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Funzionario amministrativo ministero della difesa
78 messaggi
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Da: ciccia29/07/2006 23:37:26
sul sito www.concorsi.it.
Ma il rinvio al 19 settembre è solo per l'area B, non per il c2 

Da: ziggy30/07/2006 06:02:31
ragazzi io non ci capisco niente tra c1 c2 etc...scusate l'ignoranza ma C2 è la categoria superiore di C1 o viceversa? dove potrei reperire un prospetto con le varie categorie????

inoltre...visto per non ci sono quiz pubblicati su quale state studiando? vanno bene amministrativo e civile per uditore?

Da: ciccia30/07/2006 15:02:22
l'area c è la carriera direttiva, c2 è più di c1, circa 100 euro di differenza. L'area b invece è quella esecutiva. Da non confondere direttiva e dirigenziale, perchè ci passa un mare di stipendio di differenza.
Certo che i quiz per uditore vanno bene.
Un saluto e in bocca al lupo

Da: siria30/07/2006 16:12:25
e quanto va a prendere uno dell'area B?
se meno di 800 euro non lo faccio

Da: ciccia31/07/2006 08:55:20
1000, non so con precisione, comunque non meno di 1000

Da: rosalba01/08/2006 11:11:48
Ciao ciccia! Nn ho capito bene una cosa? Tu ke tipo di impiego hai nel ministero della difesa? Io mi sto preparando a operatore e assistente. Se mi dessi qualche dritta per prepararmi meglio, te ne sarei molto riconoscente. Aiutami ti prego! Per esempio ke tipo di temi potrebbero darci. Io ho acquistato un libro della Alpha Test dove riporta alcuni temi, ma sn troppo poki.

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
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Da: KHIRA01/08/2006 12:34:39
io non sono dipendente della difesa, ma da un po faccio concorsi...personalmente uso un manuale base di diritto civile ed uno di diritto amministrativo, poi eventualmente i sunti della simone per le materie minori....per quanto riguarda i quiz solitamente li faccio su questo sito....credo sia il sistema migliore

Da: rosalba01/08/2006 13:09:06
Grazie mille Khira!! Ma cosa intedi x materie minori? Nello specifico di ke sunti stai parlando ke potrebbero essere attinenti a questo concorso?

Da: ciccia02/08/2006 20:05:45
il tema potrebbe essere di attualità, ma non un tema politico.
Io sono un collaboratore amministrativo alla difesa, ripassati bene la storia, geografia, mentre civile ed amministrativo falli sui manuali della Simone. Ripassa bene i quiz di questo sito. Mi raccomando, scrivi in modo chiaro, leggibile e con periodi brevi.
Un abbraccio Khira ed in bocca al lupo
ciao a tutti

Da: antonio03/08/2006 12:30:38
ciao
anch'io mi sto preparando per assistente di amministrazione Min. Dif. B3 sul testo dell'alpha test (o meglio devo ancora iniziare bene lo studio perché nel frattempo devo studiare anche per altro) e ovviamente sulle domande di cultura generale di questo sito.
Quindi aiuto, ricapitolando, 100 quesiti in 75 minuti cultura generale, data da destinarsi (G.U. del 19 settembre), ma volevo chiedere: di solito dove si svolgono le prove del Min. Dif.? Visto che i posti sono su base regionale e si concorre per una regione specifica, le prove si svolgeranno in sedi periferiche o in una unica sede centrale? e poi di solito quanto tempo dopo la pubblicazione dell'avviso su G.U. potrebbero svolgersi le prove? spero almeno un mese....
Grazie
Ciao

    

Da: maria chiara09/08/2006 12:55:53
Ragazzi,
sono un po' amareggiata nel sentire certe lamentele sugli stipendi.
I mInisteri prendono già molto più delle Regioni ed Enti Locali (come ben sapete i CCNL sono diversi). Ho visto nettamente la differenza. Ora lavoro in Regione, prima ero in Provincia e prima ancora al Ministro di Giustizia e a ql del Lavoro.
Sono sempre stata inquadrata come B3 e ci sono circa 200 euro netti di differenza tra i due Contratti Collettivi ... per cui se si lavora in Ministero almeno dal punto di vista economico direi che non c'è da lamentarsi.
Sinceramente sono molto poco convinta di andare a fare la preselezione per il C2 ... non ho capito perchè poi è stata scelta una sede così e non roma decisamente meglio collegata. BOH!
E' difficile trovare la forza-voglia di studiare quando si lavora. in bocca al lupo

Da: rosalba16/08/2006 17:22:19
Ciao ciccia!
Volevo sapere dove trovare l'ordinamento del Min. della Difesa, e se magari potresti dirmi tu le cose + importanti di tale ordinamento ke ho provato a reperire dal sito ufficiale ma nn ci sono riuscita.
Ti ringrazio x ogni consiglio ke vorrai darmi!
Sai nonostante dicono ke lo stipendio nn è notevole per me farebbe tantissimo la differenza, puoi credemi. La realtà meridionale è davvero misera  per noi diplomati. Nel privato ti pagano la metà di quello ke fai (parlo degli impiegati) e quando osi kiedere di assentarti sbuffano e borbottano sempre. Per non parlare di noi donne: siamo sempre le + discriminate.

Da: ciccia16/08/2006 23:11:15
L'ordinamento della difesa nazionale
L'ordinamento della difesa nazionale
La Riforma ai vertici, la riforma dell'area tecnico-amministrativa, la riforma dell'area tecnico-industriale e la riforma dell'area tecnico-operativa
La riforma dei vertici
Fondamentale è sapere che la difesa è articolata in direzioni generali e non in dipartimenti.
Poi, sul mitico sito dei carabinieri, vi incollo l'indirizzo, ci sono tutte le leggi utili.
Ciao
ciccia
ps: noi queste cose le portammo all'orale.
Coraggio.


http://www.carabinieri.it/Internet/Editoria/Rassegna+Arma/2002/Suppl_3/Parte+Seconda/Ordinamento_Difesa_nazionale/Legge 18 febbraio 1997, n. 25
D.P.R. 25/10/1999, n. 556
La riforma dell'area tecn.-amm.va
Decreto legislativo 30/07/1999, n. 300
D.P.R. 18/11/1965, n. 1478
D.L. 16 luglio 1997, n. 264
D.P.R. 14 maggio 2001, n. 241
Decreto Ministeriale 23 dicembre 1997
Decreto Ministeriale 26 gennaio 1998 (1)
Decreto ministeriale 26 gennaio 1998 (2)
Decreto Ministeriale 26 gennaio 1998 (3)
Decreto Ministeriale 26 gennaio 1998 (4)
Decreto Ministeriale 26 gennaio 1998 (5)
La riforma dell'area tecn.-industriale
D.L. 28 novembre 1997, n. 459
Decreto Ministeriale 20 gennaio 1998
Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300(1)
D.P.R. 15 novembre 2000, n. 424
La riforma dell'area tecn.-operativa
D.L. 28 novembre 1997, n. 464
Decreto Ministeriale 12 giugno 1999, n. 245

Da: ciccia17/08/2006 09:15:20
Segretariato Generale della Difesa / DNA

Il Segretariato Generale della Difesa - Direzione Nazionale degli Armamenti
Il Segretariato Generale della Difesa - Direzione Nazionale degli Armamenti è stato creato nel 1965 e la sua struttura originaria è stata più volte modificata nel tempo, soprattutto a partire dalla fine degli anni '90, per renderla più snella, efficiente e adeguata alle nuove esigenze. Dipendenza, compiti e responsabilità dell'organizzazione sono stabiliti dalla Legge 25/1997 sulla Riforma dei Vertici; il Segretario Generale risponde direttamente al Ministro della Difesa per le competenze amministrative e al Capo di SMD per quelle tecnico-operative, ed ha alle proprie dipendenze le 10 Direzioni Generali del Ministero. Le responsabilità principali del Segretariato Generale della Difesa riguardano l'attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, il funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della Difesa, la promozione e il coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d'armamento, l'approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma per le Forze Armate e il supporto all'industria italiana della difesa.
Segretariato Generale della Difesa / DNA

Prima della riforma
Gli Enti dell'Area tecnico-industriale della Difesa (36 Stabilimenti ed Arsenali) ante-riforma (legge 28 dicembre 1995, n. 549) costituivano un'eredità che la Difesa si stava portando dietro dai tempi della prima guerra mondiale. All'epoca essi rappresentavano entità produttive mentre, col passare degli anni, divennero essenzialmente entità manutentive. Di queste, 24 erano dell'Esercito, 9 della Marina mentre 3 avevano carattere spiccatamente interforze; l'Aeronautica non ha mai avuto Stabilimenti o Arsenali in quanto si è sempre avvalsa per la produzione, nonché per le manutenzioni di 4° grado, delle ditte e delle imprese civili produttrici dei vettori.
Le norme principali cui faceva riferimento la preesistente Area tecnico-industriale della Difesa sono da individuare nel decreto del Presidente della Repubblica 18 novembre 1965, n.1481, nel decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1976, n.1077 e nel Decreto Ministeriale 23 dicembre 1977.
In particolare:
    con il DPR 1481 vennero definite le norme di base per la riorganizzazione e l'ammodernamento degli Stabilimenti ed Arsenali militari, quali organi di produzione e di lavoro, posti alle dipendenze delle Direzioni Generali;
    il DPR n.1007 del 5 giugno 1976 costituiva il regolamento applicativo per il funzionamento degli Stabilimenti ed Arsenali militari a carattere industriale. In esso venivano identificate le categorie degli stabilimenti classificati in: grande, media e piccola potenzialità. Inoltre, venivano specificate nel dettaglio tutte le competenze cui dovevano rispondere le suddette istituzioni;
    con il D.M. del 23 dicembre 1977 vennero stabiliti il numero, la denominazione, la categoria, la dipendenza (dalla competente Direzioni Generale tecnica), i materiali di competenza degli Arsenali e Stabilimenti, raggruppati nel numero di: 3 di "Grande potenzialità"; 17 di "Media potenzialità"; 19 di "Piccola potenzialità.
Segretariato Generale della Difesa / DNA

La riforma
La già citata legge 28 dicembre 1995, n. 549 ha stabilito di "procedere alla ristrutturazione degli Arsenali, degli Stabilimenti e dei Centri tecnici, razionalizzandone i relativi compiti attraverso l'ottimizzazione e la concentrazione dei procedimenti produttivi, anche attraverso accorpamenti".
Al suddetto precetto è stata data attuazione con il decreto legislativo 28 novembre 1997, n. 459 il quale ha suddiviso l'area industriale della Difesa in due parti: nella prima confluivano gli Enti da porre alle dipendenze degli Ispettorati di FA mentre alla seconda andavano ad appartenere quelli dipendenti dal Segretario Generale.
Con successivo Decreto Ministeriale datato 20 gennaio 1998 sono stati individuati gli Enti dipendenti dall'Ispettorato Logistico dell'Esercito, dall'Ispettorato di supporto navale della Marina e dal Segretario Generale.
Sostanzialmente le differenze esistenti tra gli Enti posti alle dipendenze degli Ispettorati di FA e quelli dipendenti dal Segretario Generale consistevano nel fatto che i primi erano Enti considerati funzionali all'impiego dello strumento militare, mentre i secondi appartenevano ad una categoria destinata alla chiusura qualora, nell'arco di due anni, non sarebbe stato possibile affidare loro l'espletamento di alcuna attività o che, per due anni consecutivi dopo l'affidamento dell'attività e l'assunzione delle misure previste dal piano di ristrutturazione, non avrebbero raggiunto la capacità di operare secondo criteri di economica gestione.
Segretariato Generale della Difesa / DNA

Dopo la riforma
La ristrutturazione della Difesa è stata improntata ai criteri della riduzione, razionalizzazione e ottimizzazione dei procedimenti produttivi, della disciplina della mobilità contrattata dei dipendenti civili, della dismissione delle strutture e degli immobili non più utilizzabili; il tutto allo scopo di adeguare l'organizzazione alle esigenze del moderno strumento militare ed alle risorse disponibili.
In questo ambito, l'area industriale (che riguarda soltanto l'Esercito e la Marina) è stata sottoposta ad una profonda riforma, mirata soprattutto ad inquadrare le effettive esigenze di supporto tecnico logistico delle Forze Armate mediante l'individuazione di un limitato ed efficiente numero di Poli di Mantenimento, che rispondano anche a requisiti operativi e strategici, mentre i restanti stabilimenti/arsenali sono transitati nell'area del Segretario Generale per l'analisi della loro capacità produttiva, al fine di individuare altri possibili settori produttivi, prevedendone la dismissione in caso di esito negativo della suddetta analisi.
Da questo processo, sancito dal decreto legislativo 28 novembre 1997, n. 459, è derivata la suddivisione degli stabilimenti militari nelle tabelle "A" (n° 5 poli di mantenimento per l'Esercito), "B" (n° 3 Arsenali e n° 1 polo di mantenimento missili interforze per la Marina), "C" (n° 19 enti dell'Esercito e n° 4 enti della Marina), "D" (comprendente i centri tecnici ed i reparti manutenzione velivoli dell'area tecnico operativa), di cui al D.M. 20.1.1998, attuativo del sopra citato decreto legislativo.
Gli Stabilimenti delle tabelle "A" e "B" sono transitati nell'area tecnico operativa in applicazione della specifica norma della legge sulla riforma dei vertici (legge 18 febbraio 1997, n. 25), che attribuisce alla diretta responsabilità dei Capi di Stato Maggiore di Forza Armata il mantenimento dell'efficienza dello strumento militare a loro affidato.
Pertanto, gli Enti in questione sono passati alle dipendenze dei rispettivi Ispettorati Logistici e sottoposti ad un processo di ristrutturazione, tuttora in corso di attuazione, con il conseguente adeguamento degli organici, allo scopo di conseguire il massima efficienza produttiva.
Il Segretario Generale svolge le funzioni sovraordinate agli stabilimenti/arsenali della tabella "C" attraverso l'Ufficio Generale Gestione Enti Area Tecnico Industriale (UGGEATI), che il Ministro della Difesa, giusto quanto previsto dal decreto legislativo 459/97, ha istituito con decreto in data 25.1.1999.
L'UGGEATI, che ha assunto in carico i sopraccitati enti a partire dal 1.11.1999, ha svolto, avvalendosi anche della consulenza di un esperto proveniente dall'industria nazionale scelto dal Ministro, l'indagine preliminare dell'area, mirata ad acquisire un quadro esaustivo delle attività degli stabilimenti e delle potenziali possibilità di una loro riconversione industriale.
Inoltre, ha assicurato la gestione corrente degli enti in questione, avendo rilevato tutte le competenze fino ad allora esercitate dalle direzioni generali tecniche. La suddetta indagine ha consentito di individuare gli stabilimenti in possesso di concrete possibilità di razionalizzazione e/o riconversione secondo criteri di una gestione economicamente conveniente, da attuare secondo la procedura dettata dal decreto legislativo 459/97, che prevede per ciascuno stabilimento i seguenti passi:
    affidamento di una nuova missione, in toto o in parte anche uguale a quella svolta, che possa garantire un sicuro sbocco sia nell'ambito Difesa, sia sul mercato;
    ristrutturazione, che consenta lo svolgimento efficace della nuova missione ed una gestione economicamente conveniente;
    controllo dell'economica gestione per due esercizi consecutivi;
    provvedimento di chiusura degli Enti, per i quali non sia possibile individuare una nuova missione entro due anni dall'entrata in vigore del decreto legislativo, ovvero di quelli che per due esercizi consecutivi non abbiano raggiunto una gestione economicamente conveniente;
    possibile trasformazione in società per azioni degli Enti riconvertiti ed economicamente convenienti, che sono destinati a diventare area industriale non di Forza Armata, con il compito di operare sia a favore dell'A.D., che in settori esterni.
In tale ottica, allo scopo di assicurare a questi ultimi Enti una gestione unitaria di tipo privatistico, è stata istituita l'Agenzia Industrie Difesa (articolo 22 del decreto legislativo 30.7.1999, n°300), che deve operare nel rispetto dell'obiettivo dell'economica gestione e dei principi, che regolano la concorrenza ed il mercato.
Le azioni sopra indicate hanno inciso sull'assetto della tabella "C" nel seguente modo:
- chiusura degli Enti già indicati nel "Protocollo d'intesa su aspetti della ristrutturazione", sottoscritto il 20.5.1998 dal Ministro pro tempore e dalle OO.SS., come stabilimenti non più rispondenti alle esigenze dell'A.D., poiché non sussistono le condizioni per un possibile affidamento di missioni alternative a quelle finora espletate (in quanto ricomprese in quelle affidate agli Stabilimenti delle tabelle "A"e "B"):
    Centro Tecnico delle Trasmissioni di Roma;
    Centro Tecnico del genio di Roma;
    Centro Tecnico di Commissariato di Roma, le cui competenze sono confluite nel Centro Polifunzionale di sperimentazione di Montelibretti;
    Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione di Roma con relativa Sezione Staccata;
    Stabilimento Militare della Motorizzazione di Bologna, le cui competenze sono confluite nel Poli di mantenimento pesante Nord e Sud ( Piacenza e Nola ), nonché nel Polo di mantenimento dei mezzi di telecomunicazione , elettronici ed optoelettronici di Roma.
I relativi decreti di chiusura sono in fase di formalizzazione.
- trasformazione in Uffici Tecnici con decreto ministeriale 14 luglio 1998. Tale esigenza è stata originata dalla ristrutturazione delle direzioni generali, che, in conseguenza della perdita degli stabilimenti /arsenali transitati nell'area tecnico operativa, hanno evidenziato la necessità di disporre di strutture periferiche dedicate all'esecuzione contrattuale di loro pertinenza. Gli enti interessati, confluiti nella dipendenza della D.G. Armamenti Terrestri, sono:
    Stabilimento Militare Collaudi ed Esperienze per l'Armamento di Nettuno e la relativa Sezione Staccata di S. Severa;
Centro Tecnico Armi e Munizioni di Nettuno, che sono confluiti nell'U.T.T. di Nettuno, con distaccamenti a Civitavecchia, La Spezia e Gardone del Trompia;
    Centro Approvvigionamento Autoveicoli e Ricambi di Torino;
    Sezione Staccata Poligono Esperienze per l'Armamento di Ciriè, che sono confluiti nell'U.T.T. Mezzi Ruotati, Cingolati e Materiali del genio di Torino, con distaccamenti a Pavia, La Spezia e Bolzano.
- retrocessione alle rispettive Forze Armate per motivazioni di carattere operativo e strategico:
    Stabilimento di Munizionamento Navale di Taranto, transitato nell'area operativa della M.M., giusta decreto ministeriale in data 25 maggio 2000;
    Stabilimento NBC di Civitavecchia, il cui trasferimento nella tabella "A" è stato sancito dal decreto ministeriale in data 8 febbraio 2001;
    Centro Tecnico N.B.C. di Civitavecchia, che è compreso nello stesso decreto riguardante lo Stabilimento NBC, con il quale sarà accorpato in un unico Ente a cura dello S.M.E., anche sulla base di uno studio di ristrutturazione/razionalizzazione elaborato dall'UGGEATI.
- trasferimento nell'Agenzia Industrie Difesa con decreto ministeriale in data 24 aprile 2001:
    Stabilimento Militare Ripristini e Recuperi di Noceto di Parma;
    Stabilimento Militare Munizionamento Terrestre di Baiano di Spoleto;
    Stabilimento Militare Propellenti di Fontana Liri;
    Stabilimento Militare Spolette di Torre Annunziata;
    Stabilimento Militare Chimico Farmaceutico di Firenze;
    Stabilimento Produzione Cordami di Castellammare di Stabia.
- trasferimento nell'ambito del Dipartimento della Protezione Civile (Decreto Interministeriale in data 9 maggio 2001):
    Stabilimento Militare del Genio di Pavia;
    Stabilimento Militare Pirotecnico di Capua.
Questo passaggio di competenze è scaturito da un preciso interesse, manifestato nel 1999 dall'allora Sottosegretario per il Coordinamento della Protezione Civile, alla costituzione di due centri di supporto logistico polivalente, rispettivamente nel Nord e nel Sud del Paese. Tale interesse, formalizzato preventivamente con una lettera d'intenti sottoscritta dai Sottosegretari dei due dicasteri in data 20.1999, si è successivamente sviluppato con una laboriosa trattativa coordinata dalla Presidenza del Consiglio, giunta a buon fine con la formalizzazione del decreto sopra indicato. A seguito della recente soppressione dell'Agenzia della Protezione Civile e del contestuale passaggio del suddetto Dipartimento alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state avviate le procedure per una formalizzazione del progetto nella nuova configurazione.
- approfondimento dell'analisi degli Enti, per i quali non è stato ancora possibile individuare una nuova missione, con conseguente proroga del termine dei due anni, di cui al precedente punto 1.d, al 31dicembre 2004 (decreto interministeriale Difesa - Tesoro del 5 maggio 2000):
    Arsenale Militare Marittimo di La Maddalena, la cui analisi, in considerazione del forte impatto sociale della sua riconversione, è stata affidata dal Ministro pro tempore al coordinamento della Presidenza del Consiglio, anche a seguito dell'ulteriore peggioramento della situazione ambientale legato al trasferimento del Comando Militare Marittimo Autonomo nella sede di Cagliari;
    Stabilimento Militare Grafico di Gaeta;
    Arsenale Militare Marittimo di Messina, per il quale viene riesaminato l'ambito della nuova missione già individuata.
Il punto di situazione finora conseguito ha condotto a ritenere che anche i suddetti enti possano trovare utile collocazione nell'Agenzia.
In conclusione, l'attività finora svolta è stata mirata, con l'approvazione dell'Autorità Politica, al recupero di tutti gli enti della tabella "C", per i quali è stata accertata l'esistenza di effettive prospettive di riconversione secondo i criteri dettati dalla legislazione preposta alla ristrutturazione dell'area industriale. In effetti, tali enti sono stati ricollocati secondo la loro capacità produttiva, ovvero dedicati a compiti derivanti da specifiche necessità scaturite sia all'interno che all'esterno del dicastero, ovvero indirizzati verso ipotesi di reimpiego, che saranno verificate ed attuate dall'Agenzia.
Agenzia Industrie Difesa

Missione istituzionale
L'Agenzia Industrie Difesa è un ente di diritto pubblico istituito come strumento di razionalizzazione e ammodernamento delle Unità Industriali del Ministero della Difesa  (D.Lgt. n.300/99).
E' una nuova organizzazione che opera secondo criteri industriali sotto la vigilanza del Ministro della Difesa, con la missione di portare all'equilibrio economico gli stabilimenti industriali assegnati in gestione, in una logica di creazione di valore sociale ed economico per lo Stato e la collettività.
Lo staff della Direzione Generale di Roma ha il compito di assicurare una gestione coordinata ed unitaria e proviene in gran parte dal mondo industriale per contribuire ad operare il cambiamento di regole e valori in senso 'aziendale'.
La ricerca dell'equilibrio economico passa attraverso il recupero del pieno impiego di risorse, impianti ed infrastrutture; la riduzione dei costi gestionali; il ripristino di condizioni di efficienza operativa, ma soprattutto, attraverso la valorizzazione del personale e delle sue competenze e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
Due sono gli elementi chiave della strategia:
    rafforzare il ruolo di fornitore privilegiato per il Ministero della Difesa;
    creare sbocchi sul mercato concorrenziale con la produzione attuale o anche di nuova concezione, avvalendosi degli alti standard di qualità, frutto dello stretto rapporto con la Difesa.
L'Agenzia Industrie Difesa opera con logiche di mercato anche verso il suo cliente tradizionale. Secondo la convezione triennale stipulata tra il Ministro ed il Direttore Generale, la Difesa per soddisfare le sue esigenze di forniture interpella con priorità l'Agenzia che risponde con preventivi e fattibilità conformati a valori economici congrui con quelli di mercato, con l'impegno a fornire prodotti/servizi di qualità certificata, rispondenti alle specifiche tecniche concordate.
Innovando le logiche della pubblica amministrazione tradizionale, il campo di azione si estende ad iniziative e collaborazioni con realtà industriali e commerciali di natura privata, fino a poter considerare l'eventuale trasformazione di unità produttive in società per azioni di tipo misto pubblico-privato. L'agenzia opera con una organizzazione semplice che mira all'efficienza e al risultato.
Le unità operative sono raggruppate in unità produttive del Munizionamento, Manifatturiere ed Attività di Cantieristica Navale e sono coordinate dalla Direzione Generale dotata di funzioni essenziali di gestione, con il Direttore Generale quale organo di vertice, coadiuvato dal Comitato Direttivo
La configurazione della carica e le attribuzioni del Capo di Stato Maggiore della Difesa derivano dai principi stabiliti dalla Legge 18 febbraio 1997, n. 25, sui vertici militari.
Configurazione della carica
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa:
- è un Ufficiale dell'Esercito, della Marina o dell'Aeronautica che all'atto della nomina riveste il grado di Tenente Generale, Ammiraglio di Squadra o Generale di squadra Aerea in servizio permanente;
- è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Difesa;
- dipende direttamente dal Ministro della Difesa, di cui è l'alto consigliere tecnico-militare ed al quale risponde dell'attuazione delle direttive ricevute;
- è gerarchicamente sovraordinato ai Capi di Stato Maggiore di Forza Armata e, per quanto attiene alle attribuzioni tecnico-operative, al Segretario Generale della Difesa;
- fa parte, in qualità di membro di diritto, del Consiglio Supremo di Difesa;
- in caso di assenza, impedimento o vacanza della carica, è sostituito dal più anziano in carica tra i Capi di Stato Maggiore di Forza Armata.
Attribuzioni
Nel nuovo sistema ordinativo definito dalla Legge n. 25/1997 figura preminente tra gli organi di vertice della Difesa è il Capo di Stato Maggiore della Difesa il quale, come già accennato, dipende direttamente dal Ministro ed ha alle sue dipendenze i Capi di Stato maggiore di Forza armata e, per quanto riguarda le attribuzioni tecnico-operative, il Segretario Generale della Difesa.
Tale rapporto di dipendenza deriva dal fatto che il Capo di Stato Maggiore, in base alle direttive impartite dal Ministro, è responsabile della pianificazione, della predisposizione e dell'impiego delle Forze Armate nel loro complesso: per tali attività dispone di uno Stato Maggiore e si avvale di un Comando Operativo di Vertice Interforze.
E' tenuto a predisporre, sentiti i Capi di Stato Maggiore di Forza Armata, la pianificazione generale finanziaria e quella operativa interforze, nonché a definire i conseguenti programmi tecnico-finanziari.
In modo particolare, esercita il controllo operativo dei fondi destinati al settore investimento e al settore funzionamento, al fine di definire le priorità delle esigenze operative e dei relativi programmi, nel primo caso, e di stabilire i criteri di massima nel secondo, sempre nel quadro della migliore utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili.
Nel settore investimento, emana le direttive volte alla realizzazione dei singoli programmi e all'assegnazione dei relativi mezzi finanziari. Nel settore funzionamento, esercita l'impiego operativo dei fondi destinati ai singoli enti direttamente dipendenti, assegnando loro i relativi mezzi finanziari. In ogni caso, il controllo operativo rimane di esclusiva competenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dato che allo stesso spetta la predisposizione della pianificazione generale finanziaria e di quella operativa interforze.
In particolare, per controllo operativo dei fondi si intende l'attività direttiva intesa a valutare ed armonizzare i programmi con le risorse finanziarie nelle loro reciproche influenze, in rapporto agli obiettivi da realizzare, nonché a seguire, nelle sue linee generali, l'andamento dei programmi per disporre, esercizio durante, eventuali provvedimenti correttivi in relazione a possibili eccedenze o carenze di fondi nei vari settori, oppure nuove esigenze con elevato grado di priorità.
Al Capo di Stato Maggiore della Difesa sono attribuite anche tutte le attività inerenti alla struttura e all'organizzazione tecnico-operativa delle Forze Armate, nonché l'adozione delle misure riguardanti l'impiego del personale militare (o anche civile) in ambito interforze, internazionale o presso altri dicasteri.
In tale contesto, spetta al Capo di Stato Maggiore della Difesa fornire indicazioni al Ministro in merito alla nomina del Segretario Generale, dei Capi di Stato Maggiore di Forza Armata nonché in merito alla destinazione negli incarichi di Forza Armata dei Tenenti Generali e gradi corrispondenti.

Da: rosalba18/08/2006 11:44:45
Ti ringrazio tantissimo. Mi hai aiutata molto. Pensi ke anke noi andremo a Foligno per le selezioni? E secondo te ci saranno quiz di preselezione anke sull'ordinamento? Mi hai scritto ke voi l'avete portato agli orali.
Quando l'hai sostenuto tu è stato difficile tutto il concorso?
Ciao ciccia

Da: ciccia18/08/2006 14:09:40
tranquilla,non è stato difficile. Le materie della preselezione sono indicate chiaramente nel bando di concorso. Se non c'è scritto ordinamento, allora si porta all'orale. Controlla e stai serena. Credo di si che si andrà a Foligno.
Il mio era un concorso per 504 posti, uscito nel 2000, ho studiato tanto, ma era fattibile.
Ciao e non ti abbattere, se si studia tanto, i concorsi si possono vincere, ma bisogna studiare.
Ciao Rosalba
ciccia, cioè francesca

Da: maty31/08/2006 17:10:17
so che siamo quasi agli sgoccioli per la preselezione relativa a questo concorso, ma mi chiedevo su quale batteria di test di amministrativo contenuta in questo sito, che tra l'altro adoro, vi state esercitando..mi spiego meglio, ce ne sono ben dieci solo per amministrativo e altri per civile, su quale conviene esercitarsi, visto che per questo concorso non ci sono quiz ufficiali?..grazie a che risponde

Da: khira08/09/2006 20:55:07
Grazie a te che dai sempre ottimi consigli! io lavoravo per un privato e sono stata licenziata, per cui, ora oltre ad essere impegnata nei quiz sono anche impegnata a trovarmi un lavoro per sopravvivere, perchè sono single e i miei non possono darmi una grande mano.
I tuoi consigli sono sempre ottimi, grazie.

Da: valeria16/09/2006 16:07:03
ciao a tutti...come siete messi con i quiz? in bocca al lupo....

Da: antonio18/09/2006 11:35:37
arrivo sempre ad un 60% di risposte esatte.. sarà un terno al lotto..
come siete messi, piuttosto, con lo studio delle materie per gli scritti e gli orali? Se qualcuno vuole un passaggio in macchina da foligno a milano lunedì 25, me lo faccia sapere..

Da: valeria19/09/2006 08:54:45
qlc sa dirmi orientativamente, a che ora potremmo finire la prova iniziando alle ore 13.30? la prova in se per se dura 75m., ci toccherà aspettare le ore prima di cominciare?Devo programmarmi il rientro con i mezzi, vengo dalla calabria, grazie.

Da: Teresa20/09/2006 19:07:35
qualcuno mi indica l'albergo a foligno?

Da: valeria22/09/2006 12:17:44
è confermata la prova del 25/09?la G.U. di oggi non è ancora uscita...

Da: simo22/09/2006 15:22:44
..se vai sul sito della ufficiale GURI, è già pubblicato il numero di oggi che peraltro non contiene alcuna info....In ogni caso, ieri mattina ho inviato una mail all'URP del ministero che mi ha confermato l'inizio delle prove preselettive a parteire dal 25/09 a Foligno.
Ciao...

Da: antonio22/09/2006 16:23:13
Siete pronti??? In bocca al lupo a tutti!!

Da: luciano23/09/2006 21:31:00
io lo sto preparando ........... devo farlo mercoledi'

Da: ile29/09/2006 20:52:24
ciao ragazzi!!anch io devo fare i prequiz mercoledi....è che non avendo quiz ufficiali stavolta è difficile.......!sapete come saranno ripartite le  100 domande??cioè quante saranno di dir amministrativo,quante di civile?l avviso pubblicato  sulla gazzetta ufficiale parla di  test di cultura generale....mah!!!

Da: valeria30/09/2006 09:54:37
per ile:
stiamo parlando del concorso per funzionario amm.tivo?
ci sono più concorsi al ministero della difesa... non ti confondere!
Io ho fatto i quiz il 25, ci saranno un 40 di domande di dir. amm.tivo, 20 di diritto civile, 10 rispettivamente di d. comunitario, politica economica, economia politica ed informatica, per un totale di 100! posso dirti che non sono difficilissime... in bocca al lupo.

Da: ile30/09/2006 10:52:03
ciao Valeria Grazie mille per le informazioni!!!!!si parlavo proprio di funzionario amm.vo(quello di area c ).......!posso chiederti un'altra cosa?ma le domande erano tutte uguali per voi di quel pomeriggio o danno un test diverso ad ognuno?Crepi il lupo!

Da: ciccia30/09/2006 12:13:39
io l'ho fatto ieri. Domande tutte uguali. Non troppo difficili, ma la sorbveglianza è alta e non si può rischiare

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