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meglio un posto di lavoro nel pubblico o nel privato?
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Da: dipende dal privato | 22/07/2011 14:55:54 |
Dipende dal ruolo che occupi, dal tipo di lavoro, dal tipo di azienda, dal tipo di PA.... Se sei un quadro di una azienda che vende alimentari ad esempio o sei sei un funzionario della provincia di pincopallo.... Dipende poi soprattutto dalla tua professionalità....nel privato non hai lastabilità del pubblico, può sempre succedere infatti e anche se hai un contratto a tempo indeterminato che l'azienda vada male oppure debba ridurre l'organico o semplicemnte ristrutturarsi o ancora cambiare, innovare, aprire o chiudere sedi in posti diversi obbligandoti, se vuoi mantenere il posto, a migrare in un'altra città senza rifonderti delle spese ovviamente...Certo non è che atutti i dipendenti privati a TI capitano queste cose, però non sono casi rari e in questi tempi di crisi penso che a un dipendente su due possa capitare...Quindi il rischio è alto! Nel pubblico questi problemi non ce l'hai....la stabilità è garantita e anche quando fanno i tagli trovano sempre il modo di risistemarti in qualche altro posticino e a volte ti va pure meglio di prima... Inoltre il privato, difficilemnte, parte subiuto col TI..spesso ti fa fare una gavetta da precario che non è il massimo..Certo tra un precario del privato e un precario della PA non so chi sta peggio, ma quello è un altro discorso... Che dire...Dipende anche dal ruolo e dallo stipendio, ma le differenze a livello pecuniario non sono alte...Il quadro di un'azienda abbastanza strutturata ( enon ci sono tutte ste azienze grandi che assumono quadri solo laureati a tempo indetereminato) non supera il 2000/2200 euro..anzi questa cifra mi pare anche abbastanza arrontondata per eccesso....il premio di produzione, se c'è, non è tanto maggiore dei vari fondi che danno anche gli enti pubblici... inoltre devi lavorare sicuramente più di 36 ore a settimana, a volte ben più di 40...con ritmi lavorati che non sono quelli di un fuznionario pubblico...Insomma vedi tu... Per quanto riguarda la carriera dirigenziale a livelli bassi e medi vonce nettamente il pubblico....i 100000 euro lordi l'anno li prendono orami quasi tutti i dirigenti di II della Pa, mentre non tutti i dirigenti medi del privato arrivano a quella cifra, magari solo le azienze un pò più grandi, gli altri stanno sui 70000 euro su per giù... Per quanto concerne i dirigenti di livello alto siamo pari....un direttore nel pubblico viaggia tra 150 e i 200 mila all'anno...Nel privato sempre di grandi dimensioni più o meno lo stesso... Per la business class del management invece il privato stacca il pubblico...infatti un'amministratore delegato di una società grande, di un'azienda di un certo livello o di una mulktinazionale può guadagnare 500/600 mila euro lordi l'anno ( per non parlare dlele grandi banche, e dei grandi potentati dove lo stipoendio annuo può raggiungere e superare il milione di euro..anche se sono top manager non numerosi) mentre una cifra del genere nel Pubblico non la guadagna nessuno se non il presidente del Consiglio di Stato o il presidente della Corte Costituzionale o ik presidente di ex grandi aziende di stato ( poste, ferrovie, anas, etc) | |
Da: Giak | 22/07/2011 15:33:20 |
pazzesco preferire il privato al pubblico. amico laureato in economia:orario lavoro 7.30-20.30 guadagna circa 800 euro ho detto tutto | |
Da: Jimbo | 22/07/2011 16:08:12 |
Madò 13 ore al giorno!! Che contratto ha? | |
Da: .. | 22/07/2011 16:09:09 |
meglio essere liberi professionisti | |
Da: Giak | 22/07/2011 16:49:12 |
quelle truffe a tempo determinato. pensa te che in 6 mesi non ha potuto farsi 1 minuto di ferie | |
Da: Anacleto Mitraglia | 22/07/2011 22:52:28 |
La catanzarese o non esiste (è qualcuno che fa un sondaggio sul pubblico) o è una povera romantica che per il fidanzato rimane vicino a lui. In questo caso non ho nessuna stima per lei perché dimostra scarsa intelligenza. Previsione per il futuro: rimarrà con un pugno di mosche. Perderà il lavoro e l'amore. | |
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Da: la catanzarese | 26/07/2011 11:06:10 |
sembre a sparare a zero su chi non condivide il vostro modo di pensare....io, come già detto, ho già un lavoro..nel privato...seppure con un contratto a progetto, visto Che i contratti a tempo indeterminato sono un miraggio..... | |
Da: Jimbo | 26/07/2011 11:47:22 |
Dio santo stai anche a progetto, se prima ero convinto al 99% che avevi fatto una stupidaggine, adesso lo sono al 100%. | |
Da: Jimbo | 26/07/2011 19:34:47 |
Woo woo aspetta un attimino nel primo messaggio di questa discussione avevi scritto che avevi un posto a tempo INDETERMINATO, che fai ti contraddici? Le cose sono due, o dici un sacco di stronzate oppure c'è un minchione che ha scritto l'ultimo messaggio con il nick " la catanzarese" ma non è la stessa persona che ha iniziato la discussione. | |
Da: Manà Manà | 26/07/2011 19:38:41 |
banale, ..meglio lavoro pubblico..tutta la vita! | |
Da: paolpaol | 2 - 26/07/2011 20:32:23 |
dipende se sei un brillante laureato e ti prendono nel privato puoi anche guadagnare subito 3 4 mila euro al mese + macchina aziendale benefits polizze sanitarie cose che nel pubblico ti sogni. Pero' non è facile e questi stipendi sono riservati ai ruoli manageriali.Se invece parliamo di semplici impiegati, mio fratello ad esempio lavora in una assicurazione e la paga è sui 1300 (ha anche una polizza sanitaria pero') ma non molto di piu' di me che lavoro nel pubblico e che sicuramente ho molto meno stress. | |
Da: opla | 28/07/2011 09:14:54 |
..nep privato hai chance se se i uomo..perchè se sei donna iniziano a preoccuparsi del fatto che ad una certa puoi far dei figli...e quindi puoi andare in maternità per 5 mesi.....sinceramente nel privato è unos chifo...orari massacranti senza tutele..... delle volte al posto della passione è meglio la siucrezza del lavoro.... | |
Da: Non mi piace il privato | 1 - 28/07/2011 09:26:54 |
Sei solo un numero e devi stare attento come ti muovi per ogni minima cosa senza contare che devi fare il lecchino dei sindacati a vita!!! | |
Da: meglio fare il lecchino | 28/07/2011 14:29:29 |
del dirigente della PA? Se avete talento andate nel privato...nel pubbblico c'è da vomitare per la mediocrità....Inoltre con tutti i tagli che hanno fatto non ci sono più privilegi...Solo da dirigente in su... I laureati sono umiliati e derisi. Il pubblico oggi offere di più del privato solo la stabilità, perchè il pivato si sa è ballerino...un'azienza può sempre decidere di riorganizzarsi, chiudere uffici, ricollocarsi...e quando lo fanno non guardano in faccia a nessuno e se non hai un protettore sono cazzi tuoi.. Nel pubblico muori incollato a una scrivania...In ogni caso è una vita di merda quiindi anzate a zappare la terra che cogliereste più soddisfazioni! | |
Da: andate a sudare | 28/07/2011 15:49:36 |
nei campi! | |
Da: informato dei fatti | 11/11/2011 16:07:34 |
che talento e talento nel privato....io ho 5 anni di esperienza e lavoro come un mulo per 10 ore al giorno e prendo 1200 euro...e devo stare pure a dire grazie....vengono indicata ai clienti come responsabile ...ma il mio contratto è di apprendista...cosi l'azienda risparmia.... e non sono l'unica...una volta mi illudevo che bastava essere bravi per andare avanti...invece non è cosi | |
Da: dododa | 14/11/2011 14:11:42 |
confermo..e poi basta una crisi e ti sbattono fuoir | |
Da: X tutti | 15/11/2011 22:43:44 |
Le ditte private sono una brutta razza..... | |
Da: guarda dipende | 16/11/2011 09:15:15 |
anche dal privato... E poi parlare di privato è troppo generico: private sono anche le Banche, le assicurazioni, etc. In linea di massima al momento, se le cose non dovessero cambiare con ipotesi di cassa integrazione PA o altro, la stabilità del posto di lavoro è maggiormente garantita nel pubblico, a tutti i livelli, rispetto al privato. Sul fronte retribuzione è molto difficile paragonare perchè ogni caso farebbe storia a sè visto che non tutti gli enti pubblici pagano allo stesso modo e non tutti i privati pagano allo stesso modo. Non ci sono dubbi sul fatto che nel privato c'è maggiore competitivià, stress e si lavora molto di più, ma molto di più....fatica che non è mai ricompensata da adeguate soddisfazioni personali, forse un pelo di più del pubblico, ma mai così grosse da compensare la fatica in più profusa. Mi rimangono dei dubbi sulle effeettive possibilità di carriera, posto che nel pubblico, a meno di vincere un concorso dirigenziale da subito o uno dei pochi(ssimi) concorsi che danno accesso a carriere automatiche e meccaniche (tipo magistratura per intenderci), la carriera è chiaramente condizionata dalle amicizie, conoscenze e gestita a livello clientelare più che meritocratico. Il dubbio mi rimane, anche se, sinceramente, penso che nel privato sul fronte carriera non sia molto diverso dal pubblico. Ma servirebbe qualche testimonianza reale. | |
Da: dottor T | 16/11/2011 14:50:25 |
ti porto la mia esperienza... ho 6 anni di espeienza nello stesso settore...e guadagno 1200 euro...con funzioni di responssabilità e lavoro anche il week end se ce ne bisogno... 10 ore al giorno è la norma... questo è la mia testimonianza diretta... frequento il forumperchè ne ho le scatole piene..e perchè una mia collega è stata licenziata dall'oggi al domani perchè è stata a casa in INFORTUNIO 2 settimane... | |
Da: ottusangolo | 23/03/2012 12:06:24 |
nel privato sei ricattabile ad oltranza...sempre con co co pro..tanto fanno la legge ma si scopre subito il modo di aggirarla | |
Da: dirigente pubblico | 1 - 23/03/2012 18:26:44 |
io so che nel privato si guadagna molto ma molto di più che nel pubblico, certo a parità di qualifica e a parità di tipo di contratto, cioè si parla di contratto a tempo pieno e indeterminato. a volte anche le qualifiche inferiori guadagnano di più, ad esempio il quadro del settore privato guadagna più di un dirigente statale di seconda fascia. | |
Da: yes man | 23/03/2012 19:05:45 |
sì e quand ci arrivi? gli statali sono+ tutelati,non dimenticatelo | |
Da: SJQZosoQOvAyyf | 22/05/2012 12:44:45 |
Io penso che l'anonimato sia fondamentale nella fase di seonizlee dei testi (qualsiasi tipo di seonizlee) per garantire una scelta basata solo sulla poesia e non sul nome o il curriculum dell'autore. Poi credo sia giusto, sia per il lettore che per l'autore, dare una paternite0/maternite0 alle opere. L'anonimato e8 una condizione che rimane a prescindere dall'attribuzione e credo che si stia ancora tentando di risalire agli autori che nei secoli passati hanno creato lavori (penso alla scultura, alla pittura, alla musica e a tutta l'arte) oggi patrimonio della cultura. Patrimonio diventano sia opere di incerta attribuzione che opere nominalisolo, nel primo caso, c'e8 un problema ancora aperto di collocazione, nel secondo almeno questo e8 superato.Non vorrei che gli studiosi del futuro si trovassero con lo stesso problema per il presente: saper collocare un'opera a un periodo e a una storia e8 fondamentale per capirla (o interpretarla, preferisco).Non credo che una poesia anonima sia pif9 letta. La poesia non viene letta in nessun caso per motivi vari, sociologici e non, che vanno oltre il narcisismo dell'autore.In fine so, parlando da lettrice, che non avrei saputo cosa cercare se non avessi legato alle poesie che mi hanno pif9 colpito un nome che mi ha portata a cercare altri testi e ad approfondire.Quindi credo che l'anonimato possa essere una scelta per una singola iniziativa ma non un concetto da avvalorare in toto. In questo senso mi pare faccia tornare a uno stato storico di ignoranza (nel senso etimologico del termine) che non giova particolarmente a nessuno.Pur ribadendo quanto sia fondamentale nella fase di seonizlee o di discriminazione prima di un valore poetico, poi trovo fondamentale per la curiosite0 e la voglia di approfondimento, legarla al suo autore. | |
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