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Personale ATA - Terza Fascia
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Da: luc7008/07/2014 16:25:49
ATA III FASCIA:per fare una rigorosa selezione il ministero dovrebbe tenerli in prova 10 anni quelli come "fattela una canna",sai che fanno ?prima del ruolo sono lavoratori modello,quando passano di ruolo i passaggi sono questi:104,oppure tutti diventano sindacalisti e si prendono tutti i permessi possibili,fregandosene dei colleghi e se devono alzare un sacco della pattumiera pesante ti dicono :"io non lo faccio perché ho problemi alla schiena" e se gli chiedi un aiuto perché non sempre le donne ce la fanno a fare tutto da sole ti rispondono:"'hai voluto la parità ?" Se invece trattasi di a.a. il pre ruolo è simile a quanto sopra descritto,iil dopo...anche, solo che in più subentra il fattore stress e tendiniti al braccio a tutto spiano per il troppo uso le braccio al quale....appoggiano la testa per tutte le 7 ore e 12,anche quando ti rivolgono parola

Da: asilanna84 08/07/2014 16:27:25
Salve,  vorrei sapere come si quantificano i punteggi.  C'è una tabella di riferimento?
Grazie

Da: luc7008/07/2014 16:30:53
vedi su malesi

Da: luc7008/07/2014 16:32:25
ops ...madesi ata

Da: X ATA III FASCIA e LUC70 08/07/2014 16:56:30
Ho scritto io il post delle 15,46 forse hai frainteso le mie parole e non era riferito a te, il mio post era riferito a FATTI ORA UNA CANNA che credo poco al fatto che sia di ruolo perché dopo anni di sacrifici come abbiamo fatto noi non si può certo sparare a zero su precari che cercano un po' di stabilità, quanto a me ho parlato proprio qualche giorno fa all'USP sono l'unico iscritto nella 24 mesi nel profilo di cuoco e parecchi posti vacanti.... LUC70 quanto al discorso uomo o donna ci vuole solamente un po' di buon senso lavoro con CS uomini e donne, non ordinerei mai a 2 CS donne di spostare una pentola piena da 70/80kg non é una questione di parità solo se sei alta 1,60 e pesi 40 kg non puoi fisicamente fare quello che faccio io che sono 1,90 x 85 kg! Un po' di buonsenso!!!!

Da: luc7008/07/2014 17:18:34
x il piano di sopra:no, avevo capito sai che non era riferito a me ,appoggiavo semplicemente quello che avevi detto ed in riferimento a FATTI ORA UNA CANNA volevo solo descrivertelo,credimi è sicuramente di ruolo,è un classico (per alcuni di loro) ,trattare gli altri così,purtroppo dei colleghi che ti ho descritto ce ne sono ancora tanti e molte volte sono proprio quelli che danno del parassita ad altri ,ti ricordi quando si era bambini ci si diceva "chi lo dice lo sa di essere"bhè la frase è ancora attuale

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Da: X asilanna8408/07/2014 19:33:33
www.madesi.ata.it

dovrebbe essere quello il sito vedi un pò !!!!!!

Da: bidello pugliese08/07/2014 19:36:18
intanto che aspettiamo questo nuovo bando, io sto un pò al mare, buone vacanze.....estive a tutti gli ata scuola statale.

Da: cs08/07/2014 19:51:21
XTUTTO IL FORUM,QUALCUNO SU QUESTO FORUM,VOLEVA SAPERE IL MOTIVO PERCHè NON SI VEDONO PIù LE GRADUATORIE ATA DI TERZA FASCIA SU ISTANZE ON LINE,IL MOTIVO è,SONO PIù DI UN MESE CHE NON SI VEDONO,PER IL SEMPLICE FATTO CHE STANNO USCENDO LE GRADUATORIE PROVVISORIE DEGLI ATA DI PRIMA FASCIA,CREDO CHE RICOMPARIRANNO QUANDO SARANNO USCITE LE DEFINITIVE,PERCIò VERSO METà AGOSTO, COSì DOPO METà AGOSTO SI POTRANNO RIVEDERE LE GRADUATORIE DI TERZA FASCIA ATA,OVVIAMENTE VARIATE,POTETE SALIRE,STABILI O SCENDERE,DIPENDE DA OGNI SCUOLA,PURTOPPO IL PUNTEGGIO RIMANE LO STESSO,FINCHè NON ESCE IL BANDO ATA TERZA FASCIA,PENSO IL PUNTEGGIO SI VEDRà VARIATO VERSO GENNAIO 2015,SEMPRE SE RIESCONO A CONCLUDERE LA GRADUATORIA DEFINITIVA ATA DI TERZA FASCIA,AUGURI CARI FIGLIUOLI.

Da: Anggy08/07/2014 20:04:15
Ma quale invida!! X me è la prima volta ke provo, dato che mi sn laureata e aspiro ad insegnare, provare altro nn fa male! L'unico merito ke potresti avere é essere più vekkio e averci provato prima.

Da: fattela ora una canna08/07/2014 22:04:56
Siete proprio fuori strada.
Saranno le canne fumate?

Da: x asilanna8408/07/2014 22:08:56
x asilanna84

il sito giusto è

http://www.ata.madesi.it/

Da: asilanna84 09/07/2014 09:40:40
grazie

Da: surri 09/07/2014 11:06:18
quando esce il bando ?a luglio o a settembre?

Da: RosaMR87 09/07/2014 13:43:02
Grazie CS per la risposta, ero io che volevo sapere il motivo per cui non riuscivo più a vedere le graduatorie su istanze online. A questo punto mi viene da chiedere: perchè le posizioni di terza fascia possono cambiare in base alle definitive di prima fascia? Grazie

Da: vi finisce peggio del Brasile09/07/2014 13:51:10
AUGURI A TUTTI

Puntuale come l'avvicendarsi delle stagioni, si appresta ad abbattersi sulla scuola italiana l'ennesima alluvione di tagli lineari mascherata da riforma epocale.

Non è sempre facile diradare la cortina fumogena di una retorica governativa che, a suon slogan come "efficienza", "taglio agli sprechi", "punire i fannulloni", "allinearci all'Europa", intende additare all'opinione pubblica la classe docente come una piccola casta di fannulloni arretrati, non di rado ignoranti e anacronisticamente attaccati ai loro micro-privilegi.

Non sempre l'informazione nel recente passato è stata all'altezza del compito. Come non ricordare che mentre marciava la devastante riforma Gelmini (8 miliardi di tagli) si persero mesi a sproloquiare di grembiulini, voto in condotta, maestra unica e simili quisquilie.

Oggi, in tempo di renzismo rampante, smontare la retorica governativa pare ancora più difficile.

Eppure basterebbe andare a guardarsi qualche dato reale per rendersi conto che le roboanti linee guida della recentemente proclamata rivoluzione renziana puzzano di vecchio e sono condite di falso.

Partiamo dalle cose buone, almeno sulla carta.

Si dice basta, finalmente, alla teoria carnevalesca dei sistemi di abilitazione (vecchi e nuovi concorsi, ex SSIS, corsi abilitanti speciali, TFA, PAS…) che hanno creato percorsi con livelli formativi disomogenei e dato origine alle infinite guerre tra poveri che caratterizzano il mondo della scuola precaria. Ora si cambia tutto, si dice... Peccato che la proposta di corso di laurea magistrale biennale più un anno di tirocinio formativo attivo di cui si va parlando risalga al DM 249/2010 (ultimo governo Berlusconi, ministro Gelmini) approvato dopo l'improvvisa chiusura delle SSIS. Vale la pena di citare l'art. 15 comma 27 del suddetto decreto: "Le università adeguano i regolamenti didattici di ateneo alle disposizioni del presente decreto in modo da assicurare che i relativi corsi siano attivati a partire dall'anno accademico 2011/2012." Nel 2014, ancora in piena, pasticciatissima, fase transitoria, ci vengono a spacciare il vecchio per nuovo.

Per quanto riguarda l'orario da portare a 36 ore, si tratta di una provocazione grottesca peggiorativa rispetto al vecchio tentativo dell'ex ministro Profumo di innalzare l'orario di cattedra (non di lavoro effettivo) di un terzo (oggi lo si vuole raddoppiare) a stipendio invariato, in violazione (l'ennesima) di un contratto non rinnovato, tra l'altro, da ben 7 anni. E' ovvio che simili proposte strizzano l'occhio ai luoghi comuni diffusi nell'opinione pubblica: gli insegnanti italiani lavorano poco ("lavoro part time molto ben retribuito" - copyright del prof. Renato Brunetta) e godono di vacanze molto lunghe. Sono pagati meno della media europea, ma hanno un carico di lavoro inferiore, e via dicendo.

Basterebbe dare uno sguardo alle ricerche svolte da Eurydice, il network europeo che mette a confronto i sistemi scolastici dei Paesi UE per sfatare qualcuno di questi luoghi clichés.

Non è immediato riuscire a fare un raffronto relativo ai carichi di lavoro, in quanto nei diversi paesi UE vigono definizioni legali della materia molto differenziate: numero di ore di lezione, ore di lavoro complessivo (che include sia le ore di presenza a scuole che quelle di lavoro svolte a casa), numero di ore o giorni di presenza a scuola per tutte le attività, etc. Volendo perderci un po' di tempo si avrebbe la sorpresa di scoprire che i docenti italiani hanno un carico settimanale di ore di lezione in classe superiore alla media europea sia nella scuola primaria (22 contro 19,6) che nella secondaria superiore (18 contro 16,3) e praticamente identico nella secondaria inferiore (18 contro 18,1).

Se poi vogliamo fare un confronto più diretto con i nostri virtuosi cugini tedeschi, vale la pena di dare un'occhiata al documentato articolo di Antonio Cassarà su Patria del dicembre 2012.

Prendendo l'esempio della Germania, vediamo che in quel Paese gli insegnanti lavorerebbero 40 ore settimanali che "confrontate alle 18 italiane, griderebbero vendetta. Se le une e le altre fossero vere, naturalmente. Innanzi tutto in nessun Paese europeo, Italia esclusa, le ore di lezione sono di 60 minuti". In Belgio e in Inghilterra sono di 50 minuti, in Germania sono di 45. Per cui quando si dice che gli insegnanti tedeschi fanno 25 ore di lezione settimanali, si deve ricordare che in classe ci stanno 18 ore e 45 minuti". Tre quarti d'ora in più di noi pigri docenti italici.

In Germania l'orario contrattuale di lavoro "include tutte, ma proprio tutte, le attività necessarie al funzionamento della vita scolastica. Oltre all'insegnamento vero e proprio, fanno contrattualmente parte dell'orario di lavoro degli insegnanti la formazione e l'aggiornamento individuali; ogni genere di incontri collegiali; le pause; la preparazione delle lezioni; la preparazione e la correzione dei test; la partecipazione agli esami; la correzione delle prove di esame; l'organizzazione e la partecipazione alle feste scolastiche, alle uscite didattiche, ai viaggi di istruzione, ai tornei sportivi e agli scambi internazionali; l'accoglienza; la stesura delle pagelle; i contatti con le famiglie e con il territorio."

Accettare le 36 ore, dunque? D'accordo, ma intese come? Se è per allinearsi all'Europa, metto la firma sulle 40 per un contratto fotocopia rispetto a quello tedesco. Da domani.

Tra l'altro, spiega ancora Cassarà, un insegnante al primo incarico in una Realschule della Renania-Palatinato (gli stipendi in Germania variano da länder a länder) percepisce un compenso di 3.040 euro netti. Siamo un po' lontani da 1330 circa di un insegnante italiano di scuola secondaria al primo decennio di ruolo.

Si dirà che i lunghi periodi di vacanza compensano questi svantaggi. Ma è proprio vero che in Europa l'anno scolastico dura più a lungo? Sulla carta la scuola tedesca gode di sei settimane di ferie più le festività a fronte dei 32 giorni di quella italiana, ma "in realtà i giorni di lavoro effettivi per gli insegnanti tedeschi sono, come per il Belgio e molti altri Paesi europei, intorno ai 180 all'anno contro i 206 italiani". Ma guarda…

Quanto alla riduzione a 4 del numero di anni della durata della scuola secondaria superiore, il sottosegretario Roberto Reggi parla di "scelta europea", espressione che, al pari dell'ipse dixit, si usa ormai per troncare ogni tipo di ragionamento. Se poi tale "scelta europea" si basi su riflessioni di ordine pedagogico e didattico o, piuttosto, sul mero calcolo ragionieristico dei risparmi, non pare essere argomento degno di dibattito. Bene (cioè male). Chiediamoci almeno se quella evocata da Reggi sia effettivamente una scelta europea.

Secondo Eurydice, su 27 stati della UE, 12 sono quelli in cui il ciclo di studi si conclude a 19 anni (tra cui, accanto all'Italia, le virtuose Germania, Svezia e Danimarca, tanto per dire), 11 quelli in cui si conclude a 18 anni (tra cui, se vogliamo continuare nel giochetto, troviamo Grecia, Portogallo Cipro e Spagna), 3 quelli in cui è prevista una doppia possibilità di uscita (17/18 - 19 anni) a seconda che si proseguano o meno gli studi in un percorso universitario (la Finlandia delle "scuole migliori del mondo", Ungheria, Romania). Quindi, qual è , se esiste, l'Europa a cui ci vogliamo allineare?

Curiosamente non si parla mai di "scelte europee" in merito a spesa per l'istruzione in rapporto al PIL o in rapporto alla spesa pubblica, dove l'Italia, con il 9,05% a fronte del 10,84 della media europea (per non parlare del 15,05 della Danimarca) risulta tristemente ultima in classifica.

Da quando al MIUR ai pedagogisti sono subentrati i ragionieri la scuola italiana si è regalata classi sovraffollate, una riduzione delle ore di lezione e una poderosa decurtazione del fondo di istituto con il quale, per riprendere uno slogan oggi in voga, "si da di più a chi fa di più" (collaborazione con la dirigenza, commissioni, funzioni strumentali…). Cosa che, contrariamente a quanto si vuole far intendere, avviene già oggi, anche se, in molti casi, si dovrebbe parlare di mance più che di retribuzioni. Oggi i ragionieri si apprestano ad ottenere nuovi cospicui risparmi sforbiciando un anno di scuola superiore e spostando le supplenze superiori ai 15 giorni per la scuola secondaria e ai 5 per la primaria e l'infanzia a carico dei docenti interni (le altre lo sono già , ma vengono retribuite se eccedenti l'orario contrattuale). In attesa di vedere quale progetto pedagogico (se c'è) sta alla base della riduzione della durata del ciclo di istruzione (che andrebbe semmai ripensato in termini complessivi) , ci si può già ora domandare se seriamente si pensa che tappare i buchi di una lunga assenza con la frenetica rotazione del personale interno occasionalmente non in aula abbia un'utilità didattica maggiore della chiamata di un supplente esterno che alle classi scoperte può dedicarsi interamente? Una simile idea rivela disonestà intellettuale o ignoranza totale del funzionamento della scuola.

Ma i ragionieri del MIUR evidentemente ritengono che insegnare sia un po' come timbrare i francobolli: aumentando le ore di attività si aumenta la quantità di prodotto in maniera direttamente proporzionale. L'apprendimento dei ragazzi avverrebbe, invece, in maniera inversamente proporzionale: apprendi di più se studi un anno in meno. Chissà che sorpresa quando si accorgeranno che, per far fronte al maggior carico di lavoro e al maggior numero di studenti (che già oggi può superare il numero di 200 per docente), avremo un insegnamento più standardizzato e tanti bei test a crocette (sul modello INVALSI che tanto piace ai burocrati). Altro che insegnamento individualizzato!

Il sottosegretario Reggi, aprendo a un futuro momento di consultazione generale sulla proposta governativa, si augura che "venga accolta senza pregiudizi". Potrebbe ben esserlo se non si trattasse di una proposta arrogante, che ai peggiori pregiudizi sembra invece voler strizzare maliziosamente l'occhio. Se si partisse da una lettura seria, onesta e documentata del panorama della scuola italiana ed europea, un confronto costruttivo con il mondo della scuola, che lo chiede da anni, non mancherebbe di certo. Ma questo richiederebbe, per esempio, di porre nei luoghi di responsabilità persone con una profonda conoscenza del mondo dell'istruzione, delle sue dinamiche, dei suoi problemi, dei suoi punti di forza e delle sue sofferenze. E con una reale e rispettosa disponibilità al dialogo. Tutto il resto è propaganda.

"Non ho risposte a tutto" - ricorda Reggi all'Unità - " sono un ingegnere, ho in mente un modello che mutua da altre esperienze di tipo aziendale". Ecco, appunto. Non mi pare un buon modo per cominciare.

Da: infatti...........................................09/07/2014 14:52:18
giusto

Da: X vi finisce peggio del Brasile09/07/2014 15:10:39
Ottima analisi per i docenti, ma questo é un sito del personale ATA che riguarda gli AA e sopratutto i CS. Hai per caso un'analisi anche per noi ?

Da: Rent9009/07/2014 15:11:03
Salve a tutti per quanto riguarda la figura del cuoco quali sono le province consigliate e soprattutto con quale punteggio chiamano?...grazie in anticipo!

Da: luc7009/07/2014 15:26:13
RosaMR87:perché qualcuno della terza fascia passerà in prima per cui si scaleranno delle posizioni

Da: x tutti09/07/2014 15:26:50
E afa ckme sndra??

Da: johnnyg 09/07/2014 15:29:59
il bando uscirà probabilmente a settembre

Da: salvo9509/07/2014 15:46:19
Ragazzi, sono nuovo, vorrei sapere la procedura per accedere al concorso per personale ata che uscirà..
spero in una risposta  e in qualcuno che mi illumini la strada!

Da: AA IN PERMANENTE09/07/2014 16:17:58
CIAO SONO NUOVO DEL FORUM SONO UN AA DI PRIMA FASCIA A ROMA ,NON SENTITE CHIACCHERE DA BAR LA TERZA FASCIA USCIRA' A SETT/OTTOBRE PERCHE' LE SEGRETERIE IN QUESTO MOMENTO SONO STRAPIENE DA NUOVE ISCRIZIONI ,GENTE IN FERIE ECC. E MOLTO PROB. DOVRANNO ESSERE MANDATE AI PROVVEDITORATI PERCHE NOI AA SIAMO POCHI CAUSA TAGLI INDISCRIMINATI FATTI ANNI SCORSI.

Da: cs09/07/2014 17:04:47
X VI FINISCE PEGGIO DEL BRASILE,HAI SCRITTO UNA COSA GIUSTA,IL CARO RENZI PENSA CHE I DOCENTI SONO IGNORANTI,MA NON LO Sà CHE LUI ,GIANNINI E REGGI SONO PIù IGNORANTI DEI BAMBINI DELL'ASILO,IO SPERO CHE I DOCENTI SIA DI RUOLO CHE PRECARI,FACCINO UNA CONTESTAZIONE DURA CONTRO QUESTO GOVERNO RENZI,IL PIù PEGGIORE IN ASSOLUTO,ANCHE SE QUESTO FORUM E PER GLI ATA HAI FATTA BENE A SCRIVERE QUESTA COSA MOLTO INTERESSANTE,DOPO I DOCENTI SONO SICURO CHE REGGI CI PROVERà ANCHE CON GLI ATA,A REGGI MA VAI A VEDERE COME VIVE IL PERSONALE DELLA SCUOLA STATALE NEI PAESI EUROPEI,E POI ABBRACCIATI A UN WATER E DICI NON SON DEGNO DI TE,SEI SOLO UN IGNORANTE CARO REGGI,COMUNQUE GRAZIE ANCORA PER AVER SCRITTO QUESTA COSA SU QUESTO FORUM.

Da: cs09/07/2014 17:12:56
X SALVO95,POTRAI CHIAMARE UN SINDACATO DI ZONA CHE TI SPIEGHERà TUTTO,PER QUANTO RIGURDA LA SCUOLA STATALE BISOGNA AVERE 30 GIORNI DI SERVIZIO NELLA SCUOLA STATALE,OPPURE SE NON SI HANNO TRENTA GIORNI BISOGNA AVERE UNA QUALIFICA TRIENNALE.

Da: HP09/07/2014 17:35:53
x luc70: grazie

Qualcuno sà dirmi come funziona il passaggio in ruolo?
Sò che quando si è iscritti alla 3a fascia dopo 24 mesi (23 mesi e 16gg) di servizio STATALE si passa in 1a fascia; e poi?
Dalle graduatorie DI CIRCOLO E DI ISTITUTO-> si passa a quelle PEERMANENTI e dopo queste -> di RUOLO?
O come funziona?

Da: HP09/07/2014 17:40:19
x luc70: grazie

Qualcuno sà dirmi come funziona il passaggio in ruolo?
Sò che quando si è iscritti alla 3a fascia dopo 24 mesi (23 mesi e 16gg) di servizio STATALE si passa in 1a fascia (come AT,AA); e poi?
Dalle graduatorie DI CIRCOLO E DI ISTITUTO-> si passa a quelle PEERMANENTI e dopo queste -> di RUOLO?
O come funziona?

Da: HP x luc 7009/07/2014 17:47:01
luc70:

sei un AA?o conosci qualcuno che ha lavorato con quel punteggio che mi hai detto?

Da: Butterfly71 09/07/2014 18:17:04
x HP
Più o meno... ma tra l'essere in 1^ fascia e il passare di ruolo di solito ci vogliono anni e anni!!!
Comunque la differenza sostanziale tra la 3^ fascia e la 1^ è che, mentre la 3^ esiste solo come graduatoria di istituto, la 1^ è anche provinciale, cioè gli Uffici Scolastici Provinciali la utilizzano per il conferimento sia dei ruoli che delle supplenze annuali sui posti rimasti liberi (30/6 e 31/8).
In alcune province (poche!) vengono convocati annualmente tutti gli aspiranti, ma nella maggior parte delle province anche chi è in 1^ fascia purtroppo può restare senza supplenze; a quel punto può sperare nelle supplenze temporanee che le singole scuole attribuiscono iniziando a chiamare i candidati inseriti nelle corrispondenti graduatorie di 1^ fascia di istituto.
Ogni anno (almeno fino ad oggi) la 1^ fascia viene aggiornata e così chi ha maturato i 23 mesi e 16 giorni può inserirsi, mentre chi è già inserito e ha lavorato può aggiornare il punteggio e salire in posizione utile per avere infine il tanto agognato ruolo.

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