>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

QUESTIONE TRASFERIMENTI PER IL 202 CORSO DELLA POLIZIA DI STATO
12149 messaggi, letto 580508 volte
 Discussione ad accesso limitato, solo gli utenti registrati possono scrivere nuovi messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 320, 321, 322, 323, 324, 325, 326, 327, 328, 329, 330, ..., 400, 401, 402, 403, 404, 405 - Successiva >>

Da: Barca a velina09/06/2022 17:07:32
Ohhh… e datemi er tempo!

Da: Dester09/06/2022 17:10:38
Chi l ha capito?

Da: Dester09/06/2022 17:11:48
Vivo sul forum

Da: Dester09/06/2022 17:12:29
Vita mia forum e pulsantiera

Da: Don09/06/2022 17:17:32

In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.
E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l'eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.
Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: "Si è più beati nel dare che nel ricevere!"».
Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.

Da: X DON09/06/2022 17:28:12
Suca figghi i buttana

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: X tutti quanti09/06/2022 17:28:25
Ma vi rendete conto di quanto siete bimbi minkia?

Da: Don09/06/2022 17:29:10
Porgo l'altra guancia come mi ha insegnato nostro signore in Cristo

Da: Don09/06/2022 17:32:11
Spesso la Sacra Scrittura parla della vita come un pellegrinaggio: camminiamo, sia personalmente che come popolo, sino al riposo del quale qui non possiamo pienamente godere. Tuttavia, chi ci darà questo riposo, il Cristo, cammina con noi; di più, cammina "in noi" e, per questo, il riposo è già possibile mentre siamo in cammino, anche se non lo possiamo sperimentare nella sua pienezza. La chiave di tutto, è nel renderci conto della presenza di Gesù nei nostri cuori e nel metterci nelle sue mani: nel camminare in dialogo con lui, condividendo con lui tutti i nostri desideri e preoccupazioni.
Gesù, poco prima della sua parabola che ascoltiamo nella Messa di oggi, aveva parlato del bisogno di buoni pastori che vadano a lavorare le messi abbondanti (Mt 9, 35-38), ha eletto i dodici Apostoli e ha dato loro le istruzioni per la loro missione (Mt 10, 1-42), ha parlato dell'atteggiamento di coloro ai quali si predica ilvangelo (Mt 11, 1-24); e ha pronunciato una preziosa preghiera di ringraziamento al Padre per aver voluto rivelare cose tanto grandi ai più piccoli (Mt 11, 25-27). Il normale peregrinare della vita certamente pesa e stanca, ma a questo dobbiamo aggiungere i risultati della missione. Anche se, certamente, tutta la nostra vita è missione: non sono due cose separate.
Il peso e la stanchezza possono sentirsi, anche, per la mancanza di ascolto da parte di coloro ai quali siamo stati mandati. Cristo ci aiuta a dare senso a questa stanchezza (Cfr. Col 1, 24) e a realizzare la missione di portare il vangelo e di farlo diventare vita, con rettitudine di intenzione. Non parliamo di Dio soltanto a quelli che sappiamo possono acoltare. Dio, qundo invia Geremia ed Ezechiele, dice loro che molti non li ascolteranno, ma che mai potranno dire di non aver avuto un profeta tra di loro (Ger 7, 27; Ez 2 ,5).
Cristo, con la sua vita, ci ha lasciato le orme per seguirlo (1Pt 2, 21) e, con questo, ha dato significato alla nostra stanchezza; Egli continua a camminare e cammina tra di noi, con il cuore mite e umile, come il buon pastore che non smette di cercare le sue pecore. Così lo esprimeva san Paolo: «ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata a noi» (Rm 8, 18).

Da: Don09/06/2022 17:34:15
In una fortezza nell'alto dei cieli gli angeli della Guardia Reale, guerrieri dello spirito, soldati azzurri con giubbe e calzari, fanatici delle missioni esclusive, sono riuniti in attesa del prossimo incarico. La chiamata arriva, il prescelto è Gabriele, che dovrà far brillare nuovamente l'alleanza tra Dio e gli uomini, annunciando l'arrivo del Figlio. Comincia così la grande riscrittura dei Vangeli da parte di Eraldo Affinati, uno dei principali autori italiani che, sin dall'esordio tolstojano, ha scelto di credere nell'educazione dedicando le proprie energie agli alunni più difficili e ai minorenni non accompagnati, i giovani migranti da lui spesso definiti "i ragazzi di Barbiana di oggi", con riferimento alla comunità fondata da don Lorenzo Milani. In questo libro di piena maturità espressiva ci invita a tornare a Gesù, maestro e profeta, con occhi nuovi. Il viaggio dello scrittore, umilmente consapevole e tuttavia capace di aprire suggestivi spazi fantastici e narrativi, parte dalle fonti, Luca e Giovanni soprattutto, ma anche gli Atti degli Apostoli, e alle fonti resta fedele, pur trasfigurandole in un'opera assolutamente originale dove troveremo, sullo sfondo dello straordinario paesaggio palestinese, tutti gli episodi del testo sacro, dalla nascita alla crocefissione e oltre ancora, filtrati dalla sensibilità dell'autore, al tempo stesso affascinato e coinvolto. Cosa significa avere fede? Che senso attribuire al male umano? Quale uso possiamo fare della nostra libertà? Perché la giustizia terrena non ci basta? Come dobbiamo esercitare la responsabilità che sentiamo nei confronti degli altri? Queste antiche domande, che hanno sempre alimentato l'ispirazione etica e civile di Eraldo Affinati, stavolta si misurano con l'amore di Cristo verso di noi, rilanciando, per credenti e non credenti, la forza imperitura del suo messaggio.

Da: Don09/06/2022 17:37:36
Tutti hanno il diritto di sapere cosa accadrà se voltano le spalle a Dio. Bisogna ribadire che Dio è un Padre amorevole per tutti coloro che accettano Gesù come il Salvatore, ma bisogna anche sottolineare che chi gli volta le spalle un giorno lo incontrerà come Giudice. A quel punto non ci sarà una seconda scelta, non ci sarà la possibilità di pentirsi. Nella Bibbia, i Vangeli parlano di due possibili alternative dopo la morte; o il regno di Dio oppure un posto senza speranza e pieno di dolore.
Gesù ha detto; "E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella Geenna." (Matteo 10, 28)
Il tempo che trascorrete sulla terra non è che un attimo in confronto all'eternità, ma quello in cui scegliete di credere in questa vita determina il vostro destino eterno. La scelta che fate determina dove passerete l'eternità, ed è la scelta più importante che dobbiate mai fare, quindi è necessario riflettere attentamente.
Gesù ha detto: "Che giova infatti all'uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l'uomo in cambio dell'anima sua?" (Matteo 16, 26)
Come si diventa cristiani? Diventare cristiani non è una questione di cosa si deve fare o cosa si deve raggiungere, ma è una questione di cosa Dio ha fatto e ha realizzato per voi. Non significa nemmeno quanto siete stati buoni o cattivi, cosa avete fatto in passato o quanto vi sentite bene interiormente. Dovete andare da Gesù così come siete. È una scelta semplice e una questione di restare fedeli a quella scelta, a prescindere da tutto.
"E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Atti 2, 21)
Gesù ha detto; "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo." (Matteo 11, 28)
E; "Perché il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto." (Luca 19, 10)
Fate una scelta
Ma tutti devono fare una scelta.
Gesù ha detto; "Chi non è con me è contro di me." (Matteo 12, 30)
Qualcuno desidera ritardare la conversione e diventare cristiano in età adulta. È possibile. Non è mai troppo tardi per convertirsi a Gesù finché si è in vita. Tuttavia, non potete sapere quanto vivrete, quando morirete, o se sarete preparati alla morte. Quando sarete morti, la porta sarà chiusa per sempre e a quel punto non ci sarà più una seconda possibilità. Allora sarà troppo tardi.
Vi consigliamo fortemente di non ritardare la questione più importante della vostra vita.
"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori …" (Ebrei 3, 7-8)
La conversione a Gesù è paragonabile a una persona che cammina su una linea al di sopra del terreno (per es. un funambolo al circo) e che sceglie di usare una rete di sicurezza al di sotto. Cadere senza la rete sarebbe pericoloso. Invece, con la rete di sicurezza, quella persona non si farà male in caso di errore e di caduta, la rete infatti la salverà. È solo questione di tornare su e ricominciare.
Gesù è quella rete di sicurezza e niente può togliere forza a quella rete.
"Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesú." (Romani 8, 1)
Senza la rete, senza Gesù, ognuno dovrà render conto dei suoi peccati e dei suoi errori nel Giorno del Giudizio, il giorno in cui Dio giudicherà tutta l'umanità. Secondo la Bibbia, l'esito sarà la separazione eterna dall'amore di Dio e dal Suo regno.
Gesù ha detto; "Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta." (Matteo 12, 36)
"E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto." (Ebrei 4, 13)
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui." (Giovanni 3, 36)
Diventare cristiani è una scelta che si può esprimere con la preghiera.
Pregare significa semplicemente parlare a Dio. Egli vi conosce. Vi suggeriamo di recitare questa preghiera:
"Caro Gesù! Mi pento delle cose negative che ho fatto nella mia vita. Ti chiedo perdono. Ti ringrazio per esserti sacrificato per me con la morte sulla croce per liberarmi dai miei peccati. Entra nella mia vita e riempimi del tuo Spirito Santo e rimani con me per sempre. Ti ringrazio Gesù, Amen."
Questa preghiera esprime i desideri del vostro cuore? Se sì, allora vi esortiamo a pregare e, secondo le promesse che Gesù ha fatto, Egli entrerà nella vostra vita.
Sì, ho appena recitato questa preghiera e voglio dirvelo.
Essere cristiani
Credere in Gesù il Salvatore giustifica una persona al cento per cento. Questo Dio esige, Egli vi ha donato Se stesso attraverso il sacrificio di Gesù.
Ma Dio desidera anche che chi diventa cristiano migliori e faccia progressi allontanandosi da ciò che è sbagliato, e diventi più simile a Gesù. Non per essere giustificato e salvato, perché non è possibile ottenere giustificazione e salvezza da solo; inoltre, in quanto cristiano, queste cose sono state ricevute in dono. Ma per il fatto che siete stati salvati, per essere grati a Dio e a Gesù, che vi ha salvato anche quando non lo meritavate.
Fare progressi per un cristiano può significare fare due passi in avanti e uno indietro, e a volte due passi indietro e uno in avanti. La cosa fondamentale è stare sempre vicini a Gesù e non provare mai a nascondersi da Lui. Se avete fatto qualcosa di sbagliato, confessate e chiedete il Suo perdono. Gesù sarà la vostra rete di sicurezza. E avrete bisogno di Lui per tutta la vita.
"Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità." (1 Giovanni 1, 9)
Vi consigliamo fortemente di entrare a far parte di una buona congregazione/chiesa cristiana della vostra zona, di essere in fratellanza con altri cristiani, di condividere la Parola di Dio, la Comunione ecc.
Se non sei mai stato battezzato, ti raccomandiamo vivamente di metterti in contatto con un pastore cristiano o con una congregazione cristiana e di lasciarti battezzare in nome del Signore Gesù.
Come dice la Bibbia: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesú Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo." (Atti: 2,38)
Una delle differenze principali tra il Cristianesimo e le altre religioni:
Secondo molte religioni, le persone devono provare a raggiungere un obiettivo divino attraverso il sacrificio personale. Nel Cristianesimo, invece, accade l'opposto: Dio ama il mondo e si è sacrificato attraverso Suo Figlio per ottenere la salvezza dell'umanità.
L'unica via
Secondo la Bibbia, Gesù è l'unica via che porta a Dio. Non ce n'è un'altra. Potete vivere onestamente e fare tante opere buone, ma non è così che vi avvicinerete a Dio. Anche se siete persone buone e oneste, avete ancora il peccato nella mente e nel cuore. Senza Gesù al vostro fianco non sarete in grado di giustificarvi o di creare una vera relazione con Dio. Dovete ammettere che siete peccatori e che avete bisogno del sacrificio di Gesù.
Gesù ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14, 6)
"E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati." (Atti 4, 12)
"poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesú."" (Romani 3, 23-24)
Testimone della resurrezione
Il sacrificio di Gesù è l'unico sacrificio che Dio ha accettato per il peccato umano. Egli ha dimostrato di accettare questo sacrificio facendo resuscitare Gesù dai morti il terzo giorno.
San Paolo apostolo narra che, oltre ai Suoi discepoli, più di 500 testimoni incontrarono Gesù dopo la resurrezione, e la maggior parte di loro visse ancora per più di 25 anni. (1 Corinzi 15,6). E furono anche di più i testimoni della Sua morte, compresi i Romani che si occuparono della crocifissione.
Dopo la resurrezione, Gesù disse ai Suoi discepoli:
"Queste sono le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosé, nei profeti e nei salmi. Allora aprí loro la mente, perché comprendessero le Scritture, e disse loro: Cosí sta scritto, e cosí era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti…. Or voi siete testimoni di queste cose." (Luca 24, 44-48)
La morte e resurrezione di Gesù erano state profetizzate da Gesù stesso molti anni prima che si verificassero. Inoltre, la Sua vita, morte e resurrezione erano state predette molte centinaia di anni prima dai profeti di Dio. In totale, nell'Antico Testamento sono presenti 48 profezie sul Salvatore che Dio aveva promesso di mandare al mondo.
Un esempio è la profezia del profeta Isaia, che visse circa 700 anni prima della nascita di Gesù Cristo (quello che segue è solo un piccolo estratto del testo originale):
"Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti." (Isaia 53, 4-6)

Da: X don09/06/2022 18:02:51
Porgi sto cazzo

Da: raisswains 09/06/2022 18:05:02
fatevi curare !

Da: Trasferimenti2209/06/2022 18:17:26
Ma nessuno può  bagnare sti cretini ?

Da: Boh09/06/2022 18:22:13
Chiamate la psichiatria...

Da: Dester09/06/2022 18:50:45
Basta dio Porco

Da: Din don Dan....09/06/2022 18:50:46
E mo stacca a don..... Hai più problemi tu di 100 libri di grammatica.
Per le veline mi hanno riferito(notizia confidenziale) che venerdì 17 saranno pubblicate.

Da: Sal87 09/06/2022 18:54:50
Salve ragazzi qualcuno sa quanti ne prende la questura di Napoli?si diceva intorno ai 140

Da: X din don dan09/06/2022 18:55:19
Notizia confidenziale data da chi?

Da: DESTER È DIO09/06/2022 19:11:06
L'essere perfetto DESTER ha detto che usciranno entro Sabato 11 Giugno, quindi non dite stronzate.

Da: Don pinguino09/06/2022 19:15:35
Spesso la Sacra Scrittura parla della vita come un pellegrinaggio: camminiamo, sia personalmente che come popolo, sino al riposo del quale qui non possiamo pienamente godere. Tuttavia, chi ci darà questo riposo, il Cristo, cammina con noi; di più, cammina "in noi" e, per questo, il riposo è già possibile mentre siamo in cammino, anche se non lo possiamo sperimentare nella sua pienezza. La chiave di tutto, è nel renderci conto della presenza di Gesù nei nostri cuori e nel metterci nelle sue mani: nel camminare in dialogo con lui, condividendo con lui tutti i nostri desideri e preoccupazioni.
Gesù, poco prima della sua parabola che ascoltiamo nella Messa di oggi, aveva parlato del bisogno di buoni pastori che vadano a lavorare le messi abbondanti (Mt 9, 35-38), ha eletto i dodici Apostoli e ha dato loro le istruzioni per la loro missione (Mt 10, 1-42), ha parlato dell'atteggiamento di coloro ai quali si predica ilvangelo (Mt 11, 1-24); e ha pronunciato una preziosa preghiera di ringraziamento al Padre per aver voluto rivelare cose tanto grandi ai più piccoli (Mt 11, 25-27). Il normale peregrinare della vita certamente pesa e stanca, ma a questo dobbiamo aggiungere i risultati della missione. Anche se, certamente, tutta la nostra vita è missione: non sono due cose separate.
Il peso e la stanchezza possono sentirsi, anche, per la mancanza di ascolto da parte di coloro ai quali siamo stati mandati. Cristo ci aiuta a dare senso a questa stanchezza (Cfr. Col 1, 24) e a realizzare la missione di portare il vangelo e di farlo diventare vita, con rettitudine di intenzione. Non parliamo di Dio soltanto a quelli che sappiamo possono acoltare. Dio, qundo invia Geremia ed Ezechiele, dice loro che molti non li ascolteranno, ma che mai potranno dire di non aver avuto un profeta tra di loro (Ger 7, 27; Ez 2 ,5).
Cristo, con la sua vita, ci ha lasciato le orme per seguirlo (1Pt 2, 21) e, con questo, ha dato significato alla nostra stanchezza; Egli continua a camminare e cammina tra di noi, con il cuore mite e umile, come il buon pastore che non smette di cercare le sue pecore. Così lo esprimeva san Paolo: �«ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata a noi�» (Rm 8, 18).
In una fortezza nell'alto dei cieli gli angeli della Guardia Reale, guerrieri dello spirito, soldati azzurri con giubbe e calzari, fanatici delle missioni esclusive, sono riuniti in attesa del prossimo incarico. La chiamata arriva, il prescelto è Gabriele, che dovrà far brillare nuovamente l'alleanza tra Dio e gli uomini, annunciando l'arrivo del Figlio. Comincia così la grande riscrittura dei Vangeli da parte di Eraldo Affinati, uno dei principali autori italiani che, sin dall'esordio tolstojano, ha scelto di credere nell'educazione dedicando le proprie energie agli alunni più difficili e ai minorenni non accompagnati, i giovani migranti da lui spesso definiti "i ragazzi di Barbiana di oggi", con riferimento alla comunità fondata da don Lorenzo Milani. In questo libro di piena maturità espressiva ci invita a tornare a Gesù, maestro e profeta, con occhi nuovi. Il viaggio dello scrittore, umilmente consapevole e tuttavia capace di aprire suggestivi spazi fantastici e narrativi, parte dalle fonti, Luca e Giovanni soprattutto, ma anche gli Atti degli Apostoli, e alle fonti resta fedele, pur trasfigurandole in un'opera assolutamente originale dove troveremo, sullo sfondo dello straordinario paesaggio palestinese, tutti gli episodi del testo sacro, dalla nascita alla crocefissione e oltre ancora, filtrati dalla sensibilità dell'autore, al tempo stesso affascinato e coinvolto. Cosa significa avere fede? Che senso attribuire al male umano? Quale uso possiamo fare della nostra libertà? Perché la giustizia terrena non ci basta? Come dobbiamo esercitare la responsabilità che sentiamo nei confronti degli altri? Queste antiche domande, che hanno sempre alimentato l'ispirazione etica e civile di Eraldo Affinati, stavolta si misurano con l'amore di Cristo verso di noi, rilanciando, per credenti e non credenti, la forza imperitura del suo messaggio.
Tutti hanno il diritto di sapere cosa accadrà se voltano le spalle a Dio. Bisogna ribadire che Dio è un Padre amorevole per tutti coloro che accettano Gesù come il Salvatore, ma bisogna anche sottolineare che chi gli volta le spalle un giorno lo incontrerà come Giudice. A quel punto non ci sarà una seconda scelta, non ci sarà la possibilità di pentirsi. Nella Bibbia, i Vangeli parlano di due possibili alternative dopo la morte; o il regno di Dio oppure un posto senza speranza e pieno di dolore.
Gesù ha detto; "E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella Geenna." (Matteo 10, 28)
Il tempo che trascorrete sulla terra non è che un attimo in confronto all'eternità, ma quello in cui scegliete di credere in questa vita determina il vostro destino eterno. La scelta che fate determina dove passerete l'eternità, ed è la scelta più importante che dobbiate mai fare, quindi è necessario riflettere attentamente.
Gesù ha detto: "Che giova infatti all'uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l'uomo in cambio dell'anima sua?" (Matteo 16, 26)
Come si diventa cristiani? Diventare cristiani non è una questione di cosa si deve fare o cosa si deve raggiungere, ma è una questione di cosa Dio ha fatto e ha realizzato per voi. Non significa nemmeno quanto siete stati buoni o cattivi, cosa avete fatto in passato o quanto vi sentite bene interiormente. Dovete andare da Gesù così come siete. È una scelta semplice e una questione di restare fedeli a quella scelta, a prescindere da tutto.
"E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Atti 2, 21)
Gesù ha detto; "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo." (Matteo 11, 28)
E; "Perché il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto." (Luca 19, 10)
Fate una scelta
Ma tutti devono fare una scelta.
Gesù ha detto; "Chi non è con me è contro di me." (Matteo 12, 30)
Qualcuno desidera ritardare la conversione e diventare cristiano in età adulta. È possibile. Non è mai troppo tardi per convertirsi a Gesù finché si è in vita. Tuttavia, non potete sapere quanto vivrete, quando morirete, o se sarete preparati alla morte. Quando sarete morti, la porta sarà chiusa per sempre e a quel punto non ci sarà più una seconda possibilità. Allora sarà troppo tardi.
Vi consigliamo fortemente di non ritardare la questione più importante della vostra vita.
"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori �" (Ebrei 3, 7-8)
La conversione a Gesù è paragonabile a una persona che cammina su una linea al di sopra del terreno (per es. un funambolo al circo) e che sceglie di usare una rete di sicurezza al di sotto. Cadere senza la rete sarebbe pericoloso. Invece, con la rete di sicurezza, quella persona non si farà male in caso di errore e di caduta, la rete infatti la salverà. È solo questione di tornare su e ricominciare.
Gesù è quella rete di sicurezza e niente può togliere forza a quella rete.
"Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Ges�º." (Romani 8, 1)
Senza la rete, senza Gesù, ognuno dovrà render conto dei suoi peccati e dei suoi errori nel Giorno del Giudizio, il giorno in cui Dio giudicherà tutta l'umanità. Secondo la Bibbia, l'esito sarà la separazione eterna dall'amore di Dio e dal Suo regno.
Gesù ha detto; "Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta." (Matteo 12, 36)
"E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto." (Ebrei 4, 13)
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui." (Giovanni 3, 36)
Diventare cristiani è una scelta che si può esprimere con la preghiera.
Pregare significa semplicemente parlare a Dio. Egli vi conosce. Vi suggeriamo di recitare questa preghiera:
"Caro Gesù! Mi pento delle cose negative che ho fatto nella mia vita. Ti chiedo perdono. Ti ringrazio per esserti sacrificato per me con la morte sulla croce per liberarmi dai miei peccati. Entra nella mia vita e riempimi del tuo Spirito Santo e rimani con me per sempre. Ti ringrazio Gesù, Amen."
Questa preghiera esprime i desideri del vostro cuore? Se sì, allora vi esortiamo a pregare e, secondo le promesse che Gesù ha fatto, Egli entrerà nella vostra vita.
Sì, ho appena recitato questa preghiera e voglio dirvelo.
Essere cristiani
Credere in Gesù il Salvatore giustifica una persona al cento per cento. Questo Dio esige, Egli vi ha donato Se stesso attraverso il sacrificio di Gesù.
Ma Dio desidera anche che chi diventa cristiano migliori e faccia progressi allontanandosi da ciò che è sbagliato, e diventi più simile a Gesù. Non per essere giustificato e salvato, perché non è possibile ottenere giustificazione e salvezza da solo; inoltre, in quanto cristiano, queste cose sono state ricevute in dono. Ma per il fatto che siete stati salvati, per essere grati a Dio e a Gesù, che vi ha salvato anche quando non lo meritavate.
Fare progressi per un cristiano può significare fare due passi in avanti e uno indietro, e a volte due passi indietro e uno in avanti. La cosa fondamentale è stare sempre vicini a Gesù e non provare mai a nascondersi da Lui. Se avete fatto qualcosa di sbagliato, confessate e chiedete il Suo perdono. Gesù sarà la vostra rete di sicurezza. E avrete bisogno di Lui per tutta la vita.
"Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità." (1 Giovanni 1, 9)
Vi consigliamo fortemente di entrare a far parte di una buona congregazione/chiesa cristiana della vostra zona, di essere in fratellanza con altri cristiani, di condividere la Parola di Dio, la Comunione ecc.
Se non sei mai stato battezzato, ti raccomandiamo vivamente di metterti in contatto con un pastore cristiano o con una congregazione cristiana e di lasciarti battezzare in nome del Signore Gesù.
Come dice la Bibbia: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Ges�º Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo." (Atti: 2,38)
Una delle differenze principali tra il Cristianesimo e le altre religioni:
Secondo molte religioni, le persone devono provare a raggiungere un obiettivo divino attraverso il sacrificio personale. Nel Cristianesimo, invece, accade l'opposto: Dio ama il mondo e si è sacrificato attraverso Suo Figlio per ottenere la salvezza dell'umanità.
L'unica via
Secondo la Bibbia, Gesù è l'unica via che porta a Dio. Non ce n'è un'altra. Potete vivere onestamente e fare tante opere buone, ma non è così che vi avvicinerete a Dio. Anche se siete persone buone e oneste, avete ancora il peccato nella mente e nel cuore. Senza Gesù al vostro fianco non sarete in grado di giustificarvi o di creare una vera relazione con Dio. Dovete ammettere che siete peccatori e che avete bisogno del sacrificio di Gesù.
Gesù ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14, 6)
"E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati." (Atti 4, 12)
"poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Ges�º."" (Romani 3, 23-24)
Testimone della resurrezione
Il sacrificio di Gesù è l'unico sacrificio che Dio ha accettato per il peccato umano. Egli ha dimostrato di accettare questo sacrificio facendo resuscitare Gesù dai morti il terzo giorno.
San Paolo apostolo narra che, oltre ai Suoi discepoli, più di 500 testimoni incontrarono Gesù dopo la resurrezione, e la maggior parte di loro visse ancora per più di 25 anni. (1 Corinzi 15,6). E furono anche di più i testimoni della Sua morte, compresi i Romani che si occuparono della crocifissione.
Dopo la resurrezione, Gesù disse ai Suoi discepoli:
"Queste sono le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosé, nei profeti e nei salmi. Allora aprí loro la mente, perché comprendessero le Scritture, e disse loro: Cosí sta scritto, e cosí era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le gentiâ��. Or voi siete testimoni di queste cose." (Luca 24, 44-48)
La morte e resurrezione di Gesù erano state profetizzate da Gesù stesso molti anni prima che si verificassero. Inoltre, la Sua vita, morte e resurrezione erano state predette molte centinaia di anni prima dai profeti di Dio. In totale, nell'Antico Testamento sono presenti 48 profezie sul Salvatore che Dio aveva promesso di mandare al mondo.
Un esempio è la profezia del profeta Isaia, che visse circa 700 anni prima della nascita di Gesù Cristo (quello che segue è solo un piccolo estratto del testo originale):
"Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti."
Spesso la Sacra Scrittura parla della vita come un pellegrinaggio: camminiamo, sia personalmente che come popolo, sino al riposo del quale qui non possiamo pienamente godere. Tuttavia, chi ci darà questo riposo, il Cristo, cammina con noi; di più, cammina "in noi" e, per questo, il riposo è già possibile mentre siamo in cammino, anche se non lo possiamo sperimentare nella sua pienezza. La chiave di tutto, è nel renderci conto della presenza di Gesù nei nostri cuori e nel metterci nelle sue mani: nel camminare in dialogo con lui, condividendo con lui tutti i nostri desideri e preoccupazioni.
Gesù, poco prima della sua parabola che ascoltiamo nella Messa di oggi, aveva parlato del bisogno di buoni pastori che vadano a lavorare le messi abbondanti (Mt 9, 35-38), ha eletto i dodici Apostoli e ha dato loro le istruzioni per la loro missione (Mt 10, 1-42), ha parlato dell'atteggiamento di coloro ai quali si predica ilvangelo (Mt 11, 1-24); e ha pronunciato una preziosa preghiera di ringraziamento al Padre per aver voluto rivelare cose tanto grandi ai più piccoli (Mt 11, 25-27). Il normale peregrinare della vita certamente pesa e stanca, ma a questo dobbiamo aggiungere i risultati della missione. Anche se, certamente, tutta la nostra vita è missione: non sono due cose separate.
Il peso e la stanchezza possono sentirsi, anche, per la mancanza di ascolto da parte di coloro ai quali siamo stati mandati. Cristo ci aiuta a dare senso a questa stanchezza (Cfr. Col 1, 24) e a realizzare la missione di portare il vangelo e di farlo diventare vita, con rettitudine di intenzione. Non parliamo di Dio soltanto a quelli che sappiamo possono acoltare. Dio, qundo invia Geremia ed Ezechiele, dice loro che molti non li ascolteranno, ma che mai potranno dire di non aver avuto un profeta tra di loro (Ger 7, 27; Ez 2 ,5).
Cristo, con la sua vita, ci ha lasciato le orme per seguirlo (1Pt 2, 21) e, con questo, ha dato significato alla nostra stanchezza; Egli continua a camminare e cammina tra di noi, con il cuore mite e umile, come il buon pastore che non smette di cercare le sue pecore. Così lo esprimeva san Paolo: �«ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata a noi�» (Rm 8, 18).
In una fortezza nell'alto dei cieli gli angeli della Guardia Reale, guerrieri dello spirito, soldati azzurri con giubbe e calzari, fanatici delle missioni esclusive, sono riuniti in attesa del prossimo incarico. La chiamata arriva, il prescelto è Gabriele, che dovrà far brillare nuovamente l'alleanza tra Dio e gli uomini, annunciando l'arrivo del Figlio. Comincia così la grande riscrittura dei Vangeli da parte di Eraldo Affinati, uno dei principali autori italiani che, sin dall'esordio tolstojano, ha scelto di credere nell'educazione dedicando le proprie energie agli alunni più difficili e ai minorenni non accompagnati, i giovani migranti da lui spesso definiti "i ragazzi di Barbiana di oggi", con riferimento alla comunità fondata da don Lorenzo Milani. In questo libro di piena maturità espressiva ci invita a tornare a Gesù, maestro e profeta, con occhi nuovi. Il viaggio dello scrittore, umilmente consapevole e tuttavia capace di aprire suggestivi spazi fantastici e narrativi, parte dalle fonti, Luca e Giovanni soprattutto, ma anche gli Atti degli Apostoli, e alle fonti resta fedele, pur trasfigurandole in un'opera assolutamente originale dove troveremo, sullo sfondo dello straordinario paesaggio palestinese, tutti gli episodi del testo sacro, dalla nascita alla crocefissione e oltre ancora, filtrati dalla sensibilità dell'autore, al tempo stesso affascinato e coinvolto. Cosa significa avere fede? Che senso attribuire al male umano? Quale uso possiamo fare della nostra libertà? Perché la giustizia terrena non ci basta? Come dobbiamo esercitare la responsabilità che sentiamo nei confronti degli altri? Queste antiche domande, che hanno sempre alimentato l'ispirazione etica e civile di Eraldo Affinati, stavolta si misurano con l'amore di Cristo verso di noi, rilanciando, per credenti e non credenti, la forza imperitura del suo messaggio.
Tutti hanno il diritto di sapere cosa accadrà se voltano le spalle a Dio. Bisogna ribadire che Dio è un Padre amorevole per tutti coloro che accettano Gesù come il Salvatore, ma bisogna anche sottolineare che chi gli volta le spalle un giorno lo incontrerà come Giudice. A quel punto non ci sarà una seconda scelta, non ci sarà la possibilità di pentirsi. Nella Bibbia, i Vangeli parlano di due possibili alternative dopo la morte; o il regno di Dio oppure un posto senza speranza e pieno di dolore.
Gesù ha detto; "E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella Geenna." (Matteo 10, 28)
Il tempo che trascorrete sulla terra non è che un attimo in confronto all'eternità, ma quello in cui scegliete di credere in questa vita determina il vostro destino eterno. La scelta che fate determina dove passerete l'eternità, ed è la scelta più importante che dobbiate mai fare, quindi è necessario riflettere attentamente.
Gesù ha detto: "Che giova infatti all'uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l'uomo in cambio dell'anima sua?" (Matteo 16, 26)
Come si diventa cristiani? Diventare cristiani non è una questione di cosa si deve fare o cosa si deve raggiungere, ma è una questione di cosa Dio ha fatto e ha realizzato per voi. Non significa nemmeno quanto siete stati buoni o cattivi, cosa avete fatto in passato o quanto vi sentite bene interiormente. Dovete andare da Gesù così come siete. È una scelta semplice e una questione di restare fedeli a quella scelta, a prescindere da tutto.
"E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Atti 2, 21)
Gesù ha detto; "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo." (Matteo 11, 28)
E; "Perché il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto." (Luca 19, 10)
Fate una scelta
Ma tutti devono fare una scelta.
Gesù ha detto; "Chi non è con me è contro di me." (Matteo 12, 30)
Qualcuno desidera ritardare la conversione e diventare cristiano in età adulta. È possibile. Non è mai troppo tardi per convertirsi a Gesù finché si è in vita. Tuttavia, non potete sapere quanto vivrete, quando morirete, o se sarete preparati alla morte. Quando sarete morti, la porta sarà chiusa per sempre e a quel punto non ci sarà più una seconda possibilità. Allora sarà troppo tardi.
Vi consigliamo fortemente di non ritardare la questione più importante della vostra vita.
"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori �" (Ebrei 3, 7-8)
La conversione a Gesù è paragonabile a una persona che cammina su una linea al di sopra del terreno (per es. un funambolo al circo) e che sceglie di usare una rete di sicurezza al di sotto. Cadere senza la rete sarebbe pericoloso. Invece, con la rete di sicurezza, quella persona non si farà male in caso di errore e di caduta, la rete infatti la salverà. È solo questione di tornare su e ricominciare.
Gesù è quella rete di sicurezza e niente può togliere forza a quella rete.
"Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Ges�º." (Romani 8, 1)
Senza la rete, senza Gesù, ognuno dovrà render conto dei suoi peccati e dei suoi errori nel Giorno del Giudizio, il giorno in cui Dio giudicherà tutta l'umanità. Secondo la Bibbia, l'esito sarà la separazione eterna dall'amore di Dio e dal Suo regno.
Gesù ha detto; "Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta." (Matteo 12, 36)
"E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto." (Ebrei 4, 13)
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui." (Giovanni 3, 36)
Diventare cristiani è una scelta che si può esprimere con la preghiera.
Pregare significa semplicemente parlare a Dio. Egli vi conosce. Vi suggeriamo di recitare questa preghiera:
"Caro Gesù! Mi pento delle cose negative che ho fatto nella mia vita. Ti chiedo perdono. Ti ringrazio per esserti sacrificato per me con la morte sulla croce per liberarmi dai miei peccati. Entra nella mia vita e riempimi del tuo Spirito Santo e rimani con me per sempre. Ti ringrazio Gesù, Amen."
Questa preghiera esprime i desideri del vostro cuore? Se sì, allora vi esortiamo a pregare e, secondo le promesse che Gesù ha fatto, Egli entrerà nella vostra vita.
Sì, ho appena recitato questa preghiera e voglio dirvelo.
Essere cristiani
Credere in Gesù il Salvatore giustifica una persona al cento per cento. Questo Dio esige, Egli vi ha donato Se stesso attraverso il sacrificio di Gesù.
Ma Dio desidera anche che chi diventa cristiano migliori e faccia progressi allontanandosi da ciò che è sbagliato, e diventi più simile a Gesù. Non per essere giustificato e salvato, perché non è possibile ottenere giustificazione e salvezza da solo; inoltre, in quanto cristiano, queste cose sono state ricevute in dono. Ma per il fatto che siete stati salvati, per essere grati a Dio e a Gesù, che vi ha salvato anche quando non lo meritavate.
Fare progressi per un cristiano può significare fare due passi in avanti e uno indietro, e a volte due passi indietro e uno in avanti. La cosa fondamentale è stare sempre vicini a Gesù e non provare mai a nascondersi da Lui. Se avete fatto qualcosa di sbagliato, confessate e chiedete il Suo perdono. Gesù sarà la vostra rete di sicurezza. E avrete bisogno di Lui per tutta la vita.
"Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità." (1 Giovanni 1, 9)
Vi consigliamo fortemente di entrare a far parte di una buona congregazione/chiesa cristiana della vostra zona, di essere in fratellanza con altri cristiani, di condividere la Parola di Dio, la Comunione ecc.
Se non sei mai stato battezzato, ti raccomandiamo vivamente di metterti in contatto con un pastore cristiano o con una congregazione cristiana e di lasciarti battezzare in nome del Signore Gesù.
Come dice la Bibbia: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Ges�º Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo." (Atti: 2,38)
Una delle differenze principali tra il Cristianesimo e le altre religioni:
Secondo molte religioni, le persone devono provare a raggiungere un obiettivo divino attraverso il sacrificio personale. Nel Cristianesimo, invece, accade l'opposto: Dio ama il mondo e si è sacrificato attraverso Suo Figlio per ottenere la salvezza dell'umanità.
L'unica via
Secondo la Bibbia, Gesù è l'unica via che porta a Dio. Non ce n'è un'altra. Potete vivere onestamente e fare tante opere buone, ma non è così che vi avvicinerete a Dio. Anche se siete persone buone e oneste, avete ancora il peccato nella mente e nel cuore. Senza Gesù al vostro fianco non sarete in grado di giustificarvi o di creare una vera relazione con Dio. Dovete ammettere che siete peccatori e che avete bisogno del sacrificio di Gesù.
Gesù ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14, 6)
"E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati." (Atti 4, 12)
"poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Ges�º."" (Romani 3, 23-24)
Testimone della resurrezione
Il sacrificio di Gesù è l'unico sacrificio che Dio ha accettato per il peccato umano. Egli ha dimostrato di accettare questo sacrificio facendo resuscitare Gesù dai morti il terzo giorno.
San Paolo apostolo narra che, oltre ai Suoi discepoli, più di 500 testimoni incontrarono Gesù dopo la resurrezione, e la maggior parte di loro visse ancora per più di 25 anni. (1 Corinzi 15,6). E furono anche di più i testimoni della Sua morte, compresi i Romani che si occuparono della crocifissione.
Dopo la resurrezione, Gesù disse ai Suoi discepoli:
"Queste sono le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosé, nei profeti e nei salmi. Allora aprí loro la mente, perché comprendessero le Scritture, e disse loro: Cosí sta scritto, e cosí era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le gentiâ��. Or voi siete testimoni di queste cose." (Luca 24, 44-48)
La morte e resurrezione di Gesù erano state profetizzate da Gesù stesso molti anni prima che si verificassero. Inoltre, la Sua vita, morte e resurrezione erano state predette molte centinaia di anni prima dai profeti di Dio. In totale, nell'Antico Testamento sono presenti 48 profezie sul Salvatore che Dio aveva promesso di mandare al mondo.
Un esempio è la profezia del profeta Isaia, che visse circa 700 anni prima della nascita di Gesù Cristo (quello che segue è solo un piccolo estratto del testo originale):
"Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti."
Spesso la Sacra Scrittura parla della vita come un pellegrinaggio: camminiamo, sia personalmente che come popolo, sino al riposo del quale qui non possiamo pienamente godere. Tuttavia, chi ci darà questo riposo, il Cristo, cammina con noi; di più, cammina "in noi" e, per questo, il riposo è già possibile mentre siamo in cammino, anche se non lo possiamo sperimentare nella sua pienezza. La chiave di tutto, è nel renderci conto della presenza di Gesù nei nostri cuori e nel metterci nelle sue mani: nel camminare in dialogo con lui, condividendo con lui tutti i nostri desideri e preoccupazioni.
Gesù, poco prima della sua parabola che ascoltiamo nella Messa di oggi, aveva parlato del bisogno di buoni pastori che vadano a lavorare le messi abbondanti (Mt 9, 35-38), ha eletto i dodici Apostoli e ha dato loro le istruzioni per la loro missione (Mt 10, 1-42), ha parlato dell'atteggiamento di coloro ai quali si predica ilvangelo (Mt 11, 1-24); e ha pronunciato una preziosa preghiera di ringraziamento al Padre per aver voluto rivelare cose tanto grandi ai più piccoli (Mt 11, 25-27). Il normale peregrinare della vita certamente pesa e stanca, ma a questo dobbiamo aggiungere i risultati della missione. Anche se, certamente, tutta la nostra vita è missione: non sono due cose separate.
Il peso e la stanchezza possono sentirsi, anche, per la mancanza di ascolto da parte di coloro ai quali siamo stati mandati. Cristo ci aiuta a dare senso a questa stanchezza (Cfr. Col 1, 24) e a realizzare la missione di portare il vangelo e di farlo diventare vita, con rettitudine di intenzione. Non parliamo di Dio soltanto a quelli che sappiamo possono acoltare. Dio, qundo invia Geremia ed Ezechiele, dice loro che molti non li ascolteranno, ma che mai potranno dire di non aver avuto un profeta tra di loro (Ger 7, 27; Ez 2 ,5).
Cristo, con la sua vita, ci ha lasciato le orme per seguirlo (1Pt 2, 21) e, con questo, ha dato significato alla nostra stanchezza; Egli continua a camminare e cammina tra di noi, con il cuore mite e umile, come il buon pastore che non smette di cercare le sue pecore. Così lo esprimeva san Paolo: �«ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata a noi�» (Rm 8, 18).
In una fortezza nell'alto dei cieli gli angeli della Guardia Reale, guerrieri dello spirito, soldati azzurri con giubbe e calzari, fanatici delle missioni esclusive, sono riuniti in attesa del prossimo incarico. La chiamata arriva, il prescelto è Gabriele, che dovrà far brillare nuovamente l'alleanza tra Dio e gli uomini, annunciando l'arrivo del Figlio. Comincia così la grande riscrittura dei Vangeli da parte di Eraldo Affinati, uno dei principali autori italiani che, sin dall'esordio tolstojano, ha scelto di credere nell'educazione dedicando le proprie energie agli alunni più difficili e ai minorenni non accompagnati, i giovani migranti da lui spesso definiti "i ragazzi di Barbiana di oggi", con riferimento alla comunità fondata da don Lorenzo Milani. In questo libro di piena maturità espressiva ci invita a tornare a Gesù, maestro e profeta, con occhi nuovi. Il viaggio dello scrittore, umilmente consapevole e tuttavia capace di aprire suggestivi spazi fantastici e narrativi, parte dalle fonti, Luca e Giovanni soprattutto, ma anche gli Atti degli Apostoli, e alle fonti resta fedele, pur trasfigurandole in un'opera assolutamente originale dove troveremo, sullo sfondo dello straordinario paesaggio palestinese, tutti gli episodi del testo sacro, dalla nascita alla crocefissione e oltre ancora, filtrati dalla sensibilità dell'autore, al tempo stesso affascinato e coinvolto. Cosa significa avere fede? Che senso attribuire al male umano? Quale uso possiamo fare della nostra libertà? Perché la giustizia terrena non ci basta? Come dobbiamo esercitare la responsabilità che sentiamo nei confronti degli altri? Queste antiche domande, che hanno sempre alimentato l'ispirazione etica e civile di Eraldo Affinati, stavolta si misurano con l'amore di Cristo verso di noi, rilanciando, per credenti e non credenti, la forza imperitura del suo messaggio.
Tutti hanno il diritto di sapere cosa accadrà se voltano le spalle a Dio. Bisogna ribadire che Dio è un Padre amorevole per tutti coloro che accettano Gesù come il Salvatore, ma bisogna anche sottolineare che chi gli volta le spalle un giorno lo incontrerà come Giudice. A quel punto non ci sarà una seconda scelta, non ci sarà la possibilità di pentirsi. Nella Bibbia, i Vangeli parlano di due possibili alternative dopo la morte; o il regno di Dio oppure un posto senza speranza e pieno di dolore.
Gesù ha detto; "E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella Geenna." (Matteo 10, 28)
Il tempo che trascorrete sulla terra non è che un attimo in confronto all'eternità, ma quello in cui scegliete di credere in questa vita determina il vostro destino eterno. La scelta che fate determina dove passerete l'eternità, ed è la scelta più importante che dobbiate mai fare, quindi è necessario riflettere attentamente.
Gesù ha detto: "Che giova infatti all'uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l'uomo in cambio dell'anima sua?" (Matteo 16, 26)
Come si diventa cristiani? Diventare cristiani non è una questione di cosa si deve fare o cosa si deve raggiungere, ma è una questione di cosa Dio ha fatto e ha realizzato per voi. Non significa nemmeno quanto siete stati buoni o cattivi, cosa avete fatto in passato o quanto vi sentite bene interiormente. Dovete andare da Gesù così come siete. È una scelta semplice e una questione di restare fedeli a quella scelta, a prescindere da tutto.
"E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Atti 2, 21)
Gesù ha detto; "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo." (Matteo 11, 28)
E; "Perché il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto." (Luca 19, 10)
Fate una scelta
Ma tutti devono fare una scelta.
Gesù ha detto; "Chi non è con me è contro di me." (Matteo 12, 30)
Qualcuno desidera ritardare la conversione e diventare cristiano in età adulta. È possibile. Non è mai troppo tardi per convertirsi a Gesù finché si è in vita. Tuttavia, non potete sapere quanto vivrete, quando morirete, o se sarete preparati alla morte. Quando sarete morti, la porta sarà chiusa per sempre e a quel punto non ci sarà più una seconda possibilità. Allora sarà troppo tardi.
Vi consigliamo fortemente di non ritardare la questione più importante della vostra vita.
"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori �" (Ebrei 3, 7-8)
La conversione a Gesù è paragonabile a una persona che cammina su una linea al di sopra del terreno (per es. un funambolo al circo) e che sceglie di usare una rete di sicurezza al di sotto. Cadere senza la rete sarebbe pericoloso. Invece, con la rete di sicurezza, quella persona non si farà male in caso di errore e di caduta, la rete infatti la salverà. È solo questione di tornare su e ricominciare.
Gesù è quella rete di sicurezza e niente può togliere forza a quella rete.
"Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Ges�º." (Romani 8, 1)
Senza la rete, senza Gesù, ognuno dovrà render conto dei suoi peccati e dei suoi errori nel Giorno del Giudizio, il giorno in cui Dio giudicherà tutta l'umanità. Secondo la Bibbia, l'esito sarà la separazione eterna dall'amore di Dio e dal Suo regno.
Gesù ha detto; "Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta." (Matteo 12, 36)
"E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto." (Ebrei 4, 13)
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui." (Giovanni 3, 36)
Diventare cristiani è una scelta che si può esprimere con la preghiera.
Pregare significa semplicemente parlare a Dio. Egli vi conosce. Vi suggeriamo di recitare questa preghiera:
"Caro Gesù! Mi pento delle cose negative che ho fatto nella mia vita. Ti chiedo perdono. Ti ringrazio per esserti sacrificato per me con la morte sulla croce per liberarmi dai miei peccati. Entra nella mia vita e riempimi del tuo Spirito Santo e rimani con me per sempre. Ti ringrazio Gesù, Amen."
Questa preghiera esprime i desideri del vostro cuore? Se sì, allora vi esortiamo a pregare e, secondo le promesse che Gesù ha fatto, Egli entrerà nella vostra vita.
Sì, ho appena recitato questa preghiera e voglio dirvelo.
Essere cristiani
Credere in Gesù il Salvatore giustifica una persona al cento per cento. Questo Dio esige, Egli vi ha donato Se stesso attraverso il sacrificio di Gesù.
Ma Dio desidera anche che chi diventa cristiano migliori e faccia progressi allontanandosi da ciò che è sbagliato, e diventi più simile a Gesù. Non per essere giustificato e salvato, perché non è possibile ottenere giustificazione e salvezza da solo; inoltre, in quanto cristiano, queste cose sono state ricevute in dono. Ma per il fatto che siete stati salvati, per essere grati a Dio e a Gesù, che vi ha salvato anche quando non lo meritavate.
Fare progressi per un cristiano può significare fare due passi in avanti e uno indietro, e a volte due passi indietro e uno in avanti. La cosa fondamentale è stare sempre vicini a Gesù e non provare mai a nascondersi da Lui. Se avete fatto qualcosa di sbagliato, confessate e chiedete il Suo perdono. Gesù sarà la vostra rete di sicurezza. E avrete bisogno di Lui per tutta la vita.
"Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità." (1 Giovanni 1, 9)
Vi consigliamo fortemente di entrare a far parte di una buona congregazione/chiesa cristiana della vostra zona, di essere in fratellanza con altri cristiani, di condividere la Parola di Dio, la Comunione ecc.
Se non sei mai stato battezzato, ti raccomandiamo vivamente di metterti in contatto con un pastore cristiano o con una congregazione cristiana e di lasciarti battezzare in nome del Signore Gesù.
Come dice la Bibbia: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Ges�º Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo." (Atti: 2,38)
Una delle differenze principali tra il Cristianesimo e le altre religioni:
Secondo molte religioni, le persone devono provare a raggiungere un obiettivo divino attraverso il sacrificio personale. Nel Cristianesimo, invece, accade l'opposto: Dio ama il mondo e si è sacrificato attraverso Suo Figlio per ottenere la salvezza dell'umanità.
L'unica via
Secondo la Bibbia, Gesù è l'unica via che porta a Dio. Non ce n'è un'altra. Potete vivere onestamente e fare tante opere buone, ma non è così che vi avvicinerete a Dio. Anche se siete persone buone e oneste, avete ancora il peccato nella mente e nel cuore. Senza Gesù al vostro fianco non sarete in grado di giustificarvi o di creare una vera relazione con Dio. Dovete ammettere che siete peccatori e che avete bisogno del sacrificio di Gesù.
Gesù ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14, 6)
"E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati." (Atti 4, 12)
"poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Ges�º."" (Romani 3, 23-24)
Testimone della resurrezione
Il sacrificio di Gesù è l'unico sacrificio che Dio ha accettato per il peccato umano. Egli ha dimostrato di accettare questo sacrificio facendo resuscitare Gesù dai morti il terzo giorno.
San Paolo apostolo narra che, oltre ai Suoi discepoli, più di 500 testimoni incontrarono Gesù dopo la resurrezione, e la maggior parte di loro visse ancora per più di 25 anni. (1 Corinzi 15,6). E furono anche di più i testimoni della Sua morte, compresi i Romani che si occuparono della crocifissione.
Dopo la resurrezione, Gesù disse ai Suoi discepoli:
"Queste sono le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosé, nei profeti e nei salmi. Allora aprí loro la mente, perché comprendessero le Scritture, e disse loro: Cosí sta scritto, e cosí era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le gentiâ��. Or voi siete testimoni di queste cose." (Luca 24, 44-48)
La morte e resurrezione di Gesù erano state profetizzate da Gesù stesso molti anni prima che si verificassero. Inoltre, la Sua vita, morte e resurrezione erano state predette molte centinaia di anni prima dai profeti di Dio. In totale, nell'Antico Testamento sono presenti 48 profezie sul Salvatore che Dio aveva promesso di mandare al mondo.
Un esempio è la profezia del profeta Isaia, che visse circa 700 anni prima della nascita di Gesù Cristo (quello che segue è solo un piccolo estratto del testo originale):
"Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti."
Spesso la Sacra Scrittura parla della vita come un pellegrinaggio: camminiamo, sia personalmente che come popolo, sino al riposo del quale qui non possiamo pienamente godere. Tuttavia, chi ci darà questo riposo, il Cristo, cammina con noi; di più, cammina "in noi" e, per questo, il riposo è già possibile mentre siamo in cammino, anche se non lo possiamo sperimentare nella sua pienezza. La chiave di tutto, è nel renderci conto della presenza di Gesù nei nostri cuori e nel metterci nelle sue mani: nel camminare in dialogo con lui, condividendo con lui tutti i nostri desideri e preoccupazioni.
Gesù, poco prima della sua parabola che ascoltiamo nella Messa di oggi, aveva parlato del bisogno di buoni pastori che vadano a lavorare le messi abbondanti (Mt 9, 35-38), ha eletto i dodici Apostoli e ha dato loro le istruzioni per la loro missione (Mt 10, 1-42), ha parlato dell'atteggiamento di coloro ai quali si predica ilvangelo (Mt 11, 1-24); e ha pronunciato una preziosa preghiera di ringraziamento al Padre per aver voluto rivelare cose tanto grandi ai più piccoli (Mt 11, 25-27). Il normale peregrinare della vita certamente pesa e stanca, ma a questo dobbiamo aggiungere i risultati della missione. Anche se, certamente, tutta la nostra vita è missione: non sono due cose separate.
Il peso e la stanchezza possono sentirsi, anche, per la mancanza di ascolto da parte di coloro ai quali siamo stati mandati. Cristo ci aiuta a dare senso a questa stanchezza (Cfr. Col 1, 24) e a realizzare la missione di portare il vangelo e di farlo diventare vita, con rettitudine di intenzione. Non parliamo di Dio soltanto a quelli che sappiamo possono acoltare. Dio, qundo invia Geremia ed Ezechiele, dice loro che molti non li ascolteranno, ma che mai potranno dire di non aver avuto un profeta tra di loro (Ger 7, 27; Ez 2 ,5).
Cristo, con la sua vita, ci ha lasciato le orme per seguirlo (1Pt 2, 21) e, con questo, ha dato significato alla nostra stanchezza; Egli continua a camminare e cammina tra di noi, con il cuore mite e umile, come il buon pastore che non smette di cercare le sue pecore. Così lo esprimeva san Paolo: �«ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata a noi�» (Rm 8, 18).
In una fortezza nell'alto dei cieli gli angeli della Guardia Reale, guerrieri dello spirito, soldati azzurri con giubbe e calzari, fanatici delle missioni esclusive, sono riuniti in attesa del prossimo incarico. La chiamata arriva, il prescelto è Gabriele, che dovrà far brillare nuovamente l'alleanza tra Dio e gli uomini, annunciando l'arrivo del Figlio. Comincia così la grande riscrittura dei Vangeli da parte di Eraldo Affinati, uno dei principali autori italiani che, sin dall'esordio tolstojano, ha scelto di credere nell'educazione dedicando le proprie energie agli alunni più difficili e ai minorenni non accompagnati, i giovani migranti da lui spesso definiti "i ragazzi di Barbiana di oggi", con riferimento alla comunità fondata da don Lorenzo Milani. In questo libro di piena maturità espressiva ci invita a tornare a Gesù, maestro e profeta, con occhi nuovi. Il viaggio dello scrittore, umilmente consapevole e tuttavia capace di aprire suggestivi spazi fantastici e narrativi, parte dalle fonti, Luca e Giovanni soprattutto, ma anche gli Atti degli Apostoli, e alle fonti resta fedele, pur trasfigurandole in un'opera assolutamente originale dove troveremo, sullo sfondo dello straordinario paesaggio palestinese, tutti gli episodi del testo sacro, dalla nascita alla crocefissione e oltre ancora, filtrati dalla sensibilità dell'autore, al tempo stesso affascinato e coinvolto. Cosa significa avere fede? Che senso attribuire al male umano? Quale uso possiamo fare della nostra libertà? Perché la giustizia terrena non ci basta? Come dobbiamo esercitare la responsabilità che sentiamo nei confronti degli altri? Queste antiche domande, che hanno sempre alimentato l'ispirazione etica e civile di Eraldo Affinati, stavolta si misurano con l'amore di Cristo verso di noi, rilanciando, per credenti e non credenti, la forza imperitura del suo messaggio.
Tutti hanno il diritto di sapere cosa accadrà se voltano le spalle a Dio. Bisogna ribadire che Dio è un Padre amorevole per tutti coloro che accettano Gesù come il Salvatore, ma bisogna anche sottolineare che chi gli volta le spalle un giorno lo incontrerà come Giudice. A quel punto non ci sarà una seconda scelta, non ci sarà la possibilità di pentirsi. Nella Bibbia, i Vangeli parlano di due possibili alternative dopo la morte; o il regno di Dio oppure un posto senza speranza e pieno di dolore.
Gesù ha detto; "E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella Geenna." (Matteo 10, 28)
Il tempo che trascorrete sulla terra non è che un attimo in confronto all'eternità, ma quello in cui scegliete di credere in questa vita determina il vostro destino eterno. La scelta che fate determina dove passerete l'eternità, ed è la scelta più importante che dobbiate mai fare, quindi è necessario riflettere attentamente.
Gesù ha detto: "Che giova infatti all'uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l'uomo in cambio dell'anima sua?" (Matteo 16, 26)
Come si diventa cristiani? Diventare cristiani non è una questione di cosa si deve fare o cosa si deve raggiungere, ma è una questione di cosa Dio ha fatto e ha realizzato per voi. Non significa nemmeno quanto siete stati buoni o cattivi, cosa avete fatto in passato o quanto vi sentite bene interiormente. Dovete andare da Gesù così come siete. È una scelta semplice e una questione di restare fedeli a quella scelta, a prescindere da tutto.
"E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Atti 2, 21)
Gesù ha detto; "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo." (Matteo 11, 28)
E; "Perché il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto." (Luca 19, 10)
Fate una scelta
Ma tutti devono fare una scelta.
Gesù ha detto; "Chi non è con me è contro di me." (Matteo 12, 30)
Qualcuno desidera ritardare la conversione e diventare cristiano in età adulta. È possibile. Non è mai troppo tardi per convertirsi a Gesù finché si è in vita. Tuttavia, non potete sapere quanto vivrete, quando morirete, o se sarete preparati alla morte. Quando sarete morti, la porta sarà chiusa per sempre e a quel punto non ci sarà più una seconda possibilità. Allora sarà troppo tardi.
Vi consigliamo fortemente di non ritardare la questione più importante della vostra vita.
"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori �" (Ebrei 3, 7-8)
La conversione a Gesù è paragonabile a una persona che cammina su una linea al di sopra del terreno (per es. un funambolo al circo) e che sceglie di usare una rete di sicurezza al di sotto. Cadere senza la rete sarebbe pericoloso. Invece, con la rete di sicurezza, quella persona non si farà male in caso di errore e di caduta, la rete infatti la salverà. È solo questione di tornare su e ricominciare.
Gesù è quella rete di sicurezza e niente può togliere forza a quella rete.
"Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Ges�º." (Romani 8, 1)
Senza la rete, senza Gesù, ognuno dovrà render conto dei suoi peccati e dei suoi errori nel Giorno del Giudizio, il giorno in cui Dio giudicherà tutta l'umanità. Secondo la Bibbia, l'esito sarà la separazione eterna dall'amore di Dio e dal Suo regno.
Gesù ha detto; "Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta." (Matteo 12, 36)
"E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto." (Ebrei 4, 13)
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui." (Giovanni 3, 36)
Diventare cristiani è una scelta che si può esprimere con la preghiera.
Pregare significa semplicemente parlare a Dio. Egli vi conosce. Vi suggeriamo di recitare questa preghiera:
"Caro Gesù! Mi pento delle cose negative che ho fatto nella mia vita. Ti chiedo perdono. Ti ringrazio per esserti sacrificato per me con la morte sulla croce per liberarmi dai miei peccati. Entra nella mia vita e riempimi del tuo Spirito Santo e rimani con me per sempre. Ti ringrazio Gesù, Amen."
Questa preghiera esprime i desideri del vostro cuore? Se sì, allora vi esortiamo a pregare e, secondo le promesse che Gesù ha fatto, Egli entrerà nella vostra vita.
Sì, ho appena recitato questa preghiera e voglio dirvelo.
Essere cristiani
Credere in Gesù il Salvatore giustifica una persona al cento per cento. Questo Dio esige, Egli vi ha donato Se stesso attraverso il sacrificio di Gesù.
Ma Dio desidera anche che chi diventa cristiano migliori e faccia progressi allontanandosi da ciò che è sbagliato, e diventi più simile a Gesù. Non per essere giustificato e salvato, perché non è possibile ottenere giustificazione e salvezza da solo; inoltre, in quanto cristiano, queste cose sono state ricevute in dono. Ma per il fatto che siete stati salvati, per essere grati a Dio e a Gesù, che vi ha salvato anche quando non lo meritavate.
Fare progressi per un cristiano può significare fare due passi in avanti e uno indietro, e a volte due passi indietro e uno in avanti. La cosa fondamentale è stare sempre vicini a Gesù e non provare mai a nascondersi da Lui. Se avete fatto qualcosa di sbagliato, confessate e chiedete il Suo perdono. Gesù sarà la vostra rete di sicurezza. E avrete bisogno di Lui per tutta la vita.
"Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità." (1 Giovanni 1, 9)
Vi consigliamo fortemente di entrare a far parte di una buona congregazione/chiesa cristiana della vostra zona, di essere in fratellanza con altri cristiani, di condividere la Parola di Dio, la Comunione ecc.
Se non sei mai stato battezzato, ti raccomandiamo vivamente di metterti in contatto con un pastore cristiano o con una congregazione cristiana e di lasciarti battezzare in nome del Signore Gesù.
Come dice la Bibbia: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Ges�º Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo." (Atti: 2,38)
Una delle differenze principali tra il Cristianesimo e le altre religioni:
Secondo molte religioni, le persone devono provare a raggiungere un obiettivo divino attraverso il sacrificio personale. Nel Cristianesimo, invece, accade l'opposto: Dio ama il mondo e si è sacrificato attraverso Suo Figlio per ottenere la salvezza dell'umanità.
L'unica via
Secondo la Bibbia, Gesù è l'unica via che porta a Dio. Non ce n'è un'altra. Potete vivere onestamente e fare tante opere buone, ma non è così che vi avvicinerete a Dio. Anche se siete persone buone e oneste, avete ancora il peccato nella mente e nel cuore. Senza Gesù al vostro fianco non sarete in grado di giustificarvi o di creare una vera relazione con Dio. Dovete ammettere che siete peccatori e che avete bisogno del sacrificio di Gesù.
Gesù ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14, 6)
"E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati." (Atti 4, 12)
"poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Ges�º."" (Romani 3, 23-24)
Testimone della resurrezione
Il sacrificio di Gesù è l'unico sacrificio che Dio ha accettato per il peccato umano. Egli ha dimostrato di accettare questo sacrificio facendo resuscitare Gesù dai morti il terzo giorno.
San Paolo apostolo narra che, oltre ai Suoi discepoli, più di 500 testimoni incontrarono Gesù dopo la resurrezione, e la maggior parte di loro visse ancora per più di 25 anni. (1 Corinzi 15,6). E furono anche di più i testimoni della Sua morte, compresi i Romani che si occuparono della crocifissione.
Dopo la resurrezione, Gesù disse ai Suoi discepoli:
"Queste sono le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosé, nei profeti e nei salmi. Allora aprí loro la mente, perché comprendessero le Scritture, e disse loro: Cosí sta scritto, e cosí era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le gentiâ��. Or voi siete testimoni di queste cose." (Luca 24, 44-48)
La morte e resurrezione di Gesù erano state profetizzate da Gesù stesso molti anni prima che si verificassero. Inoltre, la Sua vita, morte e resurrezione erano state predette molte centinaia di anni prima dai profeti di Dio. In totale, nell'Antico Testamento sono presenti 48 profezie sul Salvatore che Dio aveva promesso di mandare al mondo.
Un esempio è la profezia del profeta Isaia, che visse circa 700 anni prima della nascita di Gesù Cristo (quello che segue è solo un piccolo estratto del testo originale):
"Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti."

Da: Kiapparino09/06/2022 19:19:09
Da piano di potenziamento, per giugno previsti 70

Da: Kiapparino09/06/2022 19:21:15
....per la questura di Napoli

Da: Venus8509/06/2022 19:28:08
Ma sci è stu cugghion

Da: Marza9409/06/2022 19:44:43
Ragazzi ho bisogno di qualcuno competente, ho visto che mandano 2 agenti in prova al commissariato di Senigallia, lo fanno per abbassare anagraficamente un commissariato?

Da: Xmarza9409/06/2022 19:46:49
Si

Da: Sorpresa!09/06/2022 20:24:59
Io spero sempre di avere la bella sorpresa domani! Mai dire mai ragazzi.

Da: Barabbapinguino09/06/2022 20:36:58
Barabba rimane sempre e comunque un pinguino che tagliava l'erba in piazzale con le forbicine

Da: John Titor.09/06/2022 20:41:05
Le veline uscirono Martedì 14 Giugno dell'anno 2022.

Da: John Titor.09/06/2022 20:43:02
Posso dirvi le veline fino al 2036, chiedere e sarete accontentati.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 320, 321, 322, 323, 324, 325, 326, 327, 328, 329, 330, ..., 400, 401, 402, 403, 404, 405 - Successiva >>


Torna al forum