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Gli STIPENDI nel PUBBLICO IMPIEGO
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Da: Luie..04/07/2021 20:37:57

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Da: Buoni pasto04/07/2021 21:43:52
Centri per l'impiego regione Lombardia ?
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Da: NOCVAXS NOTAMPS NOMASKS04/07/2021 23:07:35

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Da: funzionario.pazzo 05/07/2021 00:17:02
«Qual è» si scrive senz'apostrofo.
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Da: funzionario.pazzo 05/07/2021 00:17:59
Il Ministero della Salute (quello della Sanità non esiste più per ovvie ragioni costituzionali) applica il CCNL Funzioni centrali, non il CCNL Sanità.
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Da: funzionario.pazzo 05/07/2021 00:18:03
Il Ministero della Salute (quello della Sanità non esiste più per ovvie ragioni costituzionali) applica il CCNL Funzioni centrali, non il CCNL Sanità.
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Da: Nico..05/07/2021 18:40:26

- Messaggio eliminato -

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Da: appiat.tito 09/07/2021 00:41:51
Salve

Avete notizie su stipendi AGID? Ho letto che li esiste una sorta di area quadri.

Inoltre sarei interessato anche ad ASI. V livello funzionario quanto porta a casa?

Attualmente sono in Inps, stipendio discreto ma lavoro veramente svilente.
Rispondi

Da: Cobretteros16/07/2021 12:10:14
Ciao a tutti, è da giorni che mi imbatto in un dilemma personale e vorrei un consiglio per capire se cambiare vita o no :) ;
Ho 33 anni e sono laureato in informatica, ho vinto un concorso presso il mio comune come informatico, categoria D1, attualmente lavoro da un pò di anni in una società di consulenza dove il mio stipendio si aggira intorno ai 1800euro più eventuali bonus, straordinari ecc, ammetto che la vita da consulente (lato tecnico) non si può fare per tutta la vita però al momento mi piace e so anche bene che nella consulenza ci siano giornate dove lavoriamo anche 10 ore di fila ( per fortuna straordinari pagati) ;

Il mio dilemma è se accettare l'incarico come Cat D1 e abbandonare questo settore dove magari valuterei nel futuro un part time nella PA e il restente delle ore da consulente;

Voi che ci siete dentro cosa consigliate?
Con la CAT D1 gli scatti per passare ai livelli successivi sono automatici? che stipendio iniziale andrei a prendere?

Eventualmente il concorso da dirigenti dopo i 5 anni è fattibile? è necessaria la magistrale? (io son triennale) (in merito a studio e dedizione)

Sono totalmente nuovo in merito alla PA e molte cose non le conosco..

Grazie
Rispondi

Da: xxxnxnxnx17/07/2021 19:12:40
Sicuro che si possa fare consulenza e lavoro nella PA?
Rispondi

Da: Boid7 17/07/2021 20:31:48
@Cobretteros

Se l'importo netto del tuo attuale stipendio si aggira su euro  1800 ti consiglio di evitare a priori la PA, a meno che l'inquadramento D1 non si porti dietro in automatico l'attribuzione di P.O. quale responsabile del servizio; cosa che di norma non accade fuorchè nei piccoli comuni, che peraltro sono oberati di lavoro con meno personale.

E' possibile lavorare esternamente pur essendo impiegato nella PA, a qualsiasi livello, tuttavia questo è limitato enormemente in quanto l'esclusività di servizio del dipendente pubblico verso la PA è sancita dalla Costituzione.

Puoi informarti in anticipo con l'ente, ma in genere il lavoro esterno all'ente della tipologia da te indicata è accettato con importo annuale non superiore al 20% del salario percepito quale dipendente della PA, pertanto se come D1 ottiene euro  23.000 annui, puoi fatturare esternamente un euro  4600 annui; è obbligatoriamente soggetto a preventiva valutazione ed accettazione o diniego dal Dirigente o Giunta Comunale; è soggetto a successiva dimostrazione degli introiti tracciabili; ed è soggetto a tassazione incrementata, quindi al netto ti rimane qualcosa in meno. La richiesta può essere sempre negata.

Eludere la regola può comportare il licenziamento, ma di norma è punita con sospensione dal servizio senza stipendio per 10 giorni e nota di richiamo che blocca la progressione per tre anni.

Ovviamente, la progressione di livello ( c.d. "scatti") non è automatica come nei CCNL privati. Le PEO, progressioni economiche orizzontali, avvengono ogni tre anni laddove l'ente abbia economie disponibili, altrimenti non avvengono neanche e sono interamente sottese alla pagella di valutazione, arbitraria, redatta dal Responsabile del Servizio.
Pertanto, o lecchi il culo ogni giorno, o non avrai mai uno scatto.
Conosco dipendenti che lavorano nello stesso comune da oltre 30 anni che hanno ottenuto due soli scatti.

L'importo dello scatto ammonta nei comuni ad euro  50 lordi mensili per ogni progressione orizzontale ed annovera la metà delle progressioni rispetto ai CCNL privati.
Nella realtà dei fatti, in un comune, ci norma, dopo 30 anni di lavoro, ottieni 3 progressioni orizzontali; pertanto usciresti da pensionato come D4.

Ad esempio, nel privato a contratto a tempo indeterminato, godresti obbligatoriamente di uno scatto di anzianità di euro  20 - euro  30 lordi ogni tre anni, per un massimo di 10 scatti totali. A fine carriera lavorativa vedresti il tuo salario mensile gonfiarsi di un euro 150 - euro 200 netti.


In sintesi, a meno che il comune non ti garantisca una P.O., rifiuta e rimani nel tuo posto di lavoro.
Lo stipendio pubblico è ridicolo; avrai sempre rogne con l'utenza, il politico ed il superiore di turno; le mansioni sono prive di gratificazione personale e non avrai mai la libertà operativa del privato.

Personalmente ritengo il pubblico impiego, soprattutto nei comuni, come un ritrovo di persone realmente mediocri che hanno barattato qualsiasi desiderio di miglioramento per la sicurezza di una minchia di stipendio, peraltro di importo risibile.
Rispondi

Da: x sopra 1  - 17/07/2021 20:59:07
Quante cazzate che hai scritto. Oggi i mediocri lavorano nel privato, sfruttati e mal pagati, e devono passare la vita a leccare il cu*o al capo per far carriera.
Senza contare il rischio licenziamento.

Rispondi

Da: Boid7 17/07/2021 21:10:48
@X sopra

Mi spiace, ma qualsiasi valutazione economica dei salari, produttiva e di gratificazione dei dipendenti, a parità di inquadramento tra CCNL, vede il dipendente di un comune sempre in posizione peggiore.

Volontariamente o meno, confondi il lavoratore schiavizzato ed inquadrato come tirocinante quale la norma del lavoro privato in Italia, mentre la realtà lavorativa è ben più dinamica per coloro che hanno carte da giocarsi.
Il quesito fa esplicito riferimento ad un professionista qualificato e formato nel proprio ambito, non a manovalanza di basso livello.

Lavoro nella PA ed ho visto e sentito abbastanza per poter giudicare senza indorarmi di una qualche, vanesia e falsa superiorità del pubblico impiego.

La maggioranza delle persone che lavorano nella PA neanche comprendono la normativa che utilizzano quotidianamente nei procedimenti. A livello operativo si procede sulla base del "sentito dire" e di esperienze pregresse senza aggiornare in alcun modo l'iter produttivo.
Questo è causa naturale del fatto che la legge italiana è molto confusa e lasciata ad interpretazione, oltre ad avere tanti piccoli enti che deliberano per conto proprio, lasciando sparsi per decenni piccoli tratti di normativa mai aggregati.

L'utente ha chiesto un riscontro su basi concrete e verificabili per valutare la convenienza di un contratto D1 in un comune rispetto all'attuale introito percepito da privato. Il riscontro è chiaro e dimostrabile: non conviene a livello economico e lo deprimerebbe a livello di gratificazione personale.
Rispondi

Da: news17/07/2021 23:31:05
Concordo a pieno con boid.
È un fatto, il pubblico per i tecnici (specie gli informatici) è poco allettante.
Il problema principale del privato in Italia è il sottoinquadramento (differenza tra mansioni effettivamente svolte ed inquadramento retributivo).
Se si riesce ad ovviare a questo problema le paghe sono equivalenti alla p.a., se non superiori, in quasi tutti i comparti (va infatti considerato che il full del privato è 40 ore, quindi va fatto un raffronto su base oraria).
Ministeri e comunque gli enti centrali riescono a tenere meglio il passo.
Il problema lo hanno i comuni, dove io stesso per esperienza ho conosciuto D che in 12-13 anni non hanno fatto nessuno scatto.
Passare da 1800 a 1480 euro al mese (perché di quello si parla) conviene solo se i ritmi del lavoro privato non sono più sopportabili, quindi per un riequilibrio dell'aspetto vita privata lavoro.
Ulteriore nota, i dirigenti informatici sono pochissimi (in molti enti non sono neanche previsti, oppure se ne trova esclusivamente uno), quindi in quel senso ci sono pochi sbocchi.
Rispondi

Da: x sopra18/07/2021 01:15:54
In ogni caso sono quelli del privato che vogliono passare nel pubblico e mai il contrario. Vi siete chiesti il perché?
Oggi persino i bocconiani partecipano ai concorsi
Il privato in italia fa schifo, c'e' poco da argomentare, a parte rarissime aziende.
Sugli stipendi bassi della p.a. sono d'accordo ma nel privato ogni euro guadagnato è sudato più del dovuto.
Rispondi

Da: Boid7 18/07/2021 07:30:36
@x sopra

La tua affermazione denota un'estrema limitatezza mentale: conosci poche persone e poco variegate, pertanto percepisci come vera una falsità mostruosa.
La maggioranza dei lavoratori in Italia è contrattualizzata nel settore privato, come dipendenti ovvero imprenditori. Senza il gettito fiscale del settore privato, non esisterebbe neanche un'assunzione nel pubblico impiego.

La maggioranza della popolazione è come già ho avuto modo di accennare, composta da persone mediocri che preferiscono una minima stabilità al miglioramento personale. Questo è altresì comprovato dalla penultima posizione dell'Italia a livello europeo per numero di laureati.

Anche Brunetta, nel nuovo decreto reclutamento, ha dovuto effettuare due imposizioni in tal senso, peraltro inique ed inutili:

1) Creare percorsi dedicati al di fuori delle normali selezioni concorsuali, obbligatorie da Costituzione Italiana per l'accesso alla PA, al fine di attrarre candidati di "più alto profilo". Tradotto, i possessori di qualche titolo di studio e foglio di carta in più.
Questo denota chiaramente che le alte professionalità, vere o apparenti, non gradiscono sbattersi la minchia in concorsi da migliaia di partecipanti per andare a percepire stipendi risibili, soffrendo un ambiente lavorativo limitante.

2) Rimuovere forzatamente la massa di candidati con titoli di studio inferiori, tramite un'arbitraria pre-selezione per titoli, che come abbiamo visto ha causato un'emorragia di candidati nel concorsone per il Sud, immediatamente dopo reintegrati.
Questa misura denota chiaramente la necessità per il legislatore di favorire i possessori di titoli di studio maggiori, correlati o meno a vere competenze, sfoltendo la massa di partecipanti, in quanto altrimenti i titolati non passerebbero neanche le selezioni ovvero si posizionerebbero male in graduatoria; poichè come già detto, vi è un'eccessiva e diffusa lacuna di competenze dei candidati e dipendenti della PA.

Chiunque scelga stabilmente di voler percorrere il percorso dei concorsi nella PA, accetta una mentalità chiara e compie una scelta netta: stabilità al prezzo del minor rientro economico e della nulla gratificazione personale.
Le persone mentalmente predisposte in tal modo non vedranno altro nella propria vita, pertanto prediligeranno sempre la PA, con le sue evidenti carenze, al privato impiego, anche a livelli superiori.

Personalmente conosco molti, nuovi assunti e dipendenti di medio corso, privi di P.O., che sarebbero ben interessati a poter trovare un impiego nel settore privato in loco a condizioni non inferiori rispetto a quelle mantenute al momento nella PA; la maggioranza ovviamente parla tanto e conclude poco, sempre a causa della chiara mediocrità e pigrizia che contraddistingue questa mentalità.

Arrivati ad una certa età, ovviamente si smette cercare al di fuori del pubblico impiego, andando diminuendo le forze fisiche e mentali per potersi reinventare.
Ma nei primi anni la spinta è forte, almeno per quanto io stia vedendo ora.

Torno comunque a ripetere che è oggettivamente ridicolo vedere ogni volta decine di migliaia di candidati scannarsi con molteplici prove concorsuali per una manciata di posti nei Comuni, solo per trovarsi di fronte ad un contratto con base salariale inferiore, privo di quattordicesima, privo di straordinari per mancanza di risorse, privo di scatti di anzianità ed incatenato a progressioni economiche limitate dall'arbitrale votazione in pagella, privo di gratificazione, contraddistinto da premialità annuali nulle ovvero estremamente limitate.

A parità di inquadramento tra CCNL pubblico e privato, il dipendente pubblico privo di P.O., non Quadro nè Dirigente, può potenzialmente perdere almeno euro  4.000 - euro  5.000 annui netti di introito, oltre alla maggiore libertà personale.
Pertanto non resta alcunchè, oltre alla già citata stabilità; facilmente traducibile anche in stasi e negazione del miglioramento personale.
Rispondi

Da: x sopra18/07/2021 07:59:57
Perdonami ma parli come un sfigatello. Mi pare di aver capito che lavori nella pa, se non ti piace quello che fai e quanto guadagni, perché non passi nel privato, visto che ne parli cosi bene?
Hai citato Brunetta, che non ci capisce una se*a(  che ha fallito con il concorso dei tecnici, che voleva infinocchiare i neolaureati e non con i concorsi per titoli, che vuole creare il portale per le chiamate dirette).
Parli di maggior liberta personale nel privato, sei l'unico che lo sostiene. Parli di crescita nel privato, e come? Leccando il cu*l al capo? Andiamo su...basta a scrivere castronerie.
E sui comuni ti dico, a meno che non si tratta di comuni di 5 mila abitanti, i soldi girano anche per loro. Ci sono progetti, straordinari frequenti.
Senza contare la possibilità, con impegno e fortuna, di diventare dirigenti, e fare il salto di qualità.
In italia la situazione è questa!
Rispondi

Da: news18/07/2021 10:34:00
Secondo me è necessario specificare un aspetto, cioè distinguere i tipi di profili.
Mi spiego, il quadro di cui parliamo vale per i tecnici (architetti esclusi), che riescono ad ottenere stipendi del genere, per gli amministrativi invece il privato raramente offre paghe orarie di molto superiori.
Altra specifica è quella territoriale; è cosa nota, ma tra nord e sud le differenze di opportunità sono enormi.
Io, personalmente, ho scelto di lavorare nel pubblico, e ne vedo vantaggi e svantaggi (che sono essenzialmente la stabilità, l'orario di lavoro ridotto e la conciliazione dei tempi di vita).
X sopra, su questo ci eravamo già confrontati, i soldi che girano nei comuni vorrei sapere dove li vedi.
I progetti sono merce a dir poco rara nei comuni (a meno che non consideri progetti gli incentivi ex merloni, che però sono riservati a pochi), mentre i fondi per gli straordinari sono assorbiti quasi totalmente da polizia locale e comparto scuola (nidi e materne), almeno queste sono le realtà che conosco io, per esperienza diretta e per conoscenze (parlo di realtà in Toscana ed Emilia-Romagna).
Rispondi

Da: Boid7 18/07/2021 10:50:47
@news

Ed infatti confermo le medesime specifiche.

In questo forum anonimo, la gente parla a vanvera tanto per hypare la PA a prescindere da qualsiasi confronto e fin troppo spesso senza contestualizzare le affermazioni.
Poi sono i poveri malcapitati di turno a dover trarne le conseguenze sulla propria pelle di volta in volta.

Il pubblico impiego è cambiato molto nel tempo, peggiorando la situazione complessiva. Sarebbe utile una riforma reale del CCNL di comparto ed una reale semplificazione dei procedimenti. I soldi tanto non aumenteranno; continuiamo a razionalizzare le spese della PA pur dovendo sobbarcare responsabilità maggiori e rimaniamo ancorati a normative idiote.
Rispondi

Da: ................18/07/2021 11:41:19
Io sono d'accordo con il pensiero di @x sopra. Dal privato se ne vogliono scappare tutti. Si lavora di più e male, c'è troppa concorrenza e sleatà tra i colleghi, e tutto questo vantaggio economico non c'è.
Poi sono d'accordo con il fatto che il pubblico può migliorare, anche a livello di stipendi, ma resta il fatto che si ha una vita più tranquilla e sicura.
Infine aggiungo che chi vuol guadagnare non può fare il dipendente, deve trovare altri sbocchi: imprenditorialità e libera professione di alto livello.
Rispondi

Da: Guido b18/07/2021 12:18:46
Buongiorno, dovrei entrare per concorso in comune in provincia di Torino con posizione C1, lasciando il mio lavoro in azienda da 1600 euro al mese netti, per 14 mensilità. La differenza di stipendio è così rilevante? Considerando la sicurezza di un impiego pubblico e sicuramente anche il maggior tempo libero a disposizione.
Grazie
Rispondi

Da: Boid7  1  - 18/07/2021 13:49:39
@Guido b
Se valuti di maggior interesse i soldi rispetto al "maggior tempo libero", con quella base salariale netta rimani dove sei.
Il C1 prende euro 1350 - 1380 netti mensili.
Premialità annuale media euro  500 - euro  600.
Perdi quattordicesima, scatti di anzianità triennali garantiti, eventuali straordinari.
Fatti i tuoi calcoli con un semplice foglio excel e valuta se la perdita di introiti sopperisce al minor impegno lavorativo. Affermazione per me ridicola, poichè pare che la PA si stia trasformando in un impiego per fare vacanze più lunghe.

Hai almeno chiesto a quale servizio saresti impiegato?. La maggioranza dei neo assunti sono sbattuti come carne da macello dove capita. Quindi devi anche valutare l'attinenza e gratificazione del tuo ruolo effettivo e la tua disponibilità a baciare il culo nell'ente di riferimento.
Rispondi

Da: Guido b 18/07/2021 14:15:54
@Boid7
Sarei impiegato nel settore edilizia.
Personalmente non si tratta di ferie e vacanze, ma essendo padre di due figli piccoli, un po' più di tempo libero credo che sia un fattore da non sottovalutare assolutamente.
Rispondi

Da: Nonsaprei32 1  - 19/07/2021 22:56:31
Comunque,sinceramente parlando, per esperienza professionale in diversi settori, non è assolutamente vero che il privato paga di più. questa è una diceria appartenente ancora agli anni 90. Gli stipendi ormai sono tutti uguali. L'unica cosa che differenzia pubblico e privato sono i diritti, 20 volte superiori al privato. Ormai sta storia che non ci sono soldi da nessuna parte nel privato ti pagano col contagocce e pretendono che tu faccia il lavoro di 3 persone per non assumere.
Rispondi

Da: Xsopra19/07/2021 23:03:15
Ma nel pubblico dove si guadagna di più?
Rispondi

Da: x sopra19/07/2021 23:59:32
Nella scuola. 18 ore a settimana, estate intera in vacanza. E tanto tempo per ripetizioni private!
Rispondi

Da: adieu20/07/2021 10:21:54
avvocato inpese 220.000 euro l'anno
Rispondi

Da: Boid7 20/07/2021 19:21:19
@Nonsaprei32

Non è affatto una diceria. Basta comparare le tabelle retributive dei livelli di inquadramento assimilabili per mansioni e professionalità come richiamati in ciascuna declaratoria da CCNL, tra pubblico e privato, per verificare che a livello economico un contratto a tempo indeterminato settore privato rende più soldi sia nell'immediato che nel lungo termine.

Questo soprattutto se il termine di paragone è l'assunzione in Comune, trattandosi dell'ente gerarchicamente inferiore nella PA italiana.

La PA attrae fornendo stabilità e tante ferie. Il privato a parità di inquadramento procura maggiori guadagni.
Se fosse il contrario, per quale minchia di ragione il legislatore di turno dovrebbe stare ogni anno a menarsela per attrarre competenze nella PA, sempre più lenta, limitata e bistrattata?
Rispondi

Da: asco20/07/2021 22:47:27

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Rispondi

Da: arsenio lapin25/07/2021 11:46:26
Ulss 6 euganea devi dare un occhio al contratto integrativo ...alcune Ulss pagano di più ...ma poi devi fare il conto con le spese di viaggio. Ed il tempo che impieghi ...di sicuro sempre meglio di un comune..
Rispondi

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