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INPS, 296 ispettori di vigilanza
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Da: new entry | 31/03/2010 23:44:36 |
un pensiero della notte: cerchiamo di comunicare l'un l'altro l'assegnazione definitiva. Potremmo almeno darci una mano nel trovare casa nello stesso luogo. | |
Da: palermitana doc | 31/03/2010 23:46:14 |
dicasi pruvulazzu: polvere | |
Da: che si vuole fare... | 31/03/2010 23:48:05 |
la sicilia è sempre stata meta di conquistatori...greci, romani,.arabi,..normanni,spagnoli..francesi e pure gli americani.. tant'è che i siciliani non sono abituati a pensare con la loro testa.., e sono un popolo di gente rassegnata che non sa lottare per i suoi diritti... e ora ci si mettono pure gli ispettori forestieri!! ps..sono siciliano e conosco i difetti della gente della mia terra. | |
Da: scusate | 01/04/2010 00:30:40 |
sapete la ripartzione delle sedi nelle regioni settentrioanli quali lomb ven dove purtropppo finirò.... | |
Da: àncora | 01/04/2010 07:07:41 |
ai napoletani: certo Roma è una possibile scelta, piuttosto nn so in che ordine scegliere le altre campane e mi devo decidere! voi che pensate? | |
Da: palermitano | 01/04/2010 07:25:23 |
la siclia ai siciliani e fuori gli ispettori forestieri.... | |
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Da: x àncora | 01/04/2010 08:29:13 |
ma quindi la ripartizione dei posti in campania è attendibile?l'hai verificata? | |
Da: CIAOOOO | 01/04/2010 08:34:57 |
Ciao a tutti è bello vedervi alle prese con la scelta della sede. Anch'io quando dovevo scegliere la sede ero indecisissima ed avevo solo 48 ore per inviare il fax! Un abbraccio a tutti sopratutto a Qdm. Ora inizio a lavorare.....BACI ITALIA p.s. che fine ha fatto la "grande crisi" ed il suo indimenticabile "archetipo di serenità armonica"? | |
Da: Aiutooo | 01/04/2010 08:39:57 |
ragazzi quando apro il modulo mi compare una scritta ke dice:"IL DOCUMENTO E' PROTETTO DA PASSWORD O CIFRATO" .. CHE DEVO FARE? VI SCONGIURO AIUTATEMI... | |
Da: QUELLA DELLE MASSIME... | 01/04/2010 08:53:54 |
x DJ ITALIA: ciao Italia, dai male che vada ti raggiungo in Liguria....:) buona giornata di lavoro, dopo ti scrivo...bacioni | |
Da: ... | 01/04/2010 08:54:35 |
Da: x AIUTO | 01/04/2010 08:57:36 |
Se è cifrato forse il tuo sistema operativo non è XP o windows seven e non lo riesce ad aprire, prova ad aprirlo con altro computer. | |
Da: Aiutooo | 01/04/2010 09:11:10 |
grazie mille!!!! provero... io ho vista | |
Da: Antonio | 01/04/2010 09:14:51 |
secondo me taranto è cancerogena... ho letto vari articoli sull' argomento ke dicono che quelli che vivono o lavorano a taranto si ammalano di cancro al polmone per l' inquinamento.. bari è una merda, brindisi??? forse tra le tre è la migliore? sono disperato. non so se privilegiare vicinanza o salute. Si accettano consigli sinceri. Grazie.. | |
Da: Antonio | 01/04/2010 09:17:50 |
TARANTO â" La conferma arriva dai dati ufficiali. A Taranto si muore più che in ogni altra città pugliese. E se la causa di morte è un tumore, a Taranto a prevalere sono quelle forme tumorali il cui nesso con lâinquinamento ambientale è più che documentato (polmone, pleura, vescica, ecc.). Le cifre contenute nel Registro Tumori Jonico Salentino parlano chiaro: se la media regionale dei decessi è pari a 100, gli ultimi dati disponibili portano Taranto a quota 117 per tutte le cause di morte, a 129 per i tumori al polmone, a 474 per i tumori della pleura, a 124 per i tumori alla vescica. In aumento rispetto alle medie regionali anche i tumori femmnili: per il tumore della mammella la mortalità dagli anni â90 comincia a diminuire a livello regionale ma non per le donne residenti nel Comune di Taranto. Il rapporto tra il numero di decessi osservati localmente e quelli attesi su base regionale per questo tumore presenta valori in crescita, e negli anni recenti raggiunge un +20%. La mortalità per tumore allâutero si è invece ridotta notevolmente in questi trenta anni ma a Taranto i valori sono costantemente superiori a quelli regionali, nellâultimo periodo del 20%. Per il tumore allâovaio la mortalità risulta in aumento anche nella Regione, ma presenta valori più elevati tra le donne residenti a Taranto, dellâordine di +30 %. La lettura del Registro Tumori è istruttiva. Ma svela subito unâinsidia. Lâimportante strumento di conoscenza e di monitoraggio sta acquisendo solo in questi mesi tutte le schede di dimissioni ospedaliera relative agli anni sino al 2007. Per rintracciare lâultimo rapporto disponibile â" curato dal prof. Giorgio Assennato â" è necessario compiere un vero e proprio slalom, accedendo al sito di Arpa Puglia e di lì digitando le parole âRegistro Tumoriâ nellâapposito motore di ricerca del portale. Il rapporto che viene fuori è il più aggiornato, e contiene i dati sino al 2003. I dati confermano âla persistenza di una condizione di rischio aumentato di sviluppare patologie neoplastiche e specificamente quelle per cui è nota e ampiamente consolidata lâassociazio â" ne causale con fattori di rischio di tipo professionale e ambientaleâ. Secondo lâanalisi del Registro Tumori quei dati âribadiscono la presenza di una condizione specificamente preoccupante a carico della cosiddetta area a rischio e, in particolare, del comune di Taranto. In questâultimo, infatti, per il sesso maschile, il tasso di incidenza dei tumori della cavità orale, del rinofaringe, del fegato, dellâapparato respiratorio nel suo complesso, di trachea, bronchi e polmoni, della pleura, dei tessuti molli e dei linfomi non Hodgkin è sistematicamente superiore al dato nazionale, nonché a quello osservato nel resto della provincia di Tarant o. Ma è possibile segnalare un nesso causa-effetto fra aumento delle patologie tumorali e inquinamento industriale? La lettura che fornisce lo studio del Registro Tumori è univoca, e la risposta è affermativa. âGli eccessi evidenziati per entità e tipologia delle malattie interessate â" afferma il prof. Assennato â" suggeriscono un ruolo importante di pregresse esposizioni a fattori di rischio di natura professionale ed ambientale nella definizione della situazione epidemiologica. Come è noto, dopo lâabitudine al fumo di sigaretta, i più importanti fattori di rischio per tumore polmonare sono le esposizioni ad inquinanti chimici di origine industriale, come gli idrocarburi policiclici aromatici. Lo stesso discorso vale per il tumore alla vescica e ancora più incontestabile è lâassociazione tra mesotelioma pleurico ed esposizione ad amianto. Anche per il linfoma non Hodgkin, in eccesso rispetto al dato nazionale nel sesso maschile a Taranto, è possibile individuare possibili fattori di rischio ambientale rappresentati dalle diossine e dai policlorobifenili, presenti come additivi in vernici e pesticidi ed emessi nellâaria da industrie quali inceneritori, cementifici e impianti di agglomerazione, come quello operante nello stabilimento siderurgicoâ. Ventâanni fa il primo allâarme dellâOms Lâarea jonica fiu definita nel 1986 «ad elevato rischio ambientale» Taranto aveva record di mortalità già negli anni Settanta, a conferma del fatto che il collegamento qualità della vita-qualità dellâambiente è problema che non nasce certo oggi, e â" purtroppo â" a conferma anche del fatto che in troppi, per troppi anni, hanno fatto finta di non vedere o di non sapere che i veleni dellâaria stavano minando alla base u nâintera popolazione. Esiste un ricco corredo di studi, tutti di fonte più che autorevole, a testimoniare questo dato inoppugnabile. Una serie di allarmi che probabilmente sono stati sottovalutati troppo a lungo. Eâ appena il caso di citare i due studi dellâOrganizzazione Mondiale della Sanità sulla mortalità dellâarea tarantina (uno del 1997, lâaltro del 2001) che già evidenziavano un eccesso di mortalità, sia per tutte le cause sia per le patologie tumorali. E va anche ricordato che sin dal 1986 lâarea studiata dallâOms era stata definita ufficialmente âad elevato rischio ambientaleâ con legge dello Stato, e successivamente (nel 1998) inclusa fra i 14 siti ad interesse nazionale ove necessitavano interventi di bonifica. Provvedimenti legislativi, questi, palesemente rimasti lettera morta, o quasi, visto lâinutile trascorrere degli anni sino ai giorni nostri senza nessun radicale intervento di bonifica o di contenimento delle emissioni inquinanti. Così come andrebbe anche ricordato uno studio condotto nel 1993 da Minerba, Annicchiarico e Mancino su soggetti fumatori (âMortalità per carcinoma del polmone a Tarantoâ), che evidenzia una maggior incidenza di tumore al polmone nei residenti a ridosso dellâ area industriale, ex USL TA/4, rispetto ai residenti nellâarea meno prossima alla zona industriale, ex USL TA/5. Il Comune di Taranto ha poi partecipato allo studio MISA-2 che ha analizzato lungo lâarco 1996-2002 gli effetti a breve termine dellâinquinamento atmosferico sulla salute dei residenti in 15 città italiane valutando la relazione tra livelli giornalieri degli inquinanti atmosferici ed eventi sanitari rilevanti: dallo studio è emersa una associazione tra i livelli giornalieri degli inquinanti dellâaria e la mortalità per tutte le cause naturali, la mortalità e i ricoveri per cause respiratorie e cerebrovascolari. Unâaltra analisi di grande interesse sulla mortalità a Taranto dal 1970 a tutto il 2004 è quella effettuata per conto dellâIstituto Superiore di Sanità nel 2007 dalla dott.ssa Maria Angela Vigotti, del dipartimento di Biologia dellâUniversità di Pisa e dellâI f c-Cnr, sempre di Pisa. La dott.ssa Vigotti, insieme a Domenica Cavone (del dipartimento di Medicina interna e Medicina Pubblica dellâUniversità di Bari), a Antonella Bruni e Sante Minerba (entrambi dellâunità di Statistica ed Epidemiologia della Asl Taranto) e a Michele Conversano (dirigente del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Taranto), ha studiato il caso-Taranto, corredandolo di dati e cifre che lanciano ampi fasci di luce sullo stato di salute della popolazione ionica nellâultimo tre | |
Da: manu f. | 01/04/2010 09:28:14 |
il problema non è "ovviamente" il sistema operativo del vostro computer, bensì il programma che utilizzate per aprire il file. occorre avere Microsoft Excel e, se si possiede la suite 2007 salvare in formato .xls il file può comunque essere gestito anche tramite Open Office, avendo sempre l'accortezza di non salvare nel formato proprietario ma con il formato di compatibilità di excel: .xls appunto. | |
Da: POSTI IN CALABRIA | 01/04/2010 09:44:15 |
Da notizie attinte in Sede regionale, la ripartizione dei 16 posti assegnati alla Calabria è la seguente: CATANZARO 2 COSENZA 6 CROTONE 2 VIBO VALENTIA 2 LAMETIA TERME 2 ROSSANO CALABRO 2 nessun posto a Reggio Calabria. | |
Da: ... | 01/04/2010 09:46:20 |
Grazie manuf però potresti usare parole meno complicate ? Non so, fare degli esempi ? | |
Da: lafotocopiatrice | 01/04/2010 09:50:47 |
manu f è stata chiara: non tutti hanno il pacchetto office di microsoft, taluni hanno open office. in questo caso tu lavori sull'omologo excell di office, ma poi al momento di salvare premi il tasto destro del mouse due volte e salvi in word e glielo invii | |
Da: lafotocopiatrice | 01/04/2010 09:53:19 |
non in word scusa, volevo dire salvi nel formato di microsoft | |
Da: CALABRESE | 01/04/2010 10:04:45 |
grazie POSTI IN CALABRIA...finalmente! | |
Da: .... | 01/04/2010 10:20:11 |
conoscete la distribuzione dei posti nella Sicilia?... | |
Da: ... | 01/04/2010 10:34:38 |
vai a pag. 2435 post delle 15.06 | |
Da: eleonora | 01/04/2010 10:39:04 |
come sono ripartiti i posti in Toscana?Rispondete vi prego | |
Da: ... | 01/04/2010 10:42:51 |
tre quattro di qua, tre quattro di là | |
Da: posti in sicilia. | 01/04/2010 10:50:17 |
4 ct 4 pa 1 me 2 cl 2 sr 1 rg 1 en | |
Da: posti in sicilia. | 01/04/2010 10:51:00 |
forse... | |
Da: per tutti | 01/04/2010 11:05:23 |
C'è qualcuno che ancora non ha ricevuto la raccomandata? | |
Da: posti in sicilia hiiiiiii.... | 01/04/2010 11:21:23 |
9 catania 1 palermo 1 messina 1 agrigento 1 enna 1 caltanissetta 1 siracusa 1 ragusa | |
Da: ... | 01/04/2010 11:41:41 |
Sì, io non l'ho ricevuta. Speriamo oggi | |
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