NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.
Concorso a 40 posti di Dirigente di II fascia al Ministero della Giustizia
14151 messaggi, letto 369312 volte
Torna al forum - Rispondi |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, ..., 467, 468, 469, 470, 471, 472 - Successiva >>
Da: angelogiorgianni | 02/02/2008 20:54:20 |
x papa ma sei susanna? | |
Rispondi |
Da: alex falco | 03/02/2008 09:41:13 |
Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi Circolare OGGETTO: Decreto legislativo 25 luglio 2006 n. 240 - Individuazione delle competenze dei magistrati capi dell'ufficio giudiziario e dei dirigenti amministrativi preposti all'ufficio. Con il Decreto Legislativo indicato in oggetto si è provveduto, a norma degli art. 1, co. 1 lettera a), e 2, co. 1, lettere s) e t), e co. 12 della legge 25 luglio 2005 n. 150, alla individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli Uffici giudiziari nonchè al decentramento su base regionale di alcune competenze del Ministero della Giustizia. Come previsto all'art. 13 le disposizioni contenute nel predetto decreto acquistano efficacia dal 27 ottobre 2006. La parte relativa al decentramento, tuttavia, disciplinata agli articoli da 6 a 10, è, di fatto, rinviata ad un momento successivo all'adozione del regolamento previsto dall'articolo 7, comma 4. Tale rinvio, pur incidendo, in parte, su alcune previsioni normative contenute negli articoli 1 - 4 non impedisce nè ritarda l'efficacia della parte in cui si provvede alla individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli Uffici giudiziari. Appare opportuno, pertanto, rammentare agli Uffici giudiziari, con apposita circolare, le novità organizzative/gestionali che si verranno ad attuare nell'ambito di ciascun Ufficio. Si avverte da subito che i criteri per risolvere eventuali problemi applicativi dovranno muovere dai principi ispiratori della nuova normativa e precisamente il principio dell'unitarietà dell'ufficio giudiziario e l'attuazione dell'efficienza dell'attività giudiziaria. Individuazione delle competenze dei magistrati capi degli uffici giudiziari Il magistrato capo dell'ufficio giudiziario è il titolare dell'ufficio medesimo, ossia il soggetto ad esso preposto in posizione di primarietà , a garanzia della unitarietà dell'ufficio giudiziario. In tale veste, il capo dell'ufficio giudiziario ha anche la rappresentanza dell'ufficio, da intendersi però quale termine di riferimento soggettivo nei rapporti istituzionali e con i capi degli altri uffici giudiziari. Il capo dell'ufficio giudiziario resta titolare dell'ufficio anche in caso di impedimento o assenza temporanea, nel qual caso l'ufficio viene affidato al supplente. Il capo dell'ufficio giudiziario è formalmente investito della competenza ad adottare i "procedimenti" necessari per l'organizzazione dell'attività giudiziaria e per la gestione del personale di magistratura. La competenza relativa all'organizzazione dell'attività giudiziaria va letta alla luce dei principi costituzionali sulla giurisdizione, esprimendo un rapporto funzionale tra capo dell'ufficio e CSM. Ne discende che l'attività di organizzazione dell'attività giudiziaria dovrà proseguire sulla strada indicata dal CSM, in tutte le materie già dettagliate dall'organo di autogoverno, prima tra tutte quella tabellare. Anche l'attività di gestione del personale di magistratura si inserisce in un quadro normativo già sperimentato e dovrà comunque rispettare le linee ricostruttive disegnate dal CSM, in coerenza con i principi costituzionali. In tale contesto, restano invariati il generale potere di vigilanza e coordinamento dell'attività dei magistrati (es: autorizzazione a risiedere fuori sede), le competenze in materia di distribuzione del lavoro tra le sezioni ed assegnazione degli affari, formazione delle tabelle (segnalazione dei capi degli uffici e proposta dei presidenti delle Corti), applicazioni, ferie dei magistrati (nulla osta ed autorizzazione), valutazioni di professionalità (pareri), etc… . Si aggiunge ora l'obbligo di segnalazione al Ministro ed al Procuratore generale relativamente ad ogni fatto rilevante sotto il profilo disciplinare. L'organizzazione dell'attività giudiziaria richiede poi il coordinamento con l'attività del personale amministrativo e l'impiego ragionato delle risorse materiali e finanziarie assegnate al dirigente amministrativo. Tale coordinamento, in attesa della redazione del programma delle attività da svolgersi nell'anno, si esprime negli indirizzi del capo dell'ufficio giudiziario. Nel dettaglio, tenuto conto dei principi informatori e della normativa in vigore, il magistrato capo dell'ufficio giudiziario resta individuato quale datore di lavoro ai sensi del D.Lgs n. 626/94 e succ. mod. nonchè componente effettivo della commissione manutenzione. L'obiettivo di assicurare l'ottimale svolgimento dell'attività giudiziaria implica la priorità di tali indirizzi in ordine all'organizzazione dell'attività giudiziaria: il servizio atteso dai cittadini si concentra infatti nell'attività tipica della giurisdizione, ed ogni sforzo amministrativo deve corrispondere ai bisogni di tale attività , tradotti, nelle diverse realtà locali, dagli indirizzi del capo dell'ufficio. Il dirigente amministrativo preposto all'ufficio A regime le nuove competenze del dirigente amministrativo andranno a svolgere un disegno unitario che muove dal livello più alto (Ministero), transita per un livello intermedio (direzioni regionali ed interregionali) e si compie al livello degli uffici giudiziari. Di questo disegno dovranno essere ovviamente tenuti presente alcuni passaggi essenziali (1- il Ministro definisce annualmente gli obiettivi generali, emana le direttive generali e ripartisce le risorse tra i dipartimenti, 2- i capi dei dipartimenti distribuiscono le risorse alle direzioni regionali od interregionali oppure le assegnano direttamente ai dirigenti amministrativi, a seconda delle competenze che saranno presto regolamentate, definendo i programmi e formulando le direttive generali, esercitando i poteri di indirizzo e coordinamento previsti dall'art. 7, comma 3, lett. a), D.Lgs 240/2006, 3- i direttori regionali ed interregionali attuano i programmi definiti dai capi dipartimento, art. 8, comma 2, D.Lgs. 240/2006, ed assegnano le risorse tra gli uffici compresi nell'ambito territoriale di competenza). La definizione delle funzioni e dei compiti del dirigente amministrativo preposto all'ufficio presuppone necessariamente l'inquadramento sistematico di tale figura. L'esercizio delle funzioni di gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, il potere di adottare atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno (compresi quelli che comportano oneri di spesa), e l'esercizio delle funzioni di delegato alla spesa, corrispondono ai poteri che l'articolo 17 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 riserva alla competenza funzionale propria dei dirigenti di livello non generale (c.d. dirigenti di seconda fascia). Del resto, proprio la previsione di un compito specifico di programmazione delle attività da svolgersi nel corso dell'anno nell'ambito dell'ufficio giudiziario cui è preposto il dirigente (articolo 4 del decreto legislativo 240 del 2006) sembra richiamare il meccanismo della predeterminazione degli obiettivi da conseguire, della verifica periodica dei risultati e della responsabilità dirigenziale, che gli articoli 19, 20 e 21 del decreto legislativo 165 del 2001 disciplinano con esclusivo riguardo all'esercizio di funzioni dirigenziali. Sembra quindi possibile affermare che le funzioni ed i poteri che il decreto legislativo 240 del 2006 attribuisce al dirigente amministrativo preposto all'ufficio giudiziario possono essere esercitati soltanto dai soggetti ai quali sia stato conferito un incarico di funzioni dirigenziali, con le modalità ed i criteri che l'articolo 19 del decreto legislativo 165 del 2001 stabilisce per il conferimento di "tutti gli incarichi di funzioni dirigenziali nelle amministrazioni dello Stato" (tali incarichi, quindi, dovranno di regola essere conferiti ai dirigenti appartenenti al ruolo previsto dall'articolo 23, comma 1, del decreto legislativo 165 del 2001). Tale conclusione induce a ritenere che, in tutti gli uffici giudiziari la cui dotazione organica non contempli il c.d. posto-funzione dirigenziale, le funzioni che il decreto legislativo 240 del 2006 attribuisce al dirigente amministrativo preposto all'ufficio giudiziario non possono essere esercitate dai lavoratori inquadrati in aree funzionali corrispondenti alla figura professionale del direttore di cancelleria o a quella del cancelliere. Pertanto le norme di cui agli artt. 2 - 3 del D.Lgs n. 240/06 troveranno applicazione solo laddove eserciti le funzioni un dirigente c.d. di seconda fascia. In attesa dell'istituzione delle direzioni regionali ed interregionali dell'OG le competenze dei dirigenti amministrativi devono ricavarsi dalle norme immediatamente precettive che hanno effetto sull'assegnazione del personale amministrativo, sull'allocazione dei beni materiali e sull'impiego delle risorse finanziarie. La gestione del personale amministrativo, settore di massima esplicazione dei poteri e delle capacità del dirigente, dovrà seguire le regole della scienza dell'amministrazione più idonee ad assicurare l'ottimale svolgimento del "servizio" giurisdizionale. Tali regole si conformano alle esigenze del servizio acquisite dal dirigente amministrativo sia in prima persona sia attraverso gli "indirizzi" esplicitati dal capo dell'ufficio e dal programma delle attività annuali. La gestione dev' essere quindi coerente con gli indirizzi del capo dell'ufficio e del programma annuale: su tale coerenza viene espressamente misurata la responsabilità del dirigente (art. 2, comma 1, del decreto legislativo 240/2006). La redazione del programma delle attività annuali attende le determinazioni dei direttori delle istituende direzioni regionali ed interregionali e dei direttori tecnici dei grandi distretti, ma i capi degli uffici ed i dirigenti amministrativi possono già prendere in considerazione le determinazioni assunte dall'amministrazione centrale, almeno per le competenze ad esse sicuramente riconducibili, così da rispettare comunque il termine del 15 febbraio 2007. In attesa del programma annuale, la gestione delle risorse umane dovrà tenere conto degli indirizzi del capo dell'ufficio, il quale dovrà a sua volta acquisire le valutazioni di ordine tecnico-amministrativo espresse dal dirigente amministrativo. In dettaglio, il dirigente amministrativo, tra l'altro: assegna il personale ai vari servizi nell'ambito dell'ufficio, controlla l'attività lavorativa, controlla l'integrità e l'uso dei beni strumentali, controlla la malattia e l'idoneità fisica del lavoratore, esercita il potere disciplinare quando è prevista l'adozione dei provvedimenti disciplinari meno afflittivi (rimprovero verbale e censura), gestisce le cause di sospensione del rapporto (infortunio, malattia, cure termali, maternità e paternità , servizio militare), concede i permessi e le ferie. Anche la gestione delle risorse finanziarie e strumentali segue le finalità e le dinamiche complessive della riforma; pertanto, sebbene il dirigente dell'ufficio sia l'unico soggetto competente ad adottare provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, la gestione in parola non è libera nel fine, ed anzi il dirigente amministrativo deve tenere conto di almeno due ordini di indirizzi: quello espresso dall'amministrazione centrale e dalle direzioni regionali ed interregionali, e quello contenuto nel programma annuale delle attività . Dovrebbero anche aggiungersi i riflessi dell'indirizzo del capo dell'ufficio in ordine alla gestione del personale, che normalmente comporta l'impiego di dotazioni strumentali ed oneri retributivi. Gli atti che comportano oneri di spesa devono rispettare i limiti individuati nel provvedimento di assegnazione delle risorse dal direttore regionale od interregionale territorialmente competente, e dai capi dipartimento del Ministero. Tali limiti di spesa rappresentano i margini di manovra economica del dirigente, definendone la relativa competenza sull'impegno di spesa. Ma il dirigente amministrativo è anche "funzionario delegato" sul piano contabile, assumendo un'ulteriore specifica competenza sull'ordinazione della spesa, finalizzata all'accelerazione della procedura di spesa. Per tale competenza, il dirigente amministrativo è personalmente responsabile delle spese ordinate e della regolarità dei pagamenti disposti. Tuttavia la complessiva gestione delle risorse e le competenze di "funzionario delegato" richiedono la piena attuazione della normativa sul decentramento ed in particolare degli artt. 7, 8 e 10 D.Lgs 240/06. Invero le direzioni generali regionali ed interregionali esercitano le funzioni riguardanti le risorse materiali, i beni ed i servizi (art. 7 - co. 1 lett. c). Il direttore generale preposto alla Direzione generale regionale o interregionale, tra l'altro, è responsabile dell'attuazione dei programmi definiti ed ha l'obbligo di presentare annualmente una relazione riguardante, tra l'altro, l'utilizzazione delle risorse materiali nonchè i risultati conseguiti anche sotto il profilo economico-finanziario in rapporto all'anno precedente (art. 8 co. 2 e co. 4). Il direttore generale, di poi, sulla base della programmazione annuale provvede alla gestione delle risorse finanziarie ed all'esercizio dei relativi poteri di spesa (art. 10 - 2�° co.), all'assegnazione delle risorse materiali nonchè "a definire per gli uffici giudiziari i limiti concernenti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno e che comportano oneri di spesa" (art. 10 - 2�° co. lett. c). I dirigenti amministrativi, poi, preposti agli uffici giudiziari hanno l'onere di trasmettere ogni sei mesi al direttore regionale o interregionale competente, l'elenco delle spese sostenute nel semestre, per il controllo sulla regolare attuazione dei programmi (art. 10 - 3�° co.) È evidente dunque che le competenze del dirigente amministrativo quale funzionario delegato richiedono la piena definizione - mediante regolamento attuativo ex art. 7 co. 4 - delle funzioni e dei compiti delle direzioni generali regionali ed interregionali. Pertanto, in attesa del regolamento attuativo di cui al 4�° co. dell'art. 7 D.Lgs 240/06 la complessiva gestione delle risorse deve ritenersi attribuita secondo la normativa già vigente. Conclusioni Con la presente circolare si è inteso dare una interpretazione realistica delle norme di cui agli artt. 1 - 4 D.Lgs 240/2006 in considerazione, cioè, della fotografia attuale degli uffici giudiziari. Ciò specie in relazione alla configurazione della figura del "dirigente amministrativo preposto all'ufficio giudiziario". Le norme di cui ai citati artt. 1 - 4 D.Lgs 240/2006 possono, dunque, trovare piena ed integrale applicazione solo dopo l'emanazione del regolamento attuativo di cui all'art. 7 - 4�° co. ed all'attivazione in concreto delle Direzioni regionali od interregionali. Ciò consente un'applicazione "graduale" della normativa, oggetto della presente circolare, che richiederà una ulteriore circolare esplicativa alla luce dell'esperienza in concreto realizzata presso gli uffici giudiziari, nello spirito di profonda collaborazione che contraddistingue da sempre i capi degli uffici giudiziari ed i dirigenti amministrativi. Roma, 31 ottobre 2006 IL CAPO DIPARTIMENTO Claudio Castelli Ultima modifica: 02/11/2006 | |
Rispondi |
Da: vittinacrozza | 03/02/2008 17:19:04 |
Sono 1731 i funzionari pubblici che martedì 29 e mercoledì 30 gennaio hanno affrontato le prove scritte del concorso per la copertura di 40 posti di dirigente presso l'organizzazione giudiziaria (Decreto M.G. 10.5.2007 in G.U. n°39 del 18.5.2007). La valutazione degli elaborati -dato il gran numero di partecipanti- impegnerà presumibilmente la Commissione per diversi mesi da www.dirigentigiustizia.it | |
Rispondi |
Da: enzo | 03/02/2008 19:06:37 |
1731 erano i candidati presenti il primo giorno; per la 2^ prova molti non si sono presentati.....il numero è sceso ulteriormente, si parla di 1200 | |
Rispondi |
Da: papa | 03/02/2008 20:18:21 |
Come indicato nella circolare: "Tuttavia la complessiva gestione delle risorse e le competenze di "funzionario delegato" richiedono la piena attuazione della normativa sul decentramento ed in particolare degli artt. 7, 8 e 10 D.Lgs 240/06"È evidente dunque che le competenze del dirigente amministrativo quale funzionario delegato richiedono la piena definizione - mediante regolamento attuativo ex art. 7 co. 4 - delle funzioni e dei compiti delle direzioni generali regionali ed interregionali. Pertanto, in attesa del regolamento attuativo di cui al 4囹quest;?¦deg; co. dell'art. 7 D.Lgs 240/06 la complessiva gestione delle risorse deve ritenersi attribuita secondo la normativa già vigente. Alla data attuale firma ancora tutto il magistrato: negli uffici di I° appone il visto e firma i registri, e in quelli di II° è ancora il funzionario delegato delle spese ordinarie. Dunque nessuna gestione di risorse (ad eccezione dell' ordinazione delle spese di giustizia, dove comunque ha le mani legate e il controllo della ragioneria è formale e meramente documentale, I rilievi vengono inoltrati agli uffici di I°). Dunque il dirigente ha la stessa responsabilità (e forse meno) di un qualunque dipendente pubblico (meno perchè il capo è comunque il Magistrato). | |
Rispondi |
Da: Transeunte | 04/02/2008 09:32:27 |
Beh, Papa, non so se devo ringraziarti, per aver acceso un barlume di speranza a mio favore, che credevo di aver confuso del tutto le competenze del dirigente e del magitrato titolare... ...se il dirigente ha le mani legate o un ruolo meramente formale, chi decide è ancora il magistrato e il d.lgs. 240 non è ancora attuato, allora forse ho scritto meno cazzate di quanto credessi! Il che non è che cambi tano le cose (sarà 25, anzichè 15), ma almeno una piccola soddisfazione morale... Per Alex Falco: bada bene, io non sparo su di noi, se il noi si riferisce a chi, come lo scrivente, come te e tanti altri di questo forum, sicuramente hanno un alto concetto del proprio lavoro, un'elevata stima per la funzione sociale della propria attività , un orientamento al cliente e al risultato, non già all'atto e al formalismo vecchia maniera (sono entrato nella P.A. solo nel 2000), che ci distingue dall'amministrazione impelagata e ancora imbrigliata, in tanti, troppi settori, nelle farraginose ed improduttive logiche vecchio stampo, sia verso l'esterno che l'interno (vedi, ad es. selezioni interne fondate ancora sempre e soltanto prioritariamente sull'anzianità di servizio, checchè se ne dica dei nuovi criteri della motivazione, della valutazione del potenziale, della competenza e quant'altro, tuttora clamorosamente inttuato e lettera morta, grazie anche allo spettacolare ausilio della logica di gestione del personale in mano ai sindacati)! Tutt'altro, la mia critica era rivolta alla volontà , non ancora debellata, nonostante i bei proprositi in termini di principi, di tenere la P.A. nello stato in cui troppe volte è, sia per poterla meglio gestire in termini utilitaristico-politici, sia per renderla più vulnerabile dagli attacchi esterni, al fine di poterne giustificare la volontà di smantellamento, a seconda di chi la governa. Ma non temere, io sarò sempre un baluardo alla strenua difesa di ciò in cui credo e che, nel mio piccolo, potrà permettermi di cambiare il volto della P.A. e di farlo percepire come migliore ed innovato da parte di chi, tramite me, vi accede con le proprie istanze, in quanto, spesso, cerco di anticipare o di ampliare la soluzione dei problemi del mio settore, prima che mi venga richiesto da quel fantastico ectoplasma che è il famigerato utente-cliente! Questo è il motivo per cui invito chi la pensa come me a crederci! E, a scanso di equivoci, prima che qualcuno degli interni mi attacchi, per la mia irriverente espressione usata "le centinaia di interni venuti a trastullarsi a Roma", è ovvio che mi riferivo solo a coloro che sono andati lì unicamente per sfruttare la missione a scopi turistici, non a coloro che vi si sono impegnati anima e core! E lo dico perchè ero circondato da interni, imbottiti di fogli, libri e documentazione varia, come e più dei suicidi islamici, che, vergognosamente, per se stessi e per gli altri, si passavano temi, si dettavano brani, etc. etc., disturbando, fra l'altro, chi cercasse di concentrarsi sulle tracce. Naturalmente non solo gli interni copiano e "collaborano", il che non è espone i primi meno dei secondi, o forse sbaglio io a non provarci neanche? Mi perdonerai, se non ti accarezzo, nè abbraccio, ma mi limito a salutarti, col benevolo augurio che tu possa avere successo, come tutti coloro che lo meritano, nell'interesse della stessa P.A., oltrechè a giusto riconoscimento della nostra professionalità ! Buona giornata a tutti! | |
Rispondi |
E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android. Scaricala subito GRATIS! |
Da: è una guerra ! | 04/02/2008 11:08:57 |
per Transeunte: a proposito del dlgs 240 era l'unica cosa che avevo letto se non mi sbaglio da dirigentigiustizia.it ;-))) | |
Rispondi |
Da: Transeunte | 04/02/2008 11:50:35 |
Accidenti, averci pensato prima!! Pensa, poi, che solo in sede d'esame, il secondo giorno, ho appreso da un mio collega, vicino di banco, che era stato pubblicato un dossier de "il sole 24ore", proprio a dettagliato commento del predetto decreto!! Affidiamoci al fato, va! | |
Rispondi |
Da: Er Segretario | 04/02/2008 13:25:10 |
Tutti quelli de stò forum saranno segati!! Manco le basi del mestiere: eccheccaxxo!!! Quella me confonne la resp. del dir. con quella amm.va, quello me fa na pippa de organizzazione e me và fuori traccia... | |
Rispondi |
Da: alex | 04/02/2008 13:42:23 |
mentre gli imbecilli ci azzeccano sempre | |
Rispondi |
Da: Transeunte | 04/02/2008 14:35:23 |
Attento Alex, l'imbecille di turno, frustrato e coglione ancora non era comparso su questo forum, come invece è avvenuto puntualmente su altri. Spesso è lo stesso idiota che cambia nick name pe rnon farsi, vigliaccamente, riconoscere. Sta alle persone intelligenti non raccogliere la provocazione e continuare nello scambio di idee, ignorando, oltrechè ciò che blatera, anche il solo fatto che scriva minchiate sterili. Evidentemente non avrà nient'altro da dire. | |
Rispondi |
Da: alex | 04/02/2008 15:31:45 |
grazie transeunte, ti saluto con affetto e non alimentero' polemiche | |
Rispondi |
Da: per tutti quelli che hanno | 04/02/2008 15:48:36 |
consegnato....la commissione valuterà gli elaborati basandosi sul TUSG, il d.lgs. 240 e la circolare castelli.... | |
Rispondi |
Da: cancelliere x caso | 04/02/2008 16:48:06 |
La commissione non valuterà niente. Ha già in tasca la lista dei nuovi dirigenti. Chi è quel "bravo commissario" che si legge 3400 compiti scritti? Al massimo prenderanno in considerazione quelli che hanno un bella grafia e che hanno scritto non più di 4 quattro facciate di foglio protocollo. Per correggere seriamente un numero cosi elevato di prove ci vorrebbe almeno un anno. In bocca al lupo a tutti x i prossimi concorsi. P.S. Lasciate ogni speranza ......................... | |
Rispondi |
Da: Saggio | 04/02/2008 16:51:20 |
A malincuore, devo ammettere che "cancelliere per caso" ha ragione. Se il concorso fosse stato serio, la prova preselettiva sarebbe stata espletata, considerata la mole notevole di candidati che hanno partecipato. | |
Rispondi |
Da: cancelliere x caso | 04/02/2008 17:02:18 |
Vedo che qualcuno è sceso con i piedi x terra. Purtroppo, e anche a malincuore, devo aggiugere che nei concorsi per la dirigenza se non sei raccomandato è quasi (voglio essere ottimista) impossibile entrare a far parte della casta (parola oramai divenuta di moda). La posta in palio (alias lo stipendio) è troppo grande perchè sia lasciata senza "una guida". Forse (forse) nei concorsi con prove preslettive e quindi con un numero di scritti da correggere inferiore qualche posto disponibile resta. Invece devo pure dire, per non sembrare assolutamente pessimista, che per i concorsi x "funzionario" qualche speranza in più sussiste. I sono tra quelli (e ne conosco tanti altri) che sono entrati in un ente pubblico senza raccomandazione. Ci sono, non sono mosche bianche. Certo oramai il concorso per "funzionari", per chi già lo è, può interessare poco. Scusate x la lunghezza del pezzo. E' stato solo uno "sfogo". | |
Rispondi |
Da: SPF | 04/02/2008 17:11:22 |
ipotesi: anche a volere essere ottimisti è pur sempre vero che circa 3000 compiti sono tanti. la commissione deve valutare circa 1500 candidati e ne deve promuovere circa 1 su 40. se vuole dimostrare di essere efficiente deve correre e non può andare molto sul sottile. probabilmente leggerano solo una prova e solo se questa è positiva leggeranno anche la seconda. la domanda è: inizieranno a leggere la prima prova contenuta nella busta n. 2, oppure inizieranno con la seconda prova contenuta nella busta n. 1? la cosa non mi sembra di poco conto perchè fatta la prima scrematura si può sperare anche se l'altro elaborato non risponda appieno alle richieste. che ne dite? | |
Rispondi |
Da: cancelliere x caso | 04/02/2008 17:17:42 |
sarò ripetittivo ma........... Lasciate ogni speranza.................. Cmq SPF hai capito se per caso c'è stato un motivo per il quale non si ssa proceduto ad una prova preselettiva? Se hai partecipato a questo concorso hai "ascoltato" qualche motivazione plausibile? | |
Rispondi |
Da: Saggio | 04/02/2008 17:24:14 |
Caro SPF, secondo me inizieranno dalla bustina che contiene le generalità !!!! | |
Rispondi |
Da: cancelliere x caso | 04/02/2008 18:15:25 |
Stavo riflettendo su una cosa a proposito di efficacia, efficienza ed economicità connessa alla responsabilità amministrativo contabile: - su cica 1.800 partecipanti io ritengo che almeno 800 (sto ragionando x difetto ma molto x difetto) erano interni; - consideriamo che circa 500 (cosi pochi? apputo ragiono x difetto) avessero diritto al riborso di missione; - cosiderando un prezzo medio di albergo 4 stelle a Roma di 100 € (che sono pochi) e considerando 2 gg di permanenza.....; - fa un totale di (non sono un contabile, nè uno statistico) 500x100x2=100.000 € - non aggiungo altro (sia in termini di spese che di parole) Secondo voi la P.A. non avrebbe risparmiato a fare un contratto con una ditta esterna x espletare la prova preselettiva? Meditate gente meditate! P.S. x la denuncia alla Corte dei Conti (danno erariale) ci pensa qualcuno di questo forum o ci devo pensare io. Forse striscia la notizia è meglio | |
Rispondi |
Da: PGdellaCorteConti | 04/02/2008 20:37:47 |
Già fatto signori, lo sapevate che non c'è bisogno di formalità per le notizia di reato dinanzi alla procura della CdC? | |
Rispondi |
Da: SPF | 04/02/2008 23:21:23 |
per cancelliere x caso: non ho idea del perchè l'amministrazione abbia deciso di non fare le preselezioni. personalmente l'avrei preferito, non perchè mi senta più rassicurato sulla trasparenza della procedura, ma perchè si riduce di molto il numero dei candidati e le correzioni possono essere più attente. ad ogni modo, hanno deciso di fare senza e personalmente preferisco non fare troppe congetture, e pensare che sia stata una scelta organizzativa, dovuta a ragioni che mi sfuggono. viceversa non dovrei neanche partecipare, nè a questo nè ad altri. forse sono un ingenuo, ma se partecipiamo, è perchè in fondo pensiamo che può esserci una possibilità per chi fa bene le prove. | |
Rispondi |
Da: ingenuo | 04/02/2008 23:44:35 |
infatti. Secondo me le sparate un pò grosse... Sindrome del complotto etc etc... Ragazzi basta a pensare che tutte le cose sono truccate, io ho vinto ben 3 concorsi senza trucchi e non voglio pensare che ci siano trucchi neanche qui. Forse - al più - i figli di papà si fanno raccomandare agli orali ma agli scritti siamo tutti nella merda! | |
Rispondi |
Da: scafato | 04/02/2008 23:45:49 |
sì... se scrivi come sul forum... ce credo!! | |
Rispondi |
Da: è una guerra! | 05/02/2008 09:01:47 |
cioè non ci sono regole rispettate e non c'è esclusione di colpi, ingenuo beato te | |
Rispondi |
Da: forumista serio | 05/02/2008 09:26:35 |
i concorsi da dirigente li vincono i raccomandati, forse, ma anche quelli che studiano, visto che ho degli amici che sono dirigenti e so per certo che raccomandati non lo sono. | |
Rispondi |
Da: cancelliere x caso | 05/02/2008 09:40:32 |
Sicuramente chi studia ha molte possibilità . Penso, però che si debba provare per diversi concorsi, trovare quello "serio" e allora ci saranno buone possibilità di superarlo. Il ministero della giustizia non è tra quelli seri. Troppi indizi mi portano a pensarlo (no preselezione, vigilanza quasi zero, prove molto generiche, Mastella ecc ecc). Naturalmente spero di essere smentito. | |
Rispondi |
Da: Transeunte | 05/02/2008 09:56:19 |
Mi concedete un pò di sincretismo? Non credo negli estremismi, ma in alcuni privilegi e corsie preferenziali si! Mi spiego: anche io, realizzando ciò he mi sarebbe sembrata fantascienza se me l'avesse raccontata qualcun altro, ho vinto 3 concorsi da "funzionario", grazie solo al culo sulla sedia e alle meningi fra le mani 8 ore al giorno per vari mesi. Non voglio credere che si possa in ogni concorso falsare la correzione delle prove scritte, perchè questo richiederebbe perlomeno l'accordo illecito su un piano criminale da parte di tutti i componenti delle commissioni (composte pianificando proprio una spartizione di posti? mah!), e mi sembra un pò improbabile, tanto più che, lo vediamo, contro ogni concorso si propongono caterve di ricorsi ad ogni titolo, e quindi si esporrebbero troppo, a mio avviso. Sono convinto, invece, che agli orali ci sia molto più spazio per manovre clientelari e favoritismi, senza destare troppi sospetti. Spesso le prove preselettive sono omesse proprio per evitare il rischio di penalizzare troppo gli interni, che, per motivi vari, sarebbero segati alle preselezioni, ma per altro verso, io schifo le preselezioni effettuate con pubblicazione delle batterie di migliaia di quesiti da cui saranno soteggiate le domande, perchè questo premia solo la capacità mnemonica, non già la preparazione e competenza di un potenziale dirigente, che, magari, per una risposta in meno azzeccata si vede tagliato fuori dai giochi, e contestualmente alcuni dei primi classificati alla prova di memoria non vanno neanche a fare gli scritti, perchè non se ne sentono all'altezza o per altri motivi (caso specifico di un mio amico). Sarebbe molto meglio impostare le preselezioni come quelle fatte per l'ente nel quale ho vinto i 3 concorsi, ossia domande miste psicoattitudinali e sulle materie di esame,ma senza pubblicazione quesiti, perchè questo sarebe anche un modo per non buttare nel cesso (ma anzi capitalizzare in vista delle future eventuali prove) quanto meno un mese di sterile lavoro da automa lobotomizzato! Ma bisognerebbe, secondo me, riformare integralmente il sistema di selezione e valutazione dei dirigenti, equiparandoli maggiormente a quello vigente nel privato, abbandonando la verifica della canonica conoscenza manualistica di tipo universitario! Conosco personalmente 2 carissime persone, molto in gamba, preparate, con grande forza di volontà , nonostante i 2 figli a testa, che con estremo spirito di sacrificio (e, sono convinto, senza raccomandazione alcuna) hanno ottenuto, l'una, di vincere il precedente concorso da dirigenti al ministero degli interni e l'altro di risultare idoneo al concorso da dirigenti Inail. Sarà anche una questione di fortuna, per le tracce e le domande che capitano e/o per chi corregge e ascolta, però, nesusno mi toglierà dalla testa che, per quanto contaminati siano, ci sarà sempre spazio per chi mostrerà una preparazione incontestabile (eccetto, forse, i concorsi di un certo tipo ad un numero limitato di posti in enti locali e simili). Infine, e per richiamare il nick name di uno degli amici del forum, ragazzi in campana perchè "è una guerra", che però sarebbe meglio combattere senza disfattismo o vittimismo, e comunque senza esclusione di colpi. Buona giornata e buon lavoro a tutti! | |
Rispondi |
Da: Transeunte | 05/02/2008 10:03:35 |
Cancelliere per caso, non sono d'accordo sull'assenza di controlli, se si pensa alle decine di persone escluse, e non venitemi a dire che i vigilanti conoscevano uno ad uno tutti i 1700 del primo giorno e i 1200 del secondo, in modo da effettuare un controllo ed un'esclusione selettive, o un'omissione dei medesimi, con lo stesso criterio! Certo, c'è sempre chi la fa franca, fra le maglie di qualunque tipo di controllo, ma dovunque! Concordo, invece, sui dubbi circa la serietà , obiettività , affidabilità , o semplicemente, buona organizzazione del ministero de quo! | |
Rispondi |
Da: cancelliere x caso | 05/02/2008 10:31:00 |
X Transuente Comunque alla fine ti trovi d'accordo sulla poca serietà di questo ministero. Non volevo dire altro. Ripeto: spero vivamente di essere smentito. | |
Rispondi |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, ..., 467, 468, 469, 470, 471, 472 - Successiva >>