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Concorso VIGILI DEL FUOCO, 814 POSTI !!!
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Da: gino25/11/2010 12:42:23
qualcuno mi può dire se le visite dopo gennaio continuano? MI RIVOLGO ALLE PERSONE SERIE usiamo questo forum x scambiarci info utili...Grazie mille a chi risp

Da: skarab 25/11/2010 12:51:05
X GINO
dovrebbero e dico "dovrebbero" continuare..

Da: leo25/11/2010 12:54:41
ragazzi secondo voi dopo gennaio continueranno le visite o si fermano grazie x la risposta

Da: bha x ester25/11/2010 12:56:24
allora loro mandano a chiamare in base alla tua riserva ed il calcolo del 45 % si fa in base alla graduatoria dei vfp1 e nn quella di merito per i posti messi a concorso o eventuale aumento dei posti

Da: Fire 84 25/11/2010 13:04:19
x Ibra81
informazioni pubblicate ieri dalle OO.SS.

Da: 123456789101112131415161718192025/11/2010 13:07:49
notizia ufficiale...
finita questa tornata di visite (dei 1500) non chiamano piu' a visita per coprire i posti nei vvf..
i restanti in graduatoria verranno visitati per ricoprire i posti come accalappiacani  e acchiappafantasmi....

P.s.. serve qualcosa da accalappiare.. si farà un nuovo concorso riservato ai vfb (per loro c'è sempre un posto statale!!) ...



....

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Da: leggete25/11/2010 13:28:07
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/24/contratti-di-20-giorni-e-richiami-infinitie-il-precariato-selvaggio-dei-vigili-del-fuoco/78550/

Contratti di 20 giorni e richiami infiniti
E' il precariato selvaggio dei vigili del fuoco
I pompieri "discontinui", che dovrebbero essere chiamati solo per emergenze, servono invece per sopperire alle carenze d'organico. Ma la graduatoria per le assunzioni è bloccata. Nel 2011 potrebbe andare peggio: i fondi dimezzeranno
Venti giorni di contratto. Pausa. Richiamo per altri venti giorni. Pausa. E così via. Fino a un massimo di 160 giorni l'anno. Una forma di precariato selvaggio che può durare anche un decennio. E che riguarda un corpo dello Stato fondamentale per la sicurezza: i vigili del fuoco. Sì, perché le caserme italiane sono popolate da pompieri contrattualizzati, definiti "permanenti", ma si avvalgono anche dei cosiddetti "discontinui", cioè vigili del fuoco a tutti gli effetti che dovrebbero essere chiamati per fronteggiare situazioni di emergenza. Invece vengono utilizzati, sempre con contratti che durano meno di tre settimane, per sopperire a carenze strutturali di organico (secondo le organizzazioni sindacali, infatti, servirebbero almeno 4mila i vigili del fuoco in più). Con il taglio dei fondi alla stabilizzazione dei precari, iniziato con il decreto legge 112/2008, per i discontinui la strada verso l'assunzione è sempre più in salita. Anzi, la beffa è dietro l'angolo perché dal 2011, sempre per via dei tagli, potrebbero venire drasticamente ridotti anche i mini-contratti che per loro sono attualmente l'unica possibilità.

Una graduatoria per la stabilizzazione dei discontinui, in realtà, esiste. Nel 2007, un decreto dell'allora ministro dell'Interno Giuliano Amato stabiliva le modalità di attuazione. E nel 2008 un altro decreto ministeriale pubblicava 6080 nomi di discontinui con alle spalle almeno 120 giorni di servizio prestati in un periodo di tre anni. Doveva essere la svolta. Ma dopo una buona partenza, con oltre mille assunti (sempre dopo corsi attitudinali di idoneità), la situazione si è arenata. Il prossimo corso, in partenza il 29 novembre, servirà per stabilizzare solo 95 discontinui. Di fatto siamo ben al di sotto del semplice rimpiazzo del turn-over (cioè la sostituzione di vigili che vanno in pensione). Perché così pochi? Il problema è che c'è una graduatoria parallela, di altri 7000 aspiranti pompieri, creata con il concorso pubblico del 2008 per l'assunzione di 814 vigili. Questa seconda graduatoria è di fatto il principale bacino da cui si attinge, per due motivi: da un lato le assunzioni nel pubblico impiego devono passare per concorso pubblico (quella dei discontinui, che pure sono già professionisti, è invece percepita come una "sanatoria"), dall'altro c'è il vincolo, stabilito per legge, di riservare il 45% dei posti ai volontari in ferma prefissata, cioè i militari che hanno prestato servizio per almeno quattro anni nell'esercito.

"Si accavallano due graduatorie - spiega Matteo Zoppi, presidente del coordinamento nazionale dei discontinui - ma i fondi stanziati sono sempre quelli. Così si arriva al paradosso di vedere escluso personale già abilitato e in servizio da anni. Mentre si assumono gli 'esterni'. Da una parte i vigili del fuoco non possono lavorare, dall'altra i militari vengono integrati nella nostra organizzazione". Facendo qualche conto si scopre che in tre anni, dalla graduatoria dei 6080 discontinui, gli assunti sono stati meno di 2mila. Altri 3mila, invece, non sono stati neppure chiamati per sostenere l'idoneità. Si tratta di giovani (ma non solo) che da anni organizzano la propria vita in funzione di una chiamata "a gettone" di 20 giorni, spesso rifiutando altre opportunità di lavoro. Alla posizione 4.475 della graduatoria di stabilizzazione c'è Matteo Acco, classe 1983, sette anni di servizio per un totale di 940 giorni lavorati (nella graduatoria, aggiornata al 2007, i giorni sono solo 480): "Ho preso parte alla vita della caserma, mi sono innamorato del lavoro, ho detto no ad altre occasioni professionali per perseguire questo sogno. E adesso sono da quasi quattro anni in una graduatoria che non si sblocca. Disoccupato. E siccome ho raggiunto i 160 giorni di servizio nell'anno, sono certo che fino a gennaio non potrò essere chiamato. Il mio problema è che io so fare solo il pompiere. E voglio fare il pompiere".

Chi invece ce l'ha fatta è Matteo Rimoldi, classe '79, posizione 1939 in graduatoria. Lui dal 2010 è stato stabilizzato (dopo 10 anni da discontinuo e 1300 giorni di servizio) ma non ha abbandonato il coordinamento precari di Varese, da lui fondato tre anni fa: "I discontinui - spiega - vengono sfruttati, fatti invecchiare, sempre con la promessa che 'presto si faranno le assunzioni'. Poi invece le assunzioni vengono fatte pescando dal concorso pubblico. Il nostro è un lavoro fisicamente impegnativo, ma con questo sistema si finisce per reclutare i 40enni, che arrivano al contratto a tempo indeterminato fiaccati da decenni di precariato". Il Parlamento discuterà nei prossimi giorni un emendamento alla finanziaria presentato da Futuro e libertà per sbloccare la graduatoria. E anche il Pd ha presentato un'interrogazione a risposta scritta sullo stesso argomento, nella quale si propone di adottare un provvedimento urgente per stabilizzare i precari, utilizzando invece la graduatoria del concorso pubblico per coprire il turnover. Intanto il dipartimento Vigili del fuoco del ministero dell'Interno, il 15 novembre, dice ai sindacati che "ulteriori assunzioni dalla graduatoria della stabilizzazione saranno possibili solo se espressamente previste dalla legge".

Ma è soprattutto la logica a imporre un intervento per evitare di sprecare denaro pubblico senza risolvere il problema. "Lo Stato - spiega Matteo Zoppi - spende 100 milioni di euro ogni anno per il richiamo dei discontinui , soldi che potrebbero essere investiti in assunzioni stabili, ma che si continua ad utilizzare per richiami temporanei". Che sono oltre 40mila ogni anno. E se nulla cambierà, il 2011 sarà l'anno più duro per i vigili del fuoco: con l'applicazione del decreto legge 78/2010, infatti, il governo ha tagliato drasticamente i fondi per i contratti a tempo determinato: in tutte le amministrazioni e gli enti, la spesa complessiva per forme contrattuali a tempo dovrà ridursi del 50% rispetto al 2009. "Se tali norme non verranno modificate - spiega Michele D'Ambrogio, Fp-Cgil Vigili del Fuoco - dalla finanziaria in corso o dal milleproroghe, è facile prevedere nel corso del prossimo anno una grande difficoltà a sostenere un servizio ai cittadini che rispetti standard minimi qualità e sicurezza. Si tenga presente che ogni unità di soccorso dei pompieri è composta da cinque uomini. Tra loro, statisticamente, almeno uno è discontinuo".

A questo punto, le alternative sono solo due: o si interviene subito per sbloccare la graduatoria, oppure, il prossimo anno, le chiamate per i discontinui saranno la metà rispetto agli ultimi anni. Una beffa (e un drammatico incremento della disoccupazione) per loro. Una difficoltà per il corpo dei vigili del fuoco che dovrà ridurre le squadre in servizio. Di conseguenza, un danno per i cittadini, che dovranno mettere in conto un servizio sempre meno capillare, puntuale, efficiente.

Da: roccia25/11/2010 13:41:15
ma perche vi fate tutti queste pippe mentali ......e stato approvato il turn over 100% molti di voi non ancora non capiscono.....ci saranno molti pensionamenti e automaticamenti lA GRUUDATORIA VERRA SCALATA ..... al governo non costa nulla .....questo spiega questo articolo  qui su.......con la riduzione dei disconti .......l organico deve essere ringiovanito......se i vigili voglio andare avanti..-..

Da: sentenza25/11/2010 13:43:23
                         REPUBBLICA ITALIANA                        
                     IN NOME DEL POPOLO ITALIANO                    
                        Il Consiglio di Stato                       
               in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)              
ha pronunciato la presente                                          
                              DECISIONE                             
sul ricorso numero di registro generale 7612 del 2009, proposto da: 
S. Z. e C. F., rappresentati e difesi  dall'avv.  Benedetto  Ballero,
con domicilio eletto presso la signora Antonia De  Angelis  in  Roma,
via Portuense, n. 104;                                              
                               contro                               
Ministero  dell'interno,  Dipartimento  dei 
          vigili   del 
          fuoco    del
soccorso pubblico e della difesa civile, Direzione centrale  per  gli
affari generali - Area I  -  Concorsi  di  Accesso,  rappresentati  e
difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici sono
per legge domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, n, 12;           
                          nei confronti di                          
G. C. e G. C., non costituiti in giudizio;                          
                           per la riforma,                          
previa sospensione dell'esecuzione, della sentenza del T.A.R. LAZIO -
ROMA - SEZIONE I BIS n. 4508/2009 in data 4 maggio 2009, resa tra  le
parti,  concernente  ESCLUSIONE  DA  PROCEDURA  SELETTIVA   PER    LA

          STABILIZZAZIONE  DEL
          PERSONALE  VOLONTARIO DEL CORPO NAZIONALE VV.F.; 
visto il ricorso in appello con i relativi allegati;                
visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero  dell'interno,
del Dipartimento dei
          vigili  del
          fuoco , del soccorso pubblico e  della
difesa civile nonché della Direzione centrale per gli affari generali
- Area I - Concorsi di accesso;                                     
viste le memorie prodotte dalle parti  a  sostegno  delle  rispettive
difese;                                                             
visti tutti gli atti della causa;                                   
nell'udienza  pubblica  del  giorno  27  aprile  2010,  relatore   il
consigliere Domenico Cafini, uditi, per le parti, l'avv. Lentini, per
delega dell'avv. Ballero, e l'avvocato dello Stato Urbani Neri;     
ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.             

(Torna su   ) Fatto
FATTO
1. I signori S. Z. e C. Fiore, appartenenti al personale volontario dei vigili del fuoco , adivano, con ricorso n. 7169/2008, il T.a.r. del Lazio, Roma, chiedendo l'annullamento - con ogni altro atto presupposto e connesso - delle note 24 aprile 2008 nn. 1932/NU00105 e 1932/NU00116, con le quali era stata comunicata la loro esclusione dalla procedura selettiva per l'accesso alla qualifica di vigile del fuoco nel C.N.VV.F. (Corpo nazionale dei vigili del fuoco ), indetta con d.m. 27 agosto 2007 n. 3747, per la copertura di posti, nei limiti stabiliti dall'art. 1, co. 519, l. n. 296/2006, riservata a personale volontario del medesimo Corpo, esclusione basata sul seguente motivo: "Codice V) art. 2, comma 1, lettera a) del bando di procedura selettiva - d.m. n. 3747/2007: mancanza dell'iscrizione negli elenchi del personale volontario del C.N.VV.F. (art. 6, d.lgs. 8 marzo 2006 n. 139), da almeno tre anni alla data del 1°gennaio 2007, per decurtazione del servizio prestato presso le Forze armate, le Forze di polizia o le altre istituzioni pubbliche preposte all'ordine ed alla sicurezza pubblica".
A sostegno del gravame, i ricorrenti deducevano i seguenti motivi:
a) violazione e falsa applicazione di legge, del bando di procedura selettiva indetta con d.m. n. 3747/2007, in particolare dell'art. 2, comma 1; eccesso di potere per illogicità e contraddittorietà della motivazione, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta e difetto di istruttoria;
b) violazione del d.lgs. n. 215/2007, in particolare dell'art. 18.
2. Con la sentenza in epigrafe specificata, resa in forma semplificata, l'adito T.a.r. respingeva il ricorso - dopo avere rilevato che, pur essendo vero che, nell'ultimo quinquennio, gli interessati avevano effettuato oltre 120 giorni di servizio " discontinuo " (secondo quanto richiesto dal bando suddetto), era anche vero che i medesimi nel periodo antecedente al 1°.1.2007 erano stati "incorporati" per un anno nell'ambito delle Forze armate; il che, lungi dal dar loro titolo ad usufruire della riserva prevista dall'art. 18, comma 1, d.lgs. n. 215/2001, aveva reso applicabile nei loro confronti il disposto dell'art. 2, comma 1, della lex specialis, ai sensi del quale dal (prescritto) triennio di iscrizione negli elenchi di cui all'art. 6, d.lgs. n. 139/2006, andava detratto "il servizio prestato presso le Forze armate, le Forze di polizia e le altre istituzioni pubbliche proposte all'ordine e alla sicurezza" - ritenendo, in conclusione, da una parte, che l'invocato d.lgs. n. 215/2001 si riferiva esclusivamente ai concorsi pubblici il cui accesso non fosse riservato a determinate categorie di soggetti (diversamente da quel che era dato riscontrare nel caso in esame) e, dall'altra, che l'art. 8, d.lgs. n. 139/2006 stabiliva espressamente che l'iscrizione negli elenchi del personale volontario dei VV.F era incompatibile (tra l'altro) con lo "status" proprio degli appartenenti alle Forze armate.
3. Avverso tale sentenza è stato interposto l'odierno appello, con il quale gli interessati, riproducendo nella sostanza i rilievi mossi nel giudizio di primo grado, contestano le statuizioni primi giudici, osservando, preliminarmente, che le norme indicate nella motivazione della gravata pronuncia non conterrebbero "né testualmente, ma nemmeno velatamente, le prescrizioni rinvenute e testualmente citate" e deducendo, in sintesi, che;
A) sarebbe erronea la tesi del Ministero, espressa nei provvedimenti di esclusione impugnati e condivisa dai primi giudici, secondo cui l'avere prestato servizio volontario in ferma breve per un anno, presso le Forze armate, avrebbe comportato una "decadenza di fatto" dall'iscrizione all'albo del personale volontario dei vigili del fuoco , atteso che, ai sensi della lettera b) dell'art. 8 del regolamento del personale volontario dei vigili del fuoco (d.P.R. 6. febbraio 2004 n. 76) non è consentita l'iscrizione nell'elenco del personale volontario "del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e delle altre istituzioni pubbliche preposte all'ordine e alla sicurezza pubblica con eccezione degli appartenenti ai Corpi di polizia degli enti locali, previo nulla osta delle amministrazioni competenti" ed atteso che i nei riguardi dei ricorrenti non si era verificata alcuna "decadenza di fatto", per l'indicata incompatibilità, essendo gli stessi rientrati, alla conclusione del servizio volontario presso le Forze armate, nei ruoli stessi del personale volontario dei vigili del fuoco , dove erano rimasti comunque iscritti, sicché non vi sarebbe stata necessità alcuna di una nuova loro iscrizione nello speciale elenco del detto personale ; dal che la conclusione che non sarebbe venuto meno nel caso in esame il requisito richiesto dalla lex specialis della mera iscrizione da almeno tre anni; negli elenchi di cui all'art. 6, d.lgs. n. 139/2006;
B) sarebbe erronea la tesi ministeriale fatta propria dal giudice di primo grado secondo cui il d.lgs. n. 215/2001 si riferisce esclusivamente ai concorsi pubblici il cui accesso non sia riservato a determinate categorie di soggetti e non quindi alle procedure selettive di stabilizzazione del personale volontario, come appunto quella oggetto della controversia.
Nelle conclusioni gli appellanti hanno chiesto, quindi, che siano annullati gli atti impugnati con il ricorso originario.
Ricostituitosi il contraddittorio nell'attuale fase processuale, l'Amministrazione dell'interno ha replicato, con apposita memoria, alle censure dedotte nell'appello, sostenendone l'infondatezza, ed ha concluso per la reiezione del gravame.
Alla camera di consiglio del 21 febbraio 2010 l'esame dell'istanza cautelare, dopo l'avvenuta esecuzione dell'ordinanza istruttoria n. 40/2009, è stato rinviato al merito.
Con memoria in data 14 aprile 2010 l'appellante ha ribadito le proprie tesi e conclusioni, insistendo per l'accoglimento del proposto gravame.
4. La causa, infine, è stata assunta in decisione nella pubblica udienza del 27 aprile 2010.
(Torna su   ) Diritto
DIRITTO
1. Il ricorso in appello è fondato, dovendone condividersi il primo motivo, specificato al punto 3. A) dell'esposizione in fatto.
2. Ed invero, prendendo in esame la normativa che si riferisce alla questione oggetto della controversia, deve rilevarsi, in particolare, che:
- il d.m. n. 3747 del 27 agosto 2007, concernente il bando per la "procedura selettiva per titoli ed accertamento dell'idoneità motoria, per la copertura di posti, nei limiti stabiliti dall'art. 1, comma 519, l. n. 296/2006, nella qualifica di vigile del fuoco nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco , riservata al personale volontario del C.N.VV.F.", dispone (all'art. 1) che l'anzidetta procedura è riservata al personale "che alla data del 1°gennaio 2007, risulti iscritto negli appositi elenchi di cui all'art. 6, d.lgs. 8 marzo 2006 n. 139 (recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni e ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco , a norma dell'art. 11, l. 29 luglio 2003 n. 229), da almeno tre anni e, alla medesima data, abbia effettuato non meno di centoventi giorni di servizio" e, inoltre, (all'art. 2, comma 1) che per "per l'ammissione alla procedura selettiva sono richiesti i seguenti requisiti: "a) iscrizione negli elenchi di cui al d.lgs. n. 139/2006, da almeno tre anni alla data del 1°gennaio 2007 ; b) aver prestato servizio alla data del 1°gennaio 2007, per non meno di 120 giorni in qualità di volontario del C.N.VV.F.";
- il d.P.R. 6 febbraio 1994 n. 76 (regolamento concernente la disciplina delle procedure per il reclutamento, l'avanzamento e l'impiego del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco "), prevede, all'art. 8, relativo all'"incompatibilità", che "non è consentita l'iscrizione nell'elenco del personale volontario; a) del personale permanente in servizio nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco ; b) del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e delle altre istituzioni pubbliche preposte all'ordine e alla sicurezza pubblica, con eccezione degli appartenenti ai Corpi di polizia degli enti locali, previo nulla osta delle amministrazioni competenti";
- il d.lgs. n. 139/2006 stabilisce, all'art. 8, che il personale del Corpo nazionale anzidetto si distingue in permanente e volontario e che quest'ultimo "non è legato da un rapporto di impiego all'Amministrazione ed è iscritto in appositi elenchi istituiti presso i comandi provinciali dei vigili del fuoco , secondo quanto prescritto nel regolamento....".
3. Ciò premesso, deve osservare il Collegio, alla stregua della normativa richiamata, che i ricorrenti erano un possesso dei requisiti indicati alla lett. a) dell'art. 2 del bando di cui al d.m. n. 3747/2007, risultando, da una parte, aver prestato servizio, alla data del 1°gennaio 2007, per non meno di 120 giorni in qualità di volontario del C.N.VV.F.e, dall'altra, essere stati iscritti dal 1° dicembre 2003, nell'apposito elenco dei vigili volontari presso il comando provinciale di appartenenza, ai sensi del'art. 6, d.lgs. n. 139/2006, con conseguente avvenuto compimento, da parte loro, del triennio di iscrizione richiesto dalla disposizione anzidetta.
Non può valutarsi favorevolmente, quindi, la tesi dell'Amministrazione dell'interno, condivisa dai primi giudici, secondo la quale nella specie sarebbe mancato invece il requisito in capo ai ricorrenti della iscrizione nell'elenco suddetto da almeno tre anni alla data del 1° gennaio 2007 "a causa della decurtazione del periodo prestato presso le Forze armate, le Forze di polizia o le altre istituzioni pubbliche preposte all'ordine ed alla sicurezza pubblica....", avendo ritenuto evidentemente l'Amministrazione stessa, e poi anche il T.a.r., che l'avere prestato servizio volontario in ferma breve per un periodo di un anno presso le Forze armate da parte degli interessati avrebbe determinato una loro (automatica) decadenza dalla iscrizione nel menzionato elenco del personale volontario dei vigili del fuoco del comando provinciale a cui appartenevano, in applicazione della lettera b) dell'art. 8 del regolamento sopra citato, avente ad oggetto l'"incompatibilità", che esclude appunto dalla iscrizione nell'elenco stesso il " personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e delle altre istituzioni pubbliche preposte all'ordine e alla sicurezza pubblica, con eccezione degli appartenenti ai Corpi di polizia degli enti locali, previo nulla osta delle amministrazioni competenti".
Ritiene, infatti, il Collegio che gli odierni appellanti, nel periodo di prestazione del servizio in ferma breve presso le Forze armate nel caso in esame siano rimasti comunque iscritti nei relativi ruoli del personale volontario dei vigili del fuoco , come dagli appellanti medesimi sostenuto e documentato, e che nessuna decadenza, in conseguenza del servizio volontario reso in ferma breve nelle Forze armate dagli interessati, è nella specie intervenuta, non essendo stato adottato dall'Amministrazione alcun atto in conseguenza dell'asserita incompatibilità sopra accennata nei riguardi dei ricorrenti, né, più specificamente, alcuna sospensione dell'iscrizione (o interruzione dell'iscrizione con successiva reiscrizione) nell'elenco del personale volontario dei vigili del fuoco più volte sopra menzionato.
Il requisito richiesto dalla lex specialis della iscrizione nell'elenco anzidetto da almeno tre anni non sembra essere dunque venuto meno nel caso specifico concernente i ricorrenti.
In altri, termini, poiché il bando selettivo di cui al d.m. n. 3747/2007 si era limitato a richiedere, tra i requisiti, che i concorrenti dovessero possedere (v. lett. a) dell'art. 2) la mera iscrizione negli elenchi di cui al d.lgs. n. 139/2006, da almeno tre anni alla data del 1° gennaio 2007, mentre lo scopo di assicurare l'effettivo svolgimento del servizio era soddisfatto dalla sussistenza necessaria del diverso requisito indicato alla lett. b) del medesimo art. 2, ossia l'avere prestato servizio alla data del 1° gennaio 2007 per non meno di centoventi giorni in qualità di volontario del C.N.VV.F. e poiché non è contestato nel caso in esame che gli interessati, iscritti dal 2003 negli appositi ruoli del personale volontario in questione, hanno prestato un periodo di servizio superiore al minimo richiesto di centoventi giorni nel periodo considerato, deve convenirsi con quanto osservato dalla difesa degli odierni appellanti, secondo cui gli stessi erano in possesso dei necessari requisiti previsti dall'art. 2 della lex specialis e dovevano essere, quindi, ammessi alla procedura selettiva in questione, diversamente da quanto invece avvenuto nel caso in esame, anche perché gli stessi erano rimasti comunque iscritti, pur durante il servizio volontario presso le Forze armate, nei ruoli stessi del personale volontario dei vigili del fuoco .
4. Del resto, se si tiene conto della specifica ratio della disposizione riferita alla"incompatibilità", contenuta nell'art. 8 del regolamento concernente la disciplina delle procedure per il reclutamento, l'avanzamento e l'impiego del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco , deve reputarsi che tale norma, dopo avere ritenuto non consentita, alla lett. a), l'iscrizione nell'elenco del personale volontario del personale "permanente" in servizio nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco , si riferisca, nella lettera b) immediatamente successiva (disponendo che "non è consentita l'iscrizione nell'elenco del personale volontario...del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e delle altre istituzioni pubbliche preposte all'ordine e alla sicurezza pubblica, con eccezione degli appartenenti ai Corpi di polizia degli enti locali, previo nulla osta delle amministrazioni competenti") soltanto al personale che si trovi anch'esso in posizione "permanente" nell'ambito delle Forze armate, delle Forze di polizia e delle altre istituzioni pubbliche preposte all'ordine e alla sicurezza pubblica, e quindi esclusivamente al personale che, per il proprio stabile inserimento nelle istituzioni anzidette, presenti una connotazione nel suo status del tutto diversa dal personale il cui servizio, come nel caso degli odierni appellanti, sia stato svolto invece volontariamente, in ferma breve (prefissata per un anno) e non appartenga, per ciò stesso, a quello incardinato in forma continua e stabile nelle Forze armate, a cui soltanto, dunque, sembra riferirsi la situazione di effettiva incompatibilità sopra menzionata.
5. In conclusione, deve ritenere il Collegio, da una parte, che nessuna specifica disposizione del bando (diversamente da quanto assunto nella gravata pronuncia) imponeva nel caso in esame la esclusione dalla selezione in questione dei candidati che avessero prestato servizio volontario in ferma breve presso le Forze armate e, dall'altra, che, anche a volere prendere in considerazione l'art. 8, lett. b) del regolamento sopra riportato, richiamato nel provvedimento impugnato in prime cure, la norma stessa non è certamente riferibile al caso dei ricorrenti, i quali, durante il periodo di iscrizione come vigili del fuoco volontari presso il comando provinciale di appartenenza, hanno prestato semplicemente un servizio volontario presso le Forze armate "in ferma prefissata", senza perdere per questo fatto, la qualifica di vigile del fuoco volontario, come peraltro confermato dalla circostanza che in concreto gli interessati non risultano essere mai stati mai cancellati dallo speciale elenco del proprio comando provinciale, che ha anzi attestato la sussistenza della relativa iscrizione.
6. Il ricorso in appello va pertanto accolto in relazione alla censura ora esaminata, restando assorbiti gli ulteriori rilievi dedotti.
Per l'effetto, in riforma della gravata pronuncia, i provvedimenti impugnati in primo grado vanno annullati, salvi restando gli ulteriori provvedimenti dell'Amministrazione.
7. Quanto alle spese del giudizio, ritiene il Collegio che nella specie sussistano giusti motivi, in relazione alla particolarità della controversia, per disporne, tra le parti in causa, la integrale compensazione.
(Torna su   ) P.Q.M.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, sezione VI, definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe, lo accoglie, per l'effetto, in riforma della sentenza impugnata, annulla i provvedimenti impugnati nel giudizio di primo grado.
Spese compensate.
Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 27 aprile 2010 con l'intervento dei Signori:
Rosanna De Nictolis, Presidente FF
Domenico Cafini, Consigliere, Estensore
Roberto Garofoli, Consigliere
Giancarlo Montedoro, Consigliere
Roberto Giovagnoli, Consigliere
DEPOSITATA IN SEGRETERIA IL 09 GIU. 2010.

Da: 12345678925/11/2010 13:52:08
piu scemi che seri qui sopra e voi sarete i futuri vigili del fuoco povera italia speriamo che il psicoloco se ne accorge di tutti sti stupidi cosi piu speranze per persone serie

Da: x 12345678925/11/2010 13:55:05
il psicologo o lo psicologo? piu o più? sarete o  sareste'
maledetto Dante Alighieri!!!!

Da: x corso25/11/2010 14:08:19
Hotel Primus

molto dipende dal periodo e da quante notti intendi fare. Noi che siamo andati il 15 nov (3 notti), con prima colazione abbiamo pagato in una doppia 89 euro a stanza. l'unico problemino è che sei vicino alla linea ferroviaria. Alla sede  delle visite ci si arriva in 10 minuti. vicinissimo alla stazione di roma ostiense.

Da: civile25/11/2010 14:54:05
io ho alloggiato il 25 e 26 ottobre (due notti) stanza con due letti, all'Albergo Caravel che si trova su Via Cristoforo Colombo quasi all'incrocio con Circumvallazione Ostiense e se ricordo bene in totale ho speso cica 180 euro .

Sono entrato nel sito di tale albergo e, se ho letto bene, in questo periodo la tariffa è più bassa.

Sostanzialmente lo stesso dista a circa 10 - 15 minuti a piedi da Via Pigafetta e nello stesso si sta bene. Pulito.

Da: ...?25/11/2010 14:59:23
CIRCUMVALLAZIONE è latino?

Da: x x corso25/11/2010 15:02:20
...e vicino l'hotel Primus c'è una trattoria dove si mangiano bucatini all'amatriciana spettacolari, porzione molto generosa; fondamentali per rinfrancare lo spirito dopo la prima giornata di visite accompagnati ovviamente da un bel litro di vino.

Da: civile25/11/2010 15:28:36
noto che in questo forum ci sono troppi personaggi che vanno a cercare il filo di lana caprino su tutte le notizie fornite.

A te se interessa la notizia va bene così.

E' inutile che si va a cercare..................

L'importante è la notizia nient'altro.

Circonvallazione ostiense................. Ti accontento.

Da: IO25/11/2010 15:44:42
RAGAZZI MIO MARITO HA FINITO LA VISITA IERI, CREDO TUTTO OK. E COMUNQUE IN BOCCA AL LUPO A CHI NON LE HA FATTE ANCORA. LUI MI HA DETTO CHE E' TUTTO TRANQUILLO, ANCHE LO PSICOLOGO 5MINUTI, SONO LE 400 DOMANDE UN PO' PIU' TOSTE O MEGLIO A VOLTE CONTRADDITTORIE.

Da: skarab 25/11/2010 15:59:20
LE 400 DOMANDE DELLO PSICOLOGO SECONDO ME NON HANNO "LIVELLO DI DIFFICOLTÀ" NEL SENSO CHE NON HANNO NESSUNA DIFFICOLTÀ, SONO DOMANDE CHE SERVONO A VEDERE SE SI HA COERENZA NEL RAGIONAMENTO, INFATTI GRAN PARTE DELLE DOMANDE SONO SIMILI O SI RIPETONO IN MANIERA DIVERSA..

QUINDI O UNO HA COERENZA O NON CE L'HA..

Da: lucas25/11/2010 17:13:47
B&B 4 meraviglie...vicino metro garbatella...100 mt. dal luogo delle visite mediche...posto carino e tranquillo..ciao..in bocca al lupo!!!

Da: cucù25/11/2010 17:16:34
Conteggio max  "presunto" dei chiamati a visita a tutto Gennaio 2011 :

1^  chiamata a visita medica 1200
dal 25-10-10  al 16-12-10  non penso lavorino nel periodo natalizio
dal 10-01-11  al 31-01-11  non penso lavorino nel beriodo befana
gg. 42 x 40 = 1680 circa
quindi  1200     1^ chiamata a visita
          1680     2^ chiamata a visita
  Tot.  2880     chiamati a visita a tutto Gennaio 2011
                     
         2880 =  ( x  +  747 )  :  0,75
             x  =  ( 2880 x 0,75 ) - 747
             x  =  1413   n. dei chiamati dalla graduatoria dei posti non
                               riservati cioè fino al punteggio di 87,88  circa

Da: Booo...X CUCU''25/11/2010 17:23:24


grande  CUCU'....hihihihi

Da: Booo...X CUCU25/11/2010 17:26:52


CUCU'....HAI SBAGLIATO SOLO DI 100 POSTI....KI HA AVUTO 88,5 NON è STATO KIAMATO A VISITA.....ti sei avvicinato comunque!!

Da: Booo...X CUCU25/11/2010 17:36:17
ops.....piccolo errore...

  FINO AD 88,13 HANNO CHIAMATO.

Da: ABCD25/11/2010 17:44:23
grazie per l'aiuto...gentilissimi....

Da: Simone25/11/2010 17:50:32
IDONEO ALLA VISITA

:)

Vi saluto e vi auguro a tutti di essere idonei,
è una senzazione troppo XXXXXXX !!!!!

CIAO!!!!!!!!!!!

Da: focus25/11/2010 17:52:06
salve ragazzi vorrei chiedervi una cosa... si è parlato nel forum che non ci sono problemi per chi ha la bilitubina alta.. ma qualcuno è andato a visita avendo al bilirubina alta , e se si alta di  quanto? cioè che valore? secondo voi avendo la bilirubina totale a  2,5 si va tranquilli? risp grazie

Da: Per focus25/11/2010 18:09:13
Ciao.
Sono stato da poco alle visite e non so ancora nulla della mia idoneità. Ti posso però dire che anch'io ho il tuo stesso problema: bilirubina indiretta sui 2,5...mentre gli altri parametri per il fegato sono normali...si tratta di sindrome di gilbert una cosa davvero innocua (ho fatto anche apposito test genetico in ospedale). I dottori giù a roma lo sanno e non fanno il benchè minimo problema. A me la dottoressa mi ha detto che non serviva nemmeno la documentazione che avevo preparato. quindi VAI TRANQUILLO NON SONO QUESTE LE CAUSE DI INIDONEITA'.
PS: non ti dico lo sbattimento per questa cosa che mi sono fatto...lo dico a tutti quelli che sono nella nostra situazione: il Gilbert non è malattia da deficit enzimatico e non comporta esclusione.
Ciao e in bocca al lupo a te e a tutti

Da: focus a   PER FOCUS25/11/2010 18:57:33
ciao ti ringrazio per aver risposto.. lo so lo sbattimento perche anche io ho fatto la stessa cosa tua e tutti mi dicono che non è un problema perche non causa niente questa cosa , anche perche tutti gli altri valori sono normali.. pero sai come è ... meglio informarsi...
ma l a dottoressa che t ha detto che non serviva qst documentazione era delle visite mediche o una dottoressa che t ha fatto le analisi per conto tuo ( privato) ?
che dici se ti lascio l email mi aggiungi su msn? risp grazie

Da: per focus25/11/2010 19:10:58
stai tranquillo e beato!io ho fatto la visita il 12 ottobre e sono idoneo, avendo normalmente la bilirubina alta!non è questa un problema per scartarti!poi, a me la dottoressa, non ha neanke visto i documenti, quando io ero li presente!tranki e in boccalupo!

Da: focus25/11/2010 19:17:34
scusami ma che valori avevi di bilirubina alta? cio totale, indiretta e frazionata

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