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Personale ATA, Mobilità professionale - Passaggi di area
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Da: ASSISTENTE precaria 21/04/2012 23:33:16
Invece cara mobilitas ti anticipo una brutta notizia, i pensionamenti a Napoli sono appena 90 e con i tagli del dimensionamento di circa 90/100, i ruoli saranno pari a ZERO  nel profilo Amministrativo!!
QUESTO VUOL DIRE CHE SI LAVORERÀ SOLO SULL'ORGANICO DI FATTO CHE SARÀ APPENA 60POSTI AL MASSIMO!
I COLLABORATORI SCOLASTICI AVRANNO CIRCA 200 PENSIONAMENTI PIÙ I POSTI LASCIATI LIBERI DALLA MOBILITÀ CHE SONO 103.
I SINDACATI CI HANNO ANNIENTATO!
NON DICONO I NUMERI REALI XKÉ HANNO PAURA DI STRAGRANDE MOBILITAZIONE DA PARTE MOSTRA!
FANNO BENE A PENSARLO.. PERCHÉ NON DIMENTICHEREMO COSA CI HANNO FATTO!!
È UNO SCHIFO!
SE NON VINCIAMO IL RICORSO NON AVREMO PIÙ SPERANZE DI LAVORARE E SARÀ STATA FATTA UNA GRANDE INGIUSTIZIA!
GRAZIE AI SINDACATI, AD ANQUAP, A FNADA,

Da: ASSISTENTE precaria 21/04/2012 23:39:08
..GRAZIE AL MINISTERO,AL GRANDE CONTRIBUTO DI CHIAPPETTA,  ALLA SIG.RA STELLACCI, AL MINISTRO PROFUMO, E A TUTTI COLORO CHE HANNO PROMOSSO LA MOBILITÀ IN EPOCA DI FORTI TAGLI DOVUTI AGLI ACCORPAMENTI!!!
NON VI SAREMO MAI RICONOSCENTI ABBASTANZA X AVERCI REGALATO UN FUTURO DA PRECARI CRONICI E STORICI!!

Da: mobilitato 22/04/2012 16:08:43
-.-. .-. . .--. .- - .

Da: Precario Assist. colto e bello 22/04/2012 16:51:04
La Questione posta da Mobilitas è seria e grave e non basta un post a spiegarla bene!!
In breve!!
E' probabile uno scenario adeguatamente "greco" per l'Italia, nel giro di pochi mesi; in questo caso, la manovra che verrà attuata (è stata, già ventilata, chiaramente esplicitata) sarà quella di un taglio di centomila-duecentomila-trecentomila statali (a seconda della necesità che emergerebbe; questi i numeri dati alla stampa)!! E' facile capire che su questo alto numero di statali, si badi bene "di ruolo" da licenziare, l'Istruzione dovrebbe concorrere per circa un quaranta per cento e l'unico modo è varare, con applicazione quasi subitanea, la riduzione (la proposta di legge già c'è ed è solo nel cassetto dallo scorso gennaio, pronta per essere decretata in caso "di urgenza") da cinque a quattro anni del percorso delle Superiori!! In quel caso, il contributo di licenziamenti al personale di ruolo degli assistenti amministrativi potrebbe variare, verosimilmente, da tremila a cinquemila posti (come funzionerebbero, poi, le segreterie sarebbe tutto da vedere!!) e, quindi, questi da licenziare dovrebbero essere presi o da graduatorie di istituto, o da quelle provinciali o regionali o statali, ma, comunque, dalla parte di fondo delle graduatorie (prenderli dai più anziani, costringerebbe a determinare una situazione simile a quella attuale degli "esodati", intollerabile da gestire da parte dello Stato e ciò per molte questioni problematiche da spiegare in poche righe), per cui ne farebbero le spese, in quel caso tutti coloro che sono stati passati in ruolo nel profilo di aa più recentemente, e quindi, proprio, gli ultimi cs "mobilitanti" in aa!! Tutto ciò comporterebbe conseguenze altre che, per essere spiegate, ci vorrebbe troppo spazio , per cui evito, al momento, di farlo!! Di certo, a quel punto, la 24 mesi servirebbe esclusivamente per le supplenze brevi (chissà, alla 24 mesi potrebbero, a quel punto, anche iscriversi i licenziati; ma, per avere qualche possibilità di supplenza, i cs "mobilitati" in aa dovrebbero, allora, iscriversi nella 24 mesi cs!!). La logica di chi ha pressato per mobilitare, ora ad aprile, i cs in aa è stata, anche, quella di intanto farli passare di ruolo, per metterli al sicuro nel nuovo profilo, perchè, con l'aria che tira, ritardare anche di qualche mese avrebbe potuto comportare difficoltà o impossibilità nel farlo, per via della grave crisi finanziaria dello Stato; nulla immaginando che, invece, potrebbe verificarsi ciò che mai è accaduto nella storia del pubblico impiego, e cioè il licenziamento forzato di masse di statali di ruolo, proprio per rispondere alla drammatica situazione della finanze statali: cioè un ribaltamento imprevisto delle condizioni date (un po' una situazione di "cambiamento di regole" in corso d'opera, in un processo non dissimile da quello che ha portato a determinare, in un sol colpo, nel giro degli scorsi mesi, l'alto numero di "esodati" di cui tanto, in queste settimane, si parla)!!
Orbene, questo è uno scenario molto probabile, ma che io, veramente, mi auguro che non si verifichi, perchè sarebbe, comunque, una tragedia per tutti e l'anticamera del disastro definitivo dello Stato, con conseguenze inenarrabili!!

Da: brioblu... 22/04/2012 18:29:17
Mobilità professionale ATA e nuovo organico DGSA: timide aperture dal MIUR
La disponibilità del Ministero dell'Istruzione è un fatto positivo che verificheremo alla prova dei fatti.
12/04/2012
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problemi mobilità professionale ATA
nuovo organico DSGA a seguito del dimensionamento
Tale l'incontro è frutto delle continue sollecitazioni della FLC CGIL che insieme agli altri sindacati aveva espressamente chiesto al MIUR di correggere alcuni punti della circolare ministeriale sulla mobilità professionale, in particolare:

la disponibilità dei posti liberi con riferimento agli organici del prossimo anno scolastico
la decorrenza economica e giuridica delle nomine sui posti inutilizzabili per la mobilità professionale per mancanza di idonei e che pertanto, come richiesto dai sindacati, si rendono liberi per le assunzioni dalla graduatoria per titoli dei 24 mesi.
le surroghe sui posti lasciati liberi dal personale di ruolo che passa al profilo superiore
la nomina dei supplenti sui posti liberi
Anche sul dimensionamento c'era stata una richiesta unitaria per conoscere l'esatto numero delle scuole soppresse e sottodimensionate, dal momento che questa folle operazione creerà problemi notevoli sia per il servizio che per la stabilità dei posti di lavoro. Ma stravolgerà il ruolo e la figura professionale del DSGA dato l'elevato numero di soprannumerari che si prevedono in alcune regioni del sud.

Su ognuno di questi punti abbiamo fatto proposte ben precise:

la disponibilità dei posti ai fini della mobilità professionale deve essere quella prevista dal contingente assegnato per l'anno scolastico in corso
la decorrenza economica e giuridica delle nomine (graduatoria da 24 mesi) sui posti inutilizzabili per la mobilità professionale deve avere decorrenza giuridica il 1 settembre 2011 e decorrenza economica al momento dell'effettiva assunzione in servizio
sui posti lasciati liberi dal personale di ruolo che passa al profilo superiore si deve procedere alla surroga a favore di altrettanti precari inseriti nelle graduatorie dei 24 mesi; cosi facendo si rispetta il contingente assegnato dal piano triennale di stabilizzazione
le eventuali nomine residue a favore dei supplenti sui posti liberi debbono essere date fino la termine dell'anno scolastico e non come stanno cercando di imporre alcuni Uffici Scolastici Territoriali fino al termine delle lezioni scaricando così sulle scuole i costi delle supplenze e il disagio di restare sguarnite di personale dopo l'8 giugno quando i servizi funzionano ancora a pieno ritmo
l'apertura del confronto per avviare la formazione del personale che ha superato i test preselettivi.
Infine, sul nuovo organico dei DSGA abbiamo chiesto al MIUR di fare un confronto ad hoc appena saranno noti i numeri delle scuole sottodimensionate per trovare soluzioni positive per la sistemazione di questi colleghi. Sono necessarie soluzioni articolate che prendano in considerazione diverse ipotesi per ridurre al minimo gli esuberi. Ad esempio, sarebbe paradossale privare del DSGA scuole con meno di 600 alunni creando esubero. In questi casi la soluzione più semplice e vantaggiosa per la stessa amministrazione è quella di lasciare il DSGA nella propria sede. Successivamente, in caso di esuberi praticare tutte le soluzioni possibili: utilizzo presso gli UST, su progetti, reti di scuola, presso gli uffici istruzione degli Enti Locali fino ad arrivare alla mobilità intercompartimentale a domanda.

Il MIUR ha fatto delle timide aperture su alcuni punti dichiarandosi disponibile a trovare alcune soluzioni concrete, dopo che saranno noti i dati sulle scuole sottodimensionate, per ridurre al minimo i danni alla funzionalità delle scuole e il disagio delle persone.

Sulla mobilità professionale abbiamo acquisito la disponibilità del MIUR a verificare eventuali forme di compensazione in ambito regionale sui posti effettivamente liberi anche alla luce dei pensionamenti del prossimo anno. La stessa disponibilità l'abbiamo acquisita sul tema della durata al 31 agosto e sul pagamento delle supplenze da parte del MEF.

È chiaro che la disponibilità del MIUR è un fatto positivo che però ha bisogno di successive verifiche sia con il livello politico sia con il MEF per gli aspetti legati alle spese delle supplenze. Pertanto la riunione si è aggiornata ad un incontro successivo che presumibilmente si terrà entro il mese di aprile. Per quanto ci riguarda terremo sotto pressione il MIUR per arrivare alle soluzioni da noi proposte.

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Tag: articolo 62 contratto scuola 2006-2009, dimensionamento, dsga, miur, mobilità, nota 1800/12, organici
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Da: brioblu... 22/04/2012 18:29:44
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È chiaro che la disponibilità del MIUR è un fatto positivo che però ha bisogno di successive verifiche sia con il livello politico sia con il MEF per gli aspetti legati alle spese delle supplenze. Pertanto la riunione si è aggiornata ad un incontro successivo che presumibilmente si terrà entro il mese di aprile. Per quanto ci riguarda terremo sotto pressione il MIUR per arrivare alle soluzioni da noi proposte.

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Da: brioblu... 22/04/2012 18:30:10
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Infine, sul nuovo organico dei DSGA abbiamo chiesto al MIUR di fare un confronto ad hoc appena saranno noti i numeri delle scuole sottodimensionate per trovare soluzioni positive per la sistemazione di questi colleghi. Sono necessarie soluzioni articolate che prendano in considerazione diverse ipotesi per ridurre al minimo gli esuberi. Ad esempio, sarebbe paradossale privare del DSGA scuole con meno di 600 alunni creando esubero. In questi casi la soluzione più semplice e vantaggiosa per la stessa amministrazione è quella di lasciare il DSGA nella propria sede. Successivamente, in caso di esuberi praticare tutte le soluzioni possibili: utilizzo presso gli UST, su progetti, reti di scuola, presso gli uffici istruzione degli Enti Locali fino ad arrivare alla mobilità intercompartimentale a domanda.

Il MIUR ha fatto delle timide aperture su alcuni punti dichiarandosi disponibile a trovare alcune soluzioni concrete, dopo che saranno noti i dati sulle scuole sottodimensionate, per ridurre al minimo i danni alla funzionalità delle scuole e il disagio delle persone.

Sulla mobilità professionale abbiamo acquisito la disponibilità del MIUR a verificare eventuali forme di compensazione in ambito regionale sui posti effettivamente liberi anche alla luce dei pensionamenti del prossimo anno. La stessa disponibilità l'abbiamo acquisita sul tema della durata al 31 agosto e sul pagamento delle supplenze da parte del MEF.

È chiaro che la disponibilità del MIUR è un fatto positivo che però ha bisogno di successive verifiche sia con il livello politico sia con il MEF per gli aspetti legati alle spese delle supplenze. Pertanto la riunione si è aggiornata ad un incontro successivo che presumibilmente si terrà entro il mese di aprile. Per quanto ci riguarda terremo sotto pressione il MIUR per arrivare alle soluzioni da noi proposte.

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Da: brioblu... 22/04/2012 18:31:30
Mobilità professionale ATA e nuovo organico DGSA: timide aperture dal MIUR
La disponibilità del Ministero dell'Istruzione è un fatto positivo che verificheremo alla prova dei fatti.
12/04/2012
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Mercoledì 11 aprile si è svolto il preannunciato incontro MIUR-sindacati scuola sulle seguenti due tematiche:

problemi mobilità professionale ATA
nuovo organico DSGA a seguito del dimensionamento
Tale l'incontro è frutto delle continue sollecitazioni della FLC CGIL che insieme agli altri sindacati aveva espressamente chiesto al MIUR di correggere alcuni punti della circolare ministeriale sulla mobilità professionale, in particolare:

la disponibilità dei posti liberi con riferimento agli organici del prossimo anno scolastico
la decorrenza economica e giuridica delle nomine sui posti inutilizzabili per la mobilità professionale per mancanza di idonei e che pertanto, come richiesto dai sindacati, si rendono liberi per le assunzioni dalla graduatoria per titoli dei 24 mesi.
le surroghe sui posti lasciati liberi dal personale di ruolo che passa al profilo superiore
la nomina dei supplenti sui posti liberi
Anche sul dimensionamento c'era stata una richiesta unitaria per conoscere l'esatto numero delle scuole soppresse e sottodimensionate, dal momento che questa folle operazione creerà problemi notevoli sia per il servizio che per la stabilità dei posti di lavoro. Ma stravolgerà il ruolo e la figura professionale del DSGA dato l'elevato numero di soprannumerari che si prevedono in alcune regioni del sud.

Su ognuno di questi punti abbiamo fatto proposte ben precise:

la disponibilità dei posti ai fini della mobilità professionale deve essere quella prevista dal contingente assegnato per l'anno scolastico in corso
la decorrenza economica e giuridica delle nomine (graduatoria da 24 mesi) sui posti inutilizzabili per la mobilità professionale deve avere decorrenza giuridica il 1 settembre 2011 e decorrenza economica al momento dell'effettiva assunzione in servizio
sui posti lasciati liberi dal personale di ruolo che passa al profilo superiore si deve procedere alla surroga a favore di altrettanti precari inseriti nelle graduatorie dei 24 mesi; cosi facendo si rispetta il contingente assegnato dal piano triennale di stabilizzazione
le eventuali nomine residue a favore dei supplenti sui posti liberi debbono essere date fino la termine dell'anno scolastico e non come stanno cercando di imporre alcuni Uffici Scolastici Territoriali fino al termine delle lezioni scaricando così sulle scuole i costi delle supplenze e il disagio di restare sguarnite di personale dopo l'8 giugno quando i servizi funzionano ancora a pieno ritmo
l'apertura del confronto per avviare la formazione del personale che ha superato i test preselettivi.
Infine, sul nuovo organico dei DSGA abbiamo chiesto al MIUR di fare un confronto ad hoc appena saranno noti i numeri delle scuole sottodimensionate per trovare soluzioni positive per la sistemazione di questi colleghi. Sono necessarie soluzioni articolate che prendano in considerazione diverse ipotesi per ridurre al minimo gli esuberi. Ad esempio, sarebbe paradossale privare del DSGA scuole con meno di 600 alunni creando esubero. In questi casi la soluzione più semplice e vantaggiosa per la stessa amministrazione è quella di lasciare il DSGA nella propria sede. Successivamente, in caso di esuberi praticare tutte le soluzioni possibili: utilizzo presso gli UST, su progetti, reti di scuola, presso gli uffici istruzione degli Enti Locali fino ad arrivare alla mobilità intercompartimentale a domanda.

Il MIUR ha fatto delle timide aperture su alcuni punti dichiarandosi disponibile a trovare alcune soluzioni concrete, dopo che saranno noti i dati sulle scuole sottodimensionate, per ridurre al minimo i danni alla funzionalità delle scuole e il disagio delle persone.

Sulla mobilità professionale abbiamo acquisito la disponibilità del MIUR a verificare eventuali forme di compensazione in ambito regionale sui posti effettivamente liberi anche alla luce dei pensionamenti del prossimo anno. La stessa disponibilità l'abbiamo acquisita sul tema della durata al 31 agosto e sul pagamento delle supplenze da parte del MEF.

È chiaro che la disponibilità del MIUR è un fatto positivo che però ha bisogno di successive verifiche sia con il livello politico sia con il MEF per gli aspetti legati alle spese delle supplenze. Pertanto la riunione si è aggiornata ad un incontro successivo che presumibilmente si terrà entro il mese di aprile. Per quanto ci riguarda terremo sotto pressione il MIUR per arrivare alle soluzioni da noi proposte.

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Il MIUR ha fatto delle timide aperture su alcuni punti dichiarandosi disponibile a trovare alcune soluzioni concrete, dopo che saranno noti i dati sulle scuole sottodimensionate, per ridurre al minimo i danni alla funzionalità delle scuole e il disagio delle persone.

Sulla mobilità professionale abbiamo acquisito la disponibilità del MIUR a verificare eventuali forme di compensazione in ambito regionale sui posti effettivamente liberi anche alla luce dei pensionamenti del prossimo anno. La stessa disponibilità l'abbiamo acquisita sul tema della durata al 31 agosto e sul pagamento delle supplenze da parte del MEF.

È chiaro che la disponibilità del MIUR è un fatto positivo che però ha bisogno di successive verifiche sia con il livello politico sia con il MEF per gli aspetti legati alle spese delle supplenze. Pertanto la riunione si è aggiornata ad un incontro successivo che presumibilmente si terrà entro il mese di aprile. Per quanto ci riguarda terremo sotto pressione il MIUR per arrivare alle soluzioni da noi proposte.

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Da: brioblu... 22/04/2012 18:32:26
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la decorrenza economica e giuridica delle nomine sui posti inutilizzabili per la mobilità professionale per mancanza di idonei e che pertanto, come richiesto dai sindacati, si rendono liberi per le assunzioni dalla graduatoria per titoli dei 24 mesi.
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Su ognuno di questi punti abbiamo fatto proposte ben precise:

la disponibilità dei posti ai fini della mobilità professionale deve essere quella prevista dal contingente assegnato per l'anno scolastico in corso
la decorrenza economica e giuridica delle nomine (graduatoria da 24 mesi) sui posti inutilizzabili per la mobilità professionale deve avere decorrenza giuridica il 1 settembre 2011 e decorrenza economica al momento dell'effettiva assunzione in servizio
sui posti lasciati liberi dal personale di ruolo che passa al profilo superiore si deve procedere alla surroga a favore di altrettanti precari inseriti nelle graduatorie dei 24 mesi; cosi facendo si rispetta il contingente assegnato dal piano triennale di stabilizzazione
le eventuali nomine residue a favore dei supplenti sui posti liberi debbono essere date fino la termine dell'anno scolastico e non come stanno cercando di imporre alcuni Uffici Scolastici Territoriali fino al termine delle lezioni scaricando così sulle scuole i costi delle supplenze e il disagio di restare sguarnite di personale dopo l'8 giugno quando i servizi funzionano ancora a pieno ritmo
l'apertura del confronto per avviare la formazione del personale che ha superato i test preselettivi.
Infine, sul nuovo organico dei DSGA abbiamo chiesto al MIUR di fare un confronto ad hoc appena saranno noti i numeri delle scuole sottodimensionate per trovare soluzioni positive per la sistemazione di questi colleghi. Sono necessarie soluzioni articolate che prendano in considerazione diverse ipotesi per ridurre al minimo gli esuberi. Ad esempio, sarebbe paradossale privare del DSGA scuole con meno di 600 alunni creando esubero. In questi casi la soluzione più semplice e vantaggiosa per la stessa amministrazione è quella di lasciare il DSGA nella propria sede. Successivamente, in caso di esuberi praticare tutte le soluzioni possibili: utilizzo presso gli UST, su progetti, reti di scuola, presso gli uffici istruzione degli Enti Locali fino ad arrivare alla mobilità intercompartimentale a domanda.

Il MIUR ha fatto delle timide aperture su alcuni punti dichiarandosi disponibile a trovare alcune soluzioni concrete, dopo che saranno noti i dati sulle scuole sottodimensionate, per ridurre al minimo i danni alla funzionalità delle scuole e il disagio delle persone.

Sulla mobilità professionale abbiamo acquisito la disponibilità del MIUR a verificare eventuali forme di compensazione in ambito regionale sui posti effettivamente liberi anche alla luce dei pensionamenti del prossimo anno. La stessa disponibilità l'abbiamo acquisita sul tema della durata al 31 agosto e sul pagamento delle supplenze da parte del MEF.

È chiaro che la disponibilità del MIUR è un fatto positivo che però ha bisogno di successive verifiche sia con il livello politico sia con il MEF per gli aspetti legati alle spese delle supplenze. Pertanto la riunione si è aggiornata ad un incontro successivo che presumibilmente si terrà entro il mese di aprile. Per quanto ci riguarda terremo sotto pressione il MIUR per arrivare alle soluzioni da noi proposte.

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Da: brioblu... 22/04/2012 18:32:55
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È chiaro che la disponibilità del MIUR è un fatto positivo che però ha bisogno di successive verifiche sia con il livello politico sia con il MEF per gli aspetti legati alle spese delle supplenze. Pertanto la riunione si è aggiornata ad un incontro successivo che presumibilmente si terrà entro il mese di aprile. Per quanto ci riguarda terremo sotto pressione il MIUR per arrivare alle soluzioni da noi proposte.

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Da: brioblu... 22/04/2012 18:35:45
Dimensionamento scolastico: disorganizzazione e aumento dei carichi di lavoro. Tutto da rivedere
La chiusura di oltre mille scuole, l'affidamento a un unico dirigente e a un unico direttore di più scuole avrà pesanti ricadute sulla qualità didattica e la funzionalità organizzativa. L'impegno della FLC per rimettere in discussione norme e provvedimenti che non fanno bene alla scuola.
03/04/2012
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In seguito alla richiesta fatta insieme a Cisl scuola, Uil scuola Snals Confsal e Gilda il 14 marzo scorso il Miur ci ha fornito i primi dati sul dimensionamento della rete scolastica. Saranno 1.013 le istituzioni scolastiche che verranno chiuse a partire dal prossimo anno scolastico a seguito dei piani di dimensionamento deliberati dalle amministrazioni regionali.

Il numero complessivo dei tagli risulta inferiore a quanto preventivato sia dalla Legge 111/2011 la cui relazione tecnica prevedeva una riduzione di 1.130 autonomie scolastiche, sia dalla nota Miur del 7 ottobre 2011 che, nel dare indicazioni per la ripartizione regionale dei tagli, proponeva una riduzione di 1.300 istituzioni scolastiche.

Questo grazie anche alla forte opposizione della FLC in sede nazionale e locale che ha impedito l'applicazione draconiana della norma.

Il numero delle autonomie scolastiche perse, per quanto più contenuto, rispetto alle previsioni, è comunque significativo e comporterà un rilevante impoverimento tanto dell'organico che della rete scolastica pubblica sguarnendo intere aree del paese da veri e propri presidi culturali.

Non meno complicata sarà la situazione di quelle scuole con meno di 600 alunni che, per effetto della legge n. 183/2011, non potranno avere un Dirigente scolastico e un DSGA titolare con ricadute pesanti sull'organizzazione dei servizi e della didattica.

Ad oggi ancora non ci è stato reso noto la quantità e la distribuzione delle istituzioni scolastiche con meno di 600 alunni. Ma già alcune valutazioni si possono fare.

Le scuole del primo ciclo dall'anno prossimo saranno in gran parte al di sopra di 1.000 alunni. La saggia proposta di un dimensionamento da fare in tre anni e di fare media regionale avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata travolta dalla fretta di fare cassa. Il sovradimensionamento realizzato complica inutilmente la gestione e crea difficoltà ad un servizio di qualità.

La numerosità dei plessi, a figure istituzionali invariate, creerà parecchi e forti problemi di gestione sotto ogni profilo: da quello didattico a quello della sicurezza a quello della sorveglianza. Per entrambe le figure a questo aumento di lavoro e di responsabilità corrisponderà una riduzione complessiva e individuale delle retribuzioni (retribuzione di posizione per i Ds e dell'indennità di amministrazione per i Dsga). Un fatto paradossale che deve essere corretto.

Le istituzioni dei due cicli che hanno meno di 600 alunni saranno affidate a reggenza ad un dirigente scolastico; per i direttori dei servizi è previsto dalla legge 183/2011 (finanziaria di luglio) che ad esse non può essere assegnato in via esclusiva una posto di Dsga.  Nei confronti di questi lavoratori è stato fatto un vero e proprio blitz con la finanziaria di luglio 2011 che cerca di dare il contentino di un compenso aggiuntivo. E' previsto per legge il lavoro in più istituti, anche sottodimensionati, e l'apertura di una sequenza negoziale per definire la relativa indennità che il Ccnl vigente non prevede. Al Miur chiederemo su tutta questa partita soluzioni concrete per assicurare a tutte le scuole la presenza a tempo pieno del direttore. Si tratta di una figura è indispensabile per la funzionalità della stessa scuola.

Si ridurrà il numero dei Dirigenti, Direttori e anche Collaboratori scolastici dal momento che le tabelle attuali non tengono conto di questa configurazione abnorme degli istituti scolastici. I "superstiti" non potranno assicurare lo standard garantito nel periodo precedente i tagli.

Il processo di dimensionamento non può proseguire ulteriormente, anzi, le scuole devono tornare a dimensioni quanto meno "europee". Le reggenze debbono sparire e si debbono tenere con regolarità i concorsi per dirigenti e direttori. Debbono essere rivisti i parametri di attribuzione dei Collaboratori scolastici (oggi dopo i 1.200 alunni non è previsto alcun incremento di personale) e debbono tornare ad essere assegnati gli esoneri ed i semiesoneri dei collaboratori dei dirigenti necessari al funzionamento delle scuole.

Denunciamo infine l'estrema difficoltà in cui si troveranno nei prossimi mesi le scuole coinvolte nei dimensionamenti, diverse migliaia, che dovranno dedicarsi, in un contesto che sarà caratterizzato da una notevole mobilità del personale, a rinnovare e rivalutare gli inventari, a chiudere ed aprire bilanci, a trasferire risorse finanziarie e strumentali, a riorganizzare le attività amministrative e a riprogrammare le attività didattiche adeguandole alle nuove situazioni.

Di nuovo viene richiesto alle scuole ed ai lavoratori una enorme mole di lavoro per la ristrutturazione del servizio di istruzione per conseguire risparmi sul personale (meno dirigenti, meno direttori, meno assistenti e collaboratori) e senza nessun sostegno di formazione e senza le risorse necessarie.

Ancora una volta siamo di fronte ad un incremento dei carichi di lavoro con una riduzione delle retribuzioni, del personale e un aumento delle prestazioni richieste e delle responsabilità.

Tutto ciò senza rinnovo del contratto di lavoro e  con il permanere delle pesanti invasioni di campo sulla contrattazione prodotte dal decreto legislativo del ex Ministro Brunetta.

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Tag: dimensionamento, dsga, enti locali, legge 111/11, legge 183/11, miur
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03/04/2012
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Dimensionamento rete scolastica. I sindacati scuola chiedono un incontro al MIUR
In seguito alla richiesta fatta insieme a Cisl scuola, Uil scuola Snals Confsal e Gilda il 14 marzo scorso il Miur ci ha fornito i primi dati sul dimensionamento della rete scolastica. Saranno 1.013 le istituzioni scolastiche che verranno chiuse a partire dal prossimo anno scolastico a seguito dei piani di dimensionamento deliberati dalle amministrazioni regionali.

Il numero complessivo dei tagli risulta inferiore a quanto preventivato sia dalla Legge 111/2011 la cui relazione tecnica prevedeva una riduzione di 1.130 autonomie scolastiche, sia dalla nota Miur del 7 ottobre 2011 che, nel dare indicazioni per la ripartizione regionale dei tagli, proponeva una riduzione di 1.300 istituzioni scolastiche.

Questo grazie anche alla forte opposizione della FLC in sede nazionale e locale che ha impedito l'applicazione draconiana della norma.

Il numero delle autonomie scolastiche perse, per quanto più contenuto, rispetto alle previsioni, è comunque significativo e comporterà un rilevante impoverimento tanto dell'organico che della rete scolastica pubblica sguarnendo intere aree del paese da veri e propri presidi culturali.

Non meno complicata sarà la situazione di quelle scuole con meno di 600 alunni che, per effetto della legge n. 183/2011, non potranno avere un Dirigente scolastico e un DSGA titolare con ricadute pesanti sull'organizzazione dei servizi e della didattica.

Ad oggi ancora non ci è stato reso noto la quantità e la distribuzione delle istituzioni scolastiche con meno di 600 alunni. Ma già alcune valutazioni si possono fare.

Le scuole del primo ciclo dall'anno prossimo saranno in gran parte al di sopra di 1.000 alunni. La saggia proposta di un dimensionamento da fare in tre anni e di fare media regionale avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata travolta dalla fretta di fare cassa. Il sovradimensionamento realizzato complica inutilmente la gestione e crea difficoltà ad un servizio di qualità.

La numerosità dei plessi, a figure istituzionali invariate, creerà parecchi e forti problemi di gestione sotto ogni profilo: da quello didattico a quello della sicurezza a quello della sorveglianza. Per entrambe le figure a questo aumento di lavoro e di responsabilità corrisponderà una riduzione complessiva e individuale delle retribuzioni (retribuzione di posizione per i Ds e dell'indennità di amministrazione per i Dsga). Un fatto paradossale che deve essere corretto.

Le istituzioni dei due cicli che hanno meno di 600 alunni saranno affidate a reggenza ad un dirigente scolastico; per i direttori dei servizi è previsto dalla legge 183/2011 (finanziaria di luglio) che ad esse non può essere assegnato in via esclusiva una posto di Dsga.  Nei confronti di questi lavoratori è stato fatto un vero e proprio blitz con la finanziaria di luglio 2011 che cerca di dare il contentino di un compenso aggiuntivo. E' previsto per legge il lavoro in più istituti, anche sottodimensionati, e l'apertura di una sequenza negoziale per definire la relativa indennità che il Ccnl vigente non prevede. Al Miur chiederemo su tutta questa partita soluzioni concrete per assicurare a tutte le scuole la presenza a tempo pieno del direttore. Si tratta di una figura è indispensabile per la funzionalità della stessa scuola.

Si ridurrà il numero dei Dirigenti, Direttori e anche Collaboratori scolastici dal momento che le tabelle attuali non tengono conto di questa configurazione abnorme degli istituti scolastici. I "superstiti" non potranno assicurare lo standard garantito nel periodo precedente i tagli.

Il processo di dimensionamento non può proseguire ulteriormente, anzi, le scuole devono tornare a dimensioni quanto meno "europee". Le reggenze debbono sparire e si debbono tenere con regolarità i concorsi per dirigenti e direttori. Debbono essere rivisti i parametri di attribuzione dei Collaboratori scolastici (oggi dopo i 1.200 alunni non è previsto alcun incremento di personale) e debbono tornare ad essere assegnati gli esoneri ed i semiesoneri dei collaboratori dei dirigenti necessari al funzionamento delle scuole.

Denunciamo infine l'estrema difficoltà in cui si troveranno nei prossimi mesi le scuole coinvolte nei dimensionamenti, diverse migliaia, che dovranno dedicarsi, in un contesto che sarà caratterizzato da una notevole mobilità del personale, a rinnovare e rivalutare gli inventari, a chiudere ed aprire bilanci, a trasferire risorse finanziarie e strumentali, a riorganizzare le attività amministrative e a riprogrammare le attività didattiche adeguandole alle nuove situazioni.

Di nuovo viene richiesto alle scuole ed ai lavoratori una enorme mole di lavoro per la ristrutturazione del servizio di istruzione per conseguire risparmi sul personale (meno dirigenti, meno direttori, meno assistenti e collaboratori) e senza nessun sostegno di formazione e senza le risorse necessarie.

Ancora una volta siamo di fronte ad un incremento dei carichi di lavoro con una riduzione delle retribuzioni, del personale e un aumento delle prestazioni richieste e delle responsabilità.

Tutto ciò senza rinnovo del contratto di lavoro e  con il permanere delle pesanti invasioni di campo sulla contrattazione prodotte dal decreto legislativo del ex Ministro Brunetta.

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Tag: dimensionamento, dsga, enti locali, legge 111/11, legge 183/11, miur
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Da: brioblu... 22/04/2012 18:36:43
Dimensionamento scolastico: disorganizzazione e aumento dei carichi di lavoro. Tutto da rivedere
La chiusura di oltre mille scuole, l'affidamento a un unico dirigente e a un unico direttore di più scuole avrà pesanti ricadute sulla qualità didattica e la funzionalità organizzativa. L'impegno della FLC per rimettere in discussione norme e provvedimenti che non fanno bene alla scuola.
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Si ridurrà il numero dei Dirigenti, Direttori e anche Collaboratori scolastici dal momento che le tabelle attuali non tengono conto di questa configurazione abnorme degli istituti scolastici. I "superstiti" non potranno assicurare lo standard garantito nel periodo precedente i tagli.

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Da: brioblu... 22/04/2012 18:37:06
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Il numero complessivo dei tagli risulta inferiore a quanto preventivato sia dalla Legge 111/2011 la cui relazione tecnica prevedeva una riduzione di 1.130 autonomie scolastiche, sia dalla nota Miur del 7 ottobre 2011 che, nel dare indicazioni per la ripartizione regionale dei tagli, proponeva una riduzione di 1.300 istituzioni scolastiche.

Questo grazie anche alla forte opposizione della FLC in sede nazionale e locale che ha impedito l'applicazione draconiana della norma.

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Non meno complicata sarà la situazione di quelle scuole con meno di 600 alunni che, per effetto della legge n. 183/2011, non potranno avere un Dirigente scolastico e un DSGA titolare con ricadute pesanti sull'organizzazione dei servizi e della didattica.

Ad oggi ancora non ci è stato reso noto la quantità e la distribuzione delle istituzioni scolastiche con meno di 600 alunni. Ma già alcune valutazioni si possono fare.

Le scuole del primo ciclo dall'anno prossimo saranno in gran parte al di sopra di 1.000 alunni. La saggia proposta di un dimensionamento da fare in tre anni e di fare media regionale avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata travolta dalla fretta di fare cassa. Il sovradimensionamento realizzato complica inutilmente la gestione e crea difficoltà ad un servizio di qualità.

La numerosità dei plessi, a figure istituzionali invariate, creerà parecchi e forti problemi di gestione sotto ogni profilo: da quello didattico a quello della sicurezza a quello della sorveglianza. Per entrambe le figure a questo aumento di lavoro e di responsabilità corrisponderà una riduzione complessiva e individuale delle retribuzioni (retribuzione di posizione per i Ds e dell'indennità di amministrazione per i Dsga). Un fatto paradossale che deve essere corretto.

Le istituzioni dei due cicli che hanno meno di 600 alunni saranno affidate a reggenza ad un dirigente scolastico; per i direttori dei servizi è previsto dalla legge 183/2011 (finanziaria di luglio) che ad esse non può essere assegnato in via esclusiva una posto di Dsga.  Nei confronti di questi lavoratori è stato fatto un vero e proprio blitz con la finanziaria di luglio 2011 che cerca di dare il contentino di un compenso aggiuntivo. E' previsto per legge il lavoro in più istituti, anche sottodimensionati, e l'apertura di una sequenza negoziale per definire la relativa indennità che il Ccnl vigente non prevede. Al Miur chiederemo su tutta questa partita soluzioni concrete per assicurare a tutte le scuole la presenza a tempo pieno del direttore. Si tratta di una figura è indispensabile per la funzionalità della stessa scuola.

Si ridurrà il numero dei Dirigenti, Direttori e anche Collaboratori scolastici dal momento che le tabelle attuali non tengono conto di questa configurazione abnorme degli istituti scolastici. I "superstiti" non potranno assicurare lo standard garantito nel periodo precedente i tagli.

Il processo di dimensionamento non può proseguire ulteriormente, anzi, le scuole devono tornare a dimensioni quanto meno "europee". Le reggenze debbono sparire e si debbono tenere con regolarità i concorsi per dirigenti e direttori. Debbono essere rivisti i parametri di attribuzione dei Collaboratori scolastici (oggi dopo i 1.200 alunni non è previsto alcun incremento di personale) e debbono tornare ad essere assegnati gli esoneri ed i semiesoneri dei collaboratori dei dirigenti necessari al funzionamento delle scuole.

Denunciamo infine l'estrema difficoltà in cui si troveranno nei prossimi mesi le scuole coinvolte nei dimensionamenti, diverse migliaia, che dovranno dedicarsi, in un contesto che sarà caratterizzato da una notevole mobilità del personale, a rinnovare e rivalutare gli inventari, a chiudere ed aprire bilanci, a trasferire risorse finanziarie e strumentali, a riorganizzare le attività amministrative e a riprogrammare le attività didattiche adeguandole alle nuove situazioni.

Di nuovo viene richiesto alle scuole ed ai lavoratori una enorme mole di lavoro per la ristrutturazione del servizio di istruzione per conseguire risparmi sul personale (meno dirigenti, meno direttori, meno assistenti e collaboratori) e senza nessun sostegno di formazione e senza le risorse necessarie.

Ancora una volta siamo di fronte ad un incremento dei carichi di lavoro con una riduzione delle retribuzioni, del personale e un aumento delle prestazioni richieste e delle responsabilità.

Tutto ciò senza rinnovo del contratto di lavoro e  con il permanere delle pesanti invasioni di campo sulla contrattazione prodotte dal decreto legislativo del ex Ministro Brunetta.

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Da: brioblu... 22/04/2012 18:37:31
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Questo grazie anche alla forte opposizione della FLC in sede nazionale e locale che ha impedito l'applicazione draconiana della norma.

Il numero delle autonomie scolastiche perse, per quanto più contenuto, rispetto alle previsioni, è comunque significativo e comporterà un rilevante impoverimento tanto dell'organico che della rete scolastica pubblica sguarnendo intere aree del paese da veri e propri presidi culturali.

Non meno complicata sarà la situazione di quelle scuole con meno di 600 alunni che, per effetto della legge n. 183/2011, non potranno avere un Dirigente scolastico e un DSGA titolare con ricadute pesanti sull'organizzazione dei servizi e della didattica.

Ad oggi ancora non ci è stato reso noto la quantità e la distribuzione delle istituzioni scolastiche con meno di 600 alunni. Ma già alcune valutazioni si possono fare.

Le scuole del primo ciclo dall'anno prossimo saranno in gran parte al di sopra di 1.000 alunni. La saggia proposta di un dimensionamento da fare in tre anni e di fare media regionale avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata travolta dalla fretta di fare cassa. Il sovradimensionamento realizzato complica inutilmente la gestione e crea difficoltà ad un servizio di qualità.

La numerosità dei plessi, a figure istituzionali invariate, creerà parecchi e forti problemi di gestione sotto ogni profilo: da quello didattico a quello della sicurezza a quello della sorveglianza. Per entrambe le figure a questo aumento di lavoro e di responsabilità corrisponderà una riduzione complessiva e individuale delle retribuzioni (retribuzione di posizione per i Ds e dell'indennità di amministrazione per i Dsga). Un fatto paradossale che deve essere corretto.

Le istituzioni dei due cicli che hanno meno di 600 alunni saranno affidate a reggenza ad un dirigente scolastico; per i direttori dei servizi è previsto dalla legge 183/2011 (finanziaria di luglio) che ad esse non può essere assegnato in via esclusiva una posto di Dsga.  Nei confronti di questi lavoratori è stato fatto un vero e proprio blitz con la finanziaria di luglio 2011 che cerca di dare il contentino di un compenso aggiuntivo. E' previsto per legge il lavoro in più istituti, anche sottodimensionati, e l'apertura di una sequenza negoziale per definire la relativa indennità che il Ccnl vigente non prevede. Al Miur chiederemo su tutta questa partita soluzioni concrete per assicurare a tutte le scuole la presenza a tempo pieno del direttore. Si tratta di una figura è indispensabile per la funzionalità della stessa scuola.

Si ridurrà il numero dei Dirigenti, Direttori e anche Collaboratori scolastici dal momento che le tabelle attuali non tengono conto di questa configurazione abnorme degli istituti scolastici. I "superstiti" non potranno assicurare lo standard garantito nel periodo precedente i tagli.

Il processo di dimensionamento non può proseguire ulteriormente, anzi, le scuole devono tornare a dimensioni quanto meno "europee". Le reggenze debbono sparire e si debbono tenere con regolarità i concorsi per dirigenti e direttori. Debbono essere rivisti i parametri di attribuzione dei Collaboratori scolastici (oggi dopo i 1.200 alunni non è previsto alcun incremento di personale) e debbono tornare ad essere assegnati gli esoneri ed i semiesoneri dei collaboratori dei dirigenti necessari al funzionamento delle scuole.

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Da: brioblu... 22/04/2012 18:37:57
Dimensionamento scolastico: disorganizzazione e aumento dei carichi di lavoro. Tutto da rivedere
La chiusura di oltre mille scuole, l'affidamento a un unico dirigente e a un unico direttore di più scuole avrà pesanti ricadute sulla qualità didattica e la funzionalità organizzativa. L'impegno della FLC per rimettere in discussione norme e provvedimenti che non fanno bene alla scuola.
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Da: brioblu... 22/04/2012 18:38:38
Dimensionamento scolastico: disorganizzazione e aumento dei carichi di lavoro. Tutto da rivedere
La chiusura di oltre mille scuole, l'affidamento a un unico dirigente e a un unico direttore di più scuole avrà pesanti ricadute sulla qualità didattica e la funzionalità organizzativa. L'impegno della FLC per rimettere in discussione norme e provvedimenti che non fanno bene alla scuola.
03/04/2012
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Dimensionamento rete scolastica. I sindacati scuola chiedono un incontro al MIUR
In seguito alla richiesta fatta insieme a Cisl scuola, Uil scuola Snals Confsal e Gilda il 14 marzo scorso il Miur ci ha fornito i primi dati sul dimensionamento della rete scolastica. Saranno 1.013 le istituzioni scolastiche che verranno chiuse a partire dal prossimo anno scolastico a seguito dei piani di dimensionamento deliberati dalle amministrazioni regionali.

Il numero complessivo dei tagli risulta inferiore a quanto preventivato sia dalla Legge 111/2011 la cui relazione tecnica prevedeva una riduzione di 1.130 autonomie scolastiche, sia dalla nota Miur del 7 ottobre 2011 che, nel dare indicazioni per la ripartizione regionale dei tagli, proponeva una riduzione di 1.300 istituzioni scolastiche.

Questo grazie anche alla forte opposizione della FLC in sede nazionale e locale che ha impedito l'applicazione draconiana della norma.

Il numero delle autonomie scolastiche perse, per quanto più contenuto, rispetto alle previsioni, è comunque significativo e comporterà un rilevante impoverimento tanto dell'organico che della rete scolastica pubblica sguarnendo intere aree del paese da veri e propri presidi culturali.

Non meno complicata sarà la situazione di quelle scuole con meno di 600 alunni che, per effetto della legge n. 183/2011, non potranno avere un Dirigente scolastico e un DSGA titolare con ricadute pesanti sull'organizzazione dei servizi e della didattica.

Ad oggi ancora non ci è stato reso noto la quantità e la distribuzione delle istituzioni scolastiche con meno di 600 alunni. Ma già alcune valutazioni si possono fare.

Le scuole del primo ciclo dall'anno prossimo saranno in gran parte al di sopra di 1.000 alunni. La saggia proposta di un dimensionamento da fare in tre anni e di fare media regionale avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata travolta dalla fretta di fare cassa. Il sovradimensionamento realizzato complica inutilmente la gestione e crea difficoltà ad un servizio di qualità.

La numerosità dei plessi, a figure istituzionali invariate, creerà parecchi e forti problemi di gestione sotto ogni profilo: da quello didattico a quello della sicurezza a quello della sorveglianza. Per entrambe le figure a questo aumento di lavoro e di responsabilità corrisponderà una riduzione complessiva e individuale delle retribuzioni (retribuzione di posizione per i Ds e dell'indennità di amministrazione per i Dsga). Un fatto paradossale che deve essere corretto.

Le istituzioni dei due cicli che hanno meno di 600 alunni saranno affidate a reggenza ad un dirigente scolastico; per i direttori dei servizi è previsto dalla legge 183/2011 (finanziaria di luglio) che ad esse non può essere assegnato in via esclusiva una posto di Dsga.  Nei confronti di questi lavoratori è stato fatto un vero e proprio blitz con la finanziaria di luglio 2011 che cerca di dare il contentino di un compenso aggiuntivo. E' previsto per legge il lavoro in più istituti, anche sottodimensionati, e l'apertura di una sequenza negoziale per definire la relativa indennità che il Ccnl vigente non prevede. Al Miur chiederemo su tutta questa partita soluzioni concrete per assicurare a tutte le scuole la presenza a tempo pieno del direttore. Si tratta di una figura è indispensabile per la funzionalità della stessa scuola.

Si ridurrà il numero dei Dirigenti, Direttori e anche Collaboratori scolastici dal momento che le tabelle attuali non tengono conto di questa configurazione abnorme degli istituti scolastici. I "superstiti" non potranno assicurare lo standard garantito nel periodo precedente i tagli.

Il processo di dimensionamento non può proseguire ulteriormente, anzi, le scuole devono tornare a dimensioni quanto meno "europee". Le reggenze debbono sparire e si debbono tenere con regolarità i concorsi per dirigenti e direttori. Debbono essere rivisti i parametri di attribuzione dei Collaboratori scolastici (oggi dopo i 1.200 alunni non è previsto alcun incremento di personale) e debbono tornare ad essere assegnati gli esoneri ed i semiesoneri dei collaboratori dei dirigenti necessari al funzionamento delle scuole.

Denunciamo infine l'estrema difficoltà in cui si troveranno nei prossimi mesi le scuole coinvolte nei dimensionamenti, diverse migliaia, che dovranno dedicarsi, in un contesto che sarà caratterizzato da una notevole mobilità del personale, a rinnovare e rivalutare gli inventari, a chiudere ed aprire bilanci, a trasferire risorse finanziarie e strumentali, a riorganizzare le attività amministrative e a riprogrammare le attività didattiche adeguandole alle nuove situazioni.

Di nuovo viene richiesto alle scuole ed ai lavoratori una enorme mole di lavoro per la ristrutturazione del servizio di istruzione per conseguire risparmi sul personale (meno dirigenti, meno direttori, meno assistenti e collaboratori) e senza nessun sostegno di formazione e senza le risorse necessarie.

Ancora una volta siamo di fronte ad un incremento dei carichi di lavoro con una riduzione delle retribuzioni, del personale e un aumento delle prestazioni richieste e delle responsabilità.

Tutto ciò senza rinnovo del contratto di lavoro e  con il permanere delle pesanti invasioni di campo sulla contrattazione prodotte dal decreto legislativo del ex Ministro Brunetta.

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Tag: dimensionamento, dsga, enti locali, legge 111/11, legge 183/11, miur
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Da: sucuni 22/04/2012 19:18:41
allora non dovrebbero fare più immissioni in ruolo? non avrebbe senso quelo che scrive colto..

Da: sucuni 22/04/2012 19:20:13
quello

Da: ASSISTENTE precaria 22/04/2012 21:15:55
Nuove immissioni in ruolo sta certo che non se ne faranno più!
Bisogna in primis ri-collocare il personale in esubero (che ad oggi non se ne conosce bene ancora il numero) per via dei dimensionamenti degli istituti non compensati dai pensionamenti che risultano sorprendentemente esigui per la "bella" riforma dell'età pensionabile.
La Fornero si sta mettendo di impegno x decimarci......e questo in tutti i settori lavorativi.Tagliare è la nuova manovra anti-crisi!
Immagina quanta speranza hanno quelli che sperano nella formazione??.......si godessero il loro ruolo di appartenenza xkè è quello con più anzianità .... il passaggio ad altro ruolo adesso proprio non conviene.. perchè i primi ad essere licenziati in questa manovra di tagli del personale statale in esubero, sono proprio gli ultimi ruoli poichè quelli con minore anzianità nel profilo di arrivo, (ossia quelli della mobilità).
Poi chi se la sente di rischiare rischia.

Da: Coscienza1 22/04/2012 21:20:05
Per Brioblu

9 minuti e 21 secondi per copiare ed incollare la stessa cosa.
Brioblu, te l'ha mai detto nessuno che forse devi andare da un oculista (forse non vedevi bene il testo)  o da un neurologo (eventuale inizio di Morbo di Parkinson: clicca e riclicca ripetutamente la stessa cosa) ?

E comunque in questa situazione ci troviamo grazie proprio alla CGIL e all'onorevole Ghizzoni.
Mi risulta che proprio da questa categoria sindacale e "politica" sia partita la richiesta di messa in pratica dell'attuale mobilità professionale.

Ed ora,  che vuole la CGIL farsi bella dicendo che lotta e per quello quando lei stessa è stata la fautrice di questa inverosimile situazione?

Che schifo!

Prima ti manda sul lastrico e poi cerca di aggrapparsi agli specchi.
Che crede, che siamo tutti cretini e che noi, semplici assistenti amministrativi, non eravamo in grado di fare 4 miseri calcoli  in cui noi stessi avevamo già capito e prospettato questo futuro da ecatombe?

Ancora una volta, anzi più volte, e per sempre:

CHE SCHIFO CHE SCHIFO CHE SCHIFO CHE SCHIFO CHE SCHIFO

Da: Coscienza1 22/04/2012 21:28:32
Il telefilm è cominciato, ora vi lascio.

A domani, e come ha scritto da poco assistente precaria, buon tremolio di gambe a tutti i nuovi AA passati al nuovo profilo in queste ultime settimane: lo scricchiolio delle vs. gambe creato dalla paura di essere prossimi al licenziamento la dice lunga, ma di questo dovete ringraziare tutte, indistintamente,  ripeto tutte le categorie, anzi mi sono sbagliata, dico tutte le FAZIONI sindacali.

Da: ASSISTENTE precaria 22/04/2012 21:38:38
...ma tanto mica lo sanno quanto hanno fatto male ad ascoltare i sindacati..!

Da: ASSISTENTE precaria 23/04/2012 06:44:42
La FLC SCOPRE L 'ACQUA  CALDA!
ORA FA I CONTI? DOPO KE È PASSATA LA MOBILITÀ E NOI POVERI CRETINI LO DICEVAMO DA MESI CHE CI AVREBBERO TOLTO DEI POSTI PER RISULTARE  X PRIMI LORO, QUELLI DELLA MOBILITÀ, SOPRANNUMERARI??
E NON LA DICONO ANCORA TUTTA: IN PREVISIONI DI TAGLI SARANNO I PRIMI AD ESSERE LICENZIATI!
BUFFONI!! PARLANO DI TAGLI SOLO X I DS DSGA E COLLABORATORI!
GLI ASSISTENTI NON LI MENZIONA X NIENTE?
FANNO COME IL MINISTRO PROFUMO..SE LI SONO SCORDATI!!
O FORSE È  FATTO APPOSTA PER NON RILEVARE CHE È PASSATO PERSONALE CON LA MOBILITÀ GIÀ IN UNO SCENARIO DI FORTI ESUBERI??
VERGOGNA! SIETE LA ROVINA DELLA SCUOLA ITALIANA!
ANDATELO A RACCONTARE AGLI STUPIDI TUTTO QUESTO CHE SCRIVETE A DANNO DEI LAVORATORI ONESTI!!

Da: FIACCOLA 23/04/2012 09:07:37
CHE SCHIFO..................................................................

Da: FIACCOLA 23/04/2012 09:07:37
CHE SCHIFO..................................................................

Da: Precario Assist. colto e bello 23/04/2012 14:32:57
Richiamo i contenuti del mio post di ieri!! E, in aggiunta, condivido quanto scritto da Assistente precaria, e cioè che, vista la situazione attuale, cambiare profilo o cambiare scuola, al momento, non conviene proprio, perchè si rischia di essere sopranumerari e, quindi, di essere allontanati notevolmente di sede o di essere (se la situazione finanziaria del paese dovesse aggravarsi, cosa non improbabile), addirittura, licenziati (vedi lo spirito delle ultime dichiarazioni del ministro della funzione pubblica, Patroni-Griffi)!!
So che l'ipotesi del licenziamento del personale di ruolo è ipotesi che nessuno tende a prendere in considerazione, poichè, per le motivazioni per cui ora avverebbe, non è cosa che è mai accaduta; ma, l'aggravarsi della situazione economica, in Occidente, in Europa, in Italia, potrebbe portare ad una simile sciaguratissima possibilità!! Ripeto: la forma sarebbe, proprio, quella di ridurre, da subito, il percorso delle Superiori, da cinque a quattro anni (ripeto: tutti sappiamo che la proposta di decreto-legge è stata già formulata anche nei dettagli più minuti e che trovasi nei "cassetti" del Miur, e che il ministro Profumo, con l'avallo, anche, di progressiste forze politiche che sostengono il governo, ha affermato che esso verrà tirato fuori alla bisogna, proprio quando un'eventuale drammatica necessità finanziaria del paese lo imporrebbe), con tutte le conseguenze derivanti soprattutto, innanzitutto, per il personale docente e, poi, anche, per il personale ata!!
Prendere i "licenziabili" dai primi in graduatoria di anzianità significherebbe, ineluttabilmente (vedi la "questione-esodati" di questi giorni), "accompagnarli" (con grave, impossibile, aggravio da parte delle casse dello Stato) economicamente fino alla pensione; per cui, verrebbero presi proprio dalla parte finale, da coloro che hanno minore anzianità in quel profilo!! Ma, voi direte, non era questa la condizione quando ci hanno "forzatamente mobilitati", da cs in aa, in aprile 2012; è vero; ma non era questa neanche la situazione di quei lavoratori "esodati" che sono stati invitati ad andare in pensione e, poi, cambiate le regole, si sono trovati senza nè stipendio e nè pensione!! Ripeto: non gongolo affatto per la tragica situazione in cui, a mesi, si potrebbero trovare, loro malgrado, i "mobilitati" (ancora, fra virgolette, a mio buon avviso), perchè se questo scenario "quasi greco" dovesse verificarsi, comporterebbe conseguenze gravissime per tutti, sia per i già presunti "mobilitati" e sia per gli assistenti amministrativi precari!!!!

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