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Concorso 45 DIRIGENTI- POLIZIA PENITENZIARIA
18391 messaggi, letto 851354 volte

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Da: Annina_02 13/06/2021 18:31:08
Però c'è la  possibilità dei reclami al magistrato di sorveglianza anche per ciò che attiene alla qualifica lavorativa..
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Da: Annina_02 13/06/2021 18:35:20
Kmq per concludere esercita tutti o diritti alla stregua dei soggetti in libertà dunque potra rivolgersi alla giudice del lavoro
mi interessa però.sapere delle quote di mantenimento che in caso di mancata versamento dello stipendio l a.p.non tratterà e dunque segnala già all'agenzia della riscossione ex Equitalia il.recupero !?!?
O sbaglio ragionamento!?! grazie
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Da: Annina_02 13/06/2021 18:41:07
Canoro non mi fare stare sulle spine che sono reduce da un anestesia generale ma nonostante tutto sto studiando mentre fuori è estate..e tutti al mare ...beati loro...io agli arresti domiciliari..
anzi no un semilibero..domani lavoro poi la sera torno in cella..
praticamente non faccio più nulla..
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Da: gerardo canoro13/06/2021 18:44:09
per ANNINA 02

sì la prima è esatta, lo stipendio va versato alla Direzione e non consegnato al detenuto
per la seconda ci ragioni, lo sa che per coloro che usufruiscono quelle misure alternative si compila un programma di trattamento, in cui vi è anche l'obbligo di corrispondere lo stipendio, quindi se questo obbligo viene meno ?.......cosa succede ? 
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Da: Autobus de Roma13/06/2021 18:44:27

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Da: Annina_02 13/06/2021 18:49:49
Autobus de Roma 🤣🤣🤣

Allora ragionerei cosi,la semilibertà è una diversa modalità di espiazione della pena  il programma che prevede(condizione soggettiva) è approvato dal magistrato di sorveglianza dunque eventuali controversie in tema di retribuzione e qualifica vanno rivolti alle organo monocratico tramite la procedura del reclamo..
Mi arrendo..
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Da: Annina_02 13/06/2021 18:53:24
Anche se no mi correggo è il tribunale di sorveglianza che ci concede la semilibertà ma è anche pur vero che il semilibero puo rivolgere reclami al magistrato di sorveglianza in tema di qualifica lavorativa e retribuzione e rivolgersi anche al giudice del lavoro..

Boh..ho ragionato senza testi senza nulla...
Comincio a fare autostop per essere a luglio a Roma
Rispondi

Da: Annina_02 13/06/2021 18:56:26
E anche pur vero che il lavoro alle dipendenze di.un azienda è un rapporto tra il detenuto e l'azienda, semilibero in questo caso e siccome esercita gli stessi diritti di un soggetto libero può avvelersi del giudice del lavoro.
Ho finito..
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Da: Autobus de Roma13/06/2021 18:59:24

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Da: Autobus de Roma13/06/2021 19:02:56

- Messaggio eliminato -

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Da: Tarconta 13/06/2021 19:33:58
Lungi dall'essere un'esperto , ma solo ragionandoci, per la  domanda posta da Canoro, per la prima parte c'è la norma che prevede che  il datore di lavoro versi direttamente alla direzione dell'istituto le somme al netto delle ritenute e degli assegni familiari. Per quanto concerne la seconda parte, secondo me , è questione di interpretazione, nel senso che non essendo il datore di lavoro parte del rapporto punitivo, in caso di inadempimento dovrà essere il detenuto/ lavoratore ad agire in giudizio innanzi al giudice del lavoro per ottenere la corresponsione di quanto dovuto. Ciò,  In quanto la norma che prevede il versamento a favore direttamente dell'istituto non deroga però, per il resto,  alla disciplina del rapporto tra datore di lavoro e detenuto e quindi il creditore della retribuzione resta sempre il detenuto! Se poi si vuole riconoscere direttamente una legittimazione attiva della direzione ci si potrebbe provare, ma credo con poche possibilità.
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Da: Annina_02 13/06/2021 19:37:49
Certo un altro aspetto ..la sospensione della misura..nooo
l'organo monocratico sospensione cautelativa..il venir meno di una delle condizioni oggettiva...anche un eventuale incolpevole perdita del lavoro...
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Da: Annina_02 13/06/2021 19:38:50
No tarconta abbiamo interpretato male la domanda di Canoro..
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Da: Annina_02 13/06/2021 19:44:14
Ragiona quando lui dice che per l'ammissione ad una misura alternativa vi è la compilazione di un programma di trattamento ma se una delle condizioni non è rispettata in questo caso la concessione della misura della semilibertà per permettere al detenuto di partecipare ad attività lavorative utili alla risocializzazione e in quel programma una delle condizioni viene meno la misura è revocata, sospensione cautelativa,poi ci sarà la possibilità di promuovere un azione di risarcimento innanzi al giudice del lavoro,ma in questo caso viene meno una delle condizioni che hanno reso possibile la concessione della misura
.. Abbiamo interpretato male la domanda
Rispondi

Da: Annina_02 13/06/2021 19:49:44
La semilibertà è sagomata in base all'attività trattamentale che il detenuto è abilitato a svolgere fuori dall'Istituto e se una delle condizioni viene meno,la misura è revocata...noooooo...
secondo me interpretata male..Si presta ad essere osservata sotto varie angolazioni, l'esercizio dei diritti al pari del soggetto libero,il reclamo ma anche la revoca della misura per causa non addebitabile al condannato e anche come mancato prelievo delle quote di mantenimento...2/3 del costo reale stabilite con decreto ministeriale..
Rispondi

Da: Autobus de Roma13/06/2021 19:53:12

- Messaggio eliminato -

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Da: Autobus de Roma13/06/2021 20:00:05

- Messaggio eliminato -

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Da: Tarconta 13/06/2021 20:01:34
Annina, ma nel rapporto di lavoro, anche se sinallagmatico, il venir meno della retribuzione non comporta l'automatico scioglimento dello stesso, anzi, quindi perché parli di revoca della misura,?la prestazione lavorativa qui ancora c'è e canoro non ha parlato di revoca, ma solo di mancato versamento della retribuzione che potrebbe essere anche temporaneo!
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Da: Annina_02 13/06/2021 20:13:51
Ma sai che ho dei dubbi se guardiamo al contenuto del programma una delle condizioni viene meno,il condannato verrebbe a fruire di un beneficio senza causa,in questo caso lo svolgimento di un attività lavorativa senza retribuzione, e dunque sospensione cautelativa,no revoca che è ben altro..
Può darsi che mi sbaglio, però Canoro fa riferimento al programma di trattamento che in questo caso è approvato dal magistrato di sorveglianza..Non c'è dubbio che possa esercitare i diritti derivanti da un rapporto di lavoro,però viene meno una delle ragioni della concessione...
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Da: Annina_02 13/06/2021 20:19:03
Io l'ho sempre detto questa è una materia che se pur non ampia e articolata come può essere amministrativo,si presta a tanti collegamenti che la rendono un campo minato...Perfino la concessione della detenzione domiciliare umanitaria si collega al più ampio principio dell'economia degli istituti penitenziari che dovrebbero fare fronte a enormi difficoltà nella gestione di detenuti in età senile.. Canoro noi veniamo in auto stop e dormiremo a Roma Termini se c'è una panchina..nei pressi della stazione...🤣🤣🤣
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Da: Annina_02 13/06/2021 20:28:14
Tarconta può darsi che è giusto il tuo ragionamento se così sarà avremo un altro argomento su cui ragionare,in effetti può essere temporanea la mancata retribuzione..tale da non inficiarne il programma di risocializzazione che la semilibertà si prefigge..
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Da: Autobus de Roma13/06/2021 20:30:32

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Da: gerardo canoro13/06/2021 20:50:22
per Annina02

ci sei andata molto vicino
il ragionamento è questo: il programma di trattamento contiene delle "prescrizioni", orario di lavoro, itinerario, pagamento dello stipendio ecc., se viene violata una di queste prescrizioni il Direttore non fa altro che comunicare al magistrato di sorveglianza che valuta la gravità della violazione e può arrivare anche alla revoca della misura del lavoro all'esterno e alla proposta al tribunale di sorveglianza di far revocare la misura alternativa della semilibertà. Infatti, io come capo area contabile informavo il Direttore che la Ditta non aveva provveduto a consegnare lo stipendio da un mese due o tre ecc. il Direttore intimava la Ditta e se questa persisteva comunicava al magistrato di sorveglianza della violazione di una delle prescrizioni del programma di trattamento. 
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Da: Annina_02 13/06/2021 20:57:43
Grazie mi ha illuminato quando ha parlato di programma di trattamento allora ho collegato per quanto possibile alle finalità che si prefigge la semiliberta,ed è sagomata in base all'attività trattamentale che il condannato è abilitato a svolgere,una delle cause viene meno,ossia il lavoro retribuito.Piu di una revoca non si dovrebbe parlare di sospensione?!E per causa non addebitabile al semilibero...Ho ragionato senza libri giuro...
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Da: Autobus de Roma13/06/2021 21:06:44

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Da: gerardo canoro13/06/2021 21:15:31
per Annina02

comunque valutava il magistrato di sorveglianza e spesso arrivava a revocare la misura  perchè spesso dietro al mancato versamento dello stipendio si nascondevano anche situazioni scabrose, che non sto quì a raccontare, ma mai ho visto che un detenuto reclamasse per il mancato pagamento, stava sempre zitto ! 
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Da: Annina_02 13/06/2021 21:32:16
Immagino di quanto possa essere diversa e a volte triste la condizione di chi pur di assaggiare un po' di liberta decide di tacere anche di fronte alla mancata retribuzione..Che paese incivile ..Ma se per sbaglio divento direttore recupero io le retribuzioni agenzia della riscossione non è nulla al confronto,mi chiameranno Direttrice stalker dei datori

Sto scherzando..sto scherzando..va già bene se passo i quiz..

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Da: Annina_02  1  - 13/06/2021 21:53:18
Auguriamoci che vincano davvero i migliori e che per quanto possa essere utopistico cambiare l'esecuzione della pena e che almeno questi futuri 45 Dirigenti penitenziari sappiano gettare il cuore oltre l'ostacolo, questo vale per interni ed esterni,nessuno escluso,gli interni  conoscendo gia quel  mondo possano contribuire a cambiare alcuni aspetti rispetto ad un esterno che avrà bisogno di un comprensibile e non breve periodo di esperienza prima di dare un contributo tangibile
Nessuna polemica!!
Che vincano i migliori.
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Da: Autobus de Roma 1  - 13/06/2021 22:17:45

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Da: Cia Cia Cia13/06/2021 23:10:11

- Messaggio eliminato -

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