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Esame avvocato Spagna
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Da: El chico 20/03/2014 19:07:49
@  paneabogados
Per i costi, con o senza figli?

Da: lii03 20/03/2014 19:18:16
Comunque, se io fossi parte della delegazione (che congiuntivo ehh) la metterei sul piano sostanziale della questione di cui si tratta, oltre che formale.

Certo, formalmente rispettiamo tutti i requisiti normativi.

Ma anche il piano sostanziale dovrebbe essere a nostro favore.

Mi spiego, chi ha più capacità di stare in giudizio in Italia (faccio un esempio) un cittadino europeo, danese o slovacco, chiaramente abilitato alla professione con tanto di iscrizione all'Ordine o Collegio del suo Paese o un cittadino italiano, laureato in Italia che ha fatto pratica e/o frequentato una scuola forense in Italia e si abilitato in Spagna, ovviamente entrambi i casi con l'intesa di un ordinario?

La risposta, pacificamente, a mio avviso, è che il cittadino non ha meno possibilità, di offrire un buon servizio professionale, del non italiano.

Allora per quale motivo si vuole discriminare l'italiano? 

Da: 100fuegos 20/03/2014 19:18:18
Si dice responsabilità da "contatto sociale".
Più precisamente è un modo elegante per far rientrare, in taluni casi, la responsabilità extracontrattuale nella contrattuale, con tutte le conseguenze del caso.

Da: 100fuegos 20/03/2014 19:18:24
Si dice responsabilità da "contatto sociale".
Più precisamente è un modo elegante per far rientrare, in taluni casi, la responsabilità extracontrattuale nella contrattuale, con tutte le conseguenze del caso.

Da: MR.Help  20/03/2014 20:14:13
In questo caso il contatto sociale serve solo per integrare i contenuti del contratto a meglio definirne l oggetto. é un bel cnfronto con più esperti e bravi professionisti .. mi fa estremo piacere

Da: Ph_D 20/03/2014 20:16:43
Rimango dell'idea che si possa invocare l'impossibilità sopravvenuta, che è più "semplice" da dimostrare per l'attrice, in quanto richiede semplicemente di dimostrare la non imputabilità dell'evento all'attrice.

Tuttavia - e in questo do ragione a MR.Help - è buona cosa chiedere anche la risoluzione per inadempimento.

Però, attenzione:
dal mio punto di vista l'inadempimento, se dimostrato, garantisce sia il risarcimento che la risoluzione; ma se il giudice non lo rinviene, allora solo l'impossibilità sopravvenuta ti salverà dal pagamento dei 2.000 euro finali....

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Da: Ph_D 20/03/2014 21:16:49
Cambiamo argomento.
Quando pensate che potrebbe essere approvato il nuovo real decreto sull'omologazione dei titoli spagnoli, considerato che a fine marzo scade il periido obbligatorio di pubblicazione? Sono curioso di vedere se le previsioni fatte da alcuni, sul fatto che le iscrizioni senza master sarebbero ricominciate quando la spagna avrebbe smesso di omologare a licenciado, saranno confermate dagli eventi...

Da: common law 20/03/2014 21:24:45

El chico vedi di evitare certi commenti che non è proprio il caso.

Se gli accordi sono corretti sui figli minori il giudice informa di tali accordi il procuratore ma non ci sarà il suo intervento se gli accordi saranno giudicati idonei e nell'interesse del minore.
E' il giudice approva. Il pubblico ministero non è parte ma ha una funzione di garanzia. (n.5)

"6. Cumplido lo dispuesto en los dos apartados anteriores o, si no fuera necesario, inmediatamente después de la ratificación de los cónyuges, el tribunal dictará sentencia concediendo o denegando la separación o el divorcio y pronunciándose, en su caso, sobre el convenio regulador."

@ paneabogados

i costi devono essere visti complessivamente. Devono stabilire, almeno uno di essi, la residenza in Spagna etc...
Vale la pena se proprio non possono aspettare i 3 anni di legge italiani altrimenti è più la spesa dell'impresa.
E poi li segui tu dall'Italia o un abogado in Spagna?

@ PH_D

sono d'accordo con te in via generale.
Io la vedo così: una cosa è la questione contrattuale che attiene ai 2000 Euro; altra la responsabilità in cui sono incorsi NON per inadempimento ma per violazione dei doveri di tutela del minore da parte degli insegnanti e, più in generale, per il contributo causale al danno.
Il danno e nesso causale posso dimostrarlo.
Sono due aspetti diversi da affrontare nell'atto di citazione.

andare sulla questione della responsabilità da contratto sociale secondo me complica le cose.




Da: El chico 20/03/2014 21:59:05
@ paneabogados

A parte l'applicazione dell'art. 777 della LECiv., ognuno s tenga le proprie interpretazioni.

I costi sono sostanzialmente in linea con quelli previsti per la sola fase di separazione consensuale in Italia.
Ti posso solo dire che a divorzio avvenuto,  i miei clienti italiani sono stati tutti soddisfatti.
In definitiva hanno risparmiato tempo (circa 4 anni)  e denaro, si salta la fase successiva del divorzio ed ovviamente i relativi costi.

Da: Antequera 20/03/2014 22:28:50
ora il caso lo pongo io e sono molto inca
circa 6 mesi fa ho chiuso una trattativa extragiudiziale di lavoro. io ero per il datore. Facciamo l'accordo e sottoscrive anche il difensore della lavoratrice. Prende la cifra pattuita, anche se di fatto era un furto, ma pur di farla finita va bene così.
Dopo mesi  e mesi arriva una racc. a r della lavoratrice dove afferma che non riconosce quel accordo e pretende a suo dire altri soldi.
Non sono un giuslavorista, ma se la "lavoratrice" si è fatta assistere da un avvocato .... che ha sottoscritto l'accordo transattivo (???!!!).
Ditemi la vostra, perché se questa non può chiedere nulla o ha chiesto troppo un 629 cp gli arriva dritto in faccia a lei e a chi l'ha assistita

Da: Statute Law  20/03/2014 22:38:54
Ciao Antequera

quali erano le clausole di chiusura dell'accordo transattivo intercorso?

Da: Antequera 20/03/2014 22:44:13
una cifra a saldo e stralcio concordata e accettata. Ora dopo mesi chiede altri 4000 circa. Nell'accordo ha sottoscritto anche il suo avv.

Da: Statute Law  20/03/2014 22:52:24
, risulta la dichiarazione :null'altro a pretendere etc etc?
Mi sembra strano che l'avv. sottoscriva la richiesta, avrà trovato uno " spiraglio" nell'accordo transattivo!

Da: pasajero  -banned!- 20/03/2014 23:35:50

- Messaggio eliminato -

Da: TANGO2 20/03/2014 23:41:45
@antequera...

La firma di un accordo e' totalmente blindato e tombale se l'accordo viene ratificato in sede protetta ...DTL. E/0 in sede sindacale ...
Non capisco mesi e mesi se dalla firma del Vs. Accordo sono passati oltre sei mesi il lavoratore non puo' più chieder nulla.. Verificare anche  che nell'accordo  sia  menzionato l-art 2113 cc sulle rinunce e le transazioni.
Io comunque resisterei ..scrivendo alla lavoratrice ed al difensore affermando che quanto fatto e sottoscritto da tutte le parti risponde alle aspettative ed alla volontà delle parti.
In un momento di crisi profonda tutti si attaccano a tutto ...costei non  ha diritto a null'altro ...anche se io anche se sono in presenza di altro legale ....sempre sottoscriviamo ..leggendo l'accordo in sede P.A.e/o in sede sindacale....quanto ti e' successo non e' la prima volta che sento...
Dimmi se hai necessita' di altro.

Da: 100fuegos 21/03/2014 00:58:37
@antequera
Ti confermo le parole di Tango. Se l'accordo è stato sottoscritto in sede sindacale o comunque protetta non è impugnabile.

Da: 100fuegos 21/03/2014 00:58:43
@antequera
Ti confermo le parole di Tango. Se l'accordo è stato sottoscritto in sede sindacale o comunque protetta non è impugnabile.

Da: Antequera 21/03/2014 03:26:27
l'accordo non è stato sottoscritto in sede sindacale. C'è stata una transazione proposta da parte avversa per il tramite dell'avvocato di controparte a mezzo pec. Giuntami la pec è stata sottoscritta da parte più difensori. Ora se per protetta può valere anche in presenza di difensore questo è da vedere. Certo che ci sono rimasto molto male e non escludo un coinvolgimento del difensore di c. parte
per poco non sono passati i sei mesi

Da: common law 21/03/2014 06:04:23

Ma che riguardava l'accordo?

Se riguardava il licenziamento ho trovato questo:
"L'art. 2113 c.c. - che consente l'impugnazione delle rinunzie e transazioni aventi ad oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi - non è applicabile alle manifestazioni di volontà negoziale relative alla risoluzione del rapporto di lavoro (ivi compresa la risoluzione consensuale del rapporto), in relazione, da un lato, alla libertà di recesso del lavoratore e, dall'altro, ai limiti legali del potere di recesso del datore di lavoro ed alla previsione dell'impugnazione del licenziamento entro un limite decadenziale. (Trib. Milano 24/7/2003, Est. Vitali, in Lav. nella giur. 2004, 191)"

Inoltre, mi pare di capire che con l'impugnazione non ha fatto valere il suo diritto leso ma "vuole altri soldi".
Esce dallo schema del 2113 che tutela i diritti dei lavoratori e quindi, con l'impugnazione si vorrebbe far valere il diritto leso; quindi diritti dei lavoratori non diritti al ricatto dei lavoratori.

Per me l'avvocato non c'entra nulla: se io sottoscrivo un accordo insieme al mio cliente lavoratore e poi lui si avvale del diritto ad impugnare ( e magari ne sono all'oscuro) io che c'entro?

Comunque il fatto che nella transazione sia stato tutelato da un legale per me è una circostanza molto significativa.

Più che resistere adirei il giudice per far riconoscere l'efficacia ed il vincolo dell'accordo nonchè la malafede del lavoratore.

Opinione naturalmente da "profana", antequera...





Da: lii03 21/03/2014 08:38:36
Comunque, da quello che si è capito è una transazione soggetta a rescissione, V. dolo, violenza, o lesione della minima.

Per dolo civile si intende dolo determinante o incidente, violenza può essere anche una forte soggezione dovuta ad atteggiamenti, e lesione della minima, se è stato offerto meno della metà di quanto dovuto se non vi fosse stata la transazione.

Da: 100fuegos 21/03/2014 09:56:40
x Antequera
Ti posso dire questo: caro lavoratore, ritieni la transazione nulla? Bene, restituiscimi tutto e subito quanto ti ho dato, poi sarà il giudice a decidere se e quanto ti dovrò dare.
Tieni conto che, almeno qui a milano, già da qualche anno capita che se arrivi davanti ad un giudice del lavoro con la pretesa di impugnare la transazione, l'esito non è poi così scontato per il lavoratore.
Mi spiego: c'è stata una transazione nei termini di legge, c'è stata l'assistenza dei legali, ti sei intascato i soldini.....sono cambiati i tempi

Da: Antequera 21/03/2014 12:30:24
molto interessanti tutti gli interventi.
Per la questione collega, l'ho presa di petto e gli ho fatto presente che c'è una del CNF che la spezza in due .... Mi ha detto che ora vede di risolvere.

x 100fuegos, molto interesante sul tema della restituzione. Hai qualche giurisprudenza?

molto interessante la questione del dolo della lavoratrice... c'è da riflettere anche dal punto di vista penalistico ;)

Da: common law 21/03/2014 14:10:41

antequera.. credo che lii si riferisse al dolo del datore di lavoro che ha imposto la transazione alle sue condizioni.

Il dolo non c'entra niente perchè riguarderebbe una delle due parti al momento della stipula della transazione e c'erano gli avvocati presenti.. semmai la malafede post transazione della lavoratrice...

Da: Antequera 21/03/2014 14:30:35
il mio non riconosceva nulla alla lavoratrice che di fatto ha abbandonato il posto di lavoro. E' semplicemente che: per non avere rogne e perdere tempo si è giunti ad un accordo a saldo e stralcio per una cifra che dato il periodo lavorativo "per differenza" non era poco. Oggi scrive e pretende altri soldi e non riconosce l'accordo. A questo punto dato che non erano state riconosciute le avverse pretese se l'accordo è nullo dovrà restituire l'ammontare percepito, e se non lo fa già sai dove vado a parare ;), poi se chiede soldi di cui non ha diritto (ingiusto profitto) già sai dove vado a parare ;)
la scrocio. Io ho mille difetti ma sono una persona seria. Questi giochetti fa furbetti mi fanno venire il sangue alla testa

Da: common law 21/03/2014 14:37:01

licenziamento,quindi.

In questo caso il 2113 non è applicabile.

Non riconosce l'accordo o non lo riconosce per Euro x?

Comunque se trattasi di risoluzione del rapporto di lavoro i 60gg per impugnarlo sono scaduti.

Da: Antequera 21/03/2014 14:44:50
no, non ha impugnato il licenziamento, ha solo chiesto delle cifre che lei assumeva dovute per le solite cose, tfr, ferie non godute ecc.
Mi ha detto per PEC (!!!) la collega che andava bene una cifra alle seguenti condizioni. Il mio pur di evitare un contenzioso ha detto sì e poi allo scadere dei sei mesi arriva la racc. a. r. ....
e io mi inca.... 

Da: lii03 21/03/2014 15:01:47
Questi accordi di lavoro, fatti senza la presenza del rappresentante sindacale o fuori del DPL sono impugnabili per rescissione.

Bisogna vedere se nell'accordo non siano stati lesi i diritti del lavoratore.

Da: Antequera 21/03/2014 15:06:46
certo, però la richiesta deve essere giusta e non mirare ad un ingiusto profitto. Vuole la rescissione, allora restituisce quel che ha avuto e poi ne parliamo.  Io gli chiederò a questo punto la specifica analitica sottoscritta delle pretese ex adverso. Se spara fesserie beh si accolla poi le conseguenze. 

Da: lii03 21/03/2014 15:09:24
Quindi la racc. ti è arrivata prima dei sei mesi, in questo caso la transazione è annullata ex lege art. 2113 cc.

Bisogna rifare l'accordo, però, questa volta ti consiglio di farlo al DPL, tra l'altro è pure gratuito.

Da: Antequera 21/03/2014 15:12:14
transazione annullata sic e simpliciter? Quindi ho diritto di ripetere le somme versate fino all'esito?

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