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Concorso INAIL, 404 posti
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Da: nooooooooo07/09/2009 12:32:14
non ce la farò mai.........
Rispondi

Da: x valeria e ammessa07/09/2009 12:39:13
tutela per i tecnopatici?di che si tratta?
Rispondi

Da: chiocciola07/09/2009 12:41:06
ciao a tutti,un salutino veloce!
Rispondi

Da: mary07/09/2009 12:43:05
oggi sono più depressa del solito......è possibile che con tutto quello che ho da studiare nn riesco più a stare sui libri....mi viene da piangere....senza contare che la mia piccolina (2 mesi) oggi si lamenta in continuazione e si tranquillizza solo tra le mie braccia. La grande (2 anni e mezzo ) invece sta dai nonni, come ogni giorno ormai e questa cosa mi fa troppo soffrire.....nn vedo l'ora che finisca tutto....buono studio a tutti
Rispondi

Da: lisa07/09/2009 12:48:18
sriminanti uguale cause di giustificazione giusto???
Rispondi

Da: Ammessa07/09/2009 12:49:34
La tecnopatia è la malattia professionale.  X mary: coraggio, se ti può "consolare", io ho problemi seri con papà anziano. I bimbi, almeno, danno gioia, cara.
Rispondi

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Da: forza mary07/09/2009 12:58:12
mi fai tanta tenerezza...divisa tra l'impegno per lo studio e le attenzioni per le bimbe...un pò a ciascuno e sembra di non dare abbastanza nè all'uno nè alle altre.
Per noi donne è sempre più dura, ma abbiamo risorse inesauribili!
Il mio consiglio è di semplificare quanto più ti è possibile, riduci ai passaggi essenziali, schematizza al massimo. Ricorda si ripassare i principi generali per ogni materia. Sono una specie di jolly che puoi utilizzare in quasi tutti gli argomenti e che ti consente di argomentare anche in modo critico. Magari, sistema la tua bimba accanto a te, così se si sveglia o piange puoi tranquillizzarla subito.
FORZA E CORAGGIO!

Rispondi

Da: sicilia07/09/2009 13:19:45
leggo i post sul diritto di scipero..

nn so in quale materia abbiano fatto la domanda ma è trattato nel libro dei temi inail della simone come tema di legislazione sociale....
Rispondi

Da: formica07/09/2009 13:23:25
Ma quali sarebbero le normative europee???
Rispondi

Da: Stefy07/09/2009 13:26:47
Io non capisco una cosa: alla luce delle interrogazioni di Luglio si era detto che la Commissione non scendeva nei particolari, che era ben disposta e quant'altro, a tal punto che si sono presi in considerazione i last minute in virtù del principio" basta non fare scena muta" Ste domande cosi particolari ed insidiose,dimostrano il contrario, dovremmo quindi studiare sui testi universitari?Mi sa che siamo combinati peggio dei poveri luglini.....
Rispondi

Da: DATE ORALI07/09/2009 13:27:55
RAGAZZI SCUSATE

CI SONO NOVITA'

SU DATE E CONVOCAZIONI?

A CHE LETTERA E A QUALE GIORNO

SONO ARRIVATE LE RACCOMANDATE?

THANK YOU VERY MUCH

BYE BYE
Rispondi

Da: per date orali07/09/2009 13:36:11
sono arrivate al 7 ottobre con lettera FU se non erro
Rispondi

Da: Perplessa 07/09/2009 13:43:05

Cara mary, è così che va... Non preoccuparti. Quello che provi è normale. Non puoi pretendere di fare quello che facevi una volta. Sai quante volte mio figlio grande (cinque anni) si è svegliato all'alba vanificando in parte le mie alzatacce. O la sera il piccolo non si decideva a dormire se non in braccio a me... Ti capisco e ti dico senza solo ad andare aventi.
Se vuoi ci sentiamo in privato monnalisa23@yahoo.it

Rispondi

Da: 36 gradi allombra07/09/2009 13:48:12
x stefy
...magari sarà perchè voi avete avuto come minimo un mese e 10 giorni in più per studiare?...
Rispondi

Da: mary07/09/2009 13:52:16
grazie ragazze per il vostro sostegno, ma  OGGI è GIORNATA NERA, mi sono bloccata non riesco ad andare avanti.....neanche con la ripetizione.....non ricordo più niente
un bacio a tutte
Rispondi

Da: mary07/09/2009 13:55:18
per perplessa: grazie ti scriverò di sicuro;
per ammessa: mi spiace per tuo padre spero che la situazione migliori.
un bacio
Rispondi

Da: x mary07/09/2009 13:55:34
a chi lo dici..anche io oggi sono talmente angosciata che 1groppo in gola mi permette di concentrarmi come vorrei..

x PERPLESSA:
hai saputo il tuo voto?non te lo chiedo x essere indiscreta,ma semplicemente x capire come si comporti la commissione in caso di omessa risposta ad 1domanda..grazie
Rispondi

Da: Perplessa 07/09/2009 14:19:35
La Sig.ra Piano mi ha confermato poco fa 22. Sono dispiaciuta ma serena. Ho fatto tutto quanto era nelle mie possibiltà, tra lavoro, figli e casa. Tenete anche presente che, anche se ho tradotto, correttamente l'articolo in inglese, la lettura è stata da brivido. Anche questo ha inciso. Forse nessuno ha detto che 
Dott. Fanti conosce l'inglese.
Rispondi

Da: Carmen07/09/2009 14:41:40
MA COSA E COMPITI DELLE ASSISTENTI SOCIALI ALL'INPS E NORME DI PREVENZIONE IN MATERIA EUROPEA A COSA SI RIFERISCE PER NON DIRE ANCHE LA CONFERENZA STATO REGIONI MA VERAMENTE COSTITUZIONALE PURO E DURO MA SONO IMPAZZITI
Rispondi

Da: x perplessa07/09/2009 14:49:38
caspita:hai preso 22 solo x aver toppato 1domanda?ragazzi/e a me sambra assurdo1comportamento simile della commissione..avendo risposto benissimo alle altre domande,è mai possibile che tolgano 8 punti solo x 1domanda sbagliata?!?!?!?!?!!?
Rispondi

Da: *Valeria*07/09/2009 14:54:13
io spero che per le assistenti ci sia stato uno sbaglio nella scrittura, e volevano l'assistenza sociale, ma solo chi era lì quel giorno ce lo può confermare...
per la normativa europea io sui libri non trovo nulla...
la conferenza stato regioni ci può stare tranquillamente...

mi spiace per Perplessa, non mi pare proporzionale il voto solo per una risposta sbagliata e per la lingua... ma la vittoria più grande l'hai avuta con te stessa!

volevo chiedere: a che ora termina la seduta della mattina e quella del pomeriggio?
Rispondi

Da: Carmen07/09/2009 14:58:02
PER VALERIA MA SEI SICURA CHE L'ORDINE DELLE DOMANDE SIA QUELLO DATE PUBBLICATO SCUSAMI MA LE DOMANDE FATTE A PERPLESSA ALLA QUALE MANDO UN FORTE ABBRACCIO, STA TRANQUILLA CHE CE LA FARAI ERANO:

AUTORIZZAZIONE E CONCESSIONI
COMPITI DELL'INAIL IN MATERIA DI SICUREZZA E IGIENE (D. LGS. 38/2000 E T.U. SICUREZZA)
NULLITA ED ANNULLABILITA
LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE
PRINCIPI GENERALI DEL BILANCIO MA NON E' CHE TI DANNO LE DOMANDE MISCHIATE.

INOLTRE OSSERVO CHE DA QUANTO PUBBLICATO SEMBREREBBE CHE IL DIRITTO DI SCIOPERO FOSSE LA DOMANDA LEGISLAZIONE MA POSSIBILE SI E' DIRITTO SINDACALE ?????
Rispondi

Da: *Valeria*07/09/2009 15:01:23
Carmen non so che dirti, il file mi è stato inviato così come ve l'ho riportato... non le ho prese direttamente io... è una conoscenza de relato
Rispondi

Da: mika07/09/2009 15:06:03
mi unisco al coro di chi non riesce a studiare, ma non per cattiva volontà, bensì per difficoltà a concentrarmi a causa di motivi vari... il problema è che anche quello che ho fatto mi sembra così nebuloso... mancano ormai pochi giorni e ho ancora tanto da fare... mi sembra di essere impatanata nelle varie materie e di non cavarne nulla... sono davvero giù.
Rispondi

Da: nemo07/09/2009 15:10:59
per perplessa,
mi dispiace cerca di non prendertela, potevi essere più fortunata ma purtroppo è andata cosi! succede! consolati riposando e godendoti i tuoi bambini vedrai che tutto riprenderà la giusta dimensione. pensa che tu vali molto di più del voto che degli estranei ti hanno dato avendoti di fronte solo pochi minuti, e comunque avere l'idoneità vedrai che servirà, magari non subito ma servirà.............  
Rispondi

Da: x perplessa07/09/2009 15:14:31
purtroppo credo,alla luce del tuo esame,che la commissione penalizzi particolarmente le risposte poco corrette in LEGISLAZIONE/Inail..oltre al solito discorso dell'inglese...cmq ragazzi/e,se dopo solo 1giorno di ripresa degli orali,tutte queste info mi stanno demoralizzando tanto,non oso immaginare come vivrò i giorni futuri!:((((((((
Rispondi

Da: Carmen07/09/2009 15:17:26
x TUTTI NORMATIVA EUROPEA IN MATERIA DI PREVENZIONE. BISOGNERA' STUDIARE PURE QUESTO:
LA TUTELA CONTRO I RISCHI PROFESSIONALI IN EUROPA

1. Contesto di riferimento europeo
a) Trattati costitutivi dell'Unione Europea e delle Comunità europee
(art. 136 del Trattato consolidato istitutivo dell'Unione Europea e delle Comunità Europee)
I Trattati costitutivi dell'Unione Europea (UE) prevedono che "la Comunità e gli Stati membri... hanno come obiettivi... il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro."
(art. 137 del Trattato)
Per perseguire questo obiettivo "la Comunità sostiene e completa l'azione degli Stati membri ... nel miglioramento dell'ambiente di lavoro per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori. "
A tale scopo il Consiglio dell'Unione Europea:
"può adottare misure destinate ad incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri dell'UE attraverso iniziative volte a migliorare la conoscenza, a sviluppare gli scambi di informazioni ed migliori prassi, a promuovere approcci innovativi ed a valutare le esperienze fatte, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri";
"può adottare - mediante direttive - le prescrizioni minime applicabili progressivamente, tenendo conto delle condizioni e delle normative tecniche esistenti in ciascuno Stato membro. Tali direttive evitano di imporre vincoli amministrativi, finanziari e giuridici di natura tale da ostacolare la creazione e lo sviluppo di piccole e medie imprese".
Tali disposizioni comunitarie "non compromettono la facoltà riconosciuta agli Stati membri di definire i principi fondamentali del loro sistema di sicurezza sociale e non devono incidere sensibilmente sull'equilibrio finanziario dello stesso".

(art. 140 del Trattato)
"Per conseguire gli obiettivi indicati nell'art. 136 del Trattato (il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro), la Commissione Europea incoraggia la cooperazione tra gli Stati mèmbri e facilita il coordinamento della loro azione in tutti i settori della politica sociale, tra cui... la protezione contro gli infortuni e le malattie professionali.
A tale fine la Commissione opera a stretto contatto con gli Stati membri mediante studi e pareri ed organizzando consultazioni...".
SINTESI:
Le Direttive comunitarie possono essere emanate solo per il miglioramento dell'ambiente di lavoro, per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Le Direttive comunitarie non possono essere emanate in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
b) Legislazione europea in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Il 12 giugno 1989 è stata adottata la Direttiva 89/391/CEE, con l'obiettivo di assicurare una migliore protezione dei lavoratori sul posto di lavoro, tramite provvedimenti di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nonché tramite l'informazione, la consultazione, la partecipazione equilibrata e la formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti. La direttiva quadro funge da base per altre direttive c.d. particolari, incentrate su temi più specifici.
Trasposizione della direttiva 89/391/CEE (salute e sicurezza sul lavoro) in diritto nazionale nei seguenti Stati membri: 
Germania - 1996;
Spagna - 1995;
Francia - 1991;
Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord - 1992;
Italia (d.lgs. 626/94) - 1994.
2. Cenni sul sistema di assicurazione infortuni e sulla prevenzione di infortuni e malattie professionali
a) Germania (anno di istituzione della tutela: 1884)
Organizzazione:
La Germania è il primo Paese al mondo nel quale è stata introdotta l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
L'assicurazione è gestita da organismi di diritto pubblico nei tre macrosettori dell'industria, dell'agricoltura e del settore pubblico. La governance degli organismi assicuratori è esercitata da consigli d'amministrazione nei quali siedono rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori.
In Germania l'Istituto di assicurazione infortuni gestisce tutti i tre ambiti della tutela contro i rischi professionali, e cioè:
la prevenzione di infortuni e malattie professionali; le cure mediche e riabilitative con proprie strutture ospedaliere altamente specializzate (c.d. Unfallklinik) che erogano cure d'urgenza e trattamenti specializzati per infortuni anche gravi. La volontà di restituire il lavoratore infortunato a condizioni di vita e di lavoro le migliori possibili si traduce nell'offerta di servizi ulteriori (similmente a quanto avviene in Italia a cura dell'INAIL): aiuti all'orientamento ed alla riconversione professionale, finanziamenti per l'adattamento degli spazi all'interno dell'abitazione del lavoratore; l'indennizzo economico conseguente al verificarsi dell'infortunio o della malattia professionale.
Rischi assicurati:
infortunio sul lavoro; infortunio in itinere; malattia professionale.
Lavoratori assicurati:
tutti i lavoratori subordinati (compresi i marittimi); lavoratori in formazione o con contratti di apprendistato: alcune categorie di lavoratori autonomi; studenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle università; agricoltori; dipendenti pubblici.
Prestazioni erogate:
indennità per inabilità temporanea; rendita per inabilità permanente; prestazioni per superstiti; cure mediche ed odontoiatriche nelle strutture ospedaliere degli Istituti di assicurazione infortuni; aiuti alla riconversione professionale del lavoratore infortunato.
Finanziamento dell'assicurazione infortuni:
I premi assicurativi, come in Italia, sono a carico esclusivo dei datori di lavoro.
Prevenzione:
La prevenzione è considerata, in Germania, strategica. Ma strategica è anche la sinergia tra i tre aspetti essenziali della tutela dei rischi professionali: la prevenzione, appunto, la riabilitazione e l'indennizzo monetario.
In Germania, un solo organismo, e cioè l'Istituto di assicurazione infortuni, gestisce queste tre fasi, al fine di:
garantire un'efficace applicazione del sistema di tutela ed un risparmio sui costi di gestione; offrire una presa in carico globale degli interessi del lavoratore: prima che questi si infortuni ovvero, successivamente all'infortunio, durante la fase delle cure mediche o riabilitative e, infine, col necessario sostegno economico, attraverso il pagamento della rendita.
Per quanto attiene la prevenzione, nel solo settore dell'industria circa 4.300 funzionari (tra professionisti, tecnici, ispettori ed amministrativi) sono assegnati a compiti di prevenzione. L'obiettivo è quello di prevenire per evitare di indennizzare: risparmiano i datori di lavoro, ma risparmiano anche la collettività e l'infortunato (e la sua famiglia), se si riesce ad evitare l'infortunio.
Compito degli ispettori e dei tecnici non è solo quello di effettuare controlli, ma anche di offrire consulenza alle imprese, formando i responsabili della sicurezza delle stesse aziende. Gli Istituti di assicurazione infortuni possono anche emettere delle norme prescrittive e coercitive per le imprese in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Se le aziende non si conformano a queste disposizioni, esse vengono sanzionate dagli ispettori degli Istituti di assicurazione infortuni.
b) Spagna (anno di istituzione della tutela: 1900)
Organizzazione:
In Spagna l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali è gestita dalle Mutuas, che sono associazioni di diritto privato, senza fine di lucro, di emanazione datoriale. Le Mutuas sono quindi organismi privatistici che gestiscono compiti pubblicistici, vale a dire una branca della sicurezza sociale. Sono poste sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro spagnolo. Il numero delle Mutuas spagnole è attualmente di 22, essendo intervenuta nel corso degli anni una loro sensibile riduzione. Ogni datore di lavoro può liberamente scegliere tra una di queste Mutuas l'organismo col quale assicurarsi contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Le Mutuas sono associate in un organismo denominato AMAT (Asociación de Mutuas del Trabajo).
Rischi assicurati:
infortunio sul lavoro; infortunio in itinere; malattia professionale.
Lavoratori assicurati:
tutti i lavoratori subordinati; (dal 2004) i lavoratori autonomi che desiderino assicurasi con le Mutuas.
Prestazioni erogate:
indennità per inabilità temporanea; rendita per inabilità permanente; prestazioni per superstiti; cure mediche negli Ospedali e nei Centri ambulatoriali delle Mutuas ovvero negli ospedali pubblici del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) spagnolo, in regime di convenzione con le Mutuas.
Finanziamento dell'assicurazione infortuni:
I premi assicurativi, come in Italia, sono a carico esclusivo dei datori di lavoro.
Prevenzione:
Le Mutuas svolgono due tipi di attività in materia di prevenzione:
il primo, che rientra nell'ambito del sistema di sicurezza sociale, consiste nell'effettuazione di studi sulla salute e sicurezza sul lavoro, nella promozione di scambi di informazioni e di esperienze, nella realizzazione di campagne di informazione per accrescere la sensibilizzazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro; Il secondo, al di fuori del sistema di sicurezza sociale, prevede che le Mutuas possano gestire il Servizio di prevenzione protezione, di cui alla direttiva 89/391/CEE per conto di imprese che decidano di esternalizzare questo adempimento. A partire dal 2005, lo Stato spagnolo ha imposto alle Mutuas di costituire degli organismi separati per la gestione di questi Servizi di prevenzione e protezione. Si è dato, pertanto, vita a società a responsabilità limitata, la cui proprietà è al 100% delle Mutuas.
Sempre in materia di prevenzione, è in questo momento all'esame del Parlamento spagnolo un disegno di legge per l'istituzione di uno "Statuto del lavoratore autonomo", nel quale sono previste tutele, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per questa particolare categoria di lavoratori, non rientrante nell'ambito di applicazione della legge spagnola 31/95, che è quella che ha trasposto la direttiva europea 89/391/CEE.
c) Francia (anno di istituzione della tutela: 1898)
Organizzazione:
L'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei lavoratori dipendenti è gestita dalla CNAMTS (Cassa Nazionale Assicurazione Malattia per i lavoratori subordinati). Questo organismo gestisce - in modo separato - l'assicurazione malattia, da un lato, e l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, dall'altro. In modo separato significa che esistono nella CNAMTS due consigli d'amministrazione separati, uno per ciascuna delle due branche e che le due gestioni economico-finanziarie sono autonome e sono tenute rigorosamente separate in bilancio.
L'organizzazione prevede tre livelli territoriali:
Il primo, a livello nazionale, con la CNAMTS che gestisce i fondi della branca assicurazione infortuni e malattie professionali; che definisce le politiche strategiche di prevenzione e coordina i due livelli territoriali inferiori; Il secondo, a livello regionale, dove la CRAM (Cassa Regionale Assicurazione Malattia) gestisce le attività di prevenzione e quelle relative alla tariffa dei premi (quel sistema, cioè, grazie al quale si determina l'importo che deve essere pagato dalle imprese per ottenere la copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali); Il terzo, a livello provinciale, dove la CPAM (Cassa Primaria Assicurazione Malattia) gestisce i rapporti coi lavoratori (loro iscrizione nei registri ed erogazione delle prestazione). La CPAM è altresì competente per la riabilitazione del lavoratore infortunato.
La natura giuridica della CNAMTS è quella di un organismo di diritto pubblico. Le CRAM e le CPAM sono, invece, organismi di diritto privato che esercitano un servizio pubblico.
Rischi assicurati:
infortunio sul lavoro; infortunio in itinere; malattia professionale.
Al premio assicurativo, determinato in base alla tariffa, e cioè in base al rischio dell'attività lavorativa esercitata, viene aggiunta un'addizionale che serve a finanziare gli oneri per il pagamento delle prestazioni erogate a causa di infortuni in itinere.
Lavoratori assicurati:
tutti i lavoratori subordinati; studenti delle scuole tecniche od altri studenti che effettuano lavori pratici o stages.
Si tratta del 60% della popolazione attiva che è occupata nei settori dell'industria, del commercio, e dei servizi. Altre categorie di lavoratori sono tutelati da regimi speciali ovvero possono affiliarsi, su base volontaria, la regime generale dei lavoratori subordinati.
Prestazioni erogate:
indennità per inabilità temporanea; rendita per inabilità permanente; prestazioni per superstiti; cure mediche nelle strutture pubbliche o private a scelta del lavoratore con un tetto di spesa prefissato dallo Stato. Stesso sistema per le cure riabilitative.
Finanziamento dell'assicurazione infortuni:
I premi assicurativi, come in Italia, sono a carico esclusivo dei datori di lavoro.
Prevenzione:
La prevenzione è parte integrante del sistema di tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Le CRAM hanno come compito quello di informare, formare, dare consulenza, effettuare studi e ricerche e realizzare controlli presso le imprese. A tale scopo le CRAM sono dotate di risorse umane s strumentali ad hoc, tra cui un numero consistente di ingegneri e tecnici che offrono consulenza alle aziende ed eseguono controlli.
Il 12 marzo 2007 è stato firmato in Francia un protocollo d'intesa tra le associazioni datoriali ed i sindacati che mira a:
migliorare le condizioni di indennizzo dei lavoratori infortunati; rendere più efficace ed incentivare la prevenzione dei rischi professionali, soprattutto nelle PMI (piccole e medie imprese); migliorare il reinserimento sociale e professionale del lavoratore infortunato o affetto da malattia professionale; aumentare il livello delle prestazioni economiche per inabilità permanente.
Secondo fonte sindacale, la Confindustria francese avrebbe stimato in 400 milioni di euro i costi delle misure che verranno introdotte, che saranno coperti da un aumento dei premi a carico dei datori di lavoro, se necessario.
 
d) Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord (anno di istituzione della tutela: 1897)
Organizzazione:
Non esiste un Istituto assicuratore contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Esiste un sistema pubblico di base, gestito dal Ministero del Lavoro e delle Pensioni (Department for Work and Pensions), che eroga delle indennità in caso di infortunio o malattia professionale.
Il lavoratore può chiedere comunque, in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, un risarcimento al datore di lavoro. Per essere certi che i datori di lavoro siano in grado di pagare l'indennizzo al lavoratore infortunato e che abbia contratto una malattia professionale, una legge del 1969 obbliga tutti i datori di lavoro a stipulare una polizza di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali presso una compagnia privata d'assicurazione.
Rischi assicurati:
infortunio sul lavoro; malattia professionale.
Lavoratori assicurati:
tutti i lavoratori dipendenti che paghino imposte dirette (cioè in pratica tutti i lavoratori subordinati); i lavoratori autonomi non hanno diritto alla tutela di base dello Stato e devono ricorrere alla copertura offerta dalle compagnie private di assicurazione.
Prestazioni erogate:
indennità per inabilità temporanea; rendita per inabilità permanente; cure mediche gratuite.
Finanziamento dell'assicurazione infortuni:
le prestazioni economiche di base erogate dallo Stato sono finanziate con la fiscalità generale; il datore di lavoro è comunque obbligato a stipulare una polizza di assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali con una compagnia privata d'assicurazione. Il premio assicurativo è a suo totale carico.
Prevenzione:
La prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali è esercitata da un organismo pubblico, posto sotto il controllo del Department for Work and Pensions, denominato HSE (Health and Safety Executive). Nel Consiglio d'Amministrazione siedono rappresentanti delle parti sociali (datori di lavoro e sindacati).
Nel 2000 è stata varata una Strategia della durata di 10 anni denominata Revitalising Health and Safety. La Strategia, il cui obiettivo è migliorare la salute e sicurezza sul lavoro, consta di tre elementi:
una serie di obiettivi di miglioramento; una strategia in 10 punti; 44 punti di azione per migliorare la salute e sicurezza.
Obiettivi dichiarati erano:
riduzione del numero di giornate perse per infortuni o malattie professionali del 30% entro il 2010; riduzione del tasso di incidenza degli infortuni mortali o gravi del 10% entro il 2010; riduzione del tasso di incidenza delle malattie professionali del 20% entro il 2010; raggiungere tali obiettivi almeno del 50% entro il 2004.
Le verifiche effettuate dall'HSE consentono di dire che al 2004 l'obiettivo 1.) poteva dirsi possibilmente raggiunto; l'obiettivo 2.) non raggiunto; l'obiettivo 3.) probabilmente raggiunto.
Verifiche condotte nel 2006 consentono di dire che per quanto riguarda l'obiettivo 1.) si ritiene che la situazione sia in linea col probabile raggiungimento dell'obiettivo al 2010. Con riferimento all'obiettivo 2.) non si è in linea col suo raggiungimento al 2010, anche se il numero di infortuni gravi si è ridotto nel corso dell'ultimo biennio. Per quanto riguarda l'obiettivo 3.) si ritiene che la situazione sia in linea col suo raggiungimento al 2010.
Sempre nel 2004 è stato varato un ulteriore Piano d'azione denominato "Una strategia per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in Gran Bretagna fino al 2010 ed oltre".
e) Italia (anno di istituzione della tutela: 1893 su base volontaria, 1898 obbligatoria)
Organizzazione:
L'INAIL è un Istituto di diritto pubblico che gestisce l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro ed è posto sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
L'INAIL gestisce la copertura assicurativa per la quasi totalità dei lavoratori; esistono due regimi speciali per particolari categorie di lavoratori, gestiti da altri due organismi:
IPSEMA (ente di diritto pubblico) per i marittimi; ENPAIA (fondazione di diritto privato) per i dirigenti e gli impiegati del settore agricolo.
L'INAIL svolge altresì attività nel campo della prevenzione, della riabilitazione e del reinserimento sociale e professionale del lavoratore infortunato od affetto da malattia professionale, anche tramite la fornitura di protesi ed altri presidi nei propri Centri ed attività di prevenzione insieme ad altri soggetti.
L'INAIL svolge, infine, attività di vigilanza che si estrinseca in:
Verifica della regolarità contributiva; Individuazione del lavoro sommerso od irregolare.
I funzionari dell'INAIL occupati in attività di vigilanza sono circa 500 e svolgono la loro azione in coordinamento con altri Enti (Ispettorato del Lavoro, INPS, Guardia di Finanza).
NB: Il controllo sul rispetto delle norme di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro è di competenza delle Regioni e del sistema sanitario nazionale (ispettori ASL).
Rischi assicurati:
infortunio sul lavoro; infortunio in itinere; malattia professionale.
Lavoratori assicurati:
lavoratori subordinati (INAIL); lavoratori in formazione o con contratti di apprendistato (INAIL); lavoratori parasubordinati (INAIL); operai agricoli e coltivatori diretti (INAIL); dirigenti (INAIL); sportivi professionisti dipendenti (INAIL); casalinghe (INAIL); artigiani (INAIL); dirigenti ed impiegati agricoli (ENPAIA); marittimi delle acque interne (INAIL); marittimi (IPSEMA).
Prestazioni erogate:
indennità per inabilità temporanea; rendita per inabilità permanente; prestazioni per superstiti; cure mediche ambulatoriali in regime di convenzione colle Regioni; cure termali e soggiorni climatici; protesi ed altri tipi di presidi; aiuti all'abbattimento delle barriere architettoniche; sostegno al reinserimento sociale e professionale del lavoratore infortunato.
Finanziamento dell'assicurazione infortuni:
I premi assicurativi sono a carico esclusivo dei datori di lavoro.
Prevenzione:
In Italia la prevenzione degli infortuni sul lavoro e della malattie professionali è esercitata da una pluralità di organismi (ISPESL, Istituto Italiano di Medicina Sociale - IIMS, ASL, Vigili del Fuoco, Ministero del Lavoro, Ministero della Salute, INAIL). La salute sul lavoro è inoltre una competenza affidata dalla Costituzione alle Regioni.
Compiti dell'INAIL in materia di prevenzione sono quelli di informazione, formazione, consulenza, assistenza e sostegno alle imprese.
Consapevole dell'importanza di sensibilizzare anche i giovani (i lavoratori del domani) alle tematiche della sicurezza  e salute sul lavoro l'INAIL opera per realizzare, in collaborazione col Ministero dell'Istruzione, un collegamento stabile ed organico tra la scuola ed il mondo del lavoro.
NB: in Germania e Spagna, gli Istituti di assicurazione infortuni dispongono di ospedali; in Italia, l'INAIL disponeva nel passato di una rete di ospedali, i CTO.

CHE STRESS!!!!! SPERO ESSERVI STATA DI AIUTO
FORZA!!!!!
Rispondi

Da: Carmen07/09/2009 15:18:45
VADO A PRANZO
MERITATO CREDO!!!!.
A DOPO
Rispondi

Da: *Valeria*07/09/2009 15:19:24
grazie..
Rispondi

Da: formica07/09/2009 15:33:21
grazie Carmen..
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