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blocco assunzioni
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Da: x x .risposta morando | 09/02/2010 13:19:18 |
replica del senatore morando (inviata tramite e.mail) Risposta Sen. Morando Leggiamo innanzitutto il resoconto sommario della riunione della Vª Commissione, sull'emendamento 2.3 testo 2: ".... il rappresentante del Governo esprime un parere favorevole, si apre un dibattito nel quale il sen. Morando sottolinea come, in particolare il comma 8 sexies, possa provocare una notevole diminuzione dei risparmi preconizzati dal decreto legge n. 112 del 2008". Cosa prevede il comma 8 sexies del 2.3 testo 2? L'abrogazione dei commi 3, 5,7,8 primo e terzo periodo, e 9 dell'art. 17 del Decreto Legge n. 78 del 209, convertito dalla legge n. 102 del 2009. Cosa stava scritto in questi commi, che l'emendamento 2.3 testo 2 cancella? Basta un occhiata: il comma 3 stabilisce le procedure per la definizione di obiettivi di risparmio da assegnare a ciascuna Amministrazione, a decorrere dall'anno 2009. Il comma 5, definisce l'obbligo di assegnare obiettivi di risparmio - da parte delle amministrazioni vigilanti - verso gli enti vigilati. Il comma 7 reca norme per il blocco delle assunzioni. Il comma 8, nei due periodi abrogati dall'emendamento 2.3, definisce l'obbligo delle singole amministrazioni di rendiconto rispetto ai risparmi conseguiti e, all'ultimo periodo, contiene una norma di salvaguardia finanziaria. Il comma 9, infine, definisce la procedura per l'effettiva riduzione degli stati di previsione della spesa, per quelle Amministrazioni che non abbiano conseguito i risparmi previsti. Fin qui, i fatti. Ora, è del tutto evidente cosa vuole fare il Governo: non intende abbandonare la logica dei tagli orizzontali, ma non vuole nemmeno riconoscere il suo fallimento. Si inventa quindi una norma (ecco l'emendamento 2.3 testo 2) che prevede riduzioni ancora più forti (i commi 8bis, 8ter, 8 quater dell'emendamento 2.3 testo 2), ma le ficca dentro la totale eliminazione di tutta la procedura prevista dal Decreto n. 78. Un decreto, è ovvio, i cui effetti sono perfettamente scontati nel Bilancio a legislazione vigente. Così, nessuno dovrà rendicontare nulla su ciò che ha fatto (o non ha fatto) nei mesi scorsi. Noi del PD siamo stati e siamo contrari al Decreto 78. Purtroppo, esso è stato approvato e fa parte della legislazione vigente, così che i suoi effetti finanziari sono scontati nel Bilancio in vigore. Di qui l'esigenza di avere dal Governo - a fronte della proposta di sostanziale abrogazione dell'art. 17 del Decreto - la puntuale e precisa illustrazione degli argomenti tecnici in forza dei quali poteva essere garantita la neutralità finanziaria dell'emendamento 2.3 testo 2. Il silenzio imbarazzato del Governo è stata l'unica replica. Evidentemente, non sapeva cosa dire o non poteva dire ciò che sapeva. D'altra parte, in questi casi, dire "qualcosa" non basta: il Regolamento del Senato e la Legge di Contabilità prevedono la presentazione di un apposita Relazione Tecnica. Va infatti messo in evidenza che, in sede di Commissione Bilancio, riunita per formulare pareri ex art. 81 della Costituzione ad altre Commissioni, il parere "favorevole" o "contrario" deve avere per oggetto esclusivamente la corretta copertura finanziaria. Così mi sono regolato, come sempre. Nel merito del problema sollevato, posso solo fornire un suggerimento/indicazione: presenti il Governo, se è davvero d'accordo, o il Relatore, o l'opposizione, una proposta puntualmente volta a risolvere la questione. Se deve essere coperta la copra. Se non ha bisogno di essere coperta, nulla quaestio. Ma non la condanni in partenza annegandola dentro una norma come quella contenuta nell'emendamento 2.3 testo 2, che ha ben altri obiettiv | |
Da: ISPETTORE IDONEO | 09/02/2010 13:59:08 |
NON HO AVUTO MODO DI LEGGERE IL TESTO 4 DELL'EMENDAMENTO 2.3. PRESENTATO DAL RELATORE MALAN ED APPROVATO DALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI. COSA PREVEDE? | |