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Istruttore Economico - 155 posti
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Da: hag13/12/2012 12:12:59
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Da: per cooperativa ...13/12/2012 12:13:04
ragazzi ecco alcune risposte a domande finora senza risposta...aggiornate per favore la bozza e fatela girare tra la cooperativa
57 c provvedimenti ablatori  personali, incidono ablatoriamente su diritti personali, cioè privano i soggetti di poteri inerenti alle loro libertà costituzionali o comunque riguardanti i diritti della persona. Di questa categoria fanno parte gli ordini, sia a contenuto positivo (comandi ad esempio l'obbligo di vaccinazione o di sgombero di un edificio) che a contenuto negativo (divieti, come ad esempio quelli attinenti alla circolazione stradale). Per i diritti relativi alla libertà personale vige la riserva di provvedimento giudiziario in base alla quale soltanto una sentenza passata in giudicato può privare un soggetto della propria libertà.

66D  IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI O UNO O PIU' MINISTRI DA LUI DELEGATI
Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica: istituita dalla legge n. 42/2009 quale organismo stabile di coordinamento della finanza pubblica tra Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, nell'ambito della Conferenza unificata, è costituita dai rappresentanti dei diversi livelli territoriali di governo e dai membri del Governo. La Conferenza concorre alla definizione e alla ripartizione degli obiettivi di finanza pubblica per comparto e svolge funzioni di monitoraggio sull'utilizzo dei fondi stanziati per gli interventi speciali, sulle relazioni finanziarie tra i diversi livelli di governo, sull'adeguatezza delle risorse finanziarie di ciascun livello di governo rispetto alle funzioni svolte, sul funzionamento del nuovo ordinamento finanziario dei Comuni, delle Province, delle Città metropolitane e delle Regioni e sull'applicazione dei meccanismi di premialità e di quelli sanzionatori e sul loro funzionamento.
67 C IL POSSESSO DI BENI IMMOBILI IVI COMPRESE L'ABITAZIONE PRINCIPALE E LA PERTINENZA STESSA
In base al decreto legge 201/2011, convertito con modificazioni in legge 214/11, l'applicazione dell'Imposta municipale propria (IMU), già disciplinata nel d.lgs. 23/2011, che ne decretava l'introduzione nel 2014, viene anticipata in via sperimentale dal 2012 fino al 2014 e a regime dal 2015.
La riforma del federalismo municipale consente il riordino e la semplificazione del sistema impositivo comunale sugli immobili con la contestuale soppressione della componente immobiliare dell'Irpef e relative addizionali, dovute sui redditi fondiari per i beni non locati, e dell'ICI.
Ai Comuni è lasciata la facoltà di apportare riduzioni anche significative per determinate categorie di immobili (tra cui immobili non produttivi, immobili posseduti dai soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società, immobili locati).
Sono esentati dal pagamento dell'IMU, gli immobili dello Stato, quelli di tutti gli enti territoriali e quelli destinati esclusivamente all'esercizio del culto.
68 D DAL 2013 CON LEGGE REGIONALE
LE Regioni hanno facoltà impositiva. Sull'Irpef possono scegliere di aggiungere un'aliquota addizionale fino a una percentuale massima, utilizzando fasce di reddito a scaglioni oppure scegliendo di utilizzare un'aliquota unica.

69 C LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE NONCHE LA RIMOZIONE DEL PRES DELLA GIUNTA PER RESP POLITICA
Grave dissesto finanziario: fattispecie che si verifica con riferimento al disavanzo sanitario di una Regione assoggettata a piano di rientro, qualora il Presidente della Giunta regionale, nominato commissario ad acta del Governo, non abbia adempiuto all'obbligo di attuazione del piano di rientro, sia stato accertato in sede di verifica il mancato raggiungimento degli obiettivi del piano stesso con conseguente perdurare del disavanzo sanitario e sia stato adottato per due esercizi consecutivi un ulteriore incremento dell'aliquota addizionale regionale all'Irpef al livello massimo previsto. Lo stato di grave dissesto finanziario è accertato dalla Corte dei conti in sede giurisdizionale.

Da: ci sono anche io13/12/2012 12:15:53
loredana.castelli@excite.it

Da: MatteoTheBoss 13/12/2012 12:16:23
Grazie a tutti per avermi mandato la bozza :)

Da: PER CARLA456513/12/2012 12:17:02
FATTO GIRATA BOZZA DIMMI CHE NE PENSI E CONFRONTIAMOCI
ROSINA FROSINONE

Da: PER LOREDANA CASTELLI13/12/2012 12:19:15
FATTO GIRATA BOZZA ROSINA FROSINONE

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Da: FuturoIstrutture13/12/2012 12:19:57
Per lukass

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Ho aggiunto anche la mia mail ;)

A chi devo mandare i miei commenti?

Da: silver fox13/12/2012 12:21:23
elenco email:
ago_9@hotmail.it
marika8810@yahoo.it
sellisardegna@yahoo.it
avv.spidirigna@live.it
mari.heart@ymail.com
aleporreca@hotmail.it
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frastrano@virgilio.it

ho aggiunto la mia mail , greenbox, ralle ieri vi ho inviato le risposte da 87 a 100 fate girare le bozze così confrontiamo a me non è arrivato nulla!!!

Da: Lukass6913/12/2012 12:23:20
Cooperativa domande
ne mancano 4....
33
58
63
77

Da: marih88 13/12/2012 12:23:24
RAGAZZI LA 33 E' QUESTA:

In base agli art. 170 e 172 del tuel i documenti di programmazione pluriennale sono:
La Relazione Previsionale e Programmatica
il Bilancio pluriennale
il Programma triennale delle opere pubbliche

Da: marih88 13/12/2012 12:26:21
LA 63 NON SI TROVA PERCHE TRA BILANCIO DI PREVISIONE E BUDGET NON CI SONO SOSTANZIALI DIFFERENZE........ SONO LA STESSA COSA......

Da: melina 73 13/12/2012 12:26:28
AIUTO

IL FILE NON SI APRE MI DTE COME DEVO FARE
avv.spidirigna@live.it

grazie

Da: FuturoIstrutture13/12/2012 12:28:45
stefania.menchinelli@gmail.com
silver_phoenix@hotmail.com

Manchiamo noii :)

Da: coccy13/12/2012 12:28:46
per rosina.....ti è arrivata la bozza....a me ancoraq no!!!potresti girarla??? grazieeeeeeeeeeee....ho difficolta con alcuni commenti e cosi vorrei confrontarmi....ti do la mia email katiusciasavaintoni@tiscali.it

Da: Lukass6913/12/2012 12:29:54
Per chi non ha ricevuto il file ecco il lavoro fino ad svolto....
Mancano le risposte alla 58 - 63 - 77


001. Con riferimento agli aggregati di bilancio previsti per le entrate delle Amministrazioni comunali, i tributi speciali confluiscono nel Titolo:
A) I - Entrate tributarie.
B) III - Entrate extratributarie.
C) II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, delle Regioni e di altri enti pubblici.
D) IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale, ecc.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sui sei Titoli dell'entrata.
I titoli rappresentano una prima suddivisione delle entrate in base alla fonte di provenienza, ossia la natura dell'entrata. sono rappresentati come segue:
TITOLO I - entrate tributarie
TITOLO II - entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello stato, delle regioni e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione
TITOLO III - entrate extratributarie
TITOLO IV - entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
TITOLO V - entrate derivanti da accensioni di prestiti
TITOLO VI - entrate da servizi per conto di terzi

002. Con la fase dell'impegno della spesa l'ente locale:
A) Emette il mandato di pagamento.
B) Riscontra la rispondenza della fornitura o della prestazione ai termini ed alle condizioni pattuite.
C) Determina il soggetto creditore.
D) Riscontra la rispondenza della fornitura o della prestazione ai requisiti qualitativi e quantitativi.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla fase dell'impegno della spesa.
ai sensi dell'art. 183  del tuel, l'impegno rappresenta la prima fase del procedimento di spesa col quale, a seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate, si determinano: la somma da pagare; il soggetto creditore; la ragione dell'impegno; il vincolo sulle previsioni di bilancio nell'ambito della disponibilita' finanziaria accertata dal responsabile del servizio finanziario.
il tuel, tra l'altro, prevede alcune spese che, per la loro peculiarita', si intendono impegnate in modo automatico, nonostante in esse manchi uno o piu' d'uno dei presupposti suindicati. sono i cosiddetti impegni automatici, rappresentati dalle spese fisse; dagli impegni in conto capitale; dagli impegni correlati a entrate a destinazione vincolata.

003. A norma del disposto di cui al co. 2, art. 235 tuel il revisore: (VEDI ANCHE PAG. 679 LIBRO: + SINTETICO)
A) È revocabile solo per inadempienza ed in particolare per la mancata approvazione della proposta di bilancio di previsione entro il termine previsto dal tuel.
B) È revocabile solo per inadempienza ed in particolare per la mancata presentazione della relazione alla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto entro il termine previsto dal tuel.
C) È revocabile solo a seguito dell'approvazione della mozione di sfiducia da parte dell'organo consiliare.
D) Non è revocabile.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul funzionamento del collegio dei revisori.
per quanto attiene al funzionamento del collegio dei revisori, l'art. 237 del tuel prevede che il collegio sia regolarmente costituito anche nel caso in cui siano presenti solo due componenti e il collegio stesso rediga un verbale delle riunioni, ispezioni, verifiche, determinazioni e decisioni adottate.
l'art. 239 del tuel elenca, invece, le funzioni dell'organo di revisione, che si sintetizzano: nell'attivita' di collaborazione col consiglio secondo quanto disposto da statuto e regolamento; nell'espressione di pareri sulla proposta di bilancio di previsione e dei documenti allegati e sulle variazioni di bilancio; nella vigilanza sulla regolarita' contabile, finanziaria ed economica della gestione; nella relazione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione e sullo schema di rendiconto; nel referto al consiglio su gravi ireggolarita' di gestione; nelle verifiche di cassa.
l'attività di collaborazione con l'organo consiliare va esercitata nelle materie economiche e finanziarie e si concretizza in pareri, osservazioni e rilievi, tesi a conseguire una migliore efficacia della gestione. Le funzioni sono elencate all'art. 239 comma 1: attività di collaborazione con l'organo consiliare secondo le disposizioni dello statuto e del regolamento; parere sulla proposta di bilancio di previsione e dei documenti allegati e sulle variazioni di bilancio; vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione; relazione sulla proposta del rendiconto generale della gestione; referto all'organo consiliare su gravi irregolarità di gestione; verifiche trimestrali di cassa.

004. Dispone il co. 1, art. 161, tuel che gli enti locali sono tenuti a redigere apposite certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto. Da quali soggetti devono essere firmate le certificazioni?
A) Capo dell'Amministrazione, Direttore Generale e Segretario.
B) Segretario, responsabile del servizio finanziario e organo di revisione economico-finanziario.
C) Organo esecutivo e organo consiliare.
D) Capo dell'Amministrazione, responsabile del servizio finanziario e organo di revisione economico-finanziario.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle certificazioni di bilancio.
l'art. 161 del tuel prevede l'obbligo per gli enti locali di redigere delle apposite certificazioni sui principali dati di bilancio di previsione e sul rendiconto. la struttura delle certificazioni e' stabilita ogni anno, con decreto, dal ministero dell'interno e devono essere firmate dal segretario e dal responsabile del servizio finanziario e trasmesse al ministero dell'interno che le rende disponibili a regioni, corte dei conti, istat e alle associazioni rappresentative di enti locali (anci, upi e uncem). la mancata presentazione delle certificazioni comporta la sospensione dell'ultima rata del contributo ordinario dell'anno nel quale avviene l'inadempienza.

005. A norma del disposto di cui all'art. 174 del tuel da chi viene rispettivamente predisposto e approvato lo schema di bilancio pluriennale?
A) Rispettivamente dal segretario generale e dall'organo esecutivo.
B) Rispettivamente dal direttore generale e dall'organo consiliare.
C) Rispettivamente dall'organo consiliare e dall'organo esecutivo.
D) Rispettivamente dall'organo esecutivo e dall'organo consiliare.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla durata del bilancio pluriennale di previsione.
la disciplina del bilancio pluriennale e' prevalentemente contenuta nell'art. 171 del tuel. e' il documento nel quale sono riportate tutte le previsioni di entrata e di spesa riferite ad un arco temporale pari a quello del bilancio pluriennale della regione di appartenenza e, quindi, ad un periodo di tempo compreso fra i tre e i cinque anni.
LA DURATA DEL BILANCIO PLURIENNALE è PARI A QUELLO DEL BILANCIO PLURIENNALE DELLA REGIONE DI APPARTENENZA E QUINDI AD UN PERIODO COMPRESO TRE I 3 E I 5 ANNI.

006. Con riferimento alla gestione del bilancio degli enti locali ed in particolare sull'attestazione di copertura finanziaria, il responsabile del servizio finanziario ha l'obbligo di monitorare, gli equilibri finanziari di bilancio?
A) Si.
B) No, l'obbligo di monitoraggio è attribuito al Collegio dei revisori dei conti.
C) No, l'obbligo di monitoraggio è attribuito alla Giunta.
D) No, l'obbligo di monitoraggio è attribuito al Consiglio.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'attestazione di copertura finanziaria.
l'art. 151 comma 4 del tuel (cui rinvia anche l'art. 183 comma 9 tuel) dispone che i provvedimenti dei responsabili dei vari servizi che comportano impegni di spesa sono trasmessi al responsabile del servizio finanziario e sono esecutivi con l'approvazione del visto di regolarita' contabile attestante la copertura finanziaria.

007. Tra le funzioni definibili di controllo interno di regolarità, attribuite ai revisori dei conti degli enti locali dalla legge, si annovera:
A) L'assunzione degli impegni di spesa.
B) La deliberazione del bilancio pluriennale e della relazione previsionale e programmatica.
C) Il referto al Consiglio su gravi irregolarità di gestione.
D) La relazione illustrativa del conto consuntivo.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul controllo interno di regolarità contabile.
l'art. 147 del tuel (recependo i principi contenuti nel d. lgs. 286/1999) ripartisce i controlli interni in quattro tipologie:  controllo di regolarita' amministrativa e contabile; controllo di gestione; valutazione dei dirigenti; controllo strategico.
il comma 1 lettera a) dell'art. 147 riguarda il controllo di regolarita' amministrativa e contabile, un controllo finalizzato a garantire la legittimita', la correttezza e la regolarita' dell'azione amministrativa.  e' un controllo di tipo "successivo" di competenza dell'organo di revisione contabile.

008. Il risultato contabile di amministrazione tiene conto anche dei residui degli anni precedenti?
A) Si, ed è determinato dalla somma del fondo di cassa al 31/12 più i residui attivi finali derivanti sia dalla gestione di competenza che da quella residui.
B) No.
C) Si, ed è determinato dalla somma del fondo di cassa al 31/12 più i residui attivi finali e meno i residui passivi finali entrambi derivanti solo dalla gestione di competenza.
D) Si, ed è determinato dalla somma del fondo di cassa al 31/12 più i residui attivi finali e meno i residui passivi finali entrambi derivanti sia dalla gestione di competenza che da quella residui.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle risultanze finali del conto del bilancio.
le risultanze finali del conto del bilancio sono distinte in:
risultaro contabile di gestione, determinato dalla somma del fondo di cassa al 31/12 più i residui attivi finali e meno i residui passivi finali entrambi derivanti solo dalla gestione di competenza;
risultato contabile di amministrazione, determinato dalla somma del fondo di cassa al 31/12 più i residui attivi finali e meno i residui passivi finali entrambi derivanti sia dalla gestione di competenza che da quella residui.
il primo evidenza il risultato di sintesi finanziario dell'anno considerato  (gestione di competenza pura) mentre il secondo evidenzia il risultato di tutta la gestione finanziaria e come tale, in caso di avanzo, permette la sua applicazione alle entrate del bilancio preventivo e , in caso di disavanzo, obbliga l'ente al ripiano mediante la sua iscrizione tra le spese del bilancio preventivo.

009. Quale organo dell'Amministrazione comunale rispettivamente predispone e approva la relazione previsionale e programmatica?
A) La relazione previsionale e programmatica è predisposta dall'organo esecutivo e approvata dal collegio dei revisori dei conti.
B) La relazione previsionale e programmatica è predisposta dall'organo consiliare e approvata dall'organo esecutivo.
C) La relazione previsionale e programmatica è predisposta dall'organo esecutivo e approvata dal capo dell'amministrazione comunale.
D) La relazione previsionale e programmatica è predisposta dall'organo esecutivo e approvata dall'organo consiliare.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla relazione previsionale e programmatica.
l'art. 170 del tuel e' interamente dedicato alla relazione previsionale e programmatica, documento che esprime in termini qualitativi e quantitativi le scelte politiche e gestionali individuate nel programma di mandato. 
essa ha carattere generale, perche' si riferisce sia agli aspetti finanziari ed economici, sia a quelli fisici, strutturali e politici della manovra di bilancio; copre l'intero periodo compreso nel bilancio pluriennale; va allegata al bilancio di previsione.ha un contenuto precettivo perche' sono posti dei limiti all'attivita' deliberativa di giunta e consiglio (art. 170 comma 9) se non coerenti con le previsioni contenute nella relazione stessa.

010. Lo schema di conto economico, di contenuto obbligatorio, approvato con il D.P.R. n. 194/1996, si compendia nella considerazione di cinque aree funzionali: Proventi della gestione; Costi della gestione; Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate; Proventi e oneri finanziari; Proventi e oneri straordinari. I proventi ed oneri finanziari comprendono:
A) Utili.
B) Proventi tributari.
C) Costi del personale.
D) Interessi passivi.   
â    Il candidato si soffermi sint Art. 229. Conto economico
3. Costituiscono componenti positivi del conto economico i tributi, i trasferimenti correnti, i proventi dei servizi pubblici, i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio, i proventi finanziari, le insussistenze del passivo, le sopravvenienze attive e le plusvalenze da alienazioni. E'espresso, ai fini del pareggio, il risultato economico negativo.
5. Costituiscono componenti negativi del conto economico l'acquisto di materie prime e dei beni di consumo, la prestazione di servizi, l'utilizzo di beni di terzi, le spese di personale, i trasferimenti a terzi, gli interessi passivi e gli oneri finanziari diversi, le imposte e tasse a carico dell'ente locale, gli oneri straordinari compresa la svalutazione di crediti, le minusvalenze da alienazioni, gli ammortamenti e le insussistenze dell'attivo come i minori crediti e i minori residui attivi. E'espresso, ai fini del pareggio, il risultato economico positivo. eticamente sui proventi e oneri finanziari (PAGG. 666-667-668-669-670)

011. Con riferimento alla gestione delle entrate, con la fase della riscossione:
A) Si fissa la scadenza del credito.
B) Si realizza il materiale introito delle somme.
C) Si individua il soggetto debitore.
D) Si quantifica l'ammontare del credito.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla fase della riscossione delle entrate.
la riscossione consiste nel materiale introito da parte del tesoriere o di altri eventuali incaricati della riscossione delle somme dovute all'ente. gli incaricati possono essere interni (agenti contabili) o esterni (incarichi regolamentati dall'art.52 d.lgs. 446/1997).
la riscossione e' disposta per mezzo del cosiddetto ordinativo d'incasso fatto pervenire al tesoriere e sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario. il contenuto minimo dell'ordinativo d'incasso e' indicato al comma 3 art. 180 tuel.
il tesoriere e' obbligato ad accettare la riscossione di ogni somma versata in favore dell'ente, anche senza la preventiva emissione d'ordinativo d'incasso. provvedera' a darne immediata comunicazione all'ente richiedendo la regolarizzazione.

012. Nella voce personale dello schema di conto economico, approvato con il D.P.R. n. 194/1996, sono iscritti:
A) Tutti i costi sostenuti nell'esercizio per il personale dipendente: retribuzioni, straordinari, indennità, esclusi gli oneri previdenziali ed assicurativi e trattamento di fine rapporto.
B) Tutti i costi sostenuti nell'esercizio per il personale dipendente: retribuzioni, straordinari, indennità, oneri previdenziali ed assicurativi, trattamento di fine rapporto e simili.
C) Tutti i costi sostenuti nell'esercizio per il personale dipendente: retribuzioni, straordinari, indennità, oneri previdenziali ed assicurativi, escluso il trattamento di fine rapporto.
D) Tutti i costi sostenuti nell'esercizio per il personale dipendente: retribuzioni, straordinari, indennità, oneri previdenziali ed assicurativi, trattamento di fine rapporto, nonché l'irap relativa.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sui componenti positivi e negativi evidenziati nel conto economico.
secondo la definizione dell'art. 229del d.lgs. 267/2000 il conto economico evidenzia  i componenti positivi (ricavi e proventi) e negativi (costi) dell'attivita' dell'ente, ricavati secondo criteri di competenza economica,  ed esprime il risultato economico prodotto per effetto della gestione (utile/perdita).
sono componenti positivi: i tributi; i trasferimenti correnti; i proventi dei servizi pubblici; i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio; i proventi finanziari; le insussistenze del passivo, le sopravvenienza attive e le plusvalenze da alienzaioni.
sono componenti negativi: l'acquisto di materie prime e beni di consumo; la prestazione dei servizi; l'utilizzo di beni di terzi; le spese del personale; i trasferimenti a terzi; gli interessi passivi e gli oneri finanziari diversi; le imposte e tasse a carico dell'ente; gli oneri straordinari; la svalutazione dei crediti; le minusvalenza da alienazione;  gli ammortamenti; le insussistenza dell'attivo.



013. Dispone il co. 4, art. 152, tuel che i Regolamenti di contabilità sono approvati nel rispetto delle norme contenute nella seconda parte del tuel, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione di alcune norme, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilità dell'ente rechi una differente disciplina. Quale art. è interessato dalla predetta disposizione?
A) Art. 234 sull'organo di revisione economico-finanziario.
B) Art. 166 sul fondo di riserva.
C) Art. 223 sulle verifiche ordinarie di cassa.
D) Art. 213 sulla gestione informatizzata del servizio di tesoreria.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul contenuto necessario del Regolamento di contabilità.
Ciascun ente applica i principi contabili stabiliti dal testo unico con modalità organizzative corrispondenti a ciascuna comunità. Stabilisce sue norme relative alle comptenze specilfiche dei soggetti delle amministrazioni preposti alla programmazione , adozione e attuazione dei provveidmenti di gestione.
Art. 152. Regolamento di contabilità
1. Con il regolamento di contabilità ciascun ente locale applica i principi contabili stabiliti dal presente testo unico, con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, ferme restando le disposizioni previste dall'ordinamento per assicurare l'unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile.

014. Le Amministrazioni comunali deliberano annualmente il bilancio annuale di previsione osservando i principi elencati al co. 1, art. 162, tuel, ovvero i principi di:
A) Annualità, neutralità, comprensibilità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità.
B) Annualità, specificazione, codificazione, neutralità, comprensibilità, attendibilità e pubblicità.
C) Unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità.
D) Annualità, neutralità, comprensibilità, attendibilità e pubblicità.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sui principi individuati nella risposta data.
unita': le entrate devono costituire un unico fondo destinato a far fronte al complesso delle spese.
annualita': sia il bilancio di previsione sia il rendiconto devono riferirsi a un periodo di gestione che coincide con l'anno solare.
universalita': tutte le spese e tutte le entrate devono trovare adeguata collocazione in bilancio.
integrita': tutte le entrate devono essere iscritte in bilancio al lordo delle spese di riscossione e tutte le spese senza la riduzione delle correlative entrate.
veridicita': i bilanci devono rappresentare con la massima attendibilita' le reali condizioni finanziarie ed economiche.
pareggio finanziario: il bilancio deve essere deliberato in pareggio finanziario complessivo (totale delle spese non superiore a risorse disponibili e totale entrate non puo' determinare la formazione di un avanzo).
pubblicita': gli enti locali stabiliscono nei loro statuti e regolamenti le modalita' di informazione sui contenuti del bilancio.

015. Il bilancio annuale di previsione di cui all'art. 162 del tuel:
A) Si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale.
B) Non ha carattere autorizzatorio.
C) Non ha natura previsionale.
D) È redatto in termini di cassa.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle caratteristiche del bilancio annuale di previsione.
come elencato nell'art. 164 del tuel, il bilancio di previsione e' composto di due parti relative rispettivamente alle entrate e alle spese.
le entrate si dividono in titoli, categorie e risorse (unita' elementari).
le spese sono ripartite in titoli, funzioni, servizi e interventi (unita' elementari).
per i servizi per conto terzi sia per l'entrata sia per la spesa, l'unita' elementare e' il capitolo.
il bilancio di previsione ha carattere autorizzatorio costituendo limite agli impegni di spesa fatta eccezione per i servizi per conto terzi e, in fase di predisposizione, il consiglio dell'ente deve assicurare idoneo finanziamento agli impegni pluriennali assunti negli esercizi precedenti.

016. Con riferimento ai controlli interni di regolarità amministrativa contabile negli enti locali, la verifica sugli equilibri di bilancio (art. 153, co. 6, tuel) compete al:
A) Revisore dei conti.
B) Responsabile del servizio finanziario, di ragioneria o qualificazione corrispondente.
C) Direttore generale.
D) Segretario generale.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sugli equilibri di bilancio.
l'art.193 del tuel e' dedicato alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. vi si fa obbligo di rispettare, nella gestione e nelle variazioni di bilancio, il pareggio finanziario e tutti gli equilibri previsti per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti. il consiglio e' tenuto a provvedere, con delibera, a una ricognizione sul permanere degli equilibri di bilancio secondo quanto stabilito dal regolamento di contabilita' dell'ente e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno. nella delibera dara' atto del permanere degli equilibri o, in caso contrario, provvedera' ad adottare i provvedimenti per il riequilibrio la cui mancata adozione  comportera' lo scioglimento del consiglio stesso.

017. Indicare quale affermazione non è correttamente riferibile al bilancio pluriennale di previsione delle Amministrazioni comunali.
A) È articolato in programmi corrispondenti a quelli definiti dalla relazione previsionale e programmatica.
B) Ha natura previsionale e finanziaria.
C) Copre un arco temporale comunque non inferiore a 5 anni.
D) Esprime i dati finanziari di spesa aggregati per destinazione (programmi/servizi) e natura (titoli e interventi).
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul carattere autorizzatorio del bilancio pluriennale di previsione.
il  carattere  autorizzatorio del bilancio pluriennale e' precisato dall' art. 171 comma 4 del tuel,  infatti gli stanziamenti in esso previsti costituiscono limiti agli impegni di spesa che devono essere aggiornati in sede di approvazione del bilancio di previsione.

018. L'assunzione di quale dei seguenti atti, in materia di programmazione, bilancio e finanze, rientra tra le competenze del Consiglio?
A) Deliberazione dell'esercizio provvisorio.
B) Proposta di deliberazione di rendiconto di gestione.
C) Verifica del rispetto degli obiettivi di cui al patto di stabilità interno, attraverso mensili verifiche con obbligo di comunicazione dell'eventuale inadempimento dell'ente locale ai Ministeri dell'interno e dell'economia.
D) Assunzione degli impegni di spesa.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla competenza individuata.
l'unica ipotesi valida di esercizio provvisorio e' quella prevista dal comma 3 dell'art. 163 del tuel che riguarda uno spostamento dei termini per la deliberazione del bilancio di previsione con norma statale. in tal caso l'esercizio provvisorio e' autorizzato automaticamente e non necessita di un'apposita deliberazione consiliare.
qualora il bilancio non venga approvato nei termini, e' consentita una gestione provvisoria (comma 2 art. 163 tuel), nei limiti dei corrispondenti stanziamenti di spesa dell'ultimo bilancio approvato (per ciascun intervento non oltre 1/12) escluse le spese tassativamente regolate dalla legge o non frazionabili in dodicesimi.

019. L'assunzione di quale/quali dei seguenti atti in materia di tributi e tariffe rientra/rientrano tra le competenze della Giunta?
A) Le riduzioni ed esenzioni.
B) L'ordinamento dei tributi, compresa la determinazione delle relative tariffe.
C) Le diffide.
D) Gli sgravi e rimborsi.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'ordinamento dei tributi delle Amministrazioni comunali.
Il nuovo art. 119 Cost. riconosce a comuni, province, città metropolitane e Regioni autonomia finanziaria di entrata e di spesa e la disponibilità di risorse autonome. Gli enti possono quindi stabilire tributi secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario.
La Legge 42/2009 Delega al Governo in materia di federalismo fiscale in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione e il D.Lgs. 23/2011 Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale hanno dato definitiva attuazione alla riforma.
I Capi III e IV della legge delega sono dedicati alla finanza degli enti locali stabilendo principi e criteri in merito al finanziamento delle funzioni, al coordinamento e autonomia di entrata e di spesa, all'entità e il riparto dei fondi perequativi per gli enti locali e al finanziamento delle città metropolitane.
il D.Lgs. 23/2011ha come obiettivo il passaggio dalla finanza derivata alla finanza autonoma per gli enti locali e persegue il risultato di semplificare il sistema preesistente composto da 18 fonti di entrata. Il riordino prevede una fase transitoria (2011-2013) e una fase a regime (dal 2014) caratterizzata dalla sostituzione dei numerosi tributi che gravano sul comparto immobiliare con due imposte volte al finanziamento dei comuni), l'imposta municipale propria e l'imposta municipale secondaria.

020. Quale dei seguenti atti, in materia di programmazione e gestione di bilancio, rientra tra le competenze dei dirigenti comunali?
A) Proposta di deliberazione di approvazione del rendiconto della gestione.
B) Prenotazione degli impegni di spesa.
C) Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio.
D) Proposta di deliberazione di approvazione del bilancio annuale di previsione.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla competenza individuata.
la prenotazione di impegno di spesa e' una richiesta preventiva e vincolante di copertura di una spesa futura giuridicamente non perfezionata. se l'obbligazione viene perfezionata, la prenotazione si traduce in impegno vero e proprio, se invece alla chiusura dell'esercizio l'impegno non e' stato assunto, la prenotazione perde efficacia e le relative somme confluiscono nell'avanzo di amministrazione.
per le prenotazioni di impegno riferite alle procedure di gara bandite prima della fine dell'esercizio e non concluse entro tale termine, la prenotazione si tramuta in impegno e gli atti e i provvedimenti relativi alla gara e gia' adottati conservano la loro validita'.



021. L'assunzione di quale/quali dei seguenti atti, in materia di programmazione e gestione del bilancio, non rientra/rientrano tra le competenze della Giunta?
A) L'utilizzo di entrate a specifica destinazione.
B) Le variazioni di piano esecutivo di gestione.
C) La comunicazione dell'impegno di spesa ai terzi interessati.
D) Il prelevamento dal fondo di riserva.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle competenze della Giunta in materia di programmazione e gestione del bilancio.
Lo schema di bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica e lo schema di bilancio pluriennale sono predisposti dall'organo esecutivo e da questo presentati all'organo consiliare unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione.
Articolo 175
Variazioni al bilancio di previsione ed al piano esecutivo di gestione.
4. Ai sensi dell'articolo 42 le variazioni di bilancio possono essere adottate dall'organo esecutivo in via d'urgenza, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell'organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine.
Articolo 176
Prelevamenti dal fondo di riserva.
1. I prelevamenti dal fondo di riserva sono di competenza dell'organo esecutivo e possono essere deliberati sino al 31 dicembre di ciascun anno

022. L'eventuale avanzo di amministrazione, accertato ai sensi dell'art. 186 del TUEL, non può essere utilizzato:
A) per il reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento, provvedendo, ove l'avanzo non sia sufficiente, ad applicare nella parte passiva del bilancio un importo pari alla differenza;
B) per la copertura dei debiti fuori bilancio riconoscibili a norma dell'art. 194 del TUEL e per l'estinzione anticipata dei prestiti;
C) per il finanziamento delle spese di funzionamento ripetitive in qualsiasi periodo dell'esercizio;
D) per il finanziamento di spese di investimento.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'importanza della attendibilità del risultato di amministrazione.
Il risultato contabile di amministrazione tiene conto anche dei residui degli anni precedenti ed è determinato dalla somma del fondo di cassa al 31 dicembre più i residui attivi finali meno i residui passivi finali entrambi derivanti sia dalla gestione di competenza che da quella residui. Evidenzia il risultato di sintesi di tutta la gestione finanziaria e come tale in caso di avanzo, permette la sua applicazione alle entrate del bilancio preventivo e, in caso di disavanzo obbliga l'ente al ripiano mediante la sua iscrizione tra le spese del bilancio preventivo.

023. Per effetto del principio di separazione delle competenze tra organi di governo o politici da un lato e dirigenti dall'altro, l'assunzione di quale/quali dei seguenti atti, in materia di tributi e tariffe, rientra/rientrano tra le competenze dei dirigenti?
A) L'applicazione delle sanzioni.
B) L'istituzione dei tributi.
C) La misura della copertura del costo dei servizi a domanda individuale.
D) Le detrazioni.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle entrate tributarie ed extra tributarie dei Comuni.
Le entrate tributarie sono entrate derivate caratterizzate dalla coattività, cioè dall'esercizio da parte dello Stato della potestà d'imperio per ottenere la prestazione. Si dividono nelle due tradizionali categorie di imposte e tasse: la tassa è una prestazione pecuniaria dovuta dal singolo che trae origine da una controprestazione che lo Stato effettua su richiesta del soggetto, mentre l'imposta non ha alcuna correlazione con un'attività dell'ente pubblico: il soggetto passivo deve pertanto adempiere la prestazione allorché si trovi in un dato rapporto con il presupposto di fatto legislativamente stabilito. Tra le prime rientrano l'imu, l'imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni, l'imposta di scopo per le opere pubbliche; tra le seconde troviamola tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Le entrate extratributarie sono le entrate relative ai proventi dei beni dello Stato e agli utili di gestione delle imprese pubbliche. Possono, inoltre, derivare da alienazione di beni patrimoniali o da rimborso di crediti. Tra queste si annoverano le entrate da trasferimenti e da accensione di presiti.

024. Secondo lo schema del conto economico, approvato con il D.P.R. n. 194/1996, la voce insussistenze del passivo comprende:
A) Gli importi relativi alla riduzione di debito esposti nel passivo del patrimonio il cui costo originario è transitato nel conto economico in esercizi precedenti.
B) Le quote di accantonamento per inesigibilità che devono gravare sull'esercizio in cui le stesse si possono ragionevolmente prevedere relative a crediti iscritti nel conto del patrimonio.
C) Gli importi relativi alla riduzione di crediti o alla riduzione di valore di immobilizzazioni.
D) I proventi di competenza economica di esercizi precedenti che determinano incrementi dell'attivo; trovano allocazione in questa voce i maggiori crediti che derivano dal riaccertamento dei residui attivi e le altre variazioni positive del patrimonio.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sui proventi ed oneri straordinari. (PAGG. 666-667-668-669-670)
I proventi straordinari sono componenti di reddito a manifestazione occasionale e sono rappresentati dalle insussistenze del passivo , dalle sopravvenienze attive e dalle plusvalenze patrimoniali. Le prime si verificano ogni qualvolta si constata l'inesistenza o la riduzione di una passività o di un debito (residui passivi) iscritti nello stato patrimoniale. Le sopravvenienze attive misurano valori economici positivi generati da eventi fortuiti e straordinari estranei alla gestione dell'ente, quali donazioni, eredità e trasferimenti; infine le plusvalenze sono generate dalla vendita dei beni patrimoniali.
Gli oneri straordinari sono costituiti dai seguenti elementi:
-accantonamento per svalutazione crediti che accoglie valori finanziari che rappresentano debiti presunti
-altri oneri straordinari

025. Il parere sulla proposta di bilancio di previsione (art. 239 tuel) compete:
A) Al responsabile del competente servizio.
B) Ai revisori dei conti.
C) Al responsabile di ragioneria.
D) Al Sindaco.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'attività di controllo esercitata dal soggetto/organo individuato.
la lettera c) dell'art. 239 del tuel richiama le funzioni di vigilanza dell'organo di revisione contabile sulla regolarita' contabile , finanziaria ed economica della gestione relativamente all'acquisizione delle entrate, all'effettuazione delle spese, all'attivita' contrattuale, all'amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali e alla tenuta della contabilita'. si tratta di verifiche di portata generale che possono essere effettuate anche con tecniche motivate di campionamento.

026. L'ordinativo di incasso per la riscossione di somme di spettanza dell'Amministrazione comunale deve contenere almeno quanto prevede il co. 3, art. 180, tuel; ovvero:
A) L'ammontare della somma da riscuotere; gli eventuali vincoli di destinazione delle somme; l'indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita l'entrata, distintamente per residui o competenza; l'esercizio finanziario e la data di emissione.
B) L'indicazione del debitore; l'ammontare della somma da riscuotere; la causale; gli eventuali vincoli di destinazione delle somme; l'indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita l'entrata, distintamente per residui o competenza; la codifica; il numero progressivo; l'esercizio finanziario e la data di emissione.
C) L'indicazione del debitore; l'ammontare della somma da riscuotere; la causale; gli eventuali vincoli di destinazione delle somme; l'indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita l'entrata, distintamente per residui o competenza; la data di emissione.
D) L'ammontare della somma da riscuotere; la causale; l'indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita l'entrata, distintamente per residui o competenza; la codifica.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'ordinativo di incasso. 
la riscossione e' disposta per mezzo dell'ordinativo d'incasso, o reversale, fatto pervenire al tesoriere e sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario o da altro dipendente individuato dal regolamento di contabilita'. il comma 4 dell'art. 180 del tuel fa obbligo al tesoriere di accettare la riscossione di ogni somma versata in favore dell'ente, anche senza la preventiva emissione di ordinativo d'incasso. il tesoriere deve provvedere a darne immediata comunicazione all'ente, richiedendo la regolarizzazione.

027. Quali sono nell'ordine le fasi di gestione della spesa previste dall'art. 182 del tuel?
A) Impegno, ordinazione, pagamento e liquidazione.
B) Impegno, ordinazione, liquidazione e pagamento.
C) Impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento.
D) Ordinazione, impegno, liquidazione e pagamento.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente su ognuna delle fasi di gestione della spesa.
l'impegno e' la prima fase del procedimento con la quale sono determinati: la somma da pagare, il soggetto creditore, la ragione dell'impegno, il vincolo sulle previsioni di bilancio nell'ambito della disponibilita' finanziaria accertata dal responsabile del servizio finanziario.
la liquidazione e' di competenza del responsabile del servizio che ha dato esecuzione al provvedimento di spesa che trasmette l'atto di liquidazione al servizio finanziario.
l'ordinazione si concretizza con l'ordine impartito al tesoriere  dal responsabile del servizio finanziario mediante il mandato di pagamento.

028. A norma del disposto di cui al co. 4, art. 153, tuel chi è preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da iscriversi nel bilancio annuale o pluriennale e alla verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese?
A) Organo esecutivo.
B) Responsabile del servizio finanziario, di ragioneria o qualificazione corrispondente.
C) Capo dell'Amministrazione.
D) Segretario generale.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle competenze proprie del soggetto/organo individuato.
al responsabile del servizio finanziario e' affidato il coordinamento e la gestione dell'attivita' finanziaria.  e' tenuto a  esprimere pareri di regolarita' contabile (obbligatori solo sulle proposte delle deliberazioni che comportino impegni di spesa o diminuzione di entrata), a rilasciare le attestazioni di copertura finanziaria per gli impegni di spesa che con l'apposizione del visto di regolarita' contabile diventano esecutivi, a segnalare obbligatoriamente il costituirsi di situazioni di squilibrio nella gestione delle entrate e delle spese correnti.

029. Con riferimento al risultato di amministrazione degli enti locali indicare quale affermazione non è corretta.
A) Il risultato di amministrazione è dato dal risultato di amministrazione precedente +/- i maggiori o minori residui attivi riaccertati, dedotti i minori residui passivi riaccertati, +/- i maggiori o minori accertamenti di competenza rispetto alle previsioni definitive di entrata del bilancio, dedotti i minori impegni di competenza rispetto alle previsioni definitive di spesa del bilancio.
B) Il risultato di amministrazione deve essere scomposto, ai fini del successivo utilizzo o riparto in due fondi.
C) Il risultato di amministrazione si collega a quello dell'esercizio precedente e all'evoluzione della gestione finanziaria dell'esercizio considerato.
D) Il risultato di amministrazione deve essere misurato nel rispetto del principio della prudenza.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul risultato di amministrazione.
secondo la definizione dell'art. 186 tuel, il risultato contabile di amministrazione e'accertato con l'approvazione del rendiconto dell'ultimo esercizio chiuso ed e' pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi.
il risultato contabile di amministrazione puo' dar luogo ad un avanzo di amministrazione (fondo cassa+residui attivi-residui passivi = +) se il risultato e' di segno positivo o ad un disavanzo di amministrazione (fondo cassa+residui attivi-residui passivi = -) se il risultato e' di segno negativo.

030. Per effetto del principio di separazione delle competenze tra organi di governo o politici da un lato e dirigenti dall'altro, l'assunzione di quale/quali dei seguenti atti, in materia di patrimonio, rientra/rientrano tra le competenze dei dirigenti?
A) Permuta di immobili.
B) Alienazione di immobili.
C) Donazioni di immobili.
D) Affitto e leasing.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul federalismo demaniale.
il d.lgs. n. 85/2010 (cd. decreto sul federalismo demaniale) dispone che lo stato, previa intesa in sede di conferenza unificata, individua i beni da attribuire a titolo non oneroso a comuni, province, citta' metropolitane e regioni.
alle regioni sono attribuiti i beni del demanio marittimo e del demanio idrico, tranne i laghi chiusi che sono attribuiti alle province, cui sara' garantita una quota del demanio idrico trasferito alle regioni. ai comuni sono attribuiti in particolare beni immobili non demaniali. l'ente territoriale e' tenuto a favorire la massima valorizzazione funzionale del bene attribuito, a vantaggio della collettivita' territorialmente rappresentata.

031. La parte della spesa - nel bilancio di previsione delle Amministrazioni comunali - è ordinata gradualmente in titoli, funzioni, servizi ed interventi. In interventi secondo:
A) i principali aggregati economici;
B) le funzioni dell'ente;
C) la natura economica dei fattori produttivi nell'ambito di ciascun servizio;
D) i singoli uffici che gestiscono un complesso di attività.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'analisi dei titoli della spesa.
La ripartizione dei titoli di spesa è ordinata in: titoli, funzioni, servizi e interventi.
TITOLO I, spese correnti, si riferiscono alle spese relative alla gestione dell'ente.
TITOLO II, spese in c/capitale, includono gli investimenti diretti e indiretti , nonché le partecipazioni azionarie, ai conferimenti ed infine alle concessioni di credito.
TITOLO III, spese per rimborso di prestiti, queste comprendono le quote di capitale e delle rate di ammortamento dei mutui e le somme dovute per restituzioni di capitali a frante di ogni altra operazione di prestito.
TITOLO IV, spese per servizi c/terzi, in questo caso gli stanziamenti di spese relativi sono ordinati esclusivamente in capitoli.

032. La parte delle entrate nel bilancio di previsione delle Amministrazioni comunali è ordinata in: Titoli, Categorie, Risorse. In titoli secondo:
A) La tipologia dell'entrata all'interno della fonte di provenienza.
B) I singoli uffici che gestiscono il complesso di attività.
C) L'oggetto dell'entrata, specificatamente individuato all'interno della categoria di appartenenza.
D) La fonte di provenienza dell'entrata.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'unità elementare dell'entrata.
l'unita' elementare dell'entrata e' la "risorsa", che individua specificatamente l'oggetto dell'entrata e riguarda la dotazione di mezzi di cui l'ente puo' disporre al fine di impiegarli nell'esercizio della propria attivita'.

033. Dispone l'art. 173 del tuel che i valori monetari contenuti nella relazione previsionale e programmatica sono espressi in riferimento ai periodi ai quali si riferiscono tenendo conto del tasso di inflazione programmato. Per quale altro documento di programmazione trova applicazione detta regola/principio?
A) Bilancio pluriennale.
B) Bilancio preventivo annuale.
C) Nessun altro documento di programmazione.
D) Conto del bilancio.
â    Il candidato metta sinteticamente a confronti i documenti della programmazione pluriennale.
La relazione previsionale e programmatica è il documento fondamentale per la pianificazione e programmazione dell'attività e delle risorse dell'ente. Il bilancio pluriennale, insieme alla relazione previsionale e programmatica è un documento fondamentale per la programmazione a medio e lungo termine dell'ente, esso quantifica e articola in interventi i programmi e progetti previsti nella relazione previsionale in forma sintetica. Traduce in termini finanziari gli obiettivi politici indicati nella relazione previsionale e programmatica.

034. A norma del disposto di cui al co. 1, art. 169, tuel chi definisce, prima dell'inizio dell'esercizio finanziario, il peg?
A) Il Segretario Generale, sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dall'organo esecutivo.
B) L'organo esecutivo, sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio.
C) Il Consiglio, sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dall'organo esecutivo.
D) Il Direttore Generale, sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle finalità e sulle caratteristiche del peg.
il peg e' il documento formale attraverso cui la giunta affida in modo formale gli obiettivi gestionali e le risorse (finanziarie e strumentali) ai dirigenti e ai responsabili dei servizi. con esso infatti il legislatore ha inteso realizzare la separazione fra indirizzo politico e indirizzo gestionale.
sono tenuti alla sua redazione tutti gli enti locali (facoltativa per i comuni con popolazione inferiore a 15000 abitanti e comunita' montane). l'art. 169 del tuel specifica un'ulteriore graduazione che per le risorse dell'entrata e' in capitoli, per i servizi in centri di costo (centri di responsabilita') e per gli interventi in capitoli.

035. In quale voce dello schema di conto economico, approvato con il D.P.R. n. 194/1996, deve essere rilevata la quota di competenza dell'esercizio di concessioni pluriennali affluite in precedenza nei risconti passivi?
A) Plusvalenze patrimoniali.
B) Trasferimenti.
C) Proventi da gestione patrimoniale.
D) Proventi diversi.
â    Il candidato si soffermi sullo schema di conto economico.
Il conto economico, disciplinato ora dall'art. 229 del D.Lgs. n. 267 del 2000, dimostra invece il risultato economico della gestione, rappresentando i componenti positivi e negativi della gestione stessa secondo criteri di competenza economica. Il Conto economico è redatto secondo uno schema a forma scalare in base al modello n. 17 del D.P.R. 194 del 1996 In tale schema le voci sono classificate secondo la loro natura e con la qualificazione dei risultati parziali e del risultato economico finale Ø La forma scalare è sicuramente più espressiva e più "leggibile"di quella a sezioni divise e consente di ottenere la rilevazione dei risultati parziali sicuramente più utili ai fini di un'analisi della situazione economica dell'ente oltre che, la comparabilità dei conti economici di diverse amministrazioni o dello stesso ente nel tempo

036. In relazione alla natura dell'attività amministrativa espletata si può distinguere tra atti di amministrazione attiva e:
A) Atti di amministrazione di controllo; atti di amministrazione consultiva.
B) Atti di amministrazione di controllo; atti discrezionali; atti vincolanti.
C) Atti di amministrazione di controllo; atti discrezionali; atti di secondo grado; atti di scienza.
D) Atti di amministrazione di controllo; atti di amministrazione consultiva; atti di conoscenza.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sugli atti di amministrazione di controllo.
Nel diritto amministrativo l'atto di controllo è un atto amministrativo attraverso il quale viene verificata la conformità di un altro atto amministrativo alle norme giuridiche alle quali la pubblica amministrazione si deve attenere in virtù del principio di legalità (cd. controllo di legittimità) oppure la corrispondenza tra il contenuto di un altro atto amministrativo e i criteri di opportunità e convenienza cui la pubblica amministrazione deve sempre adeguarsi (cd. controllo di merito).

037. La regola generale dell'obbligo di motivazione posta all'art. 3, l. n. 241/1990 subisce delle eccezioni specificamente individuate dallo stesso legislatore. Il co. 2, art. 3 prescrive che la motivazione non è richiesta:
A) Per gli atti a contenuto generale.
B) Per i provvedimenti riguardanti il personale.
C) Per i provvedimenti riguardanti lo svolgimento dei pubblici concorsi.
D) Per gli atti riguardanti l'organizzazione amministrativa.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle disposizioni contenute all'art. 3 della legge 241/1990 riguardanti la motivazione dei provvedimenti.
ogni provvedimento, salvo che nelle ipotesi previdte dal comma 2, deve essere motivato. la motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria.
se le ragioni della decisione risultano da altro atto dell'amministrazione richiamato dalla decisione stessa, insieme alla comunicazione di quest'ultima deve essere indicato e reso disponibile anche l'atto cui essa si richiama. in ogni atto notificato devono essere indicati il termine e l'autorita' cui e' possibile ricorrere.

038. La revoca del provvedimento amministrativo:
A) Può intervenire per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario.
B) Produce effetti ex tunc salvaguardando quelli a medio tempore prodotti dal provvedimento revocato.
C) É un provvedimento di secondo grado con cui la P.A. riconosce e rimuove un vizio che inficia un proprio provvedimento.
D) È attribuita, quanto a competenza, solo all'organo superiore a quello che ha emanato l'atto ovvero ad altro organo previsto dalla legge.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti.
il provvedimento revocato e' inidoneo a produrre ulteriori effetti perche', in seguito ad un cambiamento dell'interesse pubblico nasce, per la pubblica amministrazione, l'esigenza di adeguare ad esso la propria azione.
l'atto diventa quindi inopportuno e la sua efficacia decade a partire dalla revoca.
La revoca è il provvedimento di secondo grado con il quale, sulla base di nuovi presupposti di fatto o di diritto o di sopravvenuti motivi di pubblico interesse una nuova valutazione dei fatti originari, la PA rimuove un suo precedente atto, con effetti ex nunc, in quanto sussista contemporaneamente una non rispondenza dell'atto all'interesse pubblico ed un attuale interesse alla rimozione dello stesso. In ogni caso, la revoca determina l'inidoneità dell'atto revocato a produrre effetti ulteriori. in quanto, da una parte, l'atto divenuto inopportuno può essere stato opportuno in passato sulla base di diversi presupposti e circostanze di fatto. Inoltre, il mantenimento degli effetti medio tempore prodotti si può spiegare sulla base di esigenze di certezza del diritto.

039. A norma del disposto di cui all'art. 14, comma 1, l. n. 241/1990, modificato dall'art. 49, comma 1, d.l. n. 78/2010, "Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente:
A) Può indire una conferenza di servizi preliminare".
B) Indice una conferenza di servizi".
C) Deve obbligatoriamente indire una conferenza di servizi".
D) Può indire una conferenza di servizi".
â    Il candidato si soffermi sulla semplificazione del procedimento amministrativo.
Il capo IV della L. 241/90 contiene una serie di disposizioni dirette a snellire l'azione amministrativa e uniformarla ai principi di economicità ed efficacia. Avviene attraverso: conferenza di servizi: indetta dall'amministrazione procedente qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo;Accordi fra pubbliche amministrazioni: le PA possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; Attività consultiva: gli organi consultivi delle PA sono tenuti a rendere i pareri obbligatori richiesti entro venti giorni dal ricevimento della richiesta, mentre per quelli facoltativi la comunicazione è immediata; Valutazioni tecniche: se entro novanta giorni dal ricevimento della richiesta non vengono acquisite le valutazioni tecniche per l'adozione di un provvedimento, il responsabile del procedimento deve chiederle ad altri organi della PA; Autocertificazione: I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente o detenuti da altre PA, la quale può richiedere agli interessati i soli elementi necessari per la ricerca; Dichiarazione di inizio attività Scia: Ogni atto di autorizzazione, licenza, permesso o nulla osta il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento dei requisiti e presupposti di legge o di atti amministrativi a contenuto generale e non sia previsto alcun limite o contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi, è sostituito da una segnalazione dell'interessato; generalizzazione silenzio-assenso.

040. In relazione ai destinatari si può distinguere tra atti: particolari, plurimi, collettivi, generali. Sono atti amministrativi particolari:
A) Se i destinatari sono solo determinabili in un momento successivo all'emanazione dell'atto.
B) Se i soggetti sono tanti ma l'atto, pur unico, è formalmente scindibile in tanti atti per quanti sono i soggetti.
C) Se il destinatario è un solo soggetto.
D) Se i soggetti sono unitariamente considerati.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sugli atti generali e su quelli collettivi.
Gli atti amministrativi generali sono atti formalmente e sostanzialmente amministrativi; essi sono volti alla regolamentazione generale di un determinato evento giuridico (ne sono esempi i bandi di concorso o i bandi di gara) e sono rivolti a soggetti determinabili solo ex post. Rispetto agli atti amministrativi normativi sono  privi dei caratteri dell'astrattezza e della capacità di innovare l'ordinamento giuridico in quanto sono destinati a produrre il loro effetto solo con riferimento a tale evento e per il periodo della sua durata. Inoltre, i destinatari, pur non essendo individuabili ex ante, lo sono ex post.l'ordinamento. Sotto il profilo del procedimento, non sono soggetti all'obbligo di motivazione, all'accesso ed alla disciplina in materia di partecipazione. La violazione degli atti amministrativi generali, dà luogo al vizio dell'eccesso di potere con la conseguenza che essa non consente il ricorso per Cassazione. Accanto agli atti amministrativi si pongono altresì gli atti collettivi che, che, pur essendo plurisoggettivi, si rivolgono in realtà singolarmente a ciascun destinatario, infatti hanno come destinatario, una collettività di soggetti legati da rapporti interni.

041. La conversione del provvedimento amministrativo:
A) Elimina il vizio di incompetenza assoluta.
B) Consente la conservazione del provvedimento invalido mediante l'adozione sopravvenuta di atti infraprocedimentali inizialmente omessi.
C) È un processo interpretativo che sana l'originario provvedimento invalido, trasformandolo in un atto diverso.
D) Consente la correzione di mere irregolarità.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'istituto della conversione.
la pubblica amministrazione, resasi conto che l'atto e' invalido, lo considera appartenente a un altro tipo, di cui ha i requisiti di sostanza e di forma. la conversione opera con efficacia ex tunc.



042. Nelle autorizzazioni espresse:
A) La volontà autorizzatoria della p.a. avviene con provvedimenti manifesti ad hoc.
B) La p.a. impone determinate prestazioni, ritenute opportune o necessarie per ragioni di pubblico interesse.
C) La volontà autorizzatoria della p.a. è ricavata dal suo silenzio a seguito dell'istanza.
D) La volontà autorizzatoria della p.a. è rilasciata a seguito di un riscontro tecnico circa la sussistenza dei requisiti di idoneità.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla forma, espressa o tacita, delle autorizzazioni.
con l'autorizzazione la pubblica amministrazione pone in essere n provvedimento con cui consente ad un soggetto di esercitare un'attivita', dopo aver verificato che essa non contrasti con esigenze di interesse pubblico. essa e' espressa quando l'amministrazione accorda un permesso, e' tacita quando in seguito ad un'istanza di parte il silenzio dell'amm.ne equivale all'accoglimento della domanda, senza la necessita' di ulteriori istanze o diffide.

043. Quanto all'oggetto del controllo dell'attività amministrativa si distinguono controlli:
A) Gestionali, ispettivi, collaborativi.
B) Sugli atti, impeditivi, collaborativi.
C) Sugli atti, sugli organi, impeditivi.
D) Sugli atti, sugli organi, gestionali.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle tre fattispecie di controlli afferenti l'oggetto.
Ove il controllo amministrativo abbia ad oggetto singoli provvedimenti o singoli atti della PA si parlerà di controllo sugli atti, ove abbia ad oggetto l'attività della PA si parlerà, invece, di controllo sui soggetti o sugli organi (o anche di controllo di gestione o sulla gestione).Il controllo di gestione è preordinato alla verifica dell'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare il rapporto tra costi e risultati,anche attraverso l'adozione di interventi correttivi.

044. Le dispense:
A) Costituiscono posizioni giuridiche di svantaggio.
B) Sono atti con cui la p.a. dichiara di non avere nulla in contrario in ordine all'adozione di un provvedimento da parte di un'altra autorità.
C) Sono provvedimenti mediante i quali i privati sono abilitati ad esercitare l'attività in deroga al divieto legale oppure sono esonerati dal compimento di un'attività doverosa.
D) Sono rilasciate dall'autorità a suggello della conformità delle cose alle norme nazionali e internazionali a tutela della sicurezza o dell'uniformità dei prodotti.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle differenze sostanziali rinvenibili tra autorizzazioni e dispense. 
l'autorizzazione rimuove un limite legale all'esercizio di un diritto gia' in possesso del richiedente, mentre con la dispensa, la situazione soggettiva del destinatario non si caratterizza come tendenzialmente libera , ma si sostanzia piuttosto in una posizione di dovere od obbligo di fare (es.: dispensa dal servizio militare, quando era ancora obbligatorio).

045. Con riferimento al potere discrezionale della p.a., laddove l'applicazione delle scienze sociali e non esatte comporti un risultato caratterizzato da opinabilità si versa in una ipotesi di:
A) Discrezionalità amministrativa pura
B) Accertamento tecnico.
C) Discrezionalità mista.
D) Discrezionalità tecnica.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul potere discrezionale della p.a.
La discrezionalità amministrativa rappresenta la scelta[1] effettuata dalla pubblica amministrazione (di seguito anche P.A.), tra più comportamenti giuridicamente leciti, per il soddisfacimento dell'interesse pubblico e per il perseguimento di un fine rispondente alla causa del potere esercitato[2].
Quando la scelta della P.A. presuppone la valutazione di questioni particolarmente complesse che richiedono l'applicazione di nozioni scientifiche (es: decisioni in materia di ambiente, energia, questioni sanitarie), si parla di discrezionalità tecnica.
In questa ipotesi la P.A. applica (spesso) una scienza non esatta che può condurre a risultati opinabili.
L'opinabilità delle valutazioni effettuate dalla P.A. è alla base della distinzione che sussiste tra la discrezionalità tecnica e l'accertamento tecnico. Quest'ultimo, pur comportando la valutazione di fatti complessi, si caratterizza per l'applicazione di regole tecniche-scientifiche esatte (per quanto esatta possa essere una scienza) che conducono ad un risultato univoco.
La discrezionalità tecnica assume due forme distinte a secondo che, una volta effettuata la valutazione del fatto complesso, il provvedimento da adottare venga rimesso alla libertà della P.A. o risulti essere già indicato dalla legge. In quest'ultimo caso si parla di discrezionalità mista

046. L'annullamento d'ufficio (art. 21 nonies l. 241/1990):
A) Prescinde dall'esistenza di vizi di legittimità e produce effetti ex nunc.
B) Può avere ad oggetto provvedimenti amministrativi adottati in violazione di legge.
C) Non richiede il rispetto delle regole del contraddittorio procedimentale e un'adeguata istruttoria.
D) Ha ad oggetto provvedimenti amministrativi discrezionali con efficacia durevole.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla competenza a disporre l'annullamento d'ufficio del provvedimento amministrativo.
l'annullamento d'ufficio puo' essere disposto dallo stesso organo che ha emanato l'atto o da altro organo previsto per legge.

047. Il carattere dell'imperatività o autoritarietà del provvedimento amministrativo:
A) Consiste nella capacità del provvedimento di produrre effetti giuridici in capo a terzi senza che sia necessario il consenso o la collaborazione degli stessi.
B) È intesa come attitudine del provvedimento ad essere portato ad esecuzione coattivamente, anche contro la volontà del destinatario e senza la necessità di ottenere preventivamente una conforme pronuncia giurisdizionale.
C) Comporta che i provvedimenti debbano essere previsti dalla legge che ne deve individuare funzione e contenuto.
D) Rappresenta l'idoneità a produrre effetti in modo automatico ed immediato una volta divenuto efficace, indipendentemente dal fatto che lo stesso sia valido o invalido.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla categoria degli atti non autoritativi.
CATEGORIA ATTI NON AUTORITATIVI
Atti non autoritativi sono i contratti stipulati dalla PA in regime di diritto comune e gli atti che incidono su rapporti assoggettati per legge al diritto privato.

048. Secondo la teoria funzionale quali sono gli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo?
A) Soggetto, oggetto, termine, finalità e forma.
B) Agente, destinatario, volontà, oggetto e forma.
C) Agente, destinatario, termine, oggetto e forma.
D) Soggetto, oggetto, contenuto, finalità e forma.

â    Il candidato si soffermi sinteticamente sui singoli elementi costitutivi del provvedimento.
affinche' il provvedimento possa dirsi esistente giuridicamente necessita dei seguenti elementi:
soggetto: l'organo deputato ad emanare l'atto oggetto:
la volonta' procedimentale contenuto: quanto l'autorita' intende disporre finalita': l'interesse pubblico posti alla base del provvedimento forma: di norma e' richiesta quella scritta (con l'informatizzazione l'atto puo' essere sottoscritto con firma digitale e comunicato con tecnologie informatiche)

049. I presupposti dei ricorsi amministrativi si distinguono in tre categorie: presupposti di ammissibilità, presupposti di ricevibilità, presupposti di procedibilità. Quale tra i seguenti è un requisito di ricevibilità?
A) Legittimazione a ottenere la decisione.
B) Rispetto del principio del contraddittorio.
C) Non definitività del provvedimento impugnato.
D) Interesse alla decisione.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sui presupposti di ricevibilità dei ricorsi amministrativi.
I presupposti processuali o di ricevibilità del ricorso sono quelle circostanze che devono ricorrere al momento in cui il ricorso viene proposto . sono presupposti processuali: la giurisdizione, la competenza, la capacità ad essere parte del processo (possono essere parti del processo amministrativo sia le  persone fisiche che le persone giuridiche, la capacità processuale e il rispetto del contradditorio.

050. La conferenza di servizi istruttoria delineata dai commi 1 e 3, art. 14, l. n. 241/1990:
A) Può essere indetta dall'amministrazione procedente qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un singolo procedimento amministrativo finalizzato all'adozione di una decisione monostrutturata.
B) È una conferenza di servizi predecisoria con la quale l'amministrazione si autovincola a non esprimere ex post ragioni di dissenso non emerse in sede di progetto preliminare e non legate a fatti sopravvenuti.
C) È inerente ad istanze o progetti preliminari di particolare complessità progettuale, o concernenti insediamenti produttivi di beni o servizi privi dei requisiti della pubblica utilità.
D) È indetta quando l'amministrazione procedente debba acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche, richiesti ma non ottenuti.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sullo svolgimento della conferenza di servizi istruttoria.
art. 14, commi 1 e 3 della legge 241/90, alla conferenza "istruttoria" si ricorre di regola qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo o in più procedimenti amministrativi connessi, riguardanti medesime attività o risultati. In tale ultimo caso, la conferenza e' indetta dall'amministrazione o, previa informale intesa, da una delle amministrazioni che curano l'interesse pubblico prevalente. L'indizione della conferenza può essere richiesta da qualsiasi altra amministrazione coinvolta. A questa conferenza debbono essere convocate tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte nel procedimento necessario per l'adozione del provvedimento finale, e possono partecipare anche pubbliche amministrazioni non strettamente necessarie ma semplicemente "opportune" secondo il metro valutativo discrezionale della P.A. o delle pubbliche amministrazioni

051. L'esistenza di un provvedimento amministrativo:
A) Non è condizione necessaria per lo svolgersi dell'efficacia.
B) È condizione necessaria ma non sufficiente per lo svolgersi dell'efficacia.
C) È condizione necessaria e sufficiente perché lo stesso sia portato ad esecuzione.
D) È condizione necessaria e sufficiente per lo svolgersi dell'efficacia.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sugli elementi che servono ad individuare le condizioni di esistenza di un provvedimento.
Una prima distinzione degli atti di controllo attiene al momento in cui il controllo è effettuato: si tratta di un controllo preventivo (p.e. visto oapprovazione) qualora sia compiuto prima dell'acquisto di efficacia dell'atto controllato; di un controllo successivo (p.e. annullamento in sede di autotutela) qualora sia effettuato dopo l'acquisto di efficacia dell'atto controllato

052. I controlli che intervengono in relazione ad atti amministrativi già perfetti e che hanno già prodotto effetti sono:
A) Successivi.
B) Preventivi.
C) Di merito.
D) Di legittimità.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul controllo successivo.
I controlli amministrativi. sugli atti possono essere:preventivo,successivo,di merito,di leggittimita'.Per quanto riguarda il controllo successivo ha per oggetto atti già perfetti ed efficaci e in caso di esito negativo del controllo di legittimità conducono all'annullamento dell'atto con conseguente rimozione all'origine deegli effetti degli atti annullati.

053. Le concessioni:
A) Non sono mai suscettibili di revoca a seguito di nuova valutazione dell'interesse pubblico.
B) Sono provvedimenti con cui la p.a. attribuisce ai destinatari diritti di cui è titolare.
C) Sono provvedimenti con cui la p.a., nell'esercizio di una attività discrezionale tecnica in funzione preventiva, provvede alla rimozione di un limite legale che si frappone all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo.
D) Postulano un preesistente potere o diritto in capo al privato, di cui si limitano a rimuove l'ostacolo o l'impedimento all'esercizio.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul controllo successivo.
La concessione puo' essere:costitutiva in quanto la p.a. attribuisce al singolo un diritto creato ex novo del quale neanche lei era titolare. Traslativa:la P.A. attribuisce al singolo un diritto soggettivo ma ne vuole mantenere la titolarità senza esercitarlo direttamente.

054. La nullità:
A) Può costituire oggetto di convalida.
B) Può essere accertata in ogni tempo e, di regola, ad istanza di qualunque interessato.
C) Può essere accertata entro un termine temporale ad istanza della parte legittimata.
D) È un fenomeno che resta estraneo al mondo giuridico e che è incapace di produrre effetti.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla nullità per violazione ed elusione del giudicato.
L'art. 21-septies c. 2 L. 241/1990 statuisce che "le questioni inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato sono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo".
Tale disposizione, se da un lato ha il pregio di limitare il proprio campo di applicazione al solo caso della nullità conseguente ad elusione del giudicato, chiarendo di conseguenza il fatto che la presenza di vizi generanti la nullità non comporta alcuno spostamento di giurisdizione a favore del giudice amministrativo - ad eccezione, ovviamente, delle materie per le quali è già prevista la giurisdizione amministrativa - dall'altro lato ha il grandissimo difetto di degenerare la tutela accordata al singolo nei confronti del provvedimento amministrativo contrastante con il giudicato ormai intervenuto: la relativa controversia, rientra ora nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, e non più in quella di merito, come invece ancora previsto dalla L. 1034/1971 e dal R.D.642/1907

055. La convalida del provvedimento amministrativo:
A) Quanto ad effetti, l'orientamento dominante ritiene che non abbia effetti retroattivi.
B) Consente la trasformazione del provvedimento invalido in un provvedimento diverso di cui ha i requisiti di forma e di sostanza.
C) È un provvedimento con cui la p.a. riconosce che un vizio inficia un proprio provvedimento e lo rimuove.
D) Consente la rimozione del vizio di eccesso di potere per difetto dei presupposti.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sugli effetti della convalida.
La convalida sana i visi relativi ad un precedente atto amm.vo illegittimo nel caso sussista un interesse alla conservazione dell'atto ed entro un termine ragionevole. La convalida produce effetti retroattivi.

056. L'irregolarità:
A) È connotata dall'idoneità dell'atto a produrre effetti sino a quando questo non sia stato annullato ad iniziativa di parte legittimata.
B) Si ravvisa, generalmente, nel caso in cui taluno degli elementi costitutivi della fattispecie sia viziato e la norma violata sia posta a
tutela di interessi particolari.
C) Non incide sulla validità e sulla piena efficacia dell'atto.
D) Sussiste quando alla difformità dell'atto rispetto al paradigma legale corrisponda la lesione dell'interesse concreto che la norma
violata intende tutelare.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle diverse graduazioni degli stati patologici che incidono sull'atto amministrativo.
La convalida è l'atto con il quale la PA sana i vizi relativi ad un precedente atto amministrativo illegittimo. L'art. 21 nonies della L. n. 241/1990 prevede, in via generale, la convalida stabilendo che essa possa sempre essere adottata dalla Pa in alternativa all'annullamento delll'atto illegittimo, allorchè sussista un interesse alla conservazione dell'atto ed entro un termine ragionevole. L'atto di convalida deve menzionare l'atto da convalidare, il vizio da cui è affetto l'atto e la volontà di convalidarlo sanando il vizio indicato (ad esempio integrando la motivazione, eliminando clausole invalidanti ecc. ecc.).
La convalida deve avere ad oggetto atti annullabili che non siano stati ancora annullati e relativamente ai quali l'autorità che abbia emanato l'atto da convalidare sia dotata ancora del relativo potere.
La convalida produce effetti retroattivi anche se, per consolidata giurisprudenza, i suoi effetti non possono giungere a comprimere diritti precedentemente illegittimamente incisi (si veda Cds Ad. Plenaria n. 6 del 26 agosto 1991). In caso di pendenza di processo amministrativo impugnatorio, la giurisprudenza non ritiene ammissibile la convalida attesa la, altrimenti inevitabile, frustrazione dell'effettività del rimedio giurisdizionale

057. I provvedimenti ablatori personali:
A) Consistono nella sottrazione di diritti reali dei privati e in particolare, del diritto di proprietà con contestuale acquisizione di tali diritti alla p.a.
B) Non sono soggetti al principio di legalità.
C) Sono gli ordini, con cui la P.A., sulla base di una scelta discrezionale o di un mero accertamento, impone ad un soggetto un determinato comportamento.
D) Producono un effetto privativo per il privato al quale si accompagna quello acquisitivo in favore della p.a. e non necessitano di previsione legislativa.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sui comandi e sui divieti.
COMANDI E DIVIETI
I comandi e i divieti fanno parte dei PROVVEDIMENTI ABLATORI PERSONALI e più specificatamente degli ORDINI. Con il comando la PA impone al destinatario un obbligo di fare, con il DIVIETO un obbligo di non fare.

058. La discrezionalità amministrativa:
A) Comporta l'applicazione delle scienze esatte che consentono di approdare ad un risultato certo, ripetibile e verificabile.
B) Si risolve nella sola analisi di fatti e non nel vaglio comparativo di interessi.
C) Consta di due momenti fondamentali quello del giudizio e quello della scelta volontaria.
D) Ricorre ove l'esame di fatti o di situazioni rilevanti per l'esercizio del potere pubblico necessiti del ricorso a cognizioni tecniche o
scientifiche di carattere specialistico, caratterizzate da margini di opinabilità.
Il candidato si soffermi sinteticamente sui tratti peculiari che connotano la discrezionalità amministrativa.

059. All'istituto del silenzio assenso di cui all'art. 20, l. 241/1990 trovano applicazione le disposizioni di cui all'art. 10-bis, inerenti alla comunicazione dei motivi ostati all'accoglimento dell'istanza?
A) Si, per espressa previsione del citato articolo.
B) No, all'istituto del silenzio assenso non trovano applicazione né le disposizioni sulla sospensione dei termini per la conclusione del procedimento né quelle inerenti alla comunicazione dei motivi ostati all'accoglimento dell'istanza.
C) L'applicabilità o meno delle disposizioni sulla comunicazione dei motivi ostati all'accoglimento dell'istanza è lasciata alla discrezione del responsabile del procedimento.
D) No, per espressa previsione del citato articolo.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'istituto del silenzio-assenso.
Il silenzio assenso è un provvedimento implicito di accoglimento dell'istanza del privato su richiesta di parte ed è previsto e disciplinato dall'art. 20 della L. 241/1990.
Non si applica agli atti e ai procedimenti riguardanti il patrimonio culturale, l'ambiente, la difesa, la pubblica sicurezza, l'immigrazione, l'asilo, la cittadinanza, la salute, la pubblica incolumità. Ai casi in cui il diritto comunitario preveda l'adozione di provvedimenti formali, e nei casi in cui la legge qualifica il silenzio come rigetto dell'istanza.

060. Con riferimento all'istituto dell'autocertificazione cosa dispone l'art. 18 della l. 241/1990?
A) Ove i documenti siano detenuti, istituzionalmente, da altre pubbliche amministrazioni, l'amministrazione procedente può richiedere  agli interessati i soli elementi necessari per la ricerca dei documenti.
B) Anche in deroga alla normativa di cui al t.u. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione
amministrativa tutti i documenti prodotti dagli interessati devono essere autocertificati.
C) La normativa di cui al t.u. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa non trova
applicazione per i procedimenti amministrativi.
D) I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, non sono acquisiti d'ufficio
quando sono detenuti, istituzionalmente, da altre p.a.

â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà.
1. L'atto di notorietà concernente stati, qualità personali o fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato è sostituito da dichiarazione resa e sottoscritta dal
2. La dichiarazione resa nell'interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza.
3. Fatte salve le eccezioni espressamente previste per legge, nei rapporti con la pubblica amministrazione e con i concessionari di pubblici servizi, tutti gli stati, le qualità personali e i fatti non espressamente indicati nell'articolo 46 sono comprovati dall'interessato mediante la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà".

061. Ai sensi dell'art. 81, co. 2, Cost., il ricorso all'indebitamento statale è consentito solo al fine di consentire gli effetti del ciclo economico e in casi eccezionali:
A) Previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti.
B) Previa autorizzazione delle Camere riunite in seduta comune, a maggioranza semplice.
C) Previa autorizzazione delle Camere riunite in seduta comune, a maggioranza assoluta.
D) Previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza semplice.
â    Il candidato esponga sinteticamente il contenuto del nuovo art. 81 Cost., così come modificato dalla l. Cost. n. 1/2012.
Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale

062. La relazione di fine mandato comunale, prevista dal d.lgs. n. 149/2011, è sottoscritta:
A) Dal Sindaco, non oltre il 30º giorno antecedente la data di scadenza del mandato.
B) Dal Sindaco, non oltre il 90º giorno antecedente la data di scadenza del mandato.
C) Dal Presidente del Consiglio comunale, non oltre il 90º giorno antecedente la data di scadenza del mandato.
D) Dal Presidente del Consiglio comunale, non oltre il 30º giorno antecedente la data di scadenza del mandato.
â    Il candidato esponga brevemente i contenuti della relazione di fine mandato comunale.
Al fine di garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto dell'unita'  economica  e  giuridica  della Repubblica,  il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e  di  spesa,  le province e i comuni sono tenuti a redigere  una  relazione  di  fine mandato.
La relazione di fine mandato contiene la descrizione dettagliata delle principali attivita' normative e amministrative svolte  durante il mandato, con specifico riferimento a:
    a) sistema ed esiti dei controlli interni;
    b) eventuali rilievi della Corte dei conti;
    c) azioni  intraprese  per  il  rispetto  dei  saldi  di  finanza pubblica programmati e stato del  percorso  di  convergenza  verso  i fabbisogni standard;
    d) situazione finanziaria e patrimoniale, anche  evidenziando  le carenze riscontrate nella gestione degli enti controllati dal  comune o dalla provincia  ai  sensi  dei  numeri  1  e  2  del  comma  primo dell'articolo 2359 del codice civile, ed indicando azioni  intraprese per porvi rimedio;
    e) azioni intraprese per contenere la spesa e stato del  percorso di convergenza  ai  fabbisogni  standard,  affiancato  da  indicatori quantitativi e qualitativi relativi agli  output  dei  servizi  resi,anche   utilizzando   come   parametro   di    riferimento    realta' rappresentative dell'offerta di prestazioni con il  miglior  rapporto qualita-costi;
    f) quantificazione della misura dell'indebitamento provinciale  o comunale

063. A norma del disposto di cui all'art. 18, d.lgs. n. 118/2011, le amministrazioni pubbliche approvano il bilancio di previsione o il budget economico:
A) Entro il 30 aprile dell'anno precedente.
B) Entro il 30 ottobre dell'anno precedente.
C) Entro il 31 dicembre dell'anno precedente.
D) Entro il 30 giugno dell'anno precedente.
â    Il candidato illustri sinteticamente la differenza tra bilancio di previsione e budget economico.

064. A norma del disposto di cui al co. 2, art. 4, d.lgs. n. 149/2011, il rapporto e la relazione di fine mandato comunale sono
pubblicati:
A) Sul sito istituzionale del Comune, entro 15 giorni dal ricevimento del rapporto del Tavolo tecnico interistituzionale.
B) Sul sito istituzionale del Comune, entro il giorno successivo al ricevimento del rapporto del Tavolo tecnico interistituzionale.
C) Sulla Gazzetta Ufficiale Regionale, entro il giorno successivo al ricevimento del rapporto del Tavolo tecnico interistituzionale.
D) Sulla Gazzetta Ufficiale Regionale, entro 15 giorni dal ricevimento del rapporto del Tavolo tecnico interistituzionale.
â    Il candidato illustri brevemente le differenze tra il rapporto di fine mandato comunale e la relazione di fine mandato comunale.
Il rapporto e la relazione  di  fine  mandato sono pubblicati sul sito istituzionale della provincia o  del  comune entro il giorno successivo alla data di ricevimento del rapporto  del citato Tavolo tecnico interistituzionale  da  parte  del  presidente della provincia o del sindaco.  Entrambi  i  documenti  sono inoltre trasmessi  dal  presidente  della  provincia  o  dal   sindaco   alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica.
Il candidato illustri brevemente le differenze tra il rapporto di fine mandato comunale e la relazione di fine mandato comunale.
La relazione di fine mandato contiene la descrizione dettagliata delle principali attivita' normative e amministrative svolte  durante il mandato ed è redatta dal Sindaco o dal Presidente della Provincia.
Il rapporto di fine mandato è redatto dal Tavolo tecnico interistituzionale che ha il compito di verificare la laconformita' di quanto esposto  nella relazione di fine mandato con i dati finanziari in proprio possesso e con le informazioni fatte pervenire dagli enti locali alla banca dati.

065. A norma del disposto di cui all'art. 2, d.lgs. n. 149/2011, il Presidente della Regione rimosso per grave dissesto finanziario risulta incandidabile:
A) Alle cariche elettive regionali, per un periodo di tempo di cinque anni.
B) Alle cariche elettive a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, per un periodo di tempo di cinque anni.
C) Alle cariche elettive a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, per un periodo di tempo di dieci anni.    
D) Alle cariche elettive regionali, per un periodo di tempo di quindici anni.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle responsabilità del Presidente della Regione in caso di grave dissesto finanziario.
Il Presidente rimosso ai sensi del comma 2 e'incandidabile alle cariche elettive a livello locale, regionale,  nazionale  ed  europeo per un periodo di tempo di dieci anni. Il Presidente rimosso non puo' essere nominato quale componente di alcun organo o carica di  governo degli enti locali, delle Regioni, dello Stato e  dell'Unione  europea per un periodo di tempo di dieci anni. 
Il candidato si soffermi sinteticamente sulle responsabilità del Presidente della Regione in caso di grave dissesto finanziario.
1. La fattispecie di grave dissesto finanziario, con riferimento al disavanzo sanitario, si verifica in una regione assoggettata a  piano di rientro , al verificarsi congiuntamente  delle  seguenti condizioni:
a)  il  presidente  della  giunta  regionale,   nominato Commissario ad acta,  non  abbia  adempiuto,  in tutto o in parte, all'obbligo di redazione del  piano  di  rientro  o agli obblighi operativi, anche temporali, derivanti dal piano stesso;
b) si riscontri, in sede di verifica annuale,  il  mancato raggiungimento degli obiettivi del piano di rientro, con  conseguente perdurare del disavanzo sanitario  oltre  la  misura  consentita  dal piano medesimo o suo aggravamento;
c)  sia  stato  adottato  per  due esercizi consecutivi, in presenza del  mancato  raggiungimento  degli obiettivi del piano di rientro e  del  conseguente  incremento  delle aliquote fiscali,   un   ulteriore   incremento    dell'aliquota dell'addizionale regionale  all'Irpef  al  livello  massimo.

066. Chi svolge la funzione di Presidente della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica?
A) Il Presidente del Senato della Repubblica ovvero uno o più suoi delegati.
B) Il Presidente della Repubblica ovvero uno o più suoi delegati.
C) Il Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero uno o più Ministri da lui delegati.
D) Il Presidente della Conferenza Stato-Regioni ovvero uno o più suoi delegati\.
â    Il candidato esponga sinteticamente i poteri del Presidente della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI O UNO O PIU' MINISTRI DA LUI DELEGATI
Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica: istituita dalla legge n. 42/2009 quale organismo stabile di coordinamento della finanza pubblica tra Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, nell'ambito della Conferenza unificata, è costituita dai rappresentanti dei diversi livelli territoriali di governo e dai membri del Governo. La Conferenza concorre alla definizione e alla ripartizione degli obiettivi di finanza pubblica per comparto e svolge funzioni di monitoraggio sull'utilizzo dei fondi stanziati per gli interventi speciali, sulle relazioni finanziarie tra i diversi livelli di governo, sull'adeguatezza delle risorse finanziarie di ciascun livello di governo rispetto alle funzioni svolte, sul funzionamento del nuovo ordinamento finanziario dei Comuni, delle Province, delle Città metropolitane e delle Regioni e sull'applicazione dei meccanismi di premialità e di quelli sanzionatori e sul loro funzionamento.

067. L'imposta municipale propria ha per presupposto:
A) Il possesso di beni mobili e di beni mobili registrati.
B) Il possesso di beni mobili registrati e immobili, a qualunque titolo.
C) Il possesso di beni immobili, ivi comprese l'abitazione principale e le pertinenze della stessa.
D) Il possesso di beni mobili registrati e il possesso dell'abitazione principale.
â    Il candidato illustri sinteticamente le caratteristiche giuridiche dell'imposta municipale propria.

IL POSSESSO DI BENI IMMOBILI IVI COMPRESE L'ABITAZIONE PRINCIPALE E LA PERTINENZA STESSA
In base al decreto legge 201/2011, convertito con modificazioni in legge 214/11, l'applicazione dell'Imposta municipale propria (IMU), già disciplinata nel d.lgs. 23/2011, che ne decretava l'introduzione nel 2014, viene anticipata in via sperimentale dal 2012 fino al 2014 e a regime dal 2015.
La riforma del federalismo municipale consente il riordino e la semplificazione del sistema impositivo comunale sugli immobili con la contestuale soppressione della componente immobiliare dell'Irpef e relative addizionali, dovute sui redditi fondiari per i beni non locati, e dell'ICI.
Ai Comuni è lasciata la facoltà di apportare riduzioni anche significative per determinate categorie di immobili (tra cui immobili non produttivi, immobili posseduti dai soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società, immobili locati).
Sono esentati dal pagamento dell'IMU, gli immobili dello Stato, quelli di tutti gli enti territoriali e quelli destinati esclusivamente all'esercizio del culto.

068. A decorrere da quale anno e con quale fonte normativa, l'aliquota dell'addizionale regionale IRPEF potrà essere aumentata o diminuita?
A) Dal 2012, con legge regionale.
B) Dal 2013, con regolamento regionale.
C) Dal 2012, con regolamento regionale.
D) Dal 2013, con legge regionale.
â    Il candidato illustri sinteticamente la natura giuridica dell'IRPEF, con particolare riferimento alle aliquote regionali.
La misura in esame, come anticipato, dal 2012 si ripercuote anche sulla  gestione del federalismo regionale (regioni a statuto ordinario). In particolare le Regioni:- possono, con propria legge regionale, aumentare o diminuire (onere a totale carico del bilancio della regione) l'aliquota dell'addizionale IRPEF base (1,23% oppure nuova aliquota rideterminata a norma dell'art. 2 del D. Lgs. 68/2011) nelle seguenti misure massime: 0,5% per gli anni 2012 e 2013; 1,1% per l'anno 2014; 2,1% a decorrere dal 2015;
natura giuridica dell'IRPEF, con particolare riferimento alle aliquote regionali.
L'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche è stata istituita dall'art. 50 del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 e si determina applicando l'aliquota fissata dalla Regione in cui il contribuente ha la residenza al reddito complessivo determinato ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.

069. Ai sensi dell'art. 2, co. 2, del d.lgs. n. 149/2011, che cosa comporta la fattispecie di grave dissesto finanziario?
A) Lo scioglimento del Consiglio provinciale, ma non la rimozione del Presidente della Giunta.
B) Lo scioglimento del Consiglio provinciale, nonché la rimozione del Presidente della Giunta provinciale per responsabilità politica.
C) Lo scioglimento del Consiglio regionale, nonché la rimozione del Presidente della Giunta regionale per responsabilità politica.
D) Lo scioglimento del Consiglio regionale, ma non la rimozione del Presidente della Giunta.
â    Il candidato esponga brevemente gli effetti giuridici che comporta la fattispecie di grave dissesto finanziario.
Il grave dissesto finanziario di  cui  al  comma  1  costituisce grave violazione di legge e in tal caso con  decreto  del  Presidente della Repubblica, ai sensi  dell'articolo  126,  comma  primo,  della Costituzione, sono disposti lo scioglimento del  Consiglio  regionale nonche' la  rimozione  del  Presidente  della  Giunta  regionale  per responsabilita' politica nel proprio mandato di amministrazione della regione,
Il candidato esponga brevemente gli effetti giuridici che comporta la fattispecie di grave dissesto finanziario.
L'EFFETTO GIURIDICO DEL GRAVE DISSESTO FINANZIARIO E' LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE E LA RIMOZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA.
Nelle more dell'insediamento del nuovo Presidente  della  Giunta regionale, il  Consiglio  dei  Ministri,  su  proposta  del  Ministro dell'economia e delle finanze, di  concerto  con  il  Ministro  della salute e sentito il Ministro per i rapporti con le regioni e  per  la coesione territoriale,  nomina  un  nuovo  commissario  ad  acta  per l'esercizio delle competenze del Presidente  della  Giunta  regionale concernenti l'ordinaria amministrazione e gli atti improrogabili. 

070. Ai sensi dell'art. 81, co. 5, Cost., l'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso:
A) Se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a sei mesi.
B) Se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
C) Se non con previa autorizzazione delle Camere, adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti.
D) Se non con previa autorizzazione delle Camere, adottata a maggioranza semplice.
â    Il candidato illustri brevemente in che cosa consiste e quali sono i presupposti giuridici dell'esercizio di bilancio provvisorio statale.
Qualora il progetto di Bilancio non venga approvato in tempo utile, per garantire l'ordinaria amministrazione il Parlamento può autorizzare il Governo all'esercizio provvisorio, cioè a utilizzare per un periodo massimo di quattro mesi gli stanziamenti previsti nel progetto di Bilancio.
L'esercizio provvisorio è il mandato con cui il Parlamento, qualora non sia riuscito ad approvare il bilancio preventivo prima dell'inizio dell'anno finanziario, autorizza il Governo ad applicare il progetto di bilancio non ancora approvato, cioè a riscuotere le entrate e a pagare le spese secondo il progetto. Tale autorizzazione può durare al massimo quattro mesi (quindi massimo fino al 30 aprile).
Normalmente l'autorizzazione prevede che le spese possano essere effettuate, per ciascun capitolo, nella misura di tanti dodicesimi quanti sono i mesi dell'esercizio provvisorio (1/12 se è un mese, 2/12 se è due mesi ecc.); solo alle spese obbligatorie non si applica questo limite.

071. A norma del disposto di cui al co. 15, art. 13, d.lgs. n. 201/2011, la mancata comunicazione delle deliberazioni regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli enti locali:
A) Non sono sanzionate, in caso di mancata richiesta da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.
B) Non sono sanzionate.
C) Sono sanzionate, previa diffida, da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.
D) Sono sanzionate, previa diffida, da parte del Ministero dell'interno.
â    Il candidato si soffermi brevemente sulla natura giuridica delle deliberazioni regolamentari e tariffarie relative ai tributi degli enti locali.
Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica (es. istruzione scolastica, ordine pubblico, giustizia, infrastrutture).
Ogni missione si realizza concretamente attraverso più programmi, che rappresentano aree  omogenee di attività svolte all'interno di ogni singolo ministero

072. A norma del disposto di cui all'art. 16, d.lgs. n. 118/2011, al fine di una più efficace gestione delle risorse economiche, le amministrazioni pubbliche possono effettuare variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmi:
A) Limitatamente alle spese correnti.
B) Limitatamente alle spese di rappresentanza del personale amministrativo e politico.
C) Limitatamente alle spese per il personale.
D) Limitatamente alle spese fisse.
â    Il candidato esponga sinteticamente in cosa consistono le dotazioni delle missioni e le dotazioni dei programmi delle amministrazioni pubbliche.
La riclassificazione del bilancio dello Stato è basata su 34 missioni e 165 programmi. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica, rendono più trasparente le poste di allocazione della spesa e servono per comunicare meglio le direttrici principali di azione delle singole amministrazioni. Ogni missione si realizza attraverso più programmi. Questi rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all'interno di ogni singolo Ministero per perseguire obiettivi definiti nell'ambito delle finalità istituzionali riconosciute al Dicastero competente.

073. A norma del disposto di cui al co. 1, art. 2, d.lgs. n. 149/2011, una condizione necessaria per rilevare la fattispecie di grave dissesto finanziario si verifica quando:
A) Il Presidente della Giunta regionale, nominato commissario ad acta, non abbia adempiuto all'obbligo di redazione del piano di rientro o agli obblighi operativi derivanti dal piano stesso.
B) Il Presidente del Consiglio regionale, nominato commissario ad acta, non abbia adempiuto all'obbligo di redazione del piano di rientro o agli obblighi operativi derivanti dal piano stesso.
C) Il Presidente della Giunta regionale è nominato commissario ad acta ma non adempie all'obbligo di redazione del piano di rientro nei 60 giorni successivi alla nomina.
D) Il Presidente del Consiglio regionale è nominato commissario ad acta ma non adempie all'obbligo di redazione del piano di rientro nei 60 giorni successivi alla nomina.
â    Il candidato esponga brevemente quali sono i presupposti giuridici della fattispecie di grave dissesto finanziario.
Si ha stato di dissesto finanziario qualora: l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili (per questi ultimi si intendono tutti quelli attribuiti o delegati dalla legge all'ente locale); esistono debiti a carico dell'ente, liquidi ed esigibili, ai quali non sia possibile fare fronte. Quando ricorrono tali situazioni, i consigli di Comuni e Province, sono tenuti ad adottare la deliberazione recante la formale ed esplicita dichiarazione di dissesto finanziario.

074. A norma del disposto di cui all'art. 18, d.lgs. n. 118/2011, gli enti locali approvano il bilancio consolidato:
A) Entro il 30 ottobre dell'anno successivo.
B) Entro il 30 aprile dell'anno successivo.
C) Entro il 31 dicembre dell'anno successivo.
D) Entro il 30 giugno dell'anno successivo.
â    Il candidato esponga brevemente il contenuto del bilancio consolidato.
Nel bilancio consolidato è prevista la compilazione di due conti patrimoniali speciali: il conto economico di inizio e fine mandato degli amministratori che evidenzia l'impatto della politica pubblica sul patrimonio dell'ente; il conto consolidato patrimoniale che permette una visione di insieme del Comune e dei suoi enti strumentali. La relazione del bilancio consolidato, ancora facoltativa, costituisce un elemento necessario ai fine di una rappresentazione veritiera degli andamenti economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo Ente Locale. Tale bilancio deve comprendere tutte le società controllate dell'ente locale

075. A norma del disposto di cui al co. 1, art. 7, d.lgs. n. 149/2011, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno, la Regione è tenuta a versare, all'entrata del bilancio statale:
A) L'importo corrispondente alla differenza tra il risultato programmato e l'obiettivo finanziario predeterminato.
B) L'importo corrispondente alla differenza tra il risultato programmato e l'obiettivo programmatico predeterminato, entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello dell'inadempienza.
C) L'importo corrispondente alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato.
D) L'importo corrispondente alla differenza tra entrate ed uscite fiscali, entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello dell'inadempienza.
â    Il candidato illustri sinteticamente gli effetti del patto di stabilità interno nell'ambito dell'ordinamento fiscale regionale.

076. A norma del disposto di cui al co. 3, art. 1, d.lgs. n. 149/2011, in caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale, la sottoscrizione della relazione di fine legislatura avviene:
A) Entro 60 giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni.
B) Entro 30 giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni.
C) Entro 10 giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni.
D) Entro 15 giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni.
â    Il candidato illustri brevemente il contenuto della relazione di fine legislatura.
La relazione di fine legislatura contiene la descrizione dettagliata delle principali attività normative e amministrative svolte durante la legislatura, con specifico riferimento a:
a) sistema ed esiti dei controlli interni;
b) eventuali rilievi della Corte dei conti;
c) eventuali carenze riscontrate nella gestione degli
d) eventuali azioni intraprese per contenere la spesa, con particolare riguardo a quella sanitaria
e) situazione economica e finanziaria, quantificazione certificata della misura del relativo indebitamento regionale;
f) la individuazione di eventuali specifici atti legislativi, regolamentari o amministrativi cui sono riconducibili effetti di spesa incompatibili con gli obiettivi e i vincoli di bilancio;
g) stato certificato del bilancio regionale

077. A norma del disposto di cui al co. 7, art. 2, d.lgs. n. 149/2011, nell'ipotesi in cui una Regione non provveda ad attuare i livelli essenziali delle prestazioni e il raggiungimento degli obiettivi di servizio, in ambiti differenti da quello sanitario, chi viene nominato commissario "ad acta"?
A) Il Presidente del Consiglio comunale.
B) Il Presidente della Giunta regionale.
C) Un dirigente del Ministero delle finanze, nominato dal Consiglio dei Ministri.
D) Un dirigente del Ministero dell'interno, nominato dal Consiglio dei Ministri.
Il candidato illustri brevemente le competenze del commissario "ad acta" regionale negli ambiti di competenza regionale
differenti da quello sanitario.

078. A norma del disposto di cui al co. 3, art. 4, d.lgs. n. 149/2011, in caso di scioglimento anticipato del Consiglio comunale o provinciale, la sottoscrizione della relazione e la certificazione da parte degli organi di controllo interno avvengono:
A) Entro 10 giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni.
B) Entro 20 giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni.
C) Entro 30 giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni.
D) Entro 15 giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni.
â    Il candidato esponga brevemente le competenze degli organi di controllo interno, comunale e provinciale, nella fase di scioglimento del Consiglio comunale o provinciale.
I consigli comunali e provinciali vengono sciolti in primo luogo quando compiono atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge nonché per gravi motivi di ordine pubblico

079. Al fine di garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto dell'unità economica ed il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa, sono tenute a redigere una relazione di fine legislatura (art. 1, d.lgs. n. 149/2011):
A) Le Città metropolitane.
B) Le Province.
C) Le Regioni.
D) I Comuni.
â    Il candidato esponga brevemente il contenuto del principio dell'unità economica e di quello di trasparenza delle decisioni di entrata e di uscita.
principio dell'unita' in base al quale le entrate sono destinate a coprire tutte le spese pubbliche in modo che non sia possibile prevedere che determinate entrate coprino spese specifiche.
principio della trasparenza garantisce la trasparenza nella formazione ed esecuzione delle entrate e delle uscite che vanno a formare il bilancio.

080. Ai sensi dell'art. 81, co. 4, Cost., le Camere approvano il bilancio e il rendiconto consuntivo:
A) Ogni sei mesi con una specifica legge di delega al Governo.
B) Ogni sei mesi con legge.
C) Ogni anno con una specifica legge di delega al Governo.
D) Ogni anno con legge.
â    Il candidato esponga sinteticamente la differenza tra bilancio statale e rendiconto consuntivo                         statale. ?
il bilancio dello stato è un documento contabile da approvare con scadenza annuale ed indica le entrate e le uscite dell'amministrazione statale. svolge tre principali funzioni: è strumento di rappresentazione delle risorse pubbliche disponibili, è strumento per la decisione politica ed è strumento per la gestione delle risorse stanziate
Il Rendiconto generale dello Stato, disciplinato in particolare dal titolo IV del Dl.g 279 del 1997, espone le risultanze delle entrate e delle spese nel conto del bilancio e, nel conto del patrimonio, le attività e le passività finanziarie e patrimoniali, nonché la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella patrimoniale.

081. A norma del disposto di cui all'art. 18, d.lgs. n. 118/2011, gli enti locali approvano il rendiconto o il bilancio di esercizio:
A) Entro il 30 aprile dell'anno successivo.
B) Entro il 31 dicembre dell'anno successivo.
C) Entro il 30 giugno dell'anno successivo.
D) Entro il 30 ottobre dell'anno successivo.
â    Il candidato illustri sinteticamente la differenza tra rendiconto e bilancio di esercizio.
Il bilancio ha lo scopo di dare 3 tipi di informazione ed è un insieme di dati suddiviso in vari prospetti che fornisce informazioni contabili ed extracontabili relative alla situazione patrimoniale (stato patrimoniale) economica (conto economico) e finanziaria (solo in parte) dell'impresa. Il bilancio a differenza del rendiconto deve essere redatto in una forma precisa indicata nel codice civile, il rendiconto invece si può redigere in diverse modalità secondo il tipo di informazione che si vuole cogliere ma in ogni caso fornisce la variazione subita, nell'esercizio, dalle disponibilità liquide, cassa, banca ecc quindi fornisce una informazione di natura tipicamente finanziaria

082. Ai sensi dell'art. 24, co. 2 del d.lgs. n. 68/2011, le fonti di entrata attribuite alle Città metropolitane sono stabilite:
A) Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da adottare su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze.
B) Con regolamento dell'Esecutivo, previo parere favorevole della Conferenza Stato - Regioni.
C) Con regolamento dell'Esecutivo, d'intesa con la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica.
D) Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere favorevole della Conferenza Stato - Regioni.
â    Il candidato illustri brevemente le caratteristiche giuridiche dei fondi di entrata fiscale delle Città metropolitane.
Sono attribuite alle città metropolitane le seguenti fonti di entrata: una  compartecipazione al gettito dell'IRPEF prodotto  sul territorio della città metropolitana; una compartecipazione alla  tassa  automobilistica regionale, stabilita dalla regione secondo quanto previsto dall'articolo 19, comma 2; l'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla  circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, conformemente a quanto previsto dall'articolo 17; l'IPT, conformemente a quanto previsto dall'articolo 17;  i tributi di cui all'articolo 20.

083. Con decorrenza da quale anno e con quale fonte normativa sarà possibile per le Regioni a Statuto ordinario ridurre le aliquote dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)?
A) Dal 2014, con provvedimento della Conferenza Stato - Regioni.
B) Dal 2013, con legge regionale.
C) Dal 2014, con legge regionale.
D) Dal 2013, con regolamento regionale.
â    Il candidato illustri sinteticamente la natura giuridica dell'IRAP, con particolare riferimento alle aliquote regionali.
L'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) Ë stata introdotta nell'ordinamento tributario con il decreto legislativo 15 Dicembre 1997, n. 446.
L'Irap Ë un'imposta locale, in quanto applicabile alle attività produttive esercitate nel territorio di ciascuna regione reale, in quanto prende in esame non il soggetto d'imposta, bensÏ le tipologie di attività esercitate dal medesimo. Il presupposto dell'IRAP è lo svolgimento di una attività autonomamente organizzata, diretta alla produzione e allo scambio di beni nonchè alla produzione di servizi. La base imponibile IRAP Ë costituita, in via generale, dal valore aggiunto netto prodotto nel territorio regionale. Per valore aggiunto netto, si intende il valore dei beni e dei servizi prodotti dall'impresa in un determinato periodo di tempo, al netto dei costi sostenuti per l'acquisto delle materie prime, dei prodotti intermedi e degli ammortamenti l'aliquota ordinaria attuale della regione lazio e' del 4,82%,
Ogni anno si deve procedere al versamento del saldo IRAP relativo all'anno precedente e all'acconto IRAP relativo all'anno in corso.

084. A norma del d.lgs. n. 68/2011, il fondo sperimentale regionale di riequilibrio ha una durata di:
A) 3 anni.
B) 5 anni.
C) 8 anni.
D) 10 anni.
â    Il candidato illustri la natura giuridica del fondo sperimentale regionale di riequilibrio e ne esponga, sinteticamente, il contenuto.
Il decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.109 del 12 maggio 2011) recante "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e della Province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario", interviene sulla fiscalità regionale e provinciale attribuendo, in relazione alla soppressione dei trasferimenti in favore dei predetti enti, tributi e potestà fiscali. Il principio applicato ai rapporti tra Stato e regione concernente la soppressione dei trasferimenti statali e la sostituzione degli stessi con l'attribuzione o la compartecipazione a nuovi gettiti viene replicato anche nei rapporti tra regioni e comuni, disponendosi in tal senso la soppressione, dal 2013, dei trasferimenti regionali di parte corrente ( e, ove non finanziati con indebitamento, anche di conto capitale) diretti al finanziamento delle spese comunali, sostituendola con una compartecipazione dei comuni ai tributi regionali, prioritariamente all'addizionale regionale Irpef. Il relativo gettito confluirà, per unapercentuale non superiore al 30%, in un fondo sperimentale di riequilibrio, di durata triennale, per venire poi distribuito dalla regione agli enti locali, previo accordo.

085. Con riferimento all'Allegato 1, del d.lgs. n. 118/2011, le gestioni fuori bilancio sono incompatibili con il principio dell'universalità?
A) No, sono solo incompatibili con il principio dell'unità.
B) Sì, sempre.
C) No, mai.
D) Sì, salvo che la normativa ammetta contabilità separate, comunque da ricondurre al sistema di bilancio dell'amministrazione entro i termini dell'esercizio.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla natura giuridica delle gestioni fuori bilancio.
Le gestioni fuori bilancio riguardano acquisizioni di entrate e/o effettuazioni di spese svolte dall'Amministrazione dello Stato, ma al di fuori del bilancio e quindi non soggette alle normali procedure giuridico-amministrative di esecuzione dello stesso. La loro disciplina organica è prevista dalla legge n. 1041 del 1971 e dal relativo regolamento approvato con D.P.R. n. 689 del 1977 e ciascuna di esse è autorizzata con apposita norma legislativa. La legge n. 559 del 1993 ha disciplinato la loro soppressione, riconducendo alcune di esse in bilancio e adottando norme di controllo più incisive per quelle escluse dalla soppressione. Esse hanno l'obbligo della rendicontazione e sono sottoposte al controllo della competente Ragioneria Centrale e della Corte dei conti. Il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ha facoltà di disporre accertamenti nel corso della gestione.

086. Dispone il co. 4, art. 5, Reg. ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale che il Sindaco per singole attività connesse all'espletamento del mandati, può conferire incarichi a titolo gratuito a tempo determinato ad esperti o collaboratori in possesso di documentati requisiti professionali. Come sono disciplinati funzioni, termini e modalità della collaborazione?
A) Con apposito provvedimento della Giunta Capitolina.
B) Con apposito provvedimento del Direttore Generale.
C) Con apposito provvedimento del Sindaco.
D) Con apposito provvedimento dell'Assemblea Capitolina.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla risposta individuata.
il sindaco per singole attivita' connesse all'espletamento del mandato puo' conferire incarichi a titolo gratuito e a tempo determinato ad esperti o collaboratori in possesso di documentati requisiti professionali, i quali non sono computati nella dotazione organica dell'ufficio di diretta collaborazione. con apposito provvedimento del sindaco sono disciplinati funzioni,termini e modalita' della collaborazione. I collaboratori riferiscono esclusivamente al sindaco e l'incarico conferito non interferisce con l'attivita' degli assessori o dei consiglieri capitolini delegati.

087. A norma di quanto dispone il Reg. per il diritto di accesso ai documenti e alle informazioni di Roma Capitale, contro i provvedimenti di differimento dell'accesso è possibile presentare ricorso al TAR?
A) Si, è possibile presentare ricorso al TAR, trascorsi quaranta giorni dalla richiesta di accesso nel caso di rifiuto, limitazione e differimento.
B) Si, è possibile presentare ricorso al TAR, trascorsi trenta giorni dalla richiesta di accesso nel caso di rifiuto, limitazione e differimento.
C) No, è possibile presentare ricorso al Difensore Civico, trascorsi sessanta giorni dalla richiesta di accesso.
D) No, è possibile presentare ricorso al TAR, trascorsi trenta giorni dalla richiesta di accesso solo in caso di rifiuto espresso.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sugli strumenti di tutela posti dal legislatore al fine di garantire il diritto di acceso.?
l fine di garantire il diritto di accesso, la legge (art. 25, IV e V co., L. 241/90) prevede due diversi strumenti di tutela, azionabili da parte del soggetto che abbia subito l'illegittima lesione del diritto stesso, in virtù di diniego della P.A. o di silenzio serbato da questa sull'istanza di accesso, per un periodo (fissato dalla legge - art. 25, IV co., L. 241/90 - in 30 gg) sufficiente a far maturare il silenzio-rifiuto.
2.1.  Il primo e più agile strumento di tutela consiste nel richiedere, nel termine di 30 giorni dalla conoscenza del provvedimento lesivo, al competente difensore civico il riesame dell'istanza e del conseguente provvedimento privativo della facoltà di visione degli atti richiesti. A seguito della richiesta di riesame, il difensore civico provvede, allorquando dovesse ritenere illegittimo il provvedimento di risposta della P.A., ad adire nuovamente la P.A. interessata, la quale dovrà ripronunciarsi sulla vicenda entro 30 giorni dal ricevimento del provvedimento sollecitativo del difensore civico, essendo prescritto che, in caso contrario, «l'accesso è consentito» (art. 25, IV co., seconda parte, L. 241/90).
2.2.  Il secondo dei suddetti strumenti di tutela consiste nel ricorso giurisdizionale avverso il diniego o il silenzio serbato, dalla P.A. interessata, sull'istanza di accesso.
Trattasi di ricorso da proporsi, nel termine di 30 giorni dalla conoscenza del provvedimento che in sostanza nega l'accesso, dinanzi al T.A.R. «il quale decide in camera di consiglio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta», con una pronuncia appellabile dinanzi al Consiglio di Stato, «il quale decide con le medesime modalità e negli stessi termini» (art. 25, V co., L. cit.). Il ricorso in parola introduce un'ipotesi di giurisdizione esclusiva (come hanno precisato, ex multis, C.S., Sez. IV, 29.4.97 n. 433 e Cass. Civ., S.U., 28.5.98 n. 5292), e di merito, dal momento che il diritto di accesso è tutelabile - a norma dell'art. 25, L. cit. - dinanzi al G.A., a prescindere dalle diverse situazioni soggettive cui è connesso e con l'attribuzione al Giudice (amministrativo) adito della facoltà di pronunciarsi valutando la sussistenza dei presupposti di legge per l'accesso, ossia valutando il merito della vicenda.

088. Il co. 1, art. 7, Reg. sull'ordinamento degli Uffici e dei Servizi prevede l'istituzione di uffici posti alle dirette dipendenze degli assessori al fine di coadiuvare gli stessi per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo. Come è stabilita la composizione dei previsti uffici?
A) Con provvedimento del Direttore Esecutivo.
B) Con deliberazione della Giunta Capitolina.
C) Con ordinanza del Sindaco.
D) Con provvedimento dello stesso Assessore.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul ruolo degli uffici di diretta collaborazione degli Assessori.
questi uffici coadiuvano gli assessori per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo, in particolare collaborano alla predisposizione di atti programmatici di indirizzo e di direttiva,coadiuvano gli assessori nei rapporti con l'assemblea capitolina,con gli uffici e i servizi dell'amm.ne con i rappresentanti di istituzioni di imprese associazioni e cittadini, con i gestori dei servizi pubblici locali. sono costituiti da dipendenti comunali,da dirigenti, e da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato su richiesta nominativa dell'assessore
1. Con ordinanza del Sindaco possono essere costituiti uffici alle dirette dipendenze degli assessori.
2. Tali uffici coadiuvano gli assessori per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo. In particolare:
a) collaborano alla predisposizione di atti programmatici, di indirizzo e di direttiva;
b) coadiuvano gli assessori nei rapporti con il Consiglio comunale, con gli uffici e i servizi dell'Amministrazione, con i soggetti gestori dei servizi pubblici locali, con i rappresentanti di istituzioni, imprese, associazioni e cittadini.
3. Gli uffici sono costituiti da dipendenti comunali, da personale comandato da altre amministrazioni, da dirigenti e da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato. I di- pendenticomunalisonoassegnatiall'ufficiosurichiestanominativadell'assessore, entro i limiti quantitativi stabiliti con direttiva del Sindaco.
4. I collaboratori esterni sono assunti a tempo determinato, con deliberazione della Giunta comunale; il Sindaco, sentito l'Assessore alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio, determina annualmente il limite complessivo delle risorse destinate ai collaboratori esterni e al personale comandato. Entro tale limite possono altresì essere stipulate convenzioni a termine per collaborazioni ad alto contenuto di professionalità per obiettivi determinati.
5. L'assessore individua il responsabile dell'ufficio di diretta collaborazione, anche trai collaboratori a tempo determinato.
6. Agli uffici posti alle dirette dipendenze degli assessori è assicurata una dotazione ed un trattamento economico accessorio, nei limiti fissati dai vigenti contratti collettivi di lavoro e con le modalità stabilite dalla Giunta comunale.

089. Agli organi dei Municipi (Consiglio, Giunta e Presidente) si applicano, in materia di incandidabilità, ineleggibilità ed incompatibilità, le disposizioni vigenti per gli organi di Roma Capitale?
A) Si, lo prevede espressamente l'art. 27 dello Statuto.
B) No, si applicano le disposizioni previste nel Regolamento del Municipio.
C) No, si applicano solo le disposizioni in materia di incandidabilità.
D) Solo nelle more dell'approvazione del Regolamento del Municipio.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sul diverso significato dei termini "incandidabilità", "ineleggibilità", "incompatibilità".
Incandidabilità è il divieto per alcune categorie di soggetti ,ovvero i condannati con sentenza ingiudicato per gravi delitti, condannati più volte per lo stesso reato non colposo a pena non inferiore a 2 anni, di presentarsi alle elezioni in ambito regionale, provinciale, comunale e circoscrizionale;
Ineleggibilità è la condizione di chi, grazie alla posizione occupata potrebbe porsi in una situazione di vantaggio che presenta un impedimento giuridico che non gli consente di essere eletto;
Incompatibilità è la condizione di chi pur essendo stato regolarmente eletto, risulta già titolare di altra carica non cumulabile

090. A norma del disposto di cui al co. 1, art. 112 del Reg. Consiglio e art. 234 del Tuel, chi elegge i membri del Collegio dei Revisori dei Conti?
A) La Giunta Capitolina.
B) L'Assemblea Capitolina.
C) Nessuno, i membri del Collegio dei Revisori sono designati dall'Ufficio territoriale del Governo.
D) Nessuno, i membri del Collegio dei Revisori sono nominati dalla Corte dei Conti.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle verifiche di cassa e gestionali di competenza dell'organo di revisione.
L'organo di revisione economico-finanziaria dell'ente provvede con cadenza trimestrale alla verifica ordinaria di cassa, alla verifica della gestione del servizio di tesoreria e a seguito del mutamento della persona del sindaco,provvede alle verifiche straordinarie in presenza degli amministratori che cessano dalla carica ,da quelli che la assumono, nonché dal segretario e dal responsabile del servizio finanziario.
L'organo dei revisori è chiamato a vigilare sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica dell'ente  in base all' art. 239, comma 1, lett. c del D.Lgs. n. 267 del 2000 (Tuel). 
Il controllo è relativo alle entrate, alle spese, all'attività contrattuale, all'amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali ed alla tenuta della contabilità.
Inoltre a norma dell'art.  223, comma 1, del Tuel L'organo di revisione economico-finanziaria dell'ente provvede con cadenza trimestrale alla verifica ordinaria di cassa, alla verifica della gestione del servizio di tesoreria e di quello degli altri agenti contabili di cui all'articolo 233.
L'esecuzione delle verifiche straordinarie di cassa (art. 224) avranno luogo invece ogni qual volta vi sia il mutamento del capo dell'amministrazione

091. A norma del disposto di cui al co. 10, art. 27 dello Statuto la carica di Consigliere del Municipio si perde, tra l'altro, per la mancata partecipazione, non giustificata:
A) A dieci sedute del Consiglio del Municipio nel corso di un anno.
B) A cinque sedute del Consiglio del Municipio nel corso di un anno.
C) A cinque sedute consecutive del Consiglio del Municipio.
D) A dieci sedute consecutive del Consiglio del Municipio.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle disposizioni contenute nell'art. 23 del Reg. sul Decentramento Amministrativo sulla surroga, sospensione e supplenza dei Consiglieri dei Municipi.
Il seggio che durante il mandato elettorale rimanga vacate per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuita al candidato che nella medesima lista segue immediatamente l'ultimo eletto. Nel caso di sospensione di un consigliere disposta ai sensi di legge, il consiglio circoscrizionale, nella prima riunione successiva alla notifica del provvedimento di sospensione procede alla temporanea sostituzione affidando la supplenza per l'esercizio delle funzioni di consigliere al candidato della lista che ha riportato, dopo gli eletti il maggior numero di voti. La supplenza ha termine con la cessazione della sospensione. Qualora sopravvenga la decadenza si fa luogo alla surrogazione a norma del comma 1
A norma del disposto di cui al co. 1 dell'art. 23 del Reg. sul decentramento sulla surroga, sospensione e supplenza dei consiglieri dei municipi il seggio che durante il mandato elettorale rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella medesima lista segue immediatamente l'ultimo eletto.
Il comma 2 dispone che caso di sospensione di un Consigliere disposta ai sensi di legge, il Consiglio del Municipio, nella prima riunione successiva alla notifica del provvedimento di sospensione procede alla temporanea sostituzione affidando la supplenza per l'esercizio delle funzioni di Consigliere al candidato della stessa  lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti. La supplenza ha termine con la  cessazione della sospensione. 
Qualora sopravvenga la decadenza si fa luogo alla surrogazione a norma del comma 1.

092. A norma del disposto di cui al co. 2, art. 100, Reg. Consiglio le interrogazioni ed interpellanze:
A) Sono rivolte al Sindaco o al Segretario Generale, sono presentate per iscritto e senza motivazione presso l'ufficio di Presidenza dell'Assemblea.
B) Sono rivolte al Sindaco o ad altri componenti della Giunta, sono presentate per iscritto e senza motivazione presso l'ufficio di Presidenza dell'Assemblea.
C) Sono rivolte al Segretario Generale, sono presentate per iscritto e senza motivazione presso l'ufficio del Segretariato Generale.
D) Sono rivolte al Capo dell'Avvocatura, sono presentate per iscritto e senza motivazione presso l'Avvocatura Capitolina.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle interrogazioni.
Le interrogazioni  sono un diritto  sancito  dall'art. 8 dello Statuto  e dall'art. 5 del Regolamento per gli istituti di partecipazione e di iniziativa popolare.  Attraverso questo istituto i cittadini di Roma
Capitale, uti singoli o attraverso le associazioni cui aderiscono, possono porre all'organo di governo del Comune questioni all'ordine del giorno.
Esse si sostanziano in atti di carattere ispettivo consistenti nella domanda , rivolta al sindaco su fatti concernenti la comunità cittadina, ovvero su atti o iniziative dell' Amministrazione comunale.
A norma del disposto di cui al co. 2 , art. 102, Reg. Consiglio La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari può disporre che determinate sedute siano dedicate in tutto o  in parte allo svolgimento di interrogazioni; in tal caso, le interrogazioni sono iscritte all'ordine dei lavori delle apposite sedute.  

093. A norma del disposto di cui al co. 3, art. 46, Reg. Decentramento Amministrativo, chi comunica ai Municipi le linee guida della Giunta Capitolina per la formazione del bilancio di previsione e una ipotesi relativa all'ammontare complessivo delle risorse che potranno essere loro assegnate per l'anno successivo, con l'indicazione delle spese vincolate ai sensi della normativa vigente?
A) Sindaco.
B) Ragioneria Generale.
C) Segretariato Generale.
D) Giunta Capitolina.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle disposizioni contenute all'art. 46 del Reg. del Decentramento Amministrativo sul bilancio del Municipio.
Il comma 1   dell'art. 46 del Reg. Decentramento Amministrativo dispone che nell'ambito del bilancio comunale le Circoscrizioni sono dotate di risorse finanziarie in quantità 
commisurata allo svolgimento delle funzioni attribuite e rapportata all'ammontare delle risorse 
complessivamente disponibili. L'entità delle risorse assegnate a ciascuna Circoscrizione è determinata in base a criteri di riparto oggettivi che tengono conto anche delle caratteristiche territoriali, ambientali  e socio-economiche delle Circoscrizioni stesse, esplicitati nelle comunicazioni di cui al successivo.
Ai sensi dell'art. 53 del regolamento del comune di Roma sul decentramento amministrativo, ciascuna circoscrizione territoriale provvede alla gestione e riscossione delle entrate di propria competenza (comma 1), come la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche e quella sulla pubblicità (comma 2, lett. a e b); e che il Municipio stesso in persona, del suo presidente "rappresenta l'Amministrazione in giudizio, nei casi previsti dai regolamenti vigenti, in ordine ai ricorsi contro l'accertamento dei tributi o afferenti ad altre entrate di propria pertinenza, presso ogni grado e tipo di giurisdizione" (comma 3).

094. A norma del disposto di cui all'art. 27 dello Statuto, la Giunta del Municipio:
A) È composta dal Presidente del Municipio, che la presiede, dal Presidente del Consiglio del Municipio e da un numero di assessori pari a dieci di cui uno con funzioni di Vice Presidente.
B) Collabora con il Presidente del Municipio, in attuazione degli indirizzi generali del Consiglio, nel governo del Municipio e opera attraverso deliberazioni collegiali.
C) È l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Municipio.
D) Deve riferire mensilmente al Consiglio del Municipio sulla propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti
dello stesso.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulla risposta individuata.
Art. 27, comma 14 dello Statuto, come modificato con delibera del 2004: La Giunta del Municipio è composta dal Presidente del Municipio, che la presiede, e da sei Assessori, di cui uno con funzioni di Vice Presidente. La Giunta collabora con il Presidente del Municipio, in attuazione degli indirizzi generali del Consiglio, nel governo del Municipio ed opera attraverso deliberazioni collegiali. In particolare, la Giunta compie tutti gli atti rientranti nelle funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo che la legge, lo Statuto o i regolamenti comunali disciplinanti l'ordinamento dei Municipi non attribuiscano alla competenza del Consiglio o del Presidente del Municipio; riferisce annualmente al Consiglio del Municipio sulla propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso.

095. Con riferimento ai principi contenuti al Capo I dello Statuto, a chi sono rivolte le Azioni positive per la realizzazione della parità di cui all'art. 4?
A) Ai lavoratori extracomunitari.
B) Alle donne.
C) Ai lavoratori disabili.
D) Ai lavoratori minorenni.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle azioni positive.
Art. 4.(Azioni positive per la realizzazione della parità tra i sessi).
1. Il Comune garantisce e promuove le pari opportunità per le donne, rimuovendo gli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione e l'attiva partecipazione culturale, sociale, lavorativa e politica delle donne nell'Amministrazione e nella città.
2. Per il perseguimento degli obiettivi indicati nel precedente comma - anche sulla base dei principi di legge - il Comune adotta piani di azioni positive volte, tra l'altro, a:
a) operare la ricognizione degli ostacoli all'accesso ed alla carriera delle donne nel mondo del lavoro;
b) promuovere, con adeguati mezzi di sollecitazione, l'accesso delle donne nei settori con insufficiente rappresentanza femminile e riequilibrare la presenza delle donne nei centri decisionali e nei settori tecnologicamente avanzati;
c) definire procedure di selezione del personale idonee a stabilire le attitudini potenziali, diffondere la legislazione in materia di pari opportunità, indicare
requisiti che non comportino, anche implicitamente, alcuna discriminazione relativa allo stato civile;
d) assicurare condizioni che consentano l'effettiva partecipazione delle donne ai corsi di formazione e di aggiornamento professionali;e) adottare un codice di comportamento che assicuri un clima di pieno e sostanziale rispetto reciproco tra uomini e donne, con particolare attenzione all'eliminazione delle situazioni di molestie sessuali;
f) prevedere misure di sostegno intese a rendere tra loro compatibili le responsabilità familiari e professionali, anche attraverso nuove forme di organizzazione del lavoro e dei servizi sociali.

096. Dispone il co. 1, art. 22 dello Statuto che il Regolamento del Consiglio determina il numero e le competenze delle Commissioni Consiliari Permanenti con funzioni istruttorie, referenti, redigenti e di controllo, nonché le modalità per l'istituzione di commissioni consiliari speciali. Quante sono le Commissioni Permanenti e da quanti Consiglieri sono costituite?
A) Sedici, costituite da otto Consiglieri.
B) Sette, costituite da undici Consiglieri.
C) Dodici, costituite da dodici Consiglieri.
D) Diciannove, costituite da quattordici Consiglieri.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle funzioni svolte dalla Commissione Consiliare I - Bilancio.
Art. 87: Le Commissioni Consiliari Permanenti, ciascuna composta da dodici  Consiglieri, sono costituite in numero di dodici, con le sotto riportate  competenze:
COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE I - Bilancio
Politiche economiche, finanziarie e di bilancio - Tributi - Coordinamento  strategico delle aziende speciali, delle società partecipate e delle  istituzioni comunali - Modalità di gestione dei Servizi Pubblici Locali -  Politiche dell'industria e dell'innovazione tecnologica - Indirizzi Gestionali  a Mutua le Assicurazioni di Roma, a Roma Entrate S.p.A. e a Risorse per Roma S.p.A. (limitatamente alle attività di supporto alle Politiche Economiche e di  Bilancio).

097. A norma del Reg. per il diritto di accesso ai documenti e alle informazioni di Roma Capitale, nel caso in cui la richiesta formale sia presentata ad un ufficio appartenente a diversa macrostruttura da quella nei cui confronti va esercitato il diritto di accesso, il termine per l'esame e il rilascio di copia, o per l'eventuale diniego, non può essere superiore a:
A) 15 giorni di calendario, anche per la richiesta di sola visione.
B) 20 giorni di calendario, anche per la richiesta di sola visione.
C) 15 giorni lavorativi, anche per la richiesta di sola visione.
D) 15 giorni lavorativi, salvo che per la richiesta di sola visione.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle modalità della risposta a domanda di accesso formale previste dall'art. 10 Reg.
Modalità della risposta a domanda di accesso formale
1. Esclusivamente in relazione all'accesso formale, il termine per l'esame e il rilascio di copia del documento, o per l'eventuale diniego, non può essere superiore a dieci giorni lavorativi nel caso in cui la richiesta sia avanzata all'ufficio competente che detiene l'atto o all'Ufficio Relazioni con il Pubblico della stessa macrostruttura. Nel caso in cui la richiesta sia presentata ad un ufficio appartenente a diversa macrostruttura da quella nei cui confronti va esercitato il diritto di accesso, il termine suddetto è di quindici giorni lavorativi, anche per la richiesta di sola visione.
2. Qualora sussistano eccezionali ragioni di carattere tecnico-organizzativo, il responsabile dell'ufficio può fissare un termine non superiore in ogni caso a trenta giorni consecutivi informandone il richiedente, con espressa indicazione dei motivi.
3. Ove la richiesta sia ritenuta irregolare o incompleta, il responsabile del procedimento di accesso agli atti è tenuto a dame tempestiva comunicazione, comunque non oltre 10 giorni dalla ricezione da parte dell'ufficio competente, al richiedente con raccomandata od altro mezzo idoneo ad accertare la ricezione. Il termine del procedimento ricomincia a decorrere dalla ricezione della richiesta perfezionata.
4. Il Responsabile della struttura che detiene l'atto oggetto del procedimento di accesso è responsabile della messa a disposizione del documento nei tempi stabiliti.

098. A norma del disposto di cui al co. 17, art. 27 dello Statuto, chi esercita le funzioni delegate dal Sindaco a norma dell'art. 54, co. 10, tuel?
A) Il Presidente del Municipio.
B) Il Direttore del Municipio.
C) Nessuno, le funzioni del Sindaco attribuite a norma dell'art. 54, co. 10, tuel non possono essere delegate.
D) Il Presidente del Consiglio del Municipio.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle funzioni di cui ai co. 1,2,3 dell'art. 54 e dell'art. 14, tuel.
TUEL, Art. 54. Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale.
1. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende:
a) all'emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica;
b) allo svolgimento delle funzioni affidategli dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria;
c) alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto.
2. Il sindaco, nell'esercizio delle funzioni di cui al comma 1, concorre ad assicurare anche la cooperazione della polizia locale con le Forze di polizia statali, nell'ambito delle direttive di coordinamento impartite dal Ministro dell'interno - Autorità nazionale di pubblica sicurezza.
3. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende, altresì, alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica.
TUEL, art. 14. Compiti del comune per servizi di competenza statale.
1. Il comune gestisce i servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica.
2. Le relative funzioni sono esercitate dal sindaco quale ufficiale del Governo, ai sensi dell'articolo 54.
3. Ulteriori funzioni amministrative per servizi di competenza statale possono essere affidate ai comuni dalla legge che regola anche i relativi rapporti finanziari, assicurando le risorse necessarie

099. A norma del disposto di cui all'art. 86 del Reg. Consiglio, quali atti dell'Assemblea Capitolina sono pubblicati sul Bollettino comunale?
A) Le deliberazioni, gli ordini del giorno, le mozioni, le interrogazioni e le interpellanze.
B) Esclusivamente le deliberazioni.
C) Le deliberazioni, gli ordini del giorno e le mozioni approvati.
D) Esclusivamente le deliberazioni e gli ordini del giorno.

â    Il candidato si soffermi sinteticamente sulle disposizioni contenute al Capo VIII del Reg. del Consiglio sugli adempimenti del Segretario Generale con particolare riferimento alla pubblicità degli atti e provvedimenti dell'Assemblea Capitolina.
Artt. 82-86 del Regolamento del Consiglio: Il Segretario Generale svolge nei confronti del Consiglio Comunale compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai regolamenti. Il Segretario Generale partecipa alle riunioni del Consiglio, ne cura la verbalizzazione e delle sedute consiliari e provvede agli adempimenti ai fini della pubblicità ed esecutività delle deliberazioni adottate dall'organo consiliare. In particolare, gli atti e i provvedimenti del Consiglio sono depositati nell'archivio del Comune a cura del Segretario Generale, il quale provvede tra l'altro alla trasmissione degli atti e dei provvedimenti del Consiglio alla Redazione del Bollettino comunale, nel quale sono pubblicati le deliberazioni, gli ordini del giorno e le mozioni approvati dal Consiglio Comunale.

100. A norma del disposto di cui al co. 2, art. 51, Reg. del Decentramento Amministrativo, chi delibera, nel corso dell'esercizio finanziario eventuali variazioni del PEG?
A) Il Direttore Esecutivo.
B) L'Assemblea Capitolina.
C) Il Direttore Generale.
D) Il Consiglio Municipale.
â    Il candidato si soffermi sinteticamente sull'assunzione di impegni di spesa nei limiti delle risorse assegnate.
Nel corso dell'esercizio finanziario il Consiglio Circoscrizionale può deliberare, con le modalità previste nel regolamento di contabilità, storni nell'ambito degli stanziamenti di propria competenza, nonché variazioni del PEG (Piano Esecutivo di Gestione).

Da: Zio Jama13/12/2012 12:29:55
Elenco aggiornato delle email:

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alesab.tar@tiscali.it
milanorosa@yahoo.it
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guididaniele25@libero.it
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stefania.meucci@alice.it
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patatini5@hotmail.it
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stefania.menchinelli@gmail.com
ago_9@hotmail.it
silver_phoenix@hotmail.com
frastrano@virgilio.it
stefania.menchinelli@gmail.com
silver_phoenix@hotmail.com
andrea@antilocal.com
jekoreale@tiscali.it

Per favore!!! :)

Da: alex13131313/12/2012 12:30:11
te le sto mandando io la 33- 55- 58.

Da: flt13/12/2012 12:30:39
per lucass

io mancavo

elenco email:
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mari.heart@ymail.com
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matteo.lupatelli@email.it
stefys2001@hotmail.it
carla4565@libero.it
flt1976@libero.it


Da: hag13/12/2012 12:33:14
la 58
a discrezionalità amministrativa viene intesa come facoltà di scelta tra più comportamenti giuridicamente leciti per il soddisfacimento dell' interesse pubblico, e per il perseguimento di un fine rispondente alla causa del potere esercitato (coerenza tra poteri ricevuti e obiettivi dell' azione amministrativa). A ciò deve aggiungersi, alla luce della l. 241/90, un' altra caratteristica che informa detta discrezionalità: nelle valutazioni della P.A. l' interesse pubblico primario non corre mai da solo ma coesiste con altri interessi secondari (collettivi e privati) che devono essere considerati nell' esercizio della facoltà di scelta da parte della stessa amministrazione.

Contenuto - L' esercizio del potere discrezionale deve avvenire nel rispetto delle regole di legittimità e di merito. Le prime derivano dai criteri cui è preordinata per legge la scelta dell' amministrazione (interesse pubblico, causa pubblica, logicità e imparzialità, completa informazione, etc.). Le seconde, invece, consistono in prescrizioni di carattere non giuridico, che servono a indirizzare la p.a. verso scelte opportune e convenienti per l' interesse pubblico tutelato.

Da: Zio Jama13/12/2012 12:36:25
@Lukas69

Grazie mille!
Ok per i commenti, ma quali sono le risposte alle domande? All'inizio della richiesta di commento ci sono dei simboli strani.

Da: flt13/12/2012 12:39:57
Elenco aggiornato delle email

ora mi sembra ci siano tutti

marika8810@yahoo.it
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Da: giuliag1985 13/12/2012 12:42:06
scusatemi ma secondo me la risposta esatta della 98 e' la d, il presidente del consiglio del municipio,e non la a.
sono quasi sicura al 100 %, c'e' qualcun altro che la pensa come me o che cmq vuole controllare?

Da: marih88 13/12/2012 12:43:44

la 77


Il commissario ad acta è una figura prevista dal codice del processo amministrativo. Tale funzionario pubblico viene nominato dal giudice amministrativo nell'ambito del giudizio di ottemperanza al fine di emanare i provvedimenti che avrebbe dovuto emettere l'Amministrazione inadempiente (si dice ad actum, nel caso in cui egli debba emanare un singolo provvedimento).
Emessa la sentenza da parte del giudice amministrativo, questa ha un effetto ripristinatorio grazie al quale la Amministrazione deve agire come avrebbe dovuto fare sin dall'inizio. Se ciò non viene "ottemperato" ecco che interviene il commissario ad acta, figura creata giurisprudenzialmente per meglio tutelare l'interesse del soggetto vincitore del giudicato amministrativo, vista la difficile possibilità che nella pratica fosse fatto dal giudice amministrativo.
La sua natura giuridica è duplice poiché, da una parte è un ausiliario del giudice e dell'altra come detto è un funzionario pubblico e fa quindi parte della Pubblica Amministrazione. Solitamente il commissario ad acta è scelto fra i dipendenti di un'amministrazione che esercita potere di vigilanza nei confronti dell'Autorità che ha emanato l'atto impugnato.
La necessità della nomina di un funzionario ad hoc per l'emanazione di un provvedimento conforme alla sentenza del giudice amministrativo trova le sue ragioni nel principio della divisione dei poteri e, più specificamente, nell'impossibilità per il titolare del potere giurisdizionale di sovrapporsi al titolare del potere esecutivo/amministrativo senza contestuale violazione del principio di attribuzione.

Da: ELISAAME 13/12/2012 12:43:56
Per lukass

elenco:
marika8810@yahoo.it
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mari.heart@ymail.com
aleporreca@hotmail.it
yleriv81@gmail.com
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carla4565@libero.it
stefania.menchinelli@gmail.com
elisabetta.rossi1980@libero.it

LUCASS MI SONO AGGIUNTA ANCHE IO. VI MANDO IL MIO FILE IN POSTA ELETTRONICA COSì CONFRONTATE. GRAZIE X LA BOZZA RICEVUTA

Da: scorpionger13/12/2012 12:45:12
non ho ricevuto la bozza..
me la girate?
scorpionger@libero.it
grazie

Da: koeman82 13/12/2012 12:50:35
Per lukass

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stefys2001@hotmail.it
carla4565@libero.it
stefania.menchinelli@gmail.com
elisabetta.rossi1980@libero.it
koeman82@yahoo.it

mi sono aggiunto grazie

Da: Zio Jama13/12/2012 12:51:05
@Lukas69

Grazie mille!
Ok per i commenti, ma quali sono le risposte alle domande? All'inizio della richiesta di commento ci sono dei simboli strani. Li visualizzo su con tutti i browser e su vari dispositivi (Mac, PC e tablet).
Per favore qualcuno sa dirmi?

Da: martinella127 13/12/2012 12:51:19
Lukass cortesemente puoi inviarmi anche a me la bozza con i commenti? Al momento sono a lavoro ma x stasera tardi ti faccio avere quelli che ho fatto io.. Grazie mille

La mia mail è marti.lupano@gmail.com

Da: flt13/12/2012 12:51:57
Elisa devi aggiungerti all'ultima lista altrimenti levi della gente

questa dovrebbe essere la più completa


marika8810@yahoo.it
sellisardegna@yahoo.it
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Da: Cipix 13/12/2012 12:52:00
ragazzi vi leggo solo oggi. Sono disponibile per ogni confronto sui commenti. sono arrivata alla n. 52.Volevo chiedervi come avete inteso la risp alla numero 43?? Nel senso la risp è la D ma x controlli gestionali avete descritto:
regolar. contabile e amm.va
controllo di gestione
valutazione prestazione personale qualifica dirigente
controllo strategico
oppure il controllo della Corte dei Conti?
Grazie

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