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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: Generale82 | 03/11/2018 17:11:13 |
Giusto | |
Da: Corruptissima respublica | 03/11/2018 17:19:37 |
Più che rilevanza costituzionale è una questione logica | |
Da: Andnowtheverybeautifultruth | 03/11/2018 17:40:21 |
Le S.U. dicono prima giurisdizione e poi competenza. Altro non v'è da dire. | |
Da: Cenerentola80 | 03/11/2018 18:08:03 |
Giurisdizione ovvio. | |
Da: Cenerentola80 | 03/11/2018 18:09:00 |
Corruptissima se mi scrivi ex novo la mail domani ti scrivo | |
Da: corale | 1 - 03/11/2018 18:09:50 |
Grazie si ho letto SSUU, non è tanto logico perché ci sono sentenze del GA che affermano il contrario soprattutto dopo il 2010 | |
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Da: concorsista | 03/11/2018 18:36:26 |
Scusate devo prenotare anche io il soggiotno.ma da termini parte il treno x la zona fiera? | |
Da: Cenerentola80 | 03/11/2018 19:04:17 |
Uhm....non so 😞 | |
Da: Fontedelpoggio | 2 - 03/11/2018 19:24:43 |
Per corale. Ti consiglio di leggere questa ordinanza della Cassazione perchè, anche se riguarda il processo civile, contiene i ragionamenti corretti per rispondere ai tuoi dubbi. Cass. VI, ordinanza 25254 del 25 ottobre 2017 (eccezioni di rito - ordine di esame da parte del giudice (fino a che punto il giudice è vincolato dall'ordine di presentazione delle questioni) - regolamento necessario di competenza). Qualora il convenuto abbia sollevato un'eccezione di difetto di giurisdizione, per essere la controversia stata devoluta ad arbitri, e un difetto di competenza territoriale il giudice è tenuto ad esaminare prioritariamente il difetto di giurisdizione e, solo se si ritiene munito di giurisdizione, allora passa a scrutinare le questioni di competenza per territorio. | |
Da: Earendil | 03/11/2018 20:12:35 |
Da Termini non ci sono treni diretti con fermata Fiera di Roma, ma c'è il Leonardo express che arriva all'aeroporto e quindi occorre tornare indietro con un altro treno alla Fiera di Roma. I treni diretti alla Fiera partono da Tiburtina e passano per Roma Tuscolana e Roma Trastevere, per cui ti conviene arrivare da Termini in una di queste stazioni, con treno regionale o con la metro e da lì prendere il treno per la Fiera | |
Da: Corruptissima respublica | 03/11/2018 20:38:36 |
grazie cinderella andreaa@discardmail.de | |
Da: Cenerentola80 | 03/11/2018 22:25:47 |
Ora finito. Per oggi stop | |
Da: Corruptissima respublica | 04/11/2018 00:22:31 |
Avendo iniziato tardi, stasera si finisce tardi | |
Da: Fontedelpoggio | 04/11/2018 08:31:55 |
Mi perdonerete la divagazione, ma oggi non è un giorno qualsiasi. E giunse l'ora della «Caporetto asburgica» L'epilogo della guerra italo-austriaca, cominciata il 24 maggio 1915, avviene quasi d'improvviso nello spazio di una settimana. Nella notte fra il 28 e il 29 ottobre 1918 l'VIII Armata del generale Caviglia, con l'appoggio di alcuni contingenti alleati, varca il Piave e avanza verso Vittorio (il nome "Veneto" sarà aggiunto nel 1923). Per l'esercito austro-ungarico è una disfatta, che si può ben definire la "Caporetto asburgica": più di 350mila soldati rimangono prigionieri. La firma dell'armistizio a Villa Giusti presso Padova, la sera del 3 novembre - efficace dal giorno 4, cent'anni oggi - sancisce la fine del conflitto. Ma come fu vista la vittoria italiana dalla parte degli sconfitti? Il libro di Mario Isnenghi e Paolo Pozzato, I vinti di Vittorio Veneto, va alla scoperta delle loro testimonianze. L'introduzione di Isnenghi mette in luce l'incredulità della sconfitta, il disprezzo per le qualità militari degli italiani - Wälschen, i "fedifraghi" della Triplice Alleanza - e anche il risentimento contro gli ungheresi, che pure non avevano mostrato segni di scarsa affidabilità nel corso del conflitto, almeno fin quasi alla fine. «In queste memorie - scrive Isnenghi - cogliamo i riflessi non solo di una guerra, ma di un mondo perduto e del grande e multiforme impero degli Asburgo che non c'è più». Se il pregiudizio negativo nei confronti degli italiani spunta anche in scrittori e intellettuali come Thomas Mann e Hugo von Hoffmansthal, a maggior ragione si riscontra nella memorialistica degli ex combattenti, che sono fra gli autori protagonisti della parte antologica del volume, tradotta dal tedesco e commentata da Paolo Pozzato. A volte emerge invece il valore dell'esercito imperiale, come nell'ultima battaglia sul Monte Grappa, iniziata il 24 ottobre 1918 e raccontata da un ufficiale dello Stato Maggiore austriaco, dove si dice che l'attacco della IV Armata italiana del generale Giardino trovò i capisaldi austriaci pronti a reagire efficacemente. Un'eccezione significativa è quella del generale Alfred Krauss, che pubblica il primo dei suoi libri a Vienna nel 1921: Le cause della nostra disfatta. Krauss infatti scrive che l'alleanza italiana del 1882 con l'Austria-Ungheria e la Germania «appariva contro natura», perché «con lo sguardo lungo della storia, l'irredentismo e l'appello all'unità nazionale erano stati la chiave di volta dell'affermazione politica di Cavour e del regno di Sardegna». E allora «bisognava impedire l'intervento dell'Italia nella guerra». © I vinti di Vittorio Veneto a cura di Mario Isnenghi, Paolo Pozzato il Mulino, Bologna, pagg. 386, euro 26 Piero Fornara | |
Da: quattrocodici | 04/11/2018 09:18:41 |
Grazie, Fontedelpoggio, per la segnalazione. Ne approfitto per dire che io vengo da un piccolo paese e in un paese vicino al mio ho conosciuto persone che erano state insignite del titolo di "Cavalieri di Vittorio Veneto", orgogliose di quel titolo, orgogliose di essere italiani Ho vissuto in tante città , ma sono e rimango una ragazza di paese. Ciò non toglie che nelle città abbia conosciuto persone che mi hanno ispirato sentimenti positivi, per questo alcune citta' sono speciali per me, ma sono e rimango una ragazza di paese, orgogliosa di esserlo. Il sentimento di italianità l'ho respirato lì sin da piccola, grazie alla sfera familiare. Sono legata al mio paese e chi lavora a stretto contatto con me sa che ne vado fiera. Ma qui mi taccio, perché questi aspetti personali non ritengo vadano trattati in in forum. Scusate l'O.T. | |
Da: concorsista | 04/11/2018 10:11:25 |
Grazie earendil.ho visto quelle zone ma hanno prezzi assurdi per una settimana.preferisco soggiornare in zona termini e poi spostarmi come mi hai suggerito tu.almeno il pomeriggio posso farmi un giro in centr.:-; Grazie ancora. Se c'e' quakcun altro che si sposta da termini, rimaniamo in contatto cosi ci muoviamo insieme | |
Da: Cenerentola80 | 04/11/2018 12:12:55 |
Buona domenica...se cosi' si puo' dire 😂😂😂 😅 | |
Da: Bolvit | 1 - 04/11/2018 17:16:26 |
Buonasera a tutti. Ho una domanda che può apparire prematura...ho da pochi mesi vinto il concorso in magistratura ordinaria. La mia intenzione è occuparmi di penale, la materia che mi affascina maggiormente e in cui ho sempre avuto risultati migliori, all'università come al concorso, rispetto a civile, che invece non amo, capisco di meno e ho sempre trattato controvoglia. Tuttavia, se un domani volessi preparare il concorso nelle magistrature speciali (l'amministrativo è l'altra mia grande passione) sarebbe forse più opportuno optare per le funzioni civili o del lavoro. Voi cosa suggerite? Grazie in anticipo a chiunque vorrà rispondermi | |
Da: ilpulcinopio Reputazione utente: +49 | 04/11/2018 17:18:13 |
Ci sono ottimi giudici penali che hanno vinto tar. Fai quello che più ti piace | |
Da: quattrocodici | 1 - 04/11/2018 17:56:53 |
Caro Bolvit, benvenuto! La penso come ilpulcinopio. Se sei riuscito a fare tripletta, vuol dire che un tema di civile lo sai impostare. Se ti pace di più penale, fai quello. Uno non può cambiare la propria natura! Cerca di essere "felice" adesso! E chi te lo dice che, approfondendo civile per fatti tuoi, non ti ci appassioni? Tieni conto che nelle sezioni civili saresti pur sempre tenuto a trattare aspetti settoriali. Tuttavia i nostri consigli non tengono conto del tuo stato d'animo né di tutte le variabili che questa scelta comporterebbe. Sei tu a dover stabilire i criteri su cui basare le tue future scelte. Solo tu. Buon pomeriggio. | |
Da: Cenerentola80 | 04/11/2018 18:11:54 |
Piove. Sentenza ladra. | |
Da: Corruptissima respublica | 1 - 04/11/2018 18:41:23 |
Si è costruito troppo, si è gettato troppo cemento? Di certo l'acqua - dice qualcuno - non riesce più ad arrivare facilmente alla terra, che l'assorbirebbe. Questo deve ispirare nella gente e nei giudici di domani ancora più attenzione sulla relativa normativa e sue violazioni. Un pensiero alle vittime innocenti degli avidi | |
Da: Cenerentola80 | 04/11/2018 18:59:27 |
Corruptissima ti ho scritto... | |
Da: quattrocodici | 2 - 04/11/2018 19:11:54 |
Il problema è serio. Ammiro l'impegno civile di Corruptissima... Tuttavia il giudice non arriva sempre in anticipo, opera più spesso ex post... Non è detto che condanne e annullamento producano un effetto deflattivo. Occorrerebbe alimentare un movimento di opinione, che coinvolga i cittadini, e che ponga ingegneri, architetti, urbanisti, paesaggisti ed enti locali intorno a un tavolo, compresi i rappresentanti della mortificata Provincia, che potrebbe svolgere, invece, in questo campo un ruolo nevralgico. | |
Da: quattrocodici | 2 - 04/11/2018 19:27:24 |
Operare una mappatura seria dei luoghi più a rischio. Porre in essere, ADESSO, interventi di mitigazione dei possibili danni, cominciando. .. subito! Coinvolgere le associazioni di volontariato, gli ambientalisti... Si può e si deve! Pensare a simulazioni e a giorni dedicati a tecniche di autosalvamento con il coinvolgimento delle popolazioni più esposte, anche attraverso videocorsi on-line, da veicolare in primis nelle scuole. I figli trasmetterebbero le tecniche apprese ai genitori..., innescando un circolo virtuoso... I videocorsi potrebbero essere realizzati da Protezione civile e Vigili del Fuoco insieme. Lo Stato farà tanto, ne sono sicura, specie dopo gli eventi tragici di questi giorni. Sta anche però all'ente locale giovarsi di sponsorizzazioni e partenariato per reperire le risorse necessarie. Occorre spirito di iniziativa! | |
Da: Fontedelpoggio | 1 - 04/11/2018 19:41:25 |
Cara Bolvit, l'Italia ha bisogno di magistrati bravi ferrati nel diritto penale. Non ci sono abbastanza magistrati che si occupano di abusivismo edilizio. E i morti a causa Delle alluvioni ce lo ricordano. Il popolo italiano non conosce la cultura della legalità nel campo dell'edilizia e della pratica tributaria. | |
Da: quattrocodici | 2 - 04/11/2018 20:51:07 |
L'idea di un piano straordinario che coinvolga gli enti locali è venuta a Raffaele Cantone. Se qualcuno mette il pollice verso al mio intervento, perché gli sto antipatica io, lo accetto, ma si è solo fatto un autogol. La prevenzione è importante quanto la repressione! Buona lettura,! https://www.google.it/amp/www.repubblica.it/politica/2017/08/25/news/cantone_ci_vuole_una_svolta_antiabusivismo_-173822973/amp/ | |
Da: ilpulcinopio Reputazione utente: +49 | 04/11/2018 20:59:25 |
Purtroppo spesso la pa non interviene e resta passiva... | |
Da: mirtillamalcontenta | 04/11/2018 21:38:19 |
diciamolo il problema è anche di scelte del legislatore....se guardiamo le norme penali su i reati edilizi ed ambientali si scopre che sono tutti reati contravenzionali il che significa tempi di prescrizione minori rispetto ai reati cinque anni anzichè 7 anni e mezzo nei reati minori....allora il reato si prescrive tra I e II grado ed i tempi dei processi penali ....il legislatore ha scelto di non punire tali reati .... | |
Da: quattrocodici | 2 - 04/11/2018 21:48:24 |
Caro pulcinopio, se si crea un movimento di opinione, te lo faccio vedere io se la PA resta passiva! In tema di prescrizione la Cassazione penale, nel 2016,ha vanificato "artifici" volti a far decorrere il quinquennio relativo all'abusivismo! Mi sembra che la Cedu sia intervenuta anche su confisca urbanistica in assenza di condanna... (per intervenuta prescrizione)... Ma per quanto si faccia, i risultati sono sotto gli occhi di tutti! Non sappiamo se la probabile imminente riforma della prescrizione inciderà sui reati edilizi. Io apprezzo il Presidente Cantone, non solo come magistrato e valente guida dell'Anticorruzione, ma come uomo (ed uomo pensante)! Se ciò che ci sta a cuore è il bene del cittadino, la difesa delle vite umane come della legalità , ogni strada sensata è buona. Però i movimenti di opinione si creano dal basso, dalla cittadinanza attiva, che fa pressione sui politici... Individualismo e fatalismo: questo ci caratterizza da secoli. Ma prendere atto che "siamo fatti così" non va più bene. Diventiamo "nazione" solo di fronte alle disgrazie. Se, in ogni caso, il problema fosse lungi dall'essere risolto, io mi domando se anche modesti interventi preventivi non siano meglio del nulla assoluto, se insegnare tecniche di autosalvamento non sia meglio del nulla assoluto! È chiaro che lo è. Chi potrebbe negare che anche solo una vita salvata non rappresenti già un successo? Quando il problema sovrasta la capacità di reazione, può accadere che i poteri e le articolazioni dello Stato si rimpallino le responsabilità , quando invece dovrebbero agire coesi! La prevenzione è importante quanto la repressione! Ma anche il cittadino deve fare la sua parte. La Rai, servizio pubblico, faccia la sua, con una campagna di "pubblicita' progresso", che duri non due mesi, ma un anno, due, se è necessario tre... | |
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