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Proposta Disegno di Legge "Riconoscimento figurativo ai fini pensionistici della Laurea a carico dello stato"
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Da: uno-nessuno-centomila | 08/02/2010 14:54:13 |
Sono uno studente laureato 3+2 nel 2008.Non so se tutti voi sapete che per essere riconosciuta la laurea ai fini della pensione bisogna fare domanda all'INPS e che bisogna pagare all'incirca 15.000 euro.Certamente adesso siamo giovani e abbiamo il problema del lavoro e non ci passa neanche per la testa fare un simile passo perchè impossibilitati.Visto però che tutti i politici si smanettano sbraccando con le braccia a favore dei precari, dei giovani disoccupati, dei bamboccioni perchè non si uniscono nel fare davvero qualcosa di concreto come quello che ho scritto in oggetto? Credo che tale riconoscimento sia non solo un valore all'istruzione e un riconoscimento ai sacrifici fatti dai nostri genitori che hanno finanziato gli studi universitari e alimentato noi "bamboccioni" ma sia anche un riconoscimento alla cultura perchè piu' gente studia e si laurea e più cultura gira nella nostra Italia.Credo che questo si possa fare anche perchè si entra se si è fortunati nel mondo del lavoro a 30 anni e quando si hanno 65 anni se si è fortunati si hanno 35 anni di contributi e non mi sembra che sia il massimo.Lo stato spende tantissimo in campi più disparati , dare una RICONOSCENZA a chi accultura in tutti i campi universitari, laureandosi deve dico DEVE AVERE RICONOSCIUTO FIGURATIVAMENTE GRATIS la conquista della Laurea, anche perchè quando matura 18 anni e studia alle superiori questo stato non gli concede neanche gli assegni familiari.Questo è il vero quoziente famiglia che tutti i politici chiedono e nessuno fa niente nel dare.Facciamo sentire la nostra voce oggi che siamo giovani perchè il futuro arriverà e quando arriverà per chi lo godrà non so come sarà!!!!Speriamo bene | |
Da: ... | 08/02/2010 15:56:46 |
la tua idea è encomiabile..spero qualcuno la raccolga e la porti nelle stanze ovattate ed isolate dal mondo che chiamano palazzi del governo..in alternativa perchè non formi un gruppo su facebook??se raggiungesse un numero decente potrebbe avere visibilità.... intanto hai tutta la mia solidarietà di neolaureato che non si pone ancora questo problema non perchè non interessi, ma perchè non ha un fondo pensione cui destinare gli anni di riscatto...... buon pomeriggio... p.s.: non ti aspettare una valanga di messaggi di risposta, non penso freghi molto alla gente.........i'm sorry | |
Da: hahahahaha | 08/02/2010 16:26:31 |
"Lo stato spende tantissimo in campi più disparati , dare una RICONOSCENZA a chi accultura in tutti i campi universitari, laureandosi deve dico DEVE AVERE RICONOSCIUTO FIGURATIVAMENTE GRATIS la conquista della Laurea," hahahahahahahahha hahahahahahahahahahaha ma smettila! ma ti rendi conto che il riscatto della laurea è già di per sé un privilegio? percepirai la pensione anche avendo lavorato meno anni di chi non si è laureato!! e vorresti anche che ciò fosse gratis??? (ovvero a spese di chi anziché studiare si è rotto la schiena fin da giovanissimo!) | |
Da: hahahahaha | 08/02/2010 16:29:11 |
sulla "conquista della laurea", poi, stendo un velo pietoso. p.s. a scanso di equivoci, sono laureato. e penso che sia giusto poter riscattare gli anni di università: ma penso anche che sia giusto pagare i contributi per tali anni! | |
Da: cinquantenne | 08/02/2010 17:30:03 |
Mi pare una cosa in radicale controtendenza rispetto all'aria che tira. Il problema dello Stato e della previdenza è quello di fare cassa, non quello di regalare 4 o 5 o 6 anni. Alcuni anni fa hanno consentito il riscatto della laurea anche in quei casi in cui la laurea non era prevista per il profilo professionale, proprio per racimolare soldi, non certo per dare un beneficio. Purtoppo l'intento mi pare del tutto illusorio. | |
Da: concorsista | 09/02/2010 12:56:00 |
La proposta mi sembra così com'è pressochè improponibile: che differenza vi sarebbe fra coloro che riscatterebbero o meno? Invece la mia proposta è di abbattere il limite dei 65 anni, per coloro che a quella data non raggiungeranno i 40 di contributi. Chi li raggiungerà potrà andare in pensione, chi no avrà diritto di lavorare oltre i 65, pena una magra pensione, che già i neoassunti avranno in virtù del sistema contributivo e dei relativi coefficienti di calcolo. Il problema dei neoassunti è la pensione, occorre legiferare in tale direzione, ad esempio dando la possibilità ai pubblici dipendenti di versare contributri volontari, o di devolvere il loro tfr in una forma pensionistica integrativa, ma regalare il riscatto della laurea mi sembra un'utopia. | |
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Da: cinquantenne | 09/02/2010 21:06:01 |
La poosibilità di superare i 65 anni perpoter raggiungere il massimo attualmente previsto dei 40 esiste già. La possibilità di trasformazione del TFR o TFS in pensione integrativa è stata già proposta da maroni quando era Ministro del Lavoro e credo sia stata tradotta in legge per i lavoratori privati, ma ha incontrato molti ostacoli. Il problema è che le pensioni sono destinate a diventare sempre più leggere sia per le modifiche normative, sia perchè non c'è lavoro stabile per i giovani. Il trattamento pensionistico dei nostri padri è ormai un ricordo. Pietro Ichino questa mattina sul Corriere della sera ha lanciato un sasso nello stagno. Speriamo che sia l'inizio di un proficuo dibattito. | |
Da: cinquantenne | 09/02/2010 21:07:30 |
La possibilità di superare i 65 anni per poter raggiungere il massimo attualmente previsto dei 40 anni di servizio esiste già. La possibilità di trasformazione del TFR o TFS in pensione integrativa è stata già proposta da Maroni quando era Ministro del Lavoro e credo sia stata tradotta in legge per i lavoratori privati, ma ha incontrato molti ostacoli nel pubblico e non so se sia realmente operativa. Il problema è che le pensioni sono destinate a diventare sempre più leggere sia per le modifiche normative, sia perchè non c'è lavoro stabile per i giovani. Il trattamento pensionistico dei nostri padri è ormai un ricordo. Pietro Ichino questa mattina sul Corriere della sera ha lanciato un sasso nello stagno. Speriamo che sia l'inizio di un proficuo dibattito. | |
Da: x cinquantenne | 09/02/2010 21:35:06 |
il trattamento pensionistico dei nostri padri è un brutto ricordo! è grazie ai nostri padri che si sono mangiati il nostro futuro se oggi stiamo messi così. il sistema retributivo era semplicemente folle! infatti con i nostri contributi non paghiamo le nostre pensioni ma quelle dei nostri padri. | |
Da: ma andate a ... | 09/02/2010 21:49:45 |
invece che laurearvi perchè non siete andati a lavorare? | |
Da: x andate a.. | 10/02/2010 09:38:52 |
Non trovo proficuo un simile intervento, da parte evidentemente di chi non si trova nella nostra situazione; non è una iattura laurearsi, tutt'altro. Con riferimento a quanto sopra affermato dal cinquantenne, mi risulta che attualmente si possa lavorare sino a 67 anni e a discrezione della p.a., quindi non c'è possibilità di lavorare sopra i 65 anni per arrivare al massimo contributivo. La situazione muterà dal 2014, allorchè ragionevolmente l'età pensionabile sarà collegata all'aspettativa di vita. Solo negli ultimi 10 anni l'età media si è allungata di 4 anni, è evidente che lo stato non potrà considerare vecchi, al più anziani, coloro che hanno 65 anni e conseguentemente dovrà innalzare l'età pensionabile, nonchè la facoltà di restare al lavoro | |
Da: uno-nessuno-centomila | 10/02/2010 10:47:30 |
Leggo con stupore che molti vogliono lavorare effettivamente 40 anni e calcoli alla mano si arriva dai 65-70 anni. Rispetto la vostra buona volonta visto che avete fatto patto con il padreeterno. Il punto è proprio in quest'ultima frase: quanti di questi lavoratori si godranno la pensione? Credo pochissimi.Quando si libereranno i posti di lavoro per i giovani? Mai.Non ci lamentiamo se poi la gente lavora in nero e non versa i contributi, o meglio versa gli ultimi anni,si spoglia delle proprietà verso i figli, e si prende l'integrazione al minimo. Ecco forse è meglio pensarrla in questa maniera.Largo ai furbi e ai dritti.Io personalmente non riscattero' il periodo di laurea perchè versare oggi 15.000 euro ai fini pensionistici non ci penso proprio perchè come andrà la mia vita non posso saperlo.Come ha detto qualcuno qui, il versamento di questi contributi serve,e non lo faranno mai perchè lo si usa oggi ,senza pensare al domani.Ho visto che nel campo pensionistico la differenza tra chi ha 35 anni di versamenti e chi ne ha 40 non è molta ai fini della pensione mensile, ma il mio discorso era per riconoscere l'innalzamento culturale del popolo.Vedo che molti sono nostalgici dell'alfabetismo e del ritorno della frase:Se non hai voglia di studiare vai a lavorare! Io personalmente quando avrò figli pretenderò che mio figlio studi come minimo fino al 18 anno di età e se non lo farà avrò fallito.Non è importante essere bocciati o cambiare scuola durante il ciclo scolastico della maturità ma è importante essere istruiti.Un lavoro manuale si può iniziare ad imparare anche dal 18 anno di età.La gioventù va vissuta ed è un diritto di tutti viverla.La pensione è un privilegio di pochi! Vorrei ricordare ai 50 enni in linea che fino a 10 anni fa i prepensionamenti sono stati il welfare per molte aziende tipo ferrovie dello stato ed altre e non capisco perchè chi come me ha studiato pagando l'università non posso essere riconosciuto. | |
Da: Ma andate a lavorare, no? | 10/02/2010 13:48:53 |
Scusa ma la vostra proposta non sta né in cielo né in terra. Per il riconoscimento della laurea lo Stato si dovrebbe indebitare e di conseguenza alzare le tasse. Poi se questo riscatto gratuito della laurea dovesse servire a farvi andare prima in pensione, beh no. La vostra è stata una scelta, potevate anche lavorare e studiare. | |
Da: mario | 10/02/2010 14:32:23 |
Credo che lo studio, sia anche un lavoro, non credi?La differenza tra studiare e lavorare sta nel fatto che nessuno ti paga se studi.Dalla terza media in poi, si paga tutto, dai libri agli accessori e dal 18 anno di età che vuol dire fare il 5 anno di diploma, e se fai l'università non ti dico le spese. In uno stato dove si paga non viene nenache garantito l'accesso libero alle università perchè devi fare i test di "topolino" sapere se mangia formaggio per accedere!!! Questa è la realtà che si vive nel 21 secolo!! Meditate!! Sono daccordo con l'autore del forum, bisognerebbe valorizzare chi studia e chi lavora con strumenti che tutelino lo studio libero per tutti e il lavoro per chi lo sceglie da subito.Mi sembra che oggi non ci sia scelta sia nello studio che nel lavoro, ma bisogna studiare e lavorare per ciò che chiede la società e questa non è una conquista perchè anche le professioni tipo sociologi-psicologi-letterati-filosofia servono alla società non solo per crescere ma anche per permettere di realizzare ai bambini quella famosa frase che si dice: cosa vuoi fare da grande? o si preferisce dire fai questo cosi trovi lavoro e poi si è demotivati e si ci chiede che non fanno più il lavoro con passione!Questa è la realtà | |
Da: lavoratore incallito | 10/02/2010 15:01:00 |
per carità, lo studio è importante, ma siete sicuri che la vostra laurea verrà effettivamente spesa come si deve nel mercato del lavoro? o per meglio dire: siete sicuri che una volta laureati lavorerete? La differenza tra lo studio è il lavoro è che senza il primo puoi vivere, mentre senza lavoro no. Finire le superiori e andare a lavorare non è una bestemmia, anzi è sinonimo di maturità. Fate come credete, ma io pesonalmente la vostra laurea, non la pagherò mai. Se siete bravi andate a lavorare. | |
Da: cinquantenne | 11/02/2010 15:41:59 |
Mi pare che la discrezionalità per l'Amministrazione ci sia dopo compiuti i 40 anni di servizio. Ma non sono sicuro del tutto e non ho sotto mano la normativa, dunque non insisto. Non credo che le persone abbiano tutta questa voglia di restare in servizio oltre i 65 anni ( a parte i magistrati), ma vi sono costrette e non resta che accettarlo di buon grado. I provvedimenti di prepensionamento a cui si accenna e tanti altri che gravano alla fine sulle tasche di tutti i contribuenti, hanno dato il loro colpo mortale all'equilibrio del sistema previdenziale di cui oggi i più giovani fanno le spese. | |
Da: Sara | 06/09/2010 15:21:48 |
Ricordo che nella media, il profilo di studente non è di certo equivalente a quello di almeno 30 anni fa... Ora lo studente universitario è anche lavoratore (pure in nero purtroppo), genitore, e via dicendo. Magari aver avuto il privilegio di studiare solamente.... In ogni caso vorrei dire, almeno di riconoscere quei famosi crediti di tirocinio, di cui c'è un contratto tra impresa-università, come ore lavorative visto che almeno per me si son trattata di 1200 ore. Ore ovviamente non pagate. Altro punto di domanda: ok non ci si laurea...andiamo a lavorare...poi chi si occupa di ciò che riguarda l'innovazione? Ipoteticamente: se si inventasse un nuovo macchinario che permettesse ad un forno di incrementare la produzione del pane e quindi di guadagnare di più, ovviamente chi va trovare una soluzione del genere? | |
Da: uno-nessuno-centomila | 06/09/2010 17:21:54 |
Meno male che qualcuno ha notato che ..i nonni..alimentano e sussistono i nipoti anche quando sono maggiorenni!!! Bravo ON.Gianfranco Fini che chiede di rivedere lo stato sociale perchè non è un caso ma lo viviamo tutti sulla pelle che quando il figlio è maggiorenne e si ha più bisogno essendo specialmente nella quasi totalità dei casi famiglia monoreddito, lo stato che fà? Ti toglie l'assegno se il nucleo è di 3 persone e lo riduce notevolmente se hai altri figli minorenni!!! Uno stato che vuole emergere veramente deve investire sui giovani e riconoscergli i contributi figurativi è un'incentivo in attesa del lavoro definitivo visto che la precarietà arriva anche in alcuni casi fino alla pensione. Il problema non è tanto quanto prenderai di pensione ma quando potrò andarci visto che diventa sempre più difficile maturare 40 anni? Tra l'altro l'INPS è in attivo e se riesce ad eliminare tutte le truffe e gli intrallazzi degli invalidi fasulli credo che possa investire sui giovani che vogliono studiare per migliorare non solo la società ma anche la famiglia che andranno a costruire perchè vivere in una famiglia dove vi è istruzione è molto diverso che vivere in una famiglia senza istruzione anche se è vero che molte volte esiste l'eccezione ma l'eccezione è chiamatà così perchè è rara!!! | |
Da: io | 06/09/2010 18:38:28 |
io vorrei solo lavorare dato che il lavoro non l'ho più questo vorrei... | |
Da: | 07/09/2010 10:01:36 |
Anche io vorrei lavorare per poter versare ma chi merita è disoccupato chi conosce e non merita lavora questa è la situazione attuale. Tutti parlano ma nessuno fa niente per dare occupazione Stiamo andando in rewind invece di guardare oltre. Con la scusa che il costo della manodopera in Italia è cara si vuole far tornare la situazione dell'operaio all'indietro. Certamente se si porta il lavoro dove vi è la fame, per mangiare tutti i giorni lavorano ...a gratis!!!!!!!!!! | |
Da: sarda inviperita | 07/09/2010 10:29:19 |
è proprio così...nessuna fa niente...solo parole..e chi è senza lavoro continua a non trovarlo e a farsi concorsi inutili e chi conosce qualcuno che lo piazzi da qualche parte lavora...ma a che servono gli uffici di collocamento e le agenzie interinali?ditemelo voi...che cosa serve aver studiato perchè ai miei tempi e sono del 1967 mi dicevano studia così potrai decidere tu cosa fare...ho studiato mi sono laureata ho fatto la mia gavetta ho fatto concorsi ho lavorato come precaria e ora sono senza lavoro...e lo stato che fa?e la costituzione a che serve?e gli artt.2, 3,4, 97 della cost.e i POR .fondi strutturali etc,delle regioni fatti di belle parole a che CAZZO servono?scusate lo sfogo... | |
Da: | 08/09/2010 09:52:14 |
x sarda inviperita Concordo pienamene con te e condivido il tuo sfogo perchè quando si cresce e non si vede l'ombra di un futuro attuale, figuriamoci se si può pensare come andrà il domani e si vive alla giornata. Però la rabbia avanza specialmente quando si sente proclami e annunci che annunciavano al cambio di marcia come diceva il Ministro Brunetta che annunciato a destra e a manca che nella Pubblica Amministrazione, doveva finire l'assunzione senza concorsi. Morale della favola tantissima gente è entrata senza concorsi e si è stabilizzata a differenza di te che sfortunatamente sei stata una precaria sfortunata in quanto il tuo precariato non è stato valorizzato e non sei entrata in quell'ente di figli di raccomandati che già per entrare sapevano come dovevano fare e come sarebbe andata a finire perchè a gestire sono sempre loro Direttori e politici. | |
Da: x x x | 08/09/2010 10:06:20 |
ah ah ah ma di cosa parli? privilegio? chi vuole con il sistema attuale paga allo stato l'equivalente dei contributi (poi con il contributivo che è un salasso altro che 15.000 euro) e se vuole paga. Lo stato non ci rimette nulla. Poi una classe dirigente si deve formare per formarsi deve studiare etc.. potrei continusare con principi di diritto etc... ma non voglio tediare. | |
Da: sarda inviperita | 08/09/2010 10:26:10 |
sai qual'è la morale di tutto questo?che noi almeno quelli della mia generazione siamo cresciuti con l'idea che noi dovevamo essere la futura classe dirigente...i figli della prima repubblica..farci un istruzione e lavorare per concorrore al progresso italiano...e invece?io sono ancora così..costretta a chiedere ancora i soldi a casa quando ci sono e sbattermi dalla mattina alla sera a cercare uno straccio di lavoro..ma non lo trovo e lo sai il perchè?perchè non rientro ormai in nessuna fascia di lavoro...troppo vecchia anche per fare la cameriera e per avere un contratto anche come lavapiatti..lo stato a noi 40enni non ci considera proprio non siamo più quei giovani che devono tutelare...siamo esclusi..e se voglio partecipare ad una chiamata dell'ufficio di collocamento non riesco nemmeno ad entrare come bidella..e lo sai il perchè?perchè per lo stato io ho un reddito alto perchè essendo a carico ancora di mia mamma purtroppo il modello isee è elevato perchè compare la sua pensione che non basta nemmeno per arrivare a fine mese...dovrei andare a vivere sotto un ponte e sperare di avere forse un lavoro...questa è la triste verità...e la mia realtà | |
Da: x x x sarda inviperita | 08/09/2010 11:09:51 |
il problema è semplice ci sono 300 miliardi di evasione annua (115 di irpef dati istat) è una cifra folle e colossale. Quindi per i ppochi che le pagano sono un salasso. Le case dello studente assegnate per reddito (i figli di 2 dipendenti stanno fuori ), asilo nido, ticket, esenzioni varie, ..... i incide sul costo del lavoro ... le imprese che vogliono mettere in regola pagano troppo etc... sui servizi etc... Non se ne esce se non si riduce questo problama | |
Da: | 09/09/2010 10:53:29 |
per x x x non ho capito bene se sei daccordo o in disaccorto con il problema del forum? il tuo discorso ..filosofico.. dell'evasione e come quello di meno tasse del governo Berlusconi, ti ha levato l'ici, ma è aumentato il debito pubblico.Cosa è cambiato?Illusioni pure e semplici illusioni. In una Italia dove dicono che gli altri hanno lasciato debiti grandi non si riesce mai a vedere l'estratto conto del conto dello stato perchè tutti i politici mangiano a doppia maschella e quello che più fa schifo e che molti sono trasversali e l'elettore non riesce a vederlo o dico io fa finta di non vederlo perchè spera a quell'aiutino detto raccomandato per svoltare e pensare hai cazz. propri. Ci vuole poco a cambiare con la trasparenza e la meritocrazia e dare a chi come ..iviperita.. è di mezzaetà perchè il problema può capitare a tutti. x sarda iviperita condivido i tuoi discorsi e purtroppo ogni regione si fà le sue regole per quanto riguarda l'ufficio di collocamento per le assunzione pubbliche fino alla terza media. Nel lazio la giunta Marrazzo dico Marrazzo ha annullato l'anzianità di iscrizione al collocamento e ha istituito una prassi che per dirla con poche parole da la possibilità di essere avviati nella pubblica amministrazione solo se sei 50 enne- figli a carico- marico a carico il reddito isee slitta di non molto la possibilità di essere avviati. Certamente tu saprai che in italia molti si separano nelle carte per poter avere i requisiti. L'unico e vero requisito che non dovrebbe essere abolito e conservato per sempre è l'anzianità di iscrizione ma come vedi anche nei concorsi ognuno tira l'acqua al suo mulino. Ricorderai la legge che fece la Tina Anselmi quando era Ministro del lavoro? Con quella legge tutti i 30/40 anni trovarono lavoro nelle municipalizzate-comune-pubblica amministrazione e si basava sull'età e sull'anzianità di iscrizione.Ma allora si timbrava una volta alla settimana.Oggi non si timbra perchè le regole che permettono meno imbrogli le aboliscono per favorire gli imbrogli. Auguri e non disperare perchè sperare allieva un pò la mente nel non farla esadisperare. | |
Da: sarda inviperita x : | 09/09/2010 12:25:09 |
si concordo pienamente con te..e le leggi tutte sono fatte per aggirarle da chi solo sa come aggirarle però...ogni regione è una realtà a se ma tutte fanno parte del nostro stato e ormai i problemi sono diffusi in tutte le regioni...io non dispero perchè non me lo posso permettere e i miei sogni nessuno mai me li prenderà | |
Da: piquadro | 09/09/2010 12:50:09 |
Concordo pienamente con sarda inviperita. Ormai viviamo in una situazione di disperazione sociale e se neanche il Nord se la passa bene (in quanto non è più un'isola felice ) figuriamoci qui al Sud. L'Italia è un paese che ormai da decenni vive nella logica perversa della Raccomandazione, e pertanto se non hai conoscenze influenti diventa davvero dura. Mi viene da ridere quando sento parlare di bamboccioni, poichè i bamboccioni sono spesso ragazzi qualificati e preparati che dopo anni di sacrifici sui libri sono diventati ingegneri, avvocati ecc. ecc. e fanno le ripetizioni per vivere. I concorsi pubblici sono un'altra chimera in quanto, fatta salva una fetta di gente che lo supera con le sue forze, sono teatro di imbrogli scandalosi. Gente che sa le tracce in anticipo, correzioni ad hoc ecc. Molti dicono: "Beh chi ti ha obbligato a studiare", certamente nessuno, ma aver scelto di studiare invece di lavorare non è stata una scelta di comodo in quanto studiare molto e con serietà significa dover rinunciare alla propria adolescenza, poichè mentre la vita scorrre felice tu sei "rinchiuso" in una stanza credendo che ne valga la pena, perchè lo studio fatto un giorno si tradurrà in un buon lavoro. Morale della favola INCULATI. Chi ha iniziato a lavorare ora continua a lavorare (da anni ed è sistemato), mentre chi ha deciso di studiare.. ora continua a studiare. Poi accendiamo la Tv e vediamo che i politici se ne fottono altamente; c'è cmq un clima molto caldo perchè ormai le famiglie sono al collasso ed il tasso di disoccupazione cresce..ma la cosa più preoccupante è che purtoppo all'orizzonte non si intravede nessun miglioramento. Un abbraccio a tutti. | |
Da: | 09/09/2010 17:44:18 |
x piquadro Concordo pienamente con la tua affermazione...fatta salva una fetta di gente che lo supera con le sue forze. Io sono una di quelle che per puro caso fortuito senza aiuti e raccomandazioni mi sono trovata ad entrare in una pubblica amministrazione e una volta entrata ho potuto constatare che è come tu dici...ma per denunciare ci servono le prove e le prove come ben sai come le dimostri?Purtroppo nessun vuol cambiare perchè tutti sperano di trovare quel santo in paradiso che li fà svoltare ,senza sapere che se i posti sono 10 e i richiedenti 20, la metà è fuori.E poi non si pensa che si forse riusciranno a sistemare i figli ma per i figli dei figli non è detto che continui sempre la solita musica.Ci vorrebbe poco per cambiare applicare le regole che esistevano nel pubblico impiego con la famosa legge 70 che chi ha 60 oggi se la ricorda bene. Si lavorava al massimo 3 mesi piu' 3 mesi in un anno ma si avevano tutti i diritti rapportati al periodo, stessi diritti, stessi doveri.Poi l'ente al momento del bisogno bandiva un concorso riservato solo a chi aveva lavorato e in base ad una classifica e ai posti disponibili si procedeva all'assunzione fissa. E' vero che vi era precarietà ma la precarietà durava un perido ed era quantificata ugualmente per tutti perchè se lavoravi oltre 6 mesi all'anno perdevi la graduatoria di anzianità al collocamento.Ecco credo che copiare dal passato darebbe quella precarietà con speranza che oggi invece non esiste tranne nella scuola dove molti si sistemano.Oltretutto bisognerebbe obbligare tutte le amministrazioni comunali e loro enti collegati a bandire i concorsi solo ed esclusivamente tramite gazzettaufficiale invece di farli in sordina per eludere l'informazione e la partecipazione. Molte volte mi domando: striscia la notizia rileva, i giornali ne parlano che puzzano... ma poi nella realtà non accade mai niente ed è questo credo che faccia più male..vedere che non cambia musica. Penso comunque che lo studio sia un valore e che un giovane debba studiare perchè quel valore lo porta con se arricchendo la propria famiglia. x sarda inviperita Non bisogna mai smettere di sognare perchè ogni mattina la luna tramonta...si ho scritto la luna tramonta...e se non ci riscalda il sole il giorno...ci riscalda la luna la notte nei sogni!!! | |
Da: sarda inviperita | 09/09/2010 19:47:55 |
si è verissimo...lo dico sempre anch'io...meno male che la luna c'è e mi riscalda la notte nei miei sogni...e approvo in pieno quello che hai scritto..ciò che fa male è che anche se tutti sanno (in primis chi ci governa) com'è la situazione è che non accade proprio niente...solo promesse e tanta carta scritta di buoni propositi...e il detto carta canta in italia vale come una moneta da 3euro...ossia è falsa. | |
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