>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum  - Rispondi    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, ..., 334, 335, 336, 337, 338, 339 - Successiva >>

Da: Raf24/01/2011 15:19:16
un anno fa circa ho vinto un concorso nella pa a Roma, ma ho dovuto rifiutare perchè la paga iniziale non mi consentiva di vivere, dovendo pagare un affitto che mi prosciugava il 70% dello stipendio, al netto delle spese varie (gas, telefono, condominio, ecc.).
Ma continuo a pensare che per chi può, anche alla luce della controriforma forense che ci penalizzerà tantissimo, è meglio entrare nella pa e cercare di fare carriera lì.
Sono daccordo con geko, la vita resta sempre il bene più importante, e anche alla luce delle mie esperienze, è importante passarsela con qualche piccolo piacere anzichè mettere sempre tutto tra parentesi nell'attesa che....cosa?
Rispondi

Da: tttttttt25/01/2011 12:01:22
Ciao..per essere in tema io sn vincitrice di un concorso pubblico in p.a.(ministero) ma da quello ke si dice e si prospetta nn si sa quali possano essere i tempi di assunzione..vorrei iscrivermi nel frattempo all'albo degli avv.(nn l'ho fatto finora xkè nn ho clienti)x sperare di iniziare a guadagnare qualcosa..vorrei sap.se possono sorgere dei problemi se dovessero poi kiamarmi per il posto pubblico...dovrei "solo" cancellarmi dall'albo?se sì potrei poi in un futuro richiedere l'iscrizione?grazie a ki vorrà aiutarmi!!!!
Rispondi

Da: x tttttttttttttttt 1  - 25/01/2011 12:13:35
purtoppo non posso aiutarti nel quesito che poni, però mi incuriosisce una cosa. tu hai vinto un concorso al ministero e ancora non sei stata assunta? posso chiederti quanto tempo fa lo hai vinto?
te lo chiedo perchè mi accingo a preparare dei concorsi proprio nella speranza di racimolare qualche soldo, visto che negli studi legale pagano pochissimo...ma adesso sento che tu hai vinto un posto al ministero e vuoi lavorare in uno studio legale...che caos!!
Rispondi

Da: tttttttt25/01/2011 12:30:09
...il concorso l'ho vinto adesso e siamo in attesa di risposta...e nn ho dubbi sul fatto di volere il posto pubblico!!!mi kiedevo soltanto se nelle more della tanto attesa kiamata mi conviene iscrivermi all'albo degli avv.per iniziare a far qualcosa visto ke nn si conoscono i tempi per l'assunzione!e considerando la spesa xl'iscrizione,l'incertissimo guadagno e soprattutto se c'è incompatibilità con l'impiego pubblico
Rispondi

Da: Luca x tttttttt25/01/2011 12:33:38
Sei vincitore al Miur....?
Rispondi

Da: antea 25/01/2011 16:27:47
x ttttttttt:
ciao, io ho superato l'esame di avvocato nel 2005 ed ho esercitato fino al 2009, quando sono stata assunta a tempo determinato (da una graduatoria alla quale avevo partecipato anni prima senza nemmeno ricordarmi). ho lavorato presso un ente pubblico, ammazandomi contemporaneamente di studio (tieni conto che sono già sposata ed a casa non ho la colf), ho battuto il ferro: tra il settembre del 2009 e novembre del 2010 ho sostenuto 15 concorsi in ttt il piemonte sia per il profilo C che D.in alcuni mi sono piazzata in graduatoria non benissimo ma in uno degli ultimi sono riuscita a sistemarmi bene tanto da ottenere l'agognata assunzione.sono contenta della scelta perchè qui a torino la professione non offre molto: come avv collaboratore ti offrono 1000euro  al mese con fattura e se vuoi tentare il viaggio in  solitaria ricordati che devi avere un bel giro di affari.tieni a mente che dopo 3 anni dalla data di apertura della P.I. diventi contribuente soggetto agli studi di settore. è difficile riuscire a raggiungere i livelli di reddito richiesti dallo stato e così potresti rischiare di essere un contribuente non congruo e dover pagare tasse su redditi mai realmente guadagnati.informati con l'ufficio assunzioni dell'ente presso il quale hai vinto il concorso sulle tempistiche delle assunzioni.non conviene iscriverti all'ordine (la tassa è salata) se nell'arco dell'anno ti assumeranno.inoltre fai conto che all'atto dell'assunzione devi esserti già cancellata per evitare le incompatibilità prescritte dall'ordinamento.la professione mi piaceva molto ma a fine mese è il conto in banca, il tuo stile di vita e la serenità della tua famiglia che fanno la differenza.
da libero professionista non hai  tutti i vantaggi del dipendente .non credere che non sia pronta ai sacrifici:mio padre è lavoratore autonomo, mio marito libero professionista e nella mia famiglia sono + i lavoratori a P.I. che i dipendenti.ho fatto la mia esperienza da autonoma anche presso studi importanti ma sono felice della mia scelta. inoltre tieni conto che il titolo nell'ente pubblico fa la differenza.nonostante io sia stata assunta come amministrativa in realtà il titolo mi ha permesso di occuparmi di contenzioso e questo è veramente un bel passo avanti.spero solo che col tempo cambi la legge che non permette ai dipendenti pubbl di rimanere iscritti all'ordine forense. questo perchè molti concorsi x ruoli da avvocato richiedono non solo il titolo ma l'iscrizione all'ordine da almeno un quinquennio.così tagliando fuori ttt quelli che come noi hanno il titolo e la conoscenza delle dinamiche degli enti pubblici.insomma, non ci resta che sperare.
Rispondi

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: x antea e ttttttt25/01/2011 17:15:34
ma si può comunque essere iscritti all'albo e non aprire la partita iva, in modo tale da evitare il problema fiscale a cui hai accennato
Rispondi

Da: antea 26/01/2011 08:38:09
x ttttttttttt:
no non è possibile.se lavori per un ente pubblico e sei avvocato devi cancellarti dall'ordine, dalla cassa forense e chiudere la P.I.
Capisci adesso l'iniquità rispetto a medici, ingegneri, geometri, professori universitari vari che pur continuando ad esercitare lavorano nel pubblico???!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Un'ingiustizia bella e buona voluta dai baroni della professione.inoltre, ma su questo non ho notizie certissime, si vocifera che molti avvocati che esercitano e professori universitari/avvocati da svariate legislature spingono perchè passi un progetto di legge che privi del titolo ttt gli avvocati che non esercitano la professione in pianta stabile.insomma scusatemi, ma dopo essermi fatta il mazzo a fare il praticante per 4 lire e aver superato l'esame a torino senza aiuti, non ho nessuna intenzione di vedermi il titolo sottratto da quella massa di ingordi che guadagnano fior di euro e che si permettono anche di spingere perchè certe leggi (tutelanti solo per loro) vengano approvate.
bisogna stare con le orecchie ben aperte.
Rispondi

Da: x antea26/01/2011 09:13:00
Alcune considerazioni sono pienamente condivisibili, altre sono opinabili specie quando dici che il titolo di avvocato nella PA ti consente di occuparti di legale e contenzioso.
Premesso che ciò non è sempre vero e dipende anche dalla fortuna di essere assegnati ad u n ufficio anzichè ad un altro, quand'anche ci si riuscisse non sarebbe una gran fortuna. Tranne in quei casi in cui si riesca a farsi inquadrare proprio come avvocati in enyte pubblico con relativa iscrizioni all'albo speciale quando esiste e oneri e onori dell'iscrizione ( possibilità di rappresentare l'ente in giudizio, partecipazione attiva all'udienza come avvocato, maggiori resposnabilità ma anche percentuali sugli utili delle cause concluse con sentenza favorevole alla PA), svolgere il contenzioso legale nella PA è quanto di più svilente e umiliante possa fare un giurista per di più avvocato..Di fatto diventa un cancelliere, prepara e si sciroppa pure atti giudiziali spesso complessi che verranno firmati dagli avvocati dell'ente ( in genere poche persone raccomandate) o peggio dagli avvocati esterni ( straraccomandanti)..Insomma se nello studio facevi l'avvocato schiavo ma fecavei l'avvocato nella PA in ufficio che si occupa di legale e contenzioso fai di fatto il cancelliere oppure il segretario dell'avvocato dell'ente o esterno che  spesso ne sa meno di te, è meno preparato, ha meno titoli ma guadaganail doppio o il triplo di te ed è lui poi che riporta alla dirigeneza generale mentre tu spali la merda che tradotto significa che ti smazzi, fai ricerche, magari scrivi atti che firmano altri, fai le fotocopie, etcc.. E si ti lamenti ci sarà qualcuno che ti dirà quelle frase che chissà quanto avvocati sfigati entrati per concorso nella PA si sono sentiti dire da colleghi " ma scusa tu che hai il titolo di avvocato ma che stai a fare qui a fare l'impiegato?Vai a fare l'avvocato"..
Come vedi la realtà è pirandelliana ed è troppo semplice buttarla su meglio il posto nella PA che fare l'avvocato..
Meditate gente...
Rispondi

Da: antea 26/01/2011 12:10:38
penso che sia soggettivo.innanzitutto, ho esordito dicendo che io sono stata fortunata perchè occupandomi di contenzioso posso comunque sfruttare al meglio la mia preparazione.si tratta però di una valutazione personale.altre persone potrebbero patire a fare lavoro giuridico senza rivestire x questo un ruolo ad hoc.io invece preferisco occuparmi di contenzioso piuttosto che di  molte mansioni che vedo svolgere da alcuni miei colleghi molto preparati ma che ahimè sono stati assegnati in settori che nulla hanno a che vedere con la loro formazione.quindi ttt dipende dal settore in cui si è stati assegnati.inoltre, non ttt il contenzioso di un ente passa per l'avvocatura di quell'ente.molto viene svolto a livello di settore, in alcuni casi da persone che non hanno nemmeno la laurea in legge (e qui ci si chiede come vengano assegnate le persone ai settori...). fino a quando uno non ha la fortuna di vincere un concorso in avvocatura, penso che tra la professione e il lavoro di puro amministrativo, la soluzione intermedia ti permetta di mantenere la mente avezza al ragionamento giuridico.personalmente non mi sento sfruttata da nessuno e ricevo attestati di stima da responsabili e dirigenti (ruffiani x ruolo! e di cui mi interessa poco) ma ciò che + conta dai colleghi.insomma, le tue considerazioni sono sacrosante ma molto dipende dall'approccio personale di ciascuno di noi: "il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto".ed io ho scelto di essere positiva ed ottimista.la mia considerazione sull'utilità del titolo era legata alla possibilità di sfruttarlo quanto + possibile nell'ambito pubblico, anche se questo significa continuare a studiare e tentare concorsi.nel frattempo però faccio un lavoro che mi piace, che mi viene pagato equamente e che mi permette di accumulare titoli di servizio per eventuali altri concorsi. tutto qui.
Rispondi

Da: x antea26/01/2011 14:43:13
Il titolo di avvocato nella Pa è carta straccia...Sono sempre quei sentito dire, luoghi comuni per cui "il titolo poi ti serve e ti permette di fare carriera" etc...Tutte cazzate...La carriera si basa su altre logiche e più del titolo conta l'anzianità comnunque...
Se entri in albo speciale o in un'avvocatura bene..Altrimenti non cambia un cazzo sciropparti il parere legale o fare una lettera di risposta (lavoro amminsitrativo) a altro ente...Lo stipendio è quello e quello rimane..Non ti danno di più se ti leggi un ricorso al TAr di 20pagine... La triste realtà è quella...Molti continuano a stdiare per vincere magistratura che alemno li renderebbe autonomi e non schiavi..
E cmq la distinzione tra lavoro giuridico e ammnistrativo non ha senso se lo stipendio è lo stesso..Allo sta meglio chi sta in segreteria e risponde al telefono e magari a fine mese prende anche una indennità in più...
La PA ha sempre meno bisogno di giuristi e sempre più di economisti...
Dispiace dirlo ma l'avvocaticchio sfigatello che fa il legale nella PA rimane un sottopagato e sfruttato..e in  più sarà deriso dai colleghi che ovviamente in faccia ti tesserano le lodi e dietro te ne diranno di tutti i colori....MeditaT...
Rispondi

Da: antea 26/01/2011 15:25:30
....(non so come chiamarti x' non hai reso pubblico il tuo nickname),ti ripeto : questoni di punti di vista.evidentemente abbia visioni, esperienze e prospettive diverse.l'obiettivo di questo forum non era creare astio ma xmettere un confronto fra diverse esperienze ed opinioni.io ho sottoposto la mia, senza generalizzare troppo, esponendo ciò che vedo accadere nella mia divisione ed in altre del mio ente.ciò non significa che sia la regola ma uno spaccato della realtà quello si.e le esperienze esposte potrebbero aiutare ttttttt a meglio decidere per il suo futuro.ora vi saluto perchè aihmè con oggi le mie ferie finiscono e da domani non avrò + molto tempo x intrattenermi in questo forum.auguro a voi (e permettetemelo, a me) buona fortuna per un futuro lavorativo dignitoso e promettente.ciao ciao a ttt!Antea
Rispondi

Da: Mario27/01/2011 22:08:19
io ho fatto i miei due anni di pratica senza ricevere un soldo; terminata la pratica ho cercato studi che mi pagassero per collaborazioni ma, al di là di un mero rimborso spese, neanche l'ombra di carriera nè uno stipendio "decente". Ho preso l'abilitazione superando l'esame di Stato ma il mercato è troppo saturo, difficile avere clienti. Sapete cosa ho fatto? Ho preso un attestato operatore sanitario e sto lavorando con un contratto, seppur a tempo determinato, che mi fa guadagnare, per 8 ore giornaliere di lavoro, 1300 euro al mese. Non m'importa nulla, sto bene, almeno guadagno, porto il pane a casa e posso pensare a qualcosa di concreto (sperando nel rinnovo contrattuale)! Purtroppo è così! Oggi la laurea-e l'abilitazione- non ti da il posto fisso!
Rispondi

Da: collega avv.28/01/2011 18:17:44
x mario ,
complimenti per la tua scelta coraggiosa ed intelligente , anche io sto pensando di riqualificarmi per lavorare seriamente( nel senso di euro ) la professione è morta purtroppo !!!!
Rispondi

Da: didi30/01/2011 15:47:07
per mario

non sei il solo...anche io stavo pensando a qualcosa del genere...
pensa che in un ospedale a torino, dove sono andta a trovare un amico che aveva avuto un incidente...sai cosa ho scoperto...
che l'infermiera che lo assisteva era un avvocato che stufo di lavorare tanto senza riconoscimento...si era iscritto ascienze infermieristiche all'età di 32 anni e adesso a 36 lavorava in ospedale....
Rispondi

Da: onio31/01/2011 11:25:20
davvero
Rispondi

Da: Lucrezio7831/01/2011 12:04:03
quoto quello che avete scritto. A FEBBRAIO ho sostenuto l'orale di avvocato ed a maggio giuramento in tribunale ma la realtà è dura perchè avere cliente presuppone tutta una base di conoscenze e relazioni frutto di anni, quindi chi ha fatto la vita classica dello studente si ritrova a 30 anni con il titolo ma con pochi amici e quindi non si campa. Restare presso uno studio legale significa accettare dopo anni di studio, sacrifici ed investimenti di essere uno schiavetto tutto fare, un mix tra segretario, fattorino, autista, rapresentente etc etc. in un contesto di disordine e di aleatorietà. Quindi il posto fisso benchè spesso sbeffeggiato è un miracolo, un sogno. Sapere a che ora si inizia di lavorare ed a che ora si finisce non ha prezzo. Auguri a tuti ragazzi ed anche a me stesso :-)  
Rispondi

Da: Lucrezio7831/01/2011 12:04:03
quoto quello che avete scritto. A FEBBRAIO ho sostenuto l'orale di avvocato ed a maggio giuramento in tribunale ma la realtà è dura perchè avere cliente presuppone tutta una base di conoscenze e relazioni frutto di anni, quindi chi ha fatto la vita classica dello studente si ritrova a 30 anni con il titolo ma con pochi amici e quindi non si campa. Restare presso uno studio legale significa accettare dopo anni di studio, sacrifici ed investimenti di essere uno schiavetto tutto fare, un mix tra segretario, fattorino, autista, rapresentente etc etc. in un contesto di disordine e di aleatorietà. Quindi il posto fisso benchè spesso sbeffeggiato è un miracolo, un sogno. Sapere a che ora si inizia di lavorare ed a che ora si finisce non ha prezzo. Auguri a tuti ragazzi ed anche a me stesso :-)  
Rispondi

Da: Giak02/02/2011 19:29:29
di questi tempi è meglio studiare per i concorsi...
Rispondi

Da: Franz02/02/2011 20:27:25
Ho 43 anni, ho studio mio e un giro di clienti non disprezzabile.
Ma ho deciso di dedicarmi ai concorsi.
I motivi sono vari:
1. Il 70% degli incassi va via in tasse e contributi, più le spese di affitto, bollette, banche dati, corsi di formazione continua, pagine bianche e gialle, commercialista ecc ecc. Per mettere in tasca 2000 euro al mese netti, bisogna incassarne 10.000.
2. La riforma Bersani è stata disastrosa. Enti, banche, assicurazioni, grosse imprese ci strozzano, e ci pagano quanto le donne delle pulizie. Ormai per una pratica di recupero crediti ti offrono 60 euro.
3. Qualche anno fa mi sono rotto un ginocchio. Andavo in Tribunale con le stampelle e comunque è stato un disastro. Oggi evito di fare qualunque sport perchè se mi faccio male sono fottuto.
4. Lavoro 12 ore al giorno tutti i giorni, e spesso 5-6 ore anche il sabato e la domenica.

I miei amici dipendenti pubblici sono liberi tutti i pomeriggi, quell'unico giorno alla settimana che hanno il "rientro" pomeridiano si lamentano per la stanchezza, se hanno un'unghia incarnita stanno a casa in malattia, i soldi che guadagnano sono tutti loro, non devono temere lettere di Equitalia, vanno tranquillamente a giocare a calcetto perchè se si fanno male non succede proprio nulla, se stanno al mare tre settimane hanno fatto 15 giorni di ferie, hanno il congedo parentale se il figlio ha il raffreddore e non sanno a cosa serva il commercialista.

Rispondi

Da: x franz03/02/2011 08:41:02
Questi stessi dipendenti pubblci sono gli stessi che scondizolano quando il dirigente gli dice di fare una fotocopia, che pietiscono le indennità ai dirigenti trasformandosi in lecchini, che vengono messi all'oscuro di tutto, riunioni,decisioni, etc a cui prendono parte solo dirigenti, quelli che in ufficio spesso passano il tempo a non fare niente o su internet...
Se Atene piange, sparta non ride...é malposta la questione...Ci sono i pro e contro....Se tu sei un professionista in proprio per quanto stressante sia il ntuo lavoro, dipendi solo da te stesso e questa cosa è comunque una fonte di gratificazione...
E il cambio ti sarebbe vantaggioso solo per alcuni posti nel pubblico impiego, non per tutti..La realtà del pubblico impiego è troppo variegata...E c'è una certa differenza ad esempio tra chi lavora alla Presidenza del Consiglio o al Ministero dell'Economia e chi lavora in una Asl del calabrese....Insomma dire è meglio fare il dipendnete pubblico che l'avvocato è troppo banale...Bisogna vedere quale dipendente pubblico...Ciao
Rispondi

Da: Franz 1  - 03/02/2011 09:32:24
Bè, piano, non intendo dire che tutti i concorsi vanno bene. Diciamo quelli da funzionario in su.

Lo so bene che la p.a. non è certo il luogo in cui trovare gratificazione professionale, salvo riuscire a entrare nella dirigenza, passo che richiede non solo studio ma buone relazioni personali.

Ma non credere che in una professione come la nostra si dipenda davvero solo da se stessi. Per poter crescere serve una rete di pubbliche relazioni potente, che ti introduca dove girano gli incarichi e le consulenze serie, i posti nei consigli di amministrazione e così via. La stessa rete che ti può garantire il posto da dirigente nella p.a.

E anche ai livelli più bassi, dipendi comunque dal cliente, il quale ti chiama magari la domenica mattina alle 8 per chiederti per la milionesima volta come va la causa, e tu, che avresti una voglia matta di mandarlo affanculo e spiegargli l'uso corretto, per via anale, del cellulare, devi ingoiare il rospo e rispondergli pure gentilmente.

M la vera discriminante, per quel che mi riguarda, è data dai guadagni. Dopo il decreto Bersani fare l'avvocato non è più redditizio, e per guadagnare abbastanza devi avere moltissimo lavoro. E' difficile farsi pagare e quando ci riesci guadagni una miseria.

Tra un avvocato di piccolo cabotaggio e un funzionario sta più comodo il funzionario. Tra un avvocato di medio livello e un dirigente sta meglio il dirigente.
Oltre quel livello, la professione diventa meravigliosa. Ma è per pochi.
Rispondi

Da: x franz03/02/2011 10:00:39
Io faccio il funzionario in un ente pubblico ( funzionario inteso come ex carriera direttiva, settimo livello)..
Guadagano intorno ai 2100/2200 euro netti al mese grazie a indennità particolari, ma comuqnue lavoro più delle canoniche 36 ore settimanali, diciamo che entro alle 9 e ed esco mediamente alle 18 dal lunedì al venerdì.L'ente in cui sto ha un certo prestigio. Tuttavia le possibilità di carriera, e per un funzionario laureato per carriera si intende quella dirigenziale, visto che la scalata ammnistrativa è fatti di gredinetti minuscoli, categorie 2,3,5 che si passano 60 euri netti di differenza mensile a testa e non cambiano di una virgola le tue attribuzioni, sono praticamente nulle...Nel senso che se punti solo all'anzianità sei sicuro solo di quello che guadgani ora, non sei cicuro che tra tot anni..5,10,15,20,25,30 guadaganerei il doppio o il triplo...
Per migliorare devi cercare di vincere un concorso da dirigente esterno ( e quindi rimetterti sui libri a 35 anni, voincere la concorrenza di decine di migliaia come te, avere culo, etc..e ti posso dire che rimettersi a studiare da grandi è dura) oppure devi avere un protettore che ti fa bypassare il concorso e ti dà l'incarico dirigenziale in modo traverso.
Certo tu potresti dirmi che 2200 euro netti al mese sono il guadgano di un avvocato di me medio livello, ottenute però con più ore di lavoro e più stress..Ma io ti rispondo che guadganare 2200 euro al mese può andare bene a 35 anni, ma dopo?
Il fatto è che non si cresce a meno di rivincere un concorso da dirigente (se non sei tra quellei introdotti)...Mentre forse se fai l'avvocato hai la possibilità a 50 anni e dopo una ventina d'anni di professione di fare un salto di qualità, magari portando i guadgani a 4/5 mila euro al netto di tutte le spese..
Rispondi

Da: ...03/02/2011 10:37:52
franz... concordo in tutto con quanto hai scritto... ahimè...
la professione è fantastica solo da un certo livello in sù... prestigio, soldi e notevoli gratificazioni personali....
il pubblico diventa molto interessante solo (salvo poche eccezioni... funzionari banca d'italia, antitrust , consob, ecc..) dalla dirigenza..

Ma per mia esperienza personale... ho fatto lo stage di un anno in un prestigioso studio legale... e ho fatto anche la precaria in uno squallido ente pubblico.., di questi tempi guadagnare bene come avvocato, se no sei del giro giusto..., diventa una chimera..., conosco persone che a 36 anni dopo anni e anni di dura gavetta sono letteralmente con le pacche nell'acqua... ed altre persone che invece hanno avuto i meriti e la fortuna di vincere il fatidico posto pubblico, hanno lavoro, stipendio, casa e famiglia...

La mia amara conclusione...è che in Italia oggi stiamo a si salvi chi può....
e per me la salvezza a 32 anni è un posto che mi possa dare la dignità di uno stipendio.. e un pò di serenità...
La professione ad alti livelli è fantastica... (esperienza personale..) ma è un lusso per pochi intimi...,
a bassi livelli... è uno schifo... mille volte meglio il posto pubblico...

Poveri noi..
Rispondi

Da: tutta la vita davanti03/02/2011 12:04:25
concordo su tutta la linea...
non solo per le donne è ancora più difficile!!!!
Rispondi

Da: sposo..03/02/2011 12:22:55
tutto quello che ha scritto franz, solo chi non conosce la vita di un avvocato iper normale puo' dire che il pubblico impiego ha degli svantaggi. Ma vogliamo dire di quando entriamo nelle cancellerie e ci prostriamo per chiedere un'informazione oppure di quando siamo in ginocchio a cercare fascicoli in mezzo al caos mentre l'impiegato sorride e prende il caffè? Oggi l'avvocato ha di bello solo il nome ma per il resto è tutta aria fritta, mentre è facile constatare che chi ha il posto fisso vive tranquillo e beato, al calduccio e non sa cosa significa correre tra tribunali, macchine, parcheggi, corse, bolli, ultimo giorno, spese, code, uffici pubblici, etc etc. Sono avvocato da meno di un anno e non vedo l'ora di cambiare aria. La professione è bella quando va bene, per il resto è solo frustrazione e repressione. Un bacio a tutti
Rispondi

Da: PUPA03/02/2011 16:28:52
CIAO A TUTTI.
Mi sono cancellata dall'ordine a nov 2010 per ricoprire un posto da istruttore amministrativo al Comune di Roma. Ero in graduatoria e mi hanno chiamata. La decisione di abbandonare la professione è stata molto sofferta. Provenendo da altra regione non ero riuscita ad inserirmi per bene in uno studio serio. Solo sostituzioni temporanee e sempre pagata in nero. Ma non volevo mollare. Poi l'idea di uno stipendio fisso senza troppa fatica mi ha convinta.
Quando mi hanno chiesto in quale ufficio comunale volevo lavorare, ho risposto: "tutti tranne l'Avvocatura" perchè volevo cambiare completamente ambito di lavoro. Ed invece sono proprio alla Avvocatura Comunale a far da segretaria ad un avv. Penso proprio che chiederò trasferimento o meglio ancora farò il concorso per Avv al Comune di Roma. Qualcuno sa quando ci sarà il prossimo. Qui non voglio dirlo in giro.
Rispondi

Da: tutta la vita davanti04/02/2011 11:53:11
il lavoro fisso, penso, dia molte soddisfazioni..innazittutto la sicirezzza che a fine mese hai uno stipendio!!
Rispondi

Da: tutti04/02/2011 12:39:47
lasciano la prf non la puoi fare
Rispondi

Da: geko04/02/2011 12:50:38
Indubbiamente la professione di avv è quanto mai bella e stimolante rispetto a un posto pubblico, ma di questi tempi il nocciolo della questione è: l'avv è una professione che purtroppo non rende, siamo troppi e non c'è abbastanza lavorox tutti. Molti finiscono a elemosinare cause a parenti e amici, finendo cosi a fare un lavoro poco decoroso.
Personalmente non mi pento di aver accettto il posto pubblico indeterminato, sarà anche  monotono ma mi ha permesso di avere una certezza a fine mese, e di farmi dei progetti per comprare una casa
Rispondi

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, ..., 334, 335, 336, 337, 338, 339 - Successiva >>


Aggiungi la tua risposta alla discussione!

Il tuo nome

Testo della risposta

Aggiungi risposta
 
Avvisami per e-mail quando qualcuno scrive altri messaggi
  (funzionalità disponibile solo per gli utenti registrati)