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Gli STIPENDI nel PUBBLICO IMPIEGO
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Da: x Piani alti14/08/2013 10:26:15
Continua a leccare il culo a chi ti deve riconfermare !  Sto poveraccio, e non presentarti a nessun concorso che altrimenti fai la fine di una "signora" a cui è stata regalato la poltrona di un ufficio di staff in un ministero e che ebbe l'arrogante idea di presentarsi ma NON ERA ASSOLUTAMENTE PREPARATA (si credeva che i concorsi sono come le raccomndazioni: basta una guardata in faccia ...o chissà dove!)  al concorso per "livellati" al comune di Roma: non superò neanche la prova preselettiva e ripotrò un votaccio che neanche un semi-analfabeta dell'Uganda!!!!
La figuraccia della signoretta  risuonerà in giro per il web per il resto della sua infame vita di raccomandata !
Altro che invidia: è INDIGNAZIONE su come caxxxo funziona sto sporco paese e chi li deve mantenere sti raccomndati per via dei quali non c'è mobilità sociale, cioè posizioni  aperte a  tutti (attraverso i CONCORSI).

Quindi: fratti riconfermare ... poichè i concorsi non sono per quelli come te, per i concorsi biosgna essere bravi e preparati!

Rispondi

Da: per sopra14/08/2013 10:28:59
Hai ragione ma non escono concorsi se le poltrone le assegnano ai raccomandati poichè ... la madre dei raccomandati in italia è sempre incinta.
Rispondi

Da: Piani alti14/08/2013 19:03:39
Io striscio (forse) una volta tanto...
Gli altri  strisciano tutti i giorni (a cominciare dal badge)...
Chi striscia di più?
Rispondi

Da: anche16/08/2013 10:33:57
i RACCOMANDATI strisciano il badge! A chi credi di star parlando?!?

E poi: meglio strisciare il badge che leccare MERDA per poi poter dire di essere arrivati ai piani alti pensando che non sappiamo come funziona veramente e quanto poco c'entri " l'orgoglio" !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi

Da: sto "piani alti"16/08/2013 10:38:54
striscia così tanto che non può neanche permettersi di scrivere qui se non la sera tra le 18.00 e le 19.00....... Chi gli ha regalato il contratto non lo fa neanche fiatare
Uno duè, uno duè. Lo vuoi regalato il contratto e allora leccami il q. Altrimenti studia prreparati e fatti i concorsi ..............("nooooooo, meglio la merda purchè me lo regali senza preparazione", rispose piani alti)
Rispondi

Da: Il sistema pubblico in Italia16/08/2013 11:31:54
ormai è talmente marcio che i tipi alla "piani alti" neanche capiscono i reali i termini della questione.

Infatti non si discute dei privilegi (tra cui probabilmente quello di non essre sottoposti al badge dei tornelli) e della marea di megastipendi (sulle spalle dei contribuenti che, ad esempio, si danno fuoco per l'entità abnorme di tasse che asfissiano le piccole imprese!!!); bensì si discute, signor piano alto (e cervello in basso) sulla giustezza di un tale sistema tanto deviato, sulla giustezza delle poltrone regalate, sulla necessità di poltrone che si moltiplicano parassitariamente creando o lasciando in vita anche enti (o uffici!!!!) inutili, sulla giustezza del sottrarre le cariche alla competizione SELETTIVA TRA I PIU' BRAVI (e anche democratica in quanto rivolta a tutti i possessori di determinati titoli e requisiti ovunque essi si trovino in italia e anche se non sono parenti e mignotti di nessuno) del concorso pubblico.

Ma chiaramente non si riesce a guardare a un palmo dalla propria poltrona regalata (o conquistata a suon di lecchinismo) con i "privilegi" di cui addirittura (e questa è la più eloquente testimonianza di quanto ormai in 'Italia ci sia nella dirigenza dell istituzioni pubbliche e politiche una melma  vermosa putrida e puzzolente ) si va orgogliosi !!

Chissà se un po' ha capito "piani alti", che ovviamente (non abbiamo dubbio alcuno) a sua volta regalerà cariche e poltroncine ( o saprà bene chi e come leccare per)  a parenti-mignotti/e!
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Da: Piani alti16/08/2013 19:39:09
Non capisco -ne mi pongo - il problema....
Le sperequazioni sociali ci sono sempre state...inutile negarloperchè esse sono insite nella natura umana. Le ideologie che hanno provato a negarle (vedi socialismo , comunismo, cristianesimo) sono in realtà sfociate nelle peggiori dittature, finendo alla fine per aumetarle e renderle più autoritarie.
Quanto ai concorsi si tratta chiaramente di uno strumento di selezione della classe dirigente del tutto obsoleto, retaggio dell'800.
Avete presente che cosa sono l'Eni, la Fiat, Unicredit, e così via?
Sono realtà economiche che competono sul mercato globale con la precisa mission di produrre valore per gli azionisti, mica scadenti servizi pubblici in regime di monopolio come noialtri.
Ebbene avete mai visto non dico un concorso pubblico ma neppure una qualche selezione pubblica bandito da una di queste società per esempio per 100 posti di dirigente del settore amministrativo?
Non esiste eppure a loro non mancherebbero certo i mezzi per organizzare un concorso.
Il problema è che il concorso non è un idoneo strumento di selezione della classe dirigente checchè ne dicano i testi dei luminari di diritto amministrativo, teorici del nulla.
Il dirigente deriva unicamente la sua posizione dal fatto di essere investito nelle funzioni dirigenziali da un dirigente di livello superiore.
Quenda condizione non solo è necessaria com'è ovvio ma è anche del TUTTO SUFFICIENTE.
Il dirigente può essere preparato o impreparato, buono o cattivo, alto o basso, biondo o bruno, tuto ciò è del tutto irrilevante.
Ciò che conta è che esso goda della fiducia intuitu personae del livello dirigenziale superiore, ciò lo rende legittimo lo status ed "autosufficiente" dal punto di vista delle funzioni esercitate.
Tutto il resto sono chiacchiere.
Rispondi

Da: 16/08/2013 21:23:59
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=488089654615272&set=p.488089654615272&type=1&theater
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Da: Spoil system16/08/2013 22:42:57
Puo' essere vero che il concorso non sia uno strumento idoneo . Ciò che deve cambiare e' l' etica nella gestione della cosa pubblica. Allora facciamo lo spoil system all'americana, chi vince mette persone di sua fiducia ma COMPETENTI e poi scaduto il mandatoTUTTI FUORI !!!! In Italia gli costruiamo un concorso farsa 
Rispondi

Da: x i LECCA LECCA NOMINATI (non indipendenti)19/08/2013 11:25:58
Che tocca sentì !!!!!!
Beata (e opportunistica) ignoranza !!!!!

Intanto imparatevi cosa dice la costituzione in proposito e poi ...

PS: il mondo si divide in due categorie, chi studia e si prepara per arrivare, competente ed INDIPENDENTE (!!!!), ai piani alti e chi LECCA CULI MERDOSI DEI SUPERIORI in barba alla costituzione per poi auto-presentarsi come "Piani alti" e garantire la manovrabilità a mò di burattini nelle mani del potere che lo ha nominato!!!
Rispondi

Da: siete BURATTINI19/08/2013 11:28:53
e ACCATTONi di alto borgo (gli zingari si mettono a chiedere gli spiccioli agli angoli delle strade o sui mezzi pubblici, voi accattonate decine di migliaia di euro accettando di fare i burattini e i camerieri del potere che vi regala il contratti sapientenmente demolendo l'integrità e l'efficienza del  CONCORSO PUBBLICO (ma guarda caso!!!!)
Rispondi

Da: CONCORSO PUBBLICO per avere merito e INDIPENDENZA19/08/2013 11:36:14
Merito e classe dirigente nella pubblica amministrazione:
selezione per concorso pubblico o cooptazione per nomina fiduciaria?
                                     -----------------

La classe dirigente della pubblica amministrazione vira in maniera quasi ostentata verso le nomine dirette, cosiddette fiduciarie, senza far passare determinati soggetti  per la difficile e stretta cruna del concorso pubblico con la giustificazione di superare in questo modo le carenze in velocità e in efficienza della burocrazia. Il fenomeno è completamente strutturato e consolidato nelle innumerevoli SpA a partecipazione pubblica tanto a livello centrale quanto a livello delle numerose partecipate degli enti locali: tutte ormai designano dirigenti e collaboratori solo senza concorso nominando ovviamente rampolli e raccomandati sempre della stessa risma.

La disamina di quali siano i motivi dell'idiosincrasia verso il metodo selettivo del concorso pubblico e la verifica  se davvero questa idiosincrasia porti a maggiore efficienza o addirittura assicuri maggiore merito nella pubblica amministrazione e nelle aziende partecipate porterebbe a constatare che le nomine a chiamata diretta by-passando il concorso pubblico hanno già  ampiamente dimostrato di non essere, in un paese come l'Italia, lo strumento idoneo per attivare un processo virtuoso né per  l'evoluzione dei burocrati a manager né per l'evoluzione in senso meritocratico (o meritofìlico) del lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Il concorso pubblico, quando non è pilotato o mistificato, è lo strumento fondamentale ed affidabile per selezionare i migliori e più preparati dipendenti di tutti i livelli, compresi i dirigenti. Il concorso pubblico è  strumento selettivo e certificativo, che assicura il reclutamento dei più preparati, e, al contempo, democratico, connotazione, questa, indispensabile per garantire l'uguaglianza nelle posizioni di partenza, prodròmo a sua volta della mobilità sociale e quindi della crescita e dell'evoluzione di una società nella sua interezza.

Le peculiarità del concorso pubblico:

1) risponde ad una logica di gara democratica aperta  a tutti coloro che posseggono determinati titoli e requisiti,  e di  fare ricognizione di quanta maggiore preparazione c'è tra coloro che vi partecipano  e che sono tenuti a ristudiare importanti materie di cui sono già a conoscenza; quella dello studio è un' importantissima fase visto che non si può prescindere dai saperi generali  oltre che specialistici; più grande è il bacino di utenza a cui sono aperte le selezioni, maggiore è la quantità e migliore è la qualità delle competenze meritevoli tra cui attingere;

2) consente di superare l'odioso meccanismo clientelare-nepotista per il quale il requisito principale è "chi" si conosce prima ancora che "cosa" si conosce, per cui è ovvio che a prescindere dalla specializzazione e dalla competenza ad essere determinante è «la conoscenza del potente in grado di assumere a chiamata diretta»;  non risolve la questione l'affermazione secondo la quale nessuno designerà un non bravo in quanto poi ne pagherebbe anche lui le conseguenze, poiché  la vera questione è la validità nonché l'equità dell'esercizio di un potere pubblico ai fini di dare incarichi dirigenziali senza selezione obiettiva, generalizzata, resa conoscibile all'intera collettività, consegnata alla potenziale fruibilità da parte di chiunque nella collettività possa essere interessato laddove dotato dei requisiti opportuni;

3) consente maggiore rispetto del principio di indipendenza e altresì di superare il conflitto tra competenza e indipendenza al contrario delle nomine poichè "io nominato a chiamata diretta" sarò pure competente ma ciò che dovrò fare meglio sarà sempre e comunque servire il potente che mi ha scelto (utilizzando peraltro risorse non mie ma pubbliche!) e compiacere lui ed altri potenti di contorno per ottenere la riconferma del contratto e/o essere dirottato a migliori poltrone; questo appare ancora più evidente qualora i nominati a contratto di fiducia siano soggetti del tutto esterni all'amministrazione, in quanto non hanno mai superato alcun concorso che li veda inseriti in un ruolo del personale;

4) il concorso pubblico sottopone gli aspiranti civil servants  a dei  parametri qualitativi ben precisi, richiedendo oltre che l'expertise e la preparazione in  materie  specialistiche e tecniche per il ruolo specifico, anche conoscenze di base molto generali ma imprescindibili per i lavoratori della PA (si pensi ad esempio al diritto ammnistrativo o alla contabilità pubblica nei ministeri);

5) il concorso pubblico impedisce il "carrierismo vampiresco", in base al quale una volta cominciato con un incarico dirigenziale "da manager non burocratico senza concorso", il primo ruolo ricoperto costituisce trampolino di lancio da una poltrona all'altra senza sosta e con il (mal)costume tutto italico secondo cui detronizzato da un posto non si può cadere nel vuoto, anche se non si fosse affatto meritevoli, ma bisogna, per diritto quesito e legittima spettanza, avere un'altra poltrona, più remunerativa della precedente, quindi più onerosa per la collettività, e così via come perennemente adagiati su una rete di salvezza che oscilla di nomina in nomina sempre sotto l'ombrello "pubblico",  inevitabilmente prescindendo dai reali risultati conseguiti e dalla valutazione dei benefici apportati alla collettività; si fa collezione di nomine importanti per cui il curriculum è sempre più ricco e diventa l'elemento, autoreferenziale, di pretese sempre maggiori: si ha diritto a maggiori compensi e più prestigiose poltrone non perché si abbia raggiunto dei risultati  o si abbia risanato un settore in sofferenza, bensì perché si ha  il cosiddetto "curriculum di tutto rispetto". La designazione di dirigenti attraverso concorsi pubblici e pubbliche selezioni può invece favorire un carrierismo che potremmo definire "di servizio", ovviamente alla collettività e non a sé stessi o ai detentori del potere.

Infine potremmo aggiungere anche che il concorso pubblico impedisce l'atteggiamento di SUDDITANZA interessata da parte dei lavoratori dipendenti una parte dei quali sono portati a rifarsi al principio "chi ha ottenuto senza concorso il contratto per sé lo potrà ottenere anche per i suoi lacchè": dunque ci si comporta in maniera professionale e seria con dirigenti assunti per concorso ma in maniera assolutamente poco elegante con i cooptati di cui si cerca in tutti i modi di assicurarsi la benevolenza per convincerli a intercedere a favore di propri congiunti  … che naturalmente  sperano a loro volta nelle scorciatoie dei favoritismi senza dover affrontare la via tortuosa, difficile e meritocratica del concorso.

Sono dunque davvero in compliance con la ricerca del merito nella pubblica amministrazione la facoltà e l'abitudine di calare dall'alto i dirigenti? Quali sono i parametri certificativi? Ovviamente non esistono: il conferimento dell'incarico è completamente lasciato alla discrezionalità di chi è nella posizione di stabilire che è impossibile reperire determinate speciali professionalità all'interno della dirigenza di ruolo. Si dovrebbe quindi quantomeno studiare e approntare uno strumento che affianchi il concorso (e, in determinati casi, lo alterni, qualora ad esempio, non si possa procedere nell'immediato ad effettuare un concorso e solo fino al successivo tempestivo concorso pubblico e solo se non esiste già una graduatoria di vincitori di precedenti concorsi in attesa e solo se non esistono dirigenti assunti e regolarmente stipendiati ma lasciati a spasso perché le poltrone sono occupate dai "fiduciari") ricalcandone l'ufficialità e stabilendo a priori parametri e criteri a cui attenersi scrupolosamente nel procedere alla cernita tra vari curriculum, che dovrebbero quindi essere pubblici e conoscibili a priori da tutti i cittadini, tenuti  in  uno speciale elenco che risponda a criteri obiettivi ben precisi e preventivi, ai fini di scegliere e nominare qualcuno. Si avrebbe così una sorta di programma di employee referral sulla base di piani di reclutamento trasparenti, accessibili, pubblici, accuratamente definiti.

In realtà è vero esattamente il contrario: di molti dirigenti nominati dall'alto non esiste un curriculum antecedente la nomina, pubblico ed ufficiale e "certificato" in riferimento a parametri prestabiliti. Spesso esistono in giro per il web auto-dichiarazioni di expertise. Nulla di ufficialmente affidabile come invece lo è un concorso pubblico,  che sia ovviamente  condotto e svolto in modo serio e  non edulcorato da corrotti e corruttori. Si assiste a casi di dirigenti  a chiamata diretta di cui nessuno conosce  il curriculum, né prima della nomina e spesso per lungo tempo non è possibile visionarlo neanche dopo la nomina, nonostante le sezioni dedicate dei siti istituzionali. Inoltre  un curriculum è comunque frutto di auto-determinazione e quindi con valore meramente conoscitivo e non  certificativo, non può essere  tale da sostituire il concorso. E' come se ai potenti di turno, concedendogli il potere di nominare chi essi desiderano, gli venga risparmiata la fatica di "truccare" lo svolgimento di un concorso. Così, è ovvio, la pubblica amministrazione risparmia preziose risorse finanziarie (!).

L'importanza del concorso pubblico, pur non dovendosi esso ritenere metodo di recruiting infallibile e pur non dovendo essere sigillo di non valutabilità continua o di ideologica non licenziabilità degli assunti,  appare ancora più evidente laddove si consideri che determinati soggetti, del tutto esterni alla pubblica amministrazione a cui viene conferito l'incarico dirigenziale senza che  ne abbiano la qualifica formale, nel partecipare a concorsi, anche per normali funzionari-impiegati, si arenano, peraltro in modo particolarmente pietoso, persino già alla prova preselettiva. Ciò favorisce un meccanismo distorsivo in base al quale i "nominati"  sono indotti  a privilegiare  a loro volta contratti a chiamata diretta a discapito delle selezioni concorsuali, che ovviamente temono in prima persona, come a voler rendere customizzato il sistema delle nomine a tutti i livelli. Questa sembrerebbe la vera causa dell'idiosincrasia per i concorsi pubblici, dunque.

Sembra ovvio che le cooptazioni  a chiamata diretta - come ad esempio quelle "art. 19 comma 6" di  cui al DLgs 165/2001- non garantiscono nessun parametro obiettivo, il potente di turno stabilisce che io sono competente sulla base del suo potere e del suo desiderio di favorirmi, magari costituisce un ufficio ad hoc modellato sul mio profilo professionale e sul mio titolo di studio, con assoluta salvaguardia della relativa poltrona a dispetto di qualsiasi esigenza di austerity e politica di spending review. E' come se l'oste  stabilisse da solo che il vino non è annacquato promuovendolo come in assoluto il più degno di un posto in prima fila…sottraendosi ad un sistema di verifica preventivo, di analisi e test certificativi del prodotto prima che si possa essere in condizioni obiettive per decidere di comprarlo.
Fuor di metafora, prima che la collettività, che tutta pagherà materialmente lo stipendio ai nominati da parte di pochi detentori di "potere assunzionale", possa capire e sapere chi è colui a cui viene conferito l'incarico : "compralo e basta perché io, avendo il potere di farlo, stabilisco così, sulla base della possibilità offertami dalle specifiche previsioni normative ad hoc,  se poi è un buon prodotto o non lo è ... lo vedrai sul campo, in ogni caso dopo averlo lautamente pagato".  A spese dei contribuenti,  a detrimento di una vera e piena logica di merito e di selezione, a corroboro dei soliti nepotismo, clientelismo, conoscenze, favoritismo e privilegio.

Una diffusa obiezione è che le chiamate dirette consentono di dare flessibilità e accrescere l'efficienza delle amministrazioni pubbliche. In realtà la vera ed unica efficienza della macchina pubblica, e in generale il cost efficiency, sta nell' "assenza di sprechi". Dare contratti e poltrone agli amici dei potenti esterni al ruolo dei dirigenti già non sembra essere "merito" ma di sicuro non è assenza o riduzione di sprechi.

Allo stesso modo non può darsi valore sostanziale e decisivo al fatto che  poi il nominato sul campo si possa  rivelare anche competente "con capacità organizzative e decisionali": non è questo il punto.  Merito vuol certamente dire competenza, ma vuol dire anche competizione: non si può certo dire che si attivi la competizione  tra tutti coloro che sono bravi in tutti gli strati della società se si usa lo strumento della chiamata diretta per  obbligo di casta o per amicizia o spirito  familistico o altri spiriti a cui è superfluo ma purtroppo pertinente fare riferimento, da parte dei detentori del potere a favore di chi essi conoscono per vie dirette  o per fortuita vicinanza fisica e geografica. Al contrario questo costituisce  un sistema basato sulle prerogative ereditarie con inconfondibili risvolti clientelari e innegabili derive classiste. Insomma in ogni caso, e ciò vale ancor di più in un Paese come l'Italia, bisognerebbe ricordare meglio e più spesso che il concetto di merito è vero e pieno solo se non si prescinde dall'assicurare, a partire dal metodo di selezione,  l'«uguaglianza nelle posizioni di partenza». Questo permette di avere un bacino di competenze molto ampio da cui attingere i meritevoli attraverso  la selezione concorsuale, e non il bacino ristrettissimo della chiamata diretta. L'ampiezza del bacino di competenti tra cui selezionare è condicio sine qua non per attivare la mobilità sociale, strettamente connessa alle logiche di meritofilìa, cioé riconoscimento delle capacità acquisite con sacrificio, disciplina, etica dello studio e dell' apprendimento, etica del lavoro e della conquista, etica della responsabilità e della competizione leale, e palesemente lontana dalla pratica delle cooptazioni per nomina. E' questo che non mancherà di assicurare alla Pubblica Amministrazione la migliore selezione di lavoratori e di manager, selezione vera, avulsa dall' imprinting personalistico e relazionale, cioè delle "conoscenze fortunate",  o dall'uso privatistico dei pubblici poteri e delle risorse della collettività.
    
V.S. (All rights reserved).

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Da: d''accordo con il CONCORSO PUBBLICO19/08/2013 13:03:09
Non dimentichiamoci che in questo paese la fanno da padrone purtroppo non solo clientelismo e familismo e uso privatistico dielle risorse pubbliche (per nominare i mignotti della situazione o i propri parenti..) ma anche le IDEOLOGIE.
Anche esse contribuiscono a devastare la nostra società e a fare in modo che si omologhi verso il basso (la melma, come qualcuno diceva sopra) attraverso  ormai radicati fraintendimenti (per esempio quello che trasfroma la SOLIDARIETA' in lercio ASSISTENZIALISMO)

Mi spiego meglio:

abbiamo fatto (=nominato dall'alto) un ministro africano per IDEOLOGIA ... tanto in politica non esiste il concorso pubblico. Allo stesso modo incorriamo nel pericolo che venganao assunti (=nominati) in PA ( a tutti i livelli: impigatizi o dirigenziali) africani, zingari e immigarti vari SENZA SOTTOPORLI AL CONCOSRO e senza metterli in giusta competizione con tutti gli italiani che fossero titolati e intertessati a determinati ruoli. Il tutto per IDEOLOGIA e perchè bisogna "integrare" !!!!!!

Si capisce almeno cos' l'importanza del CONCORSO? 

CIoè:

Possibilità n.1), auspicabile:
si bandiscono i costituzionali concorsi pubblici a cui partecipano tutti i possesori dei requisiti importanti per determinati ruoili A PRESCINDERE DAL FATTO SE SIANO ITALIANI O IMMIGRATI ,che qualcuno decida in virtuù del suo potere da burattinaio!, di immettere totu court nella pubblica amministrazione.

oppure

Possibilità 2) Non auspicabile:
in virtù di trovate da burattinai quali "integrazione" "spoil system", la presunta maggior efficienza delle nomine dirette, ecc. ecc. .. sia assumono-nominano africani e zingari a chiamata diretta senza consentire anche agli italiani (e a tutti gli immigrati che avessero la cittadinanza e i titoli ) di CONCORRERERE

Poichè oggi siamo tutti soppiantati dai raccomandati per motivi familistici e mignottistici, presto lo saremo anche per i soliti motivi IDEOLOGICI all'italiota.
E sempre e comunque fior di laureati e dottorati italiani costretti a vomitare sui "piani alti" nominati dal'alto (come dice il signore "orgoglioso") e poi ad emigrare, poichè ora per i miglotti e per gli amici ora per il malinteso obbligo di integrazione, c'è sempre un'orda parassitaria di gente che "deve essere nominata" !!!!
Rispondi

Da: Aaa19/08/2013 18:21:35
Ma negli enti locali ci sono i premi di produttività come nei ministeri? Dipende dalle finanze del singolo comune?
Rispondi

Da: chi si ferma è perduto19/08/2013 19:53:01
Si ci sono. Possono arrivare anche a 6/7000 € l'anno. In tutto il reddito medio lordo di un dirigente di ente locale non è inferiore agli 80/85 mila € annui
Rispondi

Da: liuibeo19/08/2013 22:34:42
si tutti bei discorsi.
Basta cooptazioni. Chiamate dirette. articolo 19 del d.lgs 165/2001.
Tutti senza concorso.  Non per posti che richiedono professionalità specifiche  ma per fare i dirigenti amministrativi. (incarichi senza concorso rinnovati a vita)
Mentre ci stanno i vincitori  di concorsi che non entrano.

Per quanto riguarda gli stipendi
Nei ministeri i premi di produttività sono bassi. Come le posizioni di cd. responsabilità. Irrisorie (a parte qualche caso)
Rispondi

Da: Inside19/08/2013 22:58:00
Gli spitendi della dirigenza ministeriale sono già ottimi...
La retribuzione di posizione da sola oscilla da mezzo stipendio ad uno stipendio di  un impiegato spesso più professionalizzato del dirigente stesso.
Nell'insieme il sig dirigente sfiora e spesso supera i 4 k mensili..spesso non si sa bene per fare cosa perchè le sue mansioni sono talmente vaghe che significano tutto e niente ed ovviamente chiunque potendo scegliere tra il fare tutto e il fare niente indovinate cosa sceglie.
Rispondi

Da: Promx20/08/2013 10:47:03
Interessantisimo l'articolo sulla preferibilità del concorso pubblico.
Ma il problema è che lo sanno tutti ma purtroppo conviene fare diversamente per questioni di potere e clientele.
Vedasi le "false" SpA (CdP, Zecca dello Stato ecc ecc ecc....in realtà sono statali!!!!) tutte a succhiare soldi pubblici quindi del privato nemmeno l 'ombra.... eppure ... non fanno concorsi ma regalano le poltrone!
Non so cosa potremmo fare ma alla fine come pecore non facciamo nulla oppure, chi è nella possibilità materiale di farlo, lecca il soggetto che ha potere per farsi designare alla "poltroncina/carichina" ...
Rispondi

Da: TIME OUT19/05/2014 22:31:06
prendo 1650 F4 3 area
Rispondi

Da: se 19/05/2014 22:57:16
D'accordo con il post concorso pubblico per avere merito ed indipendenza
Da incorniciare.
Rispondi

Da: ludovico il more20/05/2014 20:45:11
1150 c1 comune
Rispondi

Da: ali07/08/2014 23:13:39
Lei è male informato, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - che non è equiparata agli organi costituzionali - guadagno stipendi eccellenti solo i dirigenti, vedi in proposito il sito del Governo Renzi I
Rispondi

Da: ali07/08/2014 23:14:44
Lei è male informato, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - che non è equiparata agli organi costituzionali - guadagnano stipendi eccellenti solo i dirigenti, vedi in proposito il sito del Governo Renzi I
Rispondi

Da: nell''area II08/08/2014 19:45:32
prendiamo quasi come "time out" !!!!

La vera differenza di retribuzione è tra LIVELLATi e DIRIGENTI: questi ultimi prendono un vero stipendio (sui 3000 e oltre), i livellati (cioè le varie qualifiche delle aree funzionali) prendono uno stipendio medio in cui le differenze tra una fascia e l'altra sono dell'ordine di 50 euro in media!
Per la verità è anche giusto così visto che in area terza è pieno di gente non laureata mentre nmolti laureati sono in area seconda: è il livellamento verso il basso voluto da sindacati ignoranti, da politica clientelare e dalla solita ideologia catto-comunista egualitarista (l'egualitarismo è quanto di più lontano dall'uguaglianza così come sancita dalla Cost., ma vallo a dire ai sindacatucoli).
Rispondi

Da: 50 euro??08/08/2014 19:48:02
15 - 20 - 30 euro tra una f e l'altra!
Rispondi

Da: Ior08/08/2014 20:39:27
i sindacati sono la piaga del settore pubblico, hanno un loro senso solo nel privato
Rispondi

Da: esatto12/08/2014 09:15:02
sindacati inutili nella p.a, vanno a braccetto col potere e prima o poi finiscono in politica.
basti pensare al contratto gabbia che ha istituito le aree, relegando laureati in II area.
strappare le tessere sindacaslim e mandarli a fare in c.....
SINDACATI MERDA, SANGUISUGHE
Rispondi

Da: i sindacati 12/08/2014 16:27:23
hanno molte responsabilità negative, la più melmisa é quella della caterva di non laureati in area terza, uno scandalo dequalificativo della PA, che toglie i posti ai laureati i quali o sono relegati in II area oppure sono disoccupati o emugranti.
Tuttavia non dinenticatevi che i sibdacati sono "associazioni private, tra lavoratori che chiedono di essere rappresentati nelle loro istanze" . Questo significa che se gli associati sono i lavoratori più feccia della PA (e fidatevi ...é proprio così), se sono associati i non laureati, i precari raccomndati in cerca di stabilizzazione senza concorso, e gentaglua simile, cioé clienti-politico-sindacali, che battaglie volete che portino avanti queste cialtronesche associazioni private?????.
Rispondi

Da: stipendi?12/08/2014 19:48:30


ma.... altissimi.   No??
Rispondi

Da: michael1818 22/08/2014 15:04:07
Buongiorno a tutti, sapreste dirmi a quanto ammonta lo stipendio di un funzionario universitario, posizione economica D1?
Rispondi

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