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MEF - Riqualificazione C1 - 2 su 3 ce la faranno!
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Da: Klins27/02/2010 19:46:54
8. Visualisieren. Mache Gebrauch aus der Kraft des Visualiesierens. Das Gehirn denkt in Bildern. Die Bilder sowohl statische, als auch dynamische kann man vor dem geistigen Auge selbst visualisieren. Stelle dir die Ziele als erreicht vor. Wie sieht dann die Welt, wenn Du dies oder jenes erreicht hast? welches wird das nächste Ziel? Man kann Visualisationen zum Lernen benutzen, um Erinnerungsvermögen zu verbessern oder sich zu motivieren.

8. Visualizzazione. Utilizza la forza della visualizzazione. Il cervello pensa in immagini. Le immagini, sia statiche che dinamiche possono essere visualizzate davanti all'occhio spirituale. Immaginati gli obiettivi come realizzati. Come ti appare il mondo, se tu hai raggiunto questo o quell'altro obiettivo? Quale sarà la nuova meta? Si possono utilizzare le visualizzazioni per imparare, per migliorare la capacità mnemonica per automotivarsi.

Da: Eirene27/02/2010 20:19:12
Vabbè lasciamo perdere ;-)))))))))))

Da: Klins28/02/2010 22:19:01
9.Kreativität und Intuition. Kreativität verpasst dem Denken und dem Gedächtnis einen kräftigen Schub. Die Rechenleistung wird sowieso von den Computern erledigt. Wie haben also die Möglichkeit sich auf kreativen, schöpferischen Gedanken zu konzentrieren. Intuition ist dabei nicht zu unterschätzen. Viele Entscheidungen haben wir der Intuition zu verdanken. Intuition ist nichts anderes als eine unbewusste Entscheidung die das Gehirn für uns trifft, anhand von vielen Erfahrungen und Erlebnissen.

9. Creatività e Intuizione. La creatività fornisce al pensiero e alla memoria un potente impulso. I lavori di calcolo vengono comunque sbrigati dai computer. Noi abbiamo quindi la possibilità  di concentrarci su pensieri creativi e fantasiosi. Anche l'intuizione non va sottovalutata. Molte decisioni noi le prendiamo grazie all'intuizione. L'intuizione non è null'altro che una decisione che il cervello prende per noi, sulla base di molte esperienze e vicissitudini.

Da: klins01/03/2010 13:59:47
10.Plan. Erstelle einen Gehirnleistung-Plan. Um an die Ziele zu kommen muss man den langen Weg in kleinere Schritte einteilen. Man muss einen Plan ca. 30 Tage lang anwenden um es zur einer natürlichen und selbstverständlichen Gewohnheit zu machen. Es gibt viele Stoffe oder Getränke die dem Gehirn kurzfristig einen Kraftschub geben aber nur die langfristige Anwendung und produktive Gewohnheiten geben dem Gehirn richtig Energie.

10. Pianificazione. Redigi un piano di rendimento cerebrale. Per arrivare all'obiettivo si deve dividere il lungo percorso in piccoli passi. Si deve mettere in atto un piano per circa 30 giorni, per farlo diventare un'abitudine naturale e conseguente. Ci sono molte sostanze o bevande che sollecitano il cervello nel breve termine, ma soltanto l'applicazione  e l'abitudine produttiva  a lungo termine forniscono al cervello la giusta energia.

Da: Klins02/03/2010 15:01:46

0
-100

Da: Klins04/03/2010 19:06:14

-11
-98

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Da: Mou09/03/2010 20:52:07

   -7

Da: Mou11/03/2010 15:17:26

Povero diavolo

Da: Klins12/03/2010 10:08:34
Giovedì, 11 Marzo 2010 13:42:55

APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 20 nerazzurri in vista di Catania-Inter, gara valida per l'anticipo della 28^ giornata della Serie A Tim 2009-2010 in programma domani, venerdì 12 marzo, allo stadio "Angelo Massimino" di Catania (calcio d'inizio h. 20.45).

Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni;

Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 39 Davide Santon;

Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 MacDonald Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev.

Da: Klins17/03/2010 14:22:03
CHELSEA-INTER 0-1

Marcatori: 33' st Eto'o

Chelsea: 22 Turnbull; 2 Ivanovic, 26 Terry, 33 Alex, 18 Zhirkov (29' st Kalou); 13 Ballack (17' st J. Cole), 12 Mikel, 8 Lampard; 39 Anelka, 11 Drogba, 15 Malouda
A disposizione: 30 Taylor, 6 Carvalho, 35 Belletti, 23 Sturridge, 43 Bruma
Allenatore: Carlo Ancelotti

Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti; 19 Cambiasso, 8 Motta (47' st Materazzi); 10 Sneijder (40' st Mariga); 27 Pandev (30' st Stankovic), 22 Milito, 9 Eto'o
A disposizione: 1 Toldo, 2 Cordoba, 39 Santon, 7 Quaresma
Allenatore: José Mourinho

Arbitro: Wolfgang Stark
Note. Ammoniti: 18' pt Eto'o, 3' st Thiago Motta, 9' st Lucio, 10' st Malouda, 12' st Drogba, 37' st Julio Cesar, 38' st Alex. Espulsi: 42' st Drogba. Recupero: pt 1', st 0'. Spettatori: 42.500


Da: anna17/03/2010 19:33:46
klins, ti sei riposato abbastanza? scusa ma non avevo notato il post precedente....quindi ci sei. tutto ok

Da: klins17/03/2010 20:08:43

Riposato? Stai skerzando vero? Io non riposo neanche la notte ...
 
  Skerzo, spero ora tutto ok x te.
Kiss

Da: Newworldmercurio18/03/2010 02:11:34

- Messaggio eliminato -

Da: Eirene18/03/2010 17:16:11
Klins prenotiamo per Madrid?
Ciao anna.

Da: anna18/03/2010 17:26:59
un bacio cara eirene, so che hai partecipato......

Da: Eirene18/03/2010 17:30:45
Cara anna non posso certo scordarmi di voi.
Scaramanticamente però non ho mai fatto l'in bocca al lupo ad alcuno.

Da: domanda18/03/2010 18:37:49
quando si conquista la stellina?

Da: cetto la qualunque18/03/2010 18:40:30
'ndu culu a questo concorso

Da: toc toc19/03/2010 08:19:48
qui è chiuso o c'è qualcuno?

Da: anna19/03/2010 08:23:32
ci ciamo........ ci siam messi un po' in disparte per non disturbare chi studia buona giornata a tutti

Da: toc toc19/03/2010 13:02:51
anna sei tu il capo qui?

Da: anna19/03/2010 13:15:08
ma che scherzi? siamo tra amici e adesso ci rilassiamo

Da: Klins19/03/2010 13:22:25
Sono ventitré  i giocatori convocati dal tecnico Delio Rossi per la sfida casalinga di domani (ore 20.45) contro l’Inter. Non fanno parte della lista ufficiale Adamo, Bresciano, Carrozzieri, Davì e Mchedlidze.

PORTIERI: 1 Brichetto, 28 Benussi, 46 Sirigu.
DIFENSORI: 3 Goian, 5 Bovo, 16 Cassani, 24 Kjaer, 26 Morganella, 27 Calderoni, 42 Balzaretti, 89 Celustka.
CENTROCAMPISTI: 4 Tedesco, 6 Pastore, 8 Migliaccio, 9 Nocerino, 11 Liverani, 14 Bertolo, 30 Simplicio, 88 Blasi.
ATTACCANTI:  7 Cavani, 10 Miccoli, 20 Budan, 90 Hernandez.

Da: Klins19/03/2010 13:23:05

benvenuta anna
bentornata Eirene
ciao toc toc

Da: Klins19/03/2010 13:30:05
Champions: l'Inter pesca il Cska Mosca
Altri quarti: Lione- Bordeaux, Bayern- Manchester, Arsenal- Barca

(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Il Cska Mosca è l'avversario dell'Inter nei quarti di finale di Champions League. Lo ha stabilito il sorteggio svoltosi a Nyon. Gli altri abbinamenti sono: Lione-Bordeaux, Bayern Monaco-Manchester United e Arsenal-Barcellona. L'Inter giochera' la gara' d'andata al Meazza e in caso di passaggio alle semifinali affrontera' la vincente tra Arsenal e Barcellona. I quarti si disputeranno il 30 e 31 marzo, l'andata, e il 6 e 7 aprile, il ritorno.

Semifinali: 20-21 aprile e 27-28 aprile.

Da: Eirene19/03/2010 17:33:04
Klins non mi hai risposto: prenoto anche per te per Madrid?
anna tutto bene?

Da: anna19/03/2010 19:05:02
cerco di resistere

Da: Klins19/03/2010 20:24:19

Si dai, prenotami  ... (non ho mai visto una partita del MU)

  :)))

  anna, resistere a cosa?

Da: Klins20/03/2010 08:16:47
Venerdì, 19 Marzo 2010 14:07:10
APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 19 nerazzurri in vista di Palermo-Inter, gara valida per l'anticipo della 29^ giornata della Serie A Tim 2009-2010 in programma domani, sabato 20 marzo, allo stadio "Renzo Barbera" di Palermo (calcio d'inizio h. 20.45).

Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni;
Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 39 Davide Santon;
Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 17 MacDonald Mariga, 19 Esteban Cambiasso;
Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev.


Da: Altro che crisi21/03/2010 08:54:00
"LA DISPERAZIONE più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile. E questa disperazione avvolge il mio paese da molto tempo". È una riflessione che Corrado Alvaro, scrittore calabrese di San Luca, scrisse alla fine della sua vita. E io non ho paura a dirlo: è necessario che il nostro Paese chieda un aiuto. Lo dico e non temo che mi si punti il dito contro, per un'affermazione del genere. Chi pensa che questa sia un'esagerazione, sappia che l'Italia è un paese sotto assedio. In Calabria su 50 consiglieri regionali 35 sono stati inquisiti o condannati. E tutto accade nella più totale accondiscendenza. Nel silenzio. Quale altro paese lo ammetterebbe?

Quello che in altri Stati sarebbe considerato veleno, in Italia è pasto quotidiano: dai più piccoli Comuni sino alla gestione delle province e delle regioni, non c'è luogo in cui la corruzione non sia ritenuta cosa ovvia. L'ingiustizia ha ormai un sapore che non ci disgusta, non ci schifa, non ci stravolge lo stomaco, né l'orgoglio. Ma come è potuto accadere?
Il solo dubbio che ogni sforzo sia inutile, che esprimere il proprio voto e quindi la propria opinione sia vano, toglie forza agli onesti. Annega, strozza e seppellisce il diritto. Il diritto che fonda le regole del vivere civile, ma anche il diritto che lo trascende: il diritto alla felicità.

Il senso del "è tutto inutile" toglie speranza nel futuro, e ormai sono sempre di più coloro che abbandonano la propria terra per andare a vivere al Nord o in un altro paese. Lontano da questa vergogna.
Io non voglio arrendermi a un'Italia così, a un'Italia che costringe i propri giovani ad andar via per vergogna e mancanza di speranza. Non voglio vivere in un paese che dovrebbe chiedere all'Osce, all'Onu, alla Comunità europea di inviare osservatori nei territori più difficili, durante le fasi ultime della campagna elettorale per garantire la regolarità di tutte le fasi del voto. Ci vorrebbe un controllo che qui non si riesce più a esercitare.


Ciò che riusciamo a valutare, a occhio nudo, sono i ribaltoni, i voltafaccia, i casi eclatanti in cui per ridare dignità alla cosa pubblica un politico, magari, si dovrebbe fare da parte anche se per legge può rimanere dov'è. Ma non riusciamo a esercitare un controllo che costringa la politica italiana a guardarsi allo specchio veramente, perché lo specchio che usiamo riesce a riflettere solo gli strati più superficiali della realtà. Ci indigniamo per politici come l'imputata Sandra Lonardo Mastella che dall'esilio si ricicla per sostenere, questa volta, non più il Pd ma il candidato a governatore in Campania del Pdl, Stefano Caldoro. Per Fiorella Bilancio, che aveva tappezzato Napoli di manifesti del Pdl ma all'ultimo momento è stata cancellata dalla lista del partito e ha accettato la candidatura nell'Udc. Così sui manifesti c'è il simbolo di un partito ma lei si candida per un altro.

Ci indigniamo per la vicenda dell'ex consigliere regionale dei Verdi e della Margherita, Roberto Conte, candidatosi nuovamente nonostante una condanna in primo grado a due anni e otto mesi per associazione camorristica e per giunta questa volta nel Pdl. Ci indigniamo perché il sottosegretario all'economia Nicola Cosentino, su cui pende un mandato d'arresto, mantiene la propria posizione senza pensare di lasciare il suo incarico di sottosegretario e di coordinatore regionale del Pdl.

Ci indigniamo perché è possibile che un senatore possa essere eletto nella circoscrizione Estero con i voti della 'ndrangheta, com'è accaduto a Nicola Di Girolamo, coinvolto anche, secondo l'accusa, nella mega-truffa di Fastweb. Ci indigniamo, infine, perché alla criminalità organizzata è consentito gestire locali di lusso nel cuore della nostra capitale, come il Café de Paris a via Vittorio Veneto.
Ascoltiamo allibiti la commissione parlamentare antimafia che dichiara, riguardo queste ultime elezioni, che ci sono alcuni politici da attenzionare nelle liste del centrosinistra.

E ad oggi il centrosinistra non ha dato risposte. Si tratta di Ottavio Bruni candidato nel Pd a Vibo Valentia. Sua figlia fu trovata in casa con un latitante di 'ndrangheta. Si tratta di Nicola Adamo candidato Pd nel Cosentino, rinviato a giudizio nell'inchiesta Why not. Di Diego Tommasi candidato Pd anche lui nel Cosentino e coinvolto nell'inchiesta sulle pale eoliche. Luciano Racco candidato Pd nel Reggino, che non è indagato, ma il cui nome spunta fuori nell'ambito delle intercettazioni sui boss Costa di Siderno. Il boss Tommaso Costa ha fornito, per gli inquirenti, il proprio sostegno elettorale a Luciano Racco in occasione delle Europee del 2004 che vedevano Racco candidato nella lista "Socialisti Uniti" della circoscrizione meridionale. Tutte le intercettazioni sono depositate nel processo "Lettera Morta" contro il clan Costa ed in quelle per l'uccisione del giovane commerciante di Siderno Gianluca Congiusta.

A tutto questo non possiamo rimanere indifferenti e ci indigniamo perché facciamo delle valutazioni che vanno oltre il  -  o vengono prima del  -  diritto, valutazioni in merito all'opportunità politica e alla possibilità di votare per professionisti che non cambino bandiera a seconda di chi sta alla maggioranza e all'opposizione. Trasformarsi, riciclarsi, mantenere il proprio posto, l'antica prassi della politica italiana non è semplicemente una aberrazione. È ormai considerata un'abitudine, una specie di vizio, di eventualità che ogni elettore deve suo malgrado mettere in conto sperando di sbagliarsi. Sperando che questa volta non succeda. È un tradimento che quasi si perdona con un'alzata di spalle come quello d'un marito troppo spensierato che scivola nelle lenzuola di un'altra donna.

Ma si possono barattare le proprie attese e i propri sogni per la leggerezza e per il cinismo di qualcun altro?
Oramai si parte dal presupposto che la politica non abbia un percorso, non abbia idee e progetti. Eppure la gente continua ad aspettarsi altro, continua a chiedere altro.

Dov'è finito l'orgoglio della missione politica? La responsabilità di parlare a nome di un elettorato? Dov'è finita la consapevolezza che le parole e le promesse sono responsabilità che ci si assume? E la consapevolezza che un partito, un gruppo politico, senza una linea precisa, non è niente? Eppure proprio questo è diventata, nella maggioranza dei casi, la politica italiana: niente, spillette colorate da appuntarsi al bavero del doppiopetto. Senza più credibilità. Contenitori vuoti da riempire con parole e a volte nemmeno più con quelle. A volte si è divenuti addirittura incapaci si servirsi delle parole.

Quando la politica diviene questo, le mafie hanno già vinto. Poiché nessuno più di loro riesce a dare certezze  -  certezza di un lavoro, di uno stipendio, di una sistemazione. Certezze che si pagano, è ovvio, con l'obbedienza al clan. È terribile, ma si tratta di avere a che fare con chi una risposta la fornisce. Con chi ti paga la mesata, l'avvocato. Non è questo il tempo per moralismi, poco importa se ci si deve sporcare le mani.

Solo quando la politica smetterà di somigliare al potere mafioso  -  meno crudele, certo, ma meno forte e solido  -  solo quando cesserà di essere identificato con favori, scambi, acquisti di voti, baratto di morale, solo allora sarà possibile dare un'alternativa vera e vincente.
Anche nei paesi dominati dalle mafie è possibile essere un'alternativa.
Lo sono già i commercianti che non si piegano, lo sono già quelli che resistono, ogni giorno.

Del resto, quello che più d'ogni altra cosa dobbiamo comprendere è che le mafie sono un problema internazionale e internazionalmente vanno contrastate.
L'Italia non può farcela da sola. Le organizzazioni criminali stanno modificando le strutture politiche dei paesi di mezzo mondo. Negli Usa considerano i cartelli criminali italiani tra le prime cause di inquinamento del libero mercato mondiale. Sapendo che il Messico oramai è divenuto una narcodemocrazia la nostra rischia di essere, se non lo è già diventata una democrazia a capitale camorrista e ndranghetista.

Qui, invece, ancora si crede che la crisi sia esclusivamente un problema legato al lavoro, a un rallentamento della domanda e dell'offerta. Qui ancora non si è compreso davvero che uscire dalla crisi significa cercare alternative all'economia criminale. E non basta la militarizzazione del territorio. Non bastano le confische dei beni. Bisogna arginare la corruzione, le collusioni, gli accordi sottobanco. Bisogna porre un freno alla ricattabilità della politica, e come per un cancro cercare ovunque le sue proliferazioni.

Sarebbe triste che i cittadini, gli elettori italiani, dovessero rivolgersi all'Onu, all'Unione Europea, all'Osce per vedere garantito un diritto che ogni democrazia occidentale deve considerare normale : la pulizia e la regolarità delle elezioni.
Dovrebbe essere normale sapere, in questo Paese, che votare non è inutile, che il voto non si regala per 50 euro, per un corso di formazione o per delle bollette pagate. Che la politica non è solo uno scambio di favori, una strada furba per ottenere qualcosa che senza pagare il potere sarebbe impossibile raggiungere. Che restare in Italia, vivere e partecipare è necessario. Che la felicità non è un sogno da bambini ma un orizzonte di diritto.
©2010 Roberto Saviano/Agenzia Santachiara

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