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L’autoriciclaggio. Rilevanza e qualificazione dei contributi arrecati dall’extraneus
3 messaggi, letto 365 volte

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Da: Sarettaperfetta16/03/2021 19:36:51
Il percorso storico normativo, culminato con l'introduzione nel nostro sistema penale della norma disciplinante il delitto di autoriciclaggio di cui all'articolo 648 ter 1 c.p. ex lege n. 186/2014, rappresenta l'apice di una lunga ed articolata fase di riflessione dottrinaria e gestazione legislativa. L'excursus in parola non ha potuto non incidere sulla formulazione originaria della disposizione disciplinante il reato di riciclaggio ai sensi dell'articolo 648 bis c.p. Questa norma, difatti, ha subìto numerosi interventi, che ne hanno profondamente inciso e modificato i tratti essenziali.

Rispetto alla sua veste originaria - qualificata dalla repressione di condotte di "trasformazione" di beni provento di una serie tassativamente espressa di illeciti (rapina aggravata, estorsione, sequestro di persona) - la manipolazione del 1990 ha esteso tanto il novero dei reati presupposto quanto l'oggetto materiale dell'illecito, facendovi rientrare genericamente "denaro, beni ed altre utilità".

Non da ultimo, il legislatore ha proceduto all'elisione del richiamo al dolo specifico, al fine di differenziare definitivamente il delitto di riciclaggio da quelli di ricettazione e favoreggiamento.
Successivamente, con intervento datato 1993, il decalogo dei reati presupposto ha assunto la portata ampia che oggi conosciamo, affermando, mediante formula estensiva, la punibilità per chiunque avesse commesso o concorso a commettere "un [qualsiasi] delitto non colposo".

Inoltre, sotto l'alveo della condotta oggettiva integrante il fatto di reato, sono state introdotte le fattispecie di "trasferimento" di proventi illeciti e di "compimento di operazioni che ostacolino l'identificazione" di questi ultimi.

A ben vedere, già allora, tutte le fasi della condotta tipica del riciclaggio rientravano nella sfera di rilevanza penale e, dunque, di punibilità: il placement (la trasformazione), il layering (operazioni tese a simulare la legittima provenienza del denaro sporco) e l'integration (rappresentante la fase finale di reintroduzione nel sistema economico dei beni ripuliti).

È agli inizi degli anni novanta che risale la nozione di riciclaggio per come la intendiamo e conosciamo oggi: sostituzione o trasferimento di denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compimento di operazioni in relazione ad essi, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa.

Tuttavia, stante i cambiamenti descritti, la norma presentava, e presenta tutt'ora, la clausola di riserva "fuori dai casi di concorso di reato", esprimente il cd. privilegio di autoriciclaggio.

Fonte:

https://www.iononcicasco.it/2021/01/21/l_autoriciclaggio-rilevanza-e-qualificazione-dei-contributi-arrecati-dallextraneus/
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Da: puzzo di povertà16/03/2021 22:35:00

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Da: puzzo di poverta''17/03/2021 20:10:53

- Messaggio eliminato -

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