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Da: iris21/10/2010 10:34:13
bene, tra questi non credo tutti accettino, comunque appena si sa qualcosa....
Rispondi

Da: ken21/10/2010 11:51:51
Non sono tra i firmatari ma lo sarò il 25. Semplicemente ho domandato a persone che avevano già firmato. Per la scelta della provincia  nn so dire nulla perché le persone in questione sono state tutte assegnate alla sede centrale (molto gettonata). C'è anche da dire che nella prima tornata di chiamati molti, se nn tutti, sono stati assegnati alla regione (o sede centrale) che avevano indicata per prima. Perciò credo che per le rinunce si possa più sperare per la seconda tornata di chiamati (da 455 se nn sbaglio).
Rispondi

Da: x ken21/10/2010 11:58:34
fammi capire: per firmare il 25 quando ti hanno inviato la racc?
La seconda tornata è quella che deve inviareil fax entro oggi!
Rispondi

Da: ken x x ken21/10/2010 12:07:06
...nn ricordo di preciso, una ventina di giorni prima.
Rispondi

Da: ragazzi21/10/2010 12:11:44
sto morendo, è uno dei giorni più belli della mia vita e spero vada tutto bene
Rispondi

Da: ....21/10/2010 12:16:30
ma a che ora finisce il tutto?
Rispondi

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Da: c''è nessuno?21/10/2010 13:43:23
help
Rispondi

Da: Gioia21/10/2010 14:07:29
ciao..

chi ha già firmato potrebbe, gentilmente, postare le province di assegnazione?
grazie
Rispondi

Da: Pippo21/10/2010 14:30:08
Sì mi unisco alla domanda di Gioia, tanto ormai i giochi sono fatti almeno per loro, vi hanno spiegato di cosa ci si deve occupare? immagino anche di contenzioso in giudizio...
Rispondi

Da: ma21/10/2010 14:36:32
In cosa è consistito il colloquio?
Rispondi

Da: Pippo21/10/2010 15:03:35
scusate, un appunto vorrei farlo alla nostra situazione, o meglio a chi ha accettato e a chi sta per accettare, leggete questa nota sindacale e postate i vostri commenti...io ho capito che si è rischiato e non è detto che non accada poi, che i dipendenti dell'Agenzia del Territorio fossero girati agli enti locali provinciali di competenza, con contratti al seguito:

Roma â" giovedì, 25 marzo 2010

Territorio - Decentramento, colpo di spugna
Il TAR blocca i dpcm ed RdB chiede lâincontro al sottosegretario di stato allâEconomia

Il TAR annulla il dpcm attuativo del passaggio delle funzioni Catastali ai Comuni cancellando con un colpo di spugna lâorrido mostro legislativo creato per distruggere il Catasto.
Il 22 marzo il TAR annullava il dpcm e il 23 marzo lâAgenzia del Territori, lâANCI e il Sottosegretario allâEconomia Casero si riunivano per parlare di come modificare o rifare i dpcm attuativi.
Abbiamo scritto al sottosegretario di stato per avere subito un incontro per evitare che si ricominci un dialogo a tre escludendo i lavoratori.
Noi non ci limiteremo a proclamare lo stato di agitazione e a stendere striscioni fuori dalle finestre ma, con lâaiuto dei lavoratori e forti dellâesperienza delle passate lotte contro il decentramento, torneremo a sollecitare i prefetti, ad incontrare i sindaci, a boicottare i convegni ANCI, ad occupare le sedi dei consigli comunali, a verificare lâillegittimità delle delibere comunali e ad ostacolare lâutilizzo di società private. Chiameremo i lavoratori allo sciopero nazionale su leggi che distruggono il Catasto così come abbiamo fatto contro la legge finanziaria, il 20 ottobre del 2006, che rilanciava il decentramento. Unici a proclamare uno sciopero su tale devastante riforma â purtroppo siamo rimasti âsoliâ, con migliaia di lavoratori, a gridare contro un governo âtroppo amicoâ per contrastare tali misfatti.
Oggi,in coerenza con la sentenza del TAR,  chiediamo lâimmediata  revoca di tutte le convenzioni con i poli catastali sperimentali che oltre a rilasciare visure accettano rendite catastali modificando la banca dati del Catasto terreni e del Catasto fabbricati.
Ribadiamo lâesigenza di un incontro anche con i vertici dellâAgenzia del Territorio per dipanare dubbi e perplessità che sorgono spontanei tra i lavoratori. Non Intendiamo starne fuori  abbiamo già dimostrato che non si possono ignorare i lavoratori.

Cioè si finirà a fare i dipendenti dei comuni con il decentramento?
Rispondi

Da: Pippo21/10/2010 15:04:55
quasi quasi mi hanno fatto venir voglia di non andare a firmare sti articoli della USB...

http://www.agenziefiscali.rdbcub.it/index.php?id=19&tx_ttnews[cat]=586&cHash=2148839d40&MP=63-166
Rispondi

Da: Pippo21/10/2010 15:21:28
Agenzie Fiscali - Il federalismo fiscale e il futuro delle Agenzie (e non solo delle Agenzie...)

La manovra apre ai Comuni su compartecipazione del gettito e acquisizione di funzioni

Roma â" martedì, 06 luglio 2010

Il decreto n. 78/2010, altrimenti detto manovra-rapina, verrà convertito in legge nelle prossime settimane, con pochissime modifiche che non ne cambieranno la sostanza. Sul versante salariale, si andrà verso una più precisa definizione del blocco delle retribuzioni, dato che la norma, così com'è scritta, rischia di penalizzare chi nel 2010 si trova in condizioni particolari (part-time, malattia ecc.). Gli effetti della manovra-rapina sul reddito restano comunque pesantissimi per tutti i lavoratori pubblici e nel comparto Fisco si realizza â" non è la prima volta - un diabolico cumulo di effetti. Al blocco individuale delle retribuzioni si aggiunge infatti il âvecchioâ taglio del Comma 165 (il 30% in un anno solare) e si profila all'orizzonte anche il blocco delle carriere perfino per chi attende il varo di procedure già autorizzate o bandite che rischiano di avere effetti solo giuridici. Tanto per capirci, gli ipotetici vincitori del concorso a 2mila posti in III area, bandito alle Entrate sei mesi fa, non avrebbero nessun beneficio retributivo, a causa del blocco delle carriere. La gravità di questi provvedimenti ha quasi fatto passare in secondo piano altri aspetti della manovra-rapina, più gravi perché âstrutturaliâ, che incideranno ancora più negativamente su diritti e retribuzioni. Ci riferiamo al tentativo di imbavagliare il sindacato, attraverso quel blocco dei contratti fino al 2013, che nei fatti è già l'attuazione di quel disegno concertato con Cgil-Cisl-Uil di alleggerire i contratti collettivi per favorire quelli aziendali. Rischia così di non esserci più un ambito di conflitto sindacale generale, e ciò avrà effetti negativi sulla contrattazione integrativa, già condizionata dai tagli e dalle regole introdotte dalla riforma della PA. Immaginiamo quale potrà essere il grado di tutela dei lavoratori pubblici in un contesto provo di garanzie e tutele generali e con le amministrazioni che avranno buon gioco nel proseguire con smantellamenti e finte riorganizzazioni e con una gestione del rapporto di lavoro che sarà l'anticamera di gabbie salariali e altre nefandezze. Su questo non abbiamo sentito né letto critiche alla manovra che del resto non potrebbero arrivare da chi condivide una visione concertativa e collaborazionista del sindacato.

Una seconda questione riguarda il futuro prossimo delle Agenzie fiscali, alla luce del federalismo fiscale. La vicenda del decentramento catastale dimostra che il futuro assetto decentrato innescherà tentativi più o meno espliciti e rapidi di appropriazione delle funzioni fiscali da parte degli enti locali. Vista dalla parte nostra si tratterà della cessione di funzioni, sia sul versante dei servizi, dove il rischio è diventato concreto dopo la riorganizzazione, sia sul versante dell'accertamento. La manovra-rapina rimette in moto il decentramento catastale (articolo 19) dopo i clamorosi stop imposti dal TAR del Lazio, peraltro a lungo invocati da RdB; e l'articolo 18 chiama in causa l'Agenzia delle Entrate, aumentando la quota di compartecipazione dei Comuni al gettito dei tributi statali. Il federalismo fiscale è un tema complesso che coinvolge l'assetto delle istituzioni. Il sindacato ha il diritto e il dovere di affrontarlo con le amministrazioni interessate, là dove la sua attuazione incide sugli assetti organizzativi e determina la sorte di migliaia di lavoratori. La cessione di funzioni statali, fin qui svolte dai lavoratori del comparto Fisco non sarebbe un elemento di modernizzazione del Paese, quanto piuttosto l'ennesimo tentativo di fare lo spezzatino della PA e dei servizi pubblici. Dietro il paravento del federalismo si nasconde così il tentativo di liquidare l'attuale governance fiscale centralizzata: sta al sindacato e ai lavoratori disinnescare questo tentativo. Le funzioni della fiscalità non devono essere âfederateâ, altrimenti gli evasori evaderanno ancora più facilmente mentre sui soliti tartassati aumenterà la pressione fiscale, non più di tributi statali ma regionali, provinciali, comunali, rionali. Sai che soddisfazione!


Praticamente grazie al federalismo tutte e 4 le Agenzie del Ministero dell'Economia, Agenzia del Territorio compresa, se la giocano per essere mangiate dagli stessi che ospitano le sedi...bella prospettiva di merda, almeno in INPS questo non dovrebbe succedere.
Se tutto questo si avverasse, sarebbe come al solito lo specchio dei servizi in base a quelli che sono i bilanci comunali, cioè negli uffici di Milano serviti e riveriti, in quelli più sperduti del sud, neanche la carta per le visure catastali...
Rispondi

Da: 21/10/2010 15:25:07
la storia catasto>comuni si trascina da parecchi anni e
comunque riguarda catasto e comuni. in sostanza i comuni
vogliono il catasto ma non vogliono il personale. se non si
prendono il personale non potranno avere il catasto. si gira
in tondo già da qualche anno.
l'agenzia del territorio ha richiesto l'utilizzo dell graduatoria
non per il catasto ma per le conservatorie. le conservatorie pur
facendo parte dell'agenzia del territorio non hanno nulla a che
fare con il catasto. la funzione delle conservatorie (pubblicità
immobiliare) non potrà mai essere devoluta ai comuni.
mentre per il catasto si può intravedere una sinergia con
gli uffici tecnici comunali (per certi versi una duplicazione di
funzioni) per le conservatorie non c'è niente in comune e in
tutti gli stati la funzione di pubblicità immobiliare è inserita
tra quelle di competenza dello stato (c'è stato un periodo
in cui la funzione seguiva la mappa delle corti d'appello e ancora
oggi ci sono molte conservatorie, in comuni non capoluogo di
provincia ma sede di corte d'appello (in genere funzionano solo
come archivio storico fino alla data di accorpamento al territorio).

Il rischio paventato secondo me non esiste.

Rispondi

Da: Pippo21/10/2010 15:31:40
in verità oggi ho parlato con un funzionario dell'Agenzia del Territorio della mia provincia, mi ha detto che stanno cercando C1, cioè noi per essere inseriti:

- contenzioso in giudizio
- iscrizioni ipotecarie

questa atti, che voi sappiate, sono svolte dalle conservatorie?
Rispondi

Da: sapete nuove?21/10/2010 15:38:23
Avete notizia di qualche rinunciatario tra i nuovi chiamati? Rispondete por favor!
Rispondi

Da: 21/10/2010 15:38:52
semplificando il discorso di cui sopra le conservatorie
garantiscono, al contrario del sentire comune che lo
attribuisce al catasto, la proprietà dei beni nel territorio
di competenza. provate ad immaginare che detta garanzia
debba essere offerta dal comune (in sostanza il sindaco di
un comune diventerebbe il garante della proprietà di un cittadino
di un altro comune). 
Rispondi

Da: x pippo21/10/2010 15:50:03
le funzioni sono in sintesi proprio quelle
conservazione degli atti notarili aventi ad oggetto
beni immobili, iscrizione e cancellazione di ipoteche
e vincoli vari sugli stessi, contenzioso relativo.
il catasto ha un suo contenzioso per gli atti che emette.

per conservazione e gestione degli atti si intende tutti gli
atti inerenti il bene  dalla nascita delle conservatorie (che
può anche precedere la nascita dello stato).
Rispondi

Da: Simba21/10/2010 16:15:50
Premessa

L'art. 16 della legge finanziaria 2003 - come modificato e integrato dalla legge di conversione del decreto-legge 24 dicembre 2002, n. 282 - ha previsto la possibilita' di definire le liti fiscali pendenti.
Prima di procedere all'esame della portata e dell'ambito di operativita' della disposizione in rassegna, sembra opportuno premettere alcune considerazioni di carattere generale al fine di verificare la compatibilita' della definizione agevolata disciplinata dall'art. 16, con le caratteristiche, del tutto peculiari, concernenti il contenzioso riguardante i tributi amministrati da questa Agenzia.

4.1 Controversie relative ai provvedimenti di classamento delle unita' immobiliare urbane e attribuzione di rendita catastale - Esclusione.

La parte piu' consistente, in termini percentuali, delle liti pendenti in cui e' parte l'Agenzia del territorio e' rappresentata dalle controversie riguardanti i provvedimenti di attribuzione della rendita catastale.
La peculiarita' di tali controversie consiste nel fatto che le stesse non coinvolgono aspetti direttamente riferibili ad un tributo particolare. La rendita catastale costituisce, come e' noto, un parametro di riferimento per l'individuazione della base imponibile di una serie di tributi diretti ed indiretti.
Le controversie in esame, avendo ad oggetto un atto impositivo del tutto "atipico", di natura soltanto propedeutica all'applicazione di una serie indefinita di tributi, non possono essere qualificate come controversie relative a tributi.
Ora, l'art. 16, comma 3, lettera a) stabilisce, tra l'altro, che possono essere definite le controversie aventi ad oggetto avvisi di accertamento, provvedimenti di irrogazione delle sanzioni e ogni altro atto di imposizione per i quali alla data di entrata in vigore della legge 289/2002, e' stato proposto l'atto introduttivo del giudizio; la stessa disposizione, alla lettera c) dello stesso comma 3, chiarisce che per "valore della lite", da assumersi a base del calcolo per la definizione, deve intendersi l'importo dell'imposta che ha formato oggetto di contestazione in primo grado, al netto degli interessi, dell'indennita' di mora e delle eventuali sanzioni collegate al tributo, anche se irrogate con separato provvedimento. Dalle somme dovute si devono sottrarre quelle gia' versate prima della presentazione della domanda di definizione.
Uno dei concetti chiave su cui ruota il meccanismo definitorio dell'art. 16 e' dunque rappresentato dal "valore della lite", che la norma identifica con l'importo dell'imposta oggetto di contestazione.
Tale requisito - unitamente alla circostanza che il provvedimento di attribuzione della rendita catastale appare difficilmente inquadrabile tra gli atti impositivi a contenuto "tipico" - impedisce, oggettivamente, l'applicabilita' della definizione agevolata in esame alle controversie instaurate avverso i predetti provvedimenti.
Le vertenze in esame, pertanto, devono ritenersi escluse dal novero
delle liti definibili ai sensi dell'art. 16 della legge 289/2002.

4.2 Controversie in materia di imposta ipotecaria - Definibilita'

La restante parte del contenzioso coinvolgente l'Agenzia del Territorio e' rappresentata - in massima parte - dalle controversie in materia di tributi dovuti per l'esecuzione di formalita' ipotecarie (trascrizioni, iscrizioni e domande di annotazione).
Le predette controversie derivano, prevalentemente, da ricorsi presentati contro gli avvisi di liquidazione emessi dagli Uffici provinciali del territorio, in seguito a revoca di agevolazioni fiscali erroneamente concesse in sede principale o ad errori di tassazione delle formalita' ipotecarie.
In entrambi i casi si tratta di imposte aventi natura suppletiva, la cui riscossione, come e' noto, per effetto dell'art. 68, comma 3, del d. lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, e' sospesa fino alla sentenza di merito non impugnata o impugnabile solo con ricorso per Cassazione.
Chiarito che le liti di cui trattasi sono senza dubbio definibili ai sensi dell'art. 16 in esame, va tuttavia evidenziato che la particolare natura delle imposte in contestazione (suppletiva), non pone, in linea di massima, ai fini della relativa chiusura, le problematiche connesse al delicato meccanismo di calcolo delle somme dovute per la definizione, cosi' come delineato dal comma 5 dello stesso art. 16.
L'esame dell'art. 16, pertanto, tenendo conto delle peculiarita' evidenziate e della modesta incidenza del contenzioso ipotecario rispetto alla mole del contenzioso complessivamente riferibile all'Agenzia del territorio - rappresentato, come accennato, dai ricorsi contro i provvedimenti di classamento e attribuzione della rendita catastale, cui, peraltro, la tipologia di definizione in parola non e' applicabile - verra' limitato agli aspetti piu' salienti connessi alla fiscalita' ipotecaria.
Rispondi

Da: andate21/10/2010 16:22:03
a lavorare
Rispondi

Da: e tu che leggi21/10/2010 16:31:28
a prenderlo in quel posto...
Rispondi

Da: X Ken21/10/2010 16:48:58
Rispondi

Da: X Ken21/10/2010 16:49:56
Grazie e facci sapere  dopo il 25
Rispondi

Da: ken21/10/2010 17:07:12
ok, senz'altro!
Rispondi

Da: mansioni21/10/2010 18:58:05
le mansioni dipendono anche dalla professionalità, ovvio metteranno gli avvocati a fare il contenzioso.
Rispondi

Da: Gioia21/10/2010 19:03:56
e dove si farebbe il contenzioso, presso le sedi centrali?
Rispondi

Da: lucy21/10/2010 19:06:37
io non voglio fare l'avvocato
Rispondi

Da: non si può avere tutto21/10/2010 20:03:24
non si può avere tutto.
Rispondi

Da: lucy21/10/2010 20:05:39
ma avere cosa?se volevo farel'avvocato mica facevo un concorso pubblico?
Rispondi

Da: x tutti quelli che hanno firmato in At21/10/2010 20:21:39
in questi gg. vi hanno detto a quanto ammonta di preciso lo stipendio che andremo a prendere?
Rispondi

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