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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: AVV04/02/2011 13:08:00


appena (anzi!anche prima!) ne vinco uno!

a vincerlo....
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Da: x PUPA04/02/2011 15:16:45
ho vinto il tuo stesso concorso però ho rifiutato...mi sembra di capire che non ti stai trovando bene?
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Da: PUPA04/02/2011 16:11:43
Il fatto e' che volevo abbandonare il mondo della avvocatura e dedicarmi ad altro. Qui non si sta male perchè puoi fare straordinari e dipendi da una sola persona, cioè l'avv. Capisci che appena arriva la notifica di un atto il mio istinto è quello di studiarmi la questione ma siccome questo è compito dell'avv e dei praticanti io mi limito a protocollare faxare inviare lettere agli enti interessati. Lo so che sono stata io a superare un semplice concorso da diplomati. Ma sapessi quanti ne ho tentati! è l'unico per il quale sono risultata idonea.
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Da: merimareggiare04/02/2011 16:51:58
io non so come sia il mondo dell'avvocatura, so come è quello della PA
intanto ripuntualizzo due cose dette da altri
tenendo conto che di come sia l'avv
a) bisogna guardare la cosa in prospettiva pluridecennale
b) non tutta la PA è uguale
parliamo di enti locali, che conosco molto meglio ...
un concorso per C1 ti porta a guadagnare ca 1200 euro al mese
sufficienti solo e soltanto se vivi in un comune dove la vita e soprattutto le case costano poco oppure hai una sostanziosa base familiare oppure puoi contare, ma si può contare su questo, su redditi di coniuge di almeno 2mila
se sali di livello D1 siamo sui 1300
ti sbatti di più per poco . diciamo che con il tempo con le progressioni puoi arrivare a 1450 massimo
che comincerebbe ad essere decente, ma ti inizi a sbattere
nelle asl per pari livello si prendono ca 100 euro in più
nei ministeri per pari livello si prendono ca 140 euro in più
quindi l'ente locale è un concorso fattibile, frequente .. non occorre essere una cima per vincere un concorso per C1 .. non è nemmeno necessaria la laurea, figuriamoci se la si ha in giurisprudenza

il lavoro negli enti locali però è secondo mio personalissimo parere più carino che nelle asl (provati ambedue) e potrebbe esserlo sempre di più data l'espansione di autonomie e di competenze .. ma purtroppo non si espande lo stipendio ... anzi soffia un'aria pessima

nei ministeri non ho esperienza a parte una idoneità in un concorso dove non chiamano manco i vincitori (inutile dire quale sia il ministero dato che lo sanno anche le pietre, ormai è assurto agli onori delle cronache e delle interpellanze parlamentari)

diverso ancora vincere un concorso in magistratura .. o come segretario comunale ..
per esempio entrare come funzionario in un comune e preparare il concorso per segretario secondo me non sarebbe male .. soprattutto se si lavora nel comune giusto ovvero piccolo e intraprendente dove hai modo di fare scuola sul campo
i concorsi per dirigenti per quanto devono giustamente restare una speranza non possono essere un motivo per scegliere la PA . allora continuate a fare gli avvocati dato che esistono quelli da megaparcelle .. i posti in un caso e nell'altro sono pochi e necessitano conoscenze, anche in senso buono, per non dire non raramente in senso cattivo

piuttosto da esterna non capisco come dall'avvocatura si pensi alla PA e non a provare magistratura ... è così assurdo il passaggio? ci sono ostacoli burocratici?

quanto allo stipendio fisso .. vero .. se confrontato con una paga da fame pare un'oasi .. ma poi .. con 1200 euro pensate di sopravvivere? ammesso che il lavoro vi piaccia, e può benissimo accadere (a me soprattutto il lavoro precedente piaceva abbastanza) ?
siete nelle condizioni di potervelo permettere? avete chances (ovvero carattere e formazione) per tentare altri concorsi che offrano retribuzione di almeno 1500 euro che è il minimo per vivere?
io per certi versi a malincuore ho fatto il concorso in Banca d'italia come viceassistente
se in comune mi pagassero di più, almeno 1400 euro, non lo avrei mai fatto .. ma siccome non è possibile e siccome da non laureata non è che posso aspirare a chissà che (anche questa .. quando entrai con cinque anni di esperienza GIUSTAMENTE potevi fare i concorsi da esterna per D1 e a seguire .. alla vinca il migliore) mi sono buttata
per fortuna è andata bene .. sono idonea .. non ho una grande posizione in graduatoria ma dovrei essere chiamata tra qualche anno
tanto un lavoro ce l'ho
certo si tratterà probabilmente di cambiare città, con figlio a carico .. no giovanissima .. ci dovrò pensare bene .. deciderò allora sulla base di tanti fattori
ma non è che il posto in PA, specie a 1200 euro al mese sia vincere al superenalotto .. è come un farmaco sintomatico .. non hai più il mal di testa, ma non è che hai eliminato la causa
non ti rincorrono le banche, ma non arrivi a fine mese se non rientri nelle condizioni precedentemente dette (e per fortuna in parte ci rientro)
in PA è vero che entra sempre gente più giovane e preparata .. si potrebbero fare tante cose, anche di più di quelle fatte
poi certo per una donna c'è anche il discorso maternità, che mi sono goduta, e malattia per tutti (per quanto con decurtazione .. siccome sono stipendi da favola .. vero? cmq oggi sono in malattia e se magari si prendesse almeno in PA il giorno di convalescenza si eviterebbe di attaccare l'influenza ai colleghi ... azz mi sono proprio divertita in questi giorni a letto, non chiedevo di meglio)

Rispondi

Da: x PUPA05/02/2011 15:23:31
anch'io sono nelle tue condizioni, solo che questo l'ho dovuto rifiutare perchè essendo fuorisede con 1250 euro al mese non potevo materialmente campare, gli affitti a Roma sono alle stelle. Hai pensato al prox concorso per 100 funzionari sempre lì?
Rispondi

Da: PUPA05/02/2011 16:02:51
Si, ho fatto la domanda. E comunque a me lo stipendio basta e avanza, sono tra le fortunate che ha la casa di proprietà ed un marito che guadagna molto. Non è una questione di soldi, volevo ritirarmi in un ufficetto nel municipio vicino casa.
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Da: PUPA05/02/2011 18:41:52
Rileggendomi mi accorgo che dalle mie parole non si capisce bene il perchè ho scelto di abbondonare la professione. Allora proverò a fare un elenco dele mie motivazioni:
il mio trasferimento a Roma dalla Sicilia per seguire mio marito e senza alcun parente o conoscenza;
le mille difficoltà per entrare in uno studio serio senza essere presentata da alcuno ma solo tramite annunci sulla bacheca del tribunale;
un periodo di stop per seguire le cure imposte per debellare un brutto male;
ed infine la mia età 44 anni.
Ecco qualcuno potrebbe leggere da ciò la storia del mio fallimento professionale ed anch'io la pensavo così, poi ho conosciuto altri avvocati nelle mie stesse condizioni che non sono riusciti ad emergere in una grande città come Roma e che invece sono esplosi al ritorno nel loro paesello.
tutto è relativo

Rispondi

Da: cri05/02/2011 19:04:11
x geco : hai ragione la professione è bella e stimolante ma non ti lascia campare .

x pupa : hai tutta la mia ammirazione , anch'io avrei seguito marito e famiglia ( estremamente più importanti della carriera) . ma roma è una bella città con tante opportunità , anche concorsuali .

io purtroppo vivo nella carina e piccola Cagliari dove gli avvocati sono tantissimi ed il lavoro pochissimo . se il mio ragazzo ( in cassa integrazione ) trovasse un lavoro in altra regione non esiterei a seguirlo . La professione mi ha delusa , e non ho ancora vinto nessun concorso . ma vista l'esperienza , anche i concorsi stanno diventando una chimera ( vedi scandali vari in molte città ) . ma in linea di massima è sempre meglio una sana e noiosa tranquillità concessa dal posto fisso , di una illusoria e precaria libertà della professione .
io devo compiere 42 anni e se guardo intorno trovare altro lavoro è difficile .
Rispondi

Da: merimareggiare06/02/2011 00:36:28
beh, siamo praticamente coetanee, io ne ho 43 :) e sono in PA da quando ne avevo quasi 30 ....
Rispondi

Da: merimareggiare06/02/2011 00:43:13
cmq a me continua a farmi incazzare una cosa .. che non ci siano molte possibilità per una donna di fare carriera o trovare un lavoro di responsabilità medio alta
a patto di rinunciare alla famiglia
ora se una non ha particolari ambizioni o ha voglia di fare anche altro nella vita etc etc benissimo ..
ma non è giusto che il nostro mondo lavorativo non sia come nei paesi del nord europa (compresa germania) dove mediamente alle 18 si stoppa tutto ..
che lì per lì ti fa effetto, ci sono stata perchè ci lavorava per la stagione il mio ex compagno, manco un super aperto (o forse uno chissà dove in tutta stuttgart, mica al paisiello tedesco), poi ci ragioni .. e cominci a pensare che hanno ragione loro.
nn è sana una società che concepisce come normale quando siamo al top il marito che guadagna bene e la moglie a 1300 euro .. (non parliamo quando al top non siamo)
non è un caso che nel nostro paese il tasso di occupazione (si sciacquassero meno la bocca con la disoccupazione meno di altri paesi certi politici nostrani.. ignurant, anzi in malafede) delle donne sia molto basso e guarda caso non è che si fanno tutti sti figli ..
chissà perchè, vero?
che poi mi pare, visto che noi siamo quarantenni, che per le trentenni sia pure peggio di quanto sia stato per noi .. forse c'è giusto qualche nido in più adesso .. ma il lavoro è peggiorato .. persino i lavoretti, quelli simil nero e partime, venti anni fa, li facevo da studentessa, nei mesi buoni facevi 600mila lire .. ci campavi con un piccolo aiuto familiare .. oggi se va bene fai 450 euro .. ma che è la stessa cifra?
Rispondi

Da: merimareggiare06/02/2011 00:46:11
dimenticavo cri .. sono stata a cagliari nel 2004 .. di sera .. durante una quattro giorni coast to coast della sardegna
bella città, non mi aspettavo una simile parte vecchia e bella quella terrazza grande ..
davvero città molto carina .. se non fosse su un'isola, quindi distante la metterei tra le città in cui mi piacerebbe vivere .. tra l'altro ci ho mangiato benissimo ..
Rispondi

Da: A. x PUPA06/02/2011 10:26:13
è una bella e sincera testimonianza la tua, anch'io ho la tua stessa età e sul fatto che tutto è relativo non posso che essere daccordo con te...in realtà bisogna trovarsi almeno una volta nella vita "nel posto giusto al momento giusto" e, aggiungerei io,per quel che mi riguarda, anche "con il dominus giusto". Resto comunque ottimista.
Rispondi

Da: cri06/02/2011 11:50:05
x merimareggiare

sono d'accordo con quanto dici sulla carriera e famiglia dal punto di vista femminile .

( non ho figli ) ma la verità  è che per ragioni logistiche è difficile fare bene entrambe le cose per lungo tempo o sempre . la maternità è impegnativa anche se bella e richiede sacrifici che il mercato del lavoro non asseconda . spesso si deve scegliere o famiglia o carriera perchè l'impegno verso la famiglia richiede il 200% anche nei casi in cui marito o compagno collabora . Non può ovviamente collaborare a tutto ( purtroppo per noi e fortunatamente per lui !) .
I datori di lavoro preferiscono investire su un candidato uomo , perchè non devono eventulamente fare i conti con assenze , maternità , malattia figlio etc.etc.che in genere riguarda le donne  ;sono stati fatti passi avanti ma la parità è lontana , e per questo alla fine molte lasciano il lavoro per la famiglia ( scelta sofferta ma giusta ) oppure rinunciano a tutto per la professione e si ritrovano acide e sole, magari con tanti soldi , ma sostanzialmente infelici .

la carriera poi per una donna è più difficile , perchè la donna preferisce il diritto di famiglia , condominio , proprietà etc. ( meno redditizi ) mentre il diritto societario , finanziario , amministrat, tributario , bancario  è preferito ed esercitato in prevalenza da colleghi uomini .
inoltre i clienti , preferiscono , non so perchè , essere difesi ed assistiti da un avvocato uomo , come se le donne poverine non avessero la forza morale e fisica per reggere un tale  faticoso compito  . sembra un luogo comune ma è così  ! chiedere per credere . non a caso le donne guadagnano mediamente meno della metà dei colleghi uomini , a parità di anni di lavoro .

mi dispiace dirlo, ma sia la facoltà che la professione ( nonostante la prevalenza  numerica femminile ) continua ad essere influenzata da un retaggio di maschilismo malcelato , che nei fatti e tutti i giorni  emerge prepotentemente lasciando tutti ancora  sgomenti .

Rispondi

Da: senicar07/02/2011 14:34:57
io ho lavorato in uno studio legale occupandomi di diritto finanziario e commerciale, ma..
1. il cliente preferisce l'uomo...noostante sia avvocato da oltre 10 anni, non mi chiamavano  mai avvocato ma signora...cosa che ai colleghi mai non è mai successo...addiritturta anche ai priatcanti maschi chiamavano avvocato
2. appena hai un figlio sei fuori...come si fa a lavorare dall otto alle otto sapendo che hai un pupo a casa che ti aspetta?
Rispondi

Da: sarettaxxx07/02/2011 15:18:27
io ho 33 anni e lavoro in p.a. da circa 5 anni. Dopo un anno in p.a. sono diventata avvocato e, leggendo i post sopra, non rimpiango di aver rinunciato alla professione legale...
Rispondi

Da: ...07/02/2011 15:39:04
per saretaxxx

hai ragione non hai nulla da rimpiangere.... se non hai la spalle coperte...
Rispondi

Da: geko07/02/2011 17:40:51
x sarettaxxx

sarebbe da matti rimpiangere....a meno che tu non abbia uno studia già ben avviato e in una grande città.....io ho provato tutte e 3 le cose: studio legale, azienda e adesso PA (sebbene in un ente piccolo), ragazzi non c'è paragone, nel pubblico hai tantissimo tempo libero e puoi permetterti di stare su facebook e su messenger in ufficio, cosa che altrove non è possibile.
Rispondi

Da: per gelo08/02/2011 22:40:30
e poi dicono dipendenti pubblici fannulloni! Comunque non ti credo: la tua è una provocazione. Se non lo è spero che ti becchino.......
Rispondi

Da: maria21/02/2011 17:58:20
Ciao, sono un avvocato, si un avvocato che dopo tanti sacrifici e senza aiuti (mio padre è un pensionato ex operaio) ha aperto un piccolo studio. Ebbene? Sono triste e penso continuamente di aver perso occasioni migliori nella mia vita. Non sono realizzata e non sono riuscita a crarmi una famiglia e tutto per cosa? Per uno studio legale VUOTO!
Rispondi

Da: merimareggiare22/02/2011 23:38:32
su msn solitamente ci sta chi lavora nel privato
cmq a proposito di fancazzismo nel pubblico
dipende da dove lavori, non dipende molto da te
e parlo a ragion veduta
non è che chi lavora in Pa è di una specie diversa da chi lavora nel privato
personalmente passare al lavoro ore senza niente di particolare da fare mi stanca più che avere mille cose da fare
visto che nel pubblico se ne fai 900 non ti licenziano
e cmq oggi mi sono letta un intero forum mentre facevo un lavoro pallosissimo al pc ovvero scannerizzare roba .. una macchina da guerra tot post corrispondenti al tempo di caricamento immagine ;)
senza sarei morta
Rispondi

Da: lorenza06/03/2011 20:39:09
Ciao, lavoro nella P.A., Ospedale, faccio pratica forense, ma vedo già tante contraddizioni che contraddistinguono solo la "libera"professione di avvocato. I medici lavorano come dipendenti pubblici, ma, con la libera attività professionale hanno studio privato, fanno consulenze medico legali, pareri e, con le dovute autorizzazioni, di tutto e di più. I maestri elementari, grazie all'interpretazione estensiva della Cassazione della norma che prevede la possibilità di essere iscritti nel'Albo degli avvocati agli insegnanti di materie giuridiche, possono anch'essi essere iscritti nell'Albo. Ma, non sono anch'essi dipendenti pubblici "...al servizio dela Nazione..."???.Fatto l'esame, dovrò licenziarmi, chiedere l'elemosina davanti alle Chiese e fare l'Avvocato.No, non fare l'Avvocato e fare il Fantozzi per sempre, tanto la meritocrazia è un'illusione che Brunetta vuole propinarci 3 volte al dì. Non sarebbe meglio obbligare l'Avvocato dipendente pubblico a non patrocinare cause in cui sia parte la P.A.? Alla faccia della libertà!!!
Rispondi

Da: credo che06/03/2011 21:45:20
chi il lavoro nella P.A. se lo è sudato con studio e impegno metta impegno e serietà anche sul lavoro. Il problema della P.A. è una certa vecchia guardia entrata senza concorso o da concorsi con + posti che concorrenti, che ha fatto carriera solo per anzianità, che ha avuto la produttività a pioggia ecc. Senza generalizzare si intende. Per i giovani non è così, salvo i casi di accozzati tabula rasa che continuano a perpetrare la tradizione dei fannulloni
Rispondi

Da: Ho bisogno di aiuto!!21/04/2011 12:21:18
Ciao a tutti, ho ventisette anni e a dicembre ho sostenuto le prove scritte dell'esame di stato.
Premetto che mi sono sempre sottoposta ad una pratica massacrante con l'unico scopo di avere la migliore preparazione possibile.
Di recente, mi è capitata una cosa che non avevo mai preso in considerazione: sono stata assunta in una società commerciale, a tempo determinato (ma con buone possibilità di ottenere in max 4 anni il contratto a tempo ind.).
Il fatto è che mi trovo in una situazione di difficoltà economica non potendomi più permettere di guadagnare 4 soldi per 10/11 ore al giorno di lavoro e ,quindi, 1200 euro per 14 mensilità + benefici vari mi fanno gola...
Sono molto indecisa perchè io amo questa professione e ho sacrificato veramente tanto per imparare, ma anche alla luce dell'esito incerto dell'esame non so se posso lasciarmi sfuggire questa possibilità.
Mi auguro che qualcuno possa consigliarmi in questa importante decisione.
Grazie

Dimenticavo: dovrei lavorare nel settore legale ma mi pare di capire che il mio inquadramento contrattuale sia da diplomata.
Rispondi

Da: ...21/04/2011 13:02:18
non lasciarti scappare questa preziosa occasione...
Rispondi

Da: Mauro21/04/2011 15:35:10
è inutile negarlo, resta l'amaro in bocca qualsiasi strada tu possa prendere....quello che posso dirti è che sono tempi bui per la professione...prova a parlarne alla società, se possono consentirti di fare gli orali, tante volte...e se proprio non è possibile, date le tue urgenti necessità economiche, firma il contratto e in bocca al lupo!
Rispondi

Da: Ho bisogno di aiuto!!21/04/2011 16:11:34
grazie Mauro.
Tu nei miei panni che faresti?
soprattutto per il fatto che l'inquadramento contrattuale è da diplomata...sinceramente mi piange il cuore dopo tutta la fatica che ho fatto sia per laurearmi che per la pratica dopo!
Il fatto è che nessuno mi capisce, mi dicono tutti che con questa crisi sarei pazza a rifiutare visto che l'importante per ora è entrare poi magari posso sempre fare carriera.
Voi che dite?
Rispondi

Da: ...21/04/2011 16:31:17
purtroppo hanno ragione....
Rispondi

Da: sconfortato21/04/2011 18:00:02
ragazze voi siete convinte che gli uomini facciano più carriera...ma dove scusate?  ormai la libera professione è morta e sepolta. ci sono milioni di persone laureata in giuri che si girano i pollici non sapendo cosa fare. se avete uno straccio di lavaro nella pa baciate il terreno dove camminate, di questi tempi sa di miracoloso. infine per la ragazza che non sa che pesci prendere...accetta subito il posto nella società. i sogni di gloria di coltiverai dopo
Rispondi

Da: è dura21/04/2011 18:30:11
mettere da parte anni di sacrifici...sopratutto quelli della pratica.....ma se hai la possibilità concreta di un lavoro ed uno stipendio...accetta e non guardarti indietro.....gli esiti dell'esame son troppo incerti per puntare sulla professione per quanto bravi si possa essere..........io ho l'abilitazione.....ma non ci ho pensato neanche un minuto ad accettare un posto per diplomati....con 7 ore di lavoro al giorno e più di 1200 euro pulite al mese......la professione è bella e forse un giorno rispolvererò il mio tanto sudato titolo.....ma ora son veramente felice della scelta e la tranquillità mentale che ho riscoperto.....la professione non me l'avrebbe mai data!!!!!
in bocca al lupo!!!!
Rispondi

Da: Mauro21/04/2011 23:17:48
io nei tuoi panni ci sono già stato: ho vinto circa un anno fa un concorso per diplomato....e se avessi potuto sopravvivere a Roma con 1250 euro al mese probabilmente avrei accettato...ci mancava anche il D.Lgs 28/2010 per rendere insopportabile questa professione....capisco i grandi sacrifici che hai fatto, ma accetta questa nuova esperienza di vita, alla tua età non esistono preclusioni.
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