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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: And 26/12/2013 14:45:20
Io l'ho fatto per sentire un po' di calore umano...forse mi sono lasciato andare troppo. Chiedo scusa a tutti.
Rispondi

Da: quisque de populo02/01/2014 17:06:38
Racconto la mia storia paradossale:

-laureato a 25 anni.
- a seguire biennio di pratica legale presso piccolo studio di provincia, senza retribuzione.
- scuola di specializzazione per prof legali per avere il titolo per tentare il concorso di magistratura ( che ho provato un paio di volte senza esito).

Tutto questo fatto quasi con il pilota automatico (suggerimento di questo persorso da parte dei genitori che vedevano nella professione forense un "ideale".). Il mondo del diritto mi ha affascinato, ma approcciare le professioni legali senza l'indole ed il carattere giusto (son introverso e timido), è stata una cazzata micidiale.

Scorato non ho preso neanche l'abilitazione.

Ho provato un tirocinio di un anno presso un ente pubblico (per fare curriculum), ma di fatto facevo fotocopie.

Ho provato dei concorsi pubblici . Niente e con tempi biblici di attesa per l'esito. Curriculum inviati a centinaia presso aziende private. Niente.

Gli anni sono diventati 30, esperienze retribuite alle spalle ZERO.

Fallimento nero..anche per colpa mia,  che mi son trovato studente fino a quell'età senza incamerare alcuna esperienza lavorativa.

...
Ne sono uscito in modo paradossale.

Mi sono fatto riconoscere un deficit fisico -causato da un danno di malasanità  che avevo subito anni addietro - e sono stato assunto in un ente pubblico nel ruolo di istruttore direttivo, grazie alla l.68/99 ( sfruttando le quote di riserva destinate alle persone invalide.).

E' appunto paradossale aver trovato un posto di lavoro in questo modo. Non ne vado fiero e a volte penso che sarebbe stata la mia vita senza questa svolta del riconoscimento dell'invalidità.*

Non posso augurarvi che vi venga un accidenti per lavorare, ma consiglio a tutti di LAVORARE e STUDIARE contemporaneamente per non trovarsi a 30 anni senza NIENTE.
Occorre farsi un serio esame di coscienza nelle scelte che si fanno (un percorso di vita lo facciamo perchè vogliamo noi oppure perchè sono gli altri a suggerircelo?).

In bocca al lupo a tutti


* E' ancor più paradossale aver saputo che lo stato per quel danno mi doveva un risarcimento!
Rispondi

Da: And 02/01/2014 23:55:52
L'importante è che ora il danno sia passato e che tu abbia trovato lavoro. Buon anno.
Rispondi

Da: lbs per quisque de populo03/01/2014 09:16:07
io trovo molto bella la tua storia insegna che Esiste un'isola di opportunità all'interno di ogni difficoltà e che come diceva Gibran ..Per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte.»
BUon anno Dottore quisque de populo
Rispondi

Da: Neo Avvocato20/01/2014 23:27:52
Raga mi trovo nella stessa situazione. Ho 30 anni e sono diventato avvocato. Non so cosa fare. Rischiare l'abilitazione con tutto ciò che comporta in termini di rischi e spese o tentare l'inserimento in qualche azienda privata o concorsi pubblici.
Vi prego, aiutatemi... Pensate che il mio  (ex) dominus ha agganci in banca e nel ramo assicurativo eppure.....
Rispondi

Da: avvmiserables27/01/2014 09:37:33
C'è chi sogna di creare un'impresa di biotecnologie e chi preferisce imparare a fare bene un mestiere, magari diventando il miglior dipendente di una grande azienda. Marina e Luca, studenti dell'Its Nuove Tecnologie per la Vita di Pomezia, rappresentano entrambe queste ambizioni.

Alle spalle storie quasi opposte. Lei, una prof di 32 anni con laurea e dottorato in chimica all'Università La Sapienza di Roma e la più italiana delle scelte: diventare mamma di due bimbe nonostante tutto, nonostante la crisi che batte forte e il lavoro che si dilegua.

Lui, dieci anni meno, un diploma in indirizzo chimico e biologico e la fuga dal percorso universitario per paura di perdere soldi e, soprattutto, tempo. Ma l'istituto di Pomezia merita ancora la sua fiducia perché "le scuole in cui si impara davvero a fare qualcosa, esistono, anche in Italia".

Sono le 62 Fondazioni Its specializzate nella formazione tecnica post secondaria che dal 2008 sfornano professionisti di alto livello con un'impostazione nettamente diversa rispetto a quella tradizionale. Perché se le competenze di cui dispongono i giovani in cerca di un impiego non rispondono alle richieste dei potenziali datori di lavoro, come spiega l'ultimo rapporto McKinsey, è proprio da qui che bisogna ripartire.

"Accompagniamo i ragazzi nella formazione e prediligiamo un approccio pratico, manuale, che li faccia entrare subito in contatto con le aziende" - spiega il presidente dell'Its Nuove Tecnologie per la Vita, Giorgio Maracchioni. "Registriamo ogni anno un deficit di tecnici intermedi di circa 110 mila unità. In Italia domanda e offerta non si incontrano: le aziende non trovano i lavoratori di cui hanno bisogno e i ragazzi rimangono senza lavoro, oltre che senza aspettative. Ecco, noi vorremmo invertire la tendenza."

Il modello è quello comune alle altre Fondazioni Its: collaborazione costante tra istituto, imprese e enti nazionali/regionali, per definire l'indirizzo professionale più richiesto e la formazione più adatta.

E' così che le scelte di Marina e quelle di Luca per una volta convergono: si ritrovano nelle stesse aule, la prof e il ragazzo che non voleva studiare, alle prese con DNA, molecole e batteri. Seguono i corsi di biotecnologie industriali e ambientali, studiano come produrre medical food, apparecchi biomedicali e diagnostici e realizzano progetti su indicazione delle imprese.

Alla fine, lo studente "batte" addirittura la professoressa, trovando lavoro da Johnson&Johnson ancora prima di terminare il corso. "Ma il mio sogno è fare qualcosa in proprio" - precisa subito, anche lui con il dannato pallino di essere il capo di se stesso.

"In tanti ci hanno stupito dimostrando uno spirito imprenditoriale inaspettato - spiega Maracchioni - almeno 13 studenti su 23 hanno presentato un business plan per nuovi progetti."

E' per questo che l'Its è diventato anche incubatore d'impresa primario: supporta i ragazzi nella creazione di una nuova attività, li indirizza nelle scelte strategiche e negli adempimenti burocratici da seguire.

"Me l'avessero spiegato prima, alle superiori, cosa si deve fare per aprire una società o per chiedere un finanziamento - sospira Luca. La verità è che ho letto tanti libri, ma alla fine, non sapevo nulla delle cose più importanti!"
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Da: ...29/01/2014 08:38:03
Ancora qualcuno pensa che il posto statale sia la realizzazione della sua vita... le libere professioni sono la vera realizzazione. Chi ha carattere non molli!
Rispondi

Da: ...29/01/2014 09:28:04
.......
Rispondi

Da: Neo Avvocato29/01/2014 17:13:37
la vera "realizzazione". Ma secondo voi oggigiorno un avvocato può avere il tempo per ritagliarsi una vita sociale e soprattutto sposarsi?

Io sono iper-indeciso. Stavo pensando di iscrivermi all'albo per un anno e nel frattempo studiare per qualche concorso. Boh
Rispondi

Da: avvmiserablisss30/01/2014 13:08:03
Appena uscita dall'università avevo pensato a un'esperienza all'estero. Poi ho saputo di questo master completamente in inglese, che permetteva di fare esperienze a livello globale e dava la possibilità di lavorare e allo stesso tempo avere un titolo di studio post-universitario. È questo che mi ha spinto a candidarmi».

Ed è partecipando a questo master in Industrial automation che Maria Francesca Tagarelli, 26 anni e una laurea in Ingegneria gestionale a Padova, adesso è uno dei 59 giovani talenti assunti in tre anni da Comau, azienda del gruppo Fiat che si occupa di automazione industriale.

La formula del master, realizzato da Politecnico di Torino in sinergia con Comau, finora si è rivelata efficace. Consiste nel formare nell'ambito dell'automazione industriale brillanti laureati in ingegneria provenienti da atenei italiani e internazionali e nell'assumerli con un contratto di alto apprendistato della durata di due anni.

Infine, quando il percorso di formazione-lavoro si è concluso, i ragazzi vengono ingaggiati da Comau a tempo indeterminato. Il costo? Gratis, perché l'impresa retribuisce regolarmente gli apprendisti e la Regione Piemonte finanzia il master.

A Torino è appena partita la terza edizione dell'iniziativa, che vedrà la partecipazione di 25 giovani, rigorosamente under 30, in cui la componente internazionale sarà garantita da apprendisti di nazionalità cinese, indiana, rumena e iraniana.

Al biennio precedente, iniziato nel 2013, si erano iscritti 19 ragazzi. Mentre nel primo, avviato nel 2012, c'erano 15 studenti. «Questi quindici, che sono i primi ad aver terminato i due anni di formazione, hanno ricevuto durante l'inaugurazione della terza edizione (avvenuta lo scorso 20 gennaio, ndr) sia l'attestato del master che l'assunzione in Comau con contratto permanente», dice Ezio Fregnan, training manager della multinazionale, che conta 13mila dipendenti in tutto il mondo (1.200 in Italia).

«La formazione comprendeva sia una parte gestionale-manageriale, più vicina ai miei studi, che una tecnica», racconta Maria Francesca, che è tra i quindici del primo biennio e sta per trasferirsi a Colonia, nella sede di Comau Germania, per fare da subito quell'esperienza lavorativa fuori confine che progettava da neolaureata. «Ma l'aspetto che mi ha impressionato di più è stato il collegamento tra ciò che studiavamo e ciò che vedevamo in azienda».

Il master, infatti, prevede un percorso formativo, condotto totalmente in lingua inglese, dove si alternano ore in aula e project work in azienda. A tenere le lezioni sono sia professori universitari del Politecnico (230 ore) che docenti/manager di Comau e dell'Academy Comau, la scuola di formazione per le risorse umane dell'azienda (170 ore). E mentre nel primo anno la teoria e la pratica si alternano secondo un rapporto di una settimana a tre, il secondo è dedicato interamente al lavoro sul campo.

La conferma del coinvolgimento immediato nelle attività aziendali arriva anche da Stefano Racca, 27 anni, ingegnere nucleare laureato al Politecnico di Torino e allievo del primo ciclo: «Sono stato catapultato già dai primi mesi nei progetti dell'azienda, anche quelli più importanti. Ora, dopo questi due anni di apprendistato, cambio incarico e passo dall'ufficio di ingegneria al commissioning, che è una sorta di project managing di cantiere: organizzerò i progetti e allo stesso tempo dovrò intrattenere rapporti con il cliente».

I clienti, per Stefano, potrebbero essere moltissimi, visto che Comau è una multinazionale con un fatturato da due miliardi di euro che produce robot e sistemi automatizzati di produzione industriale per quasi tutte le principali case automobilistiche del mondo.

Il numero di studenti che vengono selezionati per ciascun biennio varia a seconda delle esigenze occupazionali dell'azienda. I ragazzi, seguiti durante i due anni sia da un tutor aziendale che da uno accademico, vengono assegnati alle diverse business unit dell'impresa, dalla supply chain al project management, e sperimentano già i ruoli che potrebbero svolgere al termine del percorso.

Alcuni di loro diventeranno con ogni probabilità figure dirigenziali di spicco. «Questo master può essere un percorso privilegiato per diventare manager: un aspetto che ha influito sulla mia decisione di candidarmi», aggiunge Stefano.

Accanto al master in Industrial automation, Comau organizza anche le Project & people management school, un ciclo di progetti formativi destinati a studenti universitari per migliorare le competenze nella gestione di progetti e persone. L'iniziativa vede la collaborazione di Politecnico di Torino, Università Cattolica di Milano, Tum di Monaco di Baviera e Tongji University di Shanghai.
Rispondi

Da: io ancoa più sfiga30/01/2014 13:26:37
laureato alla 1 sessione, avv. a 26 anni, ho fatto di tutto: call centerm camerriere, operaio, guardarobbista, portinaio, dichirazioned ei redditi, impiegato, collaboratore, consuelente, bibliotecario, libraio, avv..centinaia di concorsi e decine di idoneità.
alla fine a 28 anni funzionario delle entrate, poi dopo 2 anni invalido al 100% con gravità ex 104 e non ho diritto alle riserve nei concorsi apicali perchè già lavoro e prchè non ci sono riserve nei conorsi apicali!!!!!!!!!!!!
quindi tutto da me senza nemmenio aiuto in quanto portatore di handicap!!
Rispondi

Da: ...30/01/2014 14:21:13
L Agenzia delle Entrate tutti credono che sia ormai l'unico ente che dia lavoro. Bisogna poi vedere come tratta i dipendenti a questo punto.
Come ci si sente realizzati a fare le stesse cosea tvita dietro una scrivania? che qualcuno me lo spieghi
Rispondi

Da: avvmiserablisss30/01/2014 14:26:16
Tutti i contratti nazionali che si sono chiusi nel 2013 hanno fatto registrare aumenti salariali nell'ordine dei 130 euro medi. Si tratta ovviamente di incrementi che vanno a regime alla fine del triennio di vigenza e che sono modulati diversamente da caso a caso ma sempre di aumenti stiamo parlando.

Lasciamo pure stare i 167 euro strappati per i dipendenti del settore energia e petrolio, ma il contratto metalmeccanici per le Pmi si è chiuso alla fine di luglio con un aumento di 131 euro. I dipendenti della gomma-plastica hanno chiuso con 121 euro e quelli del trasporto merci con 108, nel legno arredo â€" settore altrettanto in crisi come il bianco â€" l'incremento è stato di 115.
Rispondi

Da: ...30/01/2014 20:03:21
... mah
Rispondi

Da: Lefty 2 guns 30/01/2014 23:38:39
42 anni, avvocato civilista, esaurimento nervoso e depressione, separazione, crisi economica. Da 100 K a 50 K nel giro di due anni.
Adesso ho una nuova compagna, un figlio e voglia di riprendermi. Mi manca un po' il tempo libero, ma mi piace lottare
Rispondi

Da: lbs x lefty 2 guns31/01/2014 07:18:27
mi piace lottare
in una frase hai detto una grande verità ..sono delll'idea che a chi piace lottare la vita gli dà il premio che merita
Rispondi

Da: ...31/01/2014 13:53:01
Lo credo anch'io, x questo x me chi fa concorsi pubblici non è quel supermen che vuole fare credere. Cosa fa di così difficile nella sua vita?
Rispondi

Da: ...31/01/2014 13:54:06
Superman
Rispondi

Da: ...31/01/2014 15:31:17
...
Rispondi

Da: batmann31/01/2014 17:02:46
E' logico che una facolta' intasata dove ogni anno si sfornano decine di migliaia di giuristi, abituati a sostenere l'esamino-colloquio, di fronte alla concorrenza disumana, all'economia povera, alla domanda di consulenza legale di alta qualita' e specializzazione, non resta al neo-dottore che si sente Calamandrei, di
Fare lo schiavetto per decenni senza la garanzia dello stpendiuccio come la segretaria ventenne, che ha anche le ferie pagate.
Gli ingegneri non hanno questo problema perche' all'universita' si studia molto, ma molto di piu'.
I medici non hanno questo problema perche' la selezione la fanno a diciotto anni prima di entrare all'università e quando ti specializzi lavorando nelle corsie degli ospedali hai diritto a 2.000 euro al mese. Addirittura hanno otenetu il risarcimento gli specializzandi che nel ventennio precedente non venivano pagati.
I praticanti avvocati schiavetti legalizzati hanno questi diritti nei confronti del loro dominus?
Rispondi

Da: ...31/01/2014 22:28:45
E dopo la pratica avranno tutto il tempo di rifarsi. Siccome vogliono tutti la pappa bella e pronta...io x due anni un centesimo non l'ho visto. Mi sono portato avanti e ora guadagno. Non ho i mila euro ma non porto più la borsa a nessuno. Ho imparato quanto più ho potuto in quei 24 mesi. Il rimborso spese...ma che me nefregava, io dovevo imparare x me stesso!!!! Sveglia fannulloni!!!
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Da: Scusate....31/01/2014 22:42:51
Si è' piu'fatto vivo il coglionazzo? Come chi? Il santo di stu bruciulune, no?
Rispondi

Da: ...02/02/2014 21:18:11
......
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Da: Zuzzurro02/02/2014 22:16:12
Ciao, scusate l'ot, qualcuno di voi vorrebbe contribuire al thread "concorsi da notaio"? Grazie!
Rispondi

Da: vigile avvocato 14/02/2014 00:17:57
Mentre facevo la pratica...preparavo pure qualche concorso con mega posti  2 in particolare funzionario agenzia entrate 800 posti con domanda regione Lombardia dove vi erano 400 posti da ricoprire e l'altro 300 posti da vigile urbano al comune di roma . a quello dell'entrate fui bocciato  All orale  , l'altro invece arrivai tra i primi 100 . In attesa di essere chiamato passai anche l'esame di avvocato . quando fui chiamato a Roma sinceramente ero titubante per il  ruolo che sarei andato a ricoprire...specialmente in una città come Roma e soprattutto con una laurea e titolo di avvocato . Bene con mio grande stupore tra i primi 400 ad essere chiamati con me più Dell ottanta per cento era laureato e aveva master , ma tantissimi erano gli avvocati....e nonostante a volte ci sta un po' stretto questo lavoro per gli studi che abbiamo fatto dopo 6 anni siamo ancora tutti nella municipale. e guardandoci intorno ci reputiamo molto fortunati e privilegiati . Quando vedo i miei amici avvocati che a quarant anni non sanno più che pesci prendere e lavorano 10 ore al giorno per prendere mille euro al mese sinceramente mi ritengo firtunato di aver vinto questo concorso !!! È quando mi lamentò loro mi dicono sempre che se tornassero indietro avrebbero fatto la scelta mia! in effetti mezza giornata libera tanto tempo libero , tutti i diritti immaginabili e ferie garantite .... con uno stipenfio netto di 1550 euro che supera i 1800 se aggiungi 2 notti al mese e 12 ore di straordinario. certo un po' mi gira non aver sfruttato la laurea  e fare il vigile, ma di sicuro l'avvocato non faceva per me e come ambiente lavorativo non era il massimo! Ho provato a fare qualche pratica senza firmare ma il guadagno non era il massimo e così ho lasciato stare e mi accontento di quanto sopra cosi quando finisco il turno di lavoro mi dedicò alla mia famiglua alle cose che mi piacciono! dopo 6 anni alla stradale da circa 6 mesi sono entrato in ufficio.... Il lavoro sinceramente e monotono e ripetitivo ma a differenza di quello svolto dentro uno studio legale come collaboratore almeno e' ben pagato ! Per non arenarmi mentalmente ogni tanto mi aggiorno con riviste di diritto o mi iscrivo a qualche corso , ma  il mondo dell avvocatura non mi manca per niente!!! certo non si può lavorare solo per lo stipendio  e speriamo che qualcosa si sblocchi, ma intanto mi permette dinpagarmi un mutuo. il mio consiglio in intanto  di entrare presso una p a anche attraverso concorsi per diplomati e poi farei spazio all'interno ! P.s. Scusate errori ho scritto velocemente
Rispondi

Da: vigile avvocato 14/02/2014 00:23:01
p.s. Quando dicevi che stavi preparando il concorso da vigile, tutti rimanevano stupiti ... Nessuno lo preparava ma intanto per 300 posti nel 2005 furono
Rispondi

Da: vigile avvocato 14/02/2014 00:24:50
presentate 54.000 domande e alle pre selettive fummo 15.000!!!! stessi numeri per il concorso in corso di svolgimento!!!!
Rispondi

Da: imola 14/02/2014 17:15:59
x VIGILE AVVOCATO...speriamo di fare la tua stessa "fine" che credimi per me sarebbe l'inizio di una vita...avvocato con 2 bimbi da crescere ed una famiglia da gestire... sto attendendo con ansia l'esito di uno scritto che ho sostenuto più di un anno fa per il profilo professionale di vigile urbano ops polizia municipale presso il comune di  Roma...tutte le altre figure professionali a concorso hanno terminato il loro iter concorsuale o stanno finendo di espletare tutta la procedura...La nostra procedura è ferma immobile, morta...tutto in mano alla magistratura...ma questi che intenzione hanno?so che la polizia municipale romana è sotto organico di più di 2000 unità?Ma perchè si aspetta? cosa è dicono all'interno? Mi potresti far capire un pochino?Davvero non c'è una lira/euro ?
Rispondi

Da: 14/02/2014 18:20:35
mi chiedo quale sia il senso di questi discorsi
Rispondi

Da: imola 14/02/2014 19:57:47
avvocato vigile quando tu hai fatto il concorso quanto tempo hai dovuto attendere prima di essere assunto? tu che sei tra gli interni pensi che bisogna attendere molto prima di sbloccare la nostra situazione?Grazie...
Rispondi

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