>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum  - Rispondi    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, ..., 334, 335, 336, 337, 338, 339 - Successiva >>

Da: Serpes18/07/2015 15:33:26
Ognuno spara cifre basate sul sentito dire e sui luoghi comuni, ma basta vedere le cifre ufficiali diramate dalla Cassa Forense per vedere che puntare oggi sulla professione di avvocato è un pessimo investimento.

In buona sostanza il 90% degli iscritti alla cassa ha dichiarato un reddito (lordo) di circa 23 mila euro .
Stiamo parlando di un reddio paragonabile a quello di un comune impiegato di cat. B.
Non oso pensare i numeri dei non iscritti che non avranno diritto ad alcuna forma previdenziale.

http://newsletter.cassaforense.it/index.php?option=com_content&view=article&id=694:i-redditi-degli-avvocati&catid=78&Itemid=476
Rispondi

Da: reddito di cittadinanza o multa all''europa18/07/2015 17:26:39
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/24/reddito-garantito-1-300-euro-al-mese-in-danimarca-460-in-francia-ecco-mappa/673894/

Mentre in Italia giacciono in Parlamento proposte di legge mai discusse, nel resto d'Europa sono in vigore forme di sostegno e sussidi non destinati solo ai disoccupati. Dal modello scandinavo all'esperimento francese, ecco come funzionano e quanto valgono. Ma il primato va all'Alaska (grazie al petrolio). In Brasile povertà dimezzata con il piano di Lula.

L'ultima ad entrare nel club è stata l'Ungheria, nel 2009. Tutti gli altri paesi dell'Europa a 28 (tranne Italia e Grecia) hanno adottato da tempo forme di reddito minimo garantito per consentire ai loro cittadini più deboli di vivere una vita dignitosa, così come l'Europa chiede fin dal 1992. Strumento pensato per alleviare la condizione di insicurezza di chi vive al di sotto della soglia di povertà, in caso di perdita del lavoro il reddito minimo scatta quando è scaduta l'indennità di disoccupazione (che in Italia è l'ultima tutela disponibile) e il disoccupato non ha ancora trovato un nuovo impiego. Ma nell'Ue ne beneficia anche chi non riesce a riemergere dallo stato di bisogno nonostante abbia un lavoro. Negli ultimi anni la tendenza generalizzata, secondo il rapporto The role of minimum income for social inclusion in the European Union 2007-2010 stilato dal Direttorato generale per le politiche interne del Parlamento Ue, è stata quella di razionalizzare i vari sistemi, cercando di legare più che in passato il sostegno a misure per rafforzare il mercato del lavoro in modo da creare occupazione e ridurre il numero dei beneficiari. Ma il reddito minimo continua ad assolvere alla sua funzione: quella di ultimo baluardo garantito dagli Stati contro l'indigenza.
Pubblicità

DANIMARCA - Il modello scandinavo. Informato ai principi dell'universalismo, il sistema danese è tra i più avanzati del continente ed è basato su un pilastro principale: il Kontanthjælp, l'assistenza sociale. Il sussidio è tra i più ricchi: la base per un singolo over 25 è di 1.325 euro (escluso l'aiuto per l'affitto, che viene elargito a parte), che arrivano a 1.760 per chi ha figli. I beneficiari che non hanno inabilità al lavoro sono obbligati a cercare attivamente un'occupazione e ad accettare offerte appropriate al loro curriculum, pena la sospensione del diritto. A differenza della maggior parte degli altri paesi, il sussidio è tassabile. E se ci si assenta dal lavoro senza giustificati motivi, viene ridotto in base alle ore di assenza. Fino al febbraio 2012, poi, esisteva lo Starthjælp, letteralmente "l'indennità di avviamento ad una vita autonoma", il cui contributo minimo era di 853 euro: il beneficio è stato abolito in un tentativo di riorganizzazione e razionalizzazione del sistema.

GERMANIA - Il modello centroeuropeo. In Germania lo schema di reddito minimo è basato su 3 pilastri: l'Hilfe zum Lebensunterhalt, letteralmente un "aiuto per il sostentamento", un assegno sociale per i pensionati in condizioni di bisogno (Grundsicherung im Alter) e un sostegno ai disoccupati con ridotte capacità lavorative (Erwerbsminderung). Dal 1�° gennaio 2013 il contributo di primo livello (il più alto) è di 382 euro per un singolo senza reddito. Sussidi per l'affitto e il riscaldamento vengono elargiti a parte, come le indennità integrative per i disabili, i genitori soli e le donne in gravidanza. Lo Stato pensa anche alla prole: 289 euro per ogni figlio tra i 14 e i 18 anni, 255 euro tra i 6 e i 14 anni, 224 euro da 0 a 5 anni. La durata è illimitata, con accertamenti ogni 6 mesi sui requisiti dei beneficiari, a patto che chi è abile al lavoro segua programmi di reinserimento e accetti offerte congrue alla sua formazione. Ne hanno diritto i cittadini tedeschi, gli stranieri provenienti da paesi Ue che hanno firmato il Social Security agreement e i rifugiati politici.

REGNO UNITO - Il modello anglosassone. Oltremanica il reddito minimo è garantito da un complesso sistema di sussidi basati sulla "prova dei mezzi", la misura del reddito dei richiedenti. L'Income Support è uno schema che fornisce aiuto a chi non ha un lavoro full time (16 ore o più a settimana per il richiedente, 24 per il partner) e vive al di sotto della soglia di povertà. Il sostegno ha durata illimitata finché sussistono le condizioni per averlo e varia in base ad età, struttura della famiglia, eventuali disabilità, risorse che i beneficiari hanno a disposizione: chi ha in banca più di 16mila sterline non può accedervi e depositi superiori alle 6mila riducono l'importo del sostegno. Le cifre: i single tra i 16 e i 24 anni percepiscono 56,80 pound a settimana, gli over 24 arrivano a 71,70 (per un totale di circa 300 sterline al mese, pari a 330 euro, contro le 370 del 2007). Un aiuto dello stesso importo garantisce la Jobseeker Allowance, riservata agli iscritti nelle liste di disoccupazione: "Per riceverlo il candidato deve recarsi ogni due settimane in un Jobcenter e dimostrare che sta attivamente cercando lavoro". Lo Stato aiuta chi ha bisogno anche a pagare l'affitto e garantisce alle famiglie assegni per il mantenimento dei figli.

FRANCIA - Esperimento di reddito modulare. A due diversi tipi di sostegno rivolti ai disoccupati, si è aggiunto nel 1988 il Revenu Minimun d'Insertion, sostituito nel giugno 2009 dal Revenu de Solidarité Active. Ne ha diritto chi risiede nel paese da più di 5 anni, ha più di 25 anni, chi è più giovane ma ha un figlio a carico o 2 anni di lavoro sul curriculum. Un singolo percepisce 460 euro mensili (in aumento dai 441 del 2007), una coppia con 2 figli 966 euro. E il sussidio, che dura 3 mesi e può essere rinnovato, aumenta con l'aumentare della prole. Perché il sostegno non si trasformi in un disincentivo al lavoro, il beneficiario deve dimostrare di cercare attivamente un'occupazione, partecipare a programmi di formazione e l'importo del beneficio è modulare: man mano che cresce il reddito da lavoro, diminuisce il sussidio, ma in questo modo il reddito disponibile aumenta.

BUONE PRATICHE
Belgio. Quello belga è un sistema rigido, ma generoso: 725 euro il contributo mensile per un singolo. Con l'inizio della crisi Bruxelles ha, inoltre, aumentato le tutele, adottando nel luglio 2008 per gli anni 2009-2011 l'Anti-Poverty Plan, un'ulteriore serie di misure per garantire il diritto alla salute, al lavoro, alla casa, all'energia, ai servizi pubblici. Inoltre il Belgio è tra i paesi che, con Germania e Danimarca, consentono di rifiutare un lavoro perché non congruo al proprio livello professionale senza vedersi sospeso il sussidio (idea affine a quella proposta in Italia da M5S e Sel): un meccanismo studiato per contrastare quella fascia di lavori a bassa qualificazione che prolifera in conseguenza dell'obbligo di accettare un impiego per non perdere il sostegno.

Irlanda. Anche quello irlandese figura tra i sistemi più generosi: 849 euro il contributo massimo per un singolo. E grazie al Back to Work Allowance nell'isola un disoccupato che intraprende un'attività lavorativa continua ad usufruire dei sussidi per diversi mesi dopo l'avvio del lavoro. Anche se si riprendono gli studi si può richiedere un sostegno al reddito grazie al Back to study Allowance.

Olanda. I Paesi Bassi, invece, oltre ad avere un sistema di manica larga con singoli (617 euro il contributo mensile massimo) e famiglie (1.234 euro, sia che si tratti di coppie sposate che di coppie di fatto, con figli e senza) hanno messo a punto il Wik, una misura specifica per gli artisti, studiata per garantire una base economica a chi si dedica alla creazione artistica.

RISULTATI. Secondo uno studio commissionato dalla Commissione Europea basato sui report nazionali dello Eu Network of National Independent Experts on Social Inclusion, sono rari i casi in cui il reddito minimo "riduce sensibilmente i livelli aggregati di povertà": "i paesi che meglio riescono ad elevare le condizioni dei loro cittadini più deboli verso la soglia di povertà sono Irlanda, Svezia, Paesi Bassi e Danimarca". Svolge, invece, un ruolo importante "nel ridurre l'intensità della povertà".

ESPERIMENTI NEL MONDO: IL REDDITO DI CITTADINANZA IN ALASKA E BRASILE. A differenza del reddito minimo, il reddito di cittadinanza, in inglese basic income, è una forma universalistica di sostegno del reddito garantita dallo Stato a tutti i cittadini maggiorenni a prescindere dai loro averi e dalla loro disponibilità a lavorare. Secondo la Global Basic Income Foundation, l'unico paese al mondo in cui esiste un reddito di cittadinanza è l'Alaska. Dal 1982 l'Alaska Permanent Fund, nel quale confluisce almeno il 25% dei proventi dei giacimenti di petrolio e gas dello Stato, garantisce un dividendo a tutti i cittadini residenti da almeno un anno. L'importo varia in base a proventi annui del settore minerario: nel 2011 è stato di 1.174 dollari, nel 2008 aveva toccato i 2.100. E si tratta di un sostegno individuale, quindi una famiglia composta da 5 persone riceverà 5 sussidi. Il Brasile, invece, si è dotato di un basic income, la Bolsa Familia, con la legge n. 10.835/2004 promulgata dal presidente Lula l'8 gennaio 2004. In base ai dati della Banca Mondiale, in questi anni la percentuale di persone che vivevano sotto la soglia della povertà (fissata nelle parti più ricche del mondo emergente a 4 dollari al giorno) è scesa dal 42.84%, del 2003 al 27.60% del 2011. E, secondo il Ministero per lo Sviluppo Sociale, il budget per il programma sarà portato dai 10,7 miliardi di dollari del 2012 a 12,7 nel 2013.
Rispondi

Da: @ o reddito di cittadinanza o multa18/07/2015 18:30:20
E' inutile. Non c'è trippa per gatti. PRIMA lavoro e POI rdc.
Rispondi

Da: reddito di cittadinanza per un''Europa equa eunita18/07/2015 21:15:49
In Europa un cittadino su quattro vive al di sotto della soglia di povertà, ma in 26 stati su 28 è presente il reddito di cittadinanza, oltre a numerose misure straordinarie a sostegno dell'occupazione.

Ad oggi, solo l'Italia e la Grecia non hanno ancora attivato alcun intervento a sostegno degli indigenti e faticano a trovare soluzioni efficaci per ridurre il tasso di disoccupazione, sebbene siano stati fra i paesi più efficienti nel recepire i diktat dell'UE in tema di austerity.
cittadini italiani e greci, che hanno subito e subiscono ancora la spada di Damocle dell'austerity, senza il reddito di cittadinanza vivono oggi una condizione di profonda disparità di diritti nei confronti dei loro colleghi europei, che non può più essere ignorata dai rispettivi governi.
Rispondi

Da: @reddito di cittadinanza ecc..18/07/2015 21:30:10
Niente rdc se prima non si risolve la questione lavoro. Inutile che insisti.
Rispondi

Da: tagliare mega stipendi e pensioni pubbliche19/07/2015 10:55:50
http://www.italiaatavola.net/articolo.aspx?id=33783
tagli delle spese inutili devono partire anche da qui. Ed è inutile che questi boiardi o mandarini di Stato si lamentino. Se sono così bravi, e non gli garba il taglio di stipendio, possono sempre trovare un'occupazione nelle aziende private che certamente saprebbero ben valutare i loro costi/benefici.

Ma il problema non riguarda solo le aziende pubbliche. Guardiamo in faccia la realtà. L'Italia ha il più alto numero di dirigenti pubblici. Tre volte più della Francia. E anche questi sono i più pagati d'Europa. 280mila alti burocrati sono un numero spropositato anche rispetto al totale dei dipendenti pubblici. E la cosa grave è che tutti hanno pagelline con valutazioni ai massimi livelli, quasi che i servizi pubblici italiani fossero fra i più efficienti d'Europa. Ci sono alti burocrati che percepiscono compensi annui in alcuni casi superiori a 300mila euro lordi. Quasi come il Presidente della Repubblica e più di Obama. I tagli ai costi della politica devono essere radicali anche qui, ne va della possibilità di fare ripartire l'Italia.
Rispondi

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: @tagliare mega stipendi ecc..19/07/2015 10:58:38
E' inutile prendersela con stipendi e pensioni. Non sono quelli la causa della crisi economica e non è grazie alla loro eliminazione che l'Italia si riprenderà. Il disco rotto non funziona.
Rispondi

Da: 31 12 2016 19/07/2015 11:02:34
Siate onesti....quai nessuno dichiara i reali maggiori guadagni. ..lo dice la finanza. ..non io
Rispondi

Da: @31 12 200619/07/2015 11:10:22
l'evasione in Italia è in linea con gli altri Paesi europei. Se non ci fosse per niente sarebbe certamente meglio  ma anche io potrei essere biondo con gli occhi azzurri e invece non lo sono.
Rispondi

Da: Diocleziano 19/07/2015 12:33:51
Tutta fuffa in itaglia nn cambierà mai nulla
Rispondi

Da: reddito di cittadinanza per unEuropa equa eunita19/07/2015 16:03:49
La proposta della vicepresidente della Regione e assessore Elisabetta Gualmini che ha chiesto all'università di Modena di elaborare uno studio sulla fattibilità di un sussidio temporaneo rivolto alle fasce economicamente più deboli del territorio. Critici i grillini: "Obiettivo andare sui giornali per mettere una bandierina su un tema su cui noi lavoriamo da sempre"

Non ha fatto in tempo ad arrivare sul tavolo della giunta regionale, che fa già discutere la proposta di istituire una forma di sostegno al reddito per le categorie più povere dell'Emilia Romagna. Da un lato, infatti, c'è la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini, del Pd, che ha messo sul piatto l'idea di elaborare il sussidio temporaneo rivolto alle fasce economicamente più deboli del territorio, "non un vero e proprio reddito di cittadinanza perché sarebbe economicamente insostenibile dal punto di vista dei costi". Dall'altro c'è il Movimento 5 Stelle, che ha nel suo programma nazionale e locale una misura che aiuti chi più di altri ha sofferto gli effetti della crisi economica, e che derubrica l'iniziativa del Pd come "un gesto politico goffo - sottolinea la capogruppo Giulia Gibertoni - per mettere una bandierina su un tema su cui noi lavoriamo da sempre".

Dal partito di Matteo Renzi è arrivato l'invito a collaborare: "E' vero", dice Gualmini, "la questione è stata portata alla ribalta dal lavoro molto buono fatto dai 5 Stelle, che votino con noi come hanno fatto con la legge regionale per l'inclusione sociale di Rom e Sinti". Ma i grillini scuotono il capo: "Sul reddito di cittadinanza noi abbiamo protocollato la nostra proposta di legge lo scorso 27 maggio. Da allora però non abbiamo avuto nessun segnale. Oggi si è capito perché: bisogna fare dimenticare le attività degli altri ed inventarsi un progettino che, ovviamente con la firma della giunta di oggi, intervenga su questo tema".

Pubblicità

A fungere da precedente storico per il Pd in Emilia Romagna c'è ad esempio il Friuli Venezia Giulia, guidato dalla governatrice renziana Debora Serracchiani, che recentemente ha approvato, con il sì del Movimento 5 Stelle, le nuove "misure di inclusione attiva e sostegno al reddito", fino a 550 euro netti al mese a cui potranno avere accesso diecimila tra i friulani più poveri. Un'altra regione dove la misura è in programma è la Lombardia: il governatore della Lega Nord Roberto Maroni ha promesso che il provvedimento sarà approvato da autunno prossimo. "Noi - spiega Gualmini - a gennaio abbiamo affidato a un gruppo di ricercatori dell'Università di Modena uno studio per capire la fattibilità e la sostenibilità di questa misura, quindi per individuare la fascia beneficiaria e quante risorse servirebbero per finanziare la legge. Entro la fine di ottobre dovremmo avere i risultati, e apriremo un confronto con le altre forze politiche del territorio, con i sindacati e le associazioni di categoria, affinché il percorso sia partecipato". La vicepresidente della Regione vorrebbe che una decisione fosse presa già entro dicembre, quando l'ente dovrà approvare il bilancio 2016.

L'idea di Gualmini è quella di elaborare un reddito di inclusione attiva o di inserimento, un assegno mensile, cioè, destinato alle famiglie con figli, ai genitori single o agli anziani con redditi molto bassi, al di sotto di una soglia da fissare. Una misura temporanea, e legata a progetti di occupabilità. "In Friuli, ad esempio, è inferiore ai 6mila euro di soglia Isee, ma noi valuteremo quali sono le necessità del nostro territorio e le disponibilità economiche della Regione per andare ad aiutare chi effettivamente non ha liquidità. Il microfinanziamento a pioggia, del resto, non funziona più, non ci sono le risorse, non siamo negli anni '60 e dobbiamo lavorare con ciò che abbiamo". A erogare il sussidio, quindi, potrebbero essere i centri per l'impiego oppure i Comuni, mentre per quanto riguarda il costo dell'operazione, spiega Gualmini, è presto per parlare. "Non trovo serio dare numeri, come spesso la politica fa, prima di avere un quadro preciso sulla sostenibilità del progetto - sottolinea, in riferimento alle critiche espresse dall'Altra Emilia Romagna, relative agli eventuali costi, troppo alti, del sussidio - dopo di che una persona seria si rifà a quello che c'è in giro, per esempio sappiamo che il Friuli ha messo su piatto 25 milioni di euro, che il Trentino, su base provinciale, ne ha messi 17, e che la Lombardia, che a sua volta sta lavorando a una sua versione del reddito di cittadinanza, ne stanzierà 50. Quindi partiremo da qui per costruire, nel tempo, una soluzione concreta. E' una sfida, ma siamo pronti a raccoglierla".

In squadra i democratici vorrebbero anche il Movimento 5 Stelle e Sel, rispettivamente depositari e firmatari di una risoluzione presentata in consiglio regionale proprio su questo tema. E tuttavia, i grillini non sono convinti che ci sia spazio per un confronto. "Un conto è fare comunicati stampa annunciando provvedimenti, come ha fatto il Pd, e un conto è presentare atti concreti, come abbiamo fatto noi. Un progetto di legge sul sostegno al reddito esiste già - sottolinea Gibertoni - ed è il Pd a doversi confrontare con noi sul tema, non viceversa. A noi le bandierine non interessano, e siamo disposti a togliere il nostro logo provvedimento che abbiamo protocollato, e che il Pd ha puntualmente ignorato, se questo farà sì che venga discusso, perché crediamo che sia uno strumento chiave per aiutare i cittadini in un momento di simile crisi. Ma le dichiarazioni autoreferenziali della giunta Bonaccini, lo stesso che in campagna elettorale disse che una misura simile era contro la legge, ci fanno dubitare delle intenzioni dei suoi assessori. Del resto, Gualmini ha detto che la proposta relativa al reddito di cittadinanza era un modo per togliere acqua agli argomenti dei 5 Stelle: se questa era la sua priorità bene, è andata sui giornali, ma se il Pd intende davvero aiutare i cittadini ha fato malissimo, perché ha lasciato passare due mesi senza nemmeno valutare una proposta di legge concreta su cui si sarebbe potuto lavorare".

Rispondi

Da: reddito di cittadinanza o multa alleuropa19/07/2015 21:59:06
http://www.repubblica.it/economia/2015/06/11/news/reddito_di_cittadinanza_l_istat_costerebbe_14_9_miliardi_-116597390/
Nel Rapporto annuale Istat, il costo totale della misura era stimato in 15,5 miliardi, in un'ipotetica applicazione nel 2012; il minor costo delle stime odierne è dovuto soprattutto al fatto che nel 2015 è presente il bonus di 80 euro mensili che, aumentando il reddito disponibile di una parte delle famiglie interessate dal  provvedimento, riduce la quota complessiva da erogare. Secondo i risultati della simulazione "non vi è dispersione a favore dei non poveri". Per gli statistici, "il beneficio medio è massimo, pari a circa 12 mila euro annui, per le 390 mila famiglie in condizioni di povertà più grave", mentre "si riduce a meno di di 200 euro per le 120 mila famiglie che hanno un reddito superiore all'80% della linea di povertà".

L'Istat spiega ancora che con la porposta M5S si avrebbe un salario minimo di 1.560 euro, il più alto d'Europa dopo quello del Lussemburgo, conseguenza del fissare il salario minimo orario a 9 euro. In Lussemburgo - ha riferito il presidente Alleva nel corso dell'audizione - il salario minimo mensile ammonta a 1.923 euro; in Belgio e nei Paesi Bassi a 1.501,8 euro. In Germania a 1.473 euro, in Francia a 1.457,5 e nel Regno Unito a 1.378,9 euro.


Rispondi

Da: @reddito di cittadinanza ecc..19/07/2015 22:04:10
ma che salario minimo vorrebbe fissare il movimento 5 stelle se il lavoro non c'è? Ma cercate di scrivere meno cretinate.
Rispondi

Da: Oibò20/07/2015 08:35:34
Un altro po' e il reddito di cittadinanza sarà realtà anche in Italia, finalmente.
Rispondi

Da: Oibò20/07/2015 09:37:44
e tutti i fessi ad applaudire. Il lavoro non c'è ma.. vuoi mettere? Con 400 euro al mese si fa la bella vita!
Rispondi

Da: @oibò20/07/2015 09:41:25
comunque non credo che verrà introdotto in italia. C'è già la cassa integrazione.
Rispondi

Da: Oibò20/07/2015 09:42:14
La cig verrà assorbita dal rdc, of course.
Rispondi

Da: @oibò20/07/2015 09:50:23
in ogni caso, se introducessero ora il rdc sarebbe un errore per i motivi che ti ho esposto sopra.
Rispondi

Da: reddito di cittadinanza o multa alleuropa20/07/2015 13:39:21
Già in alcune regioni come il Friuli E la Lombardia, grazie alla buona volontà dei governatori e dei 5stelle, una sorta di reddito di cittadinanza è stato introdotto, ed altre regioni ne seguiranno l'esempio.
Rispondi

Da: reddito di cittadinanza o multa all''europa20/07/2015 22:34:55
Dal primo ottobre voglio sperimentare il reddito di autonomia per tutto il 2015 e tutto il 2016. Con il reddito di autonomia vogliamo rendere autonomi i cittadini lombardi dalla povertà, dalla situazione di disagio e dall'impossibilità di vivere dignitosamente. E voglio aiutare chi non può essere aiutato in altro modo, per esempio chi non può essere aiutato con l'inserimento nel mondo del lavoro. Penso per esempio agli anziani, ha chi ha malattie croniche o gravi disabilità, ma penso anche, per fare un esempio. Ecco io voglio rendere autonomi i cittadini che sono sotto la soglia di povertà".
Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo in diretta alla trasmissione televisiva di TeleLombardia 'Orario continuato' "Attraverso quali misure? Non abbiamo ancora scritto nulla, abbiamo tante idee - ha detto il presidente - ma vogliamo ascoltare ogni proposta a riguardo e sollecito i cittadini ad inviarci idee e proposte. Intanto la settimana prossima approveremo in consiglio regionale una legge che stanzia 250 milioni di euro, soldi nostri, della Regione, per finanziare il reddito di autonomia e le misure che andremo a definire"
Rispondi

Da: nuova era22/07/2015 15:53:26
http://www.milanotoday.it/politica/reddito-cittadinanza-movimento-cinque-stelle-milano.html


M5s Lombardia: reddito di cittadinanza, è ora di darsi una mossa
„

"La povertà relativa, secondo dati ISTAT pubblicati questo mese, coinvolge 2 milioni 654 mila famiglie per un totale di circa 8 milioni di persone, di cui più o meno 4 milioni sono donne, 2 milioni sono bambini e 1,2 milioni sono persone anziane. Sono numeri da terzo mondo, per questo è urgente discutere il nostro progetto di legge per il reddito di cittadinanza in modo da rendere fruibili le risorse che ha promesso Maroni", lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Stefano Buffagni.

"Il M5S chiede da oltre due anni l'introduzione del reddito di cittadinanza per aiutare gli ultimi e alimentare la domanda interna, mentre gli altri partiti politici si sono limitati a portare avanti finte lotte non supportate poi dai fatti. E' ora di darsi una mossa, non basta promettere risorse, bisogna anche stanziarle con una legge", conclude il consigliere pentastellato.

Rispondi

Da: NO RDC22/07/2015 21:55:03
se prima non si risolve la questione lavoro! Il cittadino vuole lavoro e non rdc!
Rispondi

Da: @NO RDC22/07/2015 23:22:03
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr...
Rispondi

Da: nuova era23/07/2015 00:17:49
Reddito di cittadinanza in Emilia-Romagna, M5S: "Non accettiamo lezioni da nessuno, tema nostro'
„

Dopo le nostre proposte, l'insuccesso elettorale di maggio, la vicepresidente Gualmini si sveglia e decide che forse ci si può anche occupare di problemi reali, fino ad oggi considerati solo materia per qualche oppositore e per quanti si occupano delle persone normali". Il M5S risponde così alle dichiarazioni della vicepresidente Elisabetta Gualmini, sull'introduzione di un reddito minimo di cittadinanza anche in Emilia-Romagna, rivendicando la paternità della proposta e mandando a dire 'non accettiamo lezioni da nessuno su un tema che è nostro'.
La Giunta e la maggioranza PD cercano affannosamente di recuperare terreno su questioni che hanno ignorato per molto tempo e che solo grazie all'interesse del Movimento 5 Stelle sono al centro dell'interesse dei cittadini - spiega la capogruppo Giulia Gibertoni - Sul reddito di cittadinanza noi abbiamo protocollato la nostra proposta di legge lo scorso 27 maggio. Da allora però non abbiamo avuto nessun segnale".  I grillini avevano depositato due mesi fa una proposta di legge sull'introduzione di un reddito di cittadinanza anche in Emilia-Romagna che prevede una indennità economica (massimo 3 anni) a chi entra in un percorso per migliorare la sua condizione lavorativa, ovvero chi sottoscrive un piano di "riqualificazione" con la Regione attraverso i Centri per l'impiego. Per averne diritto si dovrà avere un reddito al di sotto della soglia di povertà, essere residenti in Emilia-Romagna da almeno 36 mesi e non essere titolare di pensione di vecchiaia o anzianità.

Anche la Uil è intervenuta sul tema, dicendosi "molto soddisfatta nell'apprendere come, sul tavolo del vicepresidente della Regione Emilia Romagna, sia comparso il dossier sulle misure di contrasto alla povertà. Finalmente il vice presidente ascolta e raccoglie l'allarme che le parti sociali, Uil in primis, da tempo, almeno dall'inizio della crisi, stanno lanciando: la presenza sempre più crescente di persone in difficoltà socio-economica"
"

Potrebbe interessarti: http://www.bolognatoday.it/cronaca/reddito-cittadinanza-emilia-romagna-poveri-m5s-gualmini.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/BolognaToday/163655073691021
Rispondi

Da: Ci siamo quasi23/07/2015 00:20:05
Evviva il RDC!!!!!!!!! Yeeeeeeeeeeeeeessss
Rispondi

Da: avvocati invidiosi dei notai24/07/2015 07:41:18
E continua la guerra con i notai

Lun.20 - Il rischio esiste. Il parere negativo della Commissione Giustizia sul disegno di legge sulla concorrenza potrebbe smontare il testo che da mesi è al centro di polemiche tra varie categorie professionali.

«Ci sono luci e ombre nel parere approvato - afferma Mirella Casiello, presidente dell'Oua, l'Organismo unitario dell'avvocatura-.

Siamo soddisfatti per il parziale accoglimento delle nostre osservazioni sull'articolo 4 bis che prevede la possibilità di ingresso dei soci di solo capitale negli studi legali. L'Oua sulla base delle decisioni degli Stati generali dell'Avvocatura e delle mozioni del Congresso forense, in una audizione ha chiesto lo stralcio dell'articolo 4 bis, e non solo, indicazioni che sono state in parte recepite. La Commissione nel parere propone, infatti, di introdurre la materia in una delega al governo, tenuto conto di un principio fondamentale per la professione forense: la tutela del diritto di difesa del proprio cliente, ma anche della vigente legge professionale».

Positivi secondo l'Oua anche gli interventi relativi all'Rc auto. «Il nostro auspicio - continua Casiello - è che questa impostazione permanga nel successivo iter del provvedimento».

Di ben altro umore sono invece i commenti in merito al potenziale dietrofront sul tema immobiliare. La Commissione Giustizia infatti potrebbe azzerare la scelta del governo di sottrarre ai notai l'esclusiva in merito alla compravendita degli immobili. «La Commissione ha ceduto alle pressioni dei notai, si chiede, infatti, la cancellazione dell'articolo che prevede l'estensione agli avvocati delle autentiche per il trasferimento degli immobili sotto i 100mila euro. Un'occasione persa per dare la libertà di scelta ai cittadini e rendere più competitivo il settore - continua Casiello -.

Lo stralcio dell'articolo sulla società di capitali, ma anche le novità sull'Rc auto sono una piccola battaglia vinta, ma con un forte valore politico e simbolico. Però non bastano: bisogna continuare a tenere alta l'attenzione e la pressione affinché il Parlamento non eluda, e quindi, stravolga questa indicazione della Commissione da cui dipende l'effettiva tutela dei diritti e il futuro dei nostri studi legali. Ora dobbiamo lavorare per modificare gli altri aspetti negativi del provvedimento, per esempio le norme sulle autentiche».


    
Rispondi

Da: laurea in legge spazzatura25/07/2015 16:06:19
http://www.quotidiano.net/universit%C3%A0-test-medicina-1.1171007

Test, calano gli iscritti a Medicina, ma è la laurea col lavoro 'sicuro'. Ecco la classifica degli atenei

Sono cose importanti da sapere per i ragazzi che devono scegliere. Perché il valore legale del titolo di studio, ossia la laurea, non è stato abrogato e quindi il 110 di Milano vale come quello di Cosenza, ma al momento dell'assunzione il datore di lavoro inevitabilmente fa riferimento anche alla sede dove si sono frequentate le lezioni.

I parametri utilizzati nelle diverse valutazioni riguardano più fattori come il numero dei crediti formativi che gli studenti riescono ad ottenere; gli stage e i tirocini presso le aziende; il tasso di occupazione degli ex studenti trascorso un anno dal conseguimento del titolo di studio.

SULL'OCCUPAZIONE ad un anno dalla fine degli studi - non certo trascurabile nel ponderare un'iscrizione - mancano i dati di molti atenei non statali perché queste università non hanno ancora aderito al Consorzio AlmaLaurea, specializzato nella raccolta e nel confronto a livello nazionale. L'ultimo rapporto presentato nello scorso mese di aprile offriva qualche speranza con un lieve calo della disoccupazione dei laureati un anno dopo. E offriva indicatori specifici su cinque indirizzi che mantengono buoni livelli occupazionali: Scienze, Chimica e Farmaceutica, Economia e Statistica, Ingegneria e, infine, Medicina per la quale vale la pena di affrontare gli odiatissimi test di settembre.
Rispondi

Da: Babylon25/07/2015 16:16:36
Il reddito di cittadinanza sarà manna dal cielo per le migliaia di avvocati squattrinati.
Rispondi

Da: i notai mangiano la manna dal cielo26/07/2015 07:58:34
https://www.immobilio.it/threads/in-crisi-anche-i-notai.2257/

Il 18% non raggiungerà quest'anno 45 mila euro di reddito E in 900 chiederanno l'integrazione alla cassa di previdenza

I notai fanno i conti con la crisi. Risultato: il 18% dei professionisti a fine anno non raggiungerà la soglia di 45 mila euro di reddito. Di più. In due anni gli assegni di integrazione erogati dalla Cassa di previdenza sono quasi raddoppiati: da 500 nel 2007 a 900 quest'anno.
Rispondi

Da: @i notai mangiano..26/07/2015 10:59:19
se stan messi così i notai, figurati gli avvocati!!! :O
Rispondi

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, ..., 334, 335, 336, 337, 338, 339 - Successiva >>


Aggiungi la tua risposta alla discussione!

Il tuo nome

Testo della risposta

Aggiungi risposta
 
Avvisami per e-mail quando qualcuno scrive altri messaggi
  (funzionalità disponibile solo per gli utenti registrati)