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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: Patperr 24/04/2016 13:33:27
Direi proprio nulla dato che anche io lo sono e lo ha affermato in modo "monolitico"..

Da: quattrocodici  24/04/2016 13:51:32
gigettogessetto: il tuo naufragar m'è dolce in questo mare ;-)))

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
24/04/2016 14:02:30
Avevo preso il Melis perchè mi sembrava non ci fossero edizioni nuove del Tesauro o del Lupi.
Ma mi sbagliavo, o è uscita dopo che avevo già acquistato il Melis.

http://shop.wki.it/Utet_Giuridica/Libri/Istituzioni_di_diritto_tributario_Vol_I_Parte_generale_s21392.aspx

Quindi se vuoi puoi prendere quello, è il testo che si adopera di solito ed io non l'avevo preso solo perchè l'uotima edizione di cui fossi a conoscenza era del 2013.
Comunque parlano bene anche del Melis, è aggiornato ed ha anche la parte speciale, o almeno una parte di esso, quindi mi sta bene.
Quando l'avrò letto te ne saprò dire di più.
parlando di libri che ho letto, mi limito a riraccomandare i Principi di caringella di Civile ed amministrativo, e, sulla fiducia e per quelli a cui servissero, qulli di Penale. Non finirò mai di ringraziare Gigettorosso per avermeli consigliati!
Non ne conoscevo nemmeno l'esistenza!
Mi è arrivato anche il libro di Plaisant, sembra ottimo ma aspetterò a leggerlo di aver finito tributario, quandi anche là un giudiizo definitivo ve lo darò tra qualche tempo.
Saluti passanti libri buoni (spera...) consiglianti

Da: emila16  24/04/2016 14:38:44
Grazie passante! Il plaisant l'hai acquistato online ? Su quale sito?

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
24/04/2016 15:49:09
Prego, Emilia! E.sono contento che non sia tu quell'altra Emilia, che parlava da sola leggendo ciò che scriveva così forte da disturbare ma non abbastanza da aiutare... Ragion per cui, non sembrandomi corretto denunciarla alla commissione per un gesto tanto involontario quanto insopprimibile, ho deciso che se mi capita di nuovo davanti l'abbattero' per non farla soffrire, anche se è una ragazza deliziosa.
O, in alternativa, verrò munito di tappi per le orecchie come quando andavo ad ordinaria...
Detto ciò, il  sito dove.comprare il libro di Plaisant, che mi sembra ottimo ma, ripeto, ancora non ho iniziato a studiare, è http://www.forumsrl.it/
E.debbo anche dire che hanno modificato modalità di iscrizione e di acquisto perché quando ci sono ritornato è filato tutto liscio ed il libro, comprato venerdì, mi è arrivato tramite Amazon/SDA senza problemi o ritardi.
Puoi comprare tranquillamente anche se, ripeto, sembra ottimo ma non posso ancora giurarci sopra come per i due Caringella/Principi.
Saluti passanti consigli lancianti...

Da: emila16 24/04/2016 19:34:03
Grazie per le preziose indicazioni, passante!

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Gorgia 24/04/2016 20:40:26
Bah...
Ho sfogliato questi principi ... Ma sono sempre  le stesse menate ... Insisto  sulla mia tesi di sempre . Studiare implica solitudine. Libro in mano e ripetere. Sistematicamente.
Solo che a una certa età non ti regge più. Comprensibile, ma non cadiamo nella trappola del manuale perfetto. Sono diventati elenchi del telefono ormai. Chi sa, sa.

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
24/04/2016 21:38:02
Hai ragione, caro Gorgia, e pensa tu che io sono ormai in una età in cui non solo chi sa sa, ma perfino quel che un tempo andava su (ma con moderazione e senza ostentazione) oggi resta giù e non si alza nemmeno a cannonate!
Ma, mi chiedo, supponendo, ovviamente per assurdo, che uno possa imparare ancora, da dove è possibile imparare?
Certo, se sapessi già tutto come suppongo sappia tu, concorsista beato che sai giudicare un libro sfogliandolo soltanto, o magari anche annusandolo,
mi limiterei a leggere sentenze ed articoli di dottrina. Senza impegno e solo per tuziorismo, ben inteso!
Ma poiché non so, e addirittura lo so di non sapere, da dove posso cercare di imparare?
Ecco, quindi, l'uso dei manuali e, nell'imminenza degli esami, come ora, di libri più concentrati come quelli che sfrontatamente suggerisco.
So di sbagliarmi, ma, si sa, tutte le strategie vicenti come la tua sono uguali, invece ogni concorsista fallito come me sa fallire a modo suo...
Saluti passanti anche Tolstoj citanti...
P.S. i signori Caringella e Plaisant sono pregati di inviare doppia parcella per il mio intervento pubblicitario di stasera, mi sembra di essermelo meritato, grazie!
L'iban è sempre il solito...

Da: Laworder 25/04/2016 10:13:57
Ho analizzato attentamente i principi. Libro discreto, ma io continuo a fidarmi dei principi veri, ovvero quelli contenuti nei libri dei classici (Sandulli e Gazzoni, cui unisco gli approfondimenti giurisprudenziali).

Da: sgnacchelos 25/04/2016 11:26:53
Caro passante ma non ti angustiare!
Noi mininterno ogn'or consultiamo
solo per farci da te ispirare
se a sufficienza ci prepariamo

I tuoi consigli son pietre preziose
da custodire un raro tesoro
non ti curar di parole altezzose
di chi pensa che Tar sia un concorso canoro

Continua così, dispensa consigli!!
Io qui non aspetto che loro:
spero una prece che non ti pigli
la voglia di stoppar tutto il lavoro

cioè suggerirci i testi più attuali
(anche se - te lo devo dire -
non son d'accordo sui manuali:

il Clarich comprai, su tua indicazione
ne lessi una parte, avidamente
lo misi da parte: che gran delusione!!).

Comunque grazie per tutti i tuoi post;
di tutti i lettori son il portavoce:
ci piace molto questa glasnost!!

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
25/04/2016 11:51:48
Snacchlos caro, son dispiaciuto
Che il Clarich non ti sia piaciuto!
Forse non fui chiaro, e ne sono amareggiato,
Come riassunto aggiornato andava  studiato!
Poiché l'importante
sono le idee chiare,
anche se non tante,
e osavo sperare
vi potesse aiutare,
anche se il Garofoli Ferrari
sempre per forza devi fare,
se non vuoi risvegli amari...
Quando vorrai ripassare
forse ancora ti potrà aiutare.
Quanto a me, non ti preoccupare,
Finché inverni a me Giove destini,
Con l' onda che gli opposti lidi rovini
Io qua resterò a dispensare stupidità
che in me alberga in gran quantità,
a meno che, Zeus non lo voglia,
un concorso alfin non passi,
e di un tribunal superi, ahimè, la soglia.
Ma state tranquilli e sereni,
è più facile che una statua rompa i freni
E all'Inferno giustamente mi trascini
che io superi mai i miei vicini
e un concorso incredibilmente
lo superi alla fine e finalmente!
Saluti passanti anche il Commendatore stuzzicanti
("Pentiti! Giammai!")

Da: quattrocodici  25/04/2016 13:38:54
Degni del Dolce Stil Novo.

Rimo pure io...Mi avete contagiato...

Or che la speme dentro al cor rispuma,
ad ingaggiar tenzone il penser mio dislungo
e cogito ramingo in largo, in lungo
di come poss'io varcar la soglia in bruma,
ove 'l popol concorsual, in gran timor, s'aduna.

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
25/04/2016 14:34:41
Di Ramingo ce n'è uno, tutti gli altri son nessuno!
Avete paura del concorso?
Non ne avete abbastanza!
Fuggite, sciocchi!
Forse verrà il giorno in cui poseremo penne e codici e ci alzeremo in preda allo sconforto, abbandonando l'aula.
Ma oggi non è quel giorno!
Saluti passanti Aragorn e il Grigio rimembranti...

Da: quattrocodici  25/04/2016 14:43:55
Caro Passante,
oltre ad essere un bravo rimatore, dispensi sempre consigli molto utili.
Dopo aver letto il Plaisant, spero che tu voglia enunciarne i pregi, così come hai fatto con i Principi di Caringella.
Come fai a leggere tanti testi e a"resistere" alla fatica?
Grazie, veramente, per la tua disponibilità.

Da: Andnowtheverybeautifultruth 25/04/2016 15:59:41
Boia chi molla
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La sua vera origine è dibattuta: secondo alcune citazioni recenti, tuttavia non supportate da alcuna fonte coeva, sembrerebbe che il motto possa essere stato usato (forse coniato da Eleonora Pimentel Fonseca) durante gli ultimi giorni della Repubblica Partenopea del 1799, nella battaglia contro i sanfedisti, oppure usato nelle Cinque giornate di Milano del 1848. Fonti più numerose invece ne riconducono la nascita ad alcuni momenti della prima guerra mondiale: ad esempio, urlato da un sergente durante la ritirata della Battaglia di Caporetto, nel novembre 1917.
Nel corso della prima guerra mondiale fu usato come motto del corpo degli Arditi, poi, grazie ad alcuni ufficiali che parteciparono nel 1919 alla fondazione dei Fasci di combattimento, fu utilizzato dalle prime squadre fasciste. Il motto entrò così a far parte dei simboli distintivi prima del movimento fascista, poi del regime.Per esempio, Roberto Mieville, in una delle ultime lettere inviate alla madre durante la ritirata dal deserto libico l'11 aprile 1943, scrisse: «Sii tranquilla che comunque e ovunque avrò tenuto fede al mio motto: Boia chi molla!»., ma scritto rigorosamente con il punto esclamativo[8] Preso prigioniero per la durata della guerra, fu detenuto come prigioniero presso il Campo di concentramento di Hereford, negli Stati Uniti. Nel suo libro di memorie, Fascists' criminal camp (titolo dovuto al soprannome del campo ove erano detenuti i militari italiani che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, avevano rifiutato di cooperare con gli alleati), scrisse:

« E nel campo 6 da quaranta giorni, all'aperto, trecento sottufficiali vivevano a pane e acqua e non mollavano. E nel campo ufficiali era la medesima cosa: Boia chi molla! »
Nel 1943 fu ripreso nuovamente dalle forze armate della Repubblica Sociale Italiana, in particolare dal XXIV battaglione della Guardia Nazionale Repubblicana, che lo adottò come motto.
Ciccio Franco, a capo della cosiddetta Rivolta dei Boia chi Molla durante i Moti di Reggio 1970-1971.
Il 31 agosto 1957 in occasione dell'esequie e tumulazione delle spoglie di Benito Mussolini nella cappella di famiglia del cimitero di San Cassiano, a Predappio, due arditi reggevano ciascuno un gagliardetto nero e tricolore, con scritte «Boia chi molla».
Nel 1969 il giornalista Bruno Borlandi pubblicò, con la casa editrice di estrema destra Il Borghese, il libro Boia chi molla: un resoconto delle lotte per l'italianità di Trieste viste dalla sua parte politica. L'anno seguente, durante i Moti di Reggio, il missino Ciccio Franco, esponente del sindacato CISNAL, lo utilizzò come slogan contro lo Stato fin dal primo comunicato del Comitato d'azione per il capoluogo, che era concluso con la frase: «Per Reggio capoluogo: Boia chi molla!».
Tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta, i militanti del FUAN (l'organizzazione universitaria del Movimento Sociale Italiano) lanciarono un nuovo slogan in cui era presente il motto «boia chi molla»: Contro il sistema / La gioventù si scaglia / Boia chi molla / È il grido di battaglia.

Da: Andnowtheverybeautifultruth 25/04/2016 16:02:55
L. Sciascia: Io distinguo fra "sicilianità" e "sicilianitudine"; "sicilianità" è una specie di ideologia del "sicilianismo" che è poi il sentimento dell'essere siciliani, ma quasi trasposto in chiave letteraria; cioè per me Verga rappresenta la "sicilianitudine", ma gli uomini politici come Finocchiaro Aprile, che è stato il capo del separatismo in Sicilia rappresentano il "sicilianismo", la parte più deteriore del "sentirsi siciliano", mentre la "sicilianitudine" è la parte migliore del "sentirsi siciliano".

Da: Patperr 25/04/2016 16:31:59
Andnowtheverybeautifultruth; è in "La Sicilia come metafora", vero? Tu pensa che mio figlio il più grande, di genitori entrambi palermitani, lo ha letto da ragazzino e lo ha come un vero e proprio "distillato" di tutto. Ed è curioso perchè lui ha sempre vissuto al Nord Italia. Siculo inside...

Da: Andnowtheverybeautifultruth 25/04/2016 17:03:51
L'Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto […] La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l'unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita. (Johann Wolfgang von Goethe)

Da: Andnowtheverybeautifultruth 25/04/2016 17:05:17
Io, un Palermitano a Roma da quasi vent'anni che tiene costantemente sul monitor del suo studio lo streaming in diretta del golfo di Mondello (sito www.albaria.org). A quando i monitor che trasmettono pure gli odori?

Da: Andnowtheverybeautifultruth 25/04/2016 17:15:01
Non nego che alcuni Siciliani trasportati fuori dall'isola possano riuscire a smagarsi: bisogna però farli partire molto, molto giovani; a vent'anni è già tardi: la crosta è fatta:rimarranno convinti che il loro è un paese come tutti gli altri, scelleratamente calunniato; che la normalità civilizzata è qui, la stramberia fuori. (Giuesppe Tomasi di Lampedusa)

Da: mirtillamalcontenta 25/04/2016 17:28:39
santo cielo che alti pensieri e che sfoggio di cultura..... mentre io misera studio il nuovo art.120 del cpa così come modificato dall'art. 204 del nuovo codice dei contratti pubblici... 

Da: Maschiotto 25/04/2016 20:40:30
ed io provo a capire qualcosa sulla causa nei contratti gratuiti atipici

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
25/04/2016 22:16:42
Il Melis mi sta piacendo. Sembra fatto bene anche se nelle prima pagine c'è uno svarione, non hanno aggiornato il testo con la modifica dell'art. 81 della Costituzione.
Buon 25 aprile di studio e Resistenza!
Saluti passanti poco poco studianti...

Da: abundareestmeliusquamdeficere 25/04/2016 22:56:28
ciao, a che punto siamo con la valutazione dei titoli?

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
25/04/2016 23:41:33
Caro Abundare, vanno avanti e se mantengono il ritmo di marzo, cosa di cui però il dottor Piso ancora dubita, ce la fanno per luglio. E,  come ho scritto, la settimana scorsa hanno escluso per mezzo punto una magistrata mia amica, che quindi a dicembre parteciperà al prossimo.
Buona notte e
Saluti passanti adesso coricanti

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
26/04/2016 04:04:25
Cara Quattrocodici, io mica leggo tutti questi libri che consiglio, e che so' scemo?
No, carissima, io guardo solo le figure!
Ed appena avrò finito il Melis affrontero' il Plaisant e ti saprò dire.
Circa la qualità dei disegni...
Saluti passanti da poco risveglianti (si fa per dire...)

Da: Patperr 26/04/2016 06:27:15
Io lo sto leggendo il Plaisant. Ottimo. Trasversale. Ma certamente e chiaramente non sostitutivo dei trattati generali o manuali che ne sono l'ovvio presupposto.

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
26/04/2016 06:43:47
Cara Pat, inizierò a leggerlo tra una o due settimane, dipende da quanto tempo dormirò sul Melis,  che per altro mi piace sempre più anche dal punto di vista grafico (è senza note, coi punti salienti in grassetto e continui riquadri di preziosi approfondimenti giurisprudenziali preziosi per noi tarristi. Insomma, meglio del pur ottimo Tesauro su cui penso studiai nel 2009...). Ma mi sembra ovvio che un libro come il Plaisant o come i Principi di Caringella sia "di secondo livello", richieda cioè una buona conoscenza di base degli istituti su cui poi quesri volumi si innestano approfondendoli ed aggiungendo aggiornamenti.
Leggerli senza.conoscere prima bene la materia.tramite lo studio di manuali come il Caringella Buffoni, il Garofoli, il Gazzoni o il Casetta è.come.versare l'acqua in un vaso vuoto per poi metterci la terra...
A proposito, stasera.debbo innaffiare le.mie due piante tisiche prima che mi muoiano del tutto...
Saluti passanti metafore (idiote) inventanti..

Da: quattrocodici  26/04/2016 07:17:59
Bellissima metafora!
Grazie, Passante.

Da: abundareestmeliusquamdeficere 26/04/2016 10:14:58
passante ma come fai a dormire 4 ore a notte???

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