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Segretario Comunale, COA III, 390 posti
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Da: ragazzi! | 18/06/2010 10:03:06 |
pensiamo a studiare che passiamo tutti, dai! | |
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Da: ... | 18/06/2010 10:19:29 |
Caro DWL, chapeau! Arguto osservatore, maestro di dialettica e sottile ironia, mi hai fatto sorridere. Ce ne fossero di corsisti come te e di professionisti a tal livello, nel mestiere che forse ci accingeremo a svolgere. Spero tu condivida anche i miei interventi e "amarose" sarcastiche considerazioni (certo che tu abbia inteso anche i bersagli dei miei riferimenti, così come io i tuoi) e...spero di avere il piacere di parlarti de visu,quelque chose d'intéressant, prima che questa danza delle vanità finisca! Buono studio! | |
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Da: ma soprattutto | 18/06/2010 10:31:44 |
questo incontro è stato casuale o causale???? :-DDDDD | |
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Da: caro DWL | 18/06/2010 11:43:28 |
MA PENSA A STUDIARE INVECE DI SPARLARE DI TUTTI, CAMERIERA! | |
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Da: zipeppo | 18/06/2010 15:33:40 |
studiate, che poi nei comuni si tirerà a campare(i) | |
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Da: scusa | 18/06/2010 20:39:34 |
DWL sei una donna? dal nome pensavo il contrario!! | |
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Da: x dwl | 18/06/2010 22:52:22 |
se tu hai così tanto tempo x guardare ciò che fanno gli atri e non pensar alla tua misera esistenza del cazzo, credo che il concorso e la prova finale non la passerai mai... x cui se veramente credi in ciò che hai scritto caccia le palle che sicuramente non hai visto che la tua firma è dwl e non il tuo insulso nome del cazzo. potrei continuare ad isultarti a lugo ma preferisco passare il mio tempo a fare altro... giocando con l'iphon, parlando a telefono, bevendo thee guardando film, invece di perdere tempo su questo forum. se fossi in te concentrerei le mie energie sulla prova finale che so sicuro tu non passerai. cordiali saluti p.s. sei pregato di scrivere il tuo nome e presentarti alle persone che hai gentilmente insultato. grazie | |
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Da: si vabbè | 18/06/2010 23:03:52 |
come farebbe a rivelare il suo nome ad un cafone come te? E poi così sgrammaticato... | |
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Da: x dwl | 18/06/2010 23:27:18 |
cafone e sgrammaticato credo che lo devi riferire al tuo caro compagno di intelletto dwl... francamente non posso utilizzare le mie conoscenza grammaticali e lessicali per risponedere ad un idiota del genere... anche se in realtà le sto sprecando, visto che sto scrivendo ad un altro idiota... povera italia che avrà tanti incompetenti... prima di assumervi dovrebbero farvi un test di qi ( x chi come te che magari non comprende è il test che serve x misurare il Quoziente Intellettivo) p.s. pregerei gli altri utenti del forum a non rispondere x polemizzare ma magari aiutarmi a trovare la vera identità del corsista spiritosone così da appianare faccia a faccia con i soggetti delle sue invettive i suoi problemi. | |
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Da: DWL | 19/06/2010 02:15:27 |
WOW! questo ha sbroccato di brutto.... E da dove esci tu, oscuro gentleman che si nascondeva fra noi miseri cafoni? Che, ti sono fischiate le orecchie? Ma chi sei? Chi ti conosce? Vediamo un pò cosa abbiamo qui: minacce, insulti, linguaggio scurrile...si si, corro subito a presentarmi ad un tipo come te!. Intanto neanche tu ti sei firmato e intanto dici che io avrei dei problemi quando con te Freud si leccherebbe i baffi. Evidentemente sei fra quegli sputa-sentenze per i quali la libertà di opinione vale solo finchè anche agli altri non venga in mente di esprimere la propria. Io ho detto la mia, che ti riassumo nel seguente inciso: Hai rotto, tu e tutti gli altri tristi figuri che sputano nel piatto in cui mangiano e per il quale vengono anche indegnamente (nel tuo caso) retribuiti, e non sto parlando solo del problema del vitto. Siete un insulto alla miseria, vi lamentate come se vi avessero incarcerato, non vi sta bene niente e, nota bene, non vi stanno bene tutti gli altri, perchè questo è il vero problema. Tu non hai capito la questione! Basta con questo buonismo del cavolo! Basta rifugiarsi sempre nella scusa che ognuno deve pensare ai fatti suoi e non badare alle follie che fa la gente come te! Il problema è il contrario. Non sono io che mi devo difendere ma sei tu, perchè io, e sono sicuro tanti altri, non vogliamo aver niente a che fare con tipi come te e, se devo proprio dirtelo francamente, io la considero un'offesa il dover avere a che fare con persone come te, condividere la stessa mensa, le stesse aule, dover sopportare il tuo finto disprezzo e la tua miserevole boria da emarginato che si è ritagliato il ruolo dell'indomito barricadero! Ti pagano, ti danno un tetto e da mangiare eppure ti permetti di criticare persino i professori che vengono a fare lezione in aula! Ma se eri tanto bravo perchè stai ancora a fare il corsista per diventare "solo" un segretario comunale??? Ma il Tar ti va stretto? Le supreme magistrature non ti stanno attendendo trepidanti? Sei così un genio incompreso che le lezioni manco le segui e poi appena finiscono ti precipiti sul campus a gettare merda su docenti che ti mangiano in testa e non saresti degno manco delle briciole! E basta, dai! HAI ROTTO!!! Io non passerò l'esame? E chissene!! La vita continua, non mi farò ricoverare per questo, mentre tu stai ad un passo dal tso a quanto vedo! E per cosa? Solo perchè ti sei sentito scoperto? Pensa quella mattina di fine luglio come sarai messo.... Se devo scegliere, qualsiasi cosa è meglio che essere come te, anche se dovesse significare non fare il segretario comunale. D'altronde, come si dice in questi casi? Ci sono cose che non hanno prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard. E credimi, non ha prezzo vederti schiumare di rabbia invocando delazioni per scoprire chi sono, d'altronde questa soddisfazione non mi sogno nemmeno di dartela. Io, come tutti gli altri, faccio parte della coscienza collettiva di quel gruppo di persone che guarda, che c'è, che si imbatte nel prossimo e a volte pensa te che prossimo! Quindi, la prossima volta che giocherai a fare il giudice dei buoni e dei cattivi, ricordati che anche tu sarai giudicato, che tu non sei sopra gli altri solo perchè così ti ha detto la mamma. Ricordati poi che ci sono persone che non si lamentano. Tutti quelli che leggono questo forum sono sicuro ne hanno conosciute al corso. Brave persone, anche meglio di quanto credessi all'inizio ora che le ho conosciute. Gente ad esempio che in aula se vuole segue, altrimenti sta zitta per non disturbare quel dannato prossimo che ha tutto il diritto di seguire la lezione, oppure studia le sue cose, o legge quello che gli pare o gioca persino con l'iphone, perchè non è mica questo il problema. Il problema è che non ammorba gli altri con le proprie frustrazioni ed i propri disagi di persona emarginata e non si mette ad inveire in piattaforma contro tizio e caio rischiando di esacerbare gli animi di "qualcuno" che potrebbe leggere e quindi risentirsi nei confronti di tutti!!! Non ti piace la lezione? E studiatela tu allora, genio del cavolo che non sei altro! E cosa dovrei dire poi di quell'altro tipo di personaggio frascatano che maltratta e mette in croce il personale della mensa perchè c'ha le manie, oppure che se la prende con le signore delle pulizie perchè fa finta di essere abituata al grand hotel?? Ma dovrei avere rispetto di questi tizi che si sfogano con la povera gente??? Ma scherziamo?? Ma andate al diavolo! Io a casa ma a questi gli auguro si, di fare i segretari, ma di trovare un paesino....e un sindaco...e una giunta...da rimpiangere coi lacrimoni la pasta fredda e quelle strane verdure ripassate che capitano a Frascati. DISCLAIMER Il/la sottoscritto/a DWL dichiara sotto la propria responsabilità che per la redazione di questo post e del precedente non sono stati utilizzati prodotti testati su animali, non è stato torto un capello a nessuno (solo un paio di zanzare ci hanno rimesso la vita), a quanto pare solo ad una persona particolarmente suscettibile è partita la zucca (ma tutto sommato l'umanità non si è persa niente), non sono stati fatti nomi o cognomi, non si è ingiuriato nessuno, ogni riferimento a cose o persone deve ritenersi frutto di fantasia (questo c'azzecca sempre), quindi, in sostanza, non venitemi a rompere le scatole se a qualcuno è venuto il mal di pancia (se lo merita) in quanto ciò che ho detto rientra nell'ambito della mia libertà di espressione. Se poi non c'è più libertà di espressione (e manco le mezze stagioni) allora chiudiamo tutto e andiamo a casa, altro che fare il segretario comunale.... | |
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Da: DWL | 19/06/2010 02:20:01 |
Per puntini puntini puntini Non lo leggo sempre il forum e qualcosa me la sarò persa. Dammi un'indicazione riguardo quali siano i messaggi di cui parli. | |
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Da: RAGAZZI | 19/06/2010 09:10:31 |
è grossa, abbiamo rintracciato l' ip di DWL, non ve lo aspettereste mai, a Roma saprete....aha aha aaha aahahaa | |
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Da: | 19/06/2010 10:19:20 |
Diciamo che senza debordare in operazioni di hacking, che non mi sembra molto legale, le esternazioni stesse restringono il campo.. Anche il profilo psicologico inizia a delinarsi meglio: se mai ce ne fosse stato bisogno abbiam capito che c'è una grande voglia di sfogarsi. Nel frattempo, nel marasma generale e con le dovute eccezioni, si sta consolidando uno dei più classici modelli di amicizia: ciò che è tuo è mio, e ciò che è mio è mio. | |
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Da: x x dwl | 19/06/2010 10:24:47 |
...ah ah ah...colpito??? AFFONDATO! Grande DWL!!! | |
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Da: x dwl | 19/06/2010 11:53:02 |
scusami allora io non comprendo il senso del tuo mess. qual'è il tuo problema con queste persone? ti impediscono di condurre al meglio la tua bieca esistenza?? e poi fidati che se ho sbroccato vuol dire che ciò che hai scrito non è una pura crazione fantastica ma si riferiscono a parsone ben precise e mi riferisco sopratutto alla "maniaca da iphon" e il "maniaco compulsivo da telefono" . per cui saresti pregato di fare le tue + umili e sentite scuse a coloro che hai offeso con il tuo sclero serale. lo potresti fare direttamete la prox settimana a frascati... magari recuperando un pò della dignità che hai perso scrivendo quelle 4 cretinate, al solo fine di guadagnare il tuo personale momento di notorietà sul web. | |
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Da: Leggendo | 19/06/2010 13:33:03 |
Leggendo questi messaggi mi rendo sempre più conto di quanta miseria e stupidità circolino tra le aule e i corridoi di quel Centro, dedidacato al PAPA buono!!! Perdere così tanto tempo a scrivere solo sciocchezze e tante cattiverie gratuite!!!! Che tristezza infinita!!!! | |
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Da: x coa3 concorrenti | 19/06/2010 15:39:16 |
invece di fare solo commenti vuoti voi che gia siete a frascati perche non ci aiutate un po a capire se finiranno i temi entro luglio?? e poi il forum è diventato un vero colabrodo di cattiverie. | |
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Da: x x DWL | 19/06/2010 15:52:49 |
ma scuse di cosa?? è un attento osservatore e ha detto solo la verità su tre persone del corso che si sono distinte unicamente per le attività ben descritte dal nostro/a collega/a....finchè si dice la verità su cose sotto gli occhi di tutti.. | |
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Da: fame | 19/06/2010 20:12:39 |
fame famefame fame | |
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Da: x x coa3 concorrenti | 20/06/2010 11:08:26 |
Ti do una notizia: da come scrivi secondo me hai poche speranze di aver passato gli scritti. E poi un "per piacere" non sarebbe male, visto che qua ci stiamo per vedere i fatti nostri e non per pensare ad altri concorsi. E' proprio vero che bastano 2 righe per capire com'è fatta una persona..... | |
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Da: dedsw | 20/06/2010 11:46:26 |
verdeschi limenati | |
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Da: X x x coa3 concorrenti | 21/06/2010 10:55:42 |
"Ti do una notizia: da come scrivi secondo me hai poche speranze di aver passato gli scritti"??????????????? Ma come cazzo scrivi tu, casomai.................. | |
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Da: a 75 | 21/06/2010 11:34:50 |
sono nuova su questo forum e vorrei preparami approfonditamente per affrontare il coa V vi ho sentito parlare di un programma che avete svolto durante il corso , qualcuno di voi potrebbe pubblicarlo sul forum per poter vedere gli argomenti da studiare meglio grazie anticipatamente a chi vorrà fare questa cortesia a chi si trova a dover ricominciare tutto da capo | |
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Da: x tutti | 21/06/2010 15:47:21 |
ragazzi sto aspettando i risultati coa 4 . vi risulta la notizia di circa 150 ammessi all'orale? se si, sapete se è vero che si consentirà l'ingresso degli idonei al futuro corso coa4? grazie | |
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Da: x tutti, a75 etc. | 21/06/2010 15:52:35 |
avete rotto i co.. ma non avete altri posti dove scrivere le vostre frasi inutili..? a noi di voi non ce ne può fregare di meno anzi speriamo vivamente che i vostri concorsi siano annullati! | |
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Da: x a75 | 21/06/2010 18:03:42 |
scusa la maleducazione dilagante. Il nostro programma ti serve a poco per l'orale. PROGRAMMA DIDATTICO SVOLTO NELLE FASI âALLINEAMENTO DEI SAPERIâ E âFUNZIONIâ 15 GIUGNO 2010 FASE DIDATTICA ALLINEAMENTO DEI SAPERI 1. Modulo I : Evoluzione dellâordinamento professionale e della disciplina degli Enti Locali 1.1. Lâevoluzione della disciplina ordinamentale degli Enti Locali. Cenni storici. 1.1.1. Dallâunità dâItalia alle riforme Bassanini A. Dallâunità dâItalia al Testo Unico del 1934 B. La disciplina contenuta nella Carta costituzionale del 1948 C. Dalla Carta costituzionale allâistituzione delle regioni D. La legge n. 142 del 1990 E. Le riforme Bassanini e il Testo Unico n. 267 del 2000 F. La stagione statutaria dopo la legge costituzionale n. 1 del 1999 1.2.1. Lâordinamento degli Enti Locali dopo la riforma del Titolo V della Costituzione A. La riforma del Titolo V e il superamento dellâordinamento degli Enti Locali B. La legge n. 131 del 2003 e la sua mancata attuazione C. Cenni sulla legge costituzionale n. 2 del 1993 e lâordinamento degli Enti Locali nelle regioni a statuto speciale D. Le proposte di riforma dellâordinamento degli Enti Locali della XV e XVI legislatura 1.2. Funzioni, identità e ruolo del segretario comunale. Cenni sugli sviluppi storici della figura del segretario comunale. 1.3. La riforma del 1997 e il primo decennio. Situazione attuale del segretario comunale e provinciale. 2. Modulo II: la Repubblica delle Autonomie 2.1. Le Autonomie locali nel nuovo sistema costituzionale. 2.1.1. Cenni sulla riforma delle autonomie locali dopo la regionalizzazione A. I problemi aperti dopo lâistituzione delle regioni ordinarie B. Principi e linee attuative della l. n. 142/1990 C. Il c.d. federalismo amministrativo ex l. n. 59/1997 2.1.2. Le principali innovazioni prefigurate con la l. cost. n. 3/ 2001 A. Lo sviluppo dellâassetto autonomistico della Repubblica B. Autonomia normativa, amministrativa e finanziaria degli Enti Locali e territoriali C. I nodi attuativi pendenti della riforma costituzionale 2.2. Lâautonomia locale come potestà statutaria e regolamentare 2.2.1. Impostazione diacronica: stato dellâarte prima del D.Lgs. n. 267/ 2000 A. Regolamenti locali nelle preleggi al c.c. B. Nella disciplina costituzionale del â48 C. Nel dibattito in Assemblea costituente D. Nella legislazione anteriore alla l. n. 142/1990 E. Dalla l. n. 142/1990 alla l. n. 265/1999 2.2.2. La disciplina nel TUEL A. Lâart. 1 comma 3 TUEL come norma di sistema B. Lâart. 6 TUEL e le altre competenze statutarie C. Lâart. 7 TUEL 2.2.3. Le novità introdotte dalla riforma del Titolo V della Costituzione A. Lettura degli art. n. 114 e n. 117, comma 6 della Costituzione B. Le conseguenze della previsione costituzionale C. Ulteriori novità introdotte nella Costituzione ed influenti sul tema D. Le funzioni proprie e la potestà normativa locale E. La potestà normativa degli altri Enti Locali 2.2.4. Le novità introdotte dalla legge âLa Loggiaâ A. Lettura dellâart. 4 l. n. 131/ 2003 2.2.5. Aspetti procedurali e di tutela A. La procedura di approvazione di Statuto e regolamenti B. Lâimpugnabilità C. La protezione costituzionale dellâautonomia locale 2.2.6. Statuto e regolamento nel sistema delle fonti A. Rapporto Costituzione / fonti locali B. Rapporto legge statale (ed atti equiparati) / Statuto â" regolamento locali C. Rapporto legge regionale / Statuto â" regolamento locali D. Rapporto fonti comunitarie / Statuto â" regolamento locali E. Rapporto Statuto / regolamento locale 2.2.7. Peculiarità dei singoli regolamenti A. Regolamento del Consiglio B. Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi C. Cenni sul regolamento di polizia locale D. Cenni regolamento disciplinante i procedimenti amministrativi (coordinamento con l. n. 241/1990) 2.2.8. Autonomia e decentramento 2.2.9. Autonomia politica e autonomia normativa 2.2.10. L'originaria configurazione restrittiva della nozione di autonomia e i suoi riflessi sulla potestà normativa 2.2.11. L'autonomia locale come potestà di autorganizzazione dell'ente territoriale 2.2.12 Lo sviluppo del potere normativo degli Enti Locali nell'ordinamento repubblicano 2.2.13 Il riconoscimento e la garanzia del potere normativo locale dopo la riforma del Titolo V 2.2.14. Autonomia normativa locale come potestà statutaria 2.2.15. Autonomia locale come potestà regolamentare 2.2.16. I contenuti dell'autonomia normativa 2.2.17. Gli effetti sugli Enti Locali della rottura rappresentata dal Titolo V 2.2.18. L'autonomia normativa locale come garanzia costituzionale del pluralismo territoriale e della piena attuazione del principio autonomistico. Il dibattito sulla carenza di garanzie giurisdizionali dell'autonomia locale 2.3. Gli organi di governo: relazioni tra organi e rispettive competenze. Le âlinee di confineâ tra i diversi organi. 2.3.1. Consiglio Comunale â" composizione e competenze 2.3.2. Sindaco â" elezioni e competenze 2.3.3. Giunta - composizione e competenze 2.4. Lo status degli amministratori locali. 2.4.1. Artt. 77-87 TUEL 2.5. Lâassetto delle funzioni e le forme di gestione associata. 2.5.1. Le funzioni degli Enti Locali A. Le funzioni degli Enti Locali: funzioni fondamentali e funzioni non fondamentali (proprie, conferite e attribuite) B. La distinzione tra funzioni fondamentali e non fondamentali alla luce del diverso regime di finanziamento (l. n. 42/2009) C. I nodi teorici sottesi allâindividuazione delle funzioni fondamentali, con particolare riferimento alla natura delle stesse nonché al ruolo dello Stato e delle Regioni in ordine alla loro determinazione D. Le funzioni non fondamentali nellâart. 118 Cost. E. I tentativi di attuazione degli artt. 117, comma 2, lett. p) e 118 Cost., con particolare riferimento allo schema di disegno di legge licenziato dal governo il 15 luglio 2009 e attualmente in corso di iter parlamentare 2.5.2. Cenni sullâevoluzione della disciplina dellâassociazionismo comunale e dei piccoli Comuni A. Dalla l. n. 142/1990 al testo unico B. I nuovi principi introdotti dalla riforma del Titolo V della Costituzione C. La l. n. 131/2003 D. I tentativi di riordino delle comunità montane E. Le indicazioni della Corte costituzionale F. Lâassociazionismo nella l. n. 42/2009 e nel tentativo di riforma dellâordinamento degli Enti Locali 2.5.3. Le forme di gestione associata A. Le forme di gestione associata previste dal TUEL â" convenzione â" consorzio â" Unione dei Comuni B. Cenni sulle gestioni associate atipiche C. La scelta delle gestioni associate 2.6. Strumenti e sedi della leale collaborazione. 2.6.1. Il principio di leale collaborazione nella giurisprudenza costituzionale 2.6.2. Strumenti di coordinamento tra livelli di governo: la commissione bicamerale integrata per le questioni regionali 2.6.3. La Conferenza Stato-regioni: organizzazione, competenze, modalità di funzionamento 2.6.4. Le Conferenze Stato-città ed unificata 2.6.5. I Cal (Consigli delle autonomie locali) 2.7. Sistemi elettorali e governo locale. 2.8. Il federalismo fiscale. Il federalismo fiscale in alcune esperienze straniere; in Italia prima e dopo il nuovo Titolo V; la transizione; il nuovo art. 119 Cost.; lâimpianto generale della legge delega n. 42/2009; strumenti istituzionali; meccanismi finanziari; il ruolo degli EE. LL. nellâattuazione; il patto di stabilità. 3. Modulo III: Lâorganizzazione dellâEnte Locale e le risorse umane. 3.1. Le fonti regolative del rapporto di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione: legge statale e normativa regionale, regolamento e contrattazione collettiva. 3.1.1. Legge 3.1.2. Contratto 3.1.3. Potestà regolamentare degli EE.LL. 3.1.4. Potere datoriale del dirigente 3.2. La contrattazione collettiva: livelli e durata della contrattazione; criteri di determinazione delle risorse; procedimento di contrattazione collettiva; ruolo e modalità della contrattazione decentrata. Il protocollo di aprile 2009. Le innovazioni della legge delega n. 15/2009 e del decreto attuativo n. 150/2009. 3.3. Cenni sulle politiche assunzionali: la programmazione triennale, i vincoli, le modalità di copertura dei fabbisogni; concorsi, progressioni e mobilità. 3.3.1. Il contenimento delle spese di personale A. Il quadro normativo B. La quantificazione delle spese di personale C. Il duplice regime (Enti Locali sottoposti o non sottoposti al patto interno di stabilità) D. Il D.l. n. 112/2008 convertito in legge 133/2008; Il DPCM 3.3.2. Cenni sulle politiche assunzionali A. I concetti di pianta organica e di dotazione organica B. Il processo di rideterminazione della dotazione organica C. La collocazione delle risorse umane nelle strutture organizzative D. Il piano triennale e annuale di fabbisogno di personale E. D.l. n. 78/2009 â" disposizioni in materia di personale degli Enti Locali 3.4. Il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi. 3.4.1. Lâorganizzazione A. Il modello di organizzazione B. I margini di autonomia 3.4.2. Il regolamento A. I principali contenuti B. Le procedure C. Le competenze D. Il rapporto con le norme di legge E. Il rapporto con la contrattazione F. Il ruolo dei dirigenti 3.5. Lâorganizzazione e la gestione delle R. U. nei piccoli Comuni e (nelle gestioni associate) nei Comuni associati. 3.6. Nozioni generali: il management delle organizzazioni pubbliche (management, leadership e cenni sugli stili negoziali). 4. Modulo IV: Dallâadempimento al risultato. La P.A. che cambia 4.1. La misurazione e la valutazione dellâazione amministrativa: la storia, lâevoluzione, lâattuale sistema. 4.1.1. La misurazione delle politiche pubbliche A. Gli obiettivi della misurazione B. Le tecniche della misurazione C. Lâorganizzazione dellâattività di misurazione 4.1.2. Valutazione e misurazione A. La misurazione come base della valutazione B. La possibilità effettiva di valutare le politiche pubbliche 4.2. La riforma Brunetta: il D.Lgs. n. 15/2009 e il decreto attuativo n. 150/2009. Impostazione generale. 4.3. Il sistema integrato dei controlli e delle garanzie. 4.3.1. Lâevoluzione dei controlli negli Enti Locali A. Lâevoluzione dei controlli negli Enti Locali e la soppressione dei controlli di legittimità B. La valorizzazione dei controlli interni di cui al D.Lgs. n. 286/1999 C. Il referto del controllo di gestione e lâinoltro alla Corte dei conti D. Le funzioni di controllo dellâorgano di revisione e le interazioni con la Corte dei conti 4.3.2. Il controllo magistratuale della Corte dei conti e la sua funzione di garanzia A. La Corte dei conti nel sistema costituzionale - funzioni fondamentali B. Lâevoluzione dei controlli della Corte dei conti: dai controlli interdittivi ai controlli collaborativi C. Il controllo sulla gestione delle Sezioni regionali di controllo e la verifica del funzionamento dei controlli interni D. Il controllo finanziario di cui allâart. 1 commi 166 e ss. della l. n. 266/2005 e le relazioni dellâorgano di revisione E. Il controllo concomitante (art. 11 l. n. 15/2009) F. Cenni sullâattività consultiva in materia di contabilità pubblica (art. 7 c. 8 l. n. 131/2003) 4.3.3. De jure condendo: la Carta delle Autonomie A. Cenni sul sistema dei controlli delineati dalla Carta delle Autonomie B. Il ruolo del segretario comunale nel sistema della Carta delle Autonomie 4.4. Il procedimento amministrativo. 4.4.1 Lâevoluzione normativa della legge sul procedimento amministrativo 4.4.2 Lâapplicazione alle autonomie locali 4.4.3 Le novità della legge n. 69/2009 4.4.4 I principi ed i criteri dellâazione amministrativa 4.4.5 Il diritto di accesso di cui agli artt. 22 e ss della l. n. 241/1990 4.4.6 La partecipazione al procedimento e la sanatoria giustiziale ex art. 21 octies 4.4.7 Gli istituti di partecipazione regolati dal TUEL 4.4.8 Lâobbligo di provvedere nella casistica giurisprudenziale 4.4.9 La disciplina del silenzio 4.4.10 I tempi del procedimento e del provvedimento 4.4.11 Lâobbligo di motivazione 4.4.12 Il responsabile del procedimento 4.5. La tutela della privacy. Lâaccesso ai documenti amministrativi: lâaccesso dei consiglieri comunali e provinciali. Il Codice della Privacy. 4.6. Nozioni generali: lâaccesso ai documenti amministrativi elettronici. 4.6.1. La dematerializzazione della documentazione amministrativa: aspetti giuridici e aspetti applicativi 4.6.2. La dematerializzazione e i flussi documentali 4.6.3. La regolamentazione dellâaccesso: la dimensione organizzativa e la dimensione tecnologica 4.6.4. Gli strumenti di regolamentazione: strumenti organizzativi, il documento programmatico sulla sicurezza e le relazioni tra accesso e privacy 4.6.5. Gli strumenti di regolamentazione: strumenti gestionali, il regolamento comunale ai fini della privacy e dellâaccesso 4.6.6. Gli strumenti di regolamentazione: strumenti operativi, la definizione delle misure minime di sicurezza 4.6.7. I profili di ruolo e le responsabilità 4.6.8. Cenni per una governance della gestione della sicurezza nellâorganizzazione comunale: processi e procedure per lâaccesso alla documentazione elettronica 4.7. Il sistema delle responsabilità: i principi costituzionali e lâordinamento vigente. La responsabilità civile. 4.7.1. I principi costituzionali A. Criteri di analisi e di inquadramento dei principi e dei valori costituzionali sottesi alle diverse posizioni soggettive B. Metodologia per lâapplicazione, nei casi concreti, della regola del bilanciamento degli interessi in presenza di posizioni soggettive conflittuali C. Casistica sulla dinamica del bilanciamento di posizioni antagoniste: la normativa del diritto di accesso ai documenti amministrativi a confronto con la tutela riconosciuta per il trattamento dei dati personali D. La normativa comunitaria e le sue implicazioni nello svolgimento dellâazione amministrativa: il regime delle direttive self executing e le conseguenze pratiche nel caso di mancato recepimento 4.7.2. La responsabilità civile A. Le diverse forme della responsabilità nellâambito della pubblica amministrazione e le tipologie dellâillecito B. La responsabilità connessa al contratto di transazione; la responsabilità per omessa custodia di beni pubblici; la responsabilità per vizi dellâatto rogato dal segretario comunale; la responsabilità nellâambito delle procedure di gara; la responsabilità per violazione delle regole del trattamento dei dati personali 4.8. La responsabilità amministrativa in generale. Cenni sulla responsabilità contabile ed il giudizio di conto. 4.8.1. La responsabilità amministrativa A. La natura della responsabilità amministrativa B. I presupposti: rapporto di servizio, condotta, elemento psicologico, nesso di causalità, danno C. La responsabilità del segretario comunale D. Le ipotesi tipizzate di responsabilità sanzionatoria E. Cenni sulle fasi del processo contabile 4.8.2. La responsabilità contabile A. La natura della responsabilità contabile B. Gli agenti contabili C. La responsabilità contabile negli Enti Locali D. La progressiva attenuazione delle differenze con la responsabilità amministrativa. Ssrr 1/2001/qm e la c.d. âresponsabilità amministrativo contabileâ 4.8.3. Il giudizio di conto A. Cenni sul giudizio di conto B. Cenni sul giudizio per resa di conto 4.9. La responsabilità penale nellâambito della Pubblica Amministrazione. 4.9.1. Introduzione allo Statuto penale della P.A. 4.9.2. Il giudice penale e lâatto amministrativo 4.9.3. Le figure delittuose: peculato, concussione, corruzione 5. Modulo V: E-Government e il Codice dellâamministrazione digitale 5.1. Illustrazione generale. Progetti di E-Government e interventi sullâorganizzazione: elementi di contesto e metodologie di gestione dei progetti di innovazione. 6. Modulo VI: Programmazione e Bilancio 6.1. Struttura del bilancio. 6.1.1. Gli strumenti di programmazione 6.1.2. Il Principio contabile n. 1 6.1.3. Lâaccertamento delle entrate 6.1.4. Lâimpegno di spesa 6.1.5. Il riequilibrio della gestione e lo stato di attuazione dei programmi 6.1.6. Lâassestamento di bilancio. Principio contabile n. 2 6.1.7. Il rendiconto di gestione 6.1.8. Il conto del bilancio 6.1.9. Lâavanzo di amministrazione. Principio contabile n. 3 6.2. Il dissesto finanziario: le disposizioni del TUEL. 6.3. Legge di contabilità e finanza pubblica n. 196/2009 approvata in riferimento alla legge n. 42/2009 sul Federalismo. 6.4. Lâarmonizzazione dei bilanci pubblici. 6.5. Lâindebitamento. 6.5.1. Le forme alternative di finanziamento degli investimenti. Nozioni 6.5.2. Gli indicatori per verificare la sana gestione finanziaria 6.5.3. Come prevenire situazioni di dissesto 6.6. Il patto di stabilità. 6.6.1. Le regole per il 2010 6.6.2. Il patto di stabilità regionale 6.7. Il ruolo delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti. FASE DIDATTICA FUNZIONI 7. Modulo VII: Le funzioni istituzionali 7.1. La funzione di assistenza agli organi: il segretario in giunta, il segretario in consiglio, il segretario e il sindaco. 7.2. Protocollo informatico e gestione documentale elettronica. 7.3. Il servizio elettorale. Nozioni generali. 7.4. Lâanagrafe e lo stato civile: immigrazione, carta dâidentità elettronica. Nozioni generali. 7.5. Cenni sul servizio statistico: lâutilizzo del dato statistico per i fini dellâAmministrazione e per la corretta lettura del territorio. La raccolta dati da parte dei Comuni. 7.6. La sicurezza locale. Le ordinanze. La nozione di sicurezza sotto i profili di polizia municipale e sicurezza pubblica. I risvolti sociali: profilo sociologico. Patti territoriali e ronde. 8. Modulo VIII: Il Governo del territorio e dellâambiente 8.1. La disciplina giuridica dellâurbanistica. La potestà pianificatoria e lâassetto istituzionale delle competenze. Gli strumenti urbanistici generali e attuativi. 8.1.1. La questione dellâordinato assetto del territorio: il concetto di pianificazione 8.1.2. La disciplina degli interessi: il piano regolatore 8.1.3. Il piano paesaggistico 8.1.4. I piani sovraordinati ed i piani sottordinati 8.1.5. Il passaggio dallâurbanistica al governo del territorio 8.1.6. Il vincolo idrogeologico 8.1.7. Il piano regolatore: legge 765/1967 8.1.8. La divisione in zone 8.1.9. La definizione di standard 8.1.10. Le opere di urbanizzazione primarie e secondarie 8.1.11. Le prescrizioni conformative della proprietà e conformative del territorio 8.1.12. I piani attuativi 8.1.13. Le sentenza della corte costituzionale 179/1999 8.1.14. La perequazione o comparto â" lo scambio edificatorio 8.1.15. Il modulo negoziale 8.1.16. La licenza edilizia 8.1.17. Le norme di salvaguardia 8.1.18. I vincoli: il fenomeno della compensazione 8.1.19. I vincoli di interesse pubblico 8.1.20. Le 3 parti del PRG: piano strutturale, piano operativo, regolamento urbanistico 8.1.21. Relazioni tra le 3 parti del PRG 8.2. Usi civici. 8.2.1. Definizione di Uso Civico e sua qualificazione giuridica 8.2.2. Normativa nazionale e regionale di riferimento 8.2.3. Procedure amministrative relative alla legittimazione ed alla liquidazione dellâuso civico 8.2.4. Trascrizione immobiliare e regime fiscale inerente la tematica dellâuso civico 8.3. La natura dei vincoli urbanistici (pre-espropriativi e conformativi) e la loro reiterazione. 8.4. I titoli abilitativi ed il relativo procedimento nel T.U. sullâedilizia; le categorie degli interventi edilizi; il regime sanzionatorio delle opere in difformità; la sanatoria ed il condono. 8.5. Lâespropriazione per pubblica utilità: fasi e presupposti. I nuovi criteri di quantificazione dellâindennità di esproprio. La problematica dellâaccessione invertita e gli atti di acquisizione sanante. Il regime speciale dellâoccupazione di urgenza. Cenni sullâappropriazione acquisitiva. 8.6. Ambiente: i beni culturali ed ambientali. Il nuovo codice dei beni culturali e del paesaggio. Nozioni generali. 8.6.1. Nozione di beni culturali 8.6.2. I beni culturali nellâart.10 e la loro tipicità 8.6.3. Tipologie di beni dichiarabili di interesse culturale 8.6.4. La tutela dei beni culturali 8.6.5. La dichiarazione di interesse culturale e i provvedimenti amministrativi di tutela. Procedimento 8.6.6. Nozioni di valorizzazione, fruizione, gestione 8.6.7. Nozione di tutela, protezione e conservazione 8.6.8. La modifica del Titolo V della Costituzione e riflessi sul riparto di funzioni in tema di beni culturali 8.6.9. Le funzioni e compiti dei soggetti istituzionali deputati alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale (Stato, autonomie territoriali, enti pubblici) 8.6.10. I beni culturali di proprietà pubblica e di proprietà privata (limitazioni alla medesima) 8.6.11. La circolazione giuridica dei beni culturali 8.6.12. Acquisti privilegiati in tema di beni culturali. La prelazione e il relativo procedimento 8.6.13. Nozione del paesaggio. Distinzioni tra la nozione di ambiente e di paesaggio 8.6.14. I beni ambientali 8.6.15. La tutela delle bellezze naturali 8.7. Il danno ambientale, la valutazione dâimpatto ambientale. 8.7.1. Il Codice dell'ambiente, principi generali A. Il principio dell'azione ambientale e dello sviluppo sostenibile 8.7.2. Il Codice dell'ambiente, parte II. Cenni A. Le procedure di valutazione ambientale strategica e di valutazione di incidenza ambientale (VIA e VAS) B. La competenza statale e regionale in materia di VIA e VAS C. Le fasi di scoping, screening, decisione e verifica di ottemperanza 8.7.3. Il Codice degli appalti, articoli 165-185 A. La procedura di VIA c.d. Speciale B. Il Codice dell'ambiente, parte VI C. I principi di precauzione, prevenzione e ripristino D. L'azione risarcitoria e l'ordinanza ingiunzione 8.8. Nozioni generali sulla tutela contro le varie forme di inquinamento: inquinamento atmosferico â" qualità dellâaria - gestione dei rifiuti. 8.9. Protezione civile: gli strumenti di intervento â" illustrazione generale. 8.9.1. Elementi normativi A. L. n. 996/1970 â" Norme sul soccorso e lâassistenza alle popolazioni colpite da calamità â" Protezione civile - definizione di protezione civile B. DPR n. 66/1981 - Regolamento di esecuzione della legge 996/1970 C. L. 225/1992 - Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile â" Definizione dei concetti di Previsione, Prevenzione, Soccorso e gestione dellâemergenza, Superamento dellâemergenza. Strutture operative e componenti del Servizio Nazionale della Protezione Civile (artt. 6 e 11). Stato di emergenza e potere di ordinanza (art. 5). Competenze del Comune ed attribuzioni del Sindaco (art. 15) D. D. Lgs. 112/1998 - Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 â" artt. 107 e 108 E. L. n. 286/2002 art. 3 8.9.2. Il ruolo del Dipartimento della Protezione Civile A. La direzione unitaria degli interventi di protezione civile 8.9.3. Il sistema di comando e controllo â" il livello nazionale, regionale e locale A. Il Comitato operativo, la Commissione Grandi Rischi B. I centri operativi: la Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.), il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS), il Centro Operativo Misto (COM), il Centro Operativo Comunale (COC) 8.9.4. Elementi di pianificazione dellâemergenza per gli Enti Locali A. Il sistema di allertamento, la rete dei Centri Funzionali (Direttiva del Presidente del Consiglio del 27 febbraio 2004) B. Definizione dello scenario C. Individuazione delle aree di emergenza e caratteristiche generali â" area di attesa, area di ricovero (centro di accoglienza), area di ammassamento dei soccorritori e delle risorse D. Lâorganizzazione del Centro Operativo Comunale (COC) â" Le funzioni di supporto E. Le principali azioni del Sindaco in caso di emergenza F. Il modello organizzativo per la gestione dellâemergenza (Direttiva del Presidente del Consiglio del 3 dicembre 2008) G. Esempi di pianificazione comunale di emergenza: elementi dei piani di emergenza di Firenze, Catania, Sarno. Il manuale operativo per la pianificazione comunale e intercomunale di emergenza (rischio idrogeologico, idraulico e incendio di interfaccia: OPCM 3606/2007) H. Lâimportanza dellâinformazione alla popolazione 8.9.5. Informativa sulle recenti emergenze: il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009 e lâesondazione del Fiume Serchio del 25 dicembre 2009 8.10. SIT: I Sistemi Informativi Territoriali. Conoscenze di base. 8.10.1. Evoluzione dei sistemi informativi A. Introduzione ai Db e relative procedure di gestione B. Le esigenze di gestione integrata C. Il SIT quale presupposto indispensabile per la gestione integrata D. Il SIT: definizione, componenti e funzionalità E. Il SIT nellâAmministrazione Pubblica: strumento di supporto alle decisioni; conoscenze, regole, verifiche 8.10.2. Le banche dati A. Definizioni: dato alfanumerico/dato geografico: georeferenziazione, sistemi di riferimento (cenni): organizzazione dei dati (modelli, strutture, formati); catalogazione e certificazione (metadata) B. Banche dati âprioritarieâ: banche dati di base âacquisiteâ da altri Enti; banche dati di base âcostruiteâ internamente C. Acquisizione e pre-elaborazione dei dati (tipologie e modalità) D. Gestione dei dati (mantenimento, aggiornamento, storicizzazione) E. Analisi dei dati (esempi di analisi spaziale) 9. Modulo IX: Lo sviluppo locale 9.1. Illustrazione generale circa il regime giuridico delle attivit? produttive. 9.1.1. Le attività produttive ed il decentramento funzionale alla luce anche della riforma costituzionale 9.1.2. Il riassetto normativo in materia di incentivi alle attività produttive 9.1.3. Il sostegno alle imprese 9.1.4. Lâimportanza del mercato del lavoro ed il suo regime giuridico 9.1.5. Gli strumenti della programmazione decentrata per lo sviluppo economico: la regionalizzazione degli strumenti 9.1.6. Le politiche di sviluppo territoriale 9.1.7. Lâindividuazione delle aree destinate ad attività industriali e la politica ambientale 9.1.8. La disciplina del commercio 9.1.9. Il turismo 9.2. SUAP. 10. Modulo X: I lavori pubblici ed i contratti 10.1. Il codice dei contratti pubblici. 10.1.1. Il sistema delle fonti comunitarie nazionali, regionali e locali 10.1.2. La giurisprudenza della Corte costituzionale 10.1.3. Lâimpostazione e le novità 10.1.4. I correttivi al codice 10.1.5. Lâambito soggettivo e oggettivo di applicazione 10.1.6. I sistemi di scelta del contraente 10.1.7. La problematica della proroga e rinnovo 10.1.8. Le offerte anomale 10.1.9. Rassegna giurisprudenziale 10.2. Le problematiche della procedura ad evidenza pubblica. 10.2.1. La lex specialis della gara 10.2.2. Interpretazione, disapplicazione e diritto sopravvenuto 10.2.3. Requisiti di partecipazione 10.2.4. Casi di esclusione e di regolarizzazione, criteri di selezione delle offerte 10.2.5. La Commissione di gara 10.2.6. Aggiudicazione provvisoria e definitiva 10.2.7. Lâaccesso ai documenti di gara 10.2.8. Rassegna giurisprudenziale 10.2.9. Lâavvalimento 10.2.10. Il subappalto 10.2.11. Lâinformativa antimafia 10.2.12. I soggetti ammessi alle procedure dâappalti (Consorzi stabili, RTI, Associazioni di volontariato, ONLUS, etc.) e le situazioni di controllo-collegamento 10.2.13. Rassegna giurisprudenziale 10.3. La finanza di progetto; le opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione. 10.3.1. La finanza di progetto A. Inquadramento generale della finanza di progetto: definizione generale; la f.p. nel diritto comunitario: il PPP istituzionale e contrattuale; la f.p. nella legislazione nazionale B. La disciplina del D.Lgs. 163/2006 (Codice dei contratti): la f.p. come species del genus concessione; le principali caratteristiche della concessione di costruzione e gestione; le norme del codice applicabili al concessionario; le procedure di affidamento previste dallâart. 153 del Codice dei contratti; la società di progetto; recesso del concessionario, risoluzione e revoca della concessione C. Problematiche giuridiche e criticità dellâistituto: le conseguenze della collocazione della f.p. nellâambito della disciplina dei lavori pubblici; la scarsa modificabilità della proposta; il ruolo dei soggetti finanziatori; corretta allocazione dei rischi e decisione Eurostat 11 febbraio 2004 10.3.2. Le opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione A. Inquadramento generale dellâistituto: definizione generale; le norme del DPR n. 380/2001 (T.U. Edilizia) e del D.Lgs. 163/2006 (Codice dei contratti) B. La recente evoluzione normativa dellâistituto: la sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea C-399/1998 del 12/07/2001; le modifiche apportate agli artt. 32 e 122 del D.Lgs. 163/2006; lâattuale disciplina: le procedure di affidamento C. Le principali problematiche giuridiche e criticità: la regolamentazione dei rapporti tra Comune ed operatori privati mediante la convenzione urbanistica; lâattività di supervisione del Comune sulla progettazione, sulla realizzazione e sul collaudo delle opere di urbanizzazione a cura degli operatori privati 10.4. Le fonti di finanziamento degli investimenti. 10.4.1. Le risorse proprie 10.4.2. Lâindebitamento 10.4.3. Mutui Cassa Depositi e Prestiti; Prestiti obbligazionari 10.4.4. Il partenariato pubblico privato 10.5. La gestione del contenzioso e gli strumenti (anche stragiudiziali) di risoluzione delle controversie. 10.5.1. I profili processuali A. Lâinteresse a ricorrere B. Gli atti impugnabili C. La difesa dellâEnte in giudizio D. Lâottemperanza alle decisioni giustiziali E. La sorte del contratto 10.6. Concordato giurisdizionale sulla sorte del contratto a seguito dellâannullamento dellâaggiudicazione. 10.7. LâAutorità di Vigilanza sui contratti pubblici (poteri e funzioni). 10.8. I lavori in economia e il cottimo fiduciario: il regolamento comunale. 10.9. La gestione del contratto. 10.9.1. Consegna dei lavori 10.9.2. Esecuzione, varianti 10.9.3. Riserve 10.9.4. Quinto dâobbligo 10.9.5. Revisione prezzi 10.9.6. Collaudo tecnico ed amministrativo 10.10. Piano triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici. 11. Modulo XI: Fiscalità locale 11.1. Principi costituzionali sullâautonomia finanziaria di Regioni ed Enti Locali. 11.2. Federalismo fiscale. Giurisprudenza costituzionale. Principi costituzionali concernenti i tributi. Potestà regolamentare degli Enti Locali. 11.3. Principali disposizioni legislative concernenti il sistema tributario degli Enti Locali. 11.3.1. Tributi locali â" esame generale della disciplina A. Analisi della disciplina dellâICI con particolare riferimento a: a. presupposto b. soggetti passivi c. fattispecie imponibili d. determinazione della base imponibile e. modalità e termini per il versamento del tributo e per la presentazione della dichiarazione f. aspetti concernenti lâattività di accertamento del tributo 11.3.2. Esame della disciplina delle imposte di scopo A. Analisi della disciplina della Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani (TARSU) e cenni alla disciplina della Tariffa di igiene ambientale (TIA) ed esame del recente orientamento della Corte Costituzionale in ordine alla natura della TIA B. Cenni alla disciplina dellâimposta comunale sulla pubblicità e del canone per lâinstallazione dei mezzi pubblicitari (CIMP) ed esame del recente orientamento della Corte Costituzionale in ordine alla natura del CIMP C. Cenni alla disciplina della Tassa per lâoccupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) e del canone per lâoccupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) ed esame del recente orientamento della Corte Costituzionale in ordine alla natura del COSAP D. Cenni alla disciplina dellâaddizionale comunale allâIRPEF 11.4. Federalismo: il difficile equilibrio tra Stato, Regioni, Enti Locali. 11.5. Il ruolo della Commissione Paritetica per il Federalismo Fiscale. 11.6. La visione dei Comuni. 11.7. La visione delle Regioni. 11.8. La visione dello Stato. 12. Modulo XII: I servizi pubblici locali 12.1. La multilevel governance nel settore dei servizi pubblici locali: il riparto dei poteri normativi e regolamentari tra Unione Europea, Stato e Autonomie. 12.2. I servizi pubblici locali tra concorrenza e autonomia organizzativa degli Enti Locali. La categoria degli interessi assunti come pubblici dall'ordinamento ai fini della qualificazione di âservizio di servizio pubblico localeâ. 12.3. L'affidamento dei servizi pubblici locali: i regimi ordinario e transitorio. 12.4. Le società a partecipazione pubblica locale: le società di gestione dei servizi pubblici locali; le società "strumentali"; le altre società. Il regime di responsabilità degli amministratori. 12.5. Le reti e gli impianti. La gestione in forma associata dei servizi pubblici locali. 12.6. I servizi pubblici locali e il bilancio degli Enti Locali. Il finanziamento dei servizi pubblici locali. 12.7. Lineamenti delle discipline specifiche di settore. 12.8. Il decentramento e le politiche sociali. Il modello di welfare disegnato dalla Legge n. 328/2000. Cenni. 12.8.1. La nuova governance interistituzionale e la sussidiarietà orizzontale 12.8.2. La programmazione e il piano di zona 12.9. La gestione dei servizi privi di rilevanza economica. 12.9.1. Il riparto delle competenze tra stato, regioni ed Enti Locali 12.9.2. Le modalità di gestione dei servizi privi di rilevanza 12.9.3. Lâaffidamento a terzi dei servizi sociali 12.10. Le relazioni giuridiche tra Enti Locali, soggetti gestori e cittadini: il contratto di servizio e le politiche di tutela degli utenti. | |
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Da: x x tutti | 21/06/2010 18:10:45 |
Il presidente della vostra commissione disse solo che avrebbero cercato di litare gli idonei a 200 per non costringere 60 persone a fare un anno di corso e rischiare di essere bocciati. Credimi che è una cosa positiva. | |
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Da: a 75 | 21/06/2010 18:11:20 |
grazie mille a chi ha esaudito la mia richiesta io sono stata fatta fuori all'orale coaIII senza comprenderne il perchè | |
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Da: x a75 | 22/06/2010 08:34:56 |
Quello che succede in questi concorsi non si può capire. E quello che avviene dopo è ancora più oscuro. | |
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Da: veramente | 22/06/2010 10:09:19 |
l'oscuro è tutto alla luce del sole. Non ci si preoccupa neppure di nascondere quello che lo decenza imporrebbe. Il motivo per cui sei stata bocciata è questo. | |
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