadda 02/12/2011 22:37:49
luigi ballerini...ma va....f....
Rispondi

Da: sabbia_vera 02/12/2011 22:38:31
Non potrei essere più d'accordo: dignità, decoro, cura di sè e degli altri...mi dispiace dirlo, ma dalla preselettiva sono uscita davvero avvilita...che spettacolo dequalificante...
Rispondi

Da: marimadda 02/12/2011 22:39:59
sabbia, concordo con te, ma una cosa è la dignità, un'altra è parlare di ...vestiti...piega dei capelli...ma ragassi...ma stiamo impazzendo...ragassi....
Rispondi

Da: O...O 02/12/2011 22:40:08
Stai attenta a non pubblicizzare troppo quello che fa il tuo capo altrimenti interviene qualcuno dall'alto a tirargli le orecchie !
Rispondi

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Da: sabbia_vera 02/12/2011 22:40:52
xmari...riflettici su....non è poi così ridicolo ciò che scrive...non è moralismo, è cura di se e rispetto per gli altri..
Rispondi

Da: tutti a terra, arriva la notizia bomba! 02/12/2011 22:43:59
me la godo....alla faccia tua......e quando me ne ricordo studio..........la notizia bomba è in arrivo.......
Rispondi

Da: sabbia_vera 02/12/2011 22:44:09
Mari non è che ha detto che dobbiamo insegnare alle nostre ragazze a fare le sciampiste o ai ragazzi i tronisti...solo che vedere docenti vestiti come il più povero dei poveracci è davvero indecente!!! Io spendo 30 euro per maglia e pantaloni, non indosso griffes, ma cerco di non sembrare la squattera di Cenerentola...
Rispondi

Da: sabbia_vera 02/12/2011 22:44:46
sGuattera :-D
Rispondi

Da: @tutti a terra... 02/12/2011 22:44:48
cioè? ti puoi spiegare meglio?
Rispondi

Da: Stefania39 02/12/2011 22:47:35
puff..puff....ho fatto tardi.....non ci sei vero?....
Rispondi

Da: nunzia73 02/12/2011 22:49:17
per idoneo last minute
mi fa piacere che gli omini di gost mi chiedono scusa......e ti ringrazio per l'augurio degli scritti......spero che anche tu ce la possa fare.....è bello vedere gente che si ricrede e cambia opinione.....facciamo l'amore e non la guerra......
Rispondi

Da: marimadda 02/12/2011 22:50:08
sabbia, io ho sempre paura di quello che possono significare alcune espressioni se poco poco le estendiamo un po'...forma e sostanza...è più facile insegnare se vestiti bene...può voler dire che la mia autorevolezza passa per quello che indoss, che il mio fascino dipende da come vado pettinata. NO! questo vale per le altre donne, non per noi professoresse! il nostro fascino viene da dentro, dalla luce dei nostri occhi sempre belli quando spieghiamo le nostre lezioni, il nostro tono di voce, il modo in cui approntiamo la lezione, questo è il nostro fascino, noi siamo sempre belle anche se i nostri abiti sono dei grandi magazzini...il nostro fascino è l'ordine e la bellezza della cultura, dell'impegno e del sacrificio. Credetemi, i ragazzi ci amano per questo, non per l'abito bello!
Rispondi

Da: sono sempre io sono sempre miao 02/12/2011 22:50:55
nunziaaaaaaaaaaaaaAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
dove sei?
ci abbandoni senza dirci più nulla...
Rispondi

Da: Form. 02/12/2011 22:51:59
buonasera,
sono scomparsa, stanchezza, scusate. L'abbigliamento dei docenti. Mi sembra che l'articolo parli di una indagine in GB. Da noi no. per fortuna. si vedono certi bei completi nelle nostre scuole, uomini curati, belle donne, ben vestite, molto curate. Anche qualche sessantenne che regge bene. Almeno quello ce lo lascino!
Rispondi

Da: millivanni 02/12/2011 22:52:04
@brava marimadda.....
Rispondi

Da: machimmofafa 02/12/2011 22:52:16
...mmmhh...
Rispondi

Da: machimmofafa 02/12/2011 22:53:07
...'sta Carlini insiste molto con le leadership...
Rispondi

Da: machimmofafa 02/12/2011 22:53:36
leadership autoritaria...
Rispondi

Da: riga e squadra 02/12/2011 22:53:47
STUDIO DI CASO "REALE":

Un istituto superiore,in seguito a pensionamento del preside avvenuto nel 1992/93,negli anni successivi,per ben 18anni,non ha una figura di Ds.
I professori riescono a gestire autonomamente la scuola con risultati adeguati.

Si viene a configurare di fatto una sperimentazione innovativa:
"Gestione di un istituto scolastico senza la direzione del Ds ".

Alla luce di tale sperimentazione il candidato illustri le conseguenze
didattiche/organizzative/gestionali di un istituto in tale condizione di gestione.

Valutare se sia possibile estendere,in tutte le istituzioni scolastiche italiane ,la possibilità di non avere a direzione dell'istituzione la figura del Ds e la possibiltà della scuola di una autonoma gestione affidata ai docenti.

Rispondi

Da: sabbia_vera 02/12/2011 22:53:51
Io non ho mai paura di chi esprime una sua opinione....ma non posso essere d'accordo con te. La sciatteria, la trascuratezza, la trasandatezza non sono un buon insegnamento e se ti brillano gli occhi, come tu dici, esse non possono appartenerti...:-)
Rispondi

Da: machimmofafa 02/12/2011 22:54:01
leadership democratica...
Rispondi

Da: magarona 02/12/2011 22:54:35
nunzia73 sta perdendo la sua speranza...
peccato, una carriera da DS maliarda buttata al vento !
Rispondi

Da: machimmofafa 02/12/2011 22:54:36
leadership educativa...
Rispondi

Da: machimmofafa 02/12/2011 22:55:07
leadership trasformazionale...
Rispondi

Da: fil 02/12/2011 22:55:28
BRAVA Marimadda!
Ma cosa vuole costui?
Rispondi

Da: machimmofafa 02/12/2011 22:55:45
leadership carismatica...
Rispondi

Da: machimmofafa 02/12/2011 22:56:28
leadership partecipativa...
Rispondi

Da: sabbia_vera 02/12/2011 22:56:31
Guarda Mari che l'autore non ha parlato di vestire bene nel senso di spendere una cifra in abiti firmati ma di andare a scuola con decoro...sono stata una ventina di volte in Inghilterra e all'inizio mi meravigliavo di tanta sciatteria..ora li abbiamo nettamente superati...
Rispondi

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Da: Mik	02/12/2011 22:33:23
SCUOLA PERCHÉ DA UN DOCENTE MALVESTITO SI IMPARA MENO? di Luigi Ballerini il Sussidiario 30.11.2011 I professori sono i peggio vestiti del reame. Quantomeno di quello britannico. Lo rivela il Daily Mail presentando un sondaggio condotto in Gran Bretagna su duemila intervistati riguardo l'abbigliamento di diverse figure professionali. Il dato è eclatante: addirittura in mille hanno identificato gli insegnanti come i lavoratori dall'abbigliamento meno curato in assoluto. I diretti interessati, poi, a loro volta interrogati hanno candidamente ammesso nel 20% dei casi di indossare la stessa camicia o camicetta per tre giorni di fila. Questo il dato Oltremanica. Ma come, con la crisi che c'è in giro e le difficoltà del mondo della scuola proprio di queste sciocchezze ci si deve occupare? - qualcuno potrebbe obiettare. Abbiamo ben altro cui pensare! Eppure la survey, più o meno discutibile nella sua conduzione e negli esiti, ha almeno il pregio di nascondere in sé e porre indirettamente sotto i riflettori una questione centrale per la scuola oggi: quella dell'appuntamento. Ogni mattina, in ogni aula di ogni ordine e grado, a qualsiasi latitudine, si rinnova una straordinaria serie di appuntamenti. In fondo, i ragazzi e chi li accompagnerà nell'affascinante percorso di scoperta del reale e di apprendimento - inteso come facoltà di prendere ciò che viene offerto dentro l'idea di potersene fare qualcosa - sono buttati giù dal letto dalla sveglia, si lavano i denti, fanno la doccia e si vestono per presentarsi a un incontro. Il fatto che vi sia più o meno consapevolezza di ciò nulla toglie al fatto che di incontro su appuntamento, rinnovabile e rinnovato di giorno in giorno, effettivamente si tratti. È per questo che non si può essere sciatti: perché qualcuno ci sta aspettando. Vestirsi, innanzitutto da parte dell'adulto, non è affatto coprirsi, ma curare la presentazione di sé in modo da tornare gradito a un altro, allievi o colleghi che siano. Un modo per onorare l'altro che incontro e con cui condivido il tempo. È inoltre più facile trasmettere bene la storia, la geografia, l'inglese o la matematica se vestiti bene, perché la propria materia, cui molto è stato e viene dedicato da parte dell'insegnante, è parte di sé tanto quanto i vestiti che si indossano. Il fascino per la materia raramente può essere scisso dal fascino di chi la veicola, non dobbiamo negarlo. Un professore mal vestito è solitamente meno credibile e più difficile da seguire. Si badi bene, non si tratta di pensare i corridoi della scuola come una passerella, né di dare il primato al fashion; ma di considerare che forma e sostanza non sono mai scindibili, vanno a braccetto. Accade in casa tra l'uomo e la donna, e nelle classi tra insegnante e discente. Inoltre non è solo per questa forma transitiva - ossia relativa all'altro - che vale la pena vestirsi bene, è anche per se stessi. L'habitus è in primo luogo mentale, solamente dopo viene cucito in sartoria. Avere coscienza di sé e del proprio valore, anche professionale, suscita la voglia di presentarsi bene e di curarsi. Trattarci bene è un segno di rispetto personale in qualche modo dovuto a noi stessi. Nuovamente, non si tratta certo di investire un patrimonio nello shopping né tantomeno di agghindarsi; ispirare dignità e rispetto è oggi alla portata del portafoglio di qualunque professionista. A proposito di professionista, se proprio vogliamo passare anche a un piano sovra-individuale, certo meno interessante del precedente, non possiamo non spendere qualche parola su come veda se stessa la categoria degli insegnanti. Prima ancora che su come sia vista dall'esterno. Il terzo "Rapporto sulla scuola in Italia 2011" della Fondazione Giovanni Agnelli in uscita a dicembre, fra altri aspetti, ci dirà anche qualcosa circa la scarsa autostima degli insegnanti italiani. Il ridotto riconoscimento sociale che ha purtroppo investito la classe insegnante necessita, per essere ribaltato, innanzitutto l'alzare la testa da parte dei professori stessi, un riprendere consapevolezza della dignità e dell'imprescindibilità del proprio ruolo per la società tutta. Essere dimessi dentro, e poi fuori, è il primo passo verso le dimissioni dal compito. E nel caso si alzi la testa è bene che la piega sia recente, se non fresca, e la barba ben rasata. Siate ambiziosi, è forse questo l'invito da rivolgere agli insegnanti oggi. Proprio nel senso di riappropriarsi di un ambito in cui stare bene e a cui presentarsi anche con una certa eleganza. Dall'ambitus all'habitus il passo è infatti breve, e leggero. Con beneficio di tutti.
Rispondi

Da: arianna62	02/12/2011 22:36:51
ok tutto chiaro. Grazie Ho letto il file FADRE, ci sono in circolazione titoli di caso e/o anche casi svolti con questo metodo, oltre a quelli di esercizio della Armone?
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Da: marimadda	02/12/2011 22:37:49
luigi ballerini...ma va....f....
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Da: sabbia_vera	02/12/2011 22:38:31
Non potrei essere più d'accordo: dignità, decoro, cura di sè e degli altri...mi dispiace dirlo, ma dalla preselettiva sono uscita davvero avvilita...che spettacolo dequalificante...
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Da: marimadda	02/12/2011 22:39:59
sabbia, concordo con te, ma una cosa è la dignità, un'altra è parlare di ...vestiti...piega dei capelli...ma ragassi...ma stiamo impazzendo...ragassi....
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Da: O...O	02/12/2011 22:40:08
Stai attenta a non pubblicizzare troppo quello che fa il tuo capo altrimenti interviene qualcuno dall'alto a tirargli le orecchie !
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Da: sabbia_vera	02/12/2011 22:40:52
xmari...riflettici su....non è poi così ridicolo ciò che scrive...non è moralismo, è cura di se e rispetto per gli altri..
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Da: tutti a terra, arriva la notizia bomba!	02/12/2011 22:43:59
me la godo....alla faccia tua......e quando me ne ricordo studio..........la notizia bomba è in arrivo.......
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Da: sabbia_vera	02/12/2011 22:44:09
Mari non è che ha detto che dobbiamo insegnare alle nostre ragazze a fare le sciampiste o ai ragazzi i tronisti...solo che vedere docenti vestiti come il più povero dei poveracci è davvero indecente!!! Io spendo 30 euro per maglia e pantaloni, non indosso griffes, ma cerco di non sembrare la squattera di Cenerentola...
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Da: sabbia_vera	02/12/2011 22:44:46
sGuattera :-D
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Da: @tutti a terra...	02/12/2011 22:44:48
cioè? ti puoi spiegare meglio?
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Da: Stefania39	02/12/2011 22:47:35
puff..puff....ho fatto tardi.....non ci sei vero?....
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Da: nunzia73	02/12/2011 22:49:17
per idoneo last minute mi fa piacere che gli omini di gost mi chiedono scusa......e ti ringrazio per l'augurio degli scritti......spero che anche tu ce la possa fare.....è bello vedere gente che si ricrede e cambia opinione.....facciamo l'amore e non la guerra......
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Da: marimadda	02/12/2011 22:50:08
sabbia, io ho sempre paura di quello che possono significare alcune espressioni se poco poco le estendiamo un po'...forma e sostanza...è più facile insegnare se vestiti bene...può voler dire che la mia autorevolezza passa per quello che indoss, che il mio fascino dipende da come vado pettinata. NO! questo vale per le altre donne, non per noi professoresse! il nostro fascino viene da dentro, dalla luce dei nostri occhi sempre belli quando spieghiamo le nostre lezioni, il nostro tono di voce, il modo in cui approntiamo la lezione, questo è il nostro fascino, noi siamo sempre belle anche se i nostri abiti sono dei grandi magazzini...il nostro fascino è l'ordine e la bellezza della cultura, dell'impegno e del sacrificio. Credetemi, i ragazzi ci amano per questo, non per l'abito bello!
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Da: sono sempre io sono sempre miao	02/12/2011 22:50:55
nunziaaaaaaaaaaaaaAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA dove sei? ci abbandoni senza dirci più nulla...
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Da: Form.	02/12/2011 22:51:59
buonasera, sono scomparsa, stanchezza, scusate. L'abbigliamento dei docenti. Mi sembra che l'articolo parli di una indagine in GB. Da noi no. per fortuna. si vedono certi bei completi nelle nostre scuole, uomini curati, belle donne, ben vestite, molto curate. Anche qualche sessantenne che regge bene. Almeno quello ce lo lascino!
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Da: millivanni	02/12/2011 22:52:04
@brava marimadda.....
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Da: machimmofafa	02/12/2011 22:52:16
...mmmhh...
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Da: machimmofafa	02/12/2011 22:53:07
...'sta Carlini insiste molto con le leadership...
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Da: machimmofafa	02/12/2011 22:53:36
leadership autoritaria...
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Da: riga e squadra	02/12/2011 22:53:47
STUDIO DI CASO "REALE": Un istituto superiore,in seguito a pensionamento del preside avvenuto nel 1992/93,negli anni successivi,per ben 18anni,non ha una figura di Ds. I professori riescono a gestire autonomamente la scuola con risultati adeguati. Si viene a configurare di fatto una sperimentazione innovativa: "Gestione di un istituto scolastico senza la direzione del Ds ". Alla luce di tale sperimentazione il candidato illustri le conseguenze didattiche/organizzative/gestionali di un istituto in tale condizione di gestione. Valutare se sia possibile estendere,in tutte le istituzioni scolastiche italiane ,la possibilità di non avere a direzione dell'istituzione la figura del Ds e la possibiltà della scuola di una autonoma gestione affidata ai docenti.
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Da: sabbia_vera	02/12/2011 22:53:51
Io non ho mai paura di chi esprime una sua opinione....ma non posso essere d'accordo con te. La sciatteria, la trascuratezza, la trasandatezza non sono un buon insegnamento e se ti brillano gli occhi, come tu dici, esse non possono appartenerti...:-)
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Da: machimmofafa	02/12/2011 22:54:01
leadership democratica...
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Da: magarona	02/12/2011 22:54:35
nunzia73 sta perdendo la sua speranza... peccato, una carriera da DS maliarda buttata al vento !
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Da: machimmofafa	02/12/2011 22:54:36
leadership educativa...
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Da: machimmofafa	02/12/2011 22:55:07
leadership trasformazionale...
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Da: fil	02/12/2011 22:55:28
BRAVA Marimadda! Ma cosa vuole costui?
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Da: machimmofafa	02/12/2011 22:55:45
leadership carismatica...
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Da: machimmofafa	02/12/2011 22:56:28
leadership partecipativa...
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Da: sabbia_vera	02/12/2011 22:56:31
Guarda Mari che l'autore non ha parlato di vestire bene nel senso di spendere una cifra in abiti firmati ma di andare a scuola con decoro...sono stata una ventina di volte in Inghilterra e all'inizio mi meravigliavo di tanta sciatteria..ora li abbiamo nettamente superati...
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