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Ministero della Giustizia - 8171 addetti ufficio per il processo
52163 messaggi, letto 2487897 volte
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Il bando di concorso in gazzetta ufficiale
Leggi il bando di concorso e le altre informazioni correlate sulla gazzetta ufficiale e sulle pagine istituzionali dell'ente.


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Da: Ricorsista verificato 6  - 06/01/2022 23:09:08
Ma infatti va annullato tutto. Non è giusto che per colpa di errori altrui ci vadano di mezzo tanto ragazzi e ragazze preparati. Annullate tutto e tanto sarà così

Da: elena@21  2  2  - 06/01/2022 23:11:20
Non può essere annullato perché non avrebbe alcun senso logico, la domanda è manifestamente infondata!

Da: Poracci 4  - 06/01/2022 23:39:33
Elena stai parlando con un troll......

Da: Ricorsista verificato 6  - 06/01/2022 23:49:12
Vabhè troll manco fossimo in un film di harry Potter. Dai su uno che scherza ma perché usare sempre sti paroloni. Notte vah e in bocca al lupo a tutti

Da: ZeroCalcare per il processo 4  - 06/01/2022 23:49:56
…. E anche domani, le graduatorie escono cor coso…
Come se chiama? Dai!! Er coso!
Ah, sì: escono cor caxxo!!!

Da: Timeline 1  5  - 07/01/2022 00:05:25
Ciao Elena io ho imparato a ignorare i troll anche se due di loro si sono firmati con il mio nome anche perché quando uno è serio nei messaggi si capisce subito.
Ciao

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Da: Er coatto 5  - 07/01/2022 00:07:14
Pensate che uno di loro ha scritto anche un messaggio che faceva: ah petoooo facce sentì l'odoreeee, ma io non gli ho dato retta.

Da: in attesa 5  - 07/01/2022 00:12:44
oltre 200.000 contagi di questo passo arrivano a 300.000. Situazione critica e qui mettono i pollici rossi come.i bambini dell'asilo.  Io credo che saremo messi Smart senza sapere fare un cazzo. Ma alla fine chi se ne frega.  Importante è lo stipendio.

Da: Pollice su, pollice giù 5  - 07/01/2022 07:48:55
Siete proprio infantili…

Da: False illusioni 1  1  - 07/01/2022 08:53:24
Chi parla di smart working andasse a leggersi il comma 18, art. 1, della legge 206 del 26 novembre 2021.
Si lavorerà nei Tribunali!!

Da: Maddaihh 6  - 07/01/2022 09:20:27
C'è mettessero ndo je pare basta c'è mettano… tanto er caffe der tribunale è bono come quello de casa, l'importante è de pija lo stipendio senza de fa niente come fanno i cancellieri

Da: Notizie verificate 5  - 07/01/2022 09:35:18
Notizia clamorosa, ragazzi! Alla luce delle tante difficoltà riscontrate dal Ministero della Giustizia nel farci assumere, non ultima l'ostracismo di buona parte dei giudici che non vede di buon occhio il nostro inserimento in Tribunale, il Governo, su proposta della Cartabia, previo parere dell'ASL di Napoli, avrebbe l'intenzione di elargire a tutti gli idonei (compresi dunque anche i non vincitori) circa 60.000 euro: vale a dire la somma che avremmo percepito lavorando. Giusto? Sbagliato? Non sta a me giudicare. Io riporto solo notizie. Tanto vi dovevo. Ci vediamo in Tribunale, colleghi.

Da: Poracci 1  4  - 07/01/2022 09:46:39
            Venerdì 7 Gennaio 2022
Oggi potrebbe davvero essere il glorioso giorno di pubblicazione delle graduatorie. Aspettiamo fiduciosi colleghi concorsisti.

Da: Fardo  10  - 07/01/2022 09:48:49
Buongiorno ragazzi, ormai ci siamo... Entro le 17:00 di oggi pomeriggio saranno pubblicate le graduatorie. Nei distretti del sud come bari, Caltanissetta e Catanzaro la soglia sarà di 30-32 punti. I distretti di Napoli, Palermo e Roma invece presentano una soglia di 33-35. Al nordo molti entreranno con il punteggio di 21+ titoli. Buongiorno a tutti .

Da: Timeline 3  - 07/01/2022 09:48:54
Buongiorno a tutti. Sul sito della giustizia amministrativa si rinvengono ricorsi pendenti sulle due famose domande errate. La data di trattazione è fissata per giorno 11 gennaio. Secondo voi non uscirà nulla prima di quella data? A mio parere Ripam aspetta di sapere l'esito di quei ricorsi onde evitare di fare uscire una graduatoria che dovrebbe poi modificare nel caso di accoglimento. Che ne pensate ?

Da: Ahahahah 2  - 07/01/2022 09:52:00
Fardo figlio di troia

Da: CIRCOLARE SMARTWORKING 4  - 07/01/2022 10:05:41
Oggetto: Lavoro agile
L'acuirsi dei contagi manifestatosi a ridosso del periodo delle festività e ancora in fase ascendente ha riproposto la necessità di utilizzare ogni strumento utile a diminuire le possibilità del diffondersi del virus, ivi incluso il ricorso al lavoro agile, che pure non è stato mai interrotto, ma che invece è stato disciplinato da un quadro regolatorio, sia nel pubblico che nel privato, differenziato ma esaustivo.
In relazione a tale quadro regolatorio, informato il Consiglio dei Ministri nella seduta del 5 gennaio 2022, con il presente documento si intendono sensibilizzare le amministrazioni pubbliche ed i datori di lavoro privati ad utilizzare appieno tutti gli strumenti di flessibilità che le relative discipline di settore già consentono e che sinteticamente si riportano di seguito.
1. Lavoro agile nella pubblica amministrazione
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 settembre 2021, a decorrere dal 15 ottobre 2021 la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni pubbliche è quella svolta in presenza, fermo restando l'obbligo, per ciascuna di esse, di assicurare il rispetto delle misure sanitarie di contenimento del rischio di contagio da Covid- 19.
Il rientro "in presenza" del personale delle pubbliche amministrazioni è stato disciplinato da subito con il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione 8 ottobre 2021, che ha individuato le condizionalità ed i requisiti necessari (organizzativi ed individuali) per utilizzare il lavoro agile in un quadro di efficienza e di tutela dei diritti dei cittadini ad una adeguata qualità dei servizi; dalle "linee guida" adottate previo confronto con le organizzazioni sindacali e sulle quali è stata acquisita l'intesa della Conferenza unificata lo scorso 16 dicembre. Il quadro regolatorio è stato infine completato, per la prima volta, come concordato con i sindacati nel Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale siglato a Palazzo Chigi il 10 marzo 2021, dal Contratto collettivo sottoscritto tra Aran e parti sociali il 21 dicembre 2021, che del lavoro agile nel pubblico impiego ha individuato caratteristiche, modalità, limiti e tutele.
Una delle principali caratteristiche della disciplina oggi vigente per il lavoro agile nella pubblica amministrazione è la flessibilità.
Flessibilità ed intelligenza sono i principali pilastri sui quali ciascuna amministrazione è libera di organizzare la propria attività, mantenendo invariati i servizi resi all'utenza.

Ogni amministrazione pertanto, può programmare il lavoro agile con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile con ampia flessibilità, anche modulandolo, come necessario in questo particolare momento, sulla base dell'andamento dei contagi, tenuto conto che la prevalenza del lavoro in presenza indicata nelle linee guida potrà essere raggiunta anche nella media della programmazione plurimensile.
In sintesi, ciascuna amministrazione può equilibrare il rapporto lavoro in presenza/lavoro agile secondo le modalità organizzative più congeniali alla propria situazione, tenendo conto dell'andamento epidemiologico nel breve e nel medio periodo, e delle contingenze che possono riguardare i propri dipendenti (come nel caso di quarantene breve da contatti con soggetti postivi al coronavirus).
Si richiama ulteriormente l'attenzione, infine, su quanto già previsto dall'articolo 2, del DM 8 ottobre 2021, circa la possibilità, per le amministrazioni, di avvalersi dei mobility manager aziendali, nominati ai sensi del decreto interministeriale 12 maggio 2021, per la elaborazione dei Piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) di propria competenza tenendo conto delle disposizioni relative all'ampliamento delle fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro già consentite sia dalla contrattazione collettiva che dal citato decreto 8 ottobre 2021. I predetti mobility manager aziendali dovranno operare in raccordo con gli Enti locali tramite i relativi mobility manager d'area di cui al predetto decreto interministeriale, per un'azione di raccordo costante, sia per le finalità dettate dall'art. 6 del decreto interministeriale 12 maggio 2021, sia per la verifica complessiva e coordinata dell'implementazione dei PSCL, nonché per l'identificazione e la promozione di azioni di miglioramento complessivo dell'offerta di mobilità sul territorio di riferimento alla luce delle nuove fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro.
2. Lavoro agile nel lavoro privato
Lo svolgimento della prestazione del lavoro in modalità agile ha da subito rappresentato un efficace strumento per arginare la diffusione del virus e contenere gli effetti economici negativi.
In tal senso, il Governo è intervenuto con discipline emergenziali dirette ad agevolarne l'utilizzo per quanto più possibile, anche mediante deroghe e semplificazioni, promuovendone il ricorso anche nei "Protocolli delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV- 2/COVID-19 negli ambienti di lavoro", sottoscritti il 14 marzo e il 24 aprile 2020 e aggiornati il 6 aprile 2021, d'intesa con le organizzazioni datoriali e sindacali.
La normativa si è consolidata con l'articolo 90 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazione dalla legge 17 luglio 2020 n. 77 che ha consentito la possibilità di ricorrere al
lavoro agile con modalità semplificate, senza l'accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con notifica telematica e massiva al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Tale disciplina, dopo che il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito dalla legge 17 giugno 2021, n. 97, aveva spostato i termini prima dal 30 aprile 2021 al 31 luglio 2021 e poi a dicembre 2021, è stata prorogata al 31 marzo 2022 dal decreto-legge 24 dicembre 2021 n. 221.
  Pertanto, fino al 31 marzo 2022, le modalità di comunicazione del lavoro agile restano quelle previste dall'articolo 90, commi 3 e 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con
modificazione dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
Quindi, in sintesi, la modalità di lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali e gli obblighi di informativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro di cui all'articolo 22 della legge n. 81 del 2017 possono essere assolti in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile nel sito internet dell'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro. Inoltre, i datori di lavoro privati comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, in via telematica, i nominativi dei lavoratori nonché la data di inizio e di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, utilizzando la procedura semplificata con la modulistica e l'applicativo informatico resi disponibili nel sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Anche per il lavoro privato i piani predisposti dai mobily managers, ove presenti, potranno fornire un utile ausilio per conseguire una più razionale pianificazione dell'organizzazione del lavoro.
Visto il protrarsi dello stato di emergenza, si raccomanda, pertanto, il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a modalità a distanza, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell'uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause).

Firmato
PROFESSORE RENATO BRUNETTA E ONOREVOLE ANDREA ORLANDO

Da: Ricorsista verificato 8  - 07/01/2022 10:14:46
Forse non avete compreso che è tutto bloccato ci sono ricordi pendenti il concorso va annullato

Da: CIRCOLARE SMARTWORKING 5  - 07/01/2022 10:21:25
I MINISTRI BRUNETTA E ORLANDO VOGLIONO LO SMARTWORKING. SE IN UN UFFICIO UN DIPENDENTE STA MALE E PRENDE IL COVID, IL DIRIGENTE DELLA PA CHE NON LO ADOTTA PASSA UB MADONNA DI GUAIO SIA IN TERMINI DI RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE CHE ERARIALE. MI AUGURO CHE NON SI DISCOSTINO DAGLI ORIENTAMENTI MINISTERIALI INDICATI DALLA CIRCOLARE A FIRMA CONGIUNTA

Da: oh no 3  - 07/01/2022 10:21:27
Le domande errate sono 3 ed è chiaro ragazzi che possono aver influito in maniera determinante. Non ha senso assumere per poi dover ricambiare le cose se emergeranno errori decisivi ai fini della graduatoria ergo mi sa che davvero dovremo attendere l'esito dei ricorsi amministrativi. Ipotesi annullamento remota ma non impossibile. Già successo in passato. Non escono oggi purtroppo e nemmeno prox settimana

Da: CIRCOLARE SMARTWORKING SI TORNA AL LAVORO DA REMOT 2  - 07/01/2022 10:26:08
Oggetto: Lavoro agile
L'acuirsi dei contagi manifestatosi a ridosso del periodo delle festività e ancora in fase ascendente ha riproposto la necessità di utilizzare ogni strumento utile a diminuire le possibilità del diffondersi del virus, ivi incluso il ricorso al lavoro agile, che pure non è stato mai interrotto, ma che invece è stato disciplinato da un quadro regolatorio, sia nel pubblico che nel privato, differenziato ma esaustivo.
In relazione a tale quadro regolatorio, informato il Consiglio dei Ministri nella seduta del 5 gennaio 2022, con il presente documento si intendono sensibilizzare le amministrazioni pubbliche ed i datori di lavoro privati ad utilizzare appieno tutti gli strumenti di flessibilità che le relative discipline di settore già consentono e che sinteticamente si riportano di seguito.
1. Lavoro agile nella pubblica amministrazione
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 settembre 2021, a decorrere dal 15 ottobre 2021 la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni pubbliche è quella svolta in presenza, fermo restando l'obbligo, per ciascuna di esse, di assicurare il rispetto delle misure sanitarie di contenimento del rischio di contagio da Covid- 19.
Il rientro "in presenza" del personale delle pubbliche amministrazioni è stato disciplinato da subito con il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione 8 ottobre 2021, che ha individuato le condizionalità ed i requisiti necessari (organizzativi ed individuali) per utilizzare il lavoro agile in un quadro di efficienza e di tutela dei diritti dei cittadini ad una adeguata qualità dei servizi; dalle "linee guida" adottate previo confronto con le organizzazioni sindacali e sulle quali è stata acquisita l'intesa della Conferenza unificata lo scorso 16 dicembre. Il quadro regolatorio è stato infine completato, per la prima volta, come concordato con i sindacati nel Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale siglato a Palazzo Chigi il 10 marzo 2021, dal Contratto collettivo sottoscritto tra Aran e parti sociali il 21 dicembre 2021, che del lavoro agile nel pubblico impiego ha individuato caratteristiche, modalità, limiti e tutele.
Una delle principali caratteristiche della disciplina oggi vigente per il lavoro agile nella pubblica amministrazione è la flessibilità.
Flessibilità ed intelligenza sono i principali pilastri sui quali ciascuna amministrazione è libera di organizzare la propria attività, mantenendo invariati i servizi resi all'utenza.

Ogni amministrazione pertanto, può programmare il lavoro agile con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile con ampia flessibilità, anche modulandolo, come necessario in questo particolare momento, sulla base dell'andamento dei contagi, tenuto conto che la prevalenza del lavoro in presenza indicata nelle linee guida potrà essere raggiunta anche nella media della programmazione plurimensile.
In sintesi, ciascuna amministrazione può equilibrare il rapporto lavoro in presenza/lavoro agile secondo le modalità organizzative più congeniali alla propria situazione, tenendo conto dell'andamento epidemiologico nel breve e nel medio periodo, e delle contingenze che possono riguardare i propri dipendenti (come nel caso di quarantene breve da contatti con soggetti postivi al coronavirus).
Si richiama ulteriormente l'attenzione, infine, su quanto già previsto dall'articolo 2, del DM 8 ottobre 2021, circa la possibilità, per le amministrazioni, di avvalersi dei mobility manager aziendali, nominati ai sensi del decreto interministeriale 12 maggio 2021, per la elaborazione dei Piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) di propria competenza tenendo conto delle disposizioni relative all'ampliamento delle fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro già consentite sia dalla contrattazione collettiva che dal citato decreto 8 ottobre 2021. I predetti mobility manager aziendali dovranno operare in raccordo con gli Enti locali tramite i relativi mobility manager d'area di cui al predetto decreto interministeriale, per un'azione di raccordo costante, sia per le finalità dettate dall'art. 6 del decreto interministeriale 12 maggio 2021, sia per la verifica complessiva e coordinata dell'implementazione dei PSCL, nonché per l'identificazione e la promozione di azioni di miglioramento complessivo dell'offerta di mobilità sul territorio di riferimento alla luce delle nuove fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro.
2. Lavoro agile nel lavoro privato
Lo svolgimento della prestazione del lavoro in modalità agile ha da subito rappresentato un efficace strumento per arginare la diffusione del virus e contenere gli effetti economici negativi.
In tal senso, il Governo è intervenuto con discipline emergenziali dirette ad agevolarne l'utilizzo per quanto più possibile, anche mediante deroghe e semplificazioni, promuovendone il ricorso anche nei "Protocolli delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV- 2/COVID-19 negli ambienti di lavoro", sottoscritti il 14 marzo e il 24 aprile 2020 e aggiornati il 6 aprile 2021, d'intesa con le organizzazioni datoriali e sindacali.
La normativa si è consolidata con l'articolo 90 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazione dalla legge 17 luglio 2020 n. 77 che ha consentito la possibilità di ricorrere al
lavoro agile con modalità semplificate, senza l'accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con notifica telematica e massiva al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Tale disciplina, dopo che il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito dalla legge 17 giugno 2021, n. 97, aveva spostato i termini prima dal 30 aprile 2021 al 31 luglio 2021 e poi a dicembre 2021, è stata prorogata al 31 marzo 2022 dal decreto-legge 24 dicembre 2021 n. 221.
  Pertanto, fino al 31 marzo 2022, le modalità di comunicazione del lavoro agile restano quelle previste dall'articolo 90, commi 3 e 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con
modificazione dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
Quindi, in sintesi, la modalità di lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali e gli obblighi di informativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro di cui all'articolo 22 della legge n. 81 del 2017 possono essere assolti in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile nel sito internet dell'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro. Inoltre, i datori di lavoro privati comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, in via telematica, i nominativi dei lavoratori nonché la data di inizio e di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, utilizzando la procedura semplificata con la modulistica e l'applicativo informatico resi disponibili nel sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Anche per il lavoro privato i piani predisposti dai mobily managers, ove presenti, potranno fornire un utile ausilio per conseguire una più razionale pianificazione dell'organizzazione del lavoro.
Visto il protrarsi dello stato di emergenza, si raccomanda, pertanto, il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a modalità a distanza, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell'uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause).

Firmato
PROFESSORE RENATO BRUNETTA E
ONOREVOLE ANDREA ORLANDO

Da: CIRCOLARE SMARTWORKING SI TORNA AL LAVORO DA REMOT 3  - 07/01/2022 10:26:51
Oggetto: Lavoro agile
L'acuirsi dei contagi manifestatosi a ridosso del periodo delle festività e ancora in fase ascendente ha riproposto la necessità di utilizzare ogni strumento utile a diminuire le possibilità del diffondersi del virus, ivi incluso il ricorso al lavoro agile, che pure non è stato mai interrotto, ma che invece è stato disciplinato da un quadro regolatorio, sia nel pubblico che nel privato, differenziato ma esaustivo.
In relazione a tale quadro regolatorio, informato il Consiglio dei Ministri nella seduta del 5 gennaio 2022, con il presente documento si intendono sensibilizzare le amministrazioni pubbliche ed i datori di lavoro privati ad utilizzare appieno tutti gli strumenti di flessibilità che le relative discipline di settore già consentono e che sinteticamente si riportano di seguito.
1. Lavoro agile nella pubblica amministrazione
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 settembre 2021, a decorrere dal 15 ottobre 2021 la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni pubbliche è quella svolta in presenza, fermo restando l'obbligo, per ciascuna di esse, di assicurare il rispetto delle misure sanitarie di contenimento del rischio di contagio da Covid- 19.
Il rientro "in presenza" del personale delle pubbliche amministrazioni è stato disciplinato da subito con il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione 8 ottobre 2021, che ha individuato le condizionalità ed i requisiti necessari (organizzativi ed individuali) per utilizzare il lavoro agile in un quadro di efficienza e di tutela dei diritti dei cittadini ad una adeguata qualità dei servizi; dalle "linee guida" adottate previo confronto con le organizzazioni sindacali e sulle quali è stata acquisita l'intesa della Conferenza unificata lo scorso 16 dicembre. Il quadro regolatorio è stato infine completato, per la prima volta, come concordato con i sindacati nel Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale siglato a Palazzo Chigi il 10 marzo 2021, dal Contratto collettivo sottoscritto tra Aran e parti sociali il 21 dicembre 2021, che del lavoro agile nel pubblico impiego ha individuato caratteristiche, modalità, limiti e tutele.
Una delle principali caratteristiche della disciplina oggi vigente per il lavoro agile nella pubblica amministrazione è la flessibilità.
Flessibilità ed intelligenza sono i principali pilastri sui quali ciascuna amministrazione è libera di organizzare la propria attività, mantenendo invariati i servizi resi all'utenza.

Ogni amministrazione pertanto, può programmare il lavoro agile con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile con ampia flessibilità, anche modulandolo, come necessario in questo particolare momento, sulla base dell'andamento dei contagi, tenuto conto che la prevalenza del lavoro in presenza indicata nelle linee guida potrà essere raggiunta anche nella media della programmazione plurimensile.
In sintesi, ciascuna amministrazione può equilibrare il rapporto lavoro in presenza/lavoro agile secondo le modalità organizzative più congeniali alla propria situazione, tenendo conto dell'andamento epidemiologico nel breve e nel medio periodo, e delle contingenze che possono riguardare i propri dipendenti (come nel caso di quarantene breve da contatti con soggetti postivi al coronavirus).
Si richiama ulteriormente l'attenzione, infine, su quanto già previsto dall'articolo 2, del DM 8 ottobre 2021, circa la possibilità, per le amministrazioni, di avvalersi dei mobility manager aziendali, nominati ai sensi del decreto interministeriale 12 maggio 2021, per la elaborazione dei Piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) di propria competenza tenendo conto delle disposizioni relative all'ampliamento delle fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro già consentite sia dalla contrattazione collettiva che dal citato decreto 8 ottobre 2021. I predetti mobility manager aziendali dovranno operare in raccordo con gli Enti locali tramite i relativi mobility manager d'area di cui al predetto decreto interministeriale, per un'azione di raccordo costante, sia per le finalità dettate dall'art. 6 del decreto interministeriale 12 maggio 2021, sia per la verifica complessiva e coordinata dell'implementazione dei PSCL, nonché per l'identificazione e la promozione di azioni di miglioramento complessivo dell'offerta di mobilità sul territorio di riferimento alla luce delle nuove fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro.
2. Lavoro agile nel lavoro privato
Lo svolgimento della prestazione del lavoro in modalità agile ha da subito rappresentato un efficace strumento per arginare la diffusione del virus e contenere gli effetti economici negativi.
In tal senso, il Governo è intervenuto con discipline emergenziali dirette ad agevolarne l'utilizzo per quanto più possibile, anche mediante deroghe e semplificazioni, promuovendone il ricorso anche nei "Protocolli delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV- 2/COVID-19 negli ambienti di lavoro", sottoscritti il 14 marzo e il 24 aprile 2020 e aggiornati il 6 aprile 2021, d'intesa con le organizzazioni datoriali e sindacali.
La normativa si è consolidata con l'articolo 90 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazione dalla legge 17 luglio 2020 n. 77 che ha consentito la possibilità di ricorrere al
lavoro agile con modalità semplificate, senza l'accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con notifica telematica e massiva al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Tale disciplina, dopo che il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito dalla legge 17 giugno 2021, n. 97, aveva spostato i termini prima dal 30 aprile 2021 al 31 luglio 2021 e poi a dicembre 2021, è stata prorogata al 31 marzo 2022 dal decreto-legge 24 dicembre 2021 n. 221.
  Pertanto, fino al 31 marzo 2022, le modalità di comunicazione del lavoro agile restano quelle previste dall'articolo 90, commi 3 e 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con
modificazione dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
Quindi, in sintesi, la modalità di lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali e gli obblighi di informativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro di cui all'articolo 22 della legge n. 81 del 2017 possono essere assolti in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile nel sito internet dell'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro. Inoltre, i datori di lavoro privati comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, in via telematica, i nominativi dei lavoratori nonché la data di inizio e di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, utilizzando la procedura semplificata con la modulistica e l'applicativo informatico resi disponibili nel sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Anche per il lavoro privato i piani predisposti dai mobily managers, ove presenti, potranno fornire un utile ausilio per conseguire una più razionale pianificazione dell'organizzazione del lavoro.
Visto il protrarsi dello stato di emergenza, si raccomanda, pertanto, il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a modalità a distanza, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell'uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause).

Firmato
PROFESSORE RENATO BRUNETTA E ONOREVOLE ANDREA ORLANDO

Da: Marillon  5  - 07/01/2022 10:27:14
Forse dimenticate che proprio dopo l'uscita della graduatoria ci sono 60 GG di tempo per impugnarla. I ricorsi ci saranno pure dopo, come in ogni concorso.... Mica possono bloccare tutto l'iter concorsuale solo perché arrivano i ricorsi!
Allora nella PA si assumerebbe dopo 10 anni dal bando...

Da: Lollo_91  2  - 07/01/2022 10:29:59
Mi auguro che le graduatorie escano oggi o, al più, nella giornata di lunedì. Questa attesa, almeno per me, sta diventando snervante e intollerabile.

Da: CIRCOLARE SMARTWORKING SI TORNA AL LAVORO DA REMOT 1  3  - 07/01/2022 10:31:09
E' INUTILE METTERE POLLICI GIÙ QUELLA SEGNALATA È LA FAMOSA CIRCOLARE A FIRMA CONGIUNTA. PERSONALMENTE PRETENDERÃ' AL MOMENTO DELL'ASSUNZIONE LO SMARTWORKING COME INDICATO DA CIRCOLARE. SE NON VERRÀ CONCESSO PRESENTERÃ' RICORSO GERARCHICO AL MINISTRO DIRETTAMENTE PER FAR SÃŒ CHE VENGA RISPETTATA DALLA PA COME GIUSTO CHE SIA. CON 300 MILA CASI AL GIORNO NON VOGLIO RISCHIARE LA MIA VITA

Da: giovata 5  - 07/01/2022 10:31:56
I ricorsi post graduatorie sono una cosa quelli ante un'altra. Qui è l'esame che è annullabile non è un discorso di titoli o punteggio è un discorso di domande sballate. Andrebbe tutto annullato

Da: Timeline07/01/2022 10:33:09
Marillon quindi secondo te i ritardi sono slegati dalla vicenda dei ricorsi? Io spero sia così, solo che non riesco a spiegarmi il perché ci stiano mettendo così tanto visto che in teoria la graduatoria era già pronta quando hanno chiesto i titoli a campione e dovevano solo sistemarla in base alle riserve.

Da: Marillon  7  - 07/01/2022 10:38:50
Si secondo me i ritardi sono slegati dai ricorsi.
Il 31 alle 12:00 scadeva il termine per l'integrazione dei documenti, l'1 festa, il 2 domenica, hanno verificato i documenti inviati dai riservisti solo nei giorni 3-4 e 5.... La graduatoria va fatta, approvata, siglata ecc.... È un atto ufficiale.
Considerate quanti dirigenti saranno in ferie o in malattia con il Covid.... Occorreranno varie forme ufficiali prima di pubblicare!
I tempi sono stretti ancora.. secondo me da giorno 10 se ne parla

Da: melsca 
Reputazione utente: +42
 7  - 07/01/2022 10:39:06
"Domande sballate"... Come no, per favore. Mai un bel mea culpa e riconoscere i propri limiti.

Da: Timeline07/01/2022 10:43:46
Ok, grazie per il confronto Marillon. Speriamo che entro la prossima settimana possiamo avere qualche notizia.

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