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Riforma della scuola 2020
6 messaggi, letto 670 volte

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Da: bentupinobardi23/10/2019 14:18:50
Ecco la riforma della scuola che ci vorrebbe nel 2020:

1. Abolizione della formazione obbligatoria dei docenti di ruolo (la formazione deve essere iniziale, all'università, alla SSIS, nel primo anno di insegnamento, non quando uno è stato confermato in ruolo).
2. Abolizione dell'obbligo di presenza dei docenti durante le assemblee di istituto (in realtà questa cosa già c'è, ma un rafforzamento di tale disobbligo non guasterebbe).
3. Abolizione dei consigli di classe in presenza (dovrebbero essere solo telematici, compresi gli scrutini)
4. Abolizione dell'obbligo di essere a scuola se la classe non c'è (per via di gite, alternanza, ecc...); in altri termini, se non ci sono alunni in classe, il docente può restare a casa.
5. Abolizione degli incontri scuola-famiglia in presenza (dovrebbero essere solo telematici).
6. Classi di alunni di un solo sesso con docenti dello stesso sesso della classe (e con docenti di sostegno dello stesso sesso del docente e della classe).
7. Abolizione delle scartoffie (documento 15 maggio, programmazioni, programmi, relazione finale, pdp, pei, ecc...).
8. Abolizione dell'obbligo di sorveglianza e della culpa in vigilando, in ogni caso (i docenti non sono buttafuori e non sono carabinieri).
9. Abolizione degli esami di maturità e degli esami riparazione (gli studenti dovrebbero studiare durante l'anno!)
10. Centralità della trasmissione di sapere disciplinare.

Senza esami di Stato e senza formazione obbligatoria dei docenti si risparmierebbero un sacco di soldi, che potrebbero essere utilizzati in altro modo (ad esempio dotando le scuole di lavagne efficienti e moderne, ma anche di bagni efficienti, di finestre efficienti, di aule efficienti, di ambienti efficienti e sicuri dal punto di vista della sicurezza).

E LE SIRENE DEL 118 SPEGNETELE NEI CENTRI ABITATI! E' INQUINAMENTO ACUSTICO E POTETE ESSERE CAUSA D'INFARTO AI DEBOLI DI CUORE, SPAVENTATI DAL SUONO DELLA SIRENA!
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Da: kopiator temporaneo23/10/2019 14:23:03
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, interviene telefonicamente alla scuola di cultura politica "Futura" a Terrasini e torna a parlare di scuola. Renzi, memore della precedente esperienza, sembra voler aggiustare il tiro. L' ex premier, come riferisce l'Ansa, dichiara di star lavorando ad una iniziativa legislativa sulla scuola, partendo dal basso.

Queste le sue parole:  "Stiamo lavorando a una nuova iniziativa legislativa sulla scuola ma visto che l'ultima volta ci hanno massacrato, forse serve un approccio diverso per il futuro partendo dal basso. E dico ai ragazzi di fare sentire la loro voce alla politica".
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Da: kopiator temporaneo23/10/2019 14:36:02
ROMA â€" Ministro Fioramonti, lei è diventato il bersaglio di attacchi per il suo linguaggio radicale e le promesse nette. Partiamo da queste: avrà i tre miliardi di euro per la scuola e l'università che chiede da un'ora dopo il suo insediamento?

«Li avrò».

Come? Le sue proposte di tassazione delle bibite gassate sono state smontate dalla stessa maggioranza.

«Alla fine ci arriveremo. La novità è l'ottimo rapporto che ho instaurato con il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. La penso come lui sulla possibilità di restituire risorse al Paese attraverso la rimodulazione dell'Iva. Le faccio un esempio».

Dica.

«Perché la Coca Cola venduta nei distributori automatici deve avere un'Iva agevolata al 10 per cento? È una bevanda non certo salutare né di prima necessità. Ecco, rimodulando l'imposta sulle bibite che si vendono nelle macchinette, sul cosiddetto junk food e sul cibo di lusso si fa un'operazione di salute, si trovano risorse interessanti per l'istruzione, si possono detassare altri beni necessari e sani».

La "tassa sul caviale", sarà un nuovo tormentone. Lei, tra l'altro, è più vicino alle posizioni del Pd che dei Cinque Stelle.

«A Napoli, ieri, anche Di Maio ha aperto sulle imposte green. Sui temi della salute pubblica in Italia siamo in ritardo di trent'anni e quello che altrove si è già affrontato da noi diventa un dibattito sbeffeggiante.

Nelle macchinette presenti nelle scuole troviamo bevande gassate, non kiwi o lattuga, merendine ipercaloriche invece di panini con la mortadella. È un dovere intervenire».

Dice cose di sinistra: è un uomo di sinistra?

«Sono un progressista, ma non vedo perché un ministro che limita l'azione delle multinazionali e promuove i prodotti a chilometro zero non dovrebbe piacere alla destra sovranista».

Lorenzo Fioramonti, 42 anni, già attivista dell'Italia dei Valori entrato in tempi recenti nel Movimento 5 Stelle, ex professore ordinario di Economia politica a Pretoria, martedì 3 ottobre ha trascorso la giornata più pesante da quando è uomo pubblico. Gli attacchi per gli insulti giovanili a Daniela Santanchè e il caso del figlio che non aveva affrontato l'esame di Italiano in una scuola privata di Roma lo avevano provato. Dopo dieci giorni è tornato a parlare. «Per gli insulti ho chiesto scusa, non ne vado fiero», dice. «La storia di mio figlio, invece, è una non notizia. Ha otto anni, ha vissuto quasi sempre all'estero, parla quattro lingue, ma non è ancora pronto in Italiano. Il test era facoltativo: gli hanno suggerito di non farlo. A me questa storia è sembrata una violazione della privacy e l'ho denunciato al Garante. Su un piano generale, non credo di aver fatto errori, continuerò a parlare come sono abituato a fare».

Il primo mese del suo mandato da ministro si è chiuso con il Decreto salvaprecari: avete ripulito il testo dell'ex ministro Bussetti dai suoi aspetti di sanatoria e immesso tra 50 e 60 mila nuove cattedre.

«Abbiamo fatto di più: il Salvaprecari è stato trasformato in un Salvascuola. Abbiamo avviato un concorso ordinario e uno straordinario per i docenti, semplificato le assunzioni dei dirigenti scolastici, regolarizzato il percorso di un esercito di amministrativi. Sul sostegno abbiamo trovato cinque milioni. Da settembre 2020 avremo una scuola meno precaria e in tempi brevi ridurremo i supplenti da 170 mila a 100 mila».

Con la Legge di stabilità tirerete dentro altri precari?

«La Legge di stabilità servirà, innanzitutto, per rinnovare il contratto degli insegnanti e aumentare i loro stipendi, i più bassi d'Europa, di almeno 100 euro lordi».

Il precedente governo ha concesso ai neolaureati di partecipare ai concorsi per diventare maestri e professori senza alcuna formazione.

«A marzo metteremo mano a tutta la questione abilitazione. Di certo non può bastare una laurea per diventare insegnanti: serve essere formati. Ma senza creare inutili complicazioni: non deve essere un percorso a ostacoli più complesso di quello universitario».

È reduce da Didacta, la Fiera italiana dell'innovazione scolastica.

La scuola italiana ha necessità di superare una didattica così statica?

«Sì. Faremo sperimentazioni oculate, daremo la possibilità ad alcuni istituti di innovare e di sbagliare.

Questa spinta in avanti, però, sarà possibile solo quando la scuola italiana troverà una sua normalità.

Se sperimenti in un mondo che non ha carta igienica per i bagni e lavagne multimediali in classe non fai che aumentare le disuguaglianze».

L'ambiente resta al centro del messaggio del suo ministero.

«Entro il 2020 trasformeremo l'Educazione civica in Educazione ambientale. E pianteremo due alberi in ogni scuola d'Italia».

Quando affronterà le due questioni che conosce direttamente: ricerca e università?

«L'Agenzia nazionale per la ricerca deve nascere e avere la capacità di coordinare i finanziamenti.

L'Università italiana, che è tra le più innovative ed eccellenti nel mondo, è sottofinanziata e sfinita dalla burocrazia. Dall'altra parte, dobbiamo chiedere al mondo accademico più trasparenza. Per l'arruolamento di ricercatori e docenti vorrei introdurre un sistema doppio: metà dei posti riservati a concorsi nazionali pubblici credibili e l'altra metà per chiamate dirette di cui gli atenei si assumeranno tutte le responsabilità per i successi o i fallimenti dei prescelti».
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Da: gerosolomitano nonest23/10/2019 14:53:55
Ha fatto bene Fioramonti a citare l' assenza di carta igienica; ho constatato questo disservizio proprio l'altro giorno nell'unico bagno docenti della mia scuola.
Non sarebbe meglio abolire la formazione obbligatoria dei docenti di ruolo (alcune scuole hanno avuto circa 100000 euro di soldi da destinare a iniziative di dubbia utilità sulla formazione) e investire quei soldi per avere scuole più efficienti e sicure, con tanti bagni puliti e funzionanti, con tante aule spaziose e dotate tutte di grandi lavagne come quelle universitarie oltre che di LIM e tablet? Quanti soldi sono stati buttati per organizzare corsi di pochissima utilità, quando potevano essere investiti per rendere efficienti ambienti scolastici vecchi e fatiscenti!
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Da: professor FdMP05/11/2019 20:45:52
Una riforma che ci vorrebbe è questa:
quando manca un docente, sarebbe meglio se i ragazzi delle scuole superiori potessero uscire da scuola, come avviene all'Università. All'Università se un docente è assente mica gli studenti sono obbligati a stare in classe? Chi ha deciso che alle scuole superiori i ragazzi debbano restare a scuola quando un docente non c'è? Non potrebbero fare una riforma che permetta ai ragazzi di uscire da scuola se il docente è assente? Tra l'altro, perché nei giorni di sciopero il docente in sciopero non può essere sostituito e nei giorni normali deve essere sostituito? Ma vi rendete conto di quante cose ridicole e stupide ci sono nella scuola! Ci vorrebbe una scuola più efficiente, meno rigida, meno burocratica, ma che metta al centro la trasmissione di saperi disciplinari e l'insegnamento di nozioni, dunque se il docente non c'è, i ragazzi dovrebbero avere la possibilità di andarsene dall'edificio scolastico, è chiaro?
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Da: bentupinobardi06/11/2019 08:45:22
La riforma della scuola che ci vorrebbe nel 2020 dovrebbe essere questa (le seguenti cose saranno mai scritte da Renzi alla lavagna?):

1. Abolizione della formazione obbligatoria dei docenti di ruolo (la formazione deve essere iniziale, all'università, alla SSIS, nel primo anno di insegnamento, non quando uno è stato confermato in ruolo).
2. Abolizione dell'obbligo di presenza dei docenti durante le assemblee di istituto (in realtà questa cosa già c'è, ma un rafforzamento di tale disobbligo non guasterebbe).
3. Abolizione dei consigli di classe in presenza (dovrebbero essere solo telematici, compresi gli scrutini)
4. Abolizione dell'obbligo di essere a scuola se la classe non c'è (per via di gite, alternanza, ecc...); in altri termini, se non ci sono alunni in classe, il docente può restare a casa.
5. Abolizione degli incontri scuola-famiglia in presenza (dovrebbero essere solo telematici).
6. Classi di alunni di un solo sesso con docenti dello stesso sesso della classe (e con docenti di sostegno dello stesso sesso del docente e della classe).
7. Abolizione delle scartoffie (documento 15 maggio, programmazioni, programmi, relazione finale, pdp, pei, ecc...).
8. Abolizione dell'obbligo di sorveglianza e della culpa in vigilando, in ogni caso (i docenti non sono buttafuori e non sono carabinieri).
9. Abolizione degli esami di maturità e degli esami riparazione (gli studenti dovrebbero studiare durante l'anno!)
10. Centralità della trasmissione di sapere disciplinare.

Senza esami di Stato e senza formazione obbligatoria dei docenti si risparmierebbero un sacco di soldi, che potrebbero essere utilizzati in altro modo (ad esempio dotando le scuole di lavagne efficienti e moderne, ma anche di sale docenti e bagni efficienti e sessualmente differenziati, di finestre efficienti, di aule efficienti, di ambienti efficienti e sicuri dal punto di vista della sicurezza).

E LE SIRENE DEL 118 SPEGNETELE NEI CENTRI ABITATI! E' INQUINAMENTO ACUSTICO E POTETE ESSERE CAUSA D'INFARTO AI DEBOLI DI CUORE, SPAVENTATI DAL SUONO i o i o i o !
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