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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 05:39:46
Ah, Piso ti disse questo? Beh allora internamente hanno ben presente la questione, quindi tutto torna

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 06:45:32
Caro Pera,
Non me lo fa fare nessuno, è  solo un innocuo hobby. ..
È stata una grande, incredibile emozione vincere il concordo per il mio attuale lavoro, e quindi cerco di ripetere quella esaltante esperienza anche se vuol dire andare indietro economicamente.
Sono come.un prof. che tenta concorsi per bidello.
E.viene pure bocciato a ripetizione!
A rendere meno folle la cosa ci sono i tanti motivi di insoddisfazione per la mia attuale attività.
L'orario assurdo e vincolante,  la sostanziale inutilità di ciò che faccio, le cose e le persone (per fortuna non i colleghi,  con cui ho ottimi rapporti ) sgradevoli con cui ho a che fare senza poter cambiare nulla e che mi illudo di rimuovere cambiando lavoro.
E il fatto che a 18 anni mi iscrissi a Giurisprudenza per fare il magistrato ed è da 39 anni che ci provo senza riuscirci...
I miei amici si danno appuntamento per marce, nuotate, corse in bicicletta e serate di giochi da tavolo.
Io facevo con loro queste cose e le rifarò di nuovo.
Ma DGO, dopo gli orali.
Di scritti che mi sa che non superero' mai di questo passo.
Ma, appunto, come insegna il poeta, il bello di Itaca è  il viaggio che ti conduce ad essa...
Saluti passanti malinconicheggianti

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 07:49:52
Rileggevo il parere CdS, e considerando che è a tutt'oggi pendente il termine di 120 gg per presentare un ricorso straordinario - che, incidentalmente, viene deciso dalla stessa sezione consultiva, che ha già fatto sapere come la pensa, col parere che riposto sotto; sezione che notoriamente gode anche del potere di emettere provvedimenti cautelari - credo che se qualcuno volesse proporre un ricorso per l'annullamento del bando, nella parte in cui non prevede una qualche soglia per il punteggio dei titoli, ne potremmo vedere delle belle...

***

CONSIGLIO DI STATO, SEZ. CONSULTIVA ATTI NORMATIVI - parere 6 luglio 2017 n. 1610/2017 - Pres. Carbone, Est. Boccia - Oggetto: Presidenza del Consiglio dei Ministri. Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche agli articoli 14 e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1973, n. 214, avente ad oggetto il "Regolamento di esecuzione della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, istitutiva dei tribunali amministrativi regionali", in materia di concorso a referendario di Tar

[omissis]

"7. Inoltre, con riferimento all'art. 5 dello schema, nella parte in cui procede a modificare l'art. 18 del d. P.R. n. 214 del 1973, la Sezione rileva che, tramite la citata novella, l'Amministrazione ha proceduto a sopprimere la disposizione - attualmente vigente - in base alla quale "non può partecipare alle prove di esame il candidato che non abbia ottenuto un minimo di venticinque punti nella valutazione del complesso dei titoli".
In relazione a quanto precede la Sezione ritiene che la vigente formulazione dell'art. 18 del d. P.R. n. 214 del 1973 appare, da un lato, conforme alla natura di concorso "per titoli ed esami" della procedura di cui si converte (art. 14 della legge n. 1034 del 1971) e, dall'altro lato, comporta comunque uno snellimento della procedura concorsuale, in quanto riduce il numero degli elaborati da correggere, limitandolo ai soli soggetti che abbiano raggiunto, nell'ambito della valutazione dei titoli, il punteggio minimo previsto dal citato art. 18.
Orbene - in assenza di chiarimenti sul punto da parte della relazione istruttoria, finalizzati ad evidenziare le ragioni sottese alla scelta dell'Amministrazione di sopprimere la disposizione di cui all'art. 18 del d. P.R. n. 214 del 1973, nel testo attualmente vigente - alla Sezione non resta che invitare l'Amministrazione stessa a valutare l'opportunità di reintrodurre una disposizione analoga a quella in precedenza citata, in conformità ai principi di semplificazione e snellimento delle procedure che costituiscono la ratio dell'intervento normativo in esame.
Infatti, nell'ipotesi in cui venisse reintrodotta una disposizione relativa al punteggio minimo richiesto nella valutazione dei titoli, il procedimento concorsuale si articolerebbe nelle seguenti fasi: prima i candidati sarebbero chiamati a svolgere le prove scritte di cui all'articolo 19 del d. P.R. n. 214 del 1973; successivamente la commissione esaminatrice procederebbe all'esclusione dei soggetti che non abbiano consegnato tutte le prove; infine, la commissione stessa procederebbe alla valutazione dei titoli dei partecipanti, escludendo coloro che non raggiungano la soglia minima richiesta - in ipotesi pari a 25 punti - per poi passare alla correzione dei soli elaborati dei concorrenti che abbiano terminato tutte le prove e superato la succitata soglia minima.
In altri termini, la previsione di un punteggio minimo nella valutazione dei titoli consentirebbe una ulteriore semplificazione procedimentale senza, peraltro, che quanto precede possa inficiare il consolidato e fondamentale principio dell'anonimato nei concorsi pubblici."

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 07:55:03
...il ricorso sarebbe naturalmente contro bando + dpr 132/2017, di modifica del dpr 214/1973

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 08:14:54
Caro Ordo, se vuoi continuare a giocare, diciamo allora che il suddetto ipotetico ricorso andrebbe presentato da chi ha 25 o più  punti ed ha presentato la domanda, contro il Ministero, e richiederebbe la notifica ad un controinteressato, e cioè uno che pure ha inviato la domanda ma non ha i 25 punti.
Ma resta il problema dell'interesse ad agire, interesse concreto ed attuale.
Tu puoi vincere benissimo anche se ci sono diecimila candidati in più,  perché di fatto hai meno chance ma in teoria se sai superare le prove passi e, soprattutto, coi tuoi 25 punti puoi surclassare chi si presenta con "zero tituli".
È  questo aspetto che a mio avviso paralizzerebbe il suddetto ricorso. Il mero affollamento e ritardo non ti causano danno se tu quei titoli li puoi fare valere dopo in sede di graduatoria finale.
Io per esempio ho il massimo, una quarantina di punti.
Che paura può farmi uno senza titoli?
Danno da mero ritardo nello svolgimento della procedura?
Non la vedo bene. ..
Saluti passanti come sempre i ricorsi sconsiglianti per quanto motivati ed invitanti

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 08:23:47
Si, faccio ipotesi, anche un po' per gioco. Mentre scrivevo pensavo anche alla questione dell'interesse. Il tema che suggerisci è concreto. Credo che sussista l'interesse a ricorrere. L'accoglimento di un ricorso presentato con quelle argomentazioni riduce la platea concorsuale e pertanto aumenta statisticamente le mie percentuali di vittoria. In materia di appalti i ricorsi ad excludendum sono all'ordine del giorno

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Da: refer 12/11/2017 08:47:51
ricordo che gli eslusi sono poche centinaia al tar rispetto corte dei conti, nn penso che saremo meno di 1000 partcipanti

Da: refer 12/11/2017 08:48:21
ricordo che gli eslusi sono poche centinaia al tar rispetto corte dei conti, nn penso che saremo meno di 1000 partcipanti

Da: refer 12/11/2017 08:49:00
ricordo che gli eslusi sono poche centinaia al tar rispetto corte dei conti, nn penso che saremo PIU di 1000 partcipanti

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 08:52:07
1000 non sono pochi, ma con questo sistema possono fare in modo che consegnino tutte e quattro le prove scritte non piu di 300 persone, e quindi alla fine la valutazione titoli sarà molto più rapida che nel concorso attuale. Ripeto, la logica della modifica al dpr 214, seppur non condivisibile, è molto chiara

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 09:02:02
Caro Ordo,
Ciò che dici è  vero ma...
Nel campo degli appalti siamo nella terra degli Highlander,  "ne rimase uno solo", più  gente partecipa meno chance ho.
Ma nel campo dei concorsi c'è  (teoricamente...) posto per  tutti!
Nella realtà più gente c'è più temi buoni ci sono più è facile che il mio sia bocciato.
Ma.in teoria,  che è  ciò  che ci interessa ai nostri fini, la valutazione delle prove è sganciata da quella delle prove degli altri candidati.
Anche se ci fossero già cento candidati idonei, le.mie prove valide dovrebbero essere ugualmente valutate come.idonee, e dunque nessun danno (ripeto,  in teoria!) dovrei ricevere dalla presenza di altri candidati, perché i compiti sono valutati in termini assoluti e non in termini comparativi!  Un tema da 50 resta tale sia che sia il solo sia che ce ne siano già altri 100!
Aggiungo che per assurdo io potrei essere avvantaggiato da queste regole!
Se io ho 40 punti ed un altro ha 25 punti stretti stretti tutti e due saremmo ammessi comunque, ma a parità di prove scritte ed orali col nuovo sistema io balzo avanti, mentre col vecchio sistema coi miei titoli superiori mi ci potrei asciugare  la bocca  (traduzione italiana della pittoresca espressione dialettale "stuaticci u' mussu '").
Il fatto che le commissioni in realtà mai ammettano già agli orali più dei posti disponibili è una prassi conosciuta, sacrosanta ma illegale se se ne dimostrasse la dolosa predeterminazione ed ininfluente dunque ai nostri scopi.
In un concorso devi avere 160/200, e  quanti altri ce ne sono non importa. Non mi tange  (in teoria...).
E i punti ignorati in sede di ammissione aperta a tutti mi tornano utili in sede di graduatoria.
Nessun danno,  dunque nessun interesse, urlerebbe l'Avvocatura dello Stato.
E probabilmente vincerebbe. ..
Aggiungo: considerato i ritardi di mesi, se non di anni, che una simile azione comporterebbe,  trascurando il danno alla Giustizia amministrativa dovuto alla ritardata immissione un ruolo di 50 e più  nuovi magistrati, davvero tu o chiunque altro di noi intraprenderebbe una azione del genere anziche darsi da fare per cercare di rientrare tra i 50?
Per di più pensando che gran parte dei nuovi concorrenti è  gente che non preparava questo esame perché sapeva fino a ieri di non potervi partecipare ancora per qualche anno o addirittura mai?
Dai, sii serio. ..
È una bella idea in teoria, ma non funzionerebbe e sarebbe solo un boomerang da ogni punto di vista!
Studiamo,  se no ci bocciano,  e nel mio caso fanno benissimo!
Saluti passanti i fatti esatti (suppongo...) consideranti. ..

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 09:18:04
Beh, premesso che il mio è tutto un ragionamento in punta di diritto e che non presenterò alcun tipo di azione, la penso diversamente. La Giustizia amministrativa non mi sembra così preoccupata dalla ritardata immissione in ruolo di "n" magistrati, altrimenti farebbero più bandi e non immetterebbero in ruolo 45 magistrati nel 2018, grazie a un concorso bandito 4(!) anni prima

Da: Re Leone 12/11/2017 09:46:27
Il bando è la riforma non sono altro che
Il risultato di una scelta volta a dare
Discrezionalità illimitata e senza controllo alla commissione
Intanto potrà partecipare chiunque
Titoli verranno solo consegnati ex post
Per sfrondare i partecipanti daranno tracce tutte
Taglia candidati  con inizio di correzione della prova estratta
Più difficile e così via fino alle tracce più facili
In pratica verrà corretta solo una traccia o forse
Due
L'aumento dei candidati farà prolificare i corsi
Di preparazione
A mo di ordinaria con la differenza in mercimonio
Con pochi docenti giudici tar
Che razzola nno 200 300 mila euro a corso
Tanto nessuno controllerà

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
12/11/2017 09:47:03
Caro Ordo,
Hai ragione nella tua osservazione finale, ovviamente, né ho mai pensato che avessi tempo e soldi da perdere con ricorsi fondatissimi nel merito ma probabilmente perdenti in rito.
Solo che sai, spesso la Giustizia amministrativa "u iorno unni vogghiu e a' sira sfardo l'ogghiu" (il giorno, quando c'è luce, non voglio fare ciò che devo, e poi mi tocca farlo la sera con la costosa luce della lanterna ad olio... Per restare in tema di proverbi popolari dialettali...).
E soprattutto cosa pensi della mia osservazione sul contro interessato e ancora di più sulla differente valenza dell'interesse ad agire tra appalti e concorsi?
Tu sei avvocato, e si vede (ti sto lodando, sia chiaro!) e visto che a maggio rischiamo di fare una sentenza su argomenti simili mi interessa il tuo  parere, di certo più qualificato del mio!

Cara Refer, premesso che dovresti essere a studiare e non a perdere tempo qua (chiarisco che scherzo perché ci conosciamo, siamo amici da quasi un decennio, la stimo moltissimo, e se lo merita!),io mi auguro tu abbia ragione, ma temo tu sottovaluti un fattore: gli esclusi sono i cretini che non sanno farsi i conti o i poveretti che sono al limite e/o hanno titoli di dubbia valutazione e ci provano lo stesso.
Una mia amica fu esclusa per mezzo punto per la mancata valutazione di un attestato di lingua, per dirne una..
Ma quante migliaia sono le persone che pur avendo i requisiti minimi non hanno mai presentato domanda ben sapendo di non poter arrivare mai ai 25 punti?
L'11 gennaio lo sapremo e rideremo insieme della cosa...
Uno dei due avrà clamorosamente torto, e sospetto sarai tu.
Ma sarò ben felice di sbagliarmi!
Vogliamo fare 8.000?
8.001 domande avrò avuto purtroppo ragione io e torto tu e il Ministero.
7.999 ti offro un caffè riparatore.
8.000 esatte pareggio e il caffè ce lo offre Ordo quando ci vediamo allo Stadio Olimpico tutti e tre l' ultima settimana di maggio...
Saluti passanti quanto mai poco studianti

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 10:03:27
La giurisprudenza ha accolto una nozione di controinteressato composta da due requisiti, uno formale (il suo nome deve emergere dal testo degli atti impugnati) e uno sostanziale (deve subire un pregiudizio dall'annullamento degli atti impugnati). Messa così, se oggi uno impugnasse bando + dd.p.r. 2017 e 1973, non avrebbe controinteressati cui notificare il ricorso

Quello che scrivi sull'interesse è comunque condivisibile, io la penso diversamente, ma è anche vero come dici tu che finché non raggiungi i 160/200, un interesse concreto e attuale potrebbe anche non esserci. La questione in ogni caso è opinabile, pensa che la V sez. ha rimesso pochi giorni fa una questione alla Plenaria, circa l'onere di immediata impugnazione di clausole del bando non escludenti, ma relative a criteri di assegnazione del punteggio. Come vedi più soluzioni sono possibili e noi ci candidiamo a diventare quelli che dovranno dire qual è la più "giusta". Trovo ancora più affascinante questo percorso!

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 10:10:38
P.s. Secondo me dovresti levarti la soddisfazione di scrivere una sentenza tutta in dialetto, alla prova pratica :)

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 10:17:47
Caro Ordo,
Grazie della puntuale risposta nel merito e della tua squisita simpatia.
Se, come è logico, a maggio non avrò idea di come fare la sentenza la scriverò in dialetto secondo il tuo consiglio.
I temi poi li comporrei tutti in rima a che ci sono, ma sapendo che tristemente non li leggerà mai nessuno li lascerò in bianco  e passerò le ore così  guadagnate in giro per Roma nella sua tiepida primavera...
Non sono mai stato all'Olimpico e non conosco i suoi paRaggi... ;-) :-)
Saluti passanti per quelli come me dopo due ore dalla dettatura già  passeggianti

Da: margheritina2000 12/11/2017 10:18:36
io - molto banalmente - sono incredula che abbiano fatto una "pecionata" simile.
ma quali ricorsi e non ricorsi, questa è proprio gentaglia che lavora pagata con le nostre tasse. che vergogna.

Da: Fontedelpoggio 12/11/2017 10:46:29
Mi permetto di far notare che nei ricorsi contro gli atti generali (e il bando di concorso lo è) non è necessaria la notifica al contro interessato.

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 10:46:50
Cara Margherita,
Come non dare ragione pure a te?
Hanno tutti ragione!
(leggetelo,  a.proposito, questo esilarante capolavoro di Sorrentino!)
Però forse se tu avessi molto ma molto meno di 25 punti potresti vederla diversamente, fermo restando l'incomprensibile decisione di verificare i titoli di tutti i consegnanti e non solo degli ammessi agli orali.
Pecionata (mega galattica? ) penso sia il termine tecnico più appropriato per questa decisione, a meno ovviamente  che non ci sia un problema di opportunità  che mi sfugge o non abbia sbagliato nell'interpretare il bando e la sua tempistica, cosa sempre possibile e che anzi mi auguro di cuore!
Saluti passanti sempre nuovi termini imparanti

Da: Fontedelpoggio 12/11/2017 10:47:34
Una bella rassegna sull'attività recente del Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato contro i freni agli investimenti
Tar e Consiglio di Stato frenano lo sviluppo e contribuiscono alla paralisi di settori come gli appalti? La polemica torna con la legge di bilancio. La lanciò Romano Prodi nel 2013 dicendo che con l'abolizione di Tar e CdS il Pil sarebbe cresciuto del 5%. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, sposta ora il bersaglio sull'eccesso di ricorsi delle imprese. Sulle liti temerarie i disinecentivi messi in campo hanno funzionato solo per piccoli appalti, il governo vuole intervenire inasprendo i costi per chi presenta ricorsi e accelerando i tempi decisionali. L'Ance prepara un dossier, il tema si fa caldo.
Ma davvero la giustizia amministrativa frena l'economia? La risposta arriva da tre versanti-chiave: l'efficienza del processo amministrativo, a partire dai tempi di decisione; la giurisprudenza su norme che regolano fondamentali processi economici; i contributi del Consiglio di Stato alle riforme del governo. Su tutti ci sono passi avanti, si allontana l'immagine di una giustizia amministrativa arroccata e disinteressata agli effetti delle proprie decisioni. Ma la strada imboccata ha bisogno di consolidarsi.
Tempi di decisione più rapidi. La ricercache presentiamo in questa pagina rileva un abbattimento dei tempi per le decisioni (si vedano l'articolo e i grafici in alto). A volerla è stata proprio il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, per far luce sulle criticità del funzionamento del processo amministrativo. Nei due settori che oggi più segnano il rapporto fra giustizia amministrativa e processi di regolazione dell'economia - appalti pubblici e attività delle Autorità indipendenti - i riti speciali previsti dal codice per il processo amministrativo (2010) in avanti hanno consentito forti riduzioni dei tempi di trattazione.
Per gli appalti si scende in primo grado (Tar) da 331 giorni a 78 e in secondo grado (CdS) da 469 a 125. Il tema posto da Delrio di un eccesso di ricorsi, spesso con finalità dilatorie, c'è tutto, ma i riti speciali hanno sminato gran parte dell'emergenza. E non è solo questione di tempi: il 90% delle sentenze di primo grado è confermata in secondo e 8 giudizi cautelari su 10 sono confermati nel merito.
Le inefficienze della Pa. Il caso degli appalti consente, per altro, di leggere meglio alcune ditorsioni del dibattito pubblico. Le accuse di inefficienza rivolte alla giustizia amministrativa nascondono, in molti casi, inefficienze dell'azione della Pa, cui semmai la giustizia amministrativa pone rimedio tutelando imprese e cittadini. L'alto numero di ricorsi nelle gare non è dovuto anche a carenze nella progettazione e nei bandi di gara della Pa o di società come l'Anas? Il contenzioso si concentra dove la stazione appaltante è più debole: Anas ha un cntenzioso-record di 9 miliardi. È un tema - quello della carenza progettuale strutturale e della fragilità delle stazioni appaltanti - che Il Sole 24 Ore denuncia da anni. Si aggiunga l'atteggiamento di molte imprese che fanno massimi ribassi e poi registrano riserve per compensare. O fermano gli appalti nella speranza di avere altre compensazioni. Ma allora è lì che bisogna intervenire - come il governo sta facendo - con un codice degli appalti che rafforzi il ruolo della progettazione esecutiva e garantisca più trasparenza, una regolazione più efficiente e maggiore vigilanza Anac, responsabilizzazione di imprese e stazioni appaltanti con una buona qualificazione, penalizzazioni per le imprese appaltatrici che dilatano i tempi, minore frammentazione sul fronte della Pa.
La giurisprudenza recente. Il Consiglio di Stato ha contribuito con le sue decisioni a superare incertezze e ambiguità del passato sui processi autorizzativi per le infrastrutture, semplificazione del rapporto fra Pa e operatori economici, stabilizzazione della regolazione indipendente nei servizi pubblici. Paletti che favoriscono investimenti e ripresa economica.
Alcuni esempi. La decisione 1392/2017 ha confermato la compatibilità ambientale del gasdotto Tap e ha bocciato il tentativo estremo della Regione Puglia di porre, con la legge Seveso, nuovi ostacoli alla realizzazione. La decisione 3759/2017 ha sbloccato l'elettrodotto Italia-Albania bocciando il ricorso di due comuni che chiedevano una nuova Via. La decisione 2481/2017 ha ribadito la validità del metodo tariffario adottato per il settore idrico dall'Autorità (Aeegsi), rigettando le tesi dei Forum dell'acqua secondo cui la tariffa avrebbe "tradito" il referendum del 2011. La sentenza ribadisce la legittimità della copertura integrale dei costi di esercizio e investimento secondo il principio Ue del recupero integrale dei costi (compresi i costi di capitale). Non solo: rafforza la regolazione dell'Aeegsi che ha consentito un rilancio degli investimenti dal 2012 e che sarebbe finita in un binario morto, con tutto il settore, in caso di sentenza contraria.
Rilevanti una serie di sentenze che sulla semplificazione di processi autorizzativi puntano a stabilizzare le decisioni della Pa e i loro effetti su cittadini e imprese. La 341/2017 ha dichiarato illegittimo l'annullamento d'ufficio di un permesso di costruire dopo 13 anni dal suo rilascio, limitando il potere di autotutela della Pa. Anche la decisione 3462/2017 ha bocciato i provvedimenti di annullamento da parte del comune di permessi in Dia e Scia fuori dei tempi massimi di 18 mesi previsti dalla legge e per giunta senza motivare l'interesse pubblico da tutelare.
Sentenza storica la 3666/2017 che ha riconosciuto la legittimità della nomina di direttori di museo non italiani. Con esemplare raccordo alle norme Ue, il Consiglio di Stato favorisce la managerializzazione di un settore che può portare molti investimenti e consentire il rilancio di uno degli asset strategici del Paese.
Il sostegno alle riforme della Pa. Sulle semplificazioni della legge Madia, i pareri del CdS hanno contribuito a un ridisegno del rapporto tra Pa e imprese/cittadini. Il CdS ha per altro rafforzato le procedure di consultazione accogliendo contributi di organizzazioni imprenditoriali, sindacali e sociali. Questo ha moltiplicato nei pareri del CdS i riferimenti agli strumenti necessari per accompagnare e aiutare l'attuazione delle norme (monitoraggio dell'attuazione e dell'applicazione, tavoli con i soggetti economici, team specializzati, help desk, formazione, comunicazione chiara e accessibile ai non specialisti). Anche i quesiti rivolti al Consiglio di Stato su questioni generali di rilievo economico-sociale possono favorire un'interpretazione uniforme delle misure e prevenire il contenzioso. Novità che testimoniano come il Consiglio di Stato sia attento agli effetti delle proprie decisioni oltre ogni lettura formalistica del proprio compito.
Tra i pareri quello sul silenzio assenso fra pubbliche amministrazioni, una delle novità più rilevanti della legge Madia insieme alla riforma della conferenza di servizi e alla limitazione del potere di autotutela della Pa. Il silenzio, che da sempre è stato lo strumento delle Pa per rinviare e impantanare, soprattutto nei rapporti interni fra amministrazioni, qui diventa assenso che consente all'amministrazione procedente di adottare il provvedimento finale senza ritardi. E gli effetti si producono anche fuori della Pa, consentendo ai destinatari dei provvedimenti di poter fare affidamento su tempi certi ed evitando che quello attribuito alle amministrazioni si traduca in un potere di veto. Anche questo è un modo per favorire investimenti privati.
Un rischio incombeva, però, su questa norma: la "fuga dalla riforma", il tentativo di molte Pa di tirarsi fuori dal raggio di applicazione delle nuove norme. Il parere del Consiglio di Stato ha sbarrato questa strada e ha chiarito che la norma si applica anche a regioni ed enti locali, organi politici, autorità indipendenti, gestori di beni e servizi pubblici.
©
Giorgio Santilli

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 10:53:15
P.S. Caro Fonte,  me lo aveva fatto rilevare anche Ordo. Però io avevo astutamente cambiato discorso...
Ma secondo te ha sbagliato così tsnto commissione dell'ultimo concorso a dare 9 al mio patetico tentativo di sentenza?
Io non penso...
Grazie di avermi ricordato l'ovvio (ma che per me evidentemente tanto ovvio non era...).
Per questo avevo chiesto!
Col vostro aiuto, un.po' di studio e molta fortuna forse a maggio nella prossima prova pratica arriverò perfino al 10!
O al 10,5 , dai, mi voglio sbilanciare!
Saluti passanti dai "fondamentali" mancanti... :-( :-( :-(

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 11:00:22
Passante, te l'ho detto, tu sei già referendario honoris causa, ad honorem e ad onor del vero!

Da: gigettorossetto 12/11/2017 11:00:39
io penso proprio di si. non si può dare 9/50 cioè 2 (nella scala da 2 a 10) a chi ha 30 di esperienza in una p.a. e scrive atti giuridici tutti i giorni da più di 10 mila giorni, considerato che chi corregge ha molta meno esperienza visto che in passato a 30 anni si era al consiglio di stato.
cmq incredibile come ci facciano studiare in contniuaone minchiate come trasparenza, buona fede, affidamento e poi ogni volta ci siano incognite, interpretazioni ondivaghe, cambiamenti che fanno si che solo perché uno è capitato nel periodo della regola giusta possa avere una concreta opportunità e un altro con requisiti maggiori la volta precedente sia stato fatto fuori.
l'italia è una repubblica fondata sul caso e (sulla spinta)

Da: OrdoQuaestionum  12/11/2017 11:03:58
Grazie Fonte articolo molto interessante

Da: Fontedelpoggio 12/11/2017 11:05:51
Caro passante, nel mentre ti mando un abbraccio, rimango sempre più persuaso che a poco serve polemizzare contro una burocrazia statale che continua a produrre meduse e ircocervi come l'ineffabile codice dei contratti pubblici che non potrebbe essere adeguatamente apprezzato senza le "illuminanti" circolari e determinazioni dell'Anac partorite dal buon Cantone.

  A parte questo io all'ultimo concorso non c'ero e mi astengo da qualunque valutazione. Lunedì chiederò alla mia amministrazione (che è il Ministero dell'Interno) l'attestato di servizio per inoltrare domanda all'ultimo bando.

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 11:30:31
Caro Fonte,
ricambio l'abbraccio di cuore, condivido il ringraziamento di Ordo per l'articolo davvero interessante e garantisco a te e al buon Gigetto che davvero la mia sedicente sentenza non era definibile tale ed il dio del processuale amm. non mi avrebbe mai fatto entrare con quella nel suo paradiso ma caso mai mi avrebbe spremuto gli occhi fuori dalle orbite (doppia semicit.)...
Segue causa filtro antiSPAM

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 11:32:50
SEGUE DOPO FILTRO ANTISPAM
Le polemiche, convengo, sono inutili, ma le domande no.
Siamo sicuri che ho capito bene e davvero i titoli siano esaminati per tutti i candidati consegnanti dopo gli scritti ma prima.della loro correzione e non invece solo per i (presumibilmente ) pochi candidati ammessi agli orali?
Davvero hanno scritto così?
E perché? 
SEGUE

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 11:36:29
Terza parte del messaggio bloccata da filtro Antistaminici

Che ragione ci può essere mai per uno spreco di tempo così evidente?
Cosa mi sfugge?
Perché complicarsi la vita così  a d  m e n t u l a  canis? (In latino le.volgarità necessarie hanno tutto un altro sapore...)
ALTRA PAUSA SEGUE

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
12/11/2017 11:39:00
Ditemi che non ho capito  il bando e dovrei restare a casa a fare la calza
SEGUE

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