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Da: klins | 06/02/2010 20:38:34 |
GLI ATTI DI RITIRO Gli atti di ritiro sono quei provvedimenti a contenuto negativo, emanati in base ad un riesame dell’atto. Tra questi vi è l’annullamento d’ufficio che è un provvedimento di secondo grado con il quale viene caducato con efficacia retroattiva un atto amministrativo illegittimo. Il provvedimento può essere annullato d’ufficio quando sussistono le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei contro interessati, come previsto dall’articolo 21-nonies, l.241/1990. Secondo quanto previsto dall’articolo 21-quinquies, l.241/1990, il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato da parte dell’organo che lo ha emanato, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse o nel caso di mutamento della situazione di fatto o di una nuova valutazione dell’interesse pubblico originario. Con il provvedimento di revoca sorge l’obbligo di provvedere all’indennizzo dei pregiudizi verificatesi in danno dei soggetti interessati. Tra gli atti di ritiro abbiamo poi l’abrogazione, che si attua per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l’atto non più rispondente al pubblico interesse e la pronuncia di decadenza. La P.A. utilizza questo rimedio in caso di inadempimento degli obblighi o degli oneri incombenti sui destinatari, di mancato esercizio delle facoltà derivanti dall’atto amministrativo o ancora nel caso del venir meno dei requisiti di idoneità per la costituzione e continuazione del rapporto. L’atto amministrativo annullabile può essere sanato attraverso una successiva manifestazione di volontà : è questo il caso della convalescenza,che tende ad eliminare il vizio che inficia l’atto e della conservazione, che tende a rendere l’atto inattaccabile da parte dei soggetti destinatari con ricorsi amministrativi o giurisdizionali, nonostante l’illegittimità dell’atto. | |
Da: klins | 08/02/2010 17:19:54 |
-1 (-122) | |
Da: lullit | 09/02/2010 15:16:33 |
ciao a tutti qualcuno sa spiegare in poche parole ma chiare la "tutela cautelare ante causam" relativa al contenzioso degli appalti pubblici? grazie | |
Da: Tagliente | 09/02/2010 21:50:58 |
Oggetto della giurisdizione dei TAR In generale, la giurisdizione dei TAR concerne la legittimità (cioè la conformità o meno a regole giuridiche) di atti lesivi di interessi legittimi, ma in casi eccezionali attiene anche al merito (vale a dire a valutazioni di opportunità dell'azione amministrativa). In alcune materie (la più importante è costituita dal pubblico impiego, nei limitati casi ancora oggi previsti dalla legge) tale giurisdizione, oltre che agli interessi legittimi (posizioni dei singoli, tutelate dall'ordinamento in quanto coincidenti con un interesse pubblico generale), si estende ai diritti soggettivi (posizioni garantite in modo diretto nei confronti di altri soggetti, ai quali incombe un obbligo volto ad assicurare in via immediata il godimento del diritto stesso), la cui cognizione è normalmente sottratta al giudice amministrativo e riservata al giudice ordinario (tribunale, ecc.). Con l'art. 68 del Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come modificato dall'art. 18 del D.Lgs. 29 ottobre 1998, n. 387, la materia del pubblico impiego è stata sottratta alla cognizione del giudice amministrativo e devoluta a quella del giudice ordinario, fatta eccezione per le controversie in materia di procedure concorsuali, nonché, in sede di giurisdizione esclusiva, per quelle concernenti talune categorie, così dette non contrattualizzate, tra le quali rientrano i magistrati, i militari, le forze di polizia, i prefetti, i diplomatici ed i docenti universitari. La sfera di competenza di ciascun TAR comprende i ricorsi volti contro atti di enti o di organi la cui sfera di azione si svolga esclusivamente nell'ambito regionale (per esempio di comuni, province, e regione; o di prefetti o altri organi periferici dello stato), nonché i ricorsi che attengano ad atti di organi centrali dello Stato e di enti pubblici ultraregionali, purché gli effetti dell'atto siano territorialmente limitati alla circoscrizione del TAR. Per gli atti i cui effetti non siano circoscritti in questo modo, è competente, ove si tratti di atti emanati da enti ultraregionali, il TAR della regione in cui ha sede l'ente stesso; per gli atti degli organi centrali dello stato, il TAR di Roma. | |
Da: Klins | 10/02/2010 15:44:38 |
SALVUCCI MARIA 19 SELLA PAOLA 23,50 SEMINAROTI FILIPPO 22,50 SGARITO VENERE 25,80 SGAVICCHIA ROSALBA 18 SIGNORIELLO CARLA 21 SILIPO ALESSANDRA 25,50 SILLETTA ANGELO 25,70 SODANO ANTONIA 23,50 SORNELLI MONIA 19,50 SOZZI ROSELLA 23 SPADARO ANGELA 24 SPARAGNA BRUNO 22,50 SPIZZIRRI SIMONA 23 SQUILLACIOTI CRISTIANA assente Stacchini Cristina 24 complimenti a tutti | |
Da: pe tutti | 10/02/2010 16:19:11 |
sì ok i voti complimenti.....ma le domande???????????????? | |
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Da: Klins | 10/02/2010 17:03:24 |
qualcuno le metterĂ sul forum, in questo o in quell'altro; io, come sempre, non ho che le ultime domande e i voti Buona serata agli esaminati | |
Da: diddi | 10/02/2010 17:20:32 |
klins e perchè intanto non metti le domande a cui hai assistito tu?!? grazie... | |
Da: per klins | 10/02/2010 18:37:33 |
grazie sei prezioso........ma le domende a mio avviso sono piĂą importanti dei voti!!!!!!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: klins | 10/02/2010 21:31:48 |
sono d'accordo; ma prendere i voti è facilissimo e richiede pochissimo tempo; x le domande è altro discorso .... Cmq spero che qualcuno le posti qui, mi servono tanto. | |
Da: klins | 10/02/2010 22:16:29 |
9 1) Efficacia del provvedimento amministrativo 2) Gestione delle risorse umane 3) tecnologie .. in particolare la firma digitale 10 1) Tentativo obbligatorio di conciliazione (cosa si vuole raggiungere con il Tentativo obbligatorio di conciliazione)? 2) Patto di stabilitĂ interno ed esterno 3) Il responsabile del procedimento (cosa rappresenta?) 11 1) Confronto fra procedura aperta e procedura ristretta 2) Cosa si intende per spamming? 3) Efficacia dell'azione amministrativa 12 1) Il lavoro in team e la gestione dei gruppi di lavoro 2) Giurisdizione del G.O. nel pubblico impiego: applicazione delle norme sul processo del lavoro 3) le fasi della spesa (non basta lo stanziamento, ci vuole un'obbligazione giuridicamente perfezionata della P.A. (contratto ecc.) 13 1) Le attivitĂ URP 2) Tecnologie informatiche nella P.A. e normativa principale (CAD, 445/2000 ecc.) 3) Il PA (il provvedimento amministrativo) 15 1) Procedure di acquisizione di beni e servizi (due fasi, fase procedimentale pubblicistica, fase esecutiva privatistica) 2) Accesso al lavoro pubblico 3) Fasi della spesa, in particolare le modalitĂ di pagamento | |
Da: 378 | 11/02/2010 11:06:32 |
Finanza locale e patto di stabilità interno. La responsabilizzazione degli enti locali tra i nuovi adempimenti da rispettare ed un rinnovato sistema di controllo Con la riforma tributaria del 16 maggio 1970 n. 281 la finanza locale era per lo più finanza derivata: lo Stato si addossava l’onere di tutte le spese degli enti locali e di contro gli enti rinunciavano alla propria potestà tributaria. Con il passare degli anni però si è affermato il principio di aumentare il grado di responsabilità degli amministratori locali e far sì che l’ente stesso potesse decidere in maniera più incisiva sulla scelta dell’acquisizione delle risorse. Così i trasferimenti erariali hanno ridimensionato il loro volume dando spazio alle entrate proprie dell’ente con un rapporto decisamente invertito e con un progressivo disimpegno dello Stato. Il ribaltamento è stato segnato dal d. leg. 504/1992 con l’istituzione dell’Imposta Comunale sugli Immobili e dagli artt. 52 e 59 del d. leg. 446/1997, che attribuiscono potestà regolamentare in materia tributaria agli enti locali. La finanza degli enti locali si compone sostanzialmente di: - Imposte proprie - Addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali - Tasse e diritti per servizi pubblici - Trasferimenti erariali - Trasferimenti regionali - Altre entrate proprie anche di natura patrimoniale - Risorse per investimenti - Altre entrate L’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali stabilisce i principi contabili da applicare all’attività di programmazione finanziaria, previsione, gestione, rendicontazione, investimento, nonché alla disciplina del dissesto. In materia di contabilità gli enti locali devono rispettare determinati principi tra cui: 1. Deliberare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre di ogni anno (termine che può essere differito con apposito decreto ministeriale) 2. Osservare in ambito revisionale i seguenti principi: a. principio di integrità in base al quale tutte le entrate vanno iscritte in bilancio nel loro importo integrale, al lordo delle spese di riscossione e di eventuali spese connesse, mentre tutte le spese vanno iscritte globalmente, senza alcuna riduzione delle correlative entrate; b. principio di universalità il quale implica il divieto di gestioni fuori bilancio, vale a dire operazione poste in essere dall’ente che non transitano in bilancio, e il divieto di contabilità separate implicanti raggruppamenti separati di entrate e di spese relative a particolari classi di attività . Tutte le operazioni devono essere ricondotte al bilancio. c. Principio del pareggio economico e finanziario (art. 151, c. 1 d. lgs. 267/2000). Il pareggio economico viene raggiunto confrontando le previsioni delle entrate correnti con le spese correnti cui si aggiungono le quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti obbligazionari. Il pareggio finanziario, invece, riguarda il saldo complessivo di bilancio e implica che il totale delle spese deve essere uguagliato dal complesso delle entrate previste. Ritratta tuttavia solo di un equilibrio contabile dato che tra le entrate è compreso l’indebitamento. Questo progressivo spoglio di poteri da parte dello Stato indirizzati in misura crescente agli organi periferici, nell’ottica di una loro maggiore responsabilizzazione nella gestione ottimale della res pubblica, è controbilanciato dalla predisposizione di strumenti di controllo e monitoraggio dell’attività finanziaria da parte del Governo centrale. E’ in tale ottica che va inquadrata l’introduzione del Patto di Stabilità Interno (PSI) avvenuta con la Legge Finanziaria per il 1999 introdotta con L. 488/1998. L’ art. 28 della legge in questione ha introdotto un importante principio: lo Stato chiede il concorso degli enti locali per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica che il Paese si è posto tramite la partecipazione all’Unione Europea comportante l’adesione al Patto di Stabilità e Crescita, e quindi impegnandosi a: 1. Ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese; 2. ridurre il proprio rapporto debito/prodotto interno lordo. Le norme sul PSI, in generale, impegnano gli enti locali a pianificare un programma di politica economica volta a contribuire alla realizzazione degli obiettivi generali di finanza pubblica e, di conseguenza, forniscono indicazioni operative suggerendo azioni e mezzi mediante i quali pervenire a risultati stabili e quindi tracciano le linee guida di politica economica. Pertanto con l’ art. 28 della legge 448/1998 lo Stato chiede agli enti locali, in particolar modo rivolgendosi ai comuni, di: - ridurre i propri debiti (obiettivo derivato); - abbattere i costi di gestione (obiettivo primario); - migliorare il flusso delle entrate (obiettivo primario). Questa semplice elencazione rappresenta la colonna portante del PSI | |
Da: anna | 11/02/2010 11:38:16 |
grazie 378, cos'è il tuo numero in graduatoria? scherzo e ti auguro buona giornata | |
Da: luna | 11/02/2010 12:36:33 |
Ringrazio di cuore i romani che aiutano tutti noi in periferia.....sarebbe bello conoscere i vostri nomi per potervi ringraziare di persona..... e grazie per tutte le piccole dritte sugli argomenti oggetto di studio..... QUESTO é il vero scopo del forum.... e gli altri non interessati non ce ne vogliano....la vita è una ruota, prima o poi si possono invertire le parti..... buona giornata | |
Da: hertz | 11/02/2010 16:48:21 |
Ma hanno chiesto il Patto di stabilità (PS), il Patto di stabilità interno (PSI) o cosa? E poi leggevo che qualcuno ha messo patto di stabilità esterno ...ma che è? Qualcuno piu' preparato sulla materia può scrivere tutti e tre? Io non ci sto capendo nulla. | |
Da: per luna | 11/02/2010 17:14:19 |
se conosci i nostri nomi...che regalino ci fai? ;-))) Scherzo, ovviamente... | |
Da: 378 | 11/02/2010 21:13:29 |
E-Government (electronic Government): l’applicazione delle tecnologie dell’informazione della comunicazione al rapporto tra cittadino, impresa e amministrazioni pubbliche, con l'obiettivo di creare un canale diretto di dialogo ed interazione con le istituzioni. Il risultato è quello di rendere più efficienti i servizi della pubblica amministrazione, riducendo i costi e i tempi di erogazione. E-learning: metodologia didattica che offre la possibilità di erogare elettronicamente contenuti informativi. e-Procurement (electronic Procurement): l’insieme di tecnologie, procedure, operazioni e modalità organizzative che consentono l’acquisizione di beni e servizi per via telematica, attraverso Internet e del commercio elettronico (DPR. N. 101 del 4/04/2002). Firewall: la componente hardware che permette di controllare e filtrare le connessioni e i flussi di informazioni da e per la rete Internet. Non sono da considerare firewall gli applicativi installati sulle singole postazioni. Firma digitale: una tipologia di firma elettronica “avanzata o forte”. Il Certificato di autenticazione è il risultato di una procedura informatica (validazione) basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e una privata, che consente al sottoscrittore tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. Il certificato di firma elettronica è rilasciato da un “certificatore accreditato” presso l’elenco pubblico dei certificatori tenuto dal Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) (DPR n.445 del 28/12/2000, D.lgs n.10 del 23/01/2002 e DPR n. 137 del 7/04/2003). GIS (Geographical Information System): il sistema informativo geografico computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni e dati georeferenziati. ICT (Information and Communication Technology): le tecnologie relative all’informatica e alla comunicazione. Internet: la più grande rete tuttora operativa che si estende fisicamente a livello mondiale ed utilizza il protocollo TCP/IP per connettere migliaia di reti e milioni di computer Intranet: la rete locale, tipicamente aziendale, facente uso delle stesse tecnologie caratterizzanti la rete Internet (protocollo TCP/IP, e-mail, trasferimento file, ecc.). | |
Da: bene | 12/02/2010 09:50:19 |
Utili le definizioni. E ancora: Disco di ripristino : si utilizza quando al momento dell’accensione del PC non si riesce ad avviare Windows. Serve a riportare il PC allo stato iniziale, ovviamente si perdono tutti i dati immessi successivamente, a meno che non si sia provveduto al loro salvataggio attraverso, per esempio un backup. Sistema operativo: Insieme di programmi che gestisce le risorse di un computer e coordina l’esecuzione dei programmi applicativi Scandisk: è un programma che permette di verificare l’integrità dei files presenti su un disco. URL ( è nei test pre selettivi !!!) è una sequenza di caratteri che identifica univocamente l'indirizzo di una risorsa in Internet, (ad. esempio http://www.mininterno.net/forum.asp?ids=1&pag=2) | |
Da: Klins | 12/02/2010 10:30:02 |
grazie 378 e bene | |
Da: Hertz | 12/02/2010 14:13:02 |
Ma hanno chiesto il Patto di stabilità (PS), il Patto di stabilità interno (PSI) o cosa? E poi leggevo che qualcuno ha messo patto di stabilità esterno ...ma che è? Qualcuno piu' preparato sulla materia può scrivere tutti e tre? | |
Da: sa37 | 12/02/2010 14:32:44 |
ciao a tutti, vorrei dire due paroline alla commissione...........o a chi voglia avere la compiacenza di riferirglielo: se volevate offendere la dignitĂ di una persona, sappiate che ci siete riusciti benissimo. La presenza di tanti uditori mi ha palesemente confermato quanto abbiate agito in cattiva fede. Io forse ho peccato di ingenuitĂ ............credendo ancora alle bambole!!!, ma se restare bambino significa non diventare MAI come voi........allora io non voglio crescere! A quanti mi hanno dimostrato il loro affetto GRAZIE | |
Da: x sa37 | 12/02/2010 15:24:42 |
scusa ma cosa è successo?.... | |
Da: sa37 | 12/02/2010 15:38:13 |
la commissione ha un foglio che guarda prima di interrogarti........ qualcuno deve retrocedere per far avanzare quelli SOTTOLINEATI. a questo punto trovarsi davanti una persona preparata ma colta dal panico è davvero un buon espediente per loro! Ma dopo aver risposto , seppur non in modo eccellente a due domande abbastanza complesse ( che non erano di certo tipo .....cosa significano le parentesi in excel), ed essersi sentito dire da chi (in tanti ) aveva ascoltato l'esame che comunque era andata bene e poi ritrovarsi lo stesso voto di chi ha contestato le domande o di chi non sapeva cos'era l'Irpef, questo credimi mi ha fatto veramente male | |
Da: andy | 12/02/2010 15:48:47 |
x sa37 mi dispiace di quello che ti è accaduto, non fa assolutamente piacere sentirsi trattati ingiustamente ... specialmente se ci si è impegnati nello studio come te....è che purtroppo in questi concorsi si sa già in partenza che se non hai un santo in paradiso non te la giochi alla pari con chi invece ne è dotato. Questo io l'ho già messo in preventivo dall'inizio, e considero che, comunque, qualsiasi risultato otterrò (non ho ancora fatto l'orale) non sarà rappresentativo di quello che valgo come persona.... che è infinitamente di più. E questo, sono sicura, vale anche per te! Un abbraccio virtuale, anche se non ci conosciamo personalmente, te lo mando di tutto cuore :-))) | |
Da: !!!!!!!!!! | 12/02/2010 15:57:55 |
x hertz non ho idea di cosa abbiano chiesto all'orale, ma credo che intendessero il patto di stabilitĂ e crescita da cui discende quello "interno". sul PSC trovi tutto su wiki (cercalo con google e ti esce wiki) ciao | |
Da: 378 | 12/02/2010 18:04:41 |
scusa sa37 ... ma sei prima o dopo di me? In ogni caso tutta la mia solidarietĂ | |
Da: 378 | 12/02/2010 18:13:07 |
scusa sa37 ... ma sei prima o dopo di me? In ogni caso tutta la mia solidarietĂ | |
Da: klins | 12/02/2010 19:33:27 |
CNS: che cosa è e perchè è utile La Carta Nazionale dei Servizi (CNS) è lo strumento attraverso il quale i cittadini vengono riconosciuti in rete in modo certo, al fine di usufruire dei servizi erogati in via telematica dalle Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di un dispositivo elettronico (smart card), delle dimensioni di una carta di credito, dotato di un microchip che contiene il "Certificato di autenticazione" personale composto dai dati identificativi della persona, (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita), grazie al quale è possibile accedere in modo sicuro e identificato ai Servizi di Italia.gov.it e ad altri servizi pubblici erogati in rete. In tal senso, la CNS è un vero e proprio documento di identificazione digitale, rilasciato dalla Pubbliche Amministrazioni, che introduce e favorisce una nuova e più veloce interazione tra queste e il Cittadino. Sin da oggi sono già attivi diversi servizi accessibili via CNS e in futuro saranno sempre di più. | |
Da: klins | 12/02/2010 19:40:35 |
http://www.comune.tn.it/topbar/urp/file/RAPPORTO_URP_2008.pdf | |
Da: klins | 13/02/2010 23:28:06 |
Da: Ritz 27/11/2007 11.41.14 x 100's il corso concorso , mi pare di capire, durerĂ un anno con gli orali dopo le ferie estive 2008. GiĂ ho (ri)studiato 8 mesi per fare i quiz, qundo alcuni colleghi con i soli 20 gg. dalla data di pubblicazione dei quiz sono riusciti a studiarli e conseguire 100 senza problemi e scopiazzamenti. Non credo che gli esami saranno molto difficili,inoltre io gna' faccio piĂą. | |
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