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Dirigenti scolastici, il ricorso - messaggi fino al 2012
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Da: Sput-nick01/01/2013 18:03:02
errata
gustare ottima cucina

Da: Oro puro01/01/2013 18:19:50
grande R-DS.

Se tornate voi, torneremo anche noi.
Un consiglio: non rispondete alle provocazioni.
Sput: è evidente chi è la multinck! Si prepara prima la domanda per foi fare la battuta!  Se ne sono accorti tutti!
                  
                        AUGURI A TUTTI I RICORSISTI

Da: Ahiahiahiahiii01/01/2013 18:30:21







Motore a combustione interna


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.










Questa voce o sezione sull'argomento meccanica non cita alcuna fonte o le fonti presenti sono insufficienti.
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Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti.






Sezione di un motore Wankel
Il motore a combustione interna (MCI) è definito come macchina motrice termica che permette di convertire l'energia chimica, posseduta da una miscela aria-combustibile, in lavoro meccanico disponibile all'albero. La conversione avviene nella camera di combustione, dove i gas combusti spingono il pistone verso il basso, e a sua volta, quest'ultimo fa ruotare l'albero motore. La miscela consiste in un combustibile che può essere benzina, gasolio, GPL e altri derivati del petrolio mentre l' ossigeno dell'aria funziona come comburente. Il tipo di combustibile determina le caratteristiche del motore e quindi la sua applicazione nei vari ambiti.





Indice
  [nascondi]  1 Storia
2 Classificazione
3 Principi di funzionamento
4 Potenza
5 Note
6 Voci correlate
7 Altri progetti


Storia [modifica]





Francobollo del 2003 che celebra il 150º anniversario dell'invenzione del motore a combustione interna
L'invenzione può essere ricondotta a Eugenio Barsanti e a Felice Matteucci, che già nel 1853 ne dettagliarono il funzionamento e la costruzione in documenti e brevetti depositati in diversi paesi europei quali: Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania[1].

Nei primi protòtipi mancava la fase di compressione, ovvero la fase di aspirazione terminava precocemente con la chiusura della valvola di aspirazione prima che il pistone raggiungesse metà corsa, al che scoccava la scintilla e la combustione spingeva il pistone per la restante corsa, approfittando poi della depressione per farlo risalire. Come si può dedurre, questo ciclo era davvero poco efficiente. A rendere il motore a combustione interna efficiente fu l'introduzione della fase di compressione.

Le prime applicazioni pratiche dei motori a combustione interna furono come motori marini fuoribordo. Questo perché il principale impedimento all'applicazione pratica del motore a combustione interna in veicoli terrestri era il fatto che, a differenza del motore a vapore, non poteva partire da fermo. I motori marini non risentono di questo problema, essendo le eliche esenti da un rilevante momento di inerzia. Dopo anni di sperimentazioni, solo nel 1899 apparvero delle vere frizioni in grado di far partire un veicolo terrestre da fermo senza doverlo spingere manualmente: ciò diede l'effettivo impulso allo sviluppo dell'automobile.

Classificazione [modifica]





Vista completa di un propulsore a combustione interna, ad eccezione del sistema d'accensione
La classe dei motori a combustione interna comprende una grande varietà di tipologie diverse. In particolare:
motori volumetrici (il fluido motore viene elaborato con cadenza periodica all'interno di un volume ben definito e generato ciclicamente dal moto di alcuni organi meccanici) motori a movimento alternativo, in cui il moto alternativo dei pistoni viene trasformato in un moto rotatorio attraverso un manovellismo di spinta rotativa
motori a movimento rotativo, dove il pistone o rotore non ha un movimento alternato, ma rotatorio più o meno costante a seconda del tipo di motore.

motori continui (il fluido motore viene elaborato in maniera continua in una zona particolare del motore a volume non variabile; quest'ultimo tipo di motore si configura quindi come un sistema meccanico energetico in deflusso) turbina a gas
motore a reazione esoreattore
endoreattore (anche detto motore a razzo)



I motori alternativi si suddividono in base al tipo di ciclo termodinamico in:
motore ad accensione comandata (impropriamente definito motore a scoppio, vedi anche ciclo Otto)
motore ad accensione spontanea (vedi anche ciclo Diesel)

oppure in base a come viene frazionato il ciclo sul moto alterno in motori
motore a due tempi
Motore ibrido a due/quattro tempi
motore a quattro tempi
motore a sei tempi

Il motore volumetrico alternativo a quattro tempi è la tipologia di motore che fornisce l'energia meccanica a quasi tutti i mezzi di trasporto su gomma, alle barche a motore (escluso le navi che utilizzano quello a due tempi sovralimentato) e ad alcuni treni. Viene usato anche su piccoli aerei ad elica e per produrre energia elettrica a bassa tensione.

Principi di funzionamento [modifica]





Motore endotermico ad accensione comandata, con tutti i sistemi in vista
Tutti i motori a combustione interna si basano sulla reazione esotermica della combustione: la reazione di un carburante con un comburente, normalmente aria. Vedi anche stechiometria.

I motori a combustione interna sono costituiti da diversi sistemi (impianti) che ne permettono il funzionamento, quali:
Impianto d'accensione, questo sistema è presente solo sui motori ad accensione comandata e permette l'inizio della combustione
Impianto d'alimentazione
Impianto d'avviamento
Impianto di raffreddamento
Impianto di scarico

I carburanti più utilizzati oggi sono composti da idrocarburi e sono derivati dal petrolio. I più noti sono benzina, gasolio, metano e GPL. Recentemente sono stati sviluppati prototipi che possono utilizzare anche idrogeno (sia gassoso, sia liquido). La maggior parte dei motori a combustione interna progettati per funzionare a benzina possono bruciare anche metano o GPL senza modifiche a parte quelle necessarie per l'impianto di alimentazione.

I motori a combustione interna vengono classificati in base al sistema di accensione utilizzato per provocare la combustione in:
motori ad accensione comandata: nei motori ad accensione comandata di solito l'accensione viene comandata attraverso una scintilla ad alta tensione che scocca nella miscela aria-combustibile all'interno del cilindro. La scintilla viene prodotta attraverso un impianto d'accensione. Inoltre per l'avvio del motore in condizioni di temperatura esterna e del motore stesso relativamente basse, si utilizza un sistema che serve a garantire un avvio più facile, chiamato starter.
motori ad accensione spontanea: nei motori ad accensione spontanea (detti anche motori Diesel) il combustibile viene iniettato nell'aria compressa nei cilindri del motore e la combustione si innesca a causa delle condizioni di pressione e di temperatura dell'aria stessa.

L'energia dei prodotti di combustione, i gas combusti, è superiore all'energia originale dell'aria e del carburante (che avevano una maggiore energia chimica) e si manifesta attraverso un'elevata temperatura e pressione che vengono trasformate in lavoro meccanico dal motore. Nei motori alternativi, è la pressione dei gas combusti a spingere i pistoni all'interno dei cilindri del motore.

Recuperata l'energia, i gas combusti vengono eliminati (spesso attraverso una valvola di scarico) talvolta dopo essere passati attraverso una turbina a gas che recupera una piccola quantità di energia, comunque sufficiente a comprimere l'aria comburente. Al termine di questa fase il pistone torna nella posizione di punto morto superiore. Tutto il calore non trasformato in lavoro deve essere eliminato dal motore attraverso un sistema di raffreddamento ad aria o a liquido.

Potenza [modifica]





Spaccato di un turbogetto General Electric J85-GE-17A
La potenza effettiva o potenza meccanica di un motore è la potenza disponibile sull'albero motore considerate tutte le dispersioni. Una delle sue formule è la potenza «per via termica» esprimibile con la formula:

Dove le variabili della formula rappresentano:
è la densità dell'aria, circa pari, ma sempre inferiore a quella atmosferica nei motori aspirati, più elevata nei motori sovralimentati (generalmente del 20-30%) V è la cilindrata è la tonalità termica è l'indice d'aria (maggiore di uno per miscele magre, inferiore per miscele grasse) a volte anche detto è il coefficiente di riempimento. è il rendimento in camera di combustione è il rendimento ideale è il rendimento indicato è il rendimento meccanico n è il numero di giri al secondo dell'albero motore è il numero di tempi del motore (quattro, due)
Note [modifica]
1.^ Storia del motore a combustione interna

Voci correlate [modifica]
Carl Benz
Bertha Benz Memorial Route
Gottlieb Daimler
Motore a combustione esterna
Pressione media effettiva (pme)
Pressione media indicata (pmi)
Motore termico
Rendimento termico
Rendimento meccanico
Sistema ad iniezione d'acqua
Eugenio Barsanti
Felice Matteucci

Altri progetti [modifica]



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Motori aeronautici












































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Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 5 dic 2012 alle 19:33.
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia® è un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.

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Da: Ahiahiahiahiii01/01/2013 18:31:36







Motore a combustione interna


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Questa voce o sezione sull'argomento meccanica non cita alcuna fonte o le fonti presenti sono insufficienti.
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Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti.






Sezione di un motore Wankel
Il motore a combustione interna (MCI) è definito come macchina motrice termica che permette di convertire l'energia chimica, posseduta da una miscela aria-combustibile, in lavoro meccanico disponibile all'albero. La conversione avviene nella camera di combustione, dove i gas combusti spingono il pistone verso il basso, e a sua volta, quest'ultimo fa ruotare l'albero motore. La miscela consiste in un combustibile che può essere benzina, gasolio, GPL e altri derivati del petrolio mentre l' ossigeno dell'aria funziona come comburente. Il tipo di combustibile determina le caratteristiche del motore e quindi la sua applicazione nei vari ambiti.





Indice
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2 Classificazione
3 Principi di funzionamento
4 Potenza
5 Note
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Storia [modifica]





Francobollo del 2003 che celebra il 150º anniversario dell'invenzione del motore a combustione interna
L'invenzione può essere ricondotta a Eugenio Barsanti e a Felice Matteucci, che già nel 1853 ne dettagliarono il funzionamento e la costruzione in documenti e brevetti depositati in diversi paesi europei quali: Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania[1].

Nei primi protòtipi mancava la fase di compressione, ovvero la fase di aspirazione terminava precocemente con la chiusura della valvola di aspirazione prima che il pistone raggiungesse metà corsa, al che scoccava la scintilla e la combustione spingeva il pistone per la restante corsa, approfittando poi della depressione per farlo risalire. Come si può dedurre, questo ciclo era davvero poco efficiente. A rendere il motore a combustione interna efficiente fu l'introduzione della fase di compressione.

Le prime applicazioni pratiche dei motori a combustione interna furono come motori marini fuoribordo. Questo perché il principale impedimento all'applicazione pratica del motore a combustione interna in veicoli terrestri era il fatto che, a differenza del motore a vapore, non poteva partire da fermo. I motori marini non risentono di questo problema, essendo le eliche esenti da un rilevante momento di inerzia. Dopo anni di sperimentazioni, solo nel 1899 apparvero delle vere frizioni in grado di far partire un veicolo terrestre da fermo senza doverlo spingere manualmente: ciò diede l'effettivo impulso allo sviluppo dell'automobile.

Classificazione [modifica]





Vista completa di un propulsore a combustione interna, ad eccezione del sistema d'accensione
La classe dei motori a combustione interna comprende una grande varietà di tipologie diverse. In particolare:
motori volumetrici (il fluido motore viene elaborato con cadenza periodica all'interno di un volume ben definito e generato ciclicamente dal moto di alcuni organi meccanici) motori a movimento alternativo, in cui il moto alternativo dei pistoni viene trasformato in un moto rotatorio attraverso un manovellismo di spinta rotativa
motori a movimento rotativo, dove il pistone o rotore non ha un movimento alternato, ma rotatorio più o meno costante a seconda del tipo di motore.

motori continui (il fluido motore viene elaborato in maniera continua in una zona particolare del motore a volume non variabile; quest'ultimo tipo di motore si configura quindi come un sistema meccanico energetico in deflusso) turbina a gas
motore a reazione esoreattore
endoreattore (anche detto motore a razzo)



I motori alternativi si suddividono in base al tipo di ciclo termodinamico in:
motore ad accensione comandata (impropriamente definito motore a scoppio, vedi anche ciclo Otto)
motore ad accensione spontanea (vedi anche ciclo Diesel)

oppure in base a come viene frazionato il ciclo sul moto alterno in motori
motore a due tempi
Motore ibrido a due/quattro tempi
motore a quattro tempi
motore a sei tempi

Il motore volumetrico alternativo a quattro tempi è la tipologia di motore che fornisce l'energia meccanica a quasi tutti i mezzi di trasporto su gomma, alle barche a motore (escluso le navi che utilizzano quello a due tempi sovralimentato) e ad alcuni treni. Viene usato anche su piccoli aerei ad elica e per produrre energia elettrica a bassa tensione.

Principi di funzionamento [modifica]





Motore endotermico ad accensione comandata, con tutti i sistemi in vista
Tutti i motori a combustione interna si basano sulla reazione esotermica della combustione: la reazione di un carburante con un comburente, normalmente aria. Vedi anche stechiometria.

I motori a combustione interna sono costituiti da diversi sistemi (impianti) che ne permettono il funzionamento, quali:
Impianto d'accensione, questo sistema è presente solo sui motori ad accensione comandata e permette l'inizio della combustione
Impianto d'alimentazione
Impianto d'avviamento
Impianto di raffreddamento
Impianto di scarico

I carburanti più utilizzati oggi sono composti da idrocarburi e sono derivati dal petrolio. I più noti sono benzina, gasolio, metano e GPL. Recentemente sono stati sviluppati prototipi che possono utilizzare anche idrogeno (sia gassoso, sia liquido). La maggior parte dei motori a combustione interna progettati per funzionare a benzina possono bruciare anche metano o GPL senza modifiche a parte quelle necessarie per l'impianto di alimentazione.

I motori a combustione interna vengono classificati in base al sistema di accensione utilizzato per provocare la combustione in:
motori ad accensione comandata: nei motori ad accensione comandata di solito l'accensione viene comandata attraverso una scintilla ad alta tensione che scocca nella miscela aria-combustibile all'interno del cilindro. La scintilla viene prodotta attraverso un impianto d'accensione. Inoltre per l'avvio del motore in condizioni di temperatura esterna e del motore stesso relativamente basse, si utilizza un sistema che serve a garantire un avvio più facile, chiamato starter.
motori ad accensione spontanea: nei motori ad accensione spontanea (detti anche motori Diesel) il combustibile viene iniettato nell'aria compressa nei cilindri del motore e la combustione si innesca a causa delle condizioni di pressione e di temperatura dell'aria stessa.

L'energia dei prodotti di combustione, i gas combusti, è superiore all'energia originale dell'aria e del carburante (che avevano una maggiore energia chimica) e si manifesta attraverso un'elevata temperatura e pressione che vengono trasformate in lavoro meccanico dal motore. Nei motori alternativi, è la pressione dei gas combusti a spingere i pistoni all'interno dei cilindri del motore.

Recuperata l'energia, i gas combusti vengono eliminati (spesso attraverso una valvola di scarico) talvolta dopo essere passati attraverso una turbina a gas che recupera una piccola quantità di energia, comunque sufficiente a comprimere l'aria comburente. Al termine di questa fase il pistone torna nella posizione di punto morto superiore. Tutto il calore non trasformato in lavoro deve essere eliminato dal motore attraverso un sistema di raffreddamento ad aria o a liquido.

Potenza [modifica]





Spaccato di un turbogetto General Electric J85-GE-17A
La potenza effettiva o potenza meccanica di un motore è la potenza disponibile sull'albero motore considerate tutte le dispersioni. Una delle sue formule è la potenza «per via termica» esprimibile con la formula:

Dove le variabili della formula rappresentano:
è la densità dell'aria, circa pari, ma sempre inferiore a quella atmosferica nei motori aspirati, più elevata nei motori sovralimentati (generalmente del 20-30%) V è la cilindrata è la tonalità termica è l'indice d'aria (maggiore di uno per miscele magre, inferiore per miscele grasse) a volte anche detto è il coefficiente di riempimento. è il rendimento in camera di combustione è il rendimento ideale è il rendimento indicato è il rendimento meccanico n è il numero di giri al secondo dell'albero motore è il numero di tempi del motore (quattro, due)
Note [modifica]
1.^ Storia del motore a combustione interna

Voci correlate [modifica]
Carl Benz
Bertha Benz Memorial Route
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Motore a combustione esterna
Pressione media effettiva (pme)
Pressione media indicata (pmi)
Motore termico
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Da: brava Mattha01/01/2013 18:31:49
Sono d'accordo con te. Viva Radio Ds!!!

Da: Ahiahiahiahiii01/01/2013 18:36:27







Motore a combustione interna


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Sezione di un motore Wankel
Il motore a combustione interna (MCI) è definito come macchina motrice termica che permette di convertire l'energia chimica, posseduta da una miscela aria-combustibile, in lavoro meccanico disponibile all'albero. La conversione avviene nella camera di combustione, dove i gas combusti spingono il pistone verso il basso, e a sua volta, quest'ultimo fa ruotare l'albero motore. La miscela consiste in un combustibile che può essere benzina, gasolio, GPL e altri derivati del petrolio mentre l' ossigeno dell'aria funziona come comburente. Il tipo di combustibile determina le caratteristiche del motore e quindi la sua applicazione nei vari ambiti.





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  [nascondi]  1 Storia
2 Classificazione
3 Principi di funzionamento
4 Potenza
5 Note
6 Voci correlate
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Storia [modifica]





Francobollo del 2003 che celebra il 150º anniversario dell'invenzione del motore a combustione interna
L'invenzione può essere ricondotta a Eugenio Barsanti e a Felice Matteucci, che già nel 1853 ne dettagliarono il funzionamento e la costruzione in documenti e brevetti depositati in diversi paesi europei quali: Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania[1].

Nei primi protòtipi mancava la fase di compressione, ovvero la fase di aspirazione terminava precocemente con la chiusura della valvola di aspirazione prima che il pistone raggiungesse metà corsa, al che scoccava la scintilla e la combustione spingeva il pistone per la restante corsa, approfittando poi della depressione per farlo risalire. Come si può dedurre, questo ciclo era davvero poco efficiente. A rendere il motore a combustione interna efficiente fu l'introduzione della fase di compressione.

Le prime applicazioni pratiche dei motori a combustione interna furono come motori marini fuoribordo. Questo perché il principale impedimento all'applicazione pratica del motore a combustione interna in veicoli terrestri era il fatto che, a differenza del motore a vapore, non poteva partire da fermo. I motori marini non risentono di questo problema, essendo le eliche esenti da un rilevante momento di inerzia. Dopo anni di sperimentazioni, solo nel 1899 apparvero delle vere frizioni in grado di far partire un veicolo terrestre da fermo senza doverlo spingere manualmente: ciò diede l'effettivo impulso allo sviluppo dell'automobile.

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Vista completa di un propulsore a combustione interna, ad eccezione del sistema d'accensione
La classe dei motori a combustione interna comprende una grande varietà di tipologie diverse. In particolare:
motori volumetrici (il fluido motore viene elaborato con cadenza periodica all'interno di un volume ben definito e generato ciclicamente dal moto di alcuni organi meccanici) motori a movimento alternativo, in cui il moto alternativo dei pistoni viene trasformato in un moto rotatorio attraverso un manovellismo di spinta rotativa
motori a movimento rotativo, dove il pistone o rotore non ha un movimento alternato, ma rotatorio più o meno costante a seconda del tipo di motore.

motori continui (il fluido motore viene elaborato in maniera continua in una zona particolare del motore a volume non variabile; quest'ultimo tipo di motore si configura quindi come un sistema meccanico energetico in deflusso) turbina a gas
motore a reazione esoreattore
endoreattore (anche detto motore a razzo)



I motori alternativi si suddividono in base al tipo di ciclo termodinamico in:
motore ad accensione comandata (impropriamente definito motore a scoppio, vedi anche ciclo Otto)
motore ad accensione spontanea (vedi anche ciclo Diesel)

oppure in base a come viene frazionato il ciclo sul moto alterno in motori
motore a due tempi
Motore ibrido a due/quattro tempi
motore a quattro tempi
motore a sei tempi

Il motore volumetrico alternativo a quattro tempi è la tipologia di motore che fornisce l'energia meccanica a quasi tutti i mezzi di trasporto su gomma, alle barche a motore (escluso le navi che utilizzano quello a due tempi sovralimentato) e ad alcuni treni. Viene usato anche su piccoli aerei ad elica e per produrre energia elettrica a bassa tensione.

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Motore endotermico ad accensione comandata, con tutti i sistemi in vista
Tutti i motori a combustione interna si basano sulla reazione esotermica della combustione: la reazione di un carburante con un comburente, normalmente aria. Vedi anche stechiometria.

I motori a combustione interna sono costituiti da diversi sistemi (impianti) che ne permettono il funzionamento, quali:
Impianto d'accensione, questo sistema è presente solo sui motori ad accensione comandata e permette l'inizio della combustione
Impianto d'alimentazione
Impianto d'avviamento
Impianto di raffreddamento
Impianto di scarico

I carburanti più utilizzati oggi sono composti da idrocarburi e sono derivati dal petrolio. I più noti sono benzina, gasolio, metano e GPL. Recentemente sono stati sviluppati prototipi che possono utilizzare anche idrogeno (sia gassoso, sia liquido). La maggior parte dei motori a combustione interna progettati per funzionare a benzina possono bruciare anche metano o GPL senza modifiche a parte quelle necessarie per l'impianto di alimentazione.

I motori a combustione interna vengono classificati in base al sistema di accensione utilizzato per provocare la combustione in:
motori ad accensione comandata: nei motori ad accensione comandata di solito l'accensione viene comandata attraverso una scintilla ad alta tensione che scocca nella miscela aria-combustibile all'interno del cilindro. La scintilla viene prodotta attraverso un impianto d'accensione. Inoltre per l'avvio del motore in condizioni di temperatura esterna e del motore stesso relativamente basse, si utilizza un sistema che serve a garantire un avvio più facile, chiamato starter.
motori ad accensione spontanea: nei motori ad accensione spontanea (detti anche motori Diesel) il combustibile viene iniettato nell'aria compressa nei cilindri del motore e la combustione si innesca a causa delle condizioni di pressione e di temperatura dell'aria stessa.

L'energia dei prodotti di combustione, i gas combusti, è superiore all'energia originale dell'aria e del carburante (che avevano una maggiore energia chimica) e si manifesta attraverso un'elevata temperatura e pressione che vengono trasformate in lavoro meccanico dal motore. Nei motori alternativi, è la pressione dei gas combusti a spingere i pistoni all'interno dei cilindri del motore.

Recuperata l'energia, i gas combusti vengono eliminati (spesso attraverso una valvola di scarico) talvolta dopo essere passati attraverso una turbina a gas che recupera una piccola quantità di energia, comunque sufficiente a comprimere l'aria comburente. Al termine di questa fase il pistone torna nella posizione di punto morto superiore. Tutto il calore non trasformato in lavoro deve essere eliminato dal motore attraverso un sistema di raffreddamento ad aria o a liquido.

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La potenza effettiva o potenza meccanica di un motore è la potenza disponibile sull'albero motore considerate tutte le dispersioni. Una delle sue formule è la potenza «per via termica» esprimibile con la formula:

Dove le variabili della formula rappresentano:
è la densità dell'aria, circa pari, ma sempre inferiore a quella atmosferica nei motori aspirati, più elevata nei motori sovralimentati (generalmente del 20-30%) V è la cilindrata è la tonalità termica è l'indice d'aria (maggiore di uno per miscele magre, inferiore per miscele grasse) a volte anche detto è il coefficiente di riempimento. è il rendimento in camera di combustione è il rendimento ideale è il rendimento indicato è il rendimento meccanico n è il numero di giri al secondo dell'albero motore è il numero di tempi del motore (quattro, due)
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Da: Ahiahiahiahiii01/01/2013 18:38:12







Motore a combustione interna


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.










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Sezione di un motore Wankel
Il motore a combustione interna (MCI) è definito come macchina motrice termica che permette di convertire l'energia chimica, posseduta da una miscela aria-combustibile, in lavoro meccanico disponibile all'albero. La conversione avviene nella camera di combustione, dove i gas combusti spingono il pistone verso il basso, e a sua volta, quest'ultimo fa ruotare l'albero motore. La miscela consiste in un combustibile che può essere benzina, gasolio, GPL e altri derivati del petrolio mentre l' ossigeno dell'aria funziona come comburente. Il tipo di combustibile determina le caratteristiche del motore e quindi la sua applicazione nei vari ambiti.





Indice
  [nascondi]  1 Storia
2 Classificazione
3 Principi di funzionamento
4 Potenza
5 Note
6 Voci correlate
7 Altri progetti


Storia [modifica]





Francobollo del 2003 che celebra il 150º anniversario dell'invenzione del motore a combustione interna
L'invenzione può essere ricondotta a Eugenio Barsanti e a Felice Matteucci, che già nel 1853 ne dettagliarono il funzionamento e la costruzione in documenti e brevetti depositati in diversi paesi europei quali: Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania[1].

Nei primi protòtipi mancava la fase di compressione, ovvero la fase di aspirazione terminava precocemente con la chiusura della valvola di aspirazione prima che il pistone raggiungesse metà corsa, al che scoccava la scintilla e la combustione spingeva il pistone per la restante corsa, approfittando poi della depressione per farlo risalire. Come si può dedurre, questo ciclo era davvero poco efficiente. A rendere il motore a combustione interna efficiente fu l'introduzione della fase di compressione.

Le prime applicazioni pratiche dei motori a combustione interna furono come motori marini fuoribordo. Questo perché il principale impedimento all'applicazione pratica del motore a combustione interna in veicoli terrestri era il fatto che, a differenza del motore a vapore, non poteva partire da fermo. I motori marini non risentono di questo problema, essendo le eliche esenti da un rilevante momento di inerzia. Dopo anni di sperimentazioni, solo nel 1899 apparvero delle vere frizioni in grado di far partire un veicolo terrestre da fermo senza doverlo spingere manualmente: ciò diede l'effettivo impulso allo sviluppo dell'automobile.

Classificazione [modifica]





Vista completa di un propulsore a combustione interna, ad eccezione del sistema d'accensione
La classe dei motori a combustione interna comprende una grande varietà di tipologie diverse. In particolare:
motori volumetrici (il fluido motore viene elaborato con cadenza periodica all'interno di un volume ben definito e generato ciclicamente dal moto di alcuni organi meccanici) motori a movimento alternativo, in cui il moto alternativo dei pistoni viene trasformato in un moto rotatorio attraverso un manovellismo di spinta rotativa
motori a movimento rotativo, dove il pistone o rotore non ha un movimento alternato, ma rotatorio più o meno costante a seconda del tipo di motore.

motori continui (il fluido motore viene elaborato in maniera continua in una zona particolare del motore a volume non variabile; quest'ultimo tipo di motore si configura quindi come un sistema meccanico energetico in deflusso) turbina a gas
motore a reazione esoreattore
endoreattore (anche detto motore a razzo)



I motori alternativi si suddividono in base al tipo di ciclo termodinamico in:
motore ad accensione comandata (impropriamente definito motore a scoppio, vedi anche ciclo Otto)
motore ad accensione spontanea (vedi anche ciclo Diesel)

oppure in base a come viene frazionato il ciclo sul moto alterno in motori
motore a due tempi
Motore ibrido a due/quattro tempi
motore a quattro tempi
motore a sei tempi

Il motore volumetrico alternativo a quattro tempi è la tipologia di motore che fornisce l'energia meccanica a quasi tutti i mezzi di trasporto su gomma, alle barche a motore (escluso le navi che utilizzano quello a due tempi sovralimentato) e ad alcuni treni. Viene usato anche su piccoli aerei ad elica e per produrre energia elettrica a bassa tensione.

Principi di funzionamento [modifica]





Motore endotermico ad accensione comandata, con tutti i sistemi in vista
Tutti i motori a combustione interna si basano sulla reazione esotermica della combustione: la reazione di un carburante con un comburente, normalmente aria. Vedi anche stechiometria.

I motori a combustione interna sono costituiti da diversi sistemi (impianti) che ne permettono il funzionamento, quali:
Impianto d'accensione, questo sistema è presente solo sui motori ad accensione comandata e permette l'inizio della combustione
Impianto d'alimentazione
Impianto d'avviamento
Impianto di raffreddamento
Impianto di scarico

I carburanti più utilizzati oggi sono composti da idrocarburi e sono derivati dal petrolio. I più noti sono benzina, gasolio, metano e GPL. Recentemente sono stati sviluppati prototipi che possono utilizzare anche idrogeno (sia gassoso, sia liquido). La maggior parte dei motori a combustione interna progettati per funzionare a benzina possono bruciare anche metano o GPL senza modifiche a parte quelle necessarie per l'impianto di alimentazione.

I motori a combustione interna vengono classificati in base al sistema di accensione utilizzato per provocare la combustione in:
motori ad accensione comandata: nei motori ad accensione comandata di solito l'accensione viene comandata attraverso una scintilla ad alta tensione che scocca nella miscela aria-combustibile all'interno del cilindro. La scintilla viene prodotta attraverso un impianto d'accensione. Inoltre per l'avvio del motore in condizioni di temperatura esterna e del motore stesso relativamente basse, si utilizza un sistema che serve a garantire un avvio più facile, chiamato starter.
motori ad accensione spontanea: nei motori ad accensione spontanea (detti anche motori Diesel) il combustibile viene iniettato nell'aria compressa nei cilindri del motore e la combustione si innesca a causa delle condizioni di pressione e di temperatura dell'aria stessa.

L'energia dei prodotti di combustione, i gas combusti, è superiore all'energia originale dell'aria e del carburante (che avevano una maggiore energia chimica) e si manifesta attraverso un'elevata temperatura e pressione che vengono trasformate in lavoro meccanico dal motore. Nei motori alternativi, è la pressione dei gas combusti a spingere i pistoni all'interno dei cilindri del motore.

Recuperata l'energia, i gas combusti vengono eliminati (spesso attraverso una valvola di scarico) talvolta dopo essere passati attraverso una turbina a gas che recupera una piccola quantità di energia, comunque sufficiente a comprimere l'aria comburente. Al termine di questa fase il pistone torna nella posizione di punto morto superiore. Tutto il calore non trasformato in lavoro deve essere eliminato dal motore attraverso un sistema di raffreddamento ad aria o a liquido.

Potenza [modifica]





Spaccato di un turbogetto General Electric J85-GE-17A
La potenza effettiva o potenza meccanica di un motore è la potenza disponibile sull'albero motore considerate tutte le dispersioni. Una delle sue formule è la potenza «per via termica» esprimibile con la formula:

Dove le variabili della formula rappresentano:
è la densità dell'aria, circa pari, ma sempre inferiore a quella atmosferica nei motori aspirati, più elevata nei motori sovralimentati (generalmente del 20-30%) V è la cilindrata è la tonalità termica è l'indice d'aria (maggiore di uno per miscele magre, inferiore per miscele grasse) a volte anche detto è il coefficiente di riempimento. è il rendimento in camera di combustione è il rendimento ideale è il rendimento indicato è il rendimento meccanico n è il numero di giri al secondo dell'albero motore è il numero di tempi del motore (quattro, due)
Note [modifica]
1.^ Storia del motore a combustione interna

Voci correlate [modifica]
Carl Benz
Bertha Benz Memorial Route
Gottlieb Daimler
Motore a combustione esterna
Pressione media effettiva (pme)
Pressione media indicata (pmi)
Motore termico
Rendimento termico
Rendimento meccanico
Sistema ad iniezione d'acqua
Eugenio Barsanti
Felice Matteucci

Altri progetti [modifica]



Commons contiene immagini o altri file su Motore a combustione interna



[mostra]
V · D · M
Motori aeronautici












































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Categoria: Motori a combustione interna
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Da: curati01/01/2013 18:48:41
............

Da: evakant...01/01/2013 19:18:18
El estratega...muy ingegnoso y talentuoso...

@...
Te necesito...

Da: Sput-nick01/01/2013 19:24:23
Per quello del motore a combustione...
io non l'ho capita, me la spieghi?
Grazie

ps. Ciao oro, purtroppo non ho molto tempo, ma vediamo cosa si può fare.
Non sparire, però! 
La multinick non ci distrurberà più, tranquilla!

Da: De puta01/01/2013 20:23:27
Madre

Da: Oro puro01/01/2013 20:24:54
Ok sput, tutt'al più ci dovremo sorbire qualche autodenigrazione o qualche furto di nick, ma pazienza!
E' inutile sparare sull'ambulanza...

Da: evakant...01/01/2013 20:59:19
De puta madre est una manifestacíon de envidia o bien una firma de sudadera?

Da: curiosità01/01/2013 21:54:49
Two songs for the first day of the year

https://www.youtube.com/watch?v=iOmnGzAKLvg
https://www.youtube.com/watch?v=Fc6izYdLhNE

Da: Sput-nick01/01/2013 23:28:20
Cury,
your music is like John, the protagonist singer in videoclip: a LEGEND!
:-)


Da: Eu genio Idoneo01/01/2013 23:37:51
Curiosità, Prrrrrr,
mi hanno riferito che la vostra rubrica musicale va a nafta-lina. Siete impazziti? Ma lo sapete a quanto è arrivata la nafta???
Irresponsabili.

Sput-nick: Cury, Prrr, propongo un MCI

Idoneo: Cos'è? Un motore a comustione interna?

Sput-nick: no....Mavà Cagà Idoneo!!!

Grandi Cury e Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii con la musica.........

Da: evakant...02/01/2013 08:52:04
Un sueno me envolvio...

Da: Jimenez del castillo02/01/2013 09:56:39

- Messaggio eliminato -

Da: evakant...02/01/2013 10:15:30
Tu nombre es inolvidable

Da: Vipera 6802/01/2013 10:15:41
Gli auguri di buon anno, ripetitivi e, mai come quest'anno, vuoti di significato.
Parole che ripetiamo per una ventina di giorni almeno, da dopo Natale f...ino all'Epifania senza sapere più il perchè.
Sappiamo tutti che quest'anno sarà duro anzi durissimo nonostante gli sforzi dei nostri politici che, in piena campagna elettorale, vogliono farci "vedere la luce in fondo al tunnel", altra frase ormai divenuta vuota. Per loro, per tutti loro, politici, amministratori pubblici e privati, grandi imprenditori la luce, non è mai stata lontana per il semplice fatto che, loro, nel tunnel non ci sono mai entrati. Hanno guardato noi che imboccavamo quel tunnel senza accorgercene, seduti sui loro grassi scranni di potere. E non ci hanno avvisato, non hanno fatto nulla perchè ci fermassimo. E perchè mai avrebbero dovuto farlo? Magari lo spettacolo si sarebbe rivelato interessante.
Quanto valore monetario si è perso?? Mha! sono cifre incalcolabili, che spaventano...
Quanto Valore Umano si è perso?? Come? Cos'è il Valore Umano?
Qui volevo arrivare. Siamo talmente abituati a quantificare in denaro ogni cosa che non sappiamo avere un altro Indice di Valore per calcolare il peso, costo delle nostre azioni.
Mi spiego con una domanda. Che differenza c'è tra un pubblico amministratore che ruba 10,00 euro per andare, che so, al cinema a spese nostre e uno che ruba 100.000,00 euro per pasteggiare ad ostriche e champagne?
In termini di potere? La differenza è grande. Quello che ruba 10.00 euro di potere ne ha pochino, il meschino e comunque lo esplica fino in fondo. Quello che ruba 100.000,00 euro ne ha parecchio di potere, il fortunato e lo usa a piene mani.
In termini di Valore Umano? Sono allo stesso livello: ZERO!
Ho parlato di pubblica amministrazione ma avrei potuto dire di imprenditori che corrompono funzionari pubblici perchè mettano firma su certificati falsi in cambio di soldi...e potrei fare esempi di questo genere a iosa. Ma c'è anche il capo produzione che non fa accendere i termoconvettori nei reparti di produzione in linea finchè gli operai non sono viola dal freddo o che "trucca" il termometro del reparto, in estate così la temperatura non arriva quasi mai a quella richiesta per accendere i condizionatori.
Tutte persone a Valore Umano pari a zero.
Ma vogliamo cambiare soggetto? Si? Allora parliamo degli eventi naturali, alluvioni, nubifragi, cicloni, che spesso sono l'effetto delle azioni di persone a Valore Umano zero di cui sopra.... ma lasciamo stare, non sono ancora esauriti del tutto gli eventi che già ci dicono quanto costa in termini di denaro. E in termini di Valore Umano? Quanto si è perso in donne e uomini, madri, padri, medici, insegnati, agricoltori, fruttivendoli, pescatori, ragionieri, infermiere, ...potrei continuare all'infinito. Non sto parlando del numero dei morti ma dell'apporto Umano che quelle persone che non ci sono più spandevano nell'ambiente. In famiglia, sul lavoro, nel tempo libero. Si fanno mai questi calcoli? No. Perchè abbiamo paura di scoprire che il Valore Umano che si perde ogni volta che si agisce spinti solo dal rapporto "guadagno-perdita" monetario è in quantità enormemente maggiore della perdita di denaro. E' incalcolabile.
Ecco. L'augurio che voglio fare è questo: che riusciamo di nuovo a considerare il Valore Umano delle azioni che facciamo o che non facciamo. Azioni anche piccole. Il Valore Umano prodotto da un azione basata su di esso è sempre grande e per quanto una persona possa "spenderne" non si esaurisce mai fino a che la persona decide di spenderlo perchè glie ne ritorna sempre almeno altrettanto indietro.
Guardiamo nelle nostre tasche da ora in poi, vediamo quanto Valore Umano c'è e spendiamolo, decidiamo che le azioni che facciamo siano cariche di Valore Umano.
Facciamo che il 2013 sia l'anno in cui iniziamo ad usare questo nuovo Indice di Valore.
Auguri, allora, auguri di un anno ricchissimo di Valore Umano. Il benessere di cui godremo sarà solo la conseguenza dei nostri Possedimenti di Valore Umano.

Da: .''02/01/2013 10:15:49

- Messaggio eliminato -

Da: Louis Guitton02/01/2013 10:34:39

- Messaggio eliminato -

Da: V for vendetta02/01/2013 10:42:59
Dedicata a vipera, girobatol, senti chi parla e altre pochissime menti illuminate del forum:

"L'anno nuovo"
Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l'anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
"Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo:
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno".
Gianni Rodari

Lascio invece agli "utili idioti", capitanati dalla decerebrata per antonomasia, evacanteball, brindisi, festoni, festini, oroscopi e altre amenità del genere.

Da: Mattha hary02/01/2013 10:51:21

- Messaggio eliminato -

Da: 21-21-2102/01/2013 11:02:09

- Messaggio eliminato -

Da: cosa significa..02/01/2013 11:08:33
noi compagni facciamo molto muro tra di noi? Compagni di cosa?

Da: Mattha hary02/01/2013 11:10:11

- Messaggio eliminato -

Da: 21-21-2102/01/2013 11:13:21

- Messaggio eliminato -

Da: io mi riferisco...02/01/2013 11:25:39
a cosa intendi te per compagni? Chi sono per te i compagni?

Da: 21-21-2102/01/2013 11:28:55

- Messaggio eliminato -

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, ..., 2036, 2037, 2038, 2039, 2040, 2041 - Successiva >>


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