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Concorso dirigenti scolastici - Aspettando il bando e i quiz
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Da: Carlo65 18/05/2011 23:25:31
Rieccolo...

Da: teac19/05/2011 09:29:20
per Norma 1

le questioni giuriche, secondo me sono delicatissime, comunque
il licenziamento disciplinare trova la fonte in varie normative:
1) per i docenti ancora nel TU 297 (fino a prossimo CCNL);
2) PER GLI ata nel CCNL del 29 novembre 2007;
3) per i dirigenti nell' ultimo ccnl del 2010.
al tutto si aggiungono le cause di licenziamentoi previste dal "Brunetta".
la conciliazione (obbligatorio o meno)rigurda il ricorso al giudice del lavoro che può avvenire per altri svariati motivi (anche ai sensi della legge 300/70 Statuto dei lavoratori ;licenziamento per giusta cauusa o giustifucato motivo). comunque consiglio una cir. miur molto chiara con allegate tabelle la N.88 DEL 2010.
SALUTI E CORAGGIO A TUUTTI..

Da: il folle.19/05/2011 18:18:24
non condivido tutto del seguente articolo ma vengono dette molte cose giuste,ed il ragionamento di fondo è esatto.....
APRITE GLI OCCHI  e liberatevi la mente dalle fesserie dette dagli uomini del regime (sindacalisti,politici,insegnanti e dirigenti che si sono veduti il cul per un tozzo di pane)!!!!!!!
buono studio a tutti voi che studiate per diventare dirigenti e che vincano i migliori e morte ai raccomandati zozzi e nemici del popolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!...............

.................................
................................


Centro Studi Europa 2000 - Recenti esternazioni di personaggi politici di rilievo hanno riproposto la vexata quaestio della (in)capacità educativa della scuola di Stato. Il Capo del Governo ha più volte stigmatizzato la faziosità dei docenti, che applicherebbero agli studenti una vera e propria strategia di indottrinamento contraria ai valori delle famiglie. Più recentemente il deputato PDL Fabio Garagnani, membro della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera, ha presentato un progetto di legge che prevede la sospensione dal servizio da uno a tre mesi per gli insegnanti autori di "qualunque atto di propaganda politica o ideologica nell'attività di insegnamento anche di carattere integrativo, facoltativo o opzionale" affidando la responsabilità della sanzione ai Dirigenti Scolastici.

A queste iniziative hanno prontamente fatto seguito interventi di politici e sindacalisti. Fra questi si è segnalato Domentico Pantaleo responsabile della CGIL Scuola, il quale ha definito la proposta del Garagnani quale lesione del "diritto di espressione" degli insegnanti e degna senz'altro di un contesto dittatoriale (vedi comunicato dello scorso 12/5 e altrove).

Scorrendo esternazioni, repliche e contro-repliche, si ha l'impressione di un confronto serrato ma incapace di evidenziare ed affrontare i veri nodi della questione. Da una parte, a nostro avviso, c'è una realistica percezione del deficit educativo della scuola di Stato, ma la definizione di tale deficit è parziale e i rimedi proposti peggiori dei mali cui vogliono porre rimedio. Dall'altra parte vi è la negazione del problema e la difesa dell'esistente, dovuta semplicemente al fatto che quest'ultimo è figlio della strategia politico-sindacale confederale la quale ha pienamente ottenuto nel suo dispiegarsi negli anni il risultato che intendeva perseguire
AESPI dal canto suo ritiene che il deficit educativo non sia prodotto tanto dalla pervicace volontà di alcuni docenti di imporre la propria visione politica. Non si intende, ben inteso, negare che tali atteggiamenti sussistano e che in certi casi assumano proporzioni eclatanti. Il punto però, è un altro e per certi aspetti antitetico al paventato rischio di indottrinamento. Consiste infatti nell'incapacità della scuola di proporre ai giovani (proporre, non inculcare) valori "forti" e tali da conferire un significato non labile e transeunte all'esistenza umana.

Sarà un portato del pensiero debole e post-moderno, ma tutto ciò che la scuola statale cerca oggi di trasmettere sul piano valoriale è una deludente melassa precettistica all'insegna del "poltically correct". Uno scipito frullato i cui ingredienti sono: un po' di ecologia, un po' di terzomondismo, un po' di salutismo, un po' di civismo e legalismo. Si tratta delle tante "educazioni" propinate scientificamente ad opera delle diverse "commissioni" e nell'ambito dei diversi "progetti" che da anni hanno assunto nella scuola un ruolo centrale, emarginando lo svolgimento dei programmi disciplinari , così come emarginando quei docenti che continuano a vedere nella lezione ex cathedra il succo della loro professione. E sono "educazioni" dal fiato corto, etiche asfittiche per ragazzi che anelerebbero a ben altro nutrimento della mente e dell'animo.

Proprio questo è il punto. Indicazioni che in se stesse non sono malvagie (chi direbbe che "non bere troppo alcool" sia in sé un cattivo consiglio?) perdono valore e diventano arida e noiosa precettistica se non si ricollegano a un progetto alto di vita, a una prospettiva etico-religiosa sganciata dal contingente, quale la nostra tradizione classica e cristiana propone. Certo i valori "forti" di cui parliamo devono essere proposti con delicatezza, con rispetto, più con l'esempio che con le parole, ma è la presenza di questi che rende un essere umano credibile ed affidabile agli occhi di un ragazzo alle prese con la formazione del proprio carattere e delle proprie convinzioni.

Questi docenti che sappiano essere figure di riferimento oggi sono presenti nella scuola? Operano dietro le cattedre figure dotate di un'identità, di fronte alle quali e nella dialettica con le quali il discente possa costruire la propria, di identità? E in che percentuale rispetto alla categoria nel suo complesso? Vorremmo sbagliare, ma riteniamo che gran parte degli insegnanti si siano rassegnati ad un tran tran didattico-educativo scialbo e guardingo, e che, anche se volessero proporsi diversamente, non sussistano le condizioni per il successo del loro sforzo.

A questa situazione hanno condotto tante cose, ma sul piano normativo e della politica scolastica portata avanti da governi di diverso orientamento, soprattutto la progressiva "travettizzazione" dei docenti, ridotti a impiegati sottopagati, costretti a piatire incarichi extra-didattici e il misero salario aggiuntivo che ne deriva, umiliati dalle miserabili contrattazioni di quei comitati di fabbrica post-litteram che sono le RSU, e oggi anche soggetti al potere disciplinare quasi arbitrario del Dirigente Scolastico.

Non ci troviamo di fronte a docenti dotati dello status di vero professionista, ma a "lavoratori della conoscenza", secondo la risibile e umiliante definizione del sindacato egemone, e non a caso, nella Scuola italiana.

Il Presidente
Prof. Angelo Ruggiero

Da: x candidata impreparata19/05/2011 18:26:51
e perchè no! molti docenti di religione hanno fatto regolare concorso e sono di ruolo dal 2005. Se sono laureati potranno anche partecipare al concorso ds.

Da: Tremonti19/05/2011 18:50:37
Mi spiace per Carlo65, ma non conosce bene il meccanismo che viene applicato per distribuire il contingente per regione.I settori sono stati aboliti per i ivncitori di concorso, ma esistono ancora riguardo i posti. Se così non fosse tutti andrebbero a fare il Ds alle superiori, invece il contingente preve una distribuzione su tutti i settori.Ripeto da profondo conoscitore di contingenti, questi non potranno essere fatti prima della mobilità.Per emanare il bando per i primi di giugno, dovrebbero farlo senza contingente, ma questo fin'ora non è mai accaduto.altrimenti come mai non lo avrebbero già bandito??Un governo in agonia politica, non avrebbe sfruttato l'occasione? Io penso con convinzione, che il bando ritarderà di qualche mese.

Da: Tremonti19/05/2011 18:56:13
Ricordo anche che il bando dell'ultimo concorso avvenne con DDG 22/11/2004, infatti a Settembre 2004 fecero il contingente e poi a Novembre usci il bando.Prevedo lo stesso iter........., con buona pace per Carlo65.

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Da: norma1 19/05/2011 19:48:43
per teac
grazie, la materia è molto spinosa soprattutto per una laureata in materie scientifiche.
per tutti
oggi ho partecipato ad un incontro organizzato da proteo e il funzionario che partecipa agli incontri con il Miur diceva che pubblicheranno i 5000 test ma a ridosso della prova selettiva cioè a fine agosto per mancanza di tempo!

Da: Carlo65 19/05/2011 20:21:35
PER I COLLEGHI

scusate, ma leggendo i post del "profondo conoscitore di contingenti", credo che sia necessario ripetere una cosa (visto che la spocchia non implica necessariamente anche la  conoscenza dei meccanismi concorsuali):
i posti messi a concorso non sono MAI tutti quelli disponibili perciò le operazioni di mobilità non c'entrano una beata mazza con la determinazione di posti.
Il responsabile nazionale del mio Sindacato del settore "Dirigenti scolastici", come avevo già detto  un paio di mesi fa, mi diceva che la decisione sul bando era nelle mani di Tremonti (quello vero), a cui non poteva fregar di meno dei discorsi sulla mobilità che ha fatto il cosiddetto "Tremonti" di questo forumu, e mi dicevano che il periodo più probabile sarebbe stata la primavera del 2012, più ancora dell'autunno del 2011. Poi c'è stata l'intesa sl periodo di giugno 2011 e tutti hanno cominciato a sentire "odore" di esami.
Se le operazioni di mobilità fossero così determinanti ai fini del nostro concorso, non credo che i vari Dutto, Chiappetta, ecc...avrebbero evitato di dire che, prima di bandirlo, bisognava aspettare i trasferimenti dei presidi, a meno che non si voglia sostenere che i Dirigenti generali del MIUR siano degli sprovveduti e il cosiddetto "Tremonti" di questo forum sia un mostro di intelligenza.
Da quello che ho intuito, se  non hanno ancora bandito il concorso, e se non lo dovessero bandire nemmeno in giugno, ciò dipende  solo dal fatto che  lo Stato italiano NON HA PIU' UN SOLDO.
Beppe Grillo ripete spesso che siamo sull'orlo del fallimento...
Spero che abbia torto, anche se finora le ha azzeccate tutte. I due Tremonti (quello vero e quello finto), un po' meno.

Da: nila6819/05/2011 20:48:07
E se si telefonasse al MIUR? Non c'era qualcuno che lo faceva? Magari ci dicono qualcosa......

Da: Tremonti19/05/2011 21:07:18
Il responsabile dei Dirigenti del tuo sindacato, come i responsabili DS di tutti gli altri sindacati hanno l'interesse di dire che il concorso è pronto a partire,perchè organizzano i corsi e si fanno i soldini.Il Dott. Chiappetta, Dutto, ecc.... hanno l'interesse politico di dire che hanno messo in bando 2368 posti, ma la verità è un'altra.Mi può spiegare Carlo65, come si fa un contingente su base regionale?Visto che è l'unico essere dotato di intelligenza?

Da: presumibile19/05/2011 21:33:23
x norma 1

Grazie mille a tutti i sindacati (non solo quelli di Proteo)  che continuano a fare terrorismo al fine di organizzare altri corsi, stampare edizioni sempre aggiornate, invece di fare richieste ragionevoli per noi allocchi tesserati.

Da: il folle.19/05/2011 21:53:55
ecco,presumibile,hai centrato il problema:sono quegli stessi sindacati che ci hanno ridotto,insieme ai politici zozzi, a dei morti di fame, che hanno riempito la scuola di somari presidi e somari docenti che sono entrati senza concorsi ma spesso per raccomandazione, sindacati che hanno contribuito insieme alle varie gelminozze a trasformare la scuola in una azienda sfornaciucci,  sindacati che ci chiamano lavoratori della conoscenza,come i bidelli(con tutto il rispetto)........... ah  ah ah............  adesso la prossima volta che andrò dallo specialista(medico)che prende 200 euro a visita (!!!!!!!!!),dirò che anche lui è un lavoratore della salute come quello che pulisce i cessi negli ospedali (sempre detto con tutto il rispetto possibile che si deve ai lavoratori veri) così mi prenderà per pazzo.........         ci hanno trasformato in assistenti sociali,ci hanno messo a fare da baby-sitter, e come tali ci trattano:le materie che insegniamo non contano quasi più.........................          e vedo che qualcuno ancora abbocca e crede a questi lestofanti al potere (politici,sindacalisti ecc.ecc.ecc)e crede alle loro chiacchiere
SVEGLIATEVI!!!!!

Da: Carlo65 19/05/2011 23:52:20
Ehi, Giulio, ma hai letto bene quello che ho scritto?!?
Il mio collega del sindacato aveva pronosticato LA PRIMAVERA 2012, capito? PRI-MA-VE-RA 2012 !!
Dopodiché puoi avere tutte le ragioni del mondo a dire che i sindacati (e le università) stanno lucrando a man bassa sulle nostre speranze.
Per tutti gli altri tuoi dubbi, leggiti, se ne hai voglia, l'art. 3 del DPR 140/2008: capirai perché le operazioni di mobilità non c'entrano proprio nulla con le procedure del concorso.  Casomai i PENSIONAMENTI riguardano la disponibilità dei posti da mettere a concorso, ma quelli li sai già a marzo, perciò, da questo punto di vista,  se non avessero problemi di SOLDI, potrebbero benissimo bandirlo in giugno.
Al massimo, i trasferimenti dei presidi possono incidere sulla scelta della sede per coloro che vinceranno, beati loro, il posto da dirigente nel senso che questi si troveranno a scegliere  le sedi disponibili molto probabilmente DOPO le operazioni di mobilità.

Da: Carlo65 19/05/2011 23:54:50
PER NORMA

Io credo che se riusciremo ad organizzarci con il nostro "gruppetto", potremmo risolvere anche il problema dei 5000 test, pubblicati a ridosso delle prove preselettive...

Da: x Carlo6520/05/2011 09:34:48
Unoi, nessuno e centomila

Da: Geronimo20/05/2011 10:39:26
Insomma vi hanno fregato un'altra volta. Vi hanno fatto fare l'ennesimo master e l'ennesimo corso intesivo di preparazione a scontato a 500 euro  che finisce a giugno.
A luglio vi diranno che non ci sono soldi e a settembre partiranno di nuovo i Corsi.

Nel frattempo caos nelle scuole con le reggenze.

Da: Mary Anne20/05/2011 13:09:30
Ma allora si fa o non si fa questo concorso?
Hanno detto giugno, vediamo se è vero.

Possibile che i SINDACATI non si interessano, non chiedono??????
Ormai è venerdì ma per lunedì,se mettete il numero qui, provo anch'io a telefonare al Ministero.
bye bye

Da: Tremonti20/05/2011 13:55:08
X Carlo65: Dunque secondo te non c'è bisogno alcuno di fare contingenti.Ogni regione bandisce senza dire quanti saranno i posti disponibili e anche quanti alla scuola primaria, quanti alla scuola secondaria di I grado e quanti alla scuola secondaria di II grado.Ripeto che i settori sono aboliti per le graduatorie DS, ma esistono per gli organici.Questo è il problema del momento, non ancora potuto stabilire la distribuzione di posti per regione (gli USR stanno attendendo disposizioni del MIUR) e dopo dovranno stabilire quanti posti andranno per settore.Il fatto che dice Carlo è anche vero ed è un altro problema mancano le coperture finanziarie, ma questo capitolo riguarda la Corte dei Conti.
Detto ciò il bando non dovrebbe, salvo miracoli Berlusconiani, uscire per giugno.

Da: Carlo65 20/05/2011 14:17:14
PER TREMONTI

Io spero che tu abbia ragione sul rinvio.
Sulla vexata quaestio delle procedure concorsuali, non ho di meglio da fare che allegarti l'art. 3, comma 2, DPR 140/2008.
Dalla lettura di questa norma, si capisce che i posti messi a concorso sono quelli  disponibili a settembre dell'anno scolastico in cui viene bandito, tenuto conto dei possibili pensionamenti. Dunque, potrebbe benissimo essere bandito in giugno e i posti verrebbero calcolati sulla base delle disponibilità registrate a settembre 2011 (inizio dell'anno scolastico 2011/2012, in cui viene bandito il concorso).
In ogni caso, siccome non mi interessa fare a gara a "chi ha ragione", se sei veramente convinto che la determinazione dei posti dipenda dalla mobilità, per carità, tieniti pure la tua convinzione. Tanto, né la tua tesi né la mia sono in grado di influenzare coloro che manovrano nella stanza dei bottoni.

"2. Il numero dei posti messi a concorso si calcola sommando i posti vacanti e disponibili degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado al 1° settembre dell'anno scolastico in cui si indice il concorso e i posti che presumibilmente si rendono disponibili nel triennio successivo per collocamento a riposo per limiti di eta' eventualmente residuati dopo la nomina dei vincitori dei precedenti concorsi, maggiorati della percentuale media triennale di cessazione dal servizio per altri motivi.... "

Da: !!!20/05/2011 16:40:46
...se secondo le previsioni di alcuni sindacalisti i 5000 quiz, per questioni di tempo, non potranno essere pubblicati se non a ridosso della preselezione perché allora non ne pubblicano di meno e prima? Perché invece di complicarci sempre la vita non ci vengono un pò incontro? In fondo il fabbisogno di DS è reale e rilevante e magari la graduatoria dei vincitori di concorso potrebbe divenire a ESAURIMENTO, così  nei prossimi anni si eviterebbero altre ingenti spese per bandire un altro concorso DS.

Da: Carlo65 20/05/2011 16:47:54
DROPBOX

Un messaggio automatico mi ha appena avvisato che altri 25 files sono stati cancellati dal "mio" Dropbox.

Chissà che li cancellino tutti, così almeno l'avrò finita di farmi venire il fegato verde !

Da: qualcuno conosce20/05/2011 17:33:07
il contenuto delle tracce delle prove scritte del concorso ds che si è svolto ieri ed oggi a bolzano?

Da: ignazio120/05/2011 19:33:07
Attribuzione 2a posizione ATA.
Concorso 2011: materiali e test

http://www.istruzione.it/web/istruzione/dettaglio-news/-/dettaglioNews/viewDettaglio/15707/11210

Da: Coccinella 220/05/2011 20:11:32
QUALCUNO parla del ns concorso..

"Continuano a rincorrersi smentite e conferme sulla pubblicazione preventiva di una batteria di 5000 test per la prova preselettiva del concorso a dirigente scolastico. In realtà fino alla pubblicazione del bando non si avrà nessuna certezza.                      
  L'ADi ha per prima, e in modo convinto, appoggiato questa soluzione, ma oggi la predisposizione dei 5000 quiz (che dovrebbero essere pubblicati almeno 45 giorni prima della prova) rischia di fare slittare nuovamente i tempi su cui il MIUR si è ripetutamente impegnato. Si ricorda che le date anche recentemente annunciate sono: bando inizio giugno, scadenza domande 1 luglio, prova pre-selettiva 15 settembre, prove scritte 30 ottobre, correzione degli scritti entro 20 febbraio 2012, prova orale entro 20 maggio 2012, graduatorie entro 30 giugno 2012, nomine a partire dall'1 settembre 2012.
Di fronte al rischio molto serio di nuove dilazioni diciamo in tutta chiarezza che la priorità ineludibile è oggi il rispetto dei tempi. Sarebbe del tutto irresponsabile lasciare le scuole altri due anni senza dirigenza in una devastante situazione di crescente precarietà. Quindi se la produzione dei 5000 test, la loro necessaria e indispensabile verifica, nonché i tempi della loro pubblicizzazione dovessero creare, come è ormai certo, ostacoli al rispetto dei tempi, si faccia a meno della preventiva pubblicazione dei quiz.
Vogliamo solo ricordare che la provincia autonoma di Trento, dopo il concorso per dirigenti scolastici bandito quasi contestualmente a quello nazionale è riuscita a farne altri 3, comprensivi anche di prova attitudinale. Non hanno pubblicizzato preventivamente i test (probabilmente per ragioni economiche, perché predisporre 5000 quiz, rigorosamente testati, costa e non poco), ma i concorsi sono stati fatti e le scuole hanno i loro dirigenti.
L'esempio di Trento ci dà un messaggio chiaro: o ci si avvia a forme serie di decentralizzazione o il sistema imploderà definitivamente. (da Adi)

redazione@aetnanet.org"

Da: nila6820/05/2011 20:39:06
Il Trentino è il Trentino...sotto tutti i punti di vista!!!

Da: ben20/05/2011 22:01:08
G I L D A degli insegnanti 5

di Francesco Lovascio

Despota [dal greco despótes, "signore, padrone"]: …sovrano assoluto;

estens., chi esercita la propria autorità in modo arbitrario e tirannico;

autocrate, dittatore, tiranno/ prepotente…

Tullio De Mauro, "Il dizionario della lingua italiana"

…"Il governo migliore è quello che non governa affatto"; e quando gli esseri

umani saranno pronti, quello sarà il tipo di governo che essi avranno.

David Henry Thoureau, "Sul dovere della disobbedienza civile"

Premessa

Un fantasma si aggira nei corridoi delle scuole italiane. E' quello del preside "modello

Brunetta": efficiente, sbrigativo, poco incline alle discussioni, pronto a sfoderare

l'arma del D. Lgs. 150/2009, degli ampliati poteri dirigenziali e delle "nuove" sanzioni

disciplinari per ricondurre all'ordine e all'obbedienza dipendenti lassisti (o semplicemente

non "allineati") e sindacalisti troppo invadenti.

Non di un fantasma si tratta, in verità, ma di una presenza molto concreta e piuttosto

minacciosa, avvertibile nelle nostre scuole ben prima del ministero Brunetta e

dell'emanazione del suo "famigerato" decreto. Il dirigente dispotico (d'ora in avanti

designato per brevità didi) in effetti ha sempre allignato nelle scuole italiane: ma la

sua diffusione è in costante incremento a partire dall'avvio della "autonomia" scolastica

e dal conferimento della qualifica dirigenziale ai presidi, in conseguenza della

famosa Legge Bassanini (L. 59/1997) e del D.lgs.165/2001. Queste ed altre disposizioni

legislative, infatti, assieme ai convulsi cambiamenti subiti dal sistema scolastico italiano

negli ultimi dieci anni, hanno imposto una sempre più accentuata curvatura

manageriale e autoritaria ai dirigenti scolastici, favorendo l'emersione e il consolidamento

di tendenze dispotiche forse già latenti in molti di loro. Le scuole "autonome",

aziendalizzate e feudalizzate, sono così divenute un habitat assai favorevole al didi.

Il recente D.lgs. 150/2009, significativo prodotto della attuale temperie politica, ha

completato l'opera già iniziata dalle norme già citate: esso infatti sembra fornire una

conferma autorevole alla giustezza dello stile dirigenziale autoritario. Ciò, a nostro

avviso, ha ulteriormente accelerato la diffusione di comportamenti dispotici nei dirigenti

delle scuole italiane (la "sindrome di Brunetta" del titolo)

Gli effetti sul sistema scuola sono stati dirompenti e contagiosi: al punto che ormai

si registrano persino casi di docenti in precedenza amabili, aperti, dichiaratamente

democratici, talvolta addirittura iscritti alla Gilda, che, in conseguenza del conferimento

del ruolo dirigenziale, hanno cambiato radicalmente atteggiamento, subendo

un'inquietante ed inopinata trasformazione in didi.

Dei diversi generi di dirigente scolastico

In questo breve saggio illustreremo ai colleghi alcune abitudini e strategie tipiche del

didi, in modo da renderne più agevole il riconoscimento e l'eventuale contrasto.

Taluni dirigenti dispotici, infatti, sono dotati di capacità mimetiche che impediscono

agli sfortunati che lavorano con loro di accorgersi subito della loro reale natura e

pericolosità. In via preliminare, però, è opportuno individuare con più precisione

l'oggetto del nostro studio, collocandolo nell'ambito delle due grandi categorie in

cui, sulla base dello stile adottato, possono esser classificati i dirigenti scolastici: A. i

dirigenti di stile democratico/partecipativo e B. quelli di stile autoritario/accentratore.

I didi si situano all'estremo della gamma dei dirigenti autoritari/accentratori.

I didi si distinguono per un insieme di tratti comportamentali caratteristici, che possono

riguardare la sfera comunicativa - relazionale e quella organizzativa - gestionale.

Benché queste due dimensioni siano strettamente collegate e difficilmente

separabili, per esigenze di brevità in questa sede ci limiteremo ad esaminare alcuni

comportamenti tipici riferibili alla dimensione comunicativa e relazionale.

Abitudini comunicative e relazionali del dd

Le considerazioni che seguiranno si riferiscono al modo in cui i didi esercitano la

loro funzione, al loro "stile dirigenziale", appunto, non ai loro comportamenti privati,

anche se a volte risulta difficile distinguere fra i due aspetti. Precisiamo che

esporremo modelli comportamentali semplificati: non necessariamente essi si presentano

tal quali tutti insieme nella realtà, che risulta ovviamente assai più sfumata

e complessa Innanzitutto, i didi sono poco propensi ad ascoltare veramente l'interlocutore

e prenderne il considerazione il punto di vista e i sentimenti (empatia):

normalmente, infatti, sono troppo concentrati su di sé, sulle proprie idee, desideri

ed obiettivi. Alla ridotta capacità di ascolto ed empatia è spesso abbinata l'iperreattività

emotiva ai messaggi considerati minacciosi o svalutanti (dissenso, critica, ma

anche consiglio o esortazione), spesso accolti con reazioni di fastidio o di aperta

ostilità, in specie se provenienti da "subordinati"

Per quanto riguarda le modalità di comunicazione, spesso i dirigenti autoritari adottano

uno stile comunicativo funzionale, sbrigativo, molto direttivo, improntato ad

un'efficienza fredda. I didi, in particolare, possono utilizzare modalità di comunicazione

scopertamente aggressive o più meno occultamente intimidatorie.

I didi non favoriscono la diffusione libera delle informazioni, ma cercano di limitarne

la trasmissione in linea verticale e gerarchica (top-down). Ciò si traduce

nella tendenza a scoraggiare le interazioni comunicative orizzontali fra il personale

o a controllarne i contenuti, p.e. tramite il ricorso a confidenti. I didi inoltre

non tollerano di essere contraddetti, in particolare in pubblico, e scoraggiano il

dibattito durante le riunioni collegiali, che concepiscono alla stregua di conferenze

di servizio o palcoscenici personali più che come momenti di confronto e

decisione condivisa.

I didi in genere instaurano relazioni privilegiate di "collaborazione" con soggetti

accondiscendenti (yes men) ritenuti utili al raggiungimento dei loro scopi. I collaborazionisti,

usati per fare "il lavoro sporco", sono rapidamente "scaricati" se commettono

errori o deludono in altro modo il loro capo (talora è sufficiente contraddirlo).

È invece più difficile che i didi concedano spazio a leaders informali, dotati di

particolare competenza e/o carisma personale, o che se li affianchino come collaboratori,

perché farebbero loro ombra e potrebbero minacciare la loro leadership

esclusiva. Se non riescono ad ottenerne l'acquiescenza, i didi cercano di marginalizzare

i leaders informali, isolandoli e/o delegittimandoli agli occhi dei colleghi.

Purtroppo, per motivi di spazio, non possiamo puntualmente elencare tutte le più

importanti strategie comunicative del didi. A titolo esemplificativo ne esporremo

solo due, particolarmente frequenti.

La prima è il ricorso, più o meno consapevole, alla critica distruttiva, associata al

deprezzamento, cioè alla tendenza a rilevare nel lavoro altrui continui difetti o

mancanze, anche se non ve ne sono, o a ingigantire quelli eventualmente presenti:

in tal modo il didi mina l 'autostima dei subordinati e li colpevolizza, facendoli sentire

costantemente inadeguati al compito, per poi controllarli più facilmente.

La seconda è l'uso strumentale del rifiuto alternato alla concessione nelle tattiche del

"tira e molla" e del "diniego personalizzato"che brevemente illustriamo di seguito.

1. "Tira e molla": il didi di fronte ad una richiesta, anche legittima (p.e. di un permesso

per motivi personali) adotta inizialmente un comportamento dilatorio o oppone

un aperto rifiuto, per addivenire, a seguito delle insistenze del richiedente, ad un

assenso condizionato ("potrei concedertelo, se tu…"), che fa apparire come una

concessione dall'alto ciò che spesso è il semplice riconoscimento di un diritto.

2."Diniego personalizzato": di fronte a medesima istanza avanzata da soggetti diversi,

ambedue titolati, il didi arbitrariamente concede all'uno e rifiuta all'altro, a

seconda che i loro comportamenti siano ritenuti più o meno conformi ai "desiderata"

dirigenziali. In tal modo il dd fa passare il messaggio che per ottenere qualsiasi

cosa occorra "godere della sua benevolenza", afferma il suo potere sui dipendenti

e ne controlla il comportamento.

Conclusione

Conoscere i comportamenti comunicativi del didi può risultare assai utile, se

non altro per evitare di adottarli, magari inconsapevolmente. Tale conoscenza

assume poi un elevato valore di sopravvivenza se si è costretti ad interloquire

frequentemente con un didi. Innanzitutto, perché ci permette di identificarlo

anche quando si traveste abilmente da falso democratico.

In secondo luogo, perché ci aiuta ad evitare gli scontri inutili e a non cadere in

vere e proprie trappole comunicative: p.e. raccogliendo provocazioni che

potrebbero dar agio al didi di costringerci nell'angolo e colpirci. È nostra intenzione

far seguire a questo lavoro introduttivo un breve manuale di auto-difesa

per limitare o neutralizzare le strategie comunicative del dd, basato sul principio

dell'assertività. Speriamo di poterlo pubblicare quanto prima. Ovviamente,

se il nostro Dirigente ce ne darà il permesso…

Fenomenologia del dirigente dispotico

La sindrome di Brunetta

Il Decreto Brunetta ha modificato vistosamente

la fisionomia della Pubblica amministrazione,

incidendo, nel contempo, nel comune modo di

rapportarsi alle funzioni. La funzione

dirigenziale è quella che è stata più coinvolta

in questa mutazione, investita da un eccesso di

potere che non tutti sanno gestire correttamente.

In questo articolo, Francesco Lovascio, con

spiccata ironia(ahinoi, alquanto realistica!),

traccia un gustoso ritratto di una tipologia

dirigenziale, molto diffusa nelle scuole italiane.

maggio 2011

GILDA maggio 2011 15-04-2011 12:15 Pagina 5



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Da: Carlo65 21/05/2011 00:57:50
Ma voi, per quanto riguarda i sistemi scolastici europei, vi mettete ad imparare anche le materie dei vari curricola delle scuole dell'obbligo e secondarie ?!?

VI prego di rispondermi con un bel "no"...

Da: tess221/05/2011 06:27:45
No.
Io studio le corrispondenze con il sistema europeo CT1, Ct2 etc...
durata dei segmenti e validità e sbocchi, diversificazione delle scelte, accesso alla formazione superiore.
Struttura della dirigenza, reclutamento, normativa generale specie rispetto al livello di autonomia.

Da: PaoPao 21/05/2011 10:24:41
Salve! Sono una new entry....vi pongo subito un quesito....art 5 dpr 87.10 sui nuovi ordinamento istituti professionali....chi mi declina la differenza tra le due forme: autonomia (art 5 comma 3 lett a) e flessibilità (art 5 comma 3 lett b e c). Ho una spiegazione ma vorrei un riscontro: la lettera a si riferisce all'autonomia sul monte ore ex D.M. 13 giugno 2006, n° 47, le lettere b e c alla possibilità di attivare nuovi indirizzi....? chi vuole cimentarsi con un punto fermo di chiarezza è il gentile benvenuto.
Saluti a ogni collega!

Da: niconik21/05/2011 12:21:15

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