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Esame avvocato Spagna
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Da: common law | 03/03/2014 14:41:00 |
Non sullo stabilimento, -MI- , ma sull'abuso del diritto. La verifica sulle attività in Italia in fase di stabilimento è ovvia...quello che potrebbe verificarsi è l'indagine in fase di integrazione circa l'abuso del diritto se la Corte così statuirà. Diversamente la Corte dovrà rigettare tutto quanto e stop perchè non dirà mai che un articolo della direttiva - l'art. 3 - per uno Stato può essere dichiarato inefficace. Altra ipotesi è che la Corte discrimini per cittadinanza e formazione: italiano laureato in italia che omologa = abuso del diritto.. ma mi sembra un esito assai remoto... discriminare òper cittadinanza sarebbe veramente notevole. Il d.lgs è la norma che recepisce la direttiva e segue le interpretazioni che la Corte darà della direttiva stessa. | |
Da: El chico | 03/03/2014 14:48:07 |
@ -MI- Infatti la creazione artificiosa dei requisiti è precedente allo stabilimento ed una eventuale pronuncia minimamente favorevole al cnf da parte della a Corte su questo argomento, non potrà che riguardare il momento precedente la concessione dello stabilimento. Una volta che il coa concede lo stabilimento, ai fini della integrazione potrà solo vagliare l'esercizio continuativo, ma su questo potrebbe darci una mano la nuova legge professionale forense. Quindi ogni momento precedente la concessione dello stabilimento, anche qui con l'assoluta esclusione della prova dell'effettivo esercizio in terra iberica, potrebbe essere l'unico appiglio che la Corte potrebbe dare al CNF. Un appiglio del genere consentirebbe comunque di spalmare nel tempo l'iscrizione di migliaia di abogados. Ma a proposito, a Roma ed a Milano continuano ad iscrivere? | |
Da: common law | 03/03/2014 15:04:14 |
"Infatti la creazione artificiosa dei requisiti è precedente allo stabilimento ed una eventuale pronuncia minimamente favorevole al cnf da parte della a Corte su questo argomento, non potrà che riguardare il momento precedente la concessione dello stabilimento." Ma se l'art. 3 IMPEDISCE di fare qualsiasi indagine nel momento precedente lo stabilimento il coa come lo accerta? Allora la Corte dovrebbe dichiarare inefficace per uno Stato l'art. 3 della direttiva. L'unico altro momento è l'integrazione perchè si chiede di diventare ordinari e quindi eludere la norma italiana. Altrimenti il CNF vince, non che vince in modo "minimamente favorevole"... | |
Da: abogados | 03/03/2014 15:30:45 |
una premessa, poi ti lascio in pace. nessuno ti ha insultata, sei tu che dai della zecca e del pidocchio a quelli che ti fanno notare il tuo evidente torto. stai cambiano versione solo perchè ti rendi conto che la corte ha tenuto conto delle migliaia di infraditos sussistenti, mentre hai sempre sostenuto che il cnf non avrebbe mai ottenuto nulla dal rinvio alla corte. veramente inqualificabile da una persona che pure si dimostra preparata ma priva di qualsiasi remora deontologica e personale. a proposito. AbogadoMi32 03/06/2013 20.19.42 @Common: seguo il tuo ragionamento, condividendolo. Proprio alla luce di ciò, dal mio punto di vista, molte cose dovranno essere chiarite. Uso il verbo chiarire non a sproposito perchè la situazione appare essere la seguente: Il Coa mi chiede, ai fini dell'integrazione, di produrre determinata documentazione. Io non la produco, ed alla fine del triennio, o dopo X anni, mi presento per la domanda di integrazione (sempre che, come dici, abbia interesse). A quel punto, per ciòche oggi mi consta, l'organo dotato di discrezionalità mi dice "no". Motivo: non ho potuto vagliare il tuo percorso, ti ho dato uno strumento, ma non l'hai utilizzato. Si potrebbe produrre tutto quanto richiesto solo dopo, ma a che pro? solo per non avallare le tesi del CNF? common law 03/06/2013 21.45.49 @ AbogadoMI32 la corte di Giustizia deciderà su un momento ante iscrizione... quindi, anche in caso di esito a noi favorevole, questo non impedirà ai coa, laddove lo volessero, di perseverare in simili richieste. Ne segue che, se dovessero motivare il rigetto dell'integrazione con le ragioni da te esposte, veramente sarebbe un'aberrazione giuridica cui, credo, neppure il cnf potrebbe essere di sostegno. Queste ragioni sono infatti un ossimoro: tu mi rigetti la domanda di integrazione perchè non ti ho fornito documentazione, che non potevi chiedere, ai fini di un'integrazione che non avevo ancora deciso di chiedere? No, dai... penso che così in basso non arrivino neppure taluni "luminari" nostrani... common law 03/06/2013 23.07.09 @ AbogadoMi32 il diritto alla dispensa lo dà il triennio di professione documentato. Si legge poi:" ... disciplina del Foro professionale, che impone quale foro obbligatorio..." e dove è scritto, nella legge professionale, l'obbligo? Questo "regolamento", se non erro, è stato pubblicato prima dell'approvazione della riforma forense... che ha stabilito "di regola" ed in relazione al domicilio non ai fini della validità dell'esercizio della professione (vaglio cui saranno sottoposti tutti quanti, ordinari compresi). questo per chiedere il ciclo, naturalmente non mi sembra di aver mai letto che la corte poteva benissimo rilevare l'abuso al momento dell'integrazione. cos'è? era sottinteso? hai detto ed affermato che il cnf non avrebbe ottenuto nulla in nessun caso in decine di post quando fcevi la leonessa da forum, quindi nè per lo stabilimento nè per l'integrazione. postami tu quando avresti affermato che l'integrazione era ad assoluto arbitrio dei coa e che questi anzi avrebbero potuto indagare sull'abuso di diritto in tale sede o che la corte avrebbe potuito affermare tale principio... ti rendi conto poi che non ha senso avvallare lo stabilimento (se accadrà, ho i miei dubbi) e dopo tre anni dare potere ai coa di stabilire se e quando integrare, visto che sempre negato tale potestà e deriso chi sosteneva che tale potere poteva ben essere riconosciuto al cnf. ma per piacere. x carlos e tango. visto che loro non postano tutti i giorni pontificando sulla giurisprudenza della corte per poi ritrattare in modo becero all'ultimo momento, nessuno ha motivo di attaccarli, mi sembra chiaro... :) ora ti lascio la scena, tranquilla, tanto prima della sentenza della corte queste discussioni valgono quello che sono alla fine... ma i nodi verranno al pettine, come ho sempre detto... | |
Da: El chico | 03/03/2014 15:32:32 |
Si noti, si parla di abuso di.. diritto. Non vado oltre per non dare argomenti a chi ha ben altri mezzi per capirla da solo, e non mi riferisco a nessuno del forum. | |
Da: lillolallo1 | 03/03/2014 16:05:39 |
scusami common: se la corte dichiarasse che sussite l'abuso di diritto nel caso dell'italiano laureato in italia che omologa sovvertirebbe quanto statuito nella koller, o sbaglio? lì la corte, se non ricordo male, disse espressamente che assolutamente non sussisteva abuso e sottolineò come koller avesse il diritto di chiedere di sostenere l'esame di riconoscimento del titolo conseguito in spagna appena un paio di settimane dopo l'iscrizione al collegio di abogados spagnolo. mi sono perso qualcosa (a parte le "strane" argomentazioni in diritto del cnf - aspetto ancora di sapere da quale astutissima mente giuridica siano state partorite -). :) | |
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Da: El chico | 03/03/2014 16:11:46 |
@ lillolallo1 Ho parlato con Koller, nulla a che vedere con gli infraditos e con le agenzie, parla numerose lingue. | |
Da: lii03 | 03/03/2014 16:12:33 |
@ Abogado Madrid, Ritornando sul punto di ieri sera, va detto che un procedimento può essere ritenuto inammissibile, dal Giudice del Lavoro, già nella fase iniziale, ad esempio mi è capitato, in un caso a me opposto, il G. del L. ha ritenuto inammissibile, con ordinanza, due delle tre domande di parte ricorrente. Ora nel caso di discussione, di cui si hanno scarsi elementi per inoltrarsi in pareri, c'è stata una inammissibilità per mancanza di fondatezza della domanda, in cui già nella fase preliminare il Giudicante ha ritenuto inutile proseguire. Ora, se anche fosse, e non è, come hai esposto, a tua convenienza, la questione, con il fine della critica, va detto, che se alla nullità sollevata da Common, n. 3 e 4 dell'art. 414 cpc, che è equiparabile al 164, 5 comma sempre del cpc, e la difesa ricorrente non ha ritenuto avvalersi per integrare o rinotificare, scegli te il motivo, qual è la nostra erronea interpretazione dei fatti? Dai, hai voluto attaccare e l'hai fatto, comunque, trovo estremamente interessante la tua osservazione, con la sentenza postata, per una causa civile e non del lavoro, che molto probabilmente mi tornerà utile (responsabilità professionale)! Ad maiora! | |
Da: common law | 03/03/2014 16:15:02 |
@ Abogados io do della zecca in particolare ad uno solo: Infradito Madrid il quale pare ne abbia una missione nel perseguitare la scrivente che lo ha più volte invitato ad astenersi, non riconoscendogli alcuna dignità. E' un soggetto che personalmente io disprezzo e quindi, se persevera nello scrivere per rivolgeri 99 volte su 100 alla scrivente io gli dico quel che penso. Uno che si attacca alle caviglie altrui è parificabile ad una zecca, pidocchio e parassiti vari. Nella realtà si chiamerebbe molestia per tacer d'altro. Passiamo oltre Io non cambio versione, amico, e che l'integrazione è un aftto discrezionale l'ho sempre affermato come puoi evincere dal mio post del 4 febbraio 2013 che ti ho postato anche se, come ho detto, allora alludevo all'integrazione come fatto di indagine sull'attivià italiana in generale e non alludevo all'abuso del diritto in sè. Io ho sempre e solo richiamato la giurisprudenza in relazione allo STABILIMENTO ed il becero, qui, sei tu, che ti dichiari un suddito tremante di paura. I post da te richiamati del giugno 2013 si riferivano, come puoi ben leggere da che afferma Abogado MI32, alle richieste del coa romano che vuole la dichiarazione annuale "Il Coa mi chiede, ai fini dell'integrazione, di produrre determinata documentazione. Io non la produco, ed alla fine del triennio, o dopo X anni, mi presento per la domanda di integrazione" Il discorso non si riferiva minimamente all'abuso del diritto ma a quella illegittima attività del coa romano di stabilire come uniche cause utili quelle nella CdA romana e alle dichiarazioni annuali. Quindi, ribadisco quel concetto: mi rigetti l'integrazione perchè non ti ho fornito la documentazione (annuale) che non potevi chiedermi? SI STAVA PARLANDO DELLE RICHIESTE DEL COA CAPITOLINO.. NON DEll'ABUSO DEL DIRITTO PENDENTE ALLA CORTE. la questione da te postata del domicilio, poi, nulla c'entra. Abogados, "non ti sembra di aver letto dell'integrazione" perchè io raramente ho affrontato il tema dell'integrazione; Inoltre, Abogados, NON tutto ciò che posti riguarda l'abuso del diritto. IO, qui, non sono monotematica ed affronto VARI ARGOMENTI come quello della "direttiva" emanata dal coa di Roma. L'inqualificabile, Abogados, sei tu non io... non ti reputo così stupido da non avere minimamente capito che quanto da te da ultimo postato riguardava il coa capitolino, così come il resto che nulla c'entrava con l'integrazione. Continui a postare miei interventi che si riferiscono allo stabilimento in relazione all'art. 3 dirett. o, come gli ultimi, alla direttiva del coa capitolino. Non ho mai affermato che i coa non possono nulla all'integrazione. Ti reputo però sufficientemente vile da non riconoscere che io, ho sempre parlato di STABILIMENTO e che il CNF nulla otterrà sullo stabilimento. Cosa che ribadisco perchè, diversamente ci sarebbe uno stravolgimento totale della direttiva nonchè affermazioni di stampo discriminatorio cosa che non ritengo la Corte capace di fare. Altrimenti avrebbe ragione StrangeLove... ma io non ci credo. La differenza tra me e te, Abogados, è che mentre tu difendi il servilismo e sei vile persino come interlocutore "facendo finta" di non capire l'oggetto dell'argomento trattato, io sono schietta e do a Cesare quel che è di Cesare ma vile, suddita e serva di chi è ritenuto il più forte non sono stata mai. Volevi un post dove ho dichiarato che vi è discrezionalità nell'integrazione? Visto che evidentemente non riesci a leggere tutte le righe te lo riposto: 04/02/2013 16.23.01 "Sul punto la Corte ha già risposto...sottolineando la procedura di controllo all'integrazione ovvero la procedura di riconoscimento dei titolo." Immagina che le mie parole siano scritte in caratteri cubitali, così, forse, riesci a vederle. Lo spero proprio, a questo punto, che i nodi vengano al pettine e che i servi saranno trattati come tali e gli infraditos espulsi dal sistema. Ma anche questo credo sia una giustizia che non è di questo mondo. Prima della sentenza, quantomeno, chi interviene, dovrebbe almeno avere idea di che si è detto e scritto a Lussemburgo... cosa che tu non hai. Si chiama parlare a vanvera (per te). Spero sia la fase finale... è la milionesima volta che, nel tempo, accusi chi ha sempre difeso la legalità... spero che anche tu non sia un membro della specie delle zecche... | |
Da: lillolallo1 | 03/03/2014 16:20:39 |
el chico, conosco bene la vicenda koller che ha sancito un punto molto importante contro il provincialismo di certe caste :) koller non è di sicuro un infradito, così come non sono infraditos i tanti abogados di nazionalità italiana seri. continuo a non capire: se la corte ha stabilito 8come è logico che sia) che la nazionalità non c'entra assolutamente nulla nel caso koller secondo voi potrebbe cambiare del tutto orientamento ora? | |
Da: common law | 03/03/2014 16:30:50 |
@ lillo sì lillo.. ma vedi.. lì Koller chiedeva il RICONOSCIMENTO, quindi la possibilità di sottoporsi alla procedura di riconoscimento del titolo in Austria. Equivarrebbe, in Italia, alla richiesta di chiedere di essere sottoposti all'esame presso il CNF. L'integrazione è cosa diversa... non c'è nessun esame; si chiede di essere parificati all'ordinario al termine di 3 anni di attività in Italia dimostrando semplicemente di aver patrocinato alcune cause. In parte, comunque la sovvertirebbe, ma capisci anche tu che, sull'integrazione, laddove si ravvisi che certe condotte possono integrare l'abuso, l'unico momento in cui può esservi una vittoria "parziale" del CNF è che la cOrte statiisca il controllo quando chiedi, senza esame, di diventare ordinario. La procedura d'integrazione presta il fianco a questo esito che, peraltro, è stato sollevato a Lussemburgo. Diversamente o si vince o si perde su tutta la linea... @ lii03 lii, la nullità e conseguente inammissibilità è stata dichiarata sul petitum e sulla causa petendi. In pratica era un ricorso del tutto generico e confuso La zecca ha postato le S.U. sulla causa petendi. Mi dici tu che c'entrano quelle S.U. con il petitum quando espressamente richiamano la sola causa petendi? | |
Da: lii03 | 03/03/2014 16:38:35 |
Rispondendo a Lillo, no, non è possibile discriminare un legale per la nazionalità. Nell'UE la libera circolazione è talmente intersecata che sarebbe illogico una prospettiva del genere. | |
Da: abogados | 03/03/2014 16:40:33 |
x common va beh... di fronte a chi nega l'evidenza è inutile andare avanti. IN SINTESI la tua NUOVA posizione è che il coa non può dire nulla al momento dello stabilimento, ma indagare, chiedere documenti e GIUSTAMENTE rimbalzarti per abuso di diritto quando chiedi l'integrazione. è questa la posizione che condividi? tanto per mettere in chiaro le cose: nemica del coa quando ci si stabilisce ma in armonia con esso all'integrazione. poi sarei io il servile, mah... per il resto non posto le altre decine di interventi nei quali dicevi che davanti alla corte il cnf avrebbe solo fatto la figura del pagliaccio.. ah già, ma tu intendevi in materia di stabilimento, era ovvio dai tuoi post che al momento dell'integrazione potevano fare tutte le indagini del caso sull'abuso e richiedere la documentazione. il post che hai copiato è chiarissimo... va beh, buon lavoro comunque. | |
Da: El chico | 03/03/2014 16:41:48 |
NO. | |
Da: lillolallo1 | 03/03/2014 16:42:18 |
ripeto: non vedrei come mostruosa una statuizione di principio che affermasse la possibilità di un vaglio approfondito al momento dell'integrazione, per ovvi motivi. mi aspetto però che il vaglio non sia demandato a chi ha mostrato una certa tendeza a toni aggressivi e minacciosi e comportamenti "mafiosi". | |
Da: lillolallo1 | 03/03/2014 16:44:44 |
la mostruosità è il parlare in termini generici, approssimativi e con intenti mafiosi di "abuso di diritto" riferendosi a chi ottiene l'omologazione all'estero. continuo a chiedermi chi e perchè abbia scelto di seguire questa strada. | |
Da: lii03 | 03/03/2014 17:00:36 |
Ciao Common, no, non c'entra al caso da esposto, perché, da come capito, era troppo generico per poter risalire a qualcosa di concreto. In questo caso è inutile integrare. Ma la sentenza postata dall'appiccaticcio fa riferimento, all'assimilazione dell'art. 414 cpc all'art. 164, 5 comma, il quale da possibilità, sia per petitum che per causa petendi, V. punti 3 e 4 dell'art. 163, di rinotificare o integrare i fatti mancanti. Però perché avvenga la rinnovazione o l'integrazione della domanda, di parte attrice o ricorrente, come da sent. Cass., postata, c'è bisogno che la difesa chieda questa possibilità, che il Giudice agisca d'ufficio, francamente non ho notizie, anzi a contrario, nella prima memoria ex art. 183 ha negato l'integrazione, per cui deve avvenire, la richiesta, nella prima udienza di convocazione. | |
Da: DDCM | 03/03/2014 17:03:37 |
Grazie Common, per ii consigli e per avermi rincuorato un po'... davvero grazie, ho letto e riletto il tuo mex .-) grazie! | |
Da: common law | 03/03/2014 17:13:21 |
@ Abogados è vero.. ho scritto più volte, parecchio tempo fa, che il CNF avrebbe fatto la figura del pagliaccio e forse ho scritto anche di peggio. Poi sono uscite le notizie sulle omologazioni "italiane"; l'insistenza indecente di certe pubblicità; persino qui venivano postate cose che dire confessorie è un complimento. Sinceramente, io non lo so se tutto ciò può essere veramente ignorato dalla Corte. Quello che so è che alcuni organismi non l'hanno affatto ignorato. Fuori dalla "lite" virtuale guarda che io ho veramente sempre dissertato in tema di stabilimento.. a me dell'integrazione non è mai importato nulla. I miei post da te citati si riferivano al coa di Roma la cui "direttiva" non può contrastare una legge. Inoltre ho sempre ritenuto l'integrazione fatto arbitrario e discrezionale, comunque pensala come ti pare. Se condivido quanto secondo me accadrà? Non lo so se realmente lo condivido. Da una parte ritengo sia giusto un controllo perchè quanto accaduto è sotto gli occhi di tutti ed il CNF non ha tutti i torti. Certe cose sono state una vera vergogna ed è ingiusto essere tutti compresi nello stesso branco di gente farlocca. Dall'altra temo che se sarà così statuito il CNF non farà integrare più nessuno e porrà paletti inverosimili e ciò è ingiusto per chi ambisce a questa integrazione perchè si assisterà ad una nuova forma di prevaricazione ingiustificata. Sono fiduciosa che però le parole di strangelove di manovre sottobanco che porteranno ad una sentenza discriminatoria sulla cittadinanza siano voci di corridoio del tutto infondate. Non ritengo giustificabile in nessun modo, con nessuna motivazione giuridica, un esito del genere. Si tornerebbe indietro di 50 anni.. La cosa comunque importante, secondo me, come sempre, è comportarsi secondo la legge e non aderire mai all'illegittimità perchè gli esiti alla fine, sono questi. E, nel caso di specie, di illegittimità si può parlare sia di alcuni comportamenti di certi cOa e CNF sia dei tanti, troppi infraditos. | |
Da: common law | 03/03/2014 17:21:09 |
@ lii03 le S.U. postate dall'infradito espressamente parlano della causa petendi e non de petitum. Tant'è che, nel post successivo mi ha chiesto se conoscevo che era la causa petendi. ma passiam oltre.. Comunque lii... gvuarda che, nella sostanza nulla cambia. Un ricorso giudicato inammissibile e quindi nullo per questi motivi - specificamente, nella motivazione, il giudice afferma ." Alla luce di tali considerazioni la domanda va pertanto dichiarata inammissibile per violazione degli artt. 414 n. 3) e 4) e 156 II co. c.p.c."- lascia impregiudicato il merito. Quindi, cosa impedirebbe al ricorrente di riproporre nuovo ricorso?... Nei fatti la sostanza non cambia. Mi sono solo portata a casa le spese legali, ma non vi è giudicato nel merito... Io mi sono riferita a questa causa a titolo di esempio su quanto chiedeva idrocarburo.. cioè la visione ideologica della giustizia, se ricordi. Senti.. poi ci sei? Ho da farti una domanda... non saprei com'è meglio comportarmi in una determinata situazione con un collega e la sua richiesta. Si tratta di civile e tu sai che in civile io non mi ritengo affatto esperta;) | |
Da: common law | 03/03/2014 17:22:23 |
@ DD ma grazie a te!!! leggi bene l'ultima frase che ti ho suggerito... e, fin dove puoi, attuala.. dammi retta... | |
Da: lii03 | 03/03/2014 17:25:40 |
Dimmi pure, se posso volentieri, poi mi ricambierai nel penale:) | |
Da: common law | 03/03/2014 17:39:49 |
si! Lii.. ti scrivo via mail | |
Da: common law | 03/03/2014 18:04:37 |
ti ho inviato la mail Lii | |
Da: DDCM | 03/03/2014 18:37:11 |
Common, ci sto provando, credimi, non è semplice ma ci sto provando. Sto lavorando anche per una Società Inglese (sono anche andato da loro in Inghilterra) da oltre due anni, che mi conferiscono mandati annuali di fare ricerche sulla normativa spagnola in un determinato settore e redigere pareri scritti, con tanto di lettere di incarico, fatture, e mail... credo che anche ciò servirà, non poco vero? | |
Da: common law | 03/03/2014 18:45:08 |
@ DD è esattamente quel che serve DD! se poi riesci ad avere come partner -domiciliatario uno studio inglese sei a cavallo:) non hai nulla di che preoccuparti DD... tranquillo.. se ti preoccupi tu gli altri dovrebbero buttarsi da un ponte;) il fatto di essersi iscritti presto non conta nulla di fronte a collaborazioni, clientela, pareri, fatture e quant'altro all'estero ed in modo continuativo. | |
Da: DDCM | 03/03/2014 18:48:37 |
Commonnnnnn Sono contento di leggere quello che dici. Anche se penso che il mio ulteriore asso nella manica sarà questa collaborazione che ho da prima di iniziare il percorso esami spagnolo (laurea) con questa Università Spagnola, in base al Progetto Leonardo che tu conoscerai senz'altro, scambio culturale e professionale, non male vero? | |
Da: common law | 03/03/2014 18:50:57 |
p.s. e sempre che l'interpretazione della direttiva cambi, DD... il fatto che si è riunita la Grande Sezione e non ha dichiarato, come da procedura, improcedibile il rinvio perchè materia già decisa, significa che qualcosa di diverso da dire ha... ma tu stai tranquillo e vai avanti così! @ lii lii, tra 10 min. ho un appuntamento... leggerò più tardi la tua risposta se la inviarai | |
Da: MR.Help | 03/03/2014 18:53:45 |
Siete esempi belli che incarnano la ratio e il senso delle normative comunitarie! | |
Da: common law | 03/03/2014 18:53:55 |
@ DD hai pure una borsa di studio?! Scusa.. ma la tua preoccupazione deriva da un fatto ansioso-caratteriale allora! :) ahahah.. sono così contenta di trovare veri Abogados, di tanto in tanto! Complimenti ed auguri, Collega!:))) | |
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