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Da: Io | 03/11/2008 20:44:16 |
prima del futuro dei miei figli, sono preoccupato del mio che di figli non posso permettermene. | |
Da: Meravigliato | 03/11/2008 20:44:39 |
Riassunto del libro "la fabbrica degli ignoranti" di Floris. Tratto da www.ibs.it "Il manager strapagato che incita a vincere come fece Napoleone a Waterloo, l'avvocato che scrive "l'addove", il politico secondo cui Darfùr è il dialetto per dire "sbrigati". La nostra classe dirigente è composta da mostri? La ben più dura realtà è che non sono più ignoranti della media. Questo clamoroso fallimento culturale ha un colpevole: la scuola. Per ogni persona che non capisce o non si fa capire c'è infatti un professore senza prospettive, un laboratorio senza apparecchiature, un preside senza portafoglio e una sfilza di ministri che hanno accumulato riforme sempre più inutili. Non può pretendere di avere un futuro un Paese in cui non si rispetta l'istituzione che forma i cittadini. In cui si guadagna meno a insegnare che a pulire i pavimenti, e i bravi docenti vengono ricompensati con carriere immobili. "Siamo allo stadio di zoo umano", commenta sconfortata una prof, ma di chi è la colpa? In questa inchiesta sui mali della scuola e dell'Università italiane Giovanni Floris non risparmia fatti, numeri e situazioni allucinanti. Dall'asilo di Napoli che non apre perché mancano i bidelli fino all'istituto friulano che ogni anno cambia l'intero corpo docente (precario). Un libro di denuncia e insieme un atto d'amore verso una scuola di nobile tradizione, piombata in un Medioevo di strutture fatiscenti e insegnanti girovaghi come braccianti. Di fronte al declino della convivenza civile, della vita politica, dell'innovazione culturale, è ora che torniamo tutti sui banchi. " Lo hai letto con attenzione Max ? | |
Da: Meravigliato | 03/11/2008 20:51:52 |
Dal sito www.popolodellaliberta.it Si parla del tentativo del governo Prodi di riformare la scuola. "il futuro dei nostri figli è a rischio ! " "il Governo Prodi, un ennesimo atto di incapacità , ha varato un Decreto Legislativo che, sotto mentite spoglie, blinda, di fatto, l´accesso alle Università d numero chiuso (che sono le più importanti) solo per un restretto numero di persone. " "Tutto ciò è stato varato SENZA che il Ministro abbia ascoltate, neppure minimamente il parere degli studenti attraverso i loro rappresentanti;" "In uno stato di diritto, come l´Italia, non è concepibile che UNA LEGGE possa in qualche modo impedire alle persone di realizzare le proprie aspirazioni !!..questo vuol dire creare un REGIME" "E' ora che il Nuovo governo ponga rimedio a questo modo di pensare l'università e la scuola, in modo che i nostri ragazzi, alla ricerca di un futuro serio e migliore, non vengano penalizzati da leggi assurde. " Questo mi ha fatto veramente arrabiare. | |
Da: Cronista | 03/11/2008 20:55:06 |
Il bue che dice cornuto all'asino. "varato SENZA che il Ministro abbia ascoltate, neppure minimamente il parere degli studenti " Quasi esilerante .... | |
Da: .. | 03/11/2008 21:25:25 |
x Meravigliato non che non creda, ma non ho trovato la citazione che hai fatto. | |
Da: Meravigliato | 03/11/2008 21:28:44 |
www.popolodellaliberta.it/index.php?option=com_content&task=view&id=128&Itemid=1 ... così verifichi... | |
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Da: Napoletano | 04/11/2008 11:52:41 |
Peraltro l'articolo è pieno di ORRORI di ortografia.... BRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR A scuola pure il Berlusca e la rossa!!!! | |
Da: max | 04/11/2008 15:47:46 |
Ho citato il titolo del libro di Floris, ma è chiaro che lui vuole sottolineare soprattutto le mancanze di risorse e le politiche dissennate di questi anni in materia di scuola. Sarebbe il caso anche di porre l'accento su quei docenti asini che, incidentalmente, ne frequentano le aule. Meravigliato fa bene a riportare la citazione dal sito del popolo della libertà , questo dimostra che a seconda delle convenienze le parti politiche cambiano posizione se sono all'opposizione o al governo. Quindi vale anche per il centrosinistra, che adesso sostiene gli studenti mentre prima "blindava" i decreti legislativi. Non mi interessa chi fa una riforma, purché si muova qualcosa. Nel nostro paese il dibattito dura 365 giorni all'anno a 360 gradi, poi l'1 gennaio ricominciamo e non si decide mai niente. Peraltro, come ricorda Meravigliato, le pseudo riforme di una parte vengono cancellate appena l'altra parte torna al governo. Sono critico verso il centrosinistra perché ha la tendenza a difendere l'esistente. Se c'è una proposta, è sempre un attentato alla Costituzione, un massacro sociale, un modo per colpire i più deboli, un sintomo del liberismo selvaggio ecc. La difesa dell'esistente può essere sintomo di saggezza, ma anche di paura nei cambiamenti. Infatti considero l'elettorato di centrosinistra più conservatore di quello di centrodestra, che mi pare animato da un sentimento più propositivo. Peraltro il rimpallo dei dati contrastanti non permette di capire a fondo le cose: chi è di sinistra dà per scontato che la fonte amica è quella giusta; altrettanto per chi è di destra. Intanto gli anni passano, la mia generazione invecchia senza avere prospettive solide e ti passa anche la voglia di costruire una famiglia. | |
Da: Meravigliato | 04/11/2008 16:15:04 |
Il dialogo e' sempre possibile, andiamo in parlamento e si approva parte per parte, dimentichiamoci le appartenenze per una volta. E se serve un periodo di sperimentazione, si faccia. Ci vogliono 6 mesi ? Abbiamo aspettato 85 anni (1923) o 18 (1990) dalle ultime. Non saranno 6 mesi che cambiano qualcosa. Evitiamo le prove di forza, non giova a nessuno. La forza della politica dovrebbe essere nel dialogo. Il parlamento a che cosa serve ? | |
Da: Cronista | 04/11/2008 16:36:08 |
Siamo in vena di citazioni: Avvenire del 6 aprile 2008 "Tutti d’accordo sulle riforme: le modifiche costituzionali vanno decise insieme. E anche sui costi della politica, tutti concordano â€" con maggiore o minore decisione â€" che si debba dare una sforbiciata agli enti inutili, alle retribuzione e alla composizione degli organismi elettivi, a partire dal Parlamento. " POPOLO DELLA LIBERTA' «Taglieremo i costi della politica, dimezzeremo i parlamentari e i consiglieri regionali e comunali», promette Silvio Berlusconi. PARTITO DEMOCRATICO «Se si inizia a ridurre da mille a 500 i parlamentari e a pagarli quanto quelli di altri Paesi europei, si fa un primo passo verso il risparmio e ci mette in sintonia con un Paese dove molte famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese». Walter Veltroni rilancia gli obiettivi di riduzione dei costi della politica inseriti nel programma del partito democratico. UNIONE DI CENTRO Difesa dell’impianto costituzionale, legge elettorale con ritorno alla preferenza, adozione del sistema tedesco. Sono le scelte dell’Unione di Centro, che indica come candidato Pier Ferdinando Casini e auspica «un aggiornamento» LA DESTRA Sui costi della politica La Destra ritiene che «una seria riforma della politica contro le logiche di casta necessita il riconoscimento giuridico dei partiti e l’applicazione dell’articolo 49 della Costituzione». Nel contempo si prevede la lotta agli «sprechi di palazzo» da attuare «abolendo radicalmente tutti gli enti inutili ad oggi ancora esistenti» e la riduzione per legge «per tutte le assemblee elettive fino alla metà del numero attuale dei loro componenti». SINISTRA ARCOBALENO La Sinistra l’Arcobaleno che candida Fausto Bertinotti propone una stretta sui costi della politica. «La retribuzione dei parlamentari italiani non deve superare la retribuzione media dei parlamentari degli altri Paesi europei» Tutti d'accordo e non si fa' nulla per abbattere i costi della politica ? | |
Da: Napoletano | 04/11/2008 18:45:23 |
Scusatemi ma devo correggere Max. Con i decreti legislativi la sinistra non bloccava nulla. I decreti legislativi (Art. 78 Cost.) contengono principi e criteri direttivi con i quali il Parlamento delega il Governo ad effettuare una determinata riforma. Quindi la decisione spetta al Parlamento. I decreti legge invece sono quelli che paralizzano il dibattito parlamentare. I decreti legge infatti (art. 77 Cost.) sono provvedimenti emanati dal Governo in situazioni di necessità e urgenza che il Parlamento deve ratificare entro 60 gg. a pena di decadenza. Quindi è il Governo che decide. Ed è il nostro ineffabile Berlusca che ha detto di voler spingere sui decreti legge a causa della lentezza del Parlamento.... P.S. non sono comunista neanche io.... | |
Da: x Napoletano | 04/11/2008 20:30:11 |
Silvio ha fatto sicuramente qualcosa in più x pulire napoli che soffocava nei rifiuti | |
Da: Valerio M. | 04/11/2008 23:20:24 |
Perchè vi agitate tanto contro la Gelmini? ma il vostro amatissimo prodi cosa ha fatto? ve lo ricordate? Beh , almeno noi abbiamo votato Berlusconi, finalmente ilavoratori lavorano e non stanno a casa, i sindacati sfruttano meno i lavoratori e i comunisti cominciano a sparire...... Pulizia politica soprattutto...... x sara... a cui dedico un viatico romanesco ..."Voja de lavorà sartame addosso...e famme lavorà meno che posso".... Sinistra docet!! | |
Da: Cronista | 05/11/2008 07:12:29 |
"L'ignoranza è la condizione dell'ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto, ovvero manca di una conoscenza sufficiente di una o più branche del sapere. Può altresì indicare lo scostamento tra la realtà ed una percezione errata della stessa. In senso comune il termine ignoranza indica la mancanza di conoscenza e di qualche particolare sapere, inteso in generale o su di un fatto specifico. Può significare anche non avere informazioni su un fatto o su un argomento. L'ignorante non è cieco e sordo. Non vede e non ascolta." Valerio ti ritrovi ? | |
Da: Napoletano | 05/11/2008 10:03:30 |
Tutta questa vicenda mi da un sollievo. Finalmente in Italia si vede qualcuno che è VERAMENTE contento di coloro che ha votato. E' una cosa bellissima, dal momento che io sono arrivato a conclusioni completamente opposte nei confronti di tutti quelli che ho votato negli anni. Ho però il terrore della "Pulizia politica" di Valerio. Questo desiderio è solo desiderio di regime. La pulizia politica sinora l'hanno fatta solo fascisti e comunisti e il partito unico rimane solo in Cina e in qualche altra dittatura. Però, poi mi rincuoro pensando che il sistema italiano è basato sullo strapotere mediatico e così, come dicono anche tutti i commentatori "comunisti" più arrabbiati, forse non ci toccherà un golpe di colonnelli, ma al massimo un rincoglionimento collettivo indotto a colpi di "Distretto di Polizia 144" ed "Elisa di Rivombrosa 212".... | |
Da: Goffredo | 05/11/2008 12:09:07 |
...ma come si può ancora sostenere un governo berlusconiano che mette a capo di un ministero così strategico, come quello dell'istruzione, un manichino di armani (e di silvio, naturaliter) che firma una riforma mirata esclusivamente a togliere fondi ad una scuola già ridotta all'osso per strutture e logistica....solo per recuperare le cazzate dell'eliminazione dell'ici et similia...la classe dirigente del futuro è formata dai nostri figli che dovranno pur imparare qualcosa...con la scuola attuale, non si va da nessuna parte e con questa riforma si stacca la flebo al malato terminale....consoliamoci con emilio fido ed il suo tg....quella sì che è cultura... | |
Da: Il duro del Road House | 05/11/2008 12:55:18 |
Criticare il berlusconismo come esercizio privatistico del potere conquistato e difeso per mezzo di raffinate tecniche di manipolazione del consenso non significa nutrire un'"ossessione per l'uomo cattivo di Arcore". Singnifica avere a cuore la qualità della democrazia in Italia e avvertire i rischi di una deriva plebiscitaria e demagogica, mascgerata da efficientismo. Smettetela di scattare subito, di rispondere meccanicamente come scimmiette ammaestrate appena qualcuno ve li fa notare. La democrazia non si esaurisce al momento del voto. Non è una delega in bianco, oltretutto data in base a informazioni false o incomplete. Non è ratifica di decisioni già adottate. La democazia è sistema di pesi e contrappesi. La democrazia è controllo diffuso, nelle istituzioni e nella società . La democrazia è partecipazione. | |
Da: *Valeria* | 05/11/2008 13:45:04 |
Io il taglio alla scuola lo farei ma come dico io! ma non è uno spreco pagare le maestre 1100 euro per 24 ore settimanali, metà giugno, luglio e agosto e metà settembre a casa, feste natalizie (quest'anno 19 gg!!!!!) e feste pasquali, referendum, elezioni e cazzi vari??????????!!!!!!!!!! | |
Da: x Napoletano | 05/11/2008 13:58:45 |
non per essere fini costituzionalisti ma sono le leggi delega, votate quelle si dal parlamento, a fornire principi e criteri direttivi entro cui può muoversi il governo nell'emanazione dei decreti legislativi | |
Da: Il duro del Road House | 05/11/2008 14:00:48 |
No. A parte il fatto che il lavoro di un insegnante non si esaurisce certo nelle ore di lezione, la retribuzione non è legata solo al numero di ore lavorate, altrimenti un usciere dovrebbe guadagnare quanto un dirigente. Conta anche la professionalità richiesta. Le maestre e gli insegnanti in genere sono pagati poco per l'importanza del loro ruolo nella società . | |
Da: Anzianotto | 05/11/2008 14:24:45 |
Premetto che mia figlia e' insegnante, pensavo che fosse una pacchia. Invece, facciamo alcuni esempi: Insegnante superiori, con laurea (5 anni) corso SISS (3 anni) , 8anni precaria in giro per la provincia. 18 ore alla settimana = 72 ore al mese mediamente 78 ragazzi (3 classi da 26) 1 compito al mese, per la correzione vuoi dare 15 min ? totale circa 20 ore al mese Per un'ora di lezione vuoi prepararla in 15 min ? Altre 20 ore mese (15 min *72). Riunioni sono mediamente 8 ore al mese (40 + 40 = 80 ore anno). Totale 120 ore mese 36 ore settimana per 4 = 144 ore La differenza sono 24 ore mensile, tieni conto che lavora con 78 ragazzi, interrogazioni e cavoli vari. Non mi sembra che se fatto bene si lavori poco. | |
Da: sara | 05/11/2008 14:54:33 |
Per Valerio Scusa cosa volevi dire con quella dedica? potresti spiegare per favore? Grazie | |
Da: Napoletano | 05/11/2008 16:05:48 |
Caro X Napoletano, i decreti legislativi NON esistono senza legge delega. Siamo in forum di concorsisti e almeno un barlume di conoscenza di diritto me l'aspetterei. Perciò, senza voler fare qui un trattato di diritto costituzionale, non mi sembra proprio il caso, il concetto che è ormai chiaro a tutti è che siamo in una congiuntura politica in cui il Governo è più forte del Parlamento, tanto che il Berlusca si permette di giudicare (male) l'Organo costituzionale che gli ha conferito la fiducia e pretende di pretermetterlo perchè il dibattito parlamentare (con eventuali problemi con franchi tiratori e minoranze) rallenta l'azione di Governo.... | |
Da: max | 05/11/2008 17:25:08 |
Napoletano ha perfettamente ragione, ho scritto decreto legislativo ma intendevo decreto legge. Sorry. Aggiungo che la questione di fiducia viene posta dal governo semplicemente per accelerare l'iter parlamentare, perché in questo modo in base ai regolamenti parlamentari tutti gli emendamenti presentati vengono automaticamente cancellati e quindi il dibattito non c'è. Ma anche Prodi ha abusato di questa tecnica. | |
Da: max | 05/11/2008 18:10:03 |
Vorrei anche aggiungere che la Corte Costituzionale nel 1996 ha dichiarato incostituzionale la prassi della reiterazione dei decreti legge. Da quel momento tutti i governi sono costretti a convertire tassativamente entro 60 giorni i decreti legge, altrimenti addio decreto e tocca ricominciare daccapo. Quindi porre la questione di fiducia su un decreto legge non è un atto di sfida al Parlamento, ma una necessità che ha l'esecutivo per realizzare il suo programma. | |
Da: Napoletano | 05/11/2008 21:08:46 |
Le cose non vanno esattamente così, perchè tra Governo e Parlamento non dovrebbero esserci rapporti malsani tanto da imporre il sistematico ricorso alla fiducia e al decreto legge. Se poi vogliamo dirla tutta, il continuo ricorso alla fiducia da parte di Prodi poteva essere giustificato - se vogliamo - dalla frammentazione ed eterogeneità della compagine politica da un lato e dalla ridicola maggioranza disponibile al Senato dall'altro. Invece, posto che tali "problemi" non sussistono per la destra in questo momento, l'utilizzo sistematico del d.l. e l'apposizione della questione di fiducia da parte del Berlusca può trovare come unica giustificazione la necessità di prevenire fronde interne (vedi Lega) e la prepotenza di non voler neanche accettare un minimo di dialettica con le minoranze, dato che la possibilità di realizzare il programma di governo (siamo solo all'inizio della legislatura) certo non manca. Altre chiavi di lettura, se ce ne sono, sono ben accette. Ricordo a Max, che la Corte Cost. ha detto inoltre che i requisiti di necessità e urgenza sono presupposti imprescindibili per l'emanazione di un d.l. da parte del Governo. Pertanto, i dd.ll. possono essere utilizzati solo per fronteggiare eccezionali ragioni di necessità e urgenza (chessò, una calamità naturale) ma non certo per l'ordinaria realizzazione del programma di Governo. Diversamente, come diceva giustamente "Il duro...", si altererebbe irrimediabilmente il bilanciamento costituzionale, dove il Parlamento deve decidere e il Governo eseguire (non per niente si parla di "Esecutivo"). | |
Da: .... | 05/11/2008 23:31:37 |
...e mentre noi discettiamo di diritto costituzionale, la gelmini ce la mette nel didietro.... | |
Da: ma... | 05/11/2008 23:36:41 |
valerio m sta x: valerio Merda???? | |
Da: Cronista | 06/11/2008 07:26:51 |
Sento odore di passo indietro. Stamane sulla TAV ho visto un'articolo in un giornale Silvio: "la TAV ? si farà anche per forza" Siluro (Bossi, Fini) pronto per Maria Stella ? | |
Da: Parimenti anziano | 06/11/2008 08:24:12 |
x Anzianotto: a parte che i tempi che hai ipotizzato mi paiono un po' sballati (p. es. 15 minuti per preparare una lezione - dopo magari anni che insegni - o per correggere un compito) prova a ragionare sul fatto che se l'insegnante in ipotesi si limitasse a fare le sue ore, senza preparare lezioni, facendo un compito a quadrimestre, andando alle riunioni - per quel che sevono - se ne ha voglia... guadagnerebbe la stessa cifra! | |
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