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ARTICOLI SUL QUOTIDIANO IL TEMPO DI ROMA DEL 9 APRILE 2010: RIFLESSIONI !!!
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Da: PER TUTTI | 09/04/2010 11:56:05 |
Due link interessanti: 1) http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2010/04/09/1146392-concorsi_lazio_vincono_furboni.shtml 2) http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2010/04/09/1146391-escluso_sono_fuori_perche_padrini.shtml | |
Da: Concorsista disperata | 09/04/2010 12:09:35 |
Beh, che dire, nessuna novità sotto il sole, sono cose ormai note a tutti. | |
Da: demoralizzato | 09/04/2010 12:48:03 |
a noi non pensa prorpio nessuno io sono idoneo di un concorso alla mia regione, graduatoria ancora valida, ma hanno bandito un nuovo concorso per lo stesso profilo. CHE RABBIA | |
Da: ... | 09/04/2010 12:53:10 |
ma ormai è legge che quando ci sono gli idonei l'amministrazione non può bandire altro concorso prima dell'esaurimento della graduatoria. | |
Da: appunto | 09/04/2010 12:59:46 |
dove sta la novità ? | |
Da: IL TEMPO DEL 10 APRILE 2010 | 10/04/2010 12:14:08 |
Quei concorsi d'oro costati una fortuna Due milioni alla società che ha gestito le gare Ma un posto su tre è andato ai portaborse. Bandi per diplomati e laureati. Bloccato quello per dirigenti. Su 116 vincitori almeno 37 lavorano nei partiti. Dieci bandi pagati dai cittadini 2 milioni di euro. Ma un posto su tre è andato agli assistenti dei politici del Lazio. Dieci concorsi d'oro, non c'è che dire: finanziati da tutti i cittadini ma convenienti per pochi. I bandi sono stati pubblicati ad aprile dell'anno scorso: 116 posti per diplomati e laureati del Lazio in diverse aree dell'amministrazione regionale. I partecipanti sono stati quasi 94 mila, hanno pagato 10,33 euro a testa. Ma alla Regione la gara è costata molto di più: due milioni di euro. Tra una settimana i 116 vincitori avranno una scrivania e, soprattutto, un lavoro a tempo indeterminato. La lista dei nuovi dipendenti, infatti, è ufficiale. Tra questi, come Il Tempo ha mostrato ieri, ci sono almeno 37 persone che già lavorano nei gruppi politici. I candidati che non hanno passato le selezioni saranno pure amareggiati ma le spese per organizzare quei concorsi sono pesate su tutti i laziali. La deliberazione è la numero 228 del 2 aprile 2009. La gara riguarda �«la fornitura di test e servizi vari per l'effettuazione di concorsi esterni�». Alla società che si è aggiudicata l'appalto è fruttata 2 milioni di euro. Anche se il valore iniziale dell'appalto era 2 milioni e 400 mila euro, compresa Iva al 20 per cento. Del resto l'amministrazione a questi concorsi ci teneva parecchio. Il tipo di procedura scelta, infatti, è stata quella �«ristretta accelerata�». Quella che si fa per fare in fretta. La gara se l'è aggiudicata la Cnipec srl, una società che è abituata a gestire concorsi. Lo ha già fatto in vari ministeri e altre Regioni d'Italia. L'appalto ha previsto l'assistenza nella preparazione dei bandi di concorso, la progettazione e lo sviluppo della procedura software on line per consentire ai candidati di presentare la domanda di partecipazione direttamente dal sito internet, l'attività di call center per dare informazioni per la durata di validità dei bandi, il ricevimento delle domande, la spedizione ai mittenti degli avvisi di ricevimento delle raccomandate, l'archiviazione delle richieste di partecipazione, la pubblicazione del calendario delle prove, la preparazione dei veri e propri questionari, l'organizzazione delle prove scritte e, infine, la stesura delle graduatorie. Compiti che hanno avuto un prezzo salato. Soldi in parte compensati dalla quota pagata dai singoli candidati. Quasi un milione di euro. Ma c'è una coincidenza che, al di là delle spese, rende quanto meno sospetto il concorso. Incrociando la lista dei vincitori con l'elenco dei collaboratori dei partiti, si scopre che quasi un posto su tre è stato conquistato dagli assistenti dei politici. Di tutti, o quasi, i partiti, senza distinzione di coalizione. Su questo, evidentemente, c'è stato un accordo trasversale e silenzioso. Niente di male, per carità , le persone che ce l'hanno fatta e che già lavoravano alla Pisana saranno sicuramente valide e quei posti se li saranno davvero guadagnati. Ma non possono mancare dubbi. Soprattutto per chi quel concorso l'ha fatto e non è passato. Proprio ieri uno dei candidati che non hanno superato le selezioni ha parlato con Il Tempo sottolineando la difficoltà di ottenere un posto di lavoro in ambienti politici. Ma gli esclusi sono stati tanti: più di 93 mila. Loro hanno pagato dieci euro ciascuno, il resto dei cittadini ha saldato il conto. Soltanto un bando è rimasto �«congelato�», quello destinato ai dirigenti. È stato bloccato dal Tar in seguito a un ricorso subito dopo le prove scritte. Anche lì, comunque, non mancano candidati �«noti�», anche parenti dei consiglieri regionali. Ma non c'è stato niente da fare. In quel caso la Pisana s'è dimenticata di pubblicare gli �«avvisi di mobilità �», necessari prima di assumere altri dirigenti. | |
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Da: IT74 | 10/04/2010 12:47:14 |
ribadisco cioè che ho sxritto su conc.it 1raccomadandatosu3 non ci si può proprio lamentare! anke perche kiameranno molti se non tutti gli idonei. | |
Da: Concorsista | 10/04/2010 13:06:58 |
Il tuo ragionamento mi sembra abbastanza discutibile e poi chi ti dice che quella percentuale di raccomandati sia quella effettiva ? | |
Da: Da........... | 10/04/2010 13:31:41 |
Le procedure concorsuali sono già perfettamente concluse, sia i vincitori che gli idonei non si dovranno preoccupare di nulla, man mano saranno chiamati tutti, tra qualche giorno nessuno si ricorderà più di questi articoli di stampa. | |
Da: x Concorsista | 10/04/2010 14:05:02 |
Non è discutibile ma è realista senza fette di prosciutto sugli okki, ci metterei la firma affinkè in Italia nei concorsi pubblici ci fosse sempre quel rapporto raccomandati/totale vincitori... magari! | |
Da: Concorsista | 10/04/2010 22:15:51 |
Lo sai benissimo che non è per niente realista quella percentuale, non ci stiamo a prendere in giro qui sul forum, non ti pare ? | |
Da: TUTTO NORMALE | 10/04/2010 22:48:06 |
Ma non vedete quante poche persone sono intervenute su questa discussione dopo queglii articoli di giornali, ormai ci siamo abituati a tutto, è diventato tutto quanto assolutamente normale, una volta forse ci saremmo scandalizzati di più. | |
Da: Per TUTTO NORMALE | 10/04/2010 23:22:26 |
Beh, sei proprio uno stupido se dici queste cose, i motivi per cui si preferisce non intervenire sono altri, il Grande Fratello ci ascolta. | |
Da: Da......... | 11/04/2010 16:49:42 |
Nel Lazio la grande abbuffata Contratti e consulenze, le ultime infornate delle società regionali. Negli ultimi mesi di legislatura i partiti hanno mostrato finalmente un impegno condiviso: dare un posto di lavoro a tecnici, collaboratori, consulenti dei gruppi politici. Quasi 200 assunzioni a Lazioservice, 140 posti da stagisti a Cotral, un concorso bloccato in extremis all’Aremol e un altro, destinato ai dirigenti, fermato dal Tar. È la storia di una grande abbuffata. Negli ultimi mesi di legislatura i partiti del Lazio hanno mostrato finalmente un impegno condiviso: dare un posto di lavoro a tecnici, collaboratori, consulenti dei gruppi politici. Non tutti, certo, ma almeno una buona parte di quelli che �«vivono�» con la politica hanno conquistato il posto fisso. Non sono bastati i dieci concorsi banditi nell'aprile del 2009 per 116 contratti a tempo indeterminato con un vincitore su tre già impiegato nelle segreterie dei partiti. No, non sono bastati. Le assunzioni si sono moltiplicate. Hanno cominciato a muoversi anche le partecipate della Regione Lazio. In prima fila Lazioservice: una società per azioni nata nel giugno 2001 per esternalizzare alcuni servizi regionali impegnando lavoratori socialmente utili. All'inizio era una società a capitale misto pubblico��"privato, partecipata dall'Agenzia regionale per gli investimenti e Sviluppo Lazio spa al 51% e da Italia Lavoro spa, l'agenzia del ministero del Welfare per le politiche attive del lavoro e dello sviluppo dell'occupazione. Allora aveva per oggetto sociale la manutenzione ordinaria degli immobili regionali e le attività amministrative e informatiche di supporto. Nell'ottobre 2005 le cose sono cambiate. La Regione Lazio ha acquisito la maggioranza assoluta del pacchetto azionario (51%), rilevando il 49% da Italia Lavoro spa e il restante 2% da Sviluppo Lazio spa. L'anno successivo, in seguito alle restrizioni imposte dall'Unione Europea e a quelle nazionali, secondo cui nessun ente pubblico può affidare servizi senza ricorrere a procedure di evidenza pubblica se non a una propria società di scopo con tutti i requisiti previsti dalla legge e dalla giurisprudenza, la Regione Lazio ha preso l'intero pacchetto azionario. Nello stesso tempo gli obiettivi di Lazioservice sono aumentati. Oggi la società ha funzioni molteplici: progettazione, realizzazione, erogazione, controllo della qualità di servizi. Dunque anche le assunzioni sono diventate più semplici. Ai circa 1.200 lavoratori già �«stabilizzati�» se ne sono aggiunti in questi ultimi tempi quasi altri 200. A oggi la società è arrivata a quota 1.370 dipendenti. Hanno il contratto Federculture (fino a due anni fa avevano quello dei metalmeccanici). Non grossi stipendi, quattro dirigenti. Tutto in regola, per carità . La nuova Lazioservice, infatti, può ricevere commesse soltanto dalla Regione e in virtù di queste assumere persone per poter coprire gli incarichi. Si spera ovviamente che tutti gli accordi prevedano progetti necessari e di qualità e non siano l'occasione per �«sistemare�» persone. Il procedimento è stato già sperimentato dall'Aremol. È l'agenzia laziale per la mobilità : offre alla Regione supporto tecnico nella programmazione e pianificazione del trasporto pubblico locale e nel monitoraggio dei servizi offerti dalle aziende di trasporto. Alla fine del 2009 il Consiglio di amministrazione ha approvato il bando di un concorso per assumere una sessantina di dipendenti. Ma la Giunta regionale ha bloccato tutto: non era il caso di farlo, soprattutto alla fine della legislatura. Tuttavia i lavoratori che temevano di perdere il posto ce l'hanno fatta lo stesso. Almeno la maggioranza. La Regione, infatti, ha affidato a Lazioservice alcuni progetti che riguardano da vicino proprio i trasporti, il pane quotidiano dell'Aremol. Una società esterna ha avuto il compito di svolgere le selezioni, alla fine tanti lavoratori dell'agenzia del trasporto regionale si sono ritrovati dentro Lazioservice, con un regolare contratto. Poi c'è Cotral spa, l'azienda del trasporto regionale, che, contando su fondi europei, da tempo ha avviato le �«assunzioni�» di 140 stagisti, una settantina prenderà servizio in questi giorni. Una decisione che però non sarebbe stata condivisa dalla Giunta e che ha scatenato parecchie polemiche all'interno della maggioranza di centrosinistra. Mentre tutti d'accordo (o quasi) su Lazioservice: lo chiamano �«processo di stabilizzazione�» anche se tra le assunzioni ci sono parecchie persone che hanno trovato impiego nei partiti. Nessun nesso causale, ovviamente. È indimostrabile il ruolo dei politici nei contratti ma certo restano dubbi. Anche perché il Tar, sollecitato da un ricorso, ha già �«congelato�» un concorso per dirigenti regionali dove compaiono diversi parenti di esponenti politici e impiegati alla Pisana. Dal canto suo il neopresidente del Lazio, Renata Polverini, ha assicurato che metterà sotto la lente gli ultimi atti della Giunta e delle società regionali. Non sarà un lavoro semplice. Alberto Di Majo Il tempo 11/04/2010 | |